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Il produttore parte IV

By 17 Febbraio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Il produttore , parte IV
Anna s’&egrave appena alzata e s’appresta a sorbire il caff&egrave che gorgoglia nella piccola moka, mentre svogliatamente imburra un crostino. Una fugace colazione, la doccia ed ecco che squilla il telefono. E’ una voce di uomo che non riconosce subito:&egrave Greg . Egli le chiede scusa per l’ora insolita ma &egrave sicuro che più tardi non l’avrebbe trovata. Darà un party sabato pomeriggio e vorrebbe averla tra gli ospiti. Una telefonata del tutto impersonale, nessun riferimento a loro due, neppure un accenno a quanto accaduto solo tre giorni prima. Anna ringrazia ed accetta l’invito, anche se le brucia il tono distaccato con cui &egrave stato formulato. Le avevano detto che l’uomo non ha memoria che per le conquiste da fare; per quelle già avute, solo una formale cortesia. Ma lei non &egrave una che possa essere messa da parte così facilmente. L’aver tradito Luigi, per lui, dopo venti anni di matrimonio varrà pure qualcosa!? No, se ne accorgerà , non può trattarla come una volgare puttanella da sbattere e via! Mentre &egrave assorta in tali pensieri, ha continuato a truccarsi; d’altronde il suo &egrave un leggero maquillage: un po’ di mascara, rossetto indelebile rosso ed un fondotinta perlaceo per dar risalto all’incarnato color miele. Dopo, ancora alterata, esce di casa e si avvia verso lo Studio notarile. Sulla strada prospiciente il portone , parcheggiato da una parte, c’&egrave Renato il quale, appena vede Anna, le si fa incontro salutando. Ella risponde molto freddamente e s’incammina di buon passo, lasciando l’ammiratore interdetto . In ufficio la mattinata trascorre veloce ed ella evita qualsiasi occasione d’incontrarlo; solo la sera, all’uscita, egli trova il coraggio di fermarla e di chiederle d’accompagnarla. Anna ha un moto di stizza e risponde sgarbatamente : non desidera essere importunata. ‘Scusa tanto’ si schernisce Renato, facendo un immediato dietro-front e provocando nell’interlocutrice un senso di rimorso per lo sgarbo gratuito. ‘ Ma no, scusami tu, non volevo. Il fatto &egrave che sono sotto pressione da giorni ed oggi particolarmente. Abbi pazienza” ‘Allora non ce l’hai con me’ dice raggiante l’uomo ‘permettimi d’accompagnarti in macchina’. ‘Va bene’ risponde più per condiscendenza che per reale piacere. L’auto percorre i viali alberati dove cominciano a stazionare alcune lucciole , tutte giovanissime e con abbigliamenti succinti. Anna ne nota la presenza per la prima volta. Di solito, anche quando si reca a casa a piedi, non ne incontra, ma stasera &egrave abbastanza tardi ed il traffico &egrave rallentato dalle macchine parcheggiate lungo la strada , con i finestrini rigorosamente schermati da fogli di giornale. Giunti quasi al termine del tragitto, il fascio di luce dei fari inquadra una grossa fuoristrada con dentro un uomo ed una donna, certo una professionista, che incuranti d’essere illuminati, confidando nello scarso passaggio per quel tratto di strada, si abbandonano ad effusioni molto esplicite. La lucciola stringe nel pugno la verga del partner e si prodiga in una fellatio assai evidente. Renato ed Anna hanno visto la scena e , come per una intesa, si sono guardati l’un l’altro. Evidentemente, una certa eccitazione deve averli pervasi, tant’&egrave che la patta dell’uomo ha un subitaneo ingrossamento che non sfugge alla donna. Ella, dal canto suo, accavalla le gambe ed arrossisce violentemente quando la mano dell’uomo, cambiando marcia, le sfiora le cosce per metà scoperte. Non si ritrae come avrebbe fatto due minuti prima, anzi, presa da improvvisa frenesia, ingiunge all’autista ‘Accosta’. Renato parcheggia ed attende guardando interrogativamente la donna. Anna ha un solo desiderio che le martella ossessivamente le tempie : imitare la professionista, non importa con chi. Porta le mani all’altezza della patta , slaccia la lampo ed estrae il membro in erezione che subito inizia a lambire con la lingua. Poi rivolta a Renato ‘Non &egrave questo che volevi ?’ dice ingoiando il glande e dando inizio ad una fellatio nervosa ed istintiva. Poi, come folgorata da un’idea, lo lascia eretto ed insoddisfatto ingiungendogli:’vieni’. Esce dall’abitacolo e si dirige verso il fuoristrada che tanto l’ha turbata, avendo cura di guardare senza essere vista gli occupanti. La donna ha ora smesso di fellare e si &egrave portata a cavallo del partner che con il sedile ribaltato, segue la cavalcata dell’amante cui titilla i capezzoli liberi dal reggiseno. La raggiunge Renato , abbracciandola da tergo. Anna, ormai preda di una incontenibile eccitazione, ha una repentina mossa: si alza la gonna, si sfila le mutandine che rimangono a mezza gamba; allarga le cosce e sibila all’uomo ‘prendimi, fai presto, non resisto”. Egli, stralunato, esegue. Appoggia il pene all’ingresso della vagina e si introduce spingendo in avanti il bacino ed incontrando la controspinta di Anna che, per meglio impalarsi, si &egrave piegata in avanti continuando a seguire le evoluzioni della coppia . La donna prosegue nel moto altalenante con evidenti sintomi di climax incipiente: agita la testa senza posa ed, infine, la reclina all’indietro emettendo un gemito liberatorio. Anna continua a rinculare con ritmo crescente mentre avverte, dalla contrazione delle mani dell’uomo sulle sue tette, che Renato sta per venire ; ne facilita l’acme aderendo totalmente allo scroto del collega ed abbandonandosi, a sua volta, ad un orgasmo reso più violento dal potente getto di sperma che avverte nel profondo. Ma la sua frenesia non si &egrave placata. Ora vorrebbe un amplesso più completo, magari anche con i due del fuoristrada . Lo dice al partner il quale stenta a riconoscere nella femmina senza pudore che ha davanti, la riservata impiegata di qualche giorno fa. Renato ha però conservato un minimo di raziocinio e, trascinandola via, le domanda se per caso abbia perso il senno! Non pensa ai pericoli di un simile rapporto? Che cosa sa dei due ? Potrebbero avere qualsiasi malattia o anche essere sani ma poco affidabili! Se la sente di rischiare? E poi perché? Non c’&egrave nulla che impedisca loro di continuare a far l’amore, magari tra quattro mura, al sicuro. La spinge , quindi in auto e parte repentinamente verso casa sua. Deve prenderla sottobraccio, quando arrivano, e non la lascia nemmeno per aprire la porta. Come in un sogno ella si lascia pilotare nella camera da letto e, senza indugio, si libera della gonna e delle mutandine fradice di umori, della camicetta e del reggiseno, lasciando le sole autoreggenti, per sentirsi più disponibilmente puttana. ‘Stanotte non pongo limiti’ dice al partner che l’ha raggiunta ed ha iniziato un cunnilinguo minuzioso che acuisce , se possibile, la voglia smisurata che l’ha invasa e che si irradia dal ventre al cervello ad onde montanti, quasi una marea continua che cresce, cresce e la tiene sospesa e tesa come una corda di violino.Il resto della notte passa rapido da un amplesso ad un altro fino a che egli non ha iniziato a vellicarle la rosellina dell’ano con la lingua per lubrificarla ed approntarla alla sodomizzazione. Anna , languida di carezze e di orgasmi ha il vago sentore di quanto sta per accadere ma non si oppone perché vuole farlo, con Renato per il quale nutre ora una sorta di affettuosa complicità. E’ stato lui che l’ha salvata ieri sera da conseguenze imprevedibili , lui che l’ha scopata con dolcezza innumerevoli volte, lui che adesso ha iniziato a penetrarla, dietro, con infinita cautela. Si rilassa Anna, ma non smette di prestare attenzione alla nuova esperienza che le provoca un leggero bruciore . Continua, frattanto, l’azione del pene sullo sfintere; con prudenza avanza nell’oscuro budello , penetra lentamente ma inesorabilmente ed ora le fitte di dolore lasciano il passo ad un calore piacevole e diffuso. Poi, imprevedibilmente, esplode in una sorta di vampa concentrica che strappa alla donna un sospiro profondo: ‘Si, si continua, ti prego,’ non smettere,’ spingi ,’. più forte , più forte’ecco’ così”così ‘ancora’.ah,’ah ‘.godo’godo!!!! Egli non le fa grazia di niente ed eiacula, per l’ultima volta in fondo al retto. Dopo, restano ancora abbracciati anche quando egli si sfila lasciandola priva del fallo dispensatore d’un piacere sconosciuto.
