Sdraiata nel mio letto, mi rigiro, guardo la sveglia, vedo che è quasi mezzanotte. Il caldo opprimente, l’afa bestiale, rendono questa notte incandescente. Osservo la finestra aperta, dalla luce della strada, sembra, che da un momento all’altro si scatenerà una tempesta. Ho paura, mi rigiro nel letto bagnato del mio stesso sudore, sono inquieta, mi agito per l’imminente temporale che sta per abbattersi sulla città. Mi chiamo Mara, ho 19 anni e sono definite una bella ragazza, sono alta 1,85, capelli e occhi scuri, seno terza misura, gambe lunghe e affusolate, un fisico splendido dovuto ad anni di palestra, e allenamenti in piscina. Vivo con i miei genitori. Papà si chiama Bruno, ha 40 anni ben portati, in affetti, non potrebbe essere diversamente, ha sempre fatto nuoto, in gioventù, nelle squadre agonistiche, con lusinghieri risultati, mentre oggi è un istruttore di nuoto e allena le squadre femminili con ottimi risultati. Ha conosciuto mia madre durante una gara di nuoto, e da allora, la loro vita è diventata una. Mio nonno Giulio, aveva una palestra, e una piccola piscina, con l’arrivo di mio padre è stato tutto trasformato in un ottimo centro sportivo con una piscina agonistica, che ci impegna quasi tutti, infatti io pure lavoro nell’amministrazione, essendomi diplomata in ragioneria. Mia madre, si chiama Claudia, anche lei quarantenne, invece è medico del reparto ostetricia dell’ospedale cittadino, è una bella donna, alta come me, ma ha un seno più grosso del mio, ama vestirsi molto elegante e per lei le scarpe ‘basse’ sono un tacco 10. Improvvisamente la notte viene scossa da un lampo accecante seguito immediatamente da un tuono che fa tremare tutto il palazzo, fino alle fondamenta. Saltò dal letto come una molla, scappo, fuggo nel corridoio, verso la camera dei miei genitori dove c’è mio padre che non dorme, sta appoggiato alla testiera del letto, legge un libro, come ama fare la sera quando la mamma è di turno la notte all’ospedale. Apro la porta e mi fermo un attimo sulla soglia, mentre l’ennesimo tuono scuote di nuovo il palazzo, io sono lì immobile lo guardo se ne sta seduto dentro il letto con il lenzuolo semicoperto, appoggiato a torso nudo che sta leggendo un libro, mi guarda e mi sorride. Di nuovo un lampo e un tuono, urlo, salto sul letto alzo il lenzuolo e mi rifugio fra le sue braccia stringendolo e tremando di paura. Il mio corpo nudo, coperto solo da una T-shirt, si appiccica al suo che è completamente nudo. Tremo e urlo ad ogni tuono, e ben presto mi rendo conto che la mia micetta preme contro qualcosa che sta crescendo vistosamente. Come sempre mio padre dorme nudo, ed ora io ho il mio sesso appoggiato al suo, mentre tremo di paura. Sono stata sempre terrorizzata dai tuoni e fulmini, fin quando dall’età di 10 anni. Un giorno, appena uscita da scuola, mi ero rifugiata sotto un albero, perché stava iniziando a piovere, e mia madre tardava, nel preciso istante in cui io l’ho vista e ho raggiunto l’auto, e salivo dentro, un fulmine colpì l’albero sotto cui ero riparata spaccandolo in due, da allora ho sempre avuto il terrore dei fulmini e tuoni. Continuo a tremare mentre sento che fra le mie gambe il sesso di mio padre è cresciuto notevolmente, anzi ora è proprio duro, ed io continuo a muovermi su e giù in un costante stato di eccitazione che sta aumentando con la stessa intensità con cui il suo sesso cresce, mentre fuori, sta per scoppiare il temporale. Ad un tratto sollevò lo sguardo, i nostri occhi si incrociano, e senza dire una parola salgo su di lui. Afferrò con mano la splendida mazza, spennello la punta leggermente fra il taglio della micetta che è un lago di umori, e con un sol colpo mi si imparalo sopra spalancando la bocca da cui esce solo un lieve gemito. Nello stesso istante il mio corpo scosso da un brivido di piacere, intenso, quando lo sento sbattere sul fondo dell’utero, e mi provoca il primo incredibile orgasmo. Sentirmi penetrare da quel palo di carne splendida, meravigliosa, che ha provocato subito un orgasmo, che mi scuote il corpo, dalla testa ai piedi, facendomi tremare tutta, provocandomi, una sensazione bellissima, e mentre fuori imperversa il temporale, che esplode con tutta la sua fragranza, la sua incredibile potenza, dentro di me, un uragano di sensazioni bellissime fanno vibrare il mio corpo, mentre dalla mia micia ormai aperta e piena del sesso di mio padre comincia a sgorgare un fiume di piacere che lo ricopre tutto. La città viene bagnata da un immenso temporale, accompagnato da tuoni e fulmini, mentre il mio corpo viene scosso da scariche elettriche di piacere, che la fanno tremare come una foglia scossa dal vento. Lui è rimasto un attimo immobile, mi ha osservato con un sorriso dolcissimo, senza dire una parola, ha sollevato le braccia, mi ha sfilato la T-shirt, e ora dopo aver inarcato le gambe dietro la mia schiena, afferra i miei seni, e comincia impastarli, strizzandoli, gioca, schiaccia i capezzoli fra le dita procurandomi ancora un ennesimo piacere nel piacere. Godo, urlo, mentre con un lento saliscendi, mi godo, quella splendida colonna di carne, che mi stava devastando il ventre, procurandomi, un piacere che fino adesso non avevo mai provato. Non che io sia una verginella, anzi ho già preso qualche bel maschio dentro, e l’unico che mi fa quasi godere, come quello che sto provando ora, è Marco, il mio attuale fidanzato, che però, da tre mesi è all’estero per lavoro, e quindi in questo momento sto sfogando tutta la mia libidine cavalcando mio padre, che sembra gradire moltissimo ciò che stiamo facendo. Mi scopo su di lui con incredibile godimento, e lentezza, provocandomi ondate di piacere, fin quando sfinita, mi distendo sul suo petto appoggiando i miei seni sopra i suoi muscoli pettorali duri tosti. Lui mi lascia respirare, poi, con un semplice movimento, mi gira e mi mette sotto di lui. Tende le sue braccia, il suo corpo sta in alto, su di me, mentre io allungo le gambe e lo cingo ai fianchi, appoggiando i talloni sui suoi glutei. Mi scopa con incredibile lentezza, con una lentezza quasi esasperante affondando, fin quasi tutto, quel meraviglioso palo di carne dentro di me, e solo all’ultimo, da, un colpo secco, che va a sbattere col suo corpo, contro il mio clito, provocandomi un’ondata di piacere. Per un attimo resto passiva, poi inizio ad assecondare il suo movimento, gli vado incontro, ogni volta che lui di colpo affonda dentro di me, questo mi provoca un’andata di piacere. Godo, urlo, e vengo, in continuazione. Mi scopa per così tanto tempo, che perdo la cognizione del tempo, e dal piacere che provo, fin quando lui, ad un tratto, si distende su di me, e mi gira di lato, abbracciandomi. Serro le mie braccia intorno al suo collo, lo bacio, con forza, la mia lingua va a cercare la sua, infilandosi in bocca, e quando la trova iniziamo una danza erotica bellissima, fatta di sensazioni stupende. Lui è una furia scatenata, mi bacia, e succhia il labbro, mi morde il mento, provocandomi l’ennesimo piacere, io lo stringo a me, serrando le braccia intorno al collo, con la mia guancia appoggiata alla sua lo incito scoparmi ancora di più.
” Dai più forte”.. ancora sfondami”.. dai spaccami tutta fammelo sentire fino in gola”’ dai vieni inondami riempì tutta”’. fammi sentire il tuo seme caldo che inonda il mio ventre”’. dai godi non aver paura sono protetta anche se un figlio te lo darei volentieri””’ Vengo!… Vengo!… Oraaaaaaaaaaaaa’.
Tremo per l’ennesimo orgasmo mentre sento lui che deve essere prossimo al suo piacere. Il ritmo più forte dei suoi colpi, sono più cadenzati, e gli affondi raggiungono tutta la profondità del mio ventre, fin quando ad un tratto dopo il mio ennesimo orgasmo, lui mi guarda negli occhi, e resta immobile. Improvvisamente un’ondata di caldo scuote il mio corpo, inonda il mio ventre, sta godendo dentro di me. Lo sento, mi stringo con forza a lui, serrando la mia gamba dietro la sua schiena, quasi ad impedire che sia uscendo.
”” Ora!…. Sii’. Vengo sboorrooo’.. Sborrroooo””. ora sì che ti riempoooo’. sentiimi””..
Stiamo per un momento abbracciati, mentre i nostri corpi sono scossi da brividi di piacere, fin quando il nostri respiri lentamente tornano normali. Fuori il temporale estivo sta passando, mentre dentro di noi, le splendide sensazioni, immenso piacere, stanno lasciando posto ad una sensazione di calma e appagamento. Restiamo immobili abbracciati in un momento di dolcissimo piacere. Lo so e mio padre, e ho goduto fra le sue braccia in maniera splendida e incredibile appagante, che ora resto lì ferma rannicchiata nel posto più sicuro del mondo le braccia di mio padre.
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…