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il fine settimana dalla sua amica

By 28 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Il finesettimana dalla sua migliore amica

Era qualche giorno che non vedevo alexia ci eravamo sentiti solo per telefono non aveva fatto altro che dire che gli mancavo molto quasi mi stupii di questo. Mi venne un idea e le proposi subito di farci un fine settimana (tanto per stare un po’ di tempo insieme) in una città dove nessuno dei due era mai stato le proposi Firenze e lei accettò senza pensarci due volte. Era venerdì le dissi che saremmo partiti in serata il tempo di trovare un albergo su internet la sentivo allegra e pimpante al telefono mi disse che aveva voglia di divertirsi era stanca di lavorare. Vi racconto brevemente la sua vita: è arrivata dalla Colombia insieme ad una sua amica e per campare faceva la escort incontrando spesso a casa sua, ha conosciuto anni fa un il titolare di una azienda a cui dispiaceva molto il fatto che una persona molto intelligente facesse la escort e così gli ha incredibilmente offerto un lavoro, lei accettò di buon grado iniziando così una vita ‘normale’. Alexia mi ha raccontato che avevano cominciato a frequentarsi ma solo per un breve periodo erano incompatibili caratterialmente e cosi il loro rapporto divento solo datore-dipendente. La chiamai per dirgli che avevo prenotato l’albergo e sarei passata a prenderla intorno alle 18:30, era entusiasta, mi disse che la sua amica ci aspettava per cena e che aveva una sorpresa per noi. Andai a casa a fare una doccia e preparare la valigia mi rilassai guardando un po’ di tv disteso sul divano aspettando le 18.30. Ero appena arrivato sotto casa sua le feci uno squillo, senti aprire il portone mi voltai e la vidi uscire dal portone era una bomba sexy pronta ad esplodere, aveva uno spolverino che arrivava fin sopra al ginocchio, l’aiutai a mettere la valigia in macchina e ci scambiammo un bacio molto appassionato. Prima di entrare in macchina si tolse lo spolverino ed io rimasi a bocca aperta indossava un abito nero molto aderente di quelli allacciati dietro al collo con una scollatura non troppo vistosa ma che lasciava intravedere una parte di quel meraviglioso seno ero già eccitato come una bestia e le dissi: ‘sei uno schianto’ mi ringrazio dicendomi: ‘l’ho comprato oggi pomeriggio apposta per te non vedevo l’ora di vederti mi sei mancato molto’ ci baciammo misi in moto pronti a partire per una serata che non dimenticherò mai.
‘alexia perché non mi parli di questa tua amica’
‘è una persona meravigliosa,piena di vita mi ha detto che ha preparato una sorpresa per noi stasera dopo cena,ma non voglio raccontarti altro vedrai sarà una serata pazzesca’.
Arrivammo a Firenze intorno alle 20:00, passammo dall’albergo per lasciare i bagagli poi andammo a prendere la sua amica eravamo sottocasa, ci fece aspettare qualche minuto ma quando la vidi uscire dal portone mi venne un brivido lungo la schiena se ne accorse anche alexia che mi sorrise subito. ‘è una figa pazzesca’ dissi, alexia scese dalla macchina per salutarla si abbracciarono molto calorosamente scesi anche io dalla macchina mi presentai e le dissi che era bellissima, mulatta con i capelli ricci gonfi e lunghissimi, ironicamente alexia mi diede un piccolo schiaffo, si chiamava Tabitha era alta poco più di me indossava un paio di tacchi 12cm neri, una longuette nera aderente che metteva in mostra delle gambe stupende, lunghe, con una caviglia sottile, per non parlare di un sedere da urlo alto, sodo, rotondo, di quelli che leccheresti dalla mattina alla sera. Indossava una camicetta bianca molto scollata del tipo ‘guadatemi’ che metteva in mostra una quarta bella soda, un viso veramente bello nasino piccolo, bocca grande e due labbra carnose. In un chiaro accento sud’americano mi disse hey ricciolino tratta bene la mia alexia altrimenti sono cazzi e scoppiarono a ridere.
