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Mia sorella Giuseppina 20

By 17 Aprile 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

i miei racconti
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Sequenza di
Mia sorella Giuseppina
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Mia sorella Giuseppina Cap. 20 Venerdì notte.

‘.

Con insistenza Tonino ha voluto accompagnarla in casa. Per tutto il viaggio in macchina, le aveva rovistato la figa con le dita e ora si sentiva un fuoco.

Come ha aperto la porta e sono entrati, lui l’ha presa fra le braccia e stringendosela addosso incomincia a baciarle il collo.

La luce in casa era accesa e non era sicura che non ci fosse nessuno. Ha lottato per convincerlo di fermarsi ma Tonino ha risposto incurvandosi su di lei e infilando al contempo una mano sul seno e l’altra fra le caldi e umide labbra della figa.

Ha provato ha fermargli le mani ma le forze andavano sempre più scemando mentre l’eccitazione cresceva sempre al contempo. La lingua in bocca non le permetteva di parlare e anche se involontariamente stava assecondando il bacio.

‘Bene! Ciao! Amanti appassionati.’ Michele ha detto in tono divertito. Posso vedere per imparare qualcosa di nuovo?’

‘Cosa ci fai tu qui?’ Urla Giuseppina.

‘Sorellina, ti dimentichi che ci abito anche io qua?’

‘I.. Io” Non sapendo più cosa dire.
Tonino divertito continuava a frugarle fra le caldi e umide carni. La mano al petto incominciava a sbottonare i bottoni.

‘E poi vorrei vedere se avete qualcosa da insegnare.’

Lei lo guarda smarrita e atterrita incapace di muoversi sentendo come lui continui imperterrito a palparla e a masturbarla.

Tonino gli ha sorriso sarcastico ben sapendo che avevano progettato tutto insieme. Ha poi guardato negli occhi verdi di lei.
‘Mostriamogli cosa sappiamo fare. Tanto sappiamo cosa vogliamo fare noi due, non è vero?’

Prima che potesse protestare, le ha preso la mano e la guidata verso la camera da letto.

Michele non si è perso lo spettacolo di come lei sia passata davanti a lui in cui una tetta ballava libera e nuda. Infine si è accodato a loro entrando.

Tonino impaziente le ha sbottonato i pochi bottoni rimasti e slacciata la minigonna ha gettato il tutto a terra. Ora era nuda con le sole scarpe col tacco indosso e si è lasciata portare sul letto.

Immediatamente nudo anch’essi si è allungato al suo fianco e ha incominciato a palparla ed accarezzarla ovunque. Le labbra di lui hanno baciato e succhiato i capezzoli facendola ansimare. Le labbra si sono posate alle sue e lei non le ha aperte in segno di protesta per la presenza di suo fratello nella camera.

Palpandole una tetta ha imprigionato il capezzolo fra le dita e lo ha stretto fortemente. Per il dolore che ha provato, è stata costretta ad aprire la bocca e la lingua è entrata profondamente. In bocca la lingua turbina e le labbra si consumano le une contro le altre. Nonostante la repulsione dovuta alla presenza di suo fratello incomincia ad assecondare i movimenti di lui. Si sente piacevolmente accaldata sentendo come la palpa e le accarezza il capezzolo. La lingua incomincia ad assecondare i movimenti.

‘No. No.- Continuava a dirsi fra se e se.- Non voglio. Non devo. Non con lui vicino che guarda.’

Tonino ha spostato la mano accarezzando l’addome e scendendo morbidamente anche all’interno coscia.

Il desiderio ardeva in lei. Il corpo reagiva involontario a quello che lei continuava a dirsi di non fare. Apre le gambe e Tonino è libero di poterle accarezzare il clitoride duro.

Il corpo eccitato ha avuto la meglio sulla mente. Ha incominciato a gemere pur tenendo gli occhi chiusi strettamente. Il bacino oscillava andando contro le dita di lui sentendo la durezza del massaggio. Il corpo tutto desiderava e bruciava di piacere.

Ha sentito come Tonino si muovesse al suo fianco salendole sopra e prendendo posizione fra le gambe aperte. Per agevolarlo ha aperto ancor di più le ginocchia e ha spinto il bacino in avanti. Ha sentito come il cazzo duro si facesse spazio fra le sue carni.

Per tutto il tempo Michele li ha osservati estasiato. Ha solo spostato leggermente la mano per controllare che la macchina da presa nascosta fra i libri stesse registrando correttamente. Ha visto come Tonino ha affondato il cazzo nella figa di sua sorella e fermarsi solo quando il pube fosse contro il suo.

I peli ora erano li uno contro gli altri. Ha mosso leggermente in circolo il bacino e si è goduto il caldo tepore del nido attorno al cazzo.

Michele non si è perso lo spettacolo di come lui ha incominciato a muovere il sedere sempre più velocemente. Sentiva chiaramente lo sciacquettio degli umori di sua sorella provenire dalla figa ogni qual volta che il cazzo entrava profondamente in lei o vi usciva.

Presi dalla frenesia i loro corpi si andavano incontro a vicenda e lui sempre più duro e sempre più forte la scopava. Ogni volta cercava di spingere sempre più in profondità la cappella della cazzo.
Lui stesso non aveva mai immaginato di poter arrivare a spingersi tanto con lei. La respirazione era sempre più corta e i muscoli dei loro visi erano contorti per il piacere selvaggio che li stava sovrastando. Il cazzo e tutto il corpo ardeva di desiderio sfrenato.

All’insaputa di loro due, Michele incomincia a spogliarsi rimanendo in piedi con il cazzo duro al loro fianco.
Giuseppina persa ogni cognizione di resistenza, si impugna le ginocchia aprendole a squadra. Ad ogni affondo del cazzo, lei spingeva il bacino contro quella di lui e strusciava il clitoride contro i suoi peli. Poteva sentire l’orgasmo montarle dentro quando sul più bello, lui si ferma spingendo e vibrando contro il pube facendola fremere tutta.

Alla successiva spinta le palle si stavano svuotando, eruttando zampilli di sperma caldo direttamente all’interno dell’utero.

Sentiva fremere e vibrare il cazzo in lei e questo la faceva tremare ulteriormente. Percepiva chiaramente ondate di caldo provenirle da dentro di lei.

Alla fine lui si accascia pesantemente sul suo corpo, sudato e respirando faticosamente nel suo orecchio. Infine si è spostato sul fianco, in un mucchio molle e con il cazzo ancora pulsante. Il cazzo lucido degli umori della sua amante e di sperma che ancora fuoriusciva dal meato e colava sulla pancia.

‘Desidero provare anche io.’ Ha detto Michele intervenendo.
Le ha preso una caviglia e l’ha spostata di lato divaricando ancor di più le cosce. Ha guardato l’apertura della vagina per vedere dove dovrebbe piantare il cazzo durissimo e l’ha osservata per alcuni istanti. Le labbra si aprivano come due perfette copie di lobi. Era tutto rosso e circondato da una aureola di schiuma bianca e umida. Non ha mai pensato che potesse avere un buco così grande e si è chinato su di lei.

Con il cazzo stretto nel suo pugno lo ha guidato verso l’ingresso. Una scossa elettrica lo ha colpito percorrendo tutta la schiena, quando ha sentito i muscoli stringersi attorno alla cappella del cazzo.
Ha spinto lentamente in avanti ed è entrato tutto dentro per tornare indietro fino a sentire la cappella quasi fuoriuscire per spingere nuovamente in avanti fino in fondo.

Il cazzo se lo sentiva sempre più duro ed eccitato a mano, a mano, che le spinte si facevano sempre più veloci.
I bacini si scontrano rumorosamente e lei lo sentiva dentro facendole togliere il respiro ogni volta che le urtava la cervice.
Giuseppina non aveva avuto tempo di pensare nel momento che uno ha preso il posto dell’altro.
La sua vagina era piena di cazzo e voleva godere ardentemente.
L’eccitamento ha avuto il sopravvento sulla ragione e solo i sensi del piacere erano attivi.

Il nudo desiderio di piacere si è fatto sempre più caldo e immenso.
Ha incominciato a spingere il pube contro quello di suo fratello. Ogni volta che il cazzo entrava o usciva il rumore del risucchio della vagina era sempre più forte. Sentiva chiaramente come il cazzo le scorreva lungo le caldi e umide carni dentro di lei

Michele ha incominciato a spingere avanti e indietro sempre più forte e sempre più velocemente.
Poteva percepire attorno al cazzo le pareti caldi e umide della figa di sua sorella.
Era cos’ì calda e i muscoli cos’ì stretti che sembrava avesse sete di godimento. L’obbligava quasi a non volerlo fare uscire e di dover spingere ogni volta sempre più a fondo.

Michele ha cominciato ad ansimare più forte e più pesante. La cappella sempre più ingrossata la spingeva sempre più duro e profondamente in lei ogni volta contro la cervice.

Il suo eccitamento è diventato delirio. Potrebbe sentire l’ho sperma montare lungo il cazzo e schizzare fuori l’utero.
Lei urla di piacere tremando tutta.
Lui continua a spingere inesorabilmente avanti e indietro sentendo come il cazzo pompasse sperma in una sorta di delirio-piacere intenso.

Non potendo più andare avanti, si è accasciato sui gomiti per cercare di non schiacciarla troppo. Le tette strette contro il suo petto entrambi ansimando nell’orecchio dell’uno e dell’altro.

Giuseppina si sentiva svuotata ed esausta. Come il respiro le è tornato normale ha aperto gli occhi ed ha potuto vedere i capelli di suo fratello.
Lo accarezza lungo la schiena. ‘Michi, non ho mai provato nulla di simile.’

Con il cazzo ancora piantato e palpitante in lei, si è discostato e ha notato come entrambi fossero sudati. La guarda sorridendole e pensando che vorrebbe ripetere un altro giro su questa giostra meravigliosa. Si è spostato di lato e ha visto Tonino seduto a terra con le gambe accavallate e il cazzo duro e dritto puntare verso l’alto.

Lei beatamente con gli occhi chiusi e le gambe aperte e abbandonate senza forze, si rilassa pensando al piacere appena esploso in lei. Sente come il cazzo le esce da dentro lasciandola un senso di vuoto. Ora può respirare liberamente e l’aria le può accarezzare la pelle calda e sudata.

‘Vieni. Mantienila al caldo.- Ansimando pesantemente.- Desidero scoparla finche non posso più reggermi in piedi.’

Tonino non ha detto nulla. Come ha recuperato forza e vigore dalla goduta precedente, si è scoperto ad osservare con bramosia e piacere il corpo di Michele che saltava su quello di sua sorella. Le chiappe di lui le vedeva salire e scendere alternativamente notando chiaramente come facessero forza a scoparla profondamente e duramente.
Non riusciva a distogliere la vista da quello spettacolo. Le loro facce erano espressione di piacere intenso e di assoluto erotismo. Poteva vedere ogni volta il cazzo di Michele sprofondare in lei e le tette dondolare al ritmo della loro scopata.

Aveva sentito come il piacere è salito in lui rendendo il cazzo sempre più duro. Quando Michele lo ha invitato a prendere il suo posto si è detto ‘E perché no?’
Giuseppina è così calda ed eccitante che non ci ha pensato due volte.
‘Oramai ciò che è fatto, è fatto.’ Si dice fra sé.

Sale sul letto e si posiziona in mezzo alle sue gambe. Può bearsi nel vedere la figa aperta da cui sgorga lo sperma bianco misto ai suoi umori. Può vedere come i peli di lei siano tutti bagnati e viscidi di sperma. Le labbra della vulva aperte e gonfie lasciavano trasparire le piccole labbra interne rosse e il buchetto del piacere aperto con i muscoli che si muovevano spasmodicamente. La vagina era ancora calda e assetata di godimento.
‘Quali piaceri proibiti e sconosciuti si nascondevano ancora dentro là?’ Si chiedeva

Ha fatto scorrere il cazzo nel foro lubrificato. Poteva sentire come le pareti della vagina si aprissero come burro fuso e caldo rendendo il cazzo ancor più caldo e duro.

Come il godimento è montata sempre più in lei, la mente si è spenta. Ogni remora è svanita. Il suo corpo chiedeva solo piacere accompagnando il movimento di lui con lunghi gemiti.

Il cazzo duro e curvo entra in lei andando avanti e indietro. Sempre più forte spinge il pube contro di lei e sempre più velocemente spinge il cazzo dentro di lei. Ogni volta che la cervice veniva urtata, sussultava tremando e singhiozzando.

Insieme si scontravano l’uno contro l’altro guardandosi in faccia a vicenda con le loro bocche a pochi centimetri.
Il corpo bruciava tendendosi di piacere. Si è presa nuovamente le ginocchia e le ha aperte nuovamente ai lati spingendo sempre più forte il pube contro il suo.
Sentiva chiaramente le palle andare a sbattere contro il culo di lei e lo sperma montare lungo il cazzo per esplodere. Come gli schizzi hanno incominciato ad uscire ha urlato accompagnato dall’orgasmo di lei. Le pareti della vagina sembravano affamate e si stringevano attorno al cazzo come se stesse mungendolo. Ha continuato ha spingere il caldo seme in lei ansimando e urlando fino a cadere sfinito su di lei.

Non si è reso conto quanto tempo è rimasto sopra di lei. Ha continuato a respirare muovendo dolcemente il cazzo sentendo come le pulsazioni della vagina venissero scemando.
‘Spostati che sono pronto.’ Gli dice Michele riportandolo alla realtà.

Girando la testa lo vede piegato di lato e con il cazzo nella bocca di lei.

Senza forze e sfinito Tonino si sposta di lato.

Ha osservato rallegrandosi, come Giuseppina sia abbandonata oscenamente sul letto. La testa di lato in piena azione e dalle guance infossate, ha capito che lo stava succhiando voracemente . Le braccia gettate hai lati come le gambe aperte e piegate. Le labbra della vulva rosse e gonfie. Dall’apertura vaginale fuoriusciva un lungo rigagnolo di sperma e umori.

Come Tonino si è spostato lui si è gettato in ginocchio fra le sue gambe. Il cazzo è entrato e i muscoli lo hanno stretto dandogli una squisita scossa di piacere.

Nel sentirlo entrare ha stretto i pugni prendendo e tirando le lenzuola. Scosse di piacere l’hanno invasa nuovamente come il cazzo ha incominciato andare avanti e indietro dentro di lei. Non aveva più forze per reagire. Il cervello era sparito lasciando che tutto il corpo godesse come un assetato di continui stimoli di piacere. Tutto in lei bruciava di godimento e dalla voglia di provare solo piacere in una sorta di rinascita e morte continua.

Il suo eccitamento cresceva seguendo il ritmo della scopata. Sempre più forte e brutalmente il cazzo veniva spinto in lei e più alto era il grado di eccitamento cui raggiungeva.

Godeva di ogni spinta e affondo che sentiva. Tutta la zona pubica le bruciava e sentiva come il cazzo in lei le riempisse le carni. Percepiva chiaramente come la cappella andava avanti e indietro.

L’orgasmo le esplode nelle viscere inaspettato. Urla restando senza fiato tremando mentre le unghie si impuntano nelle carni del sedere del fratello. Lo spinge sempre più forte dentro di lei sperando che si fermasse ma inesorabilmente lui continua facendola urlare per le successive ondate di godimento.

I movimenti di lui hanno incominciato ad aumentare di intensità e velocità fino a sentirlo gemere e urlare. La sua mente era in un turbine di sensazioni ma ha percepito chiaramente come suo fratello le sborrasse nelle sue profondità della vagina. Il caldo sperma si riversava in lei e poteva percepirlo chiaramente come se potesse vederlo. Lui si abbandona su di lei ansimando dopo l’ennesimo urlo di piacere.
Dopo un tempo indefinito ha potuto sentire come il cazzo si raggrinzisce diventando molle per fuoriuscire, quando lui si scosta cadendo di lato sul letto.
Restano entrambi a respirare pesantemente cercando di recuperare forze e ragione.

‘Tocca e te.’ In un filo di voce.

‘Fermiamoci. Non so se ne sono ancora in grado.’ Obietta Tonino

‘Non mi interessa se vuoi o non vuoi. Mi basta che la tieni in caldo per mè. Desidero scoparla ancora.’

Tonino ha osservato Giuseppina come era abbandonata sul letto. Sulla faccia aveva un sorriso sognante, quasi fosse incosciente. Aveva mantenuto le gambe allargate e il bacino incurvato verso l’alto. Le labbra della vagina erano perfettamente visibili con tutta la parte attorno umida, il colore sembrava di un rosso acceso anche se sbiadito dalla schiuma bianca fatta di sperma misto a umori che ricopriva tutto. La sua posizione sembrava che dicesse che si offriva, che era pronta e in offerta e che aspettasse il seguente cazzo duro.

Tonino ha strisciato fra le sue gambe e ha fatto scorrere il suo parzialmente duro cazzo nella figa palpitante.
Come lo ha infilato ha potuto sentire il caldo delle pareti vaginali stringersi attorno al cazzo. Come è entrato un rumore sordo ha sgorgato dalla figa facendo fuoriuscire un rigagnolo di sperma. Anche lui ha gemuto accompagnato da lei, nel sentire il caldo tepore della figa o lei nel sentirsi riempire nuovamente. Come ha incominciato a muoversi sul suo corpo il cazzo, piano, piano si ingrossa fino a raggiungere le normali proporzioni.

Potrebbe sentire come il paletto caldo e duro si intrufoli in lei e come la stia portando al limite oltre la soglia del piacere.
Inesorabile e lungamente è durata la scopata. Sempre più profondo e sempre più veloce sentendo come il cazzo pur rimanendo duro tardava a godere.

Michele si è seduto vicino a loro osservandoli tenendo il cazzo moscio in mano.
Ha osservato come il viso di sua sorella fosse contorta dal piacere e come gemeva. Tonino la scopava con scientifica cadenza vedendo come le natiche si muovessero mentre lui si alzava e abbassava accompagnando il tutto da mugolii sempre più forti.

Si è alzato e le ha messo la cappella in bocca sentendo come i gemiti lo stimolassero facendogli vibrare il cazzo mentre lei succhiava aspirando aria come poteva.
Vedendo che non collaborava presa com’era dalla scopata ha iniziato a masturbarsi da solo osservando come il cazzo si induriva poco per volta.
Ha rallentato il movimento della mano per osservare la coppia scopare sperando che Tonino godesse velocemente, non voleva goderle in bocca ora che era possibile scoparla liberamente.

Michele osservandoli, capisce dai grugniti sordi che Tonino sia prossimo al venire come al contempo Giuseppina vedendo come si stia muovendo tutta.

Tonino spingeva sempre più velocemente e sempre più forte. Ha tremato e si è irrigidito tutto. Infine si è impuntato con le gambe contro di lei spingendo fortemente mentre la sborra schizzava per l’ennesima volta. Ogni pur breve schizzo era una squisita agonia.

Michele continuava a tenere il cazzo in bocca a sua sorella sentendola come tremava e ansimava.

Sfinito Tonino si è incurvato ed è caduto stanco morto al proprio fianco lasciando a Michele il libero accesso.

Trionfante l’ha osservata come era sudata e imbrattata di sperma e come le fuoriusciva in abbondanti fiotti.

Michele si è avvicinato e ha accarezzato le cosce di sua sorella. è salito lungo l’interno della gamba fino ad infilare un dito dentro la figa.
Dovuto più per un effetto riflesso, Giuseppina ha allargato le gambe ancor di più per permettere al cazzo successivo di entrare comodamente.

Si è allungato sopra al corpo ansante ed ha piantato il cazzo non perfettamente duro in lei. Gli è sembrato che il cazzo ballasse eccessivamente dall’ultima volta ma la pressione delle pareti l’ho ha eccitato portandolo presto al limite. Cercava di spingere in fondo la cappella come poteva sentendo come le braccia e le gambe fossero sempre più stanche.

Il ritmo irregolare della scopata la infastidiva e la portava nuovamente a gemere ogni qual volta il cazzo sprofondava in lei.

Ogni volta spingeva più forte e più profondo.

Giuseppina urlava e gemeva sempre più forte.

Ora che il cazzo aveva ripreso la dura consistenza lo usava come se volesse martellarla. Voleva farla impazzire di piacere. Voleva arrivarle con la cappella del cazzo a urtare contro la cervice e oltre.

Le natiche si flettevano al ritmo ogni volta che il cazzo veniva spinto nella profonda vagina di sua sorella. Sempre più forti erano gli sciaquettio che fuoriuscivano dalla figa ogni qual volta questo veniva riempita di cazzo.

Messosi le sue gambe sulle spalle, si è irrigidito e ha spinto il cazzo più in profondità.
Ogni volta che lui spingeva lei gorgogliava singulti e gemeva. Aveva le ginocchia sulle tette e sapeva solo che stava godendo e provando un infinito e continuo piacere.

Michele continuava a spingere sempre più forte e sempre più profondamente. Il sudore gli colava dalla fronte cadendole addosso.
Le palle colpivano il culo schiaffeggiandolo sonoramente.
Sentiva che lo sperma era prossimo ad uscire.
Si è irrigidito sentendo come la sborra schizzava in lei nelle profondità di sua sorella.
Entrambi tremavano e gemevano fino a che non le ha liberato le gambe e sono rimasti l’uno dentro all’altro, l’uno sopra l’altro.

Michele si è girato su un lato facendo fuoriuscire il cazzo oramai molle e restando al lato di lei a respirare pesantemente.

Tonino era seduto sulla sedia ad osservarli con un espressione fra lo stanco e il meravigliato.
‘Soddisfatto?’

Michele sorride pur sentendosi tutti i muscoli doloranti.
‘Si e vedo che anche tu lo sei.’

Osservano Giuseppina che non si è mossa. è rimasta con le gambe aperte e la testa di lato con i capelli che le coprono la faccia. Umidi di sudore.

Tonino prende la videocamera e si mette a filmarla lentamente e da vicino camminando attorno al letto.
Le fa un primo piano al viso cui tiene gli occhi chiusi e come respira affannosamente. Ha un espressione gioiosa e sembra quasi che dorma. Le tette si muovono al ritmo della respirazione e i capezzoli duri luccicano imperlati dal sudore. La pancia si muove pesantemente al ritmo della respirazione. Il pube con i piccoli peli ricci è tutto umido di umori e di schiuma appiccicosa di sperma. La figa tutta rossa e violacea. Le piccole labbra esterna della vulva sono gonfie e imperlate di schiuma. Dalla piccole labbra interne piccoli movimenti muscolari. Il foro aperto della figa lasciava sgorgare sperma misto a umori vaginali. Le gambe oscenamente aperte e pesantemente abbandonate sul letto.

‘Bene, l’ultima non è stata molto buona.- Con fatica Michele si alza e si avvia verso la cucina.- Non ha collaborato molto.’
Torna poco dopo con una confezione di succo.

Tonino si è diretto in bagno dove ha bagnato una salvietta ed è tornato da lei. Piegato in avanti ha iniziato a pulirla delicatamente. L’ha rigirata e messa su un fianco. Ha pulito parte dello sperma colato sul lenzuolo e insieme l’hanno coperta.

Ha pulito ancora la faccia mettendole apposto il ciuffo e poi sono usciti chiudendo la porta dopo averle dato un ultimo sguardo.

‘Abbiamo tante di quelle registrazioni da poterle fare quello che vogliamo per il resto della vita.’ Tonino mentre si riveste.

Adagiandosi stancamente al muro. ‘Non ho più la forza per fare neppure un metro.’
Si palpeggia il cazzo molle e vede che dal meato fuoriesce una stilla di sperma e i peli sono tutti imbrattati di sperma.

‘Fortunato te. Io devo andare ancora a casa. Tu non devi fare altro che infilarti a letto.- Stancamente si alza dalla poltrona e si avvia verso la porta.- Dai che vado. Domani è una lunga giornata e ho dei progetti per tua sorella.’

Toccandosi ancora il cazzo pendulo. ‘Mi sa che domani dovrai modificarli. Non avremo più munizioni per molto tempo.’

Ridono mentre insieme si avviano verso l’ingresso. Tonino finisce di mettersi la giacca e dopo un ultimo saluto esce di casa.
‘Mi raccomando domani, tienimi informato sulle condizioni di salute. Ho paura che abbiamo esagerato.’

‘Si, già, anche io sono tutto rotto.’
Ridono mentre la porta si chiude e i due prendono la strada per i rispettivi letti.

Maxtaxi

Aiutatemi a migliorare. Aspetto le vostre critiche.
Sono in attesa delle vostre proposte e suggerimenti da inserire nei prossimi capitoli’

taximassimo@yahoo.it anche msg nelle poche volte che sono collegato.

Ultima correzione 18-08.-07

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