A giorno inoltrato, Anna si riscuote dal dolce torpore e scostandosi dall’amante che continua ad abbracciarla da dietro, domanda:’che ora &egrave?’. Renato allunga una mano sul comodino ed agguanta l’orologio: ‘le dodici e trenta’. ‘Oddio com’&egrave tardi! Devo andare’ . ‘Ma oggi &egrave sabato,stai tranquilla. Se vuoi mangiamo qualcosa e ci riposiamo ” ‘ No, devo proprio andare, oggi pomeriggio, torna Andrea dalla Grecia. Bisogna ch’io vada a prenderlo sotto scuola.!’. Così dicendo esce dal letto e si avvia verso il bagno per una doccia veloce. Prima di entrare in cabina, s’accorge d’avere ancora le calze e le sfila prontamente: sono immettibili, intrise di umori fuoriusciti dalla vagina e dall’ano. Ella dice , ficcandosi sotto il getto dell’acqua ‘ Era la prima volta , sai, non l’avevo mai fatto”. Egli si riscuote e la raggiunge in bagno domandando ‘ cosa?’. ‘Non l’avevo mai preso dietro. E’ stato molto bello ed &egrave merito tuo.’Ora vorrebbe entrare con lei in cabina ma Anna si schernisce dicendogli che deve proprio far presto. Ella mente all’uomo: non ha dimenticato l’impegno pomeridiano con Greg e non desidera dare spiegazioni . Il figlio tornerà solo tra una settimana. Poi, nel taxi che la riporta a casa, ripensa con stupore a quanto accaduto, al suo smarrimento alla voglia incredibile di ieri sera; per fortuna che c’era Renato, altrimenti, forse, avrebbe ceduto all’insana voglia di raggiungere i due nel fuoristrada per partecipare ai loro giochi. In casa, preme il tasto della segreteria telefonica e si accorge che il marito l’ha cercata diverse volte; s’avvicina all’apparecchio e compone il numero del cellulare di Luigi:’pronto caro, sono io : Si, lo so , mi hai cercata, ma ieri sono uscita tardi e quando sono rientrata cadevo dal sonno ed avevo anche il cellulare spento. Come stai? ‘io bene : Oggi resterò a casa per sistemarla un po’. Andrea rientrerà la prossima settimana” si mi manchi”perché non fai una scappata , magari in settimana’..si, ci sentiamo ‘..ciao amore’.ciao.’ . Dopo , guardandosi alla specchio, si sente sporca, vigliacca e puttana, per aver taciuto tutto al marito. D’altro canto come avrebbe potuto confessare l’accaduto, senza guardarlo negli occhi, senza potersi difendere dai suoi meritati rimproveri, senza rinfacciargli il tradimento con la donna del produttore ? Ella non si assolve ma decide di rimandare, a quando tornerà, ogni discussione. Però , l’invito al party’.poteva dirglielo. E se venisse a saperlo da Lory? Potrebbe sempre affermare d’essere stata invitata all’ultimo momento. Così inizia a prepararsi un spuntino : del formaggio, una fetta di prosciutto ed una mela. Poi bighellona un po’ per casa: nuda si pone davanti lo specchio per ammirare le linee del corpo che si stagliano nette ed armoniose. Ha la pancia piatta ed il monte di Venere ben pronunciato, come nelle statue classiche. I seni eretti hanno aureole ampie con i capezzoli color di rosa; le cosce snelle e affusolate, si congiungono deliziosamente a proteggere il sesso contornato da peli rossicci . Anna si trova seducente, malgrado l’età . Ha compiuto da poco quarantotto anni ma ne dimostra molti di meno. Quasi a voler sottolineare il proprio compiacimento, si lascia cadere sulla poltroncina prospiciente la toeletta ed inizia a massaggiarsi i seni con una crema tonificante. Le mani della donna seguono i contorni delle mammelle e si chiudono a coppa per contenerle, mentre le dita giocano con i capezzoli eretti. Ella inconsciamente , sente rinascere in lei una voglia che credeva sopita dalle fatiche notturne: desidera essere carezzata, vuole godere nuovamente, ancora ed ancora. Quasi &egrave tentata di chiamare Renato perché la raggiunga. Infine decide di soddisfare essa stessa il bisogno che sente prepotente nel turgore del bottoncino laggiù, tra le cosce. Lentamente la destra scende ad incontrare le grandi labbra, vi indugia seguendone i contorni per tuffarsi nella apertura vaginale, iniziando a masturbare la rugosa parete superiore. Poi , con l’indice ed il pollice ghermisce il clitoride e lo sfrega delicatamente fino a che non sente l’orgasmo invaderla e squassarla dalle viscere. Con la sinistra si copre la bocca, a soffocare l’urlo liberatorio che sale da dentro. Si rifugia, quindi sotto la doccia ed inizia a prepararsi per il cocktail party.
La villa &egrave illuminata a giorno e quando Anna vi giunge, già parecchi sono gli invitati che girano per i viali dei giardini, lungo il bordo della piscina , andando a rifornirsi di beveraggi presso il padiglione di plastica, complice del suo primo tradimento. Appena la vede Greg le si fa incontro e le bacia la mano ‘Benvenuta, mormora, sei bellissima . Conosci Lory, vero?’ le dice indicando l’amica . Lory &egrave una bella bruna , alta , dagli occhi neri e profondi, le labbra ben disegnate, il naso dritto ed una magnifica chiostra di denti che mostra sovente, sorridendo. Fasciata in un vestito di seta verde smeraldo, con un profondo spacco sul lato destro, ella mette in mostra un seno turgido ed un personale assai proporzionato che termina con due gambe regolari e due caviglie nervose. E’ più giovane di Anna che , tuttavia , regge il confronto egregiamente, avviluppata com’&egrave nel suo vestito nero al ginocchio, una generosa scollatura fermata da una spilla d’oro bianco e brillanti. Guanti d’organza neri e trousse pur’essa nera, scarpe col tacco a spillo ed una stola di seta nera completano la toilette . Il suo ingresso ha suscitato notevole interesse tra i presenti e qualche commento maligno , da parte delle donne che vedono in lei una rivale . Le chiacchiere, poi, sulla presunta relazione col gran capo , le hanno alienato le ultime simpatie tra il personale femminile, d’un mondo ch’ella continua a sentire estraneo. Greg la prende sottobraccio e la pilota verso il buffet , dove le versa una flute di champagne e le offre delle tartine al caviale. ‘Sono quasi astemia, ella dice , bere non mi &egrave consentito se voglio tornare a casa’. Tuttavia egli insiste dicendo ‘solo per buon augurio: il vino porta bene!’ . Poi , scusandosi, la lascia per ricevere altri ospiti. Anna intinge le labbra nello champagne e mordicchia svogliatamente una tartina, mentre si avvicina alla piscina illuminata. Nel frattempo ha notato che un uomo di colore, un somalo forse, la guarda con attenzione , seguendola con gli occhi. E’ un uomo sulla quarantina, altezza media, qualche filo bianco tra i capelli non folti, lineamenti fini, propri della razza, labbra carnose ma non tumide, vestito in shanthung di seta blu, egli non smette di guardarla. Ella cerca intorno qualche viso conosciuto , per scambiare due parole ed invece incontra Greg che le dice ‘ Devo sentire tuo marito al telefono, vuoi salutarlo?’ . E senza attendere risposta la trascina verso la casa , nel suo studio che occupa buona parte del piano terra. Anna si lascia portare ed entra con lui che chiude la porta prima di recarsi all’apparecchio,posto sulla scrivania. Anna si appoggia al bordo del tavolo ed attende, pensando che, in fondo, la cosa le torna utile per dire a Luigi dell’invito ricevuto. ‘Pronto, Gigi, come va? Tutto bene? Hai contattato Stefanescu per il teatro ? Ah’.bene! questo ci farà risparmiare almeno 20.000 dollari! OK! Continua così. Stasera ho un po’ di gente qui da me , anzi senti , ti passo una persona che vuole salutarti’. Così dicendo porge il microfono ad Anna e le si avvicina guardandola negli occhi. ‘Pronto Luigi, si ‘sono stata invitata e mi &egrave sembrato brutto rifiutare. No, va tutto bene, rientro presto, chiamami più tardi se puoi. No ‘stai tranquillo’. Mentre lei parla con il marito, Greg le si &egrave appiccicato addosso e comincia a baciarle l’orecchio. Poi, quando sta per salutare l’interlocutore , comincia a far risalire il vestito di seta tirandolo dai fianchi. Ella gli facilita il compito scostandosi dal piano della scrivania , continuando la conversazione che termina mentre Greg, avendo liberato le gambe di Anna, ne ammira il reggicalze ed il pube riccioluto senza alcun usbergo. Egli passa una mano sul vello, poi divarica le file della vulva e vi introduce il medio che muove ritmicamente . Le sue labbra si posano sul collo della donna che ha deposto la cornetta e si gode ad occhi chiusi la masturbazione. L’uomo si allontana d’un passo, slaccia la patta dei pantaloni ed estrae il fallo turgido . La donna lo guarda, lo prende con la destra ed allargando le cosce, lo spinge a toccare il clitoride. Poi lo indirizza verso la vagina ed attende d’essere penetrata. ‘Sono venuta solo per questo’ sussurra al partner che ha iniziato a coire con colpi lunghi e lenti, fuoriuscendo quasi per intero e riaffondando con estenuante lentezza che strappa ad Anna lamenti soffocati. Ella poggia la schiena contro il piano di lavoro , ma risponde con voluttà al movimento impostole dall’amante che la stringe sui fianchi e la guarda con un sorriso sardonico mentre la pilota verso il climax. Anch’egli non resiste per molto; nel frattempo le ha abbassato le bretelle del vestito ed estratto i seni che ora svettano liberi, con i capezzoli irti. Da alcuni sospiri più profondi e dal nervoso ondeggiare del bacino egli capisce che la donna sta per venire ed accelera i colpi esplodendo lunghi zampilli nel profondo della vagina , dove la matrice sembra suggere i succhi come una ventosa. Anna arrovescia il capo e mormora, con voce roca ‘ che bello! ‘ancora’. Però egli ha deciso altrimenti e si ritira lasciandola interdetta . Ora ella chiede di poter andare al bagno per ripulirsi ma egli la ferma dicendo ‘no, questo &egrave compito di Agj’ ‘ Agj? E chi &egrave?’ domanda Anna, mentre, come evocato, entra il somalo che aveva notato precedentemente. Ella ha un moto di pudore e cerca di coprirsi: mostrarsi in quello stato ad un estraneo le sembra estremamente disdicevole. Greg le si fa vicino e la ferma sussurrandole ‘Agj &egrave il mio segretario-autista, il mio factotum ed il mio compagno d’avventure. Vedrai ‘sa essere dolce’ . Quindi fa cenno all’uomo d’avvicinarsi e d’inginocchiarsi davanti alla vulva della donna che ha un sguardo smarrito quando sente una lingua rugosa intrufolarsi tra le grandi labbra ed iniziare il cunnilinguo più coinvolgente ch’ella abbia mai ricevuto. Greg la sorregge e le bacia il collo e l’orecchio destro mentr’ella si abbandona all’onda emozionale che dal ventre si irradia al cervello. Agj lecca con sapiente suzione e comunica al clitoride il ritmo tremulo della lingua, non lasciando scampo al piacere che monta ed esplode all’improvviso. Greg deve proprio sostenerla nell’agonia del godimento che, per alcuni minuti, la squassa dal profondo. Poi, la sospinge verso una sedia ed Anna si ritrova ad ammirare il fallo di Agj che Greg ha estratto dalla patta, dicendo’ora devi rendere il servigio :succhialo e bevi.’ E’ una verga lunga e sottile, niente a che vedere con quella del produttore ma adesso si erge a pochi centimetri dal suo viso. Quasi meccanicamente, ella allunga la destra per afferrare il sesso del somalo che poi riceve in bocca ed inizia a fellare, masturbando il nerbo alla radice. Greg nel frattempo, le afferra la testa guidando il moto di va e vieni e costringendo Anna ad ingoiarne porzioni sempre maggiori. Ella , ad un certo punto, vorrebbe fermarsi e risparmiare Agj, magari per farsi scopare, ma Greg le mormora ‘Tranquilla,’.. fino alla fine! Agj ha risorse che tu nemmeno immagini’. Allora ella si scatena, respinge la mano dal suo collo ed inizia ad accelerare il moto nella cavità orale, spingendo la lingua a lambire il glande. Intanto masturba con forza la base del pene che non sembra mai finire e riceve il getto ardente del somalo in gola. Lo sperma di Agj ha un sapore diverso da quello di Luigi e di Renato ch’ella conosce: &egrave più salato ed aromatico e a lei non dispiace suggerlo tutto. Ma il suo partner ha deciso di continuare il festino . La fa alzare di nuovo e la spinge verso il membro del somalo ancora perfettamente eretto. Agj capisce al volo le sue intenzioni ed impala la vulva di Anna, piegando le gambe e dirigendo con la mano il glande nella vagina. Greg, frattanto, ha aperto un cassetto ed estratto un vasetto il cui contenuto sparge sull’indice destro ed il fallo, nuovamente in tiro. Poi, con mossa repentina , si porta dietro la donna e, raggiunta la rosellina dell’ano, vi inserisce il dito impomatato: Ella ha una smorfia di dolore, attutito dal godimento che le dispensa il moto del somalo nella sua vulva. Intanto Greg ha lubrificato il condotto ed estraendo il dito, appoggia il glande sullo sfintere. Malgrado sia ben oliato, il calibro dell’uomo &egrave notevole, perciò quando inizia a penetrare , strappa un gemito alla partner che Agj mantiene ferma per favorire la sodomizzazione. Greg adesso &egrave impaziente e le assesta un primo scossone che lo porta a forzare l’anello ed ancora Anna geme ‘ Ti prego’ fai piano’.mi stai spaccando!’ ‘ E spaccati troia!!!’ sibila l’uomo che con una ulteriore spinta si &egrave inserito fino all’elsa ed ha fatto urlare la donna. I due uomini sono profondamente conficcati in lei ma non si muovono per permetterle di riprendersi dal dolore, provocato dalla doppia penetrazione . Pian piano il bruciore insopportabile comincia a sopirsi, mentre la vagina ricomincia a pulsare per ritrovare i sentieri del piacere e dell’orgasmo. Allora, &egrave ella stessa che inizia ad ondeggiare, per imporre ai suoi amanti il moto necessario a condurla verso l’acme. Ma i due non si stancano tanto facilmente ed impongono al coito un ritmo sempre crescente, fatto di spinte e controspinte dei sessi che paiono quasi toccarsi , divisi solo da una sottile membrana. Così, dopo un buon lasso di tempo, costellato di gemiti e sospiri, mentre Anna si sente riempita e dominata, &egrave Agj a non reggere più ed egli comunica agli altri il sopraggiungere dell’acme. Adesso tutti vogliono l’appagamento più completo, ciascuno per se ed i due uomini accelerano parossisticamente il va e vieni fino ad esplodere nel ventre della donna che ,sconvolta dal godimento , trema in preda ad un moto convulso. Dopo, quando tutto &egrave terminato, ella chiede di rinfrescarsi al bagno. Greg le indica una porta e cerca di rendersi , a sua volta, presentabile. Agj ha riguadagnato l’uscita e si dedica agli ospiti, avendo cura che ciascuno sia a suo agio. Quando Anna ritorna in giardino &egrave perfettamente in ordine e poiché avverte ancora qualche dolorino , non ritiene di dover prolungare oltre la visita. Lo comunica al padrone di casa e prende congedo, pensando che , difficilmente vorrà ripetere l’esperienza . Greg sembra avvertire lo stato d’animo della donna e con uno sguardo esprimente rammarico la saluta con galanteria , baciandole la mano.

Fulgenzio

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