un errore umido
la cui fragranza ti precipita nella solita
ottusa
voglia di me
lo sguardo un’intricata polverosa
ragnatela
a coprire il vuoto dei tuoi occhi.
Rigido e convulso nel buio
del vicolo
mi spingi contro un muro che sa di muffa
e di gatti
frugandomi impaziente.
Il tuo respiro affannoso non appanna
il mio viso
scolpito nel quarzo
non soffoca
il carnoso dissoluto vegetale
della bocca
che ti implora oscenità
mentre mi faccio riempire i fianchi
per due soldi di piacere.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono