– Ecco, Ercilia, ho smesso di lavorare per la signora. Non mi va più di farlo in quel modo. Ma ciò che devo dirti sono cose davvero belle. Hanno corretto la pensione di tuo padre, mi spettava il doppio di quanto mi davano e devono anche rimborsarmi cinque anni di arretrati, un sacco di soldi. Il notaio mi ha sbloccato il deposito che avevamo in banca, e non è poca cosa, con quei soldi e gli interessi possiamo comprarci una nuova casa. E poi ho ricevuto una eredità.
– Cosa? Eredità?
– Si, Ercilia, un mio cliente. Era una brava persone, mi voleva bene, avrebbe voluto sposarmi. Passavo da lui una notte ogni settimana ed era molto contento di me perché gli facevo passare ogni capriccio. Mi ha lasciato la “legittima”, un terzo di ciò che aveva; un conto in banca, abbastanza grosso e due appartamenti fittati. Il notaio sta sistemando ogni cosa, questione di qualche settimana. Adesso abbiamo molti soldi, possiamo decidere dove vivere e vivere come vogliamo.
– Mamma, mi lasci stupita da tutto questo.
– Vedi, io con lui non lo facevo da puttana. Gli volevo bene ed era un uomo gentile, anche se anziano e molto vizioso col sesso.
– Cosa dobbiamo fare, allora?
– Voglio passare una settimana in un posto di mare, a riposarci, tutti e tre. Vedi, la cosa che mi conforta molto è che tu non sei gelosa di me e di Lucio, possiamo convivere insieme, senza gelosie e cercando di amarci il più possibile. Io vi amo, tutti e due, anche te e vorrei che tu dormissi insieme a me, nel letto grande.
– – Mamma, io sono tua, faccio quello che vuoi e se mi vuoi io con te faccio tutto.
Era un posto di mare, bellissimo. Un paesino incantevole, l’alberghetto sulla spiaggia. Non era ancora primavera ed il silenzio era davvero piacevole. Arrivarono in macchina , di pomeriggio. Avevano viaggiato per due ore, era la mamma che guidava. Lucio accanto a lei, ogni tanto le toccava i seni e le cosce ed Ercilia, seduta dietro Lucio, lo baciava sul collo e, passando la mano accanto al sedile, gli carezzava la patta.
– Mamma, Lucio ce l’ha duro, che bello.
– Ercilia. Se continui a manipolarlo lo fai venire. Non siate impazienti e tu smettila di spremermi i capezzoli mentre guido.
Ebbero due stanze comunicanti: una matrimoniale per le donne e l’altra, più piccola per il ragazzo. La cena era davvero buona, ma subito dopo andarono a riposare.
– Posso vedervi mentre vi spogliate? – chiese Lucio.
Si misero a ridere e la mamma lo baciò in bocca.
– Avanti – gli disse – toccaci, tutte e due e poi dimmi con chi vuoi cominciare. Però prendi questa – gli diede una pillola azzurra – Non voglio che lasci me o Ercilia a metà.
Nel letto Ercilia mise con le spalle contro il suo petto e spingeva il culo contro di lui.
– Vuoi questo? – le chiese
– Si. Fammelo di nuovo mentre mi tocco sul clito. Dai, Lucio, voglio imparare a farlo bene.
– Dai Lucio – disse la madre – te lo sta chiedendo, inculala, insegnale a godere anche lì. Non penetrarla dritto, pressala sulla volta del retto e le presserai anche il punto G. Ercilia, fattelo bene, mettici saliva e fallo lentamente, aspetta lo stimolo del cazzo nel culo.
– Ahaaaa, Lucio…..che bello. Mi fa ancora un po’ male, ma è bello così. Dai, sfogati, spingimelo tutto dentro.
– Aspetta Ercilia, te lo faccio io sul clito, cosi impari.
– Mamma, si, tu hai la mano dolce ed esperta. Mi piace averlo nel culo se mi fai così.
La madre, mentre le masturbava il clito, cominciò a succhiarle i capezzoli mentre Lucio, alle sue spalle, si muoveva lentamente per non ostacolare sua madre.
– Mi fate morire così – disse Ercilia – che bello, non fermatevi, ancora, ancora , ci sto arrivando.
———-
– Vieni di là, Lucio, lasciala riposare adesso Ha avuto un bell’orgasmo. Vero?
– Mamma, tu sei bravissima in queste cose.
– Si, e per te ho una cosa nuova da farti provare. Lasciami fare e vedrai. C’è una cosa che gli uomini chiedono alla donna, se la donna è veramente partecipe, una cosa che dà doppio godimento a chi ha imparato a farsela fare.
Cominciò a succhiargli i capezzoli, dapprima dolcemente, sfiorandoli con la lingua, poi con più forza e stringendo un po’ i denti.
– Lucio, non devo farti male, ma devi resistere, i capezzoli dell’uomo vogliono essere trattati forte. Dai, resisti, te lo faccio più forte.
Cominciò a tirarli, a torcerli tra le dita e Lucio sentiva che quel dolore lo eccitava.
– Mamma, fai più forte, mi piace molto.
Lei cominciò a succhiarli con forza, a stringere in denti e poi tirarli, mordendo la carne intorno, forte e vedeva lo sforzo del ragazzo per resistere ed il suo cazzo diventare molto duro. Allora, senza fermarsi, cominciò a passargli il dito insalivato sull’ano e sentiva le reazioni di eccitazione del ragazzo, che cominciava a masturbarsi.
– Bravo , piccolo, così.
Però ogni tanto gli faceva entrare la punta del dito nell’ano ed aspettava la reazione, lo sentiva spingersi contro il dito.
– Dimmi, ne vuoi di più, vero?
Lo diceva mente faceva penetrare il dito lentamente e sentiva le contrazioni dell’ano del ragazzo, sempre più ansioso di godere. Cominciò a masturbarlo lei, passandogli il palmo della mano sul glande e facendola ruotare, poi muovendo la mano sull’asta e sempre succhiandogli e mordendogli i capezzoli.
– Te ne do di più – disse.
Incrociò indice e medio, forzò per dilatare l’ano ed entrare, muovendo le dita, rigirandole dentro l’ano e muovendole avanti o indietro come fossero un piccolo cazzo.
– Ti piace? – gli chiese – Senti piacere nel culetto?
– Voglio venire, è troppo forte, bello.
– Aspetta ancora. Strizzati tu i capezzoli, ma fallo forte, fin dove lo vuoi e non pensare al dolore.
Lei con una mano lo inculava forte, gli rigirava le due dita nell’ano , e con l’altra lo masturbava un poco, facendogli anche qualche succhiotto con la bocca. Poi si fermò e continuò solo con le dita e vide lo sperma del ragazzo affiorare ed uscire mentre lui godeva.
– Mamma, ma come è stato bello.
– Lo so, gli uomini lo adoravano quando glielo facevo. Vedi, se una cosa ti dà piacere, allora non rinunciare. Lasciati dentro la sensazione, te lo farò ancora se vuoi, te lo farò mentre lo fai con Ercilia. Ascolta però, è un gioco un pò omosessuale, può portarti a desiderare che sia un uomo a fartelo. Non importa; se lo vorrai, ti aiuterò io a fartelo fare. Ho un giocattolo, useremo quello. Lo userò anche per Ercilia.
– Mamma, mi racconti quando lo facevi per quella signora? Lo facevi anche perché ti piaceva?
– SI, mi piaceva molto farlo quattro volte in un pomeriggio, non mi stancavo mai di farlo. Vedi per me gli uomini non contavano, contavano i loro …….. Lucio, ora devi essere tu il mio uomo, abbiamo un amore bellissimo insieme, tutti e tre.
Ercilia dormiva ma nel sonno sentiva un piacer bellissimo nella fica. Sua madre le aveva allargato le gambe e le stava leccando la fica. Lei nel sonno si agitava per il piacere, lentamente si svegliò e sentì i capelli della madre tra le cosce.
– Mamma, che bello come me lo fai tu. Continua, mi piace molto.
– Apriti di più, piccola. Dammela e ti faccio venire dolcemente.
– Mi penetri anche?
– Tela farò dopo, ho una sorpresa per te, stai per venire?
Aveva indossato un strap, con un pene di gomma molto grosso; aspettava che Erilia rilasciasse gli umori dslls fica per penetrarla. Ercilia non si aspettava quella cosa; nel buio della stanza sentì la madre sopra di sei e poi la dilatazione della fica.
– Ahaaaaaaaaaaaa, che bello, mamma. Cos’è?
– Un pene di gomma. Ti piace? Lo senti molto grosso?
– Si, lo sento grosso, mi apre tutta, ma lo voglio.Fammi venire adesso, spingimelo dentro, forte.
Con quel grosso pene non ci mise molto a venire. Baciava in bocca la madre, le stringeva i seni, stava impazzendo di piacere. Ebbe un orgasmo fortissimo e la madre continuò per farglielo consumare tutto.
– Tienimelo dentro, mi fa godere troppo. Ancora, mamma, chiavami ancora.
– Sei come me, uguale a me, ti piace troppo il cazzo.
Ebbero una giornata di sole, passeggiavano sulla spiaggia. La madre stava recuperando il sonno.
– Tu mi ami sempre, Ercilia?
– Tantissimo, soprattutto mentre mi fai.
– Tu sei la mia donna, Ercy e sono felice di averti.
– Ma anche la mamma è la tua donna. Noi due la amiamo e lei ci sta viziando e sono contenta che lo faccia. A casa voglio dormire con te e con lei insieme. Mi sento felice con voi due.
– Ercy, sta viziando più me che te, penso.
– No, ti accorgerai anche tu che non è così, ma sei tu il suo preferito.
Riposarono dopo pranzo per l’intero pomeriggio. Prima di scendere per andare a cenale La madre li fermò. – Voglio che mi baciate, tutti e due, in bocca e voglio che vi baciate. Vi amo troppo tutti e due.
Cenarono e andarono a fare una passeggiata; c’era un’aria di mare bellissima. Andarono ad un bar nel piccolo paese per il caffè. C’erano dei ragazzi nel bar e la madre disse sussurrando ad Ercilia
– Hai visto che bei ragazzi? Te ne faresti qualcuno?
– Me li farei tutti – rispose Ercilia – e senza fermarmi nemmeno un minuto, uno dopo l’altro. Mi piace troppo, lo sai.
– Sei proprio come tua madre – le disse – Io sono troia e mi piace esserlo. A te piacerebbe esserlo, vero? Farti chiavare da sconosciuti 4-5 volte in un pomeriggio?
– Mamma ti invidio per questo. Vorrei provare anch’io per una volta, magari solo per qualche giorno.
– Ercilia !….. Vuoi provare a fare la puttana? farti chiavare da sconosciuti?…….vabbè, poi vedremo. Finisce che se non te lo faccio fare lo farai di nascosto.
– Hai visto quel ragazzo mulatto che fa il giardiniere all’albergo. Dicono che quelli hanno il cazzo molto grosso. Vorrei farmelo. Mi aiuti?
Rientrando incontrarono quel ragazzo. Ercilia si fermò a parlare e la madre e Lucio andarono più avanti.
– Come ti chiami? – gli chiese Ercilia
– Jaime, sono del Mozambico, parlo portoghese.
– E dove dormi ?
– Mi hanno dato una cabina, è la terza della fila, Perché lo vuoi sapere?
– Per venire da te, dopo.
– Tu vuoi scopare con me?
– Si, voglio farlo.
– Vieni, allora, faccio la doccia e ti aspetto.
Quando andò nella stanza Lucio e sua madre stavano già nel letto e si baciavano.
Lei si tolse le mutandine, di lavò al bidet e poi sussurrò a sua madre, senza farsi sentire da Lucio.
– Tienilo impegnato, mamma, Vado farmi quel ragazzo.
(continua)
Molto coinvolgente e travolgente. Un racconto che si gusta tutto d'un fiato anzi più si procede nella lettura, più aumenta…
Ciao, racconto splendido, aspettiamo la seconda parte!! Se vuoi scrivici a fantasieincoppia@gmail.com
Bel racconto, giusta durata, giusta cura dei dettagli e dei dialoghi, insomma decisamente eccitante; mi piacerebbe un seguito in cui…
Gran racconto, voglio farti i complimenti per l'ottima scrittura, qualcosa che si trova troppo poco spesso in siti come questi.…
Bello..peccato per la brevità del racconto.