Una morte di piacere
brilla stellata
sulle acque perdute
del bosco,
sepolta tra le brume
giace la casa delle streghe,
nel vento freddo
volano bianche le chimere,
vane, che un tempo
abitavano i tuoi occhi.
Una morte di piacere
sorride sulle tue labbra,
sei triste e tanto, tanto affranta,
le lunghe chiome d’oro
tuffate nel cristallo del bel fiume
da dove, un giorno, germogliasti,
come un giglio,
dai petali troppo morbidi
per essere toccati
da altro che da un bacio
di sensi.
L’ultimo cacciatore
ha sparato
al silenzio
degli uccelli silvestri,
vorrei soltanto averti
tra braccia di fuoco
e porpora immensa,
dove brillano
le care gioie della terra.
Grazie mille!
Hai mai pensato ad un seguito?
Ciao, la storia è la sua, io ho solo dato un piccolo contributo nel sistemare e rivederne la forma prima…
Diciamo che raccontando storie in più episodi cerco di fare attenzione allo sviluppo del tutto e alle relazioni tra ogni…
grazie, ho visto che hai letto già il successivo, è in arrivo il seguito