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Nora e l’Abisso

By 7 Agosto 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Nelle ultime settimane Nora subisce l’arrivo della primavera. Il clima ancora instabile di marzo le mette irrequietezza e come tutti gli anni in questo periodo sente il bisogno di grossi cambiamenti, di qualcosa che la scuota dal torpore invernale, qualcosa che la risvegli. Ha bisogno di grandi novità.

Negli ultimi tempi si sta interessando sempre di più alle dinamiche BDSM, le &egrave sempre piaciuto il sesso forte, le piace essere guidata e ricevere ordini, le da estrema soddisfazione sentire i complimenti quando esegue correttamente le richieste. Sta facendo diverse ricerche su internet, si &egrave iscritta da qualche settimana su un famoso sito internazionale che raccogli gli appassionati del genere e sta ricevendo diversi contatti interessanti. Certo ci sono aspetti estremi che non la attraggono, ma l’idea di trovare un Dom in zona che la possa seguire e istruire la intriga molto. Purtroppo molti si rivelano già online delle persone un po’ strane, alcuni parlano a malapena l’italiano (e Nora &egrave una piccola grammarnazi, certe storpiature proprio non le regge), altri &egrave riuscita a incontrarli anche dal vivo per un caff&egrave e per avere un impatto visivo. Nessuno l’ha colpita veramente, non &egrave scattata la scintilla. – Mi rendo conto di essere molto esigente, ma non &egrave una cosa che si può prendere sottogamba’ meglio vagliarne di più per essere sicura di trovare quello giusto –

Oggi nella sua inbox ci sono due nuove richieste di amicizia. Una delle due la attrae di più.

Abisso68: Ciao Nora, mi piacerebbe molto conoscerti, dalla tua descrizione sembra tu stia cercando un Dominatore per far esplodere la tua indole. Io sono un Master da molti anni e ho fatto da trainer a diverse sub e slave. Voglio incontrarti appena possibile, io sono più che sicuro di essere la persona giusta per te. Aggiungimi su kik, abyss_68

Nora percepisce un po’ troppa sicurezza, per la sua piccola esperienza quelli così sicuri di sé spesso si rivelano dei grandi bluff. Apre comunque kik e cerca l’account.

Nora: ciao, ho letto il tuo messaggio, mi farebbe piacere conoscerti meglio

abyss_68: buongiorno Nora, hai fatto molto bene a contattarmi. Cosa stai facendo ora?

Nora: mi sono appena alzata, devo prepararmi per andare a lavoro.

abyss_68: mmm’ e che lavoro fai?

Nora: sono impiegata in una multinazionale, mi occupo di statistiche

abyss_68: leggo dal sito che hai 35 anni, sei impegnata?

Nora: no, ho vissuto una storia lunga, con tanto di convivenza, ma mi son resa conto che stava diventando troppo monotona e ho rotto qualche mese fa

abyss_68: hai fatto bene Nora, meglio lasciare il prima possibile la zavorra, prima che diventi un problema. Vuoi farmi qualche domanda? Puoi farlo

Nora: mmm sì’ 68 &egrave il tuo anno di nascita? Hai 48 anni?

abyss_68: sì, &egrave un problema per te? Sono troppo vecchio?

Nora: no, anzi, sicuramente hai molta esperienza ed &egrave quello che sto cercando. Sei sposato o impegnato?

abyss_68: sono sposato, ma mia moglie &egrave fuori da queste dinamiche, preferisco avere a che fare con partner sulla mia stessa lunghezza d’onda. Lei &egrave con me da tanti anni, &egrave la zavorra che non ho lasciato quando potevo’ adesso ormai &egrave troppo tardi. Va bene così.

Nora: capisco’ ed &egrave da tanto che pratichi come Master? Avrai avuto diverse slave

abyss_68: sì, sono ormai quasi vent’anni cara, da quando ancora non era di tendenza il bdsm e ci prendevano per pazzi e malati ahahah. Adesso con internet e con queste cinquanta sfumature almeno l’ambiente si &egrave popolato di qualche donzella curiosa, prima era molto più difficile trovarsi.

Nora: mi piacerebbe incontrarti, così per prendere un caff&egrave e vederci a quattr’occhi se per te non &egrave un problema

abyss_68: nessun problema cara, mi fa molto piacere come ti ho già detto. Anche stasera, siamo della stessa città, dimmi tu dove e l’ora

Nora: va bene, ti mando un messaggio più tardi per farti sapere a che ora esco e il posto. Ora scappo, rischio di arrivare in ritardo :P

abyss_68: corri, corri piccola Nora’ a dopo

Durante la giornata lavorativa Nora ripensa ad Abyss, lo trova davvero molto interessante – spero davvero non si riveli un bluff come gli altri’ ma le premesse per essere quello giusto ci sono tutte – Riesce a mandare un messaggio con l’ora e il luogo per l’incontro e lo manda con dita tremanti di emozione. &egrave ormai giunta l’ora di uscire ma Nora vede avvicinarsi il suo capo, Mario, un ometto insulso e irritante. Si affianca alla sua scrivania e con aria dimessa, appoggia un fascicolo. Nora lo guarda e solleva lo sguardo verso di lui con espressione interrogativa. ‘Va fatto entro oggi Nora’ Me lo hanno appena dato anche a me’ non prendertela con me’
‘Ci sei tu qui, con chi dovrei prendermela?’
‘Ehehehe, hai ragione’ ‘
‘Questo mi costerà almeno due ore di lavoro Mario’ ma te ne rendi conto??’
‘Lo so’ Mi spiace, davvero…’ E con queste parole l’inetto si allontana lasciando Nora con un’espressione fra il disgusto e lo stupito.

Nora: Ciao’ mi spiace ma un inconveniente a lavoro. Non credo riuscirò ad uscire prima di due ore. Credo che il nostro caff&egrave dovrà essere rimandato’ mi spiace

abyss_68: ciao Nora, non preoccuparti, sono cose che capitano. Perch&egrave invece non trasformiamo il caff&egrave in una cena? Niente di formale e avremo più tempo per parlare, che ne dici?

Nora &egrave molto indecisa. Un invito a cena le sembra davvero impegnativo come primo incontro. Ma allo stesso tempo trova anche scortese rifiutare il suo invito.

Nora: va bene, mi sembra il minimo accettare visto che sei così disponibile :)

abyss_68: perfetto, allora ci vediamo al ‘Gatto Nero’ hai presente? I gestori sono degli amici, il posto &egrave molto centrale e i gestori sono miei amici.

Nora: ho presente ma non ci sono mai stata’ ma amando i gatti non posso che essere felicissima per la scelta :)

abyss_68: Perfetto, ci troviamo là per le 20.30, va bene?

Nora: Benissimo, a dopo!

Nora passa un’ora e mezza completamente assorta nel lavoro per finire il prima possibile. Riesce a consegnare dopo un’ora e tre quarti, anche prima delle due ore previste. Sta spegnendo il pc e sono le 19:00 – Ho giusto il tempo di passare a casa, cambiarmi e rinfrescarmi un po’ e poi devo riuscire immediatamente – Prende al volo la borsa ed esce con passo leggero.

Una volta a casa si spoglia velocemente e si butta dentro la doccia, si sente elettrizzata per l’incontro e anche parecchio agitata. Cerca di lavarsi velocemente ma poi quasi sovrappensiero la sua mano indugia sulla sua fessura, il calore dell’acqua, il profumo di vaniglia e arancia, la voglia di scaricare un po’ di tensione ed ecco che le dita di Nora scendono a stuzzicare il clitoride già pronto e reattivo. I brividi si irradiano verso tutto l’addome e dietro fino alla schiena, continua a fare piccoli cerchi e sente piano piano la tensione scivolare via, come le gocce di acqua scivolano sul suo corpo. Appoggia una mano sulle piastrelle lisce, con l’altra continua a masturbarsi, infila due dita a fondo e comincia a stantuffare, il movimento fa sbattere e sfregare il palmo sul clitoride, il ritmo aumenta, Nora chiude gli occhi e dischiude le labbra per emettere un gemito leggero e l’orgasmo la assale improvviso con mille brividi.

Finisce velocemente di prepararsi, si sente molto più rilassata dopo la doccia. Decide di vestirsi in maniera molto sobria e informale, pantaloni e una maglia leggera, niente tacchi. Esce di casa dieci minuti prima delle 20:00, il suo anticipo sull’anticipo &egrave ormai quasi patologico.

Riesce a trovare un parcheggio molto vicino. Il tempo di chiudere la macchina e sente il messaggio arrivare.

abyss_68: Nora io sono già dentro, ti aspetto.

