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Racconti Gay

Farsi inculare – 3 seguito

By 20 Novembre 2024No Comments

Allora, amore. Ti è piaciuta la nostra avventura? – mi chiese Emy
– Si. Ma mi fa ancora male, sento ancora la ferita.
Mi mise una mano sulla patta.
Dai stringi l’ano. Voglio vedere se ti viene l’erezione per quel dolore.
Infatti era così che accadeva. La notte dopo avevo immaginato di farlo di nuovo ed Emy mi aveva penetrato con due dita incrociate.
Mentre ero in dormiveglia, mi disse:
– Ora sei anche il mio piccolo ricchione. Vorresti farlo adesso?
– Perché me lo chiedi?
– Perché posso fartelo anch’io, se lo desideri, con un giocattolo che mi ha dato Marina. Me lo ha comprato al sex shop, un regalo.
– Cos’è?
– Un cazzo di gomma che sembra vero. Si indossa con delle cinghie e è doppio uso: uomo e donna insieme. Vuoi provarlo? Però stavolta ti metto il gel, sei ancora col culo gonfio. Puoi masturbarti mentre te lo faccio
Qualche sera dopo incontrai Mario. Avevo dormito tutta la mattina, ero smontato dal turno di notte al lavoro e non avevo sono. Ero sceso per prendere un po’ d’aria.
– Dove vai ,Rico – mi chiese
– In nessun posto, faccio due passi, prendo un po’ di aria fresca.
– Allora vieni con noi. Andiamo fuori città, facciamo un giro verso la campagna. Siamo io e Dario. Dai, vieni in macchina.
Mentre andavamo, Mario guidava e disse:
– S- Sai che anche a Dario piacciono certi giochi come quelli che abbiamo fatto io e te? Dario è un amico, è molto discreto, e vorrei fargli provare il tuo culetto quasi vergine.
– Mario, ma……..
– Aspetta prima di dire di no. Se vedi il suo cazzo ti innamori.
Dario stava seduto dietro di me, mise le mani sulla mia maglietta e prese i capezzoli tra le dita. Ci giocava, li strizzava, li torceva e mi eccitava tantissimo. Mario si fermò in un posto isolato.
– Tutti e due insieme – disse Mario – il mio in bocca ed il suo nel tuo culetto.
Mise fuori il suo cazzo e mi forzò a prenderlo in bocca; Dario aprì la portiera, stava fuori, prese la mia mano e mi fece toccare il suo cazzo: era grosso, molto. Mi fermai con Mario, mi abbassai i pantaloni e gli slip e mi misi in modo che potesse incularmi stando fuori; poi persi di nuovo il cazzo di Mario in bocca. Fu doloroso, un poco, sentire il cazzo di Dario che forzava per entrami dentro. Ero così eccitato che venni quasi senza toccarmi mentre Mario mi veniva in bocca e Dario mi stava sbattendo di forza finché mi venne anche lui nel culo.
– Mi piaci – disse Dario – Hai un bel culo stretto e sei una bella troia, molto volenterosa. Quando vuoi farlo, cercami, ti porto a casa mia.
– Si – disse Mario – Andiamoci insieme una sera. Dario, se lo senti nudo sotto di te ti fa godere. Rico, poi, se vuoi, portiamo anche un altro amico, così proverai con tre uomini. Dai, ti sentirai veramente troia e potrai fare e farti fare tutto quello che desideri.

– Vorresti rifarlo, Rico?
– Si, Emy, insieme a te. Ma vorrei rifarlo in altro modo. Vedi, Mario ha due amici. Tu ci staresti a farlo insieme a me con loro tre?
– Bello – disse Emy – Insieme a te farei qualunque cosa- Tu non sai come può essere affascinante sentirsi troia.
– Lo so, Emy; l’ho imparato con loro tre… insieme.

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