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Non si va a cena fuori…

By 13 Luglio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Che stronzo mio marito!
Stasera mi aveva promesso di portarmi fuori a cena e invece ha invitato i suoi amici a giocare a poker. Chiamarli amici poi mi sembra esagerato, li ha appena conosciuti. Anche loro frequentano il bar dove ci fermiamo per un aperitivo dopo essere stati in spiaggia tutto il giorno, per poi rientrare per la cena nell’appartamento che abbiamo affittato per un paio di settimane al mare .
Dopo una settimana sempre rintanati finalmente l’ho convinto di portarmi fuori a cena in un bel ristorante della zona, dopo diverse sere che cucino io mi pare giusto essere premiata con una serata di totale relax.
Invece lui il pomeriggio decide di invitare i suoi nuovi amici per una partita di poker nel nostro appartamento. Ha invitato Ivan e Vanya, due amici rumeni, che da anni vivono in Italia, che con mogli e figli sono a qualche ombrellone di distanza dal nostro, Johan un tedesco sui sessant’anni con cui abbiamo stretto amicizia qualche anno fa in quanto anche lui come noi frequenta con la moglie lo stesso bagno, nello stesso periodo da diversi anni ed infine Marco una ragazzo di meno di trent’anni in ferie con la fidanzata.
Mi ha assicurato che la partita non sarebbe durata tanto, invece quando rientro dalla spiaggia stanno ancora giocando. Mi tranquillizza dicendomi che hanno quasi finito, di iniziare a prepararmi che appena gli altri fossero andati via, saremmo usciti a cena. Li lascio in salotto, salgo di sopra, mi lavo, mi vesto con un bel vestitino aderente, adatto per il posto molto raffinato dove ho prenotato, mi trucco adeguatamente e dopo quasi un’ora torno di sotto. Al mio ingresso tutti gli uomini restano incantati nel vedermi, non avrei mai pensato ad una reazione del genere, visto che tutti mi hanno vista in spiaggia in costume tutta la settimana, si vede che vestita, truccata e con i tacchi alti suscito più attrazione che praticamente nuda. Comunque la partita sembra ancora lungi dal volgere al termine. Mi siedo sul divano, accendo la televisione e aspetto, dopo mezz’ora inizio a spazientirmi, dopo un’altra mezz’ora non ne posso più. Mi alzo e faccio una scenata a mio marito.
Non finisco di parlare che lui si alza e mi molla una sberla sul viso.
‘Come ti permetti di mancarmi di rispetto davanti ai miei ospiti!’ Mi urla.
‘Ma” Cerco di replicare ma nel frattempo mi arriva un altro schiaffo.
‘Chiedi scusa a tutti!’ Mi ordina.
Intimorita dalla reazione di mio marito dico ‘Scusate, non volevo”
‘Bene, visto che non meriti che ti porti a cena, puoi toglierti quel vestito.’
Rassegnata faccio per tornare di sopra in camera per mettermi più comoda ma lui mi dice ‘Non ti ho detto che puoi lasciare la stanza.’
‘Come?’ Dico guardandolo facendo poi scivolare lo sguardo sugli altri uomini presenti nella stanza.
‘Ho detto che devi toglierti quel cazzo di vestito qui!’
Devo premettere che con mio marito ogni tanto giochiamo al padrone e alla sottomessa, cose soft, ordini perentori, qualche sculacciata, un po’ di bondage, ma il tutto si &egrave sempre limitato a noi due, non abbiamo mai fatto uscire questo gioco dalla nostra intimità.
‘Ma Amore” lo guardo implorante.
‘Amore un cazzo, spogliati!’ Mi ordina con sguardo deciso che fa scattare l’orgoglio di tenergli testa.
Afferro l’orlo del vestito e lo tiro verso l’alto, restando in perizoma nero e reggiseno a balconcino coordinato davanti agli ospiti ammutoliti da tutta la scena a cui hanno appena assistito.
‘Ora tira fuori le tue tette da troia.’
Mi sgancio il reggiseno e lascio la mia quarta fare sfoggio imperioso, un seno che quelli uomini avevano sempre potuto solo ammirare costretto dentro al casto costume che porto in spiaggia.
‘Via anche gli slip!’
Tolgo anche il perizoma e resto sono con i sandali con il tacco, mostrando il mio pube completamente depilato.
‘Girati, apriti il culo, mostra le tue oscenità ai nostri ospiti.’
Mi giro completamente, mi piego a novanta gradi e con due mani mi apro le chiappe.
