Pallide,
dolci,
scialbe
palpebre,
malinconiche come un sospiro dopo la notte,
rapite dalle gioie di Morfeo,
inebriate dall’estasi delle donne,
sbattute tanto, tanto forte,
mille, mille volte,
sempre accarezzate e colme
di lacrime e desideri folli.
Pallide,
dolci,
scialbe
forme,
che corsero mille e mille miglia
nella tempesta,
verso la casa di campagna triste
dove lei gli disse addio
prima dell’ultima partenza.
Hanno abbattuto l’ippocastano più vecchio
del bosco,
sul suo tronco erano incisi
i nomi dei due amanti.
Ah, pensieri ardenti,
bagnati di pioggia,
che volate agli incanti di nuvole languide
come il volto di una donna!
Vorrei soltanto essere
quelle
pallide,
dolci,
scialbe,
madide,
tenere,
candide
palpebre’
E nulla più.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono