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il bagno di Iris

By 28 Gennaio 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Accidenti quel disgraziato di idraulico è da 3 giorni che lo aspetto! Ho il cesso che non va e non riesco più a tenerla, devo fare la cacca! Ho dei crampi alla pancia che mi piegano in due…non mi resta che farla in una busta e poi vado a buttarla subito…però cazzo che cosa oscena, ma allo stesso tempo Iris pensando a quell’operazione che di lì a poco sarebbe stata costretta a fare comincia a sentire un piccolo brivido lungo la schiena, non sa spiegarsi nemmeno lei cosa sia, una sensazione che non parte dalla testa, mai provata fino a ad ora, ma è un attimo, scaccia vi quei pensieri che vengono tra l’altro interrotti da altri crampi.
Prepara un sacchetto di carta marroncina, quella che si usa per il pane, lo sistema per terra, prende anche una ciotola, si mette accovacciata per terra con il buchino del culetto bello liscio e depilato sopra all’apertura del sacchetto, si sistema la ciotola sotto di lei, all’altezza della fichetta altrettanto liscia e succulenta…sembra tutto a posto ma poi ha una cosa da fare, spalancare la finestra altrimenti c’è il rischio che impesti il bagno e se l’idraulico arrivasse tra poco come lo giustifico l’odorino? Così Iris, ormai già tutta nuda, spalanca la finestra del bagno e poi torna a rimettersi in posa per evacuare, ma dopo un attimo quando sta per rilassarsi e finalmente far uscire la sua enorme cacca, ha come uno scatto, si è resa conto che con la coda dell’occhio poco prima di rimettersi accucciata ha scorto la figura di un uomo da una finestra di fronte a lei, aveva in mano qualcosa, forse era…sì era proprio un binocolo! Cazzo un guardone! “Cosa faccio?” Pensa lei ormai in preda ai crampi non più controllabili…”Nulla, devo farla adesso, non ce la faccio più!” Così stando ferma lì si rilassa e la cacca comincia ad uscire, è grossa e soda, le fa anche un po’ male, la parte iniziale è la più difficile da espellere perchè molto dura…deve riprendere fiato, ma facendolo lo stronzo le ritorna in culo, sensazione come di venire inculata, brivido di piacere insolito quanto indecente…inizia a spruzzare pipì che con il suo rumore inconfondibile comincia a riempire la ciotola sotto di lei…dal culetto esce un po’ di aria…si sente oscena ma ripensando all’uomo che sicuramente la sta guardando comincia a sentire caldo, le sue mani iniziano ad accarezzare le natiche in modo dolce e sensuale, si sta concentrando, chiude gli occhi immagina l’uomo eccitato che magari si sta menando l’uccello grosso e duro come il marmo, eccitato solo per lei e per quello spettacolo da sporcacciona che lei gli sta regalando…spinge ancora e stavolta la cacca esce di più, lo spruzzo di pipì adesso è fortissimo, alcune gocce zampillano sul pavimento, si prende con due dita la fichetta e dirige il getto al centro della ciotola che si sta riempiendo velocemente, nota però una cosa, la pipì si sta mischiando ad un umore biancastro che le esce dalla fica, è eccitata! Prova che quel defecare in modo osceno, ed in più l’essere spiata da quel porco, le provoca un’eccitazione sempre più intensa; la sua parte cosciente sta cercando di scacciare queste sensazioni ma è puro piacere di femmina, lei sotto sotto è sempre stata un pizzico perversa ed ora se ne sta rendendo conto…Vede il getto di piscio misto ad umori colare nella ciotola, sente il buchino dilatarsi all’inverosimile…si prende una natica in mano e la stringe forte, si da uno sculaccione, con due dita si stuzzica il capezzolo destro, sta avvampando…ed eccolo lo stronzo enorme lentamente scorre lungo le parete anale dilatata come raramente le era capitato, ma ad un certo punto si ferma, vuole godere ancora di quel momento, di quell’estasi così perversa e tiene ferma la cacca ancora in parte dentro il culetto…non vuole che finisca così presto quella sensazione così nuova per lei e così sorprendentemente eccitante, e non lo vuole anche per lui, per quel porco che la sta guardando…vorrebbe girarsi ma non vuole capire chi è e poi forse un’idea ce l’ha di chi potrebbe essere, poi c’è il rischio che se si volta e lo osserva il tipo sparisca rovinandole l’eccitazione…si sente troia a pensare così e non capisce come possano venirle in testa tali pensieri da sporcacciona navigata…sente la cacca ferma che le apre il buchetto…vorrebbe toccarlo per sentire quanto aperto è e così con due dita a V si avvicina all’ano e facendo attenzione a non toccare le feci tocca la parete anale, fa scorrere le dita curiose intorno al buco e si rende conto di essere aperta di brutto, spera che il porco alla finestra di fronte veda bene il suo culo così osceno…poi un’altra piccola spinta e la pipì finisce di scorrerle giù dalla fichetta e la cacca esce tutta con un tonfo sordo dentro il sacchetto di carta, un rivoletto di pipì e umori le scorre giù lungo il perineo e arriva al buchino, lei sente il calore sul buchetto e comincia ad aprirlo e chiuderlo a intermittenza, poi si tocca la fichetta, si sta masturbando lì in quella posa da cagna con il culetto ancora sporco e aperto, vorrebbe che le venisse riempito quel culo così osceno, è pronto a ricevere un bel cazzo che vuole svuotarsi…sì inculata così adesso da quel porco che la sta osservando eccitato…ed eccolo l’orgasmo improvviso, intenso e lei si accorge che non credeva potesse succederle in una situazione del genere…prende della carta igienica e si pulisce fichetta e culetto, osserva la carta come sua consuetudine e vede che è poco sporca, prova di aver espulso feci enormi e sode…poi butta tutto dentro il sacchetto che viene chiuso con cura, si alza e si gira per chiudere la finestra ma non vuole guardare per vedere se il porco è ancora lì, adesso un po’ si vergogna così abbassa lo sguardo e chiude…prende la ciotola e la svuota nella doccia poi apre l’acqua e sciacqua via per bene tutto il suo contenuto osceno…
Si veste in velocità e senza nemmeno indossare il reggiseno, mette una maglietta un po’ aderente e dei pantaloni della tuta neri, scarpe da ginnastica e infila il sacchetto di carta dentro un altro di nylon bianco in modo da nascondere quello marroncino, ed eccola in strada verso il primo bidone dell’umido e dopo aver controllato se ci fosse per caso qualcuno ad osservarla, butta il sacchetto di carta marroncino dentro il bidoncino, poi arrotola quello bianco e lo butta in un cestino lì vicino…adesso sta ripensando a tutto ciò che ha fatto e un sentimento di vergogna le affiora, si ripromette di non farlo mai più, però l’idraulico entro domani deve venire.
Arrivata davanti al portoncino d’ingresso del suo stabile vede che c’è un uomo fermo davanti all’ingresso ha un borsone come pieno di attrezzi, lei lo guarda e lui ricambia il suo sguardo con un mezzo sorriso, a lei sembra di riconoscerlo, non riesce ancora a mettere a fuoco, ma quel viso non le è del tutto nuovo e poi un brivido, non sarà mica lui l’idraulico? Lui le si avvicina e le dice “Ciao, scusami ma mi ha dato il tuo indirizzo come si chiama? l’idraulico che doveva venire da te” e Iris gli risponde “Chi Luigi?” e il tipo ribatte, “Esatto Luigi, è impossibilitato a venire in questi giorni così ha mandato me dato che la tua è un’urgenza giusto?” Iris ancora un po’ accaldata e con il battitto del cuore non ancora tornato nella norma lo saluta cordialmente “Ah finalmente! Beh sì è una vera e propria questione di vita o di morte ahahah” e arrossendo un po’ di fronte al sorriso dell’uomo le da la mano e lui si presenta ricambiando il saluto…”Beh eccomi qui piacere io mi chiamo Marco e tu?” lei risponde subito “Piacere io sono Iris”…lo sguardo di Marco scivola giù all’altezza dei seni di Iris, e lei capisce subito il motivo, ha i capezzoli in evidente stato di turgore, sono due chiodi che invitano ad essere morsi senza fare troppi complimenti, Iris avvampa e le guance le si colorano di un bel rosso, Marco capisce l’imbarazzo e distoglie a fatica lo sguardo da quello spettacolo invitante…Iris gli fa strada e lo porta dentro l’appartamento, pensa tra sé e sé…come mai i capezzoli così duri? Fuori non è che facesse fresco a tal punto da…già che sciocca, devo essere ancora un po’ su di giri forse e adesso fare entrare quest’uomo nel bagno dove ho appena defecato come una cagna, mmmmh oddio l’odore! Spero se sia sparito…Iris entra in bagno e sente che non è proprio aria di montagna ma è passabile, Marco entra, mette giù la borsa e le dice “Beh ecco Iris il problema mi pare sia il wc giusto?” e lei “Sì è da almeno 3/4 giorni che non va e devo dirti che è un bel problemino…” e lui avvicinandosi alla tazza comincia a smontare e capisce subito il guasto, rimedia in parte ma poi le dice “Senti Iris qui c’è bisogno di un pezzo di ricambio che non ho adesso qui con me, però domani mattina se vuoi posso essere qui entro le 9 e te lo monto e finisco il lavoro ok?” Iris allora accetta e lo accompagna alla porta, si salutano e la cosa finisce lì…Poi lei comincia a preoccuparsi e riflette che domani lei ha sempre lo stimolo della cacca appena alzata e se lui arriva entro le 9…insomma sarà dura tenerla ancora e poi ci metterà molto a finire il lavoro? Non capisce ma un altro brivido lungo la schiena, accompagnato da una contrazione al basso ventre, comincia a farle capire che il suo istinto la sta eccitando ancora immaginando a cosa potrebbe succedere domani!
