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Amiche di letto

By 20 Febbraio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono distrutta! Ho appena beccato Michele, il mio primo amore, a letto con una mia amica…. Stento a crederci ma &egrave così, pensavo che lui fosse diverso da tutti gli altri, che per lui il sesso non fosse così importante come per tutti i ragazzi della nostra età, pensavo che sarebbe riuscito ad aspettare il momento in cui io mi sentissi pronta a concedermi completamente a lui dandogli la mia verginità, ma a quanto pare tutti i film mentali che mi ero fatta erano solo illusioni…. Fumo negli occhi spazzato via dal soffio della realtà. Con la testa piena di pensieri ed emotivamente devastata da questa scoperta corro disperata a casa mia, non voglio vedere nessuno, chiedo solo di potermi nascondere sotto le coperte del mio letto ed autocommiserarmi per quello che &egrave successo, forse &egrave colpa mia o forse no ma in questo momento sono troppo distrutta per riflettere lucidamente e mi abbandono, disperata, all’isolamento del mio letto. Passano le ore, mi sono un po’ calmata dal pianto, sono ancora sola: Mia madre lavora fino a tardi e mio padre ci ha abbandonato già da un po’. Non so che fare… Non voglio chiamare mia madre, mi farebbe i suoi soliti discorsetti che odio ascoltare da sempre, però ho bisogno di conforto perciò decido di chiamare Francesca, proprio lei, la mia migliore amica da sempre; nonostante siamo diverse caratterialmente, lei &egrave molto estroversa e socievole, io sembro l’esatto opposto… Timida ed insicura. Ho sempre visto in lei un esempio da seguire: Quando eravamo più piccoline desideravo essere esattamente come lei e questo sentimento non si &egrave affievolito con la maggiore età, lei sembrava sempre così sicura di sé e aveva un corpo davvero magnifico, faceva da sempre pallavolo e per questo aveva un fisico asciutto con una pancia piatta come una tavola, delle gambe belle toniche e slanciate con un sedere sodo grazie, appunto alla pallavolo. Anche di seno non era messa male: Non aveva delle tette grosse, anzi erano poco più che piccole ma erano davvero sode e si conciliavano benissimo con il suo corpo alto e slanciato, e poi c’era il suo viso che era fantastico, occhi blu cristallino e profondi, labbra sottili e rosse ed un neo sopra al labbro che le dava un tocco di raffinatezza il tutto incorniciato dai suoi capelli neri e ricci che io paragonavo sempre ad una criniera. D’altro canto io non &egrave che mi possa lamentare, sebbene non sono alta come lei, anzi diciamo che sono bassa, fortunatamente anche io sono magra, ma il mio corpo non &egrave tonico come il suo dato che io negli sport sono negata. Di seno io sono messa meglio di lei, avendo tette più grosse che a me piacciono molto ma che non so mostrare dato che ho una continua paura del confronto con gli altri, &egrave più forte di me, non a caso il mio ormai ex ragazzo era stata proprio Francesca a trovarlo e a presentarmelo, da sola non ci sarei mai riuscita. Lei risponde subito alla mia chiamata e in poco tempo bussa alla mia porta ed io le apro, per un attimo mi fermo a guardarla, sembriamo due poli completamente diversi: Lei aveva un’espressione calma e serena, era vestita con degli shorts di jeans e una canotta bianca leggera giusto per coprirsi dal Sole che in questa estate &egrave più caldo del solito. Io sono il contrario di lei: Tutta spettinata, scura in volto con gli occhi rossi e le guance rigate dalle lacrime, indossavo giusto la camicia da notte. Lei si sofferma sulla soglia della porta, mi guarda ma io non voglio che mi veda in quello stato e perciò abbasso lo sguardo, non faccio in tempo a fare altro che vengo però travolta da lei che mi getta le braccia al collo stringendomi in un abbraccio dolce e che mi conferisce sicurezza, ho la faccia piena dei suoi lunghi capelli ricci e neri mentre lei mi sussurra all’orecchio delle parole che io non distinguo ma che hanno un tono dolce e rilassante. Lei entra in casa e ci dirigiamo in camera mia, io torno nel letto mentre lei si siede su una poltroncina ed io inizio a raccontarle quello che &egrave successo, ma nel ricordare le cose successe qualche ora prima ho come una ricaduta e riprendo a piangere in preda alla disperazione, Francesca si alza e viene a sedersi affianco a me nel letto, ancora una volta mi abbraccia e mi fa calmare. Quando smetto di piangere lei va in cucina per preparare della camomilla da bere, dopo qualche minuto &egrave già di ritorno con un vassoio su cui ha adagiato le due tazze fumanti che impugniamo e beviamo sempre sedute l’una vicina all’altra. Finito di bere mentre Francesca si occupa di portare le tazzine in cucina inevitabilmente un’altra lacrima mi riga una guancia, mi sento davvero triste perché ogni tentativo di Francesca per aiutarmi a stare meglio viene distrutto non appena penso a quello che mi &egrave successo. Non appena Francesca ritorna in camera mia mi ritrova in lacrime sul mio letto allora si siede ancora affianco a me ma stavolta con decisione mi afferra il volto tra le mani e si avvicina con il volto, io rimango stupita e fisso imbambolata prima i suoi bellissimi occhi e poi le sue labbra che si muovono mentre mi dice:”Ire dimenticati di quello stronzo, tu hai me ed io mi prenderò cura di te” e non appena finito di dire queste parole appoggia le sue labbra sulle mie e mi stampa un bacio carico di affetto che mi lascia di sasso. Non appena le nostre bocche si separano, io continuo a osservare il suo viso mentre lei si inumidisce le labbra con la lingua probabilmente per sentire nuovamente il mio sapore, io continuo a non fare niente, anche se dentro di me sento come un desiderio che lei mi dia di nuovo un bacio, un bacio che era differente da tutti quelli che mi aveva dato il mio ragazzo, quel bacio era carico di complicità e tenerezza, ed io ero imbambolata a guardarla con questo desiderio dentro di me. Dopo pochi attimi che mi sembrano eterni, al primo bacio si aggiunge un secondo, stavolta meno innocente del primo e più duraturo, non appena però Francesca si stacca da me forse perché pensava di essere andata oltre, sono io ad essermi ripresa e a fare un movimento verso di lei alla ricerca nuovamente della sua bocca, lei mi sembra sorpresa della mia iniziativa ed entrambe ci lasciamo prendere dalla libidine continuando a scambiarci baci mentre ci abbracciamo. Dischiudo leggermente le labbra e subito sento la sua lingua entrarmi nella bocca alla ricerca della mia, le nostre lingue si toccano, si incrociano, saettano restando sempre dentro le nostre bocche. Finiamo di baciarci, Francesca mi spinge con la schiena sul materasso e sale sopra di me, ancora una volta abbassa il volto per riprendere a baciarmi mentre io le accarezzo i fianchi, sento che intanto lei con le sue mani mi sbottona la camicia da notte e in un attimo sento il contatto dell’aria sui miei seni e sui miei capezzoli che subito si induriscono. Francesca inizia a palpare con le mani entrambi i miei seni mentre con la bocca inizia a scendere baciandomi tutto il collo fino ad arrivarmi al petto in un attimo sento che una delle sue mani lascia la presa sul mio seno e Francesca inizia a baciarmi il capezzolo mentre io sono nelle mani della libidine; con una mano spingo sulla sua nuca per non farla staccare da me, &egrave davvero brava, probabilmente non &egrave la prima volta con una ragazza, al contrario di me, lo capisco da una mossa che fa e che mi fa impazzire: Dopo aver inumidito per bene il mio capezzolo con la sua saliva, si distacca e ci soffia sopra leggermente facendolo indurire ancora di più e provocandomi una scossa di piacere che mi attraversa la schiena, per poi leccarlo nuovamente con rapidi colpi di lingua. Tutto questo mi fa impazzire ed ho un orgasmo, Francesca mi guarda felice mentre io mi riprendo e ci scambiamo un’occhiata mettendoci a ridere insieme. Poco dopo mi alzo e mi tolgo la camicia da notte rimanendo in slip davanti alla mia amica che intanto si &egrave tolta la canottiera e gli shorts che indossava, rimanendo anche lei soltanto in mutante. Non aspetto un attimo di più e mi rituffo nel letto sdraiandomi accanto a Francesca che subito riprendo a baciare ed abbracciare mentre con le mani esploro il suo corpo che ho sempre invidiato. Anche lei mi tocca con le mani, con il suo tocco delicato mi accarezza partendo dai seni fino ad arrivare alle mie gambe, io intanto tocco la sua pancia piatta risalendo verso i suoi seni decisamente più piccoli dei miei ma i suoi capezzoli sono decisamente duri ed inizio a giocarci stringendoli e solleticandoli con le dita, finché con una mano decido di andare in avanscoperta e timidamente scendo verso il suo bassoventre, lei sembra apprezzare allora continuo a muovermi lentamente e appoggio la mano sopra la stoffa della sua mutandina e scopro che &egrave tutta fradicia. Lascio la mano appoggiata sul suo slip e per un attimo mi fermo ad osservare come lei con gli occhi chiusi si stia