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L’affittuaria – Parte 7^ – L’epilogo

By 28 Maggio 2024No Comments

Da quella mattina cominciammo a fare coppia fissa; uscivamo assieme, studiavamo assieme e soprattutto dormivamo assieme, da lei o da me, a seconda delle circostanze, condividendo meravigliose ore d’amore e di sesso.
Il tutto con grande gioia di Elisa che, come diceva lei, vedeva finalmente Mara con un bravo ragazzo.
A proposito di Elisa, da troia affamata che era i primi tempi che io abitavo qui, si era trasformata in una madre attenta e premurosa nei confronti di entrambi.
Sapevamo che ogni tanto andava, o si portava, qualche uomo a casa per soddisfare le sue voglie sessuali, ma non aveva mai interferito nella nostra relazione.
Quella sera eravamo invitati a cena a casa della zia di Mara, la sorella del padre, la quale saputo da Elisa che lei si era fidanzata, aveva insistito per conoscermi.

La zia Sofia è sulla sessantina, ma ancora molto attiva, ha una parlantina sciolta ed è veramente simpatica, vive sola in una villetta a schiera, con due gatti.
Prima di arrivare, Mara mi ha detto che la signora è al corrente di tutto, della sua trasformazione, ciononostante non ne ha mai fatto un problema e continua a voler bene a Mara come prima.
Siamo a tavola da un po’ e parliamo del più e del meno, quando sento la mano di Mara che mi carezza una coscia.
La carezza si fa più insistente, arriva alla zip dei jeans e l’abbassa.
Dato che sono senza mutande, il cazzo salta fuori e lei lo prende subito in mano e comincia ad accarezzarlo.
Ci vuole poco perché diventi duro.
Va avanti così per un po’ e quando sente le prime pulsazioni dell’orgasmo ormai prossimo, s’interrompe e mi lascia così.
Verso la fine del pasto con una mossa sbadata, Mara rovescia un bicchiere d’acqua.
-“Mamma mia che frana che sono.” – esclama – “Aspetta zia prendo un po’ di carta per asciugare”.
-“Ma no, lascia stare”.
Ma lei si alza e va in cucina.
Torna con alcuni fogli di carta in mano e s’inginocchia per asciugare.
Inginocchiata la sua gonnellina risale sul culo mettendo in mostra le sue chiappette separate dal tessuto delle mutandine.
È una visione troppo eccitante ed io che voglio renderle la pariglia, mi sposto sulla sedia accanto e mi chino come per guardarla.
Allungo una mano e la poggio sul suo culo e col dito le accarezzo il buchino.
Le sfugge un rantolo di sorpresa misto a piacere.
-“Che succede Mara?” – chiede Sofia.
-“Niente zia, niente, ho quasi fatto” – risponde.
Si alza e si avvia verso la cucina.
-“Beh, allora, io vado a fare il caffè” – dice la zia.
-“Stronzetto cosa mi fai davanti a mia zia” – mi fa Mara quando torna dalla cucina.
-“Perché tu cosa hai fatto prima” – rispondo sorridendo.
Poi accortasi che ho ancora il cazzo di fuori, s’inginocchia davanti a me e comincia a slinguarlo e succhiarlo.
Un brivido di piacere mi percorre la schiena, sollevo il bacino affondandoglielo completamente in gola.
-“Ecco il caffè” –sentiamo Sofia che ritorna dalla cucina.
Mi risistemo il membro nei pantaloni, mentre lei si alza e si siede accanto a me.
-“Adesso sparecchio io e porto tutta le cose nella lavastoviglie.” – fa Mara alzandosi – Tu intanto riposati e guarda un po’ di tele” – rivolgendosi alla zia.
-“Ti aiuto” – mi offro subito.
Arrivati in cucina, posiamo le stoviglie e lei voltandosi si avvinghia a me e mi bacia.
-“Mi hai fatto venire una voglia. Dai scopami”.
-“Ma tua zia è di la”.
-“Non ti preoccupare, quando guarda la tv non si accorge di niente. Dai sto morendo di desiderio”.
E così dicendo sale in ginocchio sul tavolo e mi mostra il forellino palpitante.
Non me lo faccio ripetere e mi getto su quel culo invitante cominciando a leccarle l’ano.
-“Sììì… Come mi piace quando mi lecchi…”
Allungo una mano tra le sue cosce e prendo il suo membro che è già bello duro.
-“Scopami ora, non perdiamo tempo” – mi incita.
Mi tiro fuori il cazzo dai pantaloni, duro come una sbarra, mentre lei si gira di spalle sul tavolo ed alza le gambe, mostrandomi il forellino aperto.
Mi prendo il cazzo in mano e lo punto verso il suo buchetto; una spinta e sono dentro, ancora una e sprofondo in lei.
-“Aaahhh” – un gridolino e si lascia andare sul tavolo, mentre si prende in mano il membro e comincia a menarselo.
Continuo ad incularla e lei aumenta i gridolini di piacere.
-“Muuhh, ooohhh… Siii”.
Quando è prossima all’orgasmo spalanca la bocca, ma prima che possa gridare gliela chiudo con la mano e nell’ondata del piacere lei la morde selvaggiamente, poi inizia a godere riversando il suo sperma sul suo pube.
Le contrazioni del suo sfintere nell’orgasmo, portano anche me a godere, mugolando, più piano che posso, vengo anch’io e le riverso la mia sborra nel retto.
-“Ragazzi che fate?” – grida la zia dalla sala – “Non venite?”
-“Si zia, abbiamo finito, ora veniamo” – riesce a dire Mara, il più normalmente che può.
Si sfila il cazzo dal culo, scende dal tavolo e sistema le mutandine e la gonna.
Un’ultima leccata al mio e me lo rimette nei pantaloni.
Andiamo nella sala e ci sediamo accanto a Sofia.

Pur essendo fondamentalmente passiva, Mara a volte, se lo desiderava, non disdegnava la parte attiva nei nostri rapporti sessuali.
Vi racconto la prima volta che questo è accaduto.

È arrivato il mese di luglio e finalmente ci possiamo rilassare e riposare dalle fatiche universitarie.
Con Mara siamo sulla terrazza, vicino alla piscina, godendoci una mattinata di dolce far niente; abbiamo deciso di abbronzarci un po’ prima di partire per due settimane di vacanze al mare.
Siamo qui che ci crogioliamo al sole.
-“Mi spalmi un po’ di crema sulla schiena?” – mi chiede Mara stesa bocconi accanto a me.
-“Certo” – rispondo pronto.
Mi sollevo, prendo il flacone e le verso della crema sulla schiena e prendo a massaggiarla per spanderla.
Quando sono soddisfatto mi ridistendo accanto a lei.
-Ora tocca a te” – mi dice.
Mi sottopongo di buon grado alla sua iniziativa.
Per farlo lei si mette a cavalcioni delle mie cosce.
Mi versa la crema e mi abbandono al piacere delle sue mani morbide che mi massaggiano la schiena.
Dopo qualche minuto che mi massaggia, avverto qualcosa di duro che preme contro il mio culo.
-“Ti sei eccitata?” – le chiedo girando la testa.
-“Sì,” – risponde – “il carezzarti ed il contatto col tuo culo me lo ha fatto venire duro”.
-“Vuoi che ti dia soddisfazione?”
-“No, stai fermo” – e così dicendo si sdraia su di me.
Avvicina il viso alla mia nuca e sento il suo alito caldo sul collo.
Inizia a strusciare il suo basso ventre contro il mio culo facendomi sentire la durezza della sua eccitazione.
Con una mano abbassa il mio costume mettendo a nudo le natiche e sistema il membro nello spacco tra esse.
Cerco di girarmi, ma lei mi mette una mano tra le scapole e mi spinge giù.
-“Stai fermo, lasciami fare”.
Con l’altra mano s’insinua tra i nostri corpi e comincia a carezzarmi il forellino.
Devo ammettere che la sensazione è molto piacevole.
La sua mano è ancora unta della crema solare e presto il massaggio diviene più intimo e lentamente il dito mi scivola dentro.
Cerco di girarmi, ma lei pesa il suo corpo su di me bloccandomi.
-“Dai fermo.” – mi sussurra all’orecchio – “Oggi tocca a me”.
Continua a massaggiarmi internamente l’ano ed io pian piano mi rilasso e mi abbandono al piacere di quell’atto intimo.
Quando sente che sono rilassato e pronto appoggia il suo cazzo contro lo sfintere.
-“Ora stai calmo.” – mi sussurra – “Non ti farò male e ti darò tanto piacere, vedrai”.
Non posso fare altro che assecondarla.
Con una leggera spinta fa penetrare la punta del suo cazzo dentro di me, poi con lenti movimenti lo spinge sempre più dentro, finché sento il suo pube schiacciarsi contro il mio sedere, mentre lei mi abbraccia le spalle.
Non ho sentito dolore, solo un leggero fastidio.
Comincia a muoversi dolcemente dentro me, avanti e indietro e con movimenti rotatori e lentamente il fastidio muta in piacere sottile.
Il suo lento movimento è continuo, sento il suo fiato sul collo farsi più rapido, leggeri mugolii le escono dalle labbra.
-“Ci sono quasi amore… Sto per venire” – sospira – “Ecco… Vengooo…”
Il sentire il suo piacere ed il caldo liquido che mi riempie le viscere, scatena anche in me l’orgasmo e vengo, vengo copiosamente sul materassino sotto di me.
Sento il suo dolce peso su di me, mentre mi carezza le spalle e mi bacia la nuca.
-“Ti è piaciuto?” – mi chiede infine.
-“Sì, tanto” – ammetto sospirando,
-“Ora puoi capire il mio godimento quando tu lo fai a me”.
Non ho parole per rispondere.

Come ho detto all’inizio questi fatti sono accaduti una quindicina di anni fa.
Mara ed io siamo ancora insieme.
Ci siamo laureati entrambi ed io, grazie anche alle conoscenze di Elisa, ho trovato subito lavoro in una ditta di telecomunicazioni.
Dopo tre anni la ditta mi ha offerto di dirigere una loro succursale in Spagna.
Abbiamo subito accettato ed ora viviamo in questo bellissimo paese, anche se ogni tanto abbiamo nostalgia dell’Italia e ci concediamo una vacanza.
Dopo due anni, visto che qui il matrimonio tra persone dello stesso sesso è consentito, ci siamo sposati.
Anche Mara ha trovato lavoro, seppur non ne avevamo bisogno, ma lei vuole tenersi occupata, insegna lingue in una scuola privata.
Ogni tanto torna alla carica dicendo che vuole farsi operare, ma ogni volta la dissuado; amo troppo il suo corpo così com’è e quel suo membro capace di ricevere e dare tanto piacere.
Bene la nostra storia finisce qui, ma non finiscono le occasioni che noi due abbiamo avuto di procurarci e procurare piacere, sia durante il periodo universitario che dopo.
Fateci sapere se avete piacere a leggere qualche altra nostra avventura e ve ne racconteremo alcune.

Seguite gli altri episodi e se avete commenti o suggerimenti scrivetemi a miromarco@myyahoo.com avventura

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miromarco

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