Il mattino seguente alle 8:45 suona Marco, lei lo fa salire e lui è più intrigante rispetto a come se lo ricordava ieri, non capisce ma c’è qualcosa in lui…nota che lui le guarda ancora le tette, in effetti lei non ha indossato il reggiseno nemmeno quella mattina e non sa spiegarsi nemmeno lei il perchè, si sente troia, vuole esserlo? Scaccia via quei pensieri e sente che lo stimolo chiama forte, Marco inizia a lavorare sulla tazza e certo ci vuole il suo tempo…Iris intanto esce dal bagno cerca di resistere, ma sente il gas che le gonfia la pancia, non sa quanto potrà resistere.
Si affaccia sulla soglia del bagno e vede che la cosa è ancora lunga, poi Marco si gira e nota che Iris non è che stia proprio benissimo, lui si ferma e le dice “Senti Iris se ti va ti faccio una proposta…” lei non capisce bene dove l’uomo vuole andare a parare ma in preda al bisogno impellente non sa che dire e gli risponde di spiegarle cosa intende..allora lui le dice “Beh ecco vedo che la devi fare giusto? Però qui non è ancora a posto, se ti va vorrei che la facessi qui per terra magari dentro la doccia e io ti osservo…e il lavoro poi te lo faccio gratis, diciamo che unisci l’utile al dilettevole, ti va?” Iris non capisce bene crede forse di aver capito male, rimane basita per un momento ma alla fine un forte crampo alla pancia le da la risposta giusta da dare a Marco e così lei in preda ad una situazione bizzarra e assurda gli risponde “Ok Marco ma prometti che non lo dirai a nessuno, me lo garantisci?” e lui con un evidente stato di eccitazione al basso ventre annuisce sorridendo…
Iris è nuda dentro la doccia, sotto di lei Marco sistema della carta assorbente che ha con sé…Iris inizia a rilassarsi e il fiotto dorato comincia a spruzzare fuori dalla fichetta liscia, la cacca stavolta meno grossa ma pur sempre belle soda comincia a far capolino dal buchetto…Marco ansima, ha il cazzo duro in mano e comincia a menarselo, Iris si gira e vede la scena e non capisce cose le prenda ma deve toccarsi il capezzolo, lo deve stringere, deve provare piacere fisico mentre fa la sporca davanti a quel porco eccitato…la cacca scorre e ad un certo punto la voce di Marco la interrompe “Sei splendida Iris, che porca che sei così, ti prego adesso fermati un attimo, rendi la cosa più lunga possibile ti prego!” E Iris in fondo voleva sentirsi dire quelle parole…ferma la spinta e la cacca le rimane sospesa per metà fuori e per metà ancora dentro quel culo osceno…Marco ansima ancora, le dice quanto è porca, che era da una vita che voleva essere presente quando lei doveva evacuare, vuole farle capire che così è splendida ed eccitante, una femmina di una carica eroticamente perversa…Iris le dice “Dimmelo dai sono la tua sporca troia? Mi vorresti sempre così vero porco?” Marco non resiste e lo urla “Sì sei la mia troia oscena, con quel culo aperto sei irresistibile..cazzo mi fai morire Iris!!” Iris comincia a sgrillettarsi il clitoride ormai gonfio già da tempo, la pipì continua a uscirle e gli schizzetti vanno un po’ dappertutto dentro la doccia…poi si prende le dita bagnate di umori e piscio e se li mette in bocca leccando avidamente come un’assetata nel deserto…Marco ha il cazzo durissimo, è nudo adesso, lei si volta e con le dita in bocca lo guarda…e poi lo chiama “Vieni qui porco!” lui si avvicina e lei gli prende il cazzo in bocca…un pompino meraviglioso, lo stronzo finalmente le esce dal culetto e finisce nella carta assorbente, sarebbe da eliminare ma l’eccitazione è troppo alta, lei è ingorda di cazzo e continua a leccare la cappella rossa e gonfia, la lingua guizzante scorre lungo tutta l’asta turgida, sente che il porco geme, ma lei è abile conosce il cazzo e sa giostrare il piacere maschile, lo fa godere con colpi di lingua dolci e delicati per poi accelerare succhiando tutto il cazzo, tocca i coglioni gonfi di Marco, li stuzzica anche con la bocca per poi risalire a leccare tutto il cazzo, un dito di lei esplora impertinente il buco del culo di lui, e lei con le labbra continua a lavorarsi il cazzo su e giù, dentro e fuori, la bocca abile e calda manda in estasi il porco che nel momento di venire viene sempre interrotto da una pausa di lei, lo sta facendo morire, vorrebbe venire ma allo stesso tempo il prolungare quel piacere lo manda in estasi, è la regina dei pompini, la sporca troia succhia cazzi che ogni maschio ha sempre desiderato, perversa e splendida…ad un certo punto lei decide che è il momento di farlo venire e così sul più bello, quando lo schizzo bianco sta per uscire, lei gli ficca un dito nel culo e lui ha un sobbalzo ed una scarica di sborra calda inonda il viso di Iris che lo prende tra le dita e se lo asperge sulle tette…Marco geme e urla il suo piacere orgasmico, vede lei fare la porca con il suo sperma e sta cosa amplifica il suo godimento…poi lei rotea il dito nel culo di lui ed un altro schizzo le finisce sulle tette, estasi pura…poi Iris toglie il dito dal culo di lui e comincia a roteare la lingua appuntita attorno al glande ancora gonfio di lui e uno stimolo, che è un misto tra il solletico e un sottile piacere ma un po’ fastidioso, prende Marco, che ha degli spasmi incontrollati, non sa se ridacchiare o piegarsi sulle ginocchia, è come schiavo di quella bocca abile e lussuriosa…e poi deve farla, non ce la fa più, allora Iris molla la presa sul cazzo e si gira mettendosi a pecorina mostrando il culetto ancora aperto ed un po’ sporchetto al porco e lui inizia a pisciarle sul culo…la sta pulendo con il suo nettare dorato, lei accompagna la cosa toccandosi la fichetta ancora bagnata…finito quel bagno dorato lei si alza e lo bacia profondamente, si scambiano i fluidi, lei vuole sentire la lingua di Marco anche sulla fica così gli fa capire che vuole darsi tutta a lui e il porco non si fa pregare e inginocchiandosi le lecca quel taglio di fica succulento, colpi brevi e guizzanti, lei gli mette una gamba sopra la spalla per divaricare meglio il sesso e lui affonda sempre più deciso in quel paradiso oscenamente caldo e accogliente, le stuzzica il clitoride e lei ha degli spasmi, con due dita si stuzzica i capezzoli sensibili, lui accelera il ritmo, rotea la lingua dalle labbra al clitoride, sente che lei risponde e va deciso a prendere tra le labbra il bottoncino sensibile di Iris…lei gli stringe forte i capelli, lui usa ancora la lingua su quella fichetta sempre più fradicia ed eccolo alla fine accompagnato da gemiti come di gatta in calore l’orgasmo di Iris nella bocca di Marco…lui si stacca dal sesso fradicio di lei e salendo lecca l’ombelico per poi passare ai seni, stuzzica un po’ i capezzoli ancora turgidi e poi va a leccare il collo e infine sono ancora a scambiarsi qualche bacio profondo…intreccio di lingue calde e morbide.
Si lavano a vicenda sotto la doccia dopo aver eliminato gli scarti di lei nel water e con sorpresa Iris capisce che il wc funzionava già e lui l’aveva ingannata, aveva finto che non fosse tutto a posto quando in realtà lo era…Iris però non era scocciata anzi aveva capito che il gioco di Marco aveva dato i suoi frutti…
Lui non volle nulla per il lavoro e lei un po’ arrossendo gli disse “Beh se vuoi ti lascio il mio numero, non si sa mai se si dovesse rompere ancora il mio wc saprò chi chiamare…” Marco prontamente rispose “Non ce n’è bisogno, abito qui di fronte, quando vorrai mi farai capire se avrai ancora bisogno di me…sbaglio forse?”
All’improvviso a Iris finalmente le si fece tutto più chiaro, ecco perchè Marco non le sembrava un volto nuovo, era il porco guardone che il giorno prima l’aveva spiata dalla finestra mentre defecava nel sacchetto e l’aveva seguita poi in strada…infatti mentre lui esce da casa sua le squilla il cellulare, era Luigi l’idraulico che avvisava che sarebbe potuto passare domani…Iris scoppiò a ridere, si scusò e disse che non ce n’era più bisogno…

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