Nora: ok, io sto per entrare

Entra nel locale, si guarda in giro velocemente, ci sono pochi clienti, solo uno &egrave da solo al tavolo e la sta guardando con un sorriso sornione. Si alza e le fa cenno di accomodarsi.
‘Ciao Nora, mi fa piacere vederti, sei proprio come ti immaginavo’ Le stringe la mano, la tira a s&egrave e la bacia sulla guancia. Nora sente avvampare il viso.
‘Ciao’ Meno male siamo riusciti a vederci comunque’ Nora ha lo sguardo sfuggente, si sente molto in imbarazzo ed evita di guardarlo in faccia. Lui l’aiuta a sedersi avvicinandole la sedia.
‘Beh, quando il destino ti permette di incontrare una persona interessante devi fare di tutto per dargli una mano, no?’ Gli risponde lui sorridendo mentre si siede al suo posto.
Siedono a un piccolo tavolo quadrato, l’uomo decide di sedersi nel lato a fianco a Nora non di fronte a lei. Nora prova ad osservarlo di sottecchi, non &egrave molto più alto di lei e per avere 48 anni sembra portarseli piuttosto bene, di fisico snello e longilineo. I capelli sono tenuti molto corti, castano chiaro con una leggera stempiatura. Sul viso poche rughe, un accenno di barba comunque curata, il naso &egrave acquilino e gli occhi, gli occhi sono color ghiaccio, chiarissimi e molto penetranti. &egrave vestito in maniera elegante ma senza troppo sfarzo, una camicia chiara aperta ai primi bottoni, i pantaloni hanno un taglio classico e la giacca poggia in una delle sedie libere del tavolo.
‘Mi sembri un po’ agitata Nora’ che succede?’
‘Ehm’ niente, &egrave normale, mi serve solo un po’ di tempo per sciogliermi un po’, abbi pazienza’ Nora sfodera il più splendente dei suoi sorrisi per liberarsi un po’ dall’imbarazzo del momento.
Arriva al tavolo un uomo con due menu in mano. Da una pacca sulla spalla ad Abyss.
‘Ciao caro! Vi servono i menu? O faccio io?’
‘Fai pure tu, lo sai che mi fido’ gli risponde sorridendo.
‘Nora, questo &egrave Giuseppe, un caro amico, insieme a Giacomo sono i gestori di questo locale. Ci conosciamo oramai da tantissimi anni’ Nora stringe con gentilezza la grossa mano dell’omone che quasi stritola la sua.
‘Molto piacere’ Nora ha un leggero brivido a guardare in faccia Giuseppe, ha un che di suino nei lineamenti, sembra un cinghiale: fronte bassa, occhi piccoli, denti grandi e labbra fini. La sta fissando troppo a lungo e non si decide a lasciarle la mano. Nora la tira via facendo un po’ di forza.
‘Va bene, vi mando il ragazzo con gli antipasti’ Nora si volta a guardarlo andare via.
‘Devi scusarlo Nora, &egrave un po’ rozzo ma amante della compagnia femminile, evidentemente devi aver fatto colpo su di lui per qualche tuo particolare’ e con lo sguardo indica la scollatura di Nora, la sua maglia con scolloo a V lascia intravedere giusto l’inizio della spaccatura del suo seno. Nora cerca di ricomporsi un pochino.
‘Ah’ mi spiace ma di solito non uso scollature’ dovrei stare più attenta quando si vede troppo’
‘E fai male, ti dona molto questa maglia’ Nora gli sorride con riconoscenza.
La cena scorre tranquilla. Nora riesce a mettersi a suo agio e ha modo di fare tantissime domande ad Abyss, sul suo essere Master, sulle slave. Risponde anche ad alcune domande che lui le porge riguardanti ciò che la incuriosisce e ciò che invece non le interessa proprio.
‘La violenza e l’umiliazione ecco’ quelle proprio non fanno per me. Non sono una masochista, il dolore non mi eccita e non mi eccita neanche essere insultata o usata e umiliata’
‘Lo dici perché sei sicura? Hai già avuto modo di provarlo Nora?’
‘Mmmm’ no, ma tendenzialmente sono molto sicura di questo. Il dolore fisico mi distrae, sono sicura che non mi ecciti affatto. Il resto non so, non ho provato ma non credo proprio faccia per me’
‘Capisco. Ora vorrei che tu faccia una cosa per me Nora’
‘Dimmi’ se posso’ Abyss avvicina il volto a Nora perché la possa sentire solo lei, le posa una mano sulla coscia.
‘Mmmm’ no, Nora, non ‘se puoi’. Tu la farai per me. Voglio che vai in bagno, togliti le mutandine, masturbati, voglio proprio che ti bagni completamente la figa Nora. Non mi interessa se vieni. Poi torni qui, entro cinque minuti e mi porti le tue mutandine, qui, sul tavolo’
Nora fissa quegli occhi gelidi che la penetrano a pochi cm dai suoi. Si sente attratta da quest’uomo come da un precipizio.
‘&egrave tutto chiaro?’ Nora fa cenno di sì con la testa.
‘E allora cosa stai aspettando Nora? Vai!’ La sua voce &egrave bassa e ruvida. Nora si alza mentre lui si riaccomoda sulla sedia, seguendola con lo sguardo glaciale.

Nora ha il cuore in gola. Raggiunge velocemente il bagno i chiude dentro e si siede sul water. Le gira un po’ la testa, il cambiamento repentino del tono della conversazione l’ha colta di sorpresa. Soprattutto non si aspettava di reagire a questo cambio con tanta eccitazione. Sbottona i pantaloni e li fa scendere lungo i fianchi, riesce a sfilarli senza togliere le scarpe. Sfila anche il perizoma blu, lo ripiega come meglio può e lo posa sulla mensolina vicino al lavandino. Si risiede e infila subito due dita dentro, non ha bisogno di fare altro, già sa di essere completamente fradicia, le &egrave bastata la sua frase e quegli occhi puntati dentro i suoi per farle sentire una morsa stretta alle viscere. Le dita entrano ed escono veloci con un rumore liquido, Nora stringe il clitoride con l’altra mano, le basta pochissimo per sentire esplodere un orgasmo forte e caldo, si morde le labbra per non gemere, la testa abbandonata indietro e il piacere che la pervade e la conquista. Si abbandona qualche secondo, il respiro piano piano torna regolare. Riapre gli occhi, si riveste ed esce.
Quando arriva al tavolo posa il perizoma blu sul tavolo, vicino alla sua mano. Lui la guarda e sorride. Prende l’indumento, lo osserva, lo porta al naso e lo annusa.
‘Ti sei bagnata ancora prima di toglierlo’ Sei proprio una ragazzaccia’ Nora abbassa lo sguardo e sorride imbarazzata.
‘Diciamo che’ la tua voce, il tuo sguardo, il comando’ Una serie di cose’
‘Bene, siediti’ Nora obbedisce
‘Sbottona i pantaloni e apri le gambe’ Nora lo guarda con le labbra socchiuse, in un’espressione sorpresa e atterrita.
‘Ma’ dici sul serio?’
‘Sbottona i pantaloni e apri le gambe, non farmelo ripetere una terza volta.’ Il tono &egrave seccato. Nora si guarda in giro ‘ nessuno dovrebbe notarmi’ siamo abbastanza appartati’ – Sbottona i pantaloni e abbassa la zip, poi apre le gambe.
‘Bene, non ci voleva poi tanto mi sembra’ L’uomo si avvicina, appoggia un braccio sullo schienale della sedia di Nora, l’altra mano si infila nei pantaloni, entra sicura e affonda un dito dentro di lei dove ancora &egrave umida. I suoi occhi non smettono un attimo di fissare gli occhi scuri e sbarrati di Nora. Lei inizia a respirare con fatica, l’imbarazzo la assale. Lui muove piano quel dito, dentro e fuori, come ad intingerlo in un vasetto di miele. Tira fuori la mano, lentamente, la porta al naso ad annusarla poi infila il dito medio, fradicio dei suoi umori, nella bocca di Nora che lo accoglie senza protestare.
‘Molto brava Nora. Molto, molto brava’ Sarà una grande soddisfazione addestrarti.’
‘Veramente, io non ho ancora deciso”
‘Oh davvero? Ne sei sicura? Dimmi allora che non sono io il Master che vuoi’ Coraggio piccola Nora, sto aspettando’ Il suo sorriso adesso per la prima volta in tutta la serata &egrave aperto, un sorriso di sfida, anzi, il sorriso di chi la sfida l’ha già vinta. Nora sorride imbarazzata e abbassa la testa per nascondersi al suo sguardo.
‘No. Non posso dirlo, perché non sarebbe vero”

Passano i giorni dopo quella prima cena, Nora ha modo di sentire molto spesso Abyss via chat e al telefono. Le piace potergli chiedere spiegazioni su termini, atteggiamenti, etichette e non vede l’ora di poter iniziare il suo training con lui.

Nora: Quando credi che potremo iniziare?

Abyss_68: mmm sei impaziente, vero piccola Nora? Vorrei che stessimo insieme per qualche giorno, devo liberarmi da qualche faccenda lavorativa, sai che sono impegnato anche nei fine settimana’ Forse riesco ad organizzarmi per questo weekend. Tu saresti libera?

Nora: sì, io sono sempre libera nei weekend

abyss_68: Benissimo, allora ti faccio sapere per questo fine settimana, ti darò conferma a breve.

Nora &egrave emozionatissima all’idea di iniziare il suo training. Le sembra di essere tornata al momento del primo giorno di scuola, ogni anno era un’emozione iniziare una nuova classe.
Riceve di lì a poco un messaggio di conferma da Abyss

abyss_68: Nora, ti confermo per questo fine settimana. Se per te non ci sono problemi partiremo insieme, con la mia macchina venerdì sera, poco prima di cena. Andremo in un casolare di un amico. Dammi conferma della tua totale disponibilità ad affidarti a me.

Nora legge le ultime righe con un leggero brivido. Non &egrave ben sicura che sia di piacere o di timore. Rimane solo un attimo e poi lancia di getto la risposta

Nora: Certamente, sono a tua completa disposizione.

Passano i giorni e Nora arriva al venerdì, in piena fibrillazione ha già preparato la piccola borsa ‘ Dice che non mi serviranno molte cose, starò per lo più nuda’ ‘ e ce l’ha già pronta in macchina. Macchina che lascerà fuori dal lavoro, dove lui passerà a prenderla alle 18:00
Le ore volano e Nora scende leggera le scale e esce fuori dalle porte scorrevoli. Trova ad attenderla Abyss, le va incontro per salutarla.
‘Prendo solo un attimo la borsa dal portabagagli e sono pronta’

Il viaggio dura circa tre quarti d’ora, Nora durante il tragitto parla frizzosamente per cercare di mitigare il suo entusiasmo.
Arrivano al casolare per le 19:00 circa. Sembra un posto molto isolato, dal cancello al casolare vero e proprio ci sono circa cinquecento metri che isolano ulteriormente dalla strada sterrata. Il casolare ha l’aspetto di una casetta di campagna molto ben tenuta dall’esterno. Fuori ad accoglierli un mastino napoletano che scodinzola e annusa festoso le scarpe di Nora.
‘Hey, ciao cucciolone!’ Nora gli accarezza il grosso collo peloso senza timore
‘Ah, gli sei simpatica, di solito non &egrave così accogliente con gli estranei’
Entrano dentro e si trovano in una grande sala da pranzo arredata con bei mobili in legno, il gusto &egrave un po’ quello tipico delle zone rurali, semplice e allo stesso tempo solido.
‘Posso vedere la mia stanza? Così sistemo il bagaglio”
‘Lascialo pure qui su questa sedia il bagaglio, ci penseremo dopo. Adesso accendo il riscaldamento e ti porto qualcosa da bere’ hai preferenze Nora?’
‘Mmm’ non so, va bene tutto, grazie’
Abyss si allontana e lascia Nora da sola nel grande salone. Rientra dopo poco con in mano due bicchieri lunghi con quello che sembra essere del vino bianco. Porge quello nella sua mano destra a Nora che ringrazia.
‘Un po’ di spumante Nora, per brindare a questo nostro inizio’ tocca leggermente il suo calice e fa tintinnare i vetri, subito dopo entrambi bevono.
‘Hai fame? Mi metto a preparare qualcosa di veloce’ tu intanto accomodati’
‘Posso usare il bagno?’ chiede Nora finendo di bere il suo spumante
‘Certamente &egrave questa porta qua dietro’
Nora va in bagno, si sente particolarmente eccitata, sorride a sé stessa ‘ sento che le mie mutandine sono già in un pessimo stato! ‘ Chiude la porta e abbassa pantaloni e slip ‘ Ma no, che cazzo!!! NON OGGI!! ‘ sullo slip una chiara macchia di sangue ‘ Ma lo aspettavo fra almeno quattro giorni!! Proprio a questo giro dovevo anticipare!! CAZZO!! ‘ Nora &egrave infastidita, ma spera che la cosa non rimandi il suo training. Prende un tampax dalla borsa e lo infila, si ripulisce come può con delle salviette umide e ritorna.
‘Sai Abyss’ purtroppo mi &egrave arrivato il ciclo, spero che questa cosa non ci intralci’ dice Nora rivolta verso la cucina. Una vertigine violenta la assale, si tiene come può ad una sedia e cerca di respirare a fondo.
‘Non preoccuparti, non sarà di alcun intralcio. Sono cose che capitano, sappiamo come far fronte a questi piccoli inconvenienti’ Risponde lui dalla cucina.
‘Sappiamo?’ chi?” Nora abbassa il baricentro per camminare senza cadere, appigliandosi come meglio può, la testa le gira e la vista le si sta annebbiando. Cerca di raggiungere a tentoni la poltrona e prova a chiamare Abyss.
‘Io’ non credo di’ star’ bene” raggiunta la poltrona si butta sopra e si adagia con gli occhi chiusi, la stanza gira intorno vorticosamente. Il volto di Abyss le appare davanti, sfocato e confuso, la sua voce le arriva ovattata e lontana.
‘Rilassati e respira Nora’ Non ci vorrà molto’ Rilassati’ Chiudi gli occhi

‘ Dolore. La testa. I polsi. Dolore molto forte. Sete. Puzza di aglio. Apri gli occhi. Apri gli occhi. Dolore fortissimo. Gambe bagnate. Dolore. Dove sono? ‘ Nora &egrave completamente nuda, legata prona su un tavolo molto stretto, come un cavalletto. Le braccia sono portate sotto e legate ai polsi alle gambe del cavalletto così come le caviglie. Apre gli occhi a fatica, cerca di capire cosa le sta succedendo. Sente delle spinte, dei grugniti, versi gutturali.
‘Ah ecco, la nostra principessa si sta svegliando, diamole qualcosa di fresco Giacomo’ Alle parole segue un getto di acqua potente in pieno volto, forse da una pompa. Nora annaspa, cerca di muovere il volto per spostarsi ma il getto la segue implacabile. Tossisce e quasi soffoca. Il getto si interrompe. ‘ Aria. Respira. Respira ‘ I lunghi riccioli neri le si appiccicano al volto, le coprono gli occhi. Le spinte proseguono, Nora comincia a focalizzare, l’acqua fredda l’ha ridestata dal torpore. Sente un uomo che la monta da dietro, ora inizia a percepire un cazzo che la sta scopando. ‘ Il tampax. Ho il ciclo. Dov’&egrave il tampax? ‘
‘Il’ tampax”
‘Ah cerchi questo?’ Abyss si avvicina al suo volto le sposta i capelli dlla faccia e le mostra il tampone, lo tiene per il filo e lo fa penzolare davanti ai suoi occhi ‘Avevi paura te lo lasciassimo dentro, non siamo così sprovveduti piccola Nora’ Così dicendo le lancia in faccia il tampax che la colpisce sullo zigomo. Nora ha un moto di disgusto.
‘Ah principessina, &egrave roba tua’ ti fa schifo?’
‘Adesso’ riempio questa cagna” si sente la voce dell’uomo che la sta scopando, i colpi sono forti, Nora sente colare qualcosa sulle gambe, i sobbalzi delle spinte non le permettono di guardare. Sente l’uomo emettere dei versi, sta venendo dentro di lei, esce e si avvicina al volto. Le sue mani le tirano i capelli per sollevarle la faccia. Il cazzo entra in bocca, Nora lo succhia automaticamente. ‘ Odore strano’ sapore strano’ di’ ferro’ NO! ‘ Nora ha un conato, non riesce a trattenere il vomito, lo vede schizzare per terra, rosso di sangue.
‘Brutta stronza!!’ L’uomo le assesta uno schiaffo fortissimo sullo zigomo, Nora geme e continua a vomitare finch&egrave non si sente svuotata, ancora nelle narici l’odore del suo sangue mestruale.
‘Dai Giuseppe, non essere così severo’ La nostra principessina &egrave un po’ spaesata. Facciamola riprendere. Slegala, Giacomo’
Nora ha ancora nell’orecchio il forte rumore dello schiaffo appena ricevuto, il dolore si allarga lento e inesorabile a tutto il viso. Vede un uomo calvo, minuto, slegarle le grosse catene che le stringono i polsi. Sente le braccia rilassarsi, come se fossero da ore in quella posizione. Subito dopo le gambe.
‘Cazzo, ma questa cagna &egrave ridotta uno schifo’ ma quanto sangue butta fuori? Porco cazzo” Nora sente il getto di acqua fredda colpirla forte fra le natiche e sulla figa, percorrerle tutta la lunghezza delle gambe, vede per terra l’acqua rossa dirigersi verso uno scarico sotto il cavalletto dove rimane ancora accasciata, senza forze per sollevarsi.
Una mano la afferra stretta per i capelli e la tira su di peso, Nora urla, si dimena dal dolore e cerca di attaccarsi con le mani a quella mano. Viene scaraventata sul pavimento freddo e bagnato, si solleva e si siede per guardarsi intorno. Davanti a sé vede Abyss che la osserva con un sorriso tirato, dietro di lui ci sono due uomini, uno lo riconosce, &egrave Giuseppe, l’uomo cinghiale incontrato qualche giorno prima al ristorante e l’altro il piccolo uomo calvo, molto magro. I tre la guardano con occhi voraci, Nora sente freddo, cerca di coprirsi con le mani, si stringe in un gesto di rassicurazione.
‘Adesso che la nostra principessa &egrave sveglia possiamo finalmente battezzarla, che dite?’ I tre mettono le mani alle rispettive patte, aprono le zip e tirano fuori i loro uccelli. Nora li osserva con occhi sbarrati. Si avvicinano, la accerchiano.
‘Apri la bocca e non provare a chiuderla, altrimenti il nostro Giuseppe ti fa viola anche l’altro zigomo, capito, principessina?’ Nora apre la bocca, pronta ad accogliere i loro cazzi. Sono attorno a lei, vede per bene solo quello di Abyss, gli altri due sono ai suoi lati, li intravede con la coda dell’occhio. Gli uomini si tengono gli uccelli in mano, Nora sente qualcosa di caldo colpirle i capelli a destra. Si volta e vede il cazzo di Giuseppe che la sta schizzando di piscio. Istintivamente si volta e si protegge con le mani. Sente anche gli altri fiotti di urina colpirla dai tre lati, cerca di schermarsi con le braccia.
‘Apri la bocca!! Togli le braccia!’ Un calcio le arriva sulla schiena, le toglie il fiato, la bocca si apre e sente entrare in bocca l’urina, cerca di respirare col naso, ma il disgusto &egrave troppo, tossisce e sputa in giro il piscio. Gli uomini si allontanano per non essere schizzati. Nora sente l’urina andarle di traverso, la nausea la assale di nuovo per il profondo disgusto. Serra gli occhi per trattenere il vomito. Sente di nuovo una mano tirarle indietro la testa e uno schiaffo forte colpirle lo stesso zigomo, il dolore la stordisce.
‘Apri quella cazzo di bocca, cagna schifosa, e ingoia! Non farmelo ripetere’ La voce di Abyss, &egrave profonda e roca. Nora apre la bocca, sente entrare il flusso di urina, non sa di chi, gli occhi rimangono chiusi. L’odore la disgusta, si fa violenza e inghiottisce fra i conati e i colpi di tosse. La mano che le teneva i capelli la sbatte in terra con violenza. Nora sente l’odore di piscio ovunque sul pavimento.
‘Ragazzi, &egrave ora di pranzo’ andiamo a ripulirci un po’ e poi ci facciamo un altro giro questo pomeriggio, portate qualcosa da mangiare a questa cagna, non vorrei svenisse di nuovo. Ma legatela per bene.’ Abyss esce dalla stanza. Il piccolo uomo la prende per il collare ‘ ah.. non mi ero accorta neanche di avere un collare’ ‘ la aggancia ad un grosso anello di ferro al muro con una catena che le permette di spostarsi di poco. Prende due grosse ciotole di acciaio da un pensile, una la riempie di acqua, l’altra la riempie da una busta. Le poggia vicino a Nora. Lei guarda il contenuto
‘Ma’ sono croccantini? Per’ cani?’ chiede con stupore
‘Cos’altro si da da mangiare a una cagna come te? Se non ti va bene puoi non mangiare’ Detto questo raggiunge il compare che lo attende alla porta. Escono. Nora sente la porta chiudersi con diverse mandate.

Nora &egrave accucciata a terra, appoggiata al muro, si guarda intorno confusa. Ha freddo, comincia a tremare, cerca attorno a sé qualcosa con cui coprirsi ma non vede niente. Improvvisamente lo sconforto si impossessa di lei, realizza in pieno quanto &egrave stata stupida, superficiale e sprovveduta e avventata a seguire un uomo che non conosce in un casolare sperduto in mezzo alla campagna; le lacrime le rigano il volto arrossato dagli schiaffi, sente il sangue colarle fuori dalla figa, lungo le gambe.
Si accascia piano a terra, si stringe le gambe al petto e i singhiozzi la accompagnano in un sonno profondo.
Si sveglia di soprassalto al rumore della serratura che si apre. Non sa per quanto possa avere dormito ma si sente dolorante ovunque e l’ingresso dei tre uomini la mette in uno stato di profonda agitazione. Si alza e con voce sommessa si rivolge ad Abyss
‘Ma’ perché mi state facendo questo? Non mi sembra un training’ posso andare via? Io vorrei smettere qui”
‘Ah! Vorresti smettere qui?! Mi hai dato disponibilità piccola Nora, fino a domani se non sbaglio’ completa disponibilità, no?’
‘Sì, ma non credevo che”
‘Sì Nora, sei stata molto stupida, ti sei fidata come la cagna stupida che sei. Adesso non c’&egrave modo per te di decidere niente. Tiratela su e legatela.’
I due uomini la tirano su di peso. Le legano delle corde ai polsi che poi agganciano a due anelli di ferro alla parete, Nora rimane di schiena.
‘Adesso ti faccio assaggiare tutta la tua stupidità, piccola Nora’ Nora non può vedere cosa succede alle sue spalle, sente le braccia tirare in alto, le fanno male, cerca di non pesare troppo con il corpo. Improvvisamente sente un sibilo e subito dopo un dolore caldo e profondo sui glutei, sobbalza e urla. Non ha tempo per riprendersi che arriva un altro colpo e poi un altro ancora, le onde di dolore la sconquassano, la voce si rompe in urla crescenti, implora e scongiura di smettere ma i colpi arrivano sempre più forti e la fanno contorcere.
‘Zitta cagna! Zitta!’ Abyss continua a colpire, le natiche di Nora sono segnate da tanti solchi dritti e paralleli, i colpi del sottile bastone lasciano la pelle sollevata e sanguinante.
‘Cazzo, sei proprio una cagna fastidiosa’ vediamo se così la smetti di urlare’ Abyss si avvicina a Nora che ansima in preda agli sparmi delle percosse. Apre le natiche di Nora che reagisce urlando, sputa sulla mano e se la passa sul cazzo che immediatamente infila dentro il buchino di Nora
‘No! No! Ti prego’ basta!! Mi fai male! Nooo!’ Nora cerca di dibattersi ma sente le braccia doloranti, come se si stessero per staccare dal corpo. Abyss continua a penetrarla con forza nonostante le urla e il pianto di Nora, anzi sembra che le sue lacrime lo eccitino ancora di più tanto da fargli aumentare il ritmo dei colpi fino a farlo venire dentro di lei. Si allontana, lasciando Nora esanime appesa alle corde.
‘Sei la cagna più rumorosa che mi sia mai capitata. Giacomo dai, fattela un po’ anche tu, forse così le passa la voglia di urlare’ L’uomo non se lo fa ripetere, ha già l’uccello in mano e si sta masturbando, si avvicina e lo infila subito. &egrave più grosso e più lungo di quello di Abyss, Nora ne percepisce con dolore la differenza e riprende a piangere e a urlare, l’uomo dietro continua a scoparla forte ma &egrave infastidito dalle urla. Esce da lei, la fa girare su sé stessa, le assesta un mal rovescio sul viso, le sue nocche la colpiscono sul labbro e sul naso. Nora smette di urlare di colpo, la testa ciondola, il corpo si afflocia su sé stesso, privo di coscienza.

‘ Umido. Caldo. Puzza. Viscido. Apri gli occhi. Apri gli occhi. Dolore. Freddo. Umido. Alito. ‘ Nora apre lentamente gli occhi. &egrave riversa sul pavimento, sente un calore strano sul volto, qualcosa di umido che la scruta. Tutto il suo corpo &egrave indolenzito, i sensi riprendono piano possesso del suo fisico indolenzito. Sente una lingua leccarle il volto, gli occhi mettono a fuoco il muso del grosso cane che stava fuori dal casolare quando &egrave arrivata.
‘Ma guarda un po’ questo stronzo di un cane’ si &egrave innamorato! Te la devi montare questa cagna dai!’ Il cane viene messo di forza sopra il corpo accucciato a terra di Nora. Spingono il bacino dell’animale a mimare l’accoppiamento. La bestia guaisce e abbaia, il suo verso rimbomba nel piccolo locale, Nora lo sente in una eco infinita nella sua testa. Sente la bestia sopra di lei, il suo membro che le sfiora la pelle. Un brivido di disgusto la pervade.
‘Vi prego’ basta’ non ce la faccio più” Sospira fra i conati.
‘Che delusione sta bestia di merda, o forse &egrave questa cagna che non riesce ad eccitarlo abbastanza. Dai Abyss, falle succhiare il cazzo del mastino, dai, magari così si eccita e se la monta, dai!’
‘Ma dai, lasciamo stare’ ormai &egrave tardi, ho fame e questa troia non mi sta facendo divertire più’ Mettetela nella gabbia con il cane, se se la vuole fare se la farà stanotte’
I due uomini tirano su Nora che si lascia manovrare senza opporre resistenza, &egrave svuotata di ogni energia. La buttano dentro una grande gabbia, mettono dentro anche le due ciotole e poi fanno entrare il mastino che si mette subito a mangiare. Chiudono la gabbia con un grosso lucchetto e i tre escono dalla stanza chiudendo la porta a chiave.
Il grosso cane si appoggia pesantemente al corpo stravolto di Nora, continua a leccarle il volto e ad annusarla con sommessi guaiti di incoraggiamento. Nora non riesce ad aprire gli occhi ma, completamente nuda e infreddolita, si lascia scaldare dal grosso animale. Il suo corpo &egrave dolorante e piegato dalle sofferenze, non sente fame, non sente sete, solo dolore ovunque, fuori e dentro nel profondo. Le lacrime sgorgano di nuovo copiosamente dai suoi occhi senza che possa frenarle in nessun modo. ‘ Sono perduta’ sono morta’ mi uccideranno, ne sono sicura’ ‘ I sommessi guaiti e il rumoroso respiro del suo compagno di prigionia la cullano lievemente fino a farla addormentare pesantemente.

‘Buongiorno Principessa!! Dormito bene? Vuoi la colazione in camera? Proprio sveglia da gran signore eh? Sono le 10 del mattino!’ La voce di Abyss la fa trasalire. Si alza di scatto e si guarda intorno. &egrave nella gabbia da sola, Giacomo sta aprendo il lucchetto, la tira fuori di peso tirandola dalla catena attaccata al suo collare.
‘Dai su, adesso ci facciamo un altro bel giretto tutti insieme e poi ti lasciamo andare, va bene?’
Nora cerca di parlare, ma il labbro superiore &egrave molto gonfio, gli occhi si aprono appena anch’essi tumefatti. Si sforza.
‘Veramente’ mi lascerete andare?” il tono &egrave supplichevole e incredulo
‘Ma certamente stupida cagna, pensi forse che vogliamo ucciderti? Farti sparire? Siamo sicuri che sarai brava e terrai per te questa tua bella esperienza, non &egrave vero?’ Nora annuisce con forza, con tutta la forza che trova
‘Ma faremo in modo che tu mantenga il tuo segreto, il nostro segreto’ Abyss le prende il mento in mano per guardarla meglio negli occhi semichiusi.
‘Adesso legatela alle travi’ Gli uomini la prendono e la legano a delle funi che pendono dalle travi del soffitto, in mezzo alla stanza. Nora continua a sanguinare per il ciclo, lunghe righe di sangue rappreso le segnano l’interno coscia, il suo corpo &egrave completamente sporco, le ferite sulle natiche sono viola e sul viso il labbro gonfio e gli zigomi tumefatti.
‘Certo che sei proprio ridotta male eh, principessa’ Dalle una lavata che mi fa schifo così’
Il getto di acqua la colpisce forte e gelido ovunque, Nora si dibatte ma non può in nessun modo schivarlo. Le viene diretto in faccia senza darle modo di respirare. Finalmente il getto cessa, Nora tossisce e cerca di respirare.
‘Dammi quelle forbici Giuseppe’ l’uomo porge delle grosse forbici sporche ad Abyss. Si avvicina a Nora che sta ancora tentando di recuperare l’ossigeno necessario. Tira i lunghi capelli che le arrivano bagnati fino a metà schiena. Taglia senza criterio, quasi fino alla testa, taglia a caso i lunghi riccioli neri e li lascia cadere a terra.
‘Ecco, anche una bella tosata a questa cagna rumorosa’ Butta le forbici di lato e si sbottona la patta.
‘Adesso il nostro messaggio di commiato’ Tira fuori l’uccello, comincia a masturbarsi e si avvicina a Nora, si infila nella sua figa e comincia scoparla. Nora sente dietro di lei la presenza di uno dei due uomini, le apre le natiche e infila dentro di lei il suo cazzo, la scopano in due. Nora non si lamenta, non si dibatte. Lascia che la scopino come vogliono.
‘Eccola, così la vogliamo la nostra bella cagna, docile, silenziosa’ dillo Nora, cosa sei?’ Le chiede Abyss ansimando e mentre continua a sbatterla forte.
‘Dimmelo dai! Cosa sei?’
‘Sono’ una’ cagna” ‘ sono una cagna. Sono solo una cagna. Una cagna da scopare. Una cagna da usare ‘
‘Brava cagna’ aaahh” L’uomo le viene dentro, tirandola a sé. Si sposta per lasciare spazio a Giacomo, già pronto con il suo cazzo sproporzionato. Nora fissa un punto lontano, non li vede, non li sente ‘ Sono una cagna. Sono una cagna da scopare. ‘ Il grosso cazzo entra nella figa, dietro continua pompare il cazzo di Giuseppe che dopo dueulteriori spinte le viene dentro alitandole il suo puzzo di aglio sul collo. Giacomo la fissa negli occhi.
‘Guardami cagna schifosa, guardami!’ Nora &egrave lontana, distante da quel momento, non lo sente. L’uomo le sputa in faccia, la saliva le ricopre il volto e Nora torna in sé.
‘Sì! Sono una cagna” L’uomo continua a scoparla e a sputarle in faccia finch&egrave non si blocca per svuotarsi dentro di lei.
‘Bene cagna, ora fatti un altro sonnellino’ Nora sente una puntura sottile sul gluteo. Si annebbia la vista e poi buio.

Nora sente degli schiaffi sul volto, leggeri, per farla riprendere.
‘Dai su, siamo arrivati, sveglia principessa’ La voce di Abyss. Luce intensa. Nora &egrave vestita alla bene meglio con i suoi vestiti, appoggiata alla macchina di Abyss, vicino alla sua macchina fuori dalla sua azienda. Sul cofano della macchina di Nora la borsa e il piccolo bagaglio che si era portata dietro.
‘Sì’ sì’ ci sono’ ci sono’ Nora reagisce e si riprende.
‘Ah eccoti qua. Ecco la tua macchina Nora, la tua roba. Ti lascio anche questo simpatico omaggio. Un dvd, ti consiglio di guardarlo a casa, ti piacerà, lo abbiamo girato venerdì notte ma forse tu non te lo ricordi’ anzi sono sicuro che non ricordi. Beh però questo DVD &egrave il modo di tenere al sicuro il nostro segreto Nora. Prova a fare una parola di quello che &egrave successo e questi filmati faranno il giro del web. Ci siamo capiti? ‘ Nora annuisce.
‘Bene. Se farai da brava, non ci vedremo mai più. &egrave stata una bella esperienza cara la mia cagna. Addio’
Abyss sale in macchina e lascia Nora sul piazzale deserto. Recupera immediatamente la borsa, le chiavi, apre, si butta dentro la macchina insieme al bagaglio. Accende. Scappa. Verso casa.
Salva.
Viva.

GIORNO 0 ‘ Domenica

Nora ferma l’auto nel suo parcheggio, ha guidato in uno stato di incoscienza, seguendo l’abitudine del tragitto, senza pensare, senza riflettere, complice il deserto sulle strade essendo domenica pomeriggio.
Recupera le sue cose entra nel portone e sale le scale. Si dirige svelta alla sua porta, le mani le tremano mentre cerca di infilare la chiave nella toppa.
‘Nora, cara! Ma ti sei tagliata i tuoi bei capelli?!’ Nora si irrigidisce ma non si volta. Riesce ad aprire la porta e entrando dentro risponde velocemente
‘Sì’ avevo voglia di’ cambiare’ buona giornata signora Cecilia’ Chiude la porta con un forte tonfo. Si appoggia con la schiena e scivola piano a terra, esausta e incredula ‘ Sono a casa. Sono libera. Sono viva. ‘

GIORNO 1 ‘ Lunedì

La sveglia suona, sono le 7. Nora la sente in lontananza. Allunga la mano ma non trova il suo comodino. Apre gli occhi. ‘ Sono in soggiorno. Sono sul divano. ‘ Si alza lentamente, la testa pesante e dolorante, gli occhi riescono a malapena a schiudersi. Si siede sul divano, sta ferma qualche istante per recuperare l’equilibrio nella nuova posizione. Vede sul tavolino il suo cellulare; lo prende e fa scorrere il dito per leggere le notifiche.

Francy: 2 chiamate, 6 messaggi
Mamma: 1 chiamata, 1 messaggio

Manda veloce un messaggio

Nora: Mario, oggi non sto bene, non verrò in ufficio.

Lancia il cellulare sul divano.
Prova ad alzarsi, molto lentamente. Sente dei lievi capogiri. ‘ Non ricordo se e quando ho mangiato o bevuto ‘Riesce a sollevarsi lentamente. Cammina piano verso il bagno. Raggiunge il grande specchio dietro il lavandino. Accende le luci. ‘ Oddio’ oddio’ ‘ Il viso che le appare la lascia senza parole. Gli occhi, entrambi, sono due fessure gonfie e tumefatte. Sugli zigomi lividi scuri. Il labbro superiore presenta una grossa spaccatura nel mezzo, il sangue rappreso la segna fino agli angoli della bocca. I capelli, i suoi lunghi riccioli neri che le coprivano metà schiena sono ora un ammasso informe di ciocche crespe di lunghezze diverse che non raggiungono il suo collo. Nora non riesce a trattenere le lacrime davanti a questo spettacolo desolante. Le sale prepotente al naso il puzzo di urina e sangue e sudore, si guarda, ha ancora i vestiti addosso, solo i piedi sono scalzi. Non ha memoria di quello che ha fatto dopo essere rientrata a casa. Comincia a spogliarsi piano, tutto il suo corpo &egrave dolorante, le braccia ad ogni movimento le ricordano i lunghi momenti legata e appesa. Nuda davanti allo specchio scopre altri segni dei quali non conserva alcun ricordo, cicatrici e lividi e graffi sul suo corpo martoriato. Sui seni segni di morsi profondi, graffi e lividi sul ventre, il sangue rappreso che le macchia l’inguine lascia strane forme lungo le sue gambe, come macchie di Rorschach. Si volta appena per vedere la schiena e le natiche ricoperte di segni rossi e viola, segni di verga e frusta, lunghe ferite parallele sulla sua pelle candida. ‘ Stupida. Sei solo una stupida. Una stupida cagna ignorante! ‘ Nora non riesce a darsi pace, non riesce a fare i conti con la sua superficialità.
Apre il rubinetto della doccia e si piazza sotto il getto tiepido di acqua per tentare di lavare via tutto quello scempio dal suo corpo.

GIORNO 2 ‘ Martedì

Suona il citofono. Nora controlla dal video, &egrave il suo medico. Apre il portoncino e attende che l’uomo salga le due rampe di scale. Tiene la porta aperta per farlo entrare.
‘Buongiorno signorina. Lo sa che sono abbastanza restio a visite domiciliari quando non sono necess” L’uomo si blocca nel momento in cui vede il volto di Nora.
‘Buongiorno Dottore’
‘Mi ripeta bene. Cosa le &egrave successo?’ L’uomo ha un tono piatto ma spazientito, di chi sa di essere finito in un tranello.
‘Gliel’ho detto dottore, sono caduta dalla scala, la vede &egrave ancora là’ Nora mostra con la mano una scala aperta, sotto un controsoffitto aperto. ‘Stavo facendo il cambio di stagione, sono caduta e ho colpito il volto sulla scala prima di cadere a terra’
L’uomo la fissa in silenzio. Si siede nel divano e recupera il notebook dalla sua borsa.
‘Serviranno delle radiografie per verificare che non ci siano danni interni’ Ora il tono &egrave volutamente sarcastico.
‘Non credo ce ne siano, mi sento abbastanza bene a parte un po’ dolorante’
‘Certo. Posso visitarla allora?’ chiede il medico con leggerezza
‘&egrave davvero necessario? Mi serve solo qualche giorno per recuperare e rimettermi dai lividi dottore” Nora prova a convincere l’uomo con il tono più suadente che riesce a recuperare. Il dottore rimane a fissarla per qualche istante senza parlare. ‘ Dai cazzo, solo qualche giorno e mi rimetto’ dai cazzo! ‘ L’uomo si china sul notebook e comincia a digitare.
‘Per ora le do fino a lunedì compreso. Se non dovesse essere sufficiente mi richiami’ L’uomo chiude il notebook e lo infila nella borsa. Tira fuori una scatola. Si alza e la porge a Nora
‘Questa pomata &egrave un portento contro i lividi, la applichi più volte al giorno, il recupero sarà molto più rapido’ Si ferma ad osservare meglio la ferita sul labbro di Nora, le solleva leggermente il mento.
‘Mmmm’. Forse ci volevano due punti su questa ferita. La tenga pulita e disinfetti spesso’ La guarda negli occhi, in attesa di una confessione chiarificatrice. Ma Nora abbassa lo sguardo e va verso la porta per aprirla e farlo passare.
‘Grazie dottore per essere venuto comunque. Buona giornata’

GIORNO 3 ‘ Mercoledì

La pomata del dottore sembra essere davvero miracolosa. Nora si guarda allo specchio, gli occhi sono completamente aperti, hanno perso il gonfiore sulle palpebre e sotto, rimangono solo delle profonde occhiaie dalle sfumature nere e violacee. Sugli zigomi solo delle chiazze giallognole, l’ultimo stadio prima della guarigione. Sul labbro il taglio diagonale si sta piano piano riducendo, la crosta &egrave grossa e spessa ma il gonfiore &egrave quasi del tutto sparito. Nora comincia a riconoscersi allo specchio. ‘ Devo fare qualcosa per questi capelli, sono davvero inguardabili’ ‘ Gli occhi si riempiono di nuovo di lacrime. Ma Nora sposta leggermente la palpebra inferiore e le ricaccia dentro.
Inforca i grossi occhiali da sole scuri, quelli più grandi che ha, stile anni sessanta, le coprono fin sopra le sopracciglia e gran parte degli zigomi. Si guarda allo specchio prima di uscire, non si notano segni, se non il grosso taglio sul labbro. Prende il cellulare e controlla distrattamente le notifiche

Francy: 13 chiamate, 22 messaggi
Mamma: 3 chiamate, 2 messaggi
Mario: 5 chiamate, 7 messaggi

Prende la borsa ed esce. Sono le due del pomeriggio. Nora si guarda in giro, vede il solito movimento dei giorni feriali, ma uscire di casa le mette un po’ di ansia, il cuore le batte forte nel petto. Con passo veloce raggiunge la macchina, sale e mette in moto.
Raggiunge il primo parrucchiere cinese, parcheggia praticamente di fronte e si butta dentro.
‘Ciao! Tallio? Colole?’
‘Buongiorno, solo taglio grazie’ Mi serve solo una sistemata’
Nora si accomoda nella poltroncina. Preferisce di gran lunga sistemare la chioma qui piuttosto che dal suo parrucchiere abituale. I cinesi sono meno ciarlieri e fanno poche domande. In mezz’ora &egrave di nuovo in macchina, fa una fermata brevissima al supermercato all’angolo per recuperare poche cose. Girando fra le corsie semideserte con il piccolo cestino si blocca improvvisamente in preda al terrore. Davanti a lei, di spalle, un uomo, capelli castani molto corti. Nora sente le gambe cederle, in preda ad un attacco di panico sente il respiro aumentare. L’uomo prosegue nella corsia fino a sparire dalla sua vista. Nora si appoggia al ripiano che trova al suo fianco. Sono bottiglie di liquori. Il suo sguardo viene attratto da una chiara bottiglia di Tequila. La afferra e la ficca nel cestino. Si dirige velocemente alla cassa rapida. Guardandosi intorno non vede l’uomo di poco prima. Si affretta a passare i pochi prodotti sullo scanner. Paga ed esce.

GIORNO 4 ‘ Giovedì

Il campanello della porta suona incessante. Si sentono colpi forti sulla porta, manate. Nora &egrave in piedi a pochi passi, ancora indecisa se avvicinarsi allo spioncino per verificare chi sta facendo tutto questo casino là fuori.
‘Noraaaa!!! Aprimi tesoro, ti prego!!!’ Riconosce la voce di Francesca, un tono sinceramente preoccupato.
Nora si avvicina e apre.
‘Oh, Fra’ scusami, non stavo bene, non ho risposto ai tuoi messaggi e chiamate’ Francesca irrompe nel salone e abbraccia forte l’amica.
‘Oh tesoro, ma che spavento!! Non mi rispondevi, neanche un messaggio. Ho chiamato a lavoro, mi hanno detto che eri in malattia, non sai quanto mi hai fatto preoccupare. Almeno un messaggino o anche una mail potevi mandarmeli lo sai che sono così ansiosa’ Nora si lascia stritolare dall’affetto spropositato della sua logorroica Francy.
‘Ma’ cosa ti &egrave successo??’ Francesca si scosta da Nora per guardarla in faccia, la mano sotto il mento per controllare il taglio sul labbro.
‘Sono caduta dalla scala’ sto già recuperando, ero messa molto peggio, non potevo proprio uscire di casa ero in condizioni pietose Fra’ Nora si scosta in fretta per non dare modo all’amica di analizzare meglio il suo volto o il suo sguardo.
‘Oh Santo Cielo!! Ma potevi farti malissimo?? Hai fatto le radiografie, ecografie, risonanza, magari hai delle lesioni interne cara, non devi sottovalutare queste cose’ no no no, devi assolutamente approfondire”
‘Fra, tranquilla’ sto già recuperando, va tutto bene, devo solo riposare un po’ per quello non stavo al cell o al pc’
‘Mmm’ capisco. Ma non voglio lasciarti sola, avrai bisogno di compagnia e aiuto, rimango qui da te a dormire ok? Così posso aiutarti’
‘No Fra! Davvero, non mi serve che rimani, ti ringrazio’ ho bisogno di stare sola.’ Nora &egrave brusca e rude. Nota il volto dell’amica, cambia improvvisamente espressione, l’ha ferita.
‘Senti Fra, magari mi fai compagnia per un film e una pizza? Ma davvero, non serve che rimani a dormire’ Nora cerca di addolcire il tono. Francy la guarda inclinando leggermente il capo, poi d’improvviso gli occhi e la bocca si aprono in una espressione di vivo stupore.
‘Tesoro ma’ ecco! Hai tagliato i capelli??!!! Oddio ma stai benissimo, sembri una ragazzina!! Non capivo cosa fosse questa aria diversa che avevi, che coraggio a tagliare quei lunghi riccioli neri, però veramente un’ottima scelta, davvero! Cosa dicevamo? Ah!’ ok pizza, però la prendiamo in quella pizzeria dove usano il lievito madre, lo sai che se no mi gonfia. E voglio proprio provare la pasta con farina integrale bio, sai che mi hanno detto che &egrave molto meglio per la gestione dei picchi glicemici?! La Roby ha detto che da quando la compra da loro &egrave rinata!! Adesso la chiamo così le chiedo l’indirizzo mi sembra facciano anche consegna a domicilio sì sì’ Tu? Sempre bianca? Con verdure? Dimmi come la vuoi cara” Nora sorride a vedere l’amica animarsi e frugare nella sua borsa in cerca del cellulare perduto, si rilassa a sentire la stanza piena delle sue chiacchiere e del suo buon profumo di vaniglia e ylang.

GIORNO 7 ‘ Domenica

‘ Son tre giorni che provo a masturbarmi ma non riesco ad eccitarmi e non riesco a venire. Mi sembra di essere insensibile a tutto: porno, tutta la mia playlist, vibratore, dildo, mani’ ‘
Nora apre il notebook. Il browser riporta ancora la pagina dei messaggi del social BDSM. Vede il messaggio di Abyss’ rabbrividisce. Lo cancella di istinto. Apre la finestra web di Telegram, scorre i nomi e clicca sicra su Frank, lui non la deluderà. Qualche minuto di chiacchiera leggera e poi, Nora va all’attacco, vuole subito verificare l’efficacia del suo trombamico virtuale.

Frank-thehawke:
Quindi oggi sei in tenuta da casa’ pigiama o tuta’ da pieno relax’

Nora Kinky:
Pigiama
Senza reggiseno

Frank-thehawke:
ecco’ potevi anche non specificare

Nora Kinky:
Non &egrave bello da dire ma non mi sono ancora lavata e ho le mutandine di ieri’

Frank-thehawke:
lavati che poi ti asciugo io

Nora Kinky:
mmmm’

Frank-thehawke:
pero’ senza reggiseno non vale’

Nora Kinky:
Ieri avevo quello con ferretto, non ci dormo con quello

Frank-thehawke:
io sono per le tette libere’

[Nora invia una foto del suo seno nudo]

cosi’ mi fai venir caldo’

Nora Kinky:

Frank-thehawke:
non e’ che passerai tutta mattina a provocarmi vero?

Nora Kinky:
Mah non so
Credo proprio di sì

Frank-thehawke:
sei tremenda’

Nora Kinky:
Ma no, sono un angelo’

Frank-thehawke:
belle tette comunque’
un tremendo angelo
ci tufferei la testa in mezzo a quelle tette’

Nora Kinky:
Io gioco coi capezzoli

Frank-thehawke:
lo sai che saranno la mia fissazione di oggi vero?

Nora Kinky:

Frank-thehawke:
nel senso che ci giochi adesso?

Nora Kinky:

Frank-thehawke:
ach’

Nora Kinky:
Da fuori

Frank-thehawke:
Mhhh
io infilerei la mano’
e ci giocherei da dentro’

Nora Kinky:
Meglio la lingua

Frank-thehawke:
Dopo’
poi per usare la lingua e’ meglio scoprirle’

Nora Kinky:
Eh sì

Frank-thehawke:
spero che tu non le scopra’

Nora Kinky:
Se vuoi lo faccio’

Frank-thehawke:
Meglio di no’ gia’ cosi’ e’ difficile

[Nora invia una foto dei capezzoli]

Eeeehhhh’ slurpp

Nora Kinky:
Io oggi voglio vedere la tua eccitazione’

Frank-thehawke:
se continui cosi” mmhhh

Nora Kinky:
Sono durissimi’

Frank-thehawke:
mmmm

Nora Kinky:
E mi sto anche bagnando a forza di giocarci

Frank-thehawke:
Mhhh’ lo fai apposta’

Nora Kinky:

Frank-thehawke:
ci riesci benissimo’

Nora Kinky:
Voglio che ti fai una sega per me’

Frank-thehawke:
Mhh’ porca’

Nora Kinky:
Sì’ E tu sei un porco alla mia altezza?

Frank-thehawke:
sapessi cosa farei a quelle tue tette’
ci metterei il mio cazzo in mezzo e le strofinerei
le stringerei’

Nora Kinky:
Sì’

Frank-thehawke:
le tirerei per i capezzoli
cosi’ da farli diventare ancora piu’ duri

Nora Kinky:
Sì’ Sei proprio un porco’

Frank-thehawke:
ho voglia di morderteli
Succhiarli
mungerli

Nora Kinky:
Fai quello che vuoi a questa porca

Frank-thehawke:
con il mio cazzo in mezzo che cresce

Nora Kinky:
E poi che mi fai?

Frank-thehawke:
ho una gran voglia credo che verro’ in fretta
mentre ti sono sopra
una mano ti passa tra le cosce

Nora Kinky:
Sì’
Dove vuoi venire porco?

Frank-thehawke:
sulle tue tette

Nora Kinky:
Sì dai

Frank-thehawke:
sei la mia porca

[Frank manda una foto del suo cazzo a Nora]

Nora Kinky:
Oh’
Da leccare tutto

Frank-thehawke:
da leccarti tutta
mandami una foto delle tue tette che sborro per loro
mentre ti masturbo quella tua figa vogliosa

[Nora manda una foto delle tette]

Mhhhhh, ma lo sai che sei proprio una porca? Una gran troia’

Nora Kinky:
Certo che lo so

Frank-thehawke:
Wow
sono venuto per te

Nora Kinky:
Oh’
Che bravo’

Frank-thehawke:
merito tuo

[Frank manda una foto della sua cappella]

Nora Kinky:
Mmmm
Che voglia di prenderlo in bocca

Frank-thehawke:
Ecco la mia sborra per te’ tantissima’ Guarda Nora, quanto me ne hai tirata fuori’

[Frank manda una foto della sborra nel lavandino]

Nora Kinky:
Ah’

Frank-thehawke:
pensando alle tue tette

Nora Kinky:
L’avrei voluta ingoiare

Frank-thehawke:
mhhh

Nora chiude la chat. Nessun brivido l’ha smossa. Nessun accenno di eccitazione. Eppure aver visto quella eiaculazione l’ha solleticata e l’ha fatta sentire utile, importante.