Entrati in macchina ci dirigemmo verso il ristorante, fu una cena divertente parlammo del più e del meno poi il discorso andò a finire immediatamente sul sesso, la maggior parte degli uomini presenti in sala guardavano nella nostra direzione e le loro espressioni libidinose avevano accesso le due bombe sexy che arano affianco a me. Il mio ego era alle stelle, e il mio cazzo era in tiro, pulsava, non stava più nei pantaloni. Le due ragazze se ne accorsero e tabitha mise subito una mano sul mio pacco e disse ‘mmmm’mi sta salendo una voglia’ alexia scoppio a ridere mi stampò un bacio incredibile poi fu il turno di tabitha che mi baciò con molta foga, è una ragazza molto più energica di alexia, i due baci scatenarono l’invidia dei maschi presenti. Tabitha fece un paio di sorrisi ad alcuni uomini presenti in sala scatenando le gelosie delle compagne, le nostre risate furono grasse, mi stavo divertendo molto ed eccitando parecchio visto che a turno le due ragazze mi massaggiavano il pacco.
Usciti dal ristorante ci dirigemmo in un locale frequentato da molti giovani c’erano una discreta quantità di coppie gay e lesbo ma anche molti etero e li cominciò la nostra serata, prendemmo da bere poi raggiungemmo un tavolo dove vi erano seduti alcuni amici di Tabitha c’erano un paio di coppie, un’altra ragazza e due ragazzi di cui uno brasiliano. Lei li salutò tutti baciandoli in bocca poi ci presentò ai suoi amici, questi ultimi mi presero un po’ in contropiede perché appena dopo avergli stretto la mano mi baciarono in bocca, rimasi un po’ di sasso anche perché due ragazze e due ragazzi mi baciarono molto appassionatamente infilandomi la lingua in bocca, non avevo mai baciato un uomo, quindi si può capire bene il mio imbarazzo, loro d’altra parte sembrano non curarsi di questa mia situazione e fecero con alexia allo stesso modo, ma lei reagì diversamente da me, anzi bacio tutti molto tranquillamente quasi fosse una cosa normale. L’unica che si accorse di questo mio imbarazzo fu Tabitha che si avvicinò e mi disse: mi sono accorto che per te questa è una cosa strana e mi sono accorta anche del tuo cazzo che si è gonfiato e mi poi mi ha stampato un bacio molto passionale e che bacio. Alexia, vista la scene, si avvicina e mi da un bacio e con un bel sorriso mi dice: sono contento che vai già d’accordo con lei secondo me sarà una noche de fuego e Tabitha gli ha risposto claro e mi ha baciato ancora. Siamo andati a prendere da bere e poi giù in pista a ballare, la musica andava e anche noi, Tabitha mi si era praticamente incollata addosso ci raggiunse alexia che si mise subito dietro di me e strusciava il suo bacino sul mio culo. Tabitha invece mi ballava praticamente col culo appoggiato sul pacco avevo il cazzo in tiro, lei l’ho sapeva e continuava a provocarmi. La cosa più incredibile e che nessuno in pista osava curarsi di noi un sacco di coppie erano li che ballavano e limonavano come pazzi. Dopo poco ci andammo a sedere al nostro tavolo, sui divanetti, Ale e Tab mi misero in mezzo ci baciammo con foga e veemenza e cominciarono a massaggiarmi il cazzo, ero brillo e lo erano anche loro. Cominciai a palpare il meraviglioso seno di Tab si vedeva che era rifatto ma era un piacere immenso comunque, erani due tette alte e sode molto simili a quelle di Alexia e la cosa mi lascio un secondo perplesso ma non ci diedi molto peso. Misi subito una mano in mezzo alle gambe non vedevo l’ora di toccargli la figa e invece senti tra le mani un cazzo che pulsava che chiedeva libertà, la guardai negli occhi e lei mi sorrise molto maliziosamente mise la mano sulla mia e mi disse non ti fermare. Lo stupore sul mio viso era evidente come con Alexia, la sera che l’avevo conosciuta, anche con Tabitha non mi ero accorto che in realtà era un trans. Mentre questi pensieri attraversavano la mia mente la mia mano, ormai, andava da sola, il volto di Tabitha era una maschera di eccitazione, ansimava, sembrava volesse dire scopami. Anche Alexia era super eccitata io proposi di andare in albergo ma Tab si alzo e ci fece cenno di seguirla attraversammo la pista da ballo, Alexia mi abbraccio da dietro e si appoggio col suo cazzo durissimo sul mio culo mi sussurro in un orecchio: non te lo aspettavi vero? Risposi di no. Questa è la sorpresa da parte mia visto che mi avevi detto di non essere stato mai con due trans e la cosa ti eccitava solo al pensiero, adesso è il momento della sua sorpresa fu la risposta. Le dissi che la cosa mi stava già mandando in tilt e lei mi disse: è per questo che vado molto d’accordo con te mi piaci da morire, istintivamente le risposi: mi piaci da morire anche tu, stavamo legando molto. Avevo perso di vista Tab, ma dopo qualche metro la vidi abbracciata a Juan il ragazzo brasiliano che dopo essersi presentato mi aveva infilato la sua lingua in bocca, spostarono una tendina di colore nero e ci fecero entrare, attraversammo il piccolo corridoio, notai subito 2 stanze sulla sinistra e altrettante sulla destra. La curiosità mi spinse ad aprire le tendine delle prime due stanze all’interno di una di queste vi era una coppia di ragazzi uno dei quali stava succhiando con ferocia e passione il cazzo grosso dell’altro, nell’altra stanza c’erano Tiziana e Daniele una delle coppie amiche di Tabitha più Lorenzo un altro amico, ai tre si unì Juan che ci salutò, noi entrammo in una delle due stanza vuote, Tabitha mi teneva per mano, Alexia era dietro di me, si avvicino al mio orecchio e mi disse: Tabitha non sa che per te è la prima volta con due trans e gli ho anche detto che ti piace essere sia sottomesso che sottomettere, io la guardi e le dissi: tu sei pazza almeno quanto me. All’interno della stanza c’era un divano mi fecero sedere e loro si misero in piedi davanti a me si spogliarono, i loro corpi erano stupendi, statuari, formosi,io ero sempre più eccitato. Tabitha mi disse:avanti tiramelo fuori, così feci, aveva un cazzo simile a quello di Alexia (circa 17-18cm,insomma una misura normale), che nel frattempo si menava il cazzo e massaggiava il mio, ero di fronte a due cazzi stupendi, Tabitha mi prese per i capelli e mi spinse il suo cazzo in bocca, lo fece con forza, avevo la bocca piena del suo cazzo e lei che mi diceva: sei una troietta come noi due ti piace il cazzo e adesso mi scopo la tua bocca, questo mi eccitava ancora di più, me l’ho infilava cosi in profondità che avevo i conati di vomito ma non riuscivo a staccarmi da quel cazzo. Con una mano mi chiudeva le narici e con l’altra mi schiaffeggiava, era eccitatissima e diceva ad Alexia era molto fortunata a stare insieme a me, quest’ultima smise di spampinarmi si alzo in piedi mi prese per i capelli e mi spinse per terra, disse: mettiti in ginocchio, senza replicare ubbidii, si avvicinarono entrambe, li osservavo, i loro cazzi erano eretti, duri, li volevo in bocca non avrei resistito un altro secondo senza di essi. Mi presero per i capelli Alexia alla mia sinistra Tabitha alla mia destra: succhia troia, mi urlavano, ti scopiamo la bocca a sangue, devo dire che mai a nessuno avevo permesso di trattarmi così, e mai nessuno mi aveva scopato la bocca, non avrei mai immaginato di prendere un cazzo fino in gola. L’eccitazione non mi faceva capire più niente ero praticamente sotto il loro controllo, continuavo a sponpinarle con foga e passione, provarono addirittura ad infilarmi 2 cazzi in bocca, ma riuscirono a malapena ad infilarmi le due cappelle, erano lucide, grosse e belle insalivate le avevo leccate proprio bene. Tabitha continuava trattarmi come una vera cagna e non mancava di farmelo notare dicendomi che ero un finocchietto che non valeva niente, mi schiaffeggiavano con i loro cazzi, mi coprivano di insulti, schiaffi, Tabitha mi sputò e mi allungò uno schiaffo, lo stesso fece Alexia. Mi ordinarono di alzarmi e sedermi sul divano, Tabitha si mise in piedi davanti a me con una gamba sulla spalliera del divano, si sollevo il cazzo, mi prese per i capelli e mi spinse sul buco del suo culo e disse troia leccamelo ora, leccai avidamente le infilai la punta della mia lingua nel culo, ma non bastava mi diceva di più, di più, allora la penetrai con un dito e continuavo a leccare le pareti del suo culo, gemeva e si contorceva, stava godendo come una matta. Alexia, intanto, si stava guardando la scena e continuava a menarmi il cazzo poi lo prese in bocca, con l’altra mano mi stava massaggiando il buco del culo. Ebbi quasi un orgasmo quando si tolse il cazzo dalla bocca e mi leccò il buco del culo infilandoci un dito, mi penetrò per pochissimi istanti, Tabitha si alzò in piedi sul divano e si sedette sulla spalliera, mi fecero girare alla pecorina, in ginocchio sul divano, mi infilò di nuovo la sua mazza in bocca ancora con violenza, dopo di che una pacca sul sedere da parte di Alexia che disse: adesso ti faccio godere e in un attimo appuntata la cappella sul mio buco di culo mi penetrò con decisione come non aveva mai fatto. Il dolore durò poco tempo, il piacere prese il sopravvento, mi sbatteva come non aveva mai fatto, nei suoi movimenti, nel suo respiro, nei suoi gemiti, c’era tutto passione, calore, era eccitata come non mai. Poi fu il turno di Tabitha le due si scambiarono le posizioni, puntò la cappella sul mio culo mi contorcevo lo volevo dentro, e in un attimo mi penetrò con molta decisione dicendo: io te l’ho spacco questo culo troia del cazzo, mi scopò con violenza era fantastico, andammo avanti per un po’ in quella posizione, poi Tabitha si sedette sul divano e mi fece sedere sul suo cazzo, stava godendo ancora di più, il mio cazzo era in tiro Alexia se lo infilò in bocca e dopo poco si sedette su di me in quel momento, provai una delle sensazioni più belle mai provate: avevo il culo pieno del cazzo di Tabitha e mi stavo scopando il culo di Alexia era straordinario, un piacere senza eguali. Dopo poco feci cenno ad Alexia di alzarsi, in quella posizione le ginocchia cominciavano a farmi male, guardai Tabitha la presi per i capelli e la misi a pecorina sul divano,non un cenno non un lamento da parte sua, aveva capito che ora era arrivato il momento per lei di prenderlo in culo, sputai su di esso e in un attimo e non senza violenza la penetrai, il mio cazzo entro nel suo culo fradicio di umori e la sentì gemere per il piacere, pochi colpi e senti le mani di Alexia sui miei fianchi e il suo cazzo che entrava e usciva dal mio culo da dove colavano umori, mi scopavo Tabitha con molta foga, schiaffeggiavo le sue chiappe sode di continuo erano diventate rosse, la chiamavo troia, succhia cazzi, puttana e lei che quasi mi pregava di continuare così. Scopammo ancora per qualche minuto in quella posizione, Tabitha si stacco di colpo dal mio cazzo prese a masturbarsi, sentì il cazzo di Alexia che pulsava dentro di me, i colpi ben assestati, poi il calore del suo sperma inondò il mio culo, nello stesso momento Tabitha puntò il suo cazzo in direzione della mia faccia e venne copiosamente, uno, due, tre ,quattro schizzi, la maggior parte dello sperma entrò in bocca, mi costrinse a berlo, avrei fatto qualunque cosa mi avesse chiesto in quel momento ero così eccitato che non capivo nulla, tant’è che come prese in bocca il mio uccello sborrai, quasi mi mancarono le forze, mi pulì accuratamente il cazzo. Aveva il mio sperma in bocca si alzò si avvicinò ad Ale che ancora aveva il suo cazzo dentro di me e glie l’ho sputò in bocca, ingoiò tutto sorridendo, prese il cazzo di Tabitha e l’ho pulì con cura, tolse il suo cazzo dal mio culo mi fece inginocchiare e mi ordinò di pulirgli l’arnese. Ci sedemmo sul divano ci abbracciammo e ci scambiammo coccole per pochi minuti,quindi decidemmo tornare in albergo per concludere la nostra serata. Erano le quattro del mattino quando la stanchezza ci fece crollare in un sonno pesante. Al risveglio io e Alexia trovammo un biglietto da parte di Tabitha c’era scritto: è stata una notte fantastica ma quella di stasera sarà ancora meglio vi aspetto per cena a casa mia, ma quella cena ve la racconterò prossimamente”.
‘dopo aver letto il biglietto alexia mi disse buongiorno tesoro, mi guardò negli occhi e mi disse ‘sai è stata una serata bellissima ti ho visto godere come non mai’ e nel frattempo mi massaggiava l’uccello, poi continuò dicendo ‘mi sento davvero molto legata a te, non ricordo di essere mai stata così bene con un ragazzo ma soprattutto che una storia con qualcuno stia durando così tanto’
‘Sinceramente non pensavo di arrivare fino a questo punto ma anche io stò molto bene con te e poi abbiamo un ottima intesa sessuale non trovi’ lei sorrise e mi disse..
‘credo che la nostra intesa sessuale sia il pezzo forte di questa storia” la bacia immediatamente poi mi alzai dal letto e le dissi ‘sai che ho proprio bisogno di un bella doccia’ e tutto nudo con il cazzo in tiro mi avviai verso il bagno apri il rubinetto’in pochi secondi il bagno si riempi di vapore entrai in doccia, la sensazione dell’acqua calda sulla pelle è come sempre straordinaria.
Mi stavo insaponando quando sentii le mani di alexia che mi stavano massaggiando la schiena non dissi niente la lascia fare, poi mi abbracciò da dietro e con la mano destra mi prese il cazzo in mano e lentamente inizio a menarmelo mentre con la mano sinistra mi palpava il culo facendo passare il dito medio tra le natiche, una sensazione bellissima.
Dopo poco mi girai eravamo uno di fronte all’altro, la sua mano mi stava ancora menando il cazzo in modo molto sensuale, aveva i capelli bagnati, l’acqua che le scorreva in mezzo a quel bellissimo seno e i suoi capezzoli in tiro mi mandavano fuori di testa.
Presi il suo cazzo tra le mani e lo massaggiavo dolcemente, si stava inturgidendo lentamente, era fantastico sentirlo crescere tra le mani, la mia eccitazione era arrivata alle stelle. Le poggiai le mani sulle spalle, lei mi sorrise e capì subito, in un attimo la feci inginocchiare, le bloccai la testa e le infilai il cazzo in bocca e cominciai letteralmente a scoparmi la sua bocca.
Le infilavo il cazzo completamente in bocca le arrivava in gola e con due dita le chiudevo le narici quasi fino a farla soffocare, quando tiravo fuori il cazzo per farle riprendere fiato mi guardava e gemeva, continuava a menarsi il cazzo le era diventato di marmo. Quando mi ‘stancai’ la presi per un braccio la tirai su e la girai di spalle e le feci piegare appena il busto, d’altronde eravamo pur sempre in un piatto doccia e la capienza era quella che era. Appoggiai la cappella sull’ano e la penetrai con forza la senti urlare di dolore, dopo pochi secondi di silenzio mi disse ‘mi eccita quando fai così ti prego continua mmhhmmhh’..’.
‘Ti piace quando ti scopo come una cagna vero!? Se proprio una grane troia’la mia troia’ cominciai a stantuffare con foga, colpi su colpi, sempre più forti gemeva di piacere.
‘Si sono la tua troia la tua puttana ti prego continua non ti fermare ohhh siiiii ancoraaaa’.ancoraaaa si dai scopami così mi eccita ancora di più quando mi tratti così’.
‘ è così che mi avete scopato ieri sera tu e tabitha ed è stato bellissimo ma adesso tocca a te e stasera toccherà anche a lei, ohhhh si sto per venireeee’.
‘Anche io sto per venire mmmmmm”siiii’
Tirai fuori il cazzo la feci voltare e vidi la sua mano piena di sperma.
‘Sei venuta cagna? adesso beviti la mia sborra troia’. Si infilò il mio cazzo in bocca e opo un paio di pompate le riempì la bocca disperma poi si lecco la mano e ingoiò tutto guardandomi maliziosamente con quel suo solito sguardo pieno di eccitazione e sensualità .
Poi mi disse ‘ è bellissimo scopare con te mi fai godere ogni volta ed ogni volta è sempre più bello’.
