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Federica

By 3 Giugno 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

– Mi ha fatta chiamare, Signora?
– Sì, Federica, mi &egrave stato riferito che il tuo rendimento sul lavoro lascia alquanto a desiderare. Le tue colleghe mi dicono che ti alzi per ultima, impieghi il doppio del tempo delle altre nello sbrigare le faccende e, inoltre, sei anche sgarbata con loro.
– Oh, Signora, chi le ha detto simili cose? Sono tutte menzogne!
– Quindi non sarebbe vero che sei lenta nell’eseguire le pulizie’ eppure ho notato che quando le altre domestiche hanno finito di rassettare le camere a loro assegnate, tu non sei ancora giunta a metà dell’opera’
– Sì, &egrave vero, ma le altre fanno i lavori male’
– Non ho di che lamentarmi del lavoro delle altre; &egrave il tuo che, invece, lascia alquanto a desiderare. E’ per questo che ho deciso di rimandarti a casa, non ho bisogno di domestiche pigre che rubano il loro stipendio.
– Signora, La prego, non mi licenzi. Se mi manda via da questa casa non saprei dove andare’
– E’ inutile fare tutte queste scene. La decisione &egrave stata presa, avresti dovuto pensarci prima; ora piangere e pregare in ginocchio non serve a nulla. Tornerai dai tuoi.
– Ma Signora se torno a casa così, mio padre mi uccide! L’ultima volta che sono stata licenziata mi ha picchiata così forte da farmi svenire. Quando sono venuta qui mi ha detto che, se fossi stata licenziata anche questa volta, non dovevo neppure sognarmi di tornare a casa
– E perché saresti stata licenziata nel posto dove lavoravi prima?
– Mi avevano accusato di aver rubato dei soldi ma non era vero niente.
– Quindi anche ladra oltre che sfaticata’
– Oh, no, Signora, non ho mai rubato nulla, sono state le altre che’.
– Silenzio, bugiarda! ora avrei una ragione in più per cacciarti immediatamente ma non me la sento di metterti in mezzo alla strada.
– Grazie Signora.
– Eh, no, carina. Non credere di essertela cavata così. Anche se non ti caccio, non tollero di avere una bugiarda scansafatiche tra le mie domestiche. Dovrò prendere dei provvedimenti nei tuoi confronti.
– Le assicuro che migliorerò, saprò meritare la sua fiducia!
– Non ho alcuna fiducia in te ma credo che con una severa punizione il tuo impegno nel lavoro non potrà che migliorare. Ora vai alla stalla e fatti dare lo scudiscio da Michele. Credo che per qualche giorno dovrai dormire a pancia in giù.
– Ma, Signora, di solito…
– Sì, lo so, di solito le serve vengono punite con la bacchetta se rompono un bicchiere o se sono disattente sul lavoro (e tu ne sai qualcosa) ma se sono scontenta di loro posso sempre cacciarle. Dato che invece ho deciso di tenerti, voglio impartirti una lezione che non scorderai tanto facilmente. Ora vai e non farmi attendere oltre o sarà peggio per te.
– Sì, Signora, grazie Signora.
***
– Buongiorno Signora, ecco quello che mi aveva chiesto.
– Come mai ci hai messo tanto?
– Michele era fuori e ho dovuto aspettare il suo ritorno.
Whipp
– Ahhh, Signora…
– Bugiarda… Mi ha chiamato prima Michele e mi ha detto delle tue menzogne: un nuovo ordine di staffili per la stalla… Non sapevi che &egrave Michele che si occupa di queste cose? Non potevi dirgli semplicemente che mi serviva per frustarti?
– Ahi… Ma, Signora, mi vergognavo…
– Ah, ti vergognavi… Dovresti piuttosto vergognarti di mentire così spudoratamente. Ma ti farò passare la voglia. Ora, avanti, levati le mutandine e piegati sullo schienale di quella sedia.
– La prego, Signora, non mi faccia troppo male…
– Silenzio. Ti batterò sino a che lo riterrò necessario. Ora alzati la gonna ed afferra la seduta della sedia; non spostare le mani da lì o te ne pentirai. Dopo ogni frustata dirai ‘sono una bugiarda’. Hai capito?
– Sì Signora.
Whip shack
– ahhh… La prego Signora!
– Vedo che non hai proprio capito…
whip shack
– ahh… Mi scusi Signora, sono una bugiarda.
Whip shack
-ahh.. Sono una bugiarda!
Whip shack
– Sono una bugiardaaa…
Whip shack
– ahh… Sono una bugiarda! La prego, Signora, mi fa troppo male’
– Che cosa sei?
Whip Shank
– Ah,’ Sono una bugiarda’ La prego’
– E io dovrei credere ad una bugiarda come te? Te ne darò tante da farti passare questo brutto vizio!
Whipp Shack
– ahh, che male! Sono una bugiarda…
whipp shack
– ahh, la prego Signora, non ce la faccio più…
– Sono solo pochi graffi, se non ce la fai più significa che ti stanchi troppo presto!
– whipp shack
– AAhiii’.
– Torna subito in posizione! Non ti ho autorizzata ad alzarti, né a toccarti il posteriore. Se non sei capace di restare giù dovrò farti legare. Non costringermi a farlo o te ne farò pentire.
– Ahi, mi scusi Signora, non lo farò più.
whipp shack
whipp shack
whipp shack
– Ahhh, che male!! La prego Signora mi ha già frustata a sufficienza, non lo farò più, sarò più brava’
– Voglio proprio sperarlo. Ora alzati, ricomponiti e vai a riportare lo staffile a Michele.
– Sì Signora, grazie Signora.

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