GIORNO 9 ‘ Martedì

Nora passa la giornata di rientro a lavoro recuperando qualche report arretrato. Sul suo viso ormai &egrave visibile solo la cicatrice sul labbro, in maniera poco vistosa. Lo smartphone costantemente collegato alla carica, saltella fra almeno tre chat fra KIK e Telegram. Cerca di eccitare i suoi trombamici dall’altra parte, vuole che si eccitino e che le facciano vedere la sborra, meglio se con un video, meglio se vengono sugli addominali. Ogni tanto va in bagno con il cellulare per inviare loro foto del seno o della figa o per mandare audio di finti orgasmi, qualunque cosa per aumentare la loro eccitazione, qualunque cosa per avere il prima possibile la loro sborra.

GIORNO 12 ‘ Venerdì

Nora si &egrave fatta convincere da Francy, una uscita con il gruppo di amici. Ma sono tutti seduti in un divanetto a fare chiacchiere vuote e poco interessanti. Lei ha bisogno di qualcosa che la scuota nel profondo, che le faccia riprovare il brivido dell’eccitazione. Un ragazzo la sta fissando da tempo, Nora lo ha notato e decide di andare all’attacco. Si avvicina al bancone per ordinare e si posiziona al suo fianco.
‘Una tequila sunrise per favore’ chiede al barista. Il giovane al suo fianco sorride. Nora lo guarda con aria interrogativa.
‘Oh, una nostalgica, non sentivo ordinare una tequila sunrise da un almeno quindici anni!’
‘Mi piace la tequila’ e mi piace la tequila sunrise’ non vedo davvero il problema” Nora di solito non &egrave così secca nelle risposte quando cerca di far colpo su qualcuno. Si meraviglia quasi di sé stessa.
‘Ma certo, nessun problema, solo mi ha fatto sorridere la tua richiesta fuori dal coro’ L’uomo la guarda con un sorriso sincero. Nora si distende e risponde al sorriso.
‘Ah meno male, pensavo di essere partito col piede sbagliato’
Il barista appoggia il coloratissimo cocktail davanti a Nora. Nora prende fra pollice e indice una delle due ciliegie candite e la porge all’uomo.
‘Ti va?’ L’uomo rimane un po’ interdetto dal gesto ma si avvicina alla mano di Nora e afferra la ciliegia con i denti, chiude le labbra sulle dita di Nora e poi si allontana portandosi via il piccolo frutto. Nora osserva attentamente il gesto, sente un leggero brivido sopra il pube nel momento in cui le sue labbra toccano le sue dita. Rimangono in silenzio per qualche attimo guardandosi negli occhi. Nora osserva l’uomo, &egrave alto un po’ più di lei ‘ ma oggi ho i tacchi’ quindi deve essere almeno un metro e ottantacinque ‘ capelli corti, scuri. Gli occhi sono verde scuro, verde marcio, quel colore indefinito a metà fra verde e nocciola. Ha un bel fisico, spalle larghe e vita stretta, gambe lunghe.
‘Buona’
Nora si accorge di essere imbambolata a studiare il suo corpo dall’alto al basso, cerca di mascherare distogliendo lo sguardo e bevendo un po’ del suo cocktail.
‘Io non amo le cose molto dolci’ le ciliegie le preferisco al naturale’ risponde Nora distrattamente
‘Non parlavo della ciliegia, parlavo della tua pelle” Nora gli sorride maliziosa.
‘Beh’ c’&egrave un’altra ciliegia candita’ io non la mangio’ quindi se ti va” Prende la ciliegia e la mette fra i denti porgendo il viso verso l’uomo che si avvicina fino a congiungere le labbra con le sue, recupera la ciliegia e rimane attaccato alle sue labbra, le lingue si sfiorano, una mano si posa sul fianco di Nora ‘ brividi’ sento dei brividi’ finalmente’ ‘
Nora si lascia baciare, un bacio tenero e delicato che sembra sciogliere appena il muro di ghiaccio che ha dentro. Si stacca da lui e lo guarda.
‘Troviamo un posto appartato?’ Lui le prende la mano e la trascina via dal bancone.

Nora stringe l’uomo a sé, passa le mani sulla sua schiena ampia, si baciano appoggiati a un muro, nel vicolo subito fuori dal locale ‘ appartato’ ma c’&egrave abbastanza gente in giro ‘ le bocche si cercano incessantemente, lui la tira a sé per passarle le mani sul corpo, le morde leggero il collo. Nora continua a sentire brividi preparatori per tutto il corpo.
‘Vuoi che andiamo da me? Ho la macchina qui dietro, possiamo parlare un po’ e’ ‘ Le sussurra lui all’orecchio
‘No. Stiamo qui’ ‘ Nora sente l’eccitazione dell’uomo premerle addosso, con le mani arriva alla sua patta e comincia a sbottonare i jeans
‘Ma’ qui? Sei sicura? Potrebbero vederci’ L’uomo la guarda stupito.
‘Non ci vedranno, c’&egrave buio, stai tranquillo’ Nora ha raggiunto il suo uccello e lo sta accarezzando lieve. Lo sente caldo e liscio fra le mani, le piace quella sensazione di setosità.
‘Voglio farti un pompino, qua’ Le parole le escono prima che possa ragionare. L’uomo ora la guarda con un’espressione di vera meraviglia.
‘Io’ ma’ sono abbastanza stupito, non mi sembravi una così intraprendente”
‘Ti da fastidio che lo sia?’ Nora lo guarda con aria di sfida, si lecca le labbra.
‘Mi stupisce, ma no, non mi da fastidio”
Nora si accoscia davanti al cazzo dell’uomo, inizia a leccarlo piano, scopre la cappella e lo infila in bocca. L’uomo si appoggia con le mani al muro, chiude gli occhi in estasi mentre Nora comincia a muovere la bocca sul suo cazzo, le mani dietro le gambe dell’uomo a trattenerlo a sé. Ma i brividi, quelli non ci sono più ‘ non sento niente’ non sento più niente’ ‘ solo gesti meccanici la portano avanti. Sente il cazzo dell’uomo farsi sempre più turgido grazie ai suoi movimenti.
‘Io’ sto per venire” L’uomo si stacca dalla bocca di Nora che quasi controvoglia lo lascia andare. L’uomo viene schizzando bianchi fiotti sul muro, Nora osserva il cazzo sputare fuori quello che avrebbe voluto ingoiare ‘ sono una cagna’ una cagna’ una stupida cagna ‘ Guarda l’uomo dal basso.
‘Almeno te lo posso pulire?’
‘No’ non mi va’ non volevo andasse così” L’uomo sembra contrariato, si sistema e aiuta Nora a sollevarsi. Le carezza il volto e la bacia piano.
‘Voglio un’altra occasione’ questo non &egrave il modo che piace a me’ Sarò all’antica, sarò un inguaribile romantico, ma mi piace prima parlare e conoscere una donna prima di’ di questo, ecco!’
Ora &egrave Nora a guardare l’uomo con aria stupita.
‘Va bene’ Vuol dire che’ ci rivedremo’ Mi devi un Tequila Sunrise, giusto?’
‘Giusto’ risponde l’uomo sorridendo

GIORNO 15 ‘ Lunedì

Nora apre gli occhi al suono della sveglia. Stacca il cel dal cavo e lo accende. Controlla le sue chat, ha messaggi dei trombamici ma ora non ha voglia di rispondere. Scorre i vari social. Apre il browser ed ecco ancora il sito del BDSM. Ha 3 nuovi messaggi privati. Due sono di complimenti alle sue foto, niente di interessante. Il terzo, inviato due giorni prima la attrae. Il titolo dice solo ‘Ciao’ decide di aprirlo

Ste.Master_81: Sono un master da 10 anni, da un paio di anni ho deciso di ‘giocare’ solo online.
Faccio quasi fatica a fare rp in italiano perché sono ormai abituato a vivere il ls in inglese.
Tra le altre cose, il dedicarmi all’online mi ha decisamente ammorbidito e mi ha fatto scoprire che il virtuale &egrave un mondo a parte non una semplice riproduzione parziale e limitata di dinamiche che siamo abituati a vivere.
Se hai kik mi trovi li praticamente sempre Ste.M81

Nora legge e rilegge.
Il virtuale. Solo virtuale ‘ così non sembra rischioso’ per niente’ stupida cagna! ‘
Apre KIK. Cerca: Ste.M81
Inizia a chattare.

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