l’uomo che ho aspettato per anni,
l’uomo silenzioso come il volo
di un rapace notturno,
l’uomo che ha il respiro
di una piccola farfalla bianca,
l’uomo nello specchio
che sfiora la mia bocca con il fiato,
l’uomo che fa rotolare le palline di canfora
nei vecchi armadi,
l’uomo alla fine della strada’-
L’ho incontrato stanotte,
lo incontro sempre,
nell’atmosfera ambrata di un bar,
quando le coppe,
curve come dita che chiamano,
scintillano stanche
nelle nostre mani.
Quando il ghiaccio si incrina
e sto per cadere
lui spalanca su di me gli occhi
senza pupille.
Per anni mi ha atteso:
ora dice che voleva solo
riportarmi a casa.
Balliamo il valzer nella strada,
come la morte e la fanciulla,
mentre il suo fiato scrive
parole di nebbia
sul vetro delle mie guance.
Mi avvolgo intorno a lui,
morbida
come l’oscurità.
Respiro la mia paura nella sua bocca
per farlo diventare vero.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono