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Matrix – Prima avventura

By 28 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

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L’inroduzione a questo racconto la trovate su: https://raccontimilu.com/viewstory.php?sid=24397
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Prossima fermata: quartiere erotico sud.
‘La mia fermata’ penso Sara. Si alsò e si preparò ad uscire dalla metropolitana.
Mentre usciva dal treno notò la presenza di tornelli all’uscita della stazione.
Entrò dentro incerta sul da farsi, il vetro nero le impediva di vedere oltre era come essere in quegli inutili metal detector delle banche.
‘Età verificata, è possibile procedere.’ La direzione declina ogni responsabilità riguardo alle attività svolte in questo quartiere, se il vostro credo o la vostra moralità non si trovano a loro agio nel quartiere erotico siete pregati di tornare indietro , altrimenti premere il bottone rosso.
La porta alle sue spalle si chiuse e si aprì quella davanti a lei. Attraversò gli spogliatoi che si trovavano all’interno della stazione. Il cartello recitava: Questi armadi sono collegati al vostro armadio di casa, cambiatevi adesso!
Attraversò gli spogliatoi ed uscì all’esterno. Subito fuori della metropolitatana c’era un enorme sexy shop, intorno alla vetrina di destra c’era un campanello di curiosi. Sara si diresse in mezzo a loro per capire cosa stesse suscitando la loro attenzione, poi vide la vetrina. Normalmente le vetrine dei sexy shop sono oscurate o nere questa era una comune vetrina. Al suo interno una ragazza mora sulla trentina che si era sdraiata a pancia all’insù e gambe larghe e si scopava con vigore con un grosso dildo rosa. Le persone davanti erano per lo più uomini alcuni si stavano menando il cazzo attraverso i pantaloni , tutti erano eccitati. La vista della mora della sua fica oscenamente esposta dei suoi capezzoli eretti e del velo di sudore che la copriva, per non parlare dei gemiti che pur attenuati erano ancora udibili attraverso il vetro stava eccitando Sara, che adesso aveva i capezzoli turgidi e iniziava a bagnarsi. La sua mano si intrufolò nelle tasche dei jeans e da la dentro iniziò a massaggiarsi la fica con lenti movimenti circolari. All’interno della vetrina la mora si girò mettendosi a pecora senza rimuovere il dildo da dentro la sua fica e riprese a masturbarsi mostrandosi a tutta la strada. Mentre Sara era intente a titillarsi da dietro sentì in uomo toccarla, era un biondo con un evidente erezione che si era appoggiato in modo da avere il cazzo tra le chiappette sode di Sara. La sensazione del cazzo appoggiato al culo fece eccitare ancora di più sara che prese a sfegarsi sul bacino del ragazzo che dopo alcuni secondi aveva un erezione durissima e stava cominciando ad allungare le mani verso il sesso di Sara, lei per facilitare il compito allargò e gambe e continuando a tenere il culo appoggiato al pacco del ragazzo inclinò la testa all’indietro per baciarlo. Le lingue guizzarono e le mani del ragazzo iniziarono ad armeggiare con i bottoni che chiudevano i jeans di Sara.
‘Non davanti a tutti’ fu l’ammonimento di Sara.
‘Che ne dici se andiamo in un posto più riservato allora?’
‘prima voglio vedere come va a finire’ accennando alla mora al di la della vetrina.
Le mani del ragazzo iniziarono ad intrufolarsi all’interno dei pantaloni e delle mutandine.
Accarezzandole il clitoride che dopo pochi tocchi divenne completamente eretto e sensibile.
‘Ti dispiace se chiamo anche un mio amico?’ disse il ragazzo inserendo la punta del dito all’interno della fica di Sara
‘Un amico??’
Ad un cenno della test del ragazzo un nuovo ragazzo si fece verso di lei ed inizio a palparle le tette
‘Ciao mi chiamo Marco’
‘Ciao Marco’ disse Sara con la voce rotta dall’eccitazione.
SI girò verso il ragazzo alle sue spalle e gli disse ‘ripensandoci potremmo anche andare adesso il quel posto più riservato…
La coppia di ragazzi condusse Sara ad un motel non molto distante dal luogo in cui si trovavano, durante il tragitto Sara ebbe modo di apprendere il nome dell primo ragazzo, Luca, e di farsi indicare alcuni posti che valeva la pena visitare nei dintorni.
Arrivati davanti alla reception dell’abergo vi trovarono il custode, un uomo sulla 50ina, con il quale Luca contrattò per una camera per quel giorno.
Il custode dell’albergo dette loro le chiavi e si incamminarono verso l’ascensore. Lungo il corridoio Marco le stava già palpando il culo in maniera oscena, Sara si sentiva una gran troia a farsi palpeggiare in quel modo davanti al custode da un uomo conosciuto da meno di dieci minuti, ma in fondo si disse non sei venuta qua per questo? Appena giunti davanti alla camera Luca armeggiava con la chiave mente Marco le stava già togliendo la maglietta e le palpava con insistenza le tette, ‘stai buono cazzo, tra un minuto scopiamo!’ Appena dentro la stanza Marco la liberò della maglietta portando allo scoperto le tette di Sara, che da canto suo stava sbottonando i pantaloni di Luca. Il cazzo di Luca saltò fuori e Sara prese ad accarezzarlo mentre Marco le stava togliendo di jeans approfittandone per appoggiarle il pacco sul culo facendole sentire il suo cazzo rigido attraverso la stoffa sottile delle mutande.
Le dita di Luca si stavano insinuando all’ interno delle mutande di Sara evi trovarono il clitoride già gonfio e la vulva bagnata, cominciò ad accarezzarla. A breve erano tutti nudi Sara si trovava inpiedi e stava segando un cazzo con ogni mano Luca la stava baciando mentre le palpeggiava le tette e Marco la masturbava con due dita. Sara sentiva l’eccitazione montare e i suoi umori che le bagnavano le cosce, si inginocchio ed afferro un cazzo con la mano destra ed uno con la sinistra. “Sono proprio una ragazza fortunata” disse ad alta voce. Poi inizio a succhiare il cazzo di Luca mentre segava il cazzo di Marco. Iniziò appoggiando le labbra alla cappella e leccando al di sotto della pelle per poi iniziare a scendere fino a dove riusci a farlo entrare. Dopo alcune stantuffate si staccò e si dedicò al cazzo di Marco, non voleva che uno dei due ragazzi si sentisse messo da parte qui usò una tecnica più brutale: si avventò a bocca larga e scese fino a sentirlo in gola, poi di nuovo fuori ed ancora dentro facendo ogni volta battere la cappella in fondo al palato. Continuò per alcuni minuti ad alternarsi fra i due cazzi che aveva davanti. All’ improvviso Marco le afferrò i polsi e tirandoli verso l’alto la bloccò davanti a se.” Ora conduciamo noi il gioco per un pò… ” la fece sdraiare sul letto continuando a tenerle le braccia distese sopra la testa e le presentò il cazzo davanti alla faccia. Sara da brava ragazza spalancò la bocca e lo fece entrare. Nel frattempo Luca si era inginocchiato ai piedi del letto, le stava aprendo le cosce in modo da poterla masturbare. Quando Sara sentì le due dita entrare dentro alla sua fica fece un sobbalzo di piacere che contribui non poco a farle ingoiare quasi tutto il cazzo di Marco. Sara sentiva le ondate di piacere che salivano dalle due dita infilate nella sua fica risalirle la schiena ed era percorsa di brividi di piacere che la scuotevano quando ormai sentiva che non sarebbe riuscita a trattenere l’orgasmo che le stava per arrivare Luaca tolse le dita, Sara fece un lamento soffocato in parte la cazzo di Marco che le stava ormai scopando la faccia da qualche minuto. ‘Non crederei che puoi venire colo con le dita vero?’ detto questo il cazzo di Luca si piantò in lei, fino in fondo, quasi brutalmente. Sentire il cazzo di Luca al suo interno scatenò a Sara l’orgasmo, molto intenso al punto che Marco le tolse il cazzo dalla bocca solo per guardarla mentre veniva. Luca la stava pompando senza tregua mentre Marco aveva ripreso a scoparle la bocca. Sara si sentiva una gran troia a farsi scopare in quel modo da due persone appena conosciute. Dopo alcuni minuti di scopata Sara sentì il cazzo di Luca fremere dentro di lei, poi uscire rapidamente, Luca le afferrò le gambe le unì tenendole alzate, appoggiò il l’ asta del suo cazzo sulla fica di Sara in modo da sfregarle sul clitoride e riprese a muoversi freneticamente. Dopo alcuni secondi Sara potè percepire gli schizzi densi di sborra che le colpivano lo stomaco e il cazzo di Luca che si ammosciava lentamente sopra alla sua fica.
La tecnica usata da Luca l’aveva eccitata notevolmente e ora voleva assolutamente che qualcuno le venisse dentro per la prima volta.
Come se avesse capito quello che desiderava Marco si alzò da sopra di lei la fece mettere a pecora sopra al materasso ed incominciò a scoparla selvaggiamente. Luca nle frattempo si era seduto sul letto e il suo cazzo rincominciava a prendere vita alla vista di Sara che veniva scopata senza remore nonostante fosse già sporca di sborra, avvicinò il suo cazzo alla faccia di Sara che lo prese subito in bocca assaporando il guasto della sua fica misto a quello delle ultime gocce di sperma di Luca. Subito il cazzo di Luca prese vita e lei inizio a succhiarne la cappella mentre faceva una frenetica sega all’asta, voleva farlo venire ancora prima che finissero di scoparla.. Purtroppo la lunga scopata alla bocca di Sara aveva avvicinato notevolmente il punto di non ritorno di Marco che già stava ansimando dientro di lei. Sara sentì il cazzo pulsare dentro di lei, una sensazione che per orva aveva sempre avuto rovinata dall’uso del profilattico, si stacco la cazzo di luca continuando a segarlo mentre rimaneva a bocca spalancata sopra la cappella. Il suo secondo orgasmo l’aveva colta impreparata ed ora era li che godeva mentre il cazzo di Marco le spruzzava dentro la fica. Mentre marco si muovemea sempre più lentamente il primo spruzzo di luca le colpì ina gancia, il secondo la raggiunse in faccia e solo a quel punto Sara riusci ad emergere dall’orgasmo che stava provando abbastanza da avventarsi con la bocca spalancata sul cazzo di Luca in tempo per poter ingoiare le ultime spruzzate.

Quando il cazzo di Marco si ritrasse da lei sentì lo sperma che le colava fuori dalla fica, istintivamente strinse le gambe e cercò di tapparsi il sesso con una mano per non farlo colare fuori dopo di che corse in bagno.

Al suo ritorno in camera trovò marco e luca semi addormentati sul letto si sdraiò fra di loro e pensò che per essere la prima mezz’ora che trascorreva in gioco non se l’era cavata tanto male. Si addormentò mentre sentiva le mani di Marco e Luca che si poggiavano su di lei.

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