Ricambiai il complimento, poi dopo essermi sciacquato usci dalla doccia e mi andai ad asciugare, mi vestii, andai in bagno, lei era ancora sotto la doccia le dissi quasi senza accorgermi ‘amore ci vediamo al bar dell’albergo lei apri il paraschizzi della doccia e sorridendomi mi disse ‘va bene amore ci vediamo al bar, è bello che tu mi chiami amore’.
Rimasi un attimo di sasso ma non le diedi il tempo di accorgersene le mandai un bacio e usci dalla stanza. Ero in ascensore e pensavo al fatto che senza nemmeno accorgermi di quello che dicevo l’avevo chiamata amore, un brivido mi percorse la schiena , ma non era un brivido freddo tutt’altro’
Ero appena arrivato al bancone del bar: ‘ posso esserle utile’ disse un dei due barman che lavoravano lì
‘si un analcolico, grazie, e poi è possibile avere un posto per due?’
‘vuole accomodarsi subito o preferisce aspettare?’
‘Aspetterei ancora qualche minuto sta arrivando una persona’. Mi resi conto che nonostante l’orologio segnasse le 14 e 45 la sala da pranzo era ancora piena di gente. Ero seduto al bancone del bar, stavo leggendo il giornale, quando sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla.
mi voltai e vidi alexia ‘ sei bellissima, sei un incanto’
‘grazie amore sei gentilissimo come sempre’, sentì ancora quel brivido, portava un vestitino di colore marrone che risaltava molto il colore olivastro della sua pelle, c’era appena un accenno di scollatura, quel tanto che bastava per farmi rizzare il cazzo, la lunghezza del vestito arrivava poco sopra al ginocchio, le feci fare una giravolta mi avvicinai al suo orecchio ‘sei sexy da morire questo vestito ti disegna un culo perfetto’ sorrise e mi bacio infilandomi la lingua bocca. Indossava un paio di tacchi alti 7 cm dello stesso colore del vestito, una figa pazzesca. Solo dopo pochi minuti mi accorsi che i due barman erano praticamente imbambolati le stavano squadrando dalla testa ai piedi io lo feci notare ad alexia che ovviamente non mancò di mettersi in mostra. Si avvicinò al bancone e quasi appoggiando il seno sul bancone guardò in modo sensuale il barista e gli chiese un analcolico. Il barista era diventato improvvisamente impacciato dall’emozione fece cadere un paio di bicchieri e noi due scoppiammo a ridere, era incredibile il fascino e la sensualità che emanava alexia c’è l’avevano veramente in pochi, era in grado di far cadere ai suoi piedi perfino una statua.
Finito l’analcolico uno dei camerieri si avvicino vide alexia e disse ‘buo’.buo’buongiorno se i sign..signori vogliono accomodarsi? Non le staccava gli occhi di dosso anche lui era rimasto colpito se non affondato dal fascino di alexia. Ci accompagno al tavolo e ci portò i menù’.
Dopo pranzo andammo a fare un giro in centro, una passeggiata romanica a Firenze è davvero qualcosa di unico, verso le diciannove andammo a fare un aperitivo e proprio mentre ordinavo da bere alexia mi fece leggere un messaggio di tabitha che si scusava ma per un impegno dell’ultimo momento avevo dovuto disdire la cena ma ci dava appuntamento alle 22e30 sempre a casa con una promessa’ ‘mi farò perdonare’. Dopo l’aperitivo andammo a cena, inutile dire che il cameriere che ci serviva aveva incollato gli occhi addosso ad alexia, ero sicuramente orgoglioso di ciò ma cominciava a seccarmi, probabilmente una punta di gelosia stava facendo capolino in quel momento. Rimasi tranquillo e cercai di non dare peso al cameriere arrapato.
Finita la cena ci recammo a casa di tabitha, erano quasi le 23, al citofono rispose ovviamente lei, devo dire che si sentivano tante voci, nello sguardo di alexia si leggeva chiaramente la domanda: ma quanta gente c’è qui?, io la guardai e feci spallucce. Abitava in un appartamento al terzo piano di un palazzo a due passi dal centro, ci venne ad aprire la porta la padrona di casa, rimasi incantato, vestita con un tubino nero che le lasciava scoperte le spalle i capelli ricci e lunghi si appoggiavano sulle spalle, un velo trucco metteva in risalto il suo bel viso, ai piedi portava un paio di tacchi alti 10 cm che la slanciavano tutta una figa pazzesca.

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