Cavalli corrono liberi nella prateria,
dove non abita più
che il canto del vento.
Le ultime stelle
brillano d’immenso,
le salutano i fantasmi dell’inverno.
Ho visto i tuoi occhi
scintillare forte,
nel gelo della notte.
E torneranno, un giorno,
le sterminate mandrie,
le grida dei cow-boy,
i pascoli infiniti,
le diligenze bianche,
il canto dei lupi delle montagne.
Cavalli corrono liberi nella prateria,
dove una volta c’era il saloon
e il vecchio Dick con la sua segheria.
E’ la terra del silenzio,
dove s’ode forte il canto del vento,
perché qui tutto è deserto.
E torneranno, un giorno,
le sterminate mandrie,
i viandanti dalle facce stanche,
le diligenze bianche,
il canto dei lupi delle montagne.
Oh, torneranno un giorno?
O spiriti della prateria,
fate che questo non sia un sogno.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono