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Racconti Erotici

Le avventure di Lisa

By 8 Febbraio 2004Maggio 15th, 2020No Comments

Lisa lavorava come archeologa ricercatrice presso l’ università di Venezia nella facoltà di archeologia . Il suo lavoro consisteva nel catalogare i vari reperti e a volte li ricercava lei stessa . Stava lavorando nella catalogazione di alcuni manoscritti reperiti in un vecchio palazzo , manoscritti che a prima vista sembravano essere datati ai tempi di Marco Polo , quando i veneziani attraversavano l’ Asia alla ricerca di merce da commerciare . Il manoscritto parlava di un tempio in cui era custodito un libro preziosissimo , custodito gelosamente da un casta di monaci , che aveva la facoltà di sovvertire il senso del tempo .Vi erano mappe che sembravano portare in una zona della Birmania . L’ autore del manoscritto non era molto chiaro , ma a suo dire chi aveva a che fare col libro avrebbe tratto esperienze indelebili .

Di fronte alla lettura di questo manoscritto Lisa si incuriosì . Ogni tanto , riusciva ad organizzare delle spedizioni , finanziate da un vecchio conte , suo mecenate , il quale esigeva in cambio i diritti d’ autore su eventuali documentari o libri redatti dopo le spedizioni . Decise che voleva vederci chiaro e quindi andò dal Conte . In breve tempo ottenne un cospicuo finanziamento e si mise ad organizzare il viaggio .

La zona era nella Birmania occidentale , vicino ai confini tra la Tailandia. Ottenuti i necessari visti partì . Da ulteriori ricerche fatte individuò un tempio che a suo modo di vedere doveva essere il luogo cercato , anche perché era custodito da un antichissima casta di monaci che in lingua del posto erano detti ‘ i custodi del tempo ‘ .

Arrivò sul posto in un giorno di ottobre , quando ormai i monsoni erano placati , sotto una leggera pioggia che rendeva l’ aria ancora più afosa . Dall’ aeroporto partì a cavallo con i suoi accompagnatori locali attraverso piste che la condussero, dopo molti giorni di viaggio , su un altopiano pieno di vegetazione , una zona densa di monasteri e templi . Arrivò di sera al villaggio dove doveva esservi il tempio che custodiva il prezioso libro . Aveva notato durante tutta la giornata che le sue guide la avevano osservata a lungo , a volte ridevano e a volte avevano sguardi preoccupati . Lei aveva comunque capito che doveva stare attenta a certi personaggi . Si fece ospitare da un anziana donna in una capanna del villaggio , capanna in cui poté scaricare i suoi bagagli e finalmente godersi un meritato sonno ristoratore .

L’ indomani all’ alba , alzandosi scoprì che le sue guide erano fuggite , lasciandola sola . Preso atto di questo decise che poteva continuare da sola . chiese alla anziana donna di indicargli la strada per quel tempio , e chiarito ciò si mise a cavallo e si addentrò sulla collina che ospitava il tempio .

Dopo un ora di cavalcata nella umidissima foresta arrivò al tempio . Con sua sorpresa non vide nessuno . Il tempio era stupendo , adornato di statue coperte d’ oro , bianchi pinnacoli si innalzavano al cielo e l’ impressione era di un luogo religiosamente custodito in perfetto ordine .

Lisa indossava un completo composto da pantaloncini corti da esploratore e giacca sahariana color sabbia , aveva ai piedi le sue inseparabili scarpe da ginnastica bianche e dato il caldo non indossava biancheria intima . Sulla testa aveva un kepì modello ‘ legione straniera ‘ che la aveva sempre accompagnata nelle sue esplorazioni nei climi tropicali . grondante di sudore arrivò alla porta del tempio che era aperta . Li si tolse il cappello e si asciugò la fronte dal sudore . Come desiderava essere nella sua camera d’ albergo per un bagno ristoratore . Incuriosita dalla porta spalancata vi entrò . Il sole fuori era accecante e quando entrò nel luogo buio non vide nella a causa del cambio di luce . Vi si addentrò , guidata da un intenso profumo di incenso che impregnava l’aria fresca dell’ interno del tempio . Fece diversi passi prima che i suoi occhi si abituassero all’ oscurità del luogo e passo dopo passo le immagini si facevano nitide . Andò avanti fino che giunse in una sala grande . Davanti a lei vide un grande altare , tutto circondato da centinaia di grossi ceri accesi . Sull’ altare vide un libro aperto . Vi si avvicinò e quando vi giunse innanzi vide che dietro l’ altare vi era un monaco che la osservava . Era un uomo di mezza età , vestito con una tunica arancio , i capelli rasati , bellissimo ,un tipico monaco di quei posti . Il suo sguardo le fece capire che sembrava che lui la stesse aspettando e che già sapesse tutto del motivo per cui lei era lì . Nel silenzio si sentivano solo i passi di lei . Lei aveva in mano il suo cappello ed era visibilmente accaldata . Il monaco continuava ad osservarla e con un gesto della mano le indicò una grande vasca di pietra nell’ angolo della stanza , alla qual arrivava acqua da una sorgente che sgorgava dalla parete della stanza , che era di roccia . Lai capì che lui la stava invitando a fare un bagno , così lei si avvicinò a quella grande fontana e nel silenzio appoggiò il suo cappello per terra , si sbottonò la camicetta e lasciò cadere i pantaloncini . Con un gesto rapido si slacciò le scarpe e rimase completamente nuda . Dando la schiena al monaco si immerse nella vasca provando una incredibile sensazione di ristoro . Lui osservò con cura tutti i movimenti di lei che rimase diverso tempo in acqua con la testa rivolta a lui in attesa di coglierne un cenno . Dopo un po’ il monaco fece un gesto con la mano di invito ad uscire da quel bagno . Lei uscì . si rimise i vestiti e le sue inseparabili scarpe e ad un cenno del monaco si avvicinò all’ altare . Attorno le candele continuavano a bruciare , con impercettibili vibrazioni delle fiammelle , attorno vi era un fortissimo odore di incenso . Lui le fece un cenno di stendersi sull’altare e lei vi si sdraiò .Non servivano le parole , ad ogni cenno del monaco lei sembrava capire precisamente quello che lui la stava spingendo a fare . La pietra su cui si sdraiò era fredda , ma in un istante questa sensazione svaniva , coperta dal calore della sua pelle . Lui le si avvicinò e lei sentì una sensazione di pace e chiuse gli occhi . con gli occhi socchiusi intravedeva il monaco accanto a lei che con delicatissimi movimenti le slacciava la sahariana e le toglieva i pantaloncini .Era rimasta nuda , il monaco le aveva lasciato solo le scarpe da ginnastica . Sulla sua pelle le gocce d’acqua del bagno che aveva appena fatto . Con delicati movimenti il monaco iniziò ad esplorare il suo corpo nelle sue parti più intime .Intorno a loro il silenzio . il fumo delle candele e il profumo di incenso . Quando con la mano arrivò sulla sua vagina lei ebbe una contrazione sentendo quelle dita che la esploravano , ma si lasciò subito andare permettendo al monaco di toccarla . Le sue carezze la percorrevano su tutto il corpo e lei sentiva di perdere dolcemente il controllo , per salire ad uno stato di estasi . Il suo corpo fremeva dal desiderio di essere posseduta, di abbandonarsi completamente in balia di quello sconosciuto . Lui si spostò sul lato dell’altare dove vi erano i piedi di Lisa . Dolcemente prese i piedi di Lisa con le mani e aprì le sue gambe .Lei si lasciò guidare in questa posizione e rimase con le gambe completamente divaricate. Lui continuava ad accarezzarla , lei aveva la sensazione che un flusso di calda energia percorresse il suo corpo . Il monaco le slacciò le scarpe e le denudò i bianchi piedini e tenendo le scarpe nelle due mani iniziò a massaggiare Lisa prima sui polpacci poi sulle coscie in un inesorabile avvicinamento al sesso di lei . Lei vide questo e presa dal piacere chiuse gli occhi e inclinò la testa all’ indietro . La sua passione per le scarpe da ginnastica era totale e capendo che il monaco sapeva di questo sia abbandonò al puro piacere dei suoi pensieri . Davanti ai suoi occhi scorrevano immagini di scarpe da ginnastica , di tutti i colori e forme gli sembrava di nuotare in un mare di scarpe , pensò alle scarpe che aveva da bambina , a tutte le volte che si era masturbata con le sue scarpe , ai profumi dei materiali , ai colori . La sua eccitazione stava salendo , sentì il monaco che con le mani infilate nelle scarpe le strofinava sulle sue labbra ormai aperte nell’ attesa di accogliere le scarpe . Il movimento di lui era ormai come un onda che nel suo costante moto la travolgeva . Era ormai eccitatissima , il suo frutto era completamente bagnato e desideroso di essere penetrato . LA sua pelle era ormai in un lago di sudore , il desiderio era lancinante . Sentì che il monaco la penetrava e provò un orgasmo misto ad una sensazione di dolore , il monaco continuava a violarla con la scarpa e lei con gli occhi socchiusi provava nuovamente piacere e poi dolore e così per ogni movimento che lui faceva lei provava intensi brividi di piacere e di dolore assieme .Lei ebbe diversi orgasmi . Ormai non riusciva più a distinguere il piacere dal dolore di quella cosa gigantesca che la stava penetrando .I suoi gemiti di piacere rimbombavano nella la stanza , generando echi che amplificavano la sensazione di piacere che lei provava . Sfinita da delle sensazioni così intense aprì gli occhi e vide la sua scarpa quasi completamente affondata dentro la sua vagina . Capì che la cosa che la aveva così intensamente penetrata era la sua amatissima scarpa e di questo provò gioia.

Il monaco stava in ginocchio tra le sue gambe ed era anch’egli completamente nudo . Lui le tolse la scarpa dalla vagina e la avvicinò al viso di Lisa .Era completamente bagnata degli umori di Lisa e lei si mise a leccarla con avidità . Lui a questo punto si sdraiò sopra di lei , le infilò il suo fallo nella vagina e si mise a penetrarla intensamente . Lei ad ogni colpo che lui le vibrava si leccava con maggior intensità la scarpa per godere al massimo di quei sublimi momenti . Prima di venire lui estrasse il suo pene , quando lei capì questo aprì gli occhi e si vide davanti al viso il glande del monaco . In un istante lo prese in bocca e come lei lo cinse con le sue labbra lui venne . Lisa bevve tutto quel nettare che sgorgava da quel durissimo frutto . sentiva l’ odore dello sperma misto a quello dei suoi umori ed entrambi si misero a leccare quella scarpa da ginnastica che li aveva uniti .

Sfinita al piacere chiuse gli occhi e si abbandonò al sonno .

Quando si svegliò si sedette sull’ altare : il monaco era sparito , il libro non c’ era più e dei ceri non rimaneva che alcuni moccoli fumanti . Accanto a lei le sue scarpe ‘..

Scese da quella posizione e si avvicinò alla vasca . Si sciacquò la vagina ancora completamente aperta e il viso . si rivestì , raccolse il cappello e si diresse all’ uscio del tempio .

Arrivata sulla porta guardò all’ orizzonte . Il sole era basso e di colore arancione , il cielo era di porpora . Era già sera .Da lì si vedeva in basso tutta la vallata , i tetti dei templi affioravano dalla intensa vegetazione e la valle ne era piena . Si rimise il cappello e si affrettò al cavallo per tornare al villaggio .

Sull’ aereo che la portava a casa pensò al libro di cui era andata in cerca . Forse quel giorno valeva più del tempo di un intera vita , forse in un secondo si provano emozioni lunghissime . Forse un giorno passato così diventa eterno . Poche ore possono essere il momento più importante e bello di una vita . Mise la mano in tasca e guardando dal finestrino dell’ aereo le nuvole strinse quei granelli di incenso che aveva raccolto nel tempio ”..

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