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confusione… passione

By 19 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

stavo bruciando.
il cuore mi batteva forte e il respiro non si era ancora ripreso.
affondavo la faccia tra le lenzuola, affannavo, ancora con il bacino sollevato e il corpo umido dal sudore.
piano sollevai la testa e mi misi carponi. lo guardai. era lì, disteso supino sul mio letto, anche lui ansimante e umido.
lo guardai, e lui faceva altrettanto.
mi voltai verso il comò, a cercare la sveglia che segnava le 16:00 e mi vidi riflessa nello specchio. il viso era sconvolto,
con tutti i capelli in disordine. mi vidi brutta e quasi me ne vergognai.
lo vidi alle mie spalle: si era tirato su anche lui e ora sedeva sul letto dietro di me. mi guardava con un misto di cupidigia e di ammirazione e ne fui soddisfatta.
mi diede una sculacciata e poi mi bacio sulle spalle, poi sul collo, risalendo lentamente fino all’orecchio che leccò languidamente.
avrei continuato per tutta la giornata, ma era tardi.
in un impeto di responsabilità, mi staccai da lui e scesi dal letto. fra qualche minuto dovevo dare la poppata al mio bimbo.
sentivo lo sperma che lento scivolava tra le mie coscie.
il letto sembrava un campo di battaglia, le lenzuola bianche stropicciate e impiastricciate dei nostri umori.
durante l’amplesso, bello come nessun altro della mia vita, mi aveva riempito del suo seme, che era poi colato fuori e mi aveva strizzato il seno facendomi spruzzare e godere come non avrei creduto.
dovevo riassettare la stanza, sembrava un porcile.
alle 18:00 mio marito sarebbe rientrato dal lavoro, e non era il caso che trovasse la stanza in quel modo…
cosa era successo? come avevo fatto io, che non avevo avuto altro uomo se non mio marito, a portarmi un altro a casa e farmi scopare nel nostro letto? uno mai visto prima da cui, per giunta, mi sono fatta riempire e a cui ho dato anche il mio culo vergine? non lo so. eppure in quel momento non desideravo altro.
da quando ero rimasta incinta, mio marito non mi aveva più sfiorato. adesso, quelle smagliature nel mio ventre mi rendevano un pò insicura e mi sentivo brutta. lui invece mi ha dolcemente carezzato, me lo ha baciato, mi ha detto che il mio pancino &egrave la quintessenza della femmilità. e io non volevo sentirmi dire altro. io non volevo altro. volevo ricambiare
la sua tenerezza, facendogli assaggiare la mia femminilità. concedendomi a lui, dandogli l’incarico di farmi godere.
—-> continua…
ps: sono graditi i commenti

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