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Conoscersi con Internet

By 6 Agosto 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Location: Colline Toscane
Periodo: Luglio… ultimi giorni
Protagonisti:

Qualche anno or sono, per motivi troppo lunghi da elencare, ho cominciato a frequentare i forum di un sito nato con delle aspettative e diventato poi, crescendo a dismisura, un contenitore di specie animali di ogni genere.
Ne ho seguito la trasformazione ed ho cambiato la mia vita senza mai cambiare, pero, lo spirito con il quale mi diverto a partecipare alle discussioni…
Qualche giorno fa, per via della mia passione per la scrittura ho incrociato una forumista diversa… una persona di indubbia simpatia e con un grande vissuto alle spalle.
E immediatamente scattata una molla! La sincerità ha affondato le sue radici nei nostri cervelli e, probabilmente, nei nostri cuori… ne e nato cosi, spontaneamente, un rapporto fatto di cordialità e dolcezza dal quale sino a ieri non ci siamo scostati… a parte la necessità vera e propria di sentirci al telefono e dirci cose che ci facciano stare bene.
Il mio lavoro mi porta a viaggiare molto e ieri, purtroppo, sono rientrato in sede ed ho dovuto partecipare ad un meeting imprevisto. Ciò non mi ha consentito di parlare con lei, ma il suo saluto è stato: “cerca di sognarmi…” e la mia risposta: “…niente di piu’ facile!”.
Stamane mi sono svegliato alle sei e mai come oggi ho odiato la sveglia… ha interrotto un sogno stupendo! Per me, poi che di solito non mi ricordo i sogni…!!!
Ho sognato di recarmi in Toscana per una trasferta di due giorni e di andare a soggiornare, per la notte, in un alberghetto molto discreto nei dintorni di Firenze…
Il giorno della partenza ho fatto la prima cosa che mi e saltata in mente: le ho spedito uno short message e le ho dato l’indirizzo esatto dell’albergo che avevo scelto dicendole di non chiamarmi ma che dalle 14,00 del giorno “X” mi avrebbe trovato li… solo per lei!
La mattina di quel giorno sembrava non avere fine… verso le 12,00 ho pensato di fermarmi a mangiare qualcosa in una locanda delle colline, giusto per far passare quegli ultimi momenti!
Un antipasto ed un’insalata… nulla di pesante ma tutto molto genuino, come d’uopo da queste parti… sono le 13,15! Meglio rientrare… non credo che lei si farà viva, ma devo provarci… se è vero che la nostra pelle vibra al solo parlarci, pensa se dovessimo toccarci!!
Arrivo in albergo…
Metto la macchina all’ombra e salgo i tre gradini che portano alla reception… “salve… 213, grazie…”.
Sfodero il mio solito sorriso di ringraziamento con chi mi offre un servizio di qualità e vengo immediatamente ripagato con un sorriso altrettanto smagliante… ma che nascondeva un fondo di mistero!!!
“non ho la chiave…” fa lui.
2probabilmente la sua signora non è ancora scesa…2
!!! La mia signora???!!! Lungi da me il raccontare al receptionist che sono divorziato ed ho viaggiato da solo… ma la domanda sorge spontanea ed il dubbio mi assale!
Che sia lei???… che abbia incontrato una specie di “arsenio lupin” al femminile che mi sta derubando di quanto ho lasciato in camera???
Cavolo, mai lasciare la roba di valore lo sapevo, io…
Evito l’ascensore per non farmi sentire mentre salgo… arrivo lentamente alla porta e mi fermo! Prima di aprire mi viene spontaneo controllare il numero della camera… se sbagliassi? Sai che ridere???
213… appoggio la mano alla maniglia e apro lentamente…
La luce dell’ingressino è spenta… mi avvicino al salottino dove solo una lampada a piantana fa il suo lavoro! Tutto il resto e assolutamente a posto… ma… un momento!
Ce qualcuno in bagno!?!?!?
Avvicino l’orecchio e percepisco distintamente il rumore prodotto da chi si accinge ad infilarsi sotto la doccia… basito, resto fermo dove sono.
Spingo leggermente la porta in avanti… giusto quei tre centimetri che mi consentono di vedere e capire chi è e cosa fa!
… Sono allibito… assisto allo streap tease più eccitante che avessi mai potuto immaginare…
Davanti allo specchio c’è lei… si sbottona delicatamente la camicetta e poi la sfila in un modo particolarissimo… con il dorso della mano, appoggiando il palmo sulla spalla come se si dovesse accarezzare e spingendola poi verso l’esterno… e poi verso il basso a sfiorare prima il braccio e poi la coppa del reggiseno…
Stessa cosa per l’altra spalla, con l’altra mano…
Guardandola riflessa allo specchio, dalla trasparenza del suo intimo percepisco la forma dei suoi capezzoli… sono pronunciati e spingono con forza il tessuto.
Mentre la camicia scivola in basso e si posa disordinatamente sul pavimento, le mani corrono alla cintura… scivolano di fianco… slacciano il gancetto e fanno scendere la zip lentamente.
Poi, con ugual destrezza, fa scivolare in basso la gonna a tubo assecondando il tutto con dei movimenti laterali del bacino… lenti e sensuali… con i palmi delle mani che sfregano sullo slip arrotolandone leggermente il bordo e sfregando lungo le anche delicatamente.
Come solo le donne sanno fare, sfila i piedi uno per volta scavalcando la gonna che resta immobile a terra… per tornare al centro della scena la discosta con un calcio.
E li che noto le sue caviglie… i suoi piedi racchiusi in un paio di sandaletti molto leggeri ed essenziali, che evidenziano una particolare cura delle unghie… e per questo estremamente sexi!
Le mie reazioni diventano quelle di una persona che cade in stato catatonico!
Tutto l’arredamento, il contesto, la preoccupazione, svaniscono di botto per lasciare il loro posto ad una eccitazione incredibile… che parte dal cervello e percorrendo tutte le vene e le mie terminazioni nervose raggiunge l’apice nel mio organo sessuale… che si erige a tal punto da spingere contro il pantalone e macchiarne il tessuto, attraversando i boxer, con quella goccia che significa desiderio totale!
Intanto l’acqua comincia a scrosciare… lei entra nel box sfilandosi lo slip mentre fa il gradino e quel piccolo movimento mi consente di notare che ha il pube quasi del tutto rasato… che solo un ciuffetto ribelle fa capolino sul monte di venere molto pronunciato…
Automaticamente le mie mani scendono verso il basso a liberare il mio sesso… e con la destra comincio a percorrerlo lentamente in tutta la sua lunghezza, soffermandomi a momenti sulla punta bagnata con il polpastrello dell’indice.
Senza far troppo rumore mi sfilo i pantaloni e la camicia… apro lentamente la porta… e mi avvicino continuando a tenere in mano la mia asta turgida e pulsante…
Mentre lo scroscio dell’acqua copre ogni altro rumore, appoggio la mano sulla maniglia del box doccia e apro… !!!
Era lì davanti a me… con la schiena appoggiata alle mattonelle bagnate, la testa appena inclinata e gli occhi socchiusi… con una mano si massaggiava dolcemente il seno con movimenti lenti e circolari, stringendo il capezzolo tra indice e pollice… con l’altra faceva scivolare tutta la parte interna del dito medio dentro la fessurina… soffermandosi di tanto in tanto sul clitoride e accompagnando il gesto con un gemito o leccandosi le labbra… Appena si accorge di me si lascia andare in un sorriso dolce, rilassato… continuando a toccarsi allunga la mano e mi prende delicatamente tirandomi verso di lei.
