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Punizione

By 29 Settembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Abbiamo bevuto due intere bottiglie di vino rosso ed tu, che sei quasi astemio, hai bevuto solo per far piacere a me. Ti spingo lontano, “mettiti al centro della stanza, fallo lentamente”. Prendo la mia sciarpa di seta e ti bendo. Mi senti aprire la sacca della palestra… prendere qualcosa, … “Spogliati” Sei eccitato… mi avvicino e ti passo una mano sul petto … ti stuzzico i capezzoli con le unghie… ma soprattutto con i denti…e con l’altra mano scendo sul culo… e ci infilo due dita così violentemente che rimani senza respiro e per non cadere devi cercare le mie spalle con le mani… Ti metto il mio perizoma… tutto nel solco, ti spingo addosso al muro… “Sei uno stronzo”, ti sollevo tenendoