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Davanti a tutti

By 29 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Faccio visita al mio amico vicepreside.
Mi ha parlato in modo molto malizioso di come le nuove professoresse siano molto disponibili ed abbiamo deciso di fare un gioco.
Adesso siamo nell’aula docenti e attendiamo il suono della campanella divertiti per quello che succederà tra poco.
Ha appena diramato a tutte le insegnanti una convocazione per un’ispezione e a breve saranno tutte qui.

Il suono della campanella e gli alunni sciamano fuori dall’aula. Si sente il suono tumultuoso dei ragazzi che corrono fuori al termine delle lezioni.
Pochi minuti e le professoresse iniziano ad entrare nell’aula docenti.
Seduti al tavolo le guardiamo sfilare e posizionarsi davanti a noi in attesa, tutte rigorosamente con la divisa imposta da questa scuola rigida e attenta all’ etichetta: calze scure, scarpe con tacco 8, gonna appena sotto il ginocchio, camicia e giacca, capelli raccolti e registro sotto braccio.
Sono tutte tese e preoccupate: anche se l’ispezione &egrave citata nel regolamento della scuola, nessuna di loro ha mai assistito a questa operazione.

Passano alcuni minuti e le professoresse sono tutte in fila, tutte tranne una ritardataria.
Il vicepreside su mia indicazione comunica che l’ispezione ha inizio e chiede alle professoresse di mettere il registro sulla cattedra e sfilare la giacca.
Obbediscono ammutolite ed un po’ sorprese, ma nessuna di loro osa dire una parola.
E’ un lavoro di prestigio e sono disposte a sopportare anche questo pur di poter avere sul loro Curriculum questa esperienza lavorativa.

Prendo i registri ed inizio a sfogliarli con fare curioso.
Nel frattempo le professoresse vengono chiamate una ad una ed invitate a togliere la gonna e la camicia.
Un mormorio inizia a salire nella stanza per la richiesta alquanto anomala…ma un severo richiamo della mia bacchetta riporta l’ordine.
Timorose ed obbedienti lasciano cadere i loro abiti mostrando quanto può essere fantasiosa e perversa la mente di una donna nel nascondere sotto anonime divise completini decisamente sensuali ed eccitanti.

Quel piccolo spazio di arbitrarietà lasciato aperto dal regolamento &egrave sfruttato al meglio e così mi ritrovo a guardare 7 stupende femmine seminude che in silenzio fissano le mie mani.

Si va dalla guepi&egravere alle autoreggenti, passando per improponibili collant e culotte. Le scarpe quasi tutte dei décolleté . Battendo appena la bacchetta tra le mani mi alzo ed inizio a passarle in rassegna come un generale di brigata, o forse come uno stalliere che passa davanti ai suoi cavalli. Di tanto in tanto con la bacchetta accarezzo i fianchi di una o dell’altra e noto reazioni di imbarazzo miste ad eccitazione.
Sono tutte tese ed aspettano impaurite quello che dovrà succedere.

All’improvviso si apre la porta ed una ragazza spaventata ed affannata fa capolino.

La sorpresa nel vedere quello che sta succedendo si legge chiara nei tuoi occhi.
Giovane, esile ma ben formata,sei decisamente interessante. Il vicepreside ti fa cenno di spogliarti e raggiungere le altre; tu frettolosa esegui.

E’ decisamente evidente che sei molto più sensuale delle altre ed interpreti al meglio il rigore imposto dalla divisa della scuola.
Autoreggenti scure con fascia nera, scarpe décolleté con allacciatura alla caviglia, slip e reggiseno neri che mettono in bella mostra il tuo corpo.
Sei quello che cercavo.

Mi avvicino e inizio a premere con la mia bacchetta nodosa tra le tue cosce.
La faccio scivolare e salti quando i nodi strusciano tra le labbra della figa,
premendo sul tessuto degli slip,che risulta quasi inesistente per quanto sei fradicia!

La situazione ti ha eccitata da subito e mi fissi con i tuoi occhi fieri di femmina, che lasciano trasparire il tuo desiderio di abbandonarti alle mie mani.

Con la punta della bacchetta premo sul clitoride e sulla fessura. Faccio entrare il tessuto tra le mucose, facendoti bagnare ancora di più’
Resti immobile perch&egrave hai capito il gioco e ti mordi le labbra. Hai i muscoli tesi.
Come se tu non esistessi, mi rivolgo al vicepreside:
‘Guarda che cagna, questa, lo sapevi che era così?’.Guarda come gode mentre le infilo la bacchetta dentro!!’
E premo sempre più velocemente.
Poi inizio a schiaffeggiarti la figa con la bacchetta e hai delle contrazioni all’addome, so che sei ad un passo dall’orgasmo ma ti trattieni, fiera di obbedire, fiera di essere trattata come una vacca al mercato delle bestie, fiera di essere l’oggetto delle mie attenzioni.

Continuando ad ignorarti, mi rivolgo a lui:
‘Vuoi vedere adesso come esplode?’
Ti metto una mano tra le cosce , infilo due dita tra le piccole labbra, tenendo il perizoma tra le dita’.le spingo fino in fondo e premo col pollice sul clitoride’Sei fradicia, sei un lago e sento le contrazioni delle tue labbra sulle dita.
Non riesci più a trattenerti e in un colpo solo esplodi e urli, squirtandomi in mano davanti a tutte, che stanno colando dalla voglia.
Mi rivolgo al vicepreside:
‘Ok, ho deciso: prendo questa!’
E a te:
‘Rivestiti, ora sei mia!’ e ti bacio.

Ti svegli nel tuo letto sudata e fradicia tra le gambe: pensi ad un sogno e sorridi….ma un rumore di passi in cucina ti fa sussultare.

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