‘Apri di più! E non muoverti!’
Tiro ancora di più le mani in modo di ottenere la massima divaricazione delle mie parti intime, la mia figa ed il mio culo sono ora completamente esposti a quegli estranei.
Mentre resto immobile in quella posizione sento mio marito che si mette a frugare nei cassetti in cucina, dopo qualche minuto ritorna, mi afferra le mani, mi sovrappone i polsi e me li sento stringere da qualcosa che presumo sia una fascetta da elettricista. Mi ritrovo con le mani bloccare dietro la schiena.
Le sue dita si fanno strade tra le mie natiche, si strofinano sulle mie grandi labbra provocandomi brividi di piacere. All’improvviso mi arriva uno schiaffo sul culo, poi un altro, poi un altro ancora e altri in rapida successione. Mio marito si porta davanti a me e ripete la stessa cosa sulle mie tette, mi molla una decina di schiaffi sul seno finch&egrave non si accende di una bella colorazione rossa.
‘In ginocchio.’
Mi inginocchio davanti a lui, si apre i pantaloni e mi ficca il suo cazzo in bocca, inizia a scoparmela tenendomi ferma la testa con una mano. Dopo un po’ si sfila, mi strattona per i capelli e mi dice: ‘Ora per chiedere scusa ai nostri ospiti della tua maleducazione farai la stessa cosa a tutti quanti. Devi tenere sempre la bocca spalancata e non devi dire una parola, capito?’ Faccio cenno di si con la testa.
In ginocchio, con le mani legate dietro la schiena e la bocca ben spalancata mi avvicino a Marco, che nel frattempo lo aveva già tirato fuori, e inizio a succhiarglielo, lui, visto che non posso usare le mani, ne approfitta spingendomi la testa più in giù possibile, in modo da farmi entrare più cazzo possibile in gola.
Quando si ritiene soddisfatto mi lascia andare, sempre in ginocchio, giro attorno al tavolo e mi ritrovo di fronte il cazzo di Johan che spunta fiero dal cespuglio grigio dei peli pubici. Me lo lascio scivolare ripetutamente in bocca mentre lui con le mani mi strapazza i capezzoli.
Passo oltre e arrivo a Ivan, me lo sbatte in bocca due tre volte di prepotenza, poi si alza e mi ficca in gola i suoi pelosi coglioni, sono grossi, mi riempiono completamente la bocca, a malapena riesco a farli entrare.
Alla fine finisco con Vanya, lui lascia fare tutto a me, si gode la mia bocca passivamente mentre il suo amico mi schiaffeggia sonoramente il culo.
‘Vieni qui.’ Mio marito, che nel frattempo si &egrave riseduto mi chiama verso di se.
Instabile, arranco verso di lui e riprendo in bocca il suo cazzo.
‘Guardami.’ Dice afferrandomi la testa in modo che i nostri sguardo fossero in linea diretta.
‘Stasera tu non sarai mia moglie, tu sarai solo una cagna che sarà usata da me e da questi signori. Hai capito?’ Faccio un cenno di assenso con la testa.
‘Ripetilo.’
‘Stasera sarò la vostra cagna e pronta ad essere usata come meglio volete.’
Mi giro verso Marco, che si &egrave alzato e messo al fianco di mio marito e gli prendo in bocca il cazzo.
‘Che cazzo fai?’ Mi dice mio marito, ‘mi hai chiesto il permesso di farti scopare la bocca da quel cazzo?’
‘Scusa”
‘Scusa cosa?’
‘Scusa Signore, può questo cazzo scopare la mia bocca?’
‘Vedo che hai capito, fatti scopare la bocca e ricordati di ringraziare, ogni volta che uno di questi signori ti concede l’onore di farti scopare dal loro cazzo devi rin-gra-zia-re.’
Apro la bocca e lascio che il cazzo di Marco mi scopi la bocca. Con una mano dietro la testa me la tiene bloccata mentre l’altra mi afferra per il collo. Immobilizzata in quella posizione sento il suo cazzo spingersi sempre più a fondo nella mia gola, trattengo a stento i colpi di tosse, finch&egrave si toglie e torno a respirare a pieni polmoni.
‘Grazie.’ Rivolta a Marco.
‘Grazie cosa?’ Mi risponde.
‘Grazie per avermi scopato la bocca signore.’