godendo il mio tocco inesperto, allora decido di continuare e mentre le bacio il ventre ed afferro le sue mutandine con le mani lei solleva delicatamente il bacino aiutandomi a levarle lo slip. Per la prima volta in vita mia vedo la mia migliore amica Francesca completamente nuda e mi fermo ad osservare il suo sesso pulsante dal quale colava un po’ di liquido. Le sue grandi labbra erano già leggermente dischiuse e riuscivo a distinguere chiaramente la forma del suo clitoride già indurito e vado a toccarlo e a stringerlo tra il mio indice ed il mio pollice; lei ha un sussulto di godimento, io allora inizio a sfregare le mie dita su quel pezzettino di carne tanto sensibile quanto duro mentre la mia amica inizia ad ansimare e a massaggiarsi un capezzolo con le dita. Dopo vari sfregamenti decido di provare a farle un ditalino, io me n’ero già fatto qualcuno ma mai avrei pensato di farlo ad un’altra donna, così mentre con le dita della mano destra continuo a sfregare sul suo clitoride con la mano sinistra dischiudo completamente le sue grandi labbra ed inserisco un dito dentro di lei. La mia amica accompagna l’ingresso in lei del mio dito con un gemito che viene subito seguito da altri non appena inizio a penetrarla lentamente con esso. Poco dopo al singolo dito ne aggiungo un altro e poco dopo un altro ancora arrivando a tre dita dentro di lei che intanto si contorce e urla il suo piacere a squarciagola, incitandomi a tenere il ritmo. Poco dopo ha un orgasmo, sento il suo corpo vibrare tra le mie mani che vengono inondate dal suo liquido vaginale, tiro fuori le dita dal suo sesso e mentre aspetto che si riprenda inizio a guardarmi le mani intrise del suo succo. Lo annuso, ha l’odore di donna addosso che mi spinge ad assaggiarlo così porto la mia mano alla bocca per assaporarne il sapore aspro ma tremendamente eccitante che mi fa bagnare. Mentre mi godo il suo sapore sulle mie mani Francesca si &egrave ripresa dall’orgasmo ed avvicinandosi a me mi stampa un bacio sulla guancia sussurrandomi all’orecchio:”Sei stata fantastica, ma adesso tocca a me!” E così dicendo mi fa sdraiare sul materasso proprio dove poco prima c’era lei e si posiziona tra le mie gambe. Come lei aveva fatto con me poco prima anche io alzo il bacino aiutandola a sfilarmi le mutandine e scoprendo la mia vagina davanti a lei. Francesca sembra trovarsi molto più a suo agio di quanto lo sia stata io, e subito inizia a stimolarmi il clitoride facendomi bagnare ancora di più, sento il mio liquido colarle sulle mani e anche lei si succhia il dito per sentire il mio sapore:”Irene hai un sapore fantastico mi fai impazzire” mi dice lei estasiata cosi tanto che dopo essersi ripulita completamente le mani dal mi succo non riprende a masturbarmi ma con mia enorme sorpresa avvicina la bocca alla mia fessura ed in un attimo sento la sua lingua che esplora la mia cavità. In quel momento provoco una scarica di eccitazione pazzesca che mi porta ad aprire la bocca e senza farlo apposta a gemere più forte che posso mentre sento la lingua sapiente di Francesca leccarmi ogni singolo centimetro tra le gambe: Alterna leccate profonde dentro al mio orifizio a brevi e veloci succhiate al mio clitoride, io impazzisco dal piacere e senza accorgermene ho le mani sulla sua nuca per spingere la sua testa ancor più verso di me. Francesca si gode ogni singolo attimo e cerca in ogni modo di farmi godere, a un certo punto allunga entrambe le mani in avanti e senza smettere di leccare con ognuna di esse afferra entrambi i miei seni strizzandomeli energicamente. Il suo tocco inaspettato mi fa ansimare ancora di più, non sentivo dolore ma solo tanto piacere ed in pochissimo tempo sento che sto per avere un orgasmo anche io, lo dico a Francesca che aumenta di colpo il ritmo di leccata ed in poco tempo si ritrova la bocca piena del mio godimento, lei beve quel che riesce ed il resto le cola tutta in faccia. Una volta finito il mio orgasmo Francesca si alza dalle mie gambe con ancora la faccia sporca e si avvicina a me cercando di baciarmi ancora, ma io le prendo il viso tra le mani e tenendola ferma le lecco via il mio succo rimastole sulla faccia e in quel momento ci scambiamo ancora un altro bacio con le nostre lingue che vanno l’una alla ricerca dell’altra il tutto incorniciato dal sapore del mio succo ancora dentro le nostre bocche. Finito di baciarci, Francesca si sdraia accanto a me e ci addormentiamo nude ed abbracciate nel mio letto.

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