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Finalmente_è_arrivato_il_venerdì

By 31 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Finalmente è arrivato il venerdì, basta lavoro’ma, malgrado questo Martina non è felice come il solito. In settimana si era conclusa la sua storia d’amore ed a nulla erano valse le parole di conforto di Giovanna, la sua amica del cuore. Arriva a casa come un condannato al patibolo’
Squilla il cellulare, Martina ha un sussulto sperando sia il suo ormai ex-compagno, invece è la sua fidata amica Giovanna che le propone una serata di libertà in discoteca. Martina tergiversa perché non si sente nello stato d’animo di andare a ballare con la tristezza nel cuore. Giovanna insiste e le due amiche si danno appuntamento sotto casa di Martina.
Martina inizia a preparasi, nella doccia il suo corpo comincia a risvegliars alla vita sotto la carezza delle sue mani’Martina inizia a sorridere e butta dietro le spalle la tristezza’
Colpo di clacson, Giovanna è arrivata e lei la fa salire’Si veste sotto lo sguardo attento ed i consigli di Giovanna felice per aver rifatto sorridere l’amica.
Perizomino nero di pizzo, reggi in tinta a balconcino, leggins in eco pelle che sottolineano il suo corpo sinuoso e pieno di voglia di vivere, maxi pull candido che le copre le splendide natiche sottolineate dalle leggins e’via in disco’
Solita gente, primo drink, divanetto a bordo pista’le due amiche si scatenano in un rock furioso’alcuni ragazzi si intromettono tra loro e Martina inizia a riaprirsi alla vita’ le luci si attenuano sotto gli sbuffi della macchina da fumo’Un ragazzo biondo, alto, fisico palestrato, bellissimo inizia a ballare con Martina, ma, improvvisamente, la musica si placa e si trasforma in un ‘lento’ ciccipuccioso’Martina viene attirata al petto muscoloso dell’uomo e comincia a sciogliersi’i loro corpi aderiscono, lei sente il suo sesso duro e prorompente’ha un fremito’e lui inizia a carezzarle l’inguine sopra i leggins’Martina sente il calore della mano sulla pelle’sembra di fuoco’la sua topina si bagna e Martina ha un rantolo di piacere’Lui se ne accorge, smettono di ballare e il ragazzo la trascina fino ad un divanetto seminasconto e fiocamente illuminato’Si siedono e le loro bocche si cercano’entrambi ansimano e sono eccitati dal piacere’le mani di lui scorrono veloci sotto il maxipull di Martina, si impadroniscono dei suoi seni, titilla i capezzoli appuntiti e duri di desiderio’Li stringe’Martina ha la topina fradicia, gli slaccia i jeans, prende il cazzo duro e bollente, imponente e prorompente con la mano e abbozza una sega’poi stacca le labbra per un attimo e cattura la cappella fiammeggiante tra le labbra, la sua lingua da un paio di colpi guizzanti sul filetto’e poi si ferma’entrambi sono al parossismo del desiderio di sesso’lasciano la discoteca, salgono in macchina di lui’Mentre l’auto corre Martina continua a spompinarlo dolcemente, ma molto lentamente’non vuole farlo venire, vuole sentire quell’asta di fuoco dentro la sua topina allagata’Improvvisamente, come dal nulla, si ritrovano in un grande parcheggio’è un centro commerciale’E’ chiuso e le luci si spengono come d’incanto’si spogliano a vicenda con furia’Martina apre le coscie e lui si tuffa a lappare la topina ormai naufragata’Marti ha un primo orgasmo con urlo’lui si posiziona sopra di lei e, con un colpo di reni, inizia a pomparla’le chiede se deve stare attento e Martina gli dice che non occorre, è protetta’lui la monta come un bisonte’Marti sente il cazzo bollente dentro di se, sempre più veloce, lo sente pulsare fin quasi a far scoppiare la sua fighetta ridotta ad un lago’Marti vibra di piacere, si inarca sotto i colpi forti e sente i suoi capezzoli mordicchiati con violenza’le fanno un po’ male’ma il dolore si trasforma in un altro orgasmo’Lui la gira a pancia ingiù, da un colpo di lingua al suo fiorellino rosa e comincia ad inserire il suo cazzo duro nel culo di Martina’il dolore è forte, Martina morde il poggiatesta per non urlare’il cazzo entra tutto e lui comincia a stantuffare con colpi violenti, poderosi’sentire quel calore dentro le viscere trasforma il dolore in un piacere immenso e Martina sente che sta per venire un’altra volta’rantola, trema come una foglia al vento’lui la rigira, le infila in bocca quella spada poderosa e comincia a pomparla in gola’Martina crede di soffocare, gli fa cenno di smettere e lui gli reinfila il cazzo nella figa’continuando a dare dei colpi che fanno tremare la macchina’Martina si tocca con un dito il clito che le duole per la tensione’quel gesto, la mano che sfiora il cazzo per toccare il bottoncino del piacere, lo fa finalmente esplodere e lui sborra…Marti sente i fiotti di sperma spegnerle il fuoco che ha nella topina, sembra una fontana ma lui estrae il cazzo e continua a venire’spruzzi di sborra sulle tette, sul viso’Marti apre le labbra e beve il nettare che continua a uscire da quel cazzo prodigioso ed inesauribile’esausti, finalmente si accasciano sui sedili dell’auto’Martina, sfinita dal piacere e dalla gragnola di colpi, sorride’lui ricambia il sorriso e le dice: Ciao io sono Marco’Martina scoppia in una risata e gli risponde: piacere, io sono Martina’abbiamo toccato il paradiso e non sapevamo neanche il nome dell’altro’che serata mi hai regalato’
In quello squilla il cell di Martina: è Giovanna che la cerca, preoccupata perché era scomparsa’Nartina la tranquillizza con un ‘sto da Dio, dopo ti racconto”

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