Ora mi ritrovo con tutti i quattro cazzi davanti alla faccia, mentre mio marito si gode la scena ancora seduto sulla sedia. Mi do da fare a succhiare ripetutamente i cazzi disposti in cerchio intorno a me. Passo avidamente da uno all’altro e cercando di farli entrare ogni volta più a fondo nella mia gola ed ogni volta che uno esce dalla mia bocca ‘Grazie signore’.
Mio marito si sposta sul divano e mi ordina di salire sopra di lui. Salgo a cavalcioni sopra di lui e lascio scivolare il suo cazzo dentro di me. I due amici rumeni si portano davanti a me offrendomi i loro cazzi da succhiare.
‘Sei a posto così troia?’ Mi chiede mio marito.
‘No.’
‘Cosa vuoi?’
‘Un cazzo nel culo.’
‘Allora chiedilo come si deve a questi signori.’
‘Vi prego, scopatemi il culo.’ Chiedo con aria supplicante a Johan e Marco.
Johan non se lo fa ripetere due volte e in un attimo &egrave dietro di me ed infila prontamente il suo cazzo nel mio culo. ‘Eccoti accontentata troia italiana’ Mi dice con il suo accento tedesco.
E’ la prima volta che mio marito mi offre ad altre persone ed &egrave anche la prima volta che mi ritrovo a sperimentare una doppia penetrazione con due uomini, con mio marito l’avevo già provata ma usando un vibratore come secondo cazzo. L’esperienza &egrave stupenda, sentire un secondo membro che si muove indipendentemente dal primo non &egrave paragonabile ad un pezzo di plastica inerte.
Johan nonostante i suoi sessant’anni sa come muoversi e affonda il più possibile il suo cazzo nel mio didietro mentre io lo incito a spingere sempre più a fondo.
Quando penso sia al limite si sfila (‘Grazie signore per avermi scopato il culo’)e lascia il posto a Marco che non &egrave da meno del tedesco ‘Vediamo puttana se ti piace anche il cazzo italiano piantato nel culo’. Mi pompa sempre più a fondo finch&egrave anche lui decide di uscire da dentro di me prima del punto di non ritorno (solita frase di ringraziamento) mentre per tutto il tempo che i due mi scopavano il culo ho continuato a succhiare i cazzi di Ivan e Vanya (‘Grazie per avermi lasciato succhiare i vostri cazzi’).
Finalmente mio marito decide di liberarmi i polsi, lui si accomoda sulla poltrona di fronte al divano, Ivan si sistema sotto di me, mi fa girare a pancia in su, questa volta tocca a lui farmi il culo e lascia la mia figa al suo amico mentre Marco e Johan preferiscono riposare i loro membri infilandoli nella mia bocca.
I due amici rumeni ci danno dentro alla grande, come stessero scopando una puttana qualunque, sento le punte dei loro cazzi scontrarsi dentro di me, i miei gemiti di piacere vengono soffocati dai cazzi degli altri due che ripetutamente mi riempiono la bocca. Sto godendo come una matta.
I quattro si scambiano ripetutamente le posizioni e io ringrazio ogni volta: ‘grazie per avermi scopato la figa’, ‘grazie per avermi sfondato il culo’, ‘grazie per avermi permesso di scucchiarle il cazzo.’ Mentre mio marito si gode divertito la scena toccandosi il cazzo davanti allo spettacolo che gli sto offrendo.
Dopo più di un’ora di questo trattamento sono esausta e per fortuna sono esausti anche loro, hanno i membri che scoppiano e non vedono l’ora di venire.
Mio marito si avvicina e mi sussurra qualcosa all’orecchio’
‘Vi prego, fatemi bere la vostra sborra.’ Suggerimento stupendo.
I quattro si accomodano sul divano e io in ginocchio di fronte a loro, meno e succhio uno alla volta i loro cazzi finch&egrave il loro nettare non si deposita sulla mia lingua, ogni volta guardo l’uomo che ho di fronte in segno di ringraziamento, spalanco la bocca per fargli vedere che ho ancora il suo succo in bocca, la richiudo, mando giù e la riapro per fargli vedere che il suo dono non &egrave stato sprecato.
Per ultimo concedo lo stesso trattamento anche a mio marito, ma il mio sguardo verso di lui non &egrave solo di ringraziamento, &egrave anche di amore!
Dopo aver ringraziato i nostri ospiti un’ultima volta mi ritiro in camera e mi concedo una lunga e rilassante doccia, quando torno di sotto se ne sono già andati.
Sicuramente domani in spiaggia ci guarderemo tutti con occhi diversi’ l’ultima settimana di ferie sarà una settimana molto particolare’

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