Sono sotto la doccia… piega una gamba strofinando l’interno della sua coscia sull’esterno della mia… fa girare il suo braccio attorno al mio collo e comincia la danza delle nostre lingue… adoro succhiarla mentre lei cerca di sfuggirmi…
Intanto con l’altra mano, masturbandomi lentamente, fa in modo che la punta del mio sesso voglioso si appoggi lentamente alla sua femminilità aperta e profumata… solo a quel punto lo lascia andare…
Fa girare anche l’altro braccio attorno al mio collo e con un balzo, avvinghiandomi con le sue gambe all’altezza del bacino, si fa scivolare l’asta dentro, sino in fondo… senza smettere di baciarmi… con un unico e secco mugugno di piacere.
Dapprima, senza staccarla dalla parete della doccia, comincio a spingere lentamente… poi, aumentando ritmicamente i movimenti, comincio a farle sbattere la schiena contro le mattonelle bagnate… il rumore dell’acqua che schizza tra la sua pelle e la ceramica accompagna ogni colpo… sempre più freneticamente…
Quando sente che il respiro inizia a mancare ed è come se andasse in apnea, mi fa fermare… scende dolcemente e sfregando la schiena contro il muro si inginocchia davanti a me.
Con la mano a cucchiaio prende il miei testicoli e comincia a massaggiarli poi avvicina la bocca e fa scomparire tutta l’asta con un unico movimento.
Prima lentamente e poi sempre più in fretta inizia a succhiare il mio sesso e a far scorrere la lingua sul glande e sul prepuzio… per poi percorrere tutto il bordo della punta arrossata e lucida…
Mi manca il respiro…
Intanto, così inginocchiata infila, con movimenti sincronizzati alla fellatio, indice e medio dentro la sua cosina ormai desiderosa solo di esplodere… sino in fondo… sino a sbattere con le nocche delle altre dita contro il pube…
Sarebbe quasi il momento…
Ma appena si rende conto delle contrazioni che sto subendo e che la consistenza prelude all’esplosione, si ferma… ed a me compaiono d’improvviso delle visioni caleidoscopiche da iper-ossigenazione! Proprio come quando chiudi forte gli occhi e li strizzi dopo essere stato per molto esposto ad una luce intensa…
Si tira su fissandomi come chi non aspetta altro che farti morire… chi sa che ti lascerà per terra ansimante e stordito per molto tempo…
Si gira ed appoggia gli avambracci al muro appoggiandoci sopra la fronte… ma non chinata, solo appena sporta in fuori.
Afferro i suoi fianchi scivolosi ed entro nuovamente dentro di lei!
Stavolta è diverso… entrambi veniamo sopraffatti dalla voluttà e cominciamo a muoverci in modo più veemente e non riusciamo nemmeno a stare zitti! Io emetto un verso ad ogni colpo come se stessi sollevando un quintale a strappo, lei un gemito ed un ogni qual volta i miei testicoli sbattono sul suo pube arrossato!
Il ritmo è incalzante… sempre piu’ veloce… sino a quando lei comincia a gemere a bocca aperta per l’orgasmo violento che la sconvolge… ed allora posso lasciarmi andare! Tre, quattro, cinque colpi secchi… ogni colpo uno schizzo dentro di lei… assieme… così… assieme…
Crolliamo in ginocchio ansimanti…
Dopo circa cinque minuti siamo in grado di sciacquarci senza smettere di fissarci per poi, con gli accappatoi, andare a sdraiarci sul letto tenendoci per mano…
Mi sono addormentato…
Quando mi sveglio non c’è più!
Trovo un biglietto sul comodino con scritto: “…Tu sei folle… ci sto ripensando… sei proprio folle… se fossi la tua donna sarei potuta rimanere, ma non lo sono e non abbiamo nemmeno mai parlato dell’eventualità! Non ci conosciamo… ed in tutta franchezza ho paura che tu faccia così con tutte… la mia età servirà pure a qualcosa…”
Capisco… ma allora perché sei venuta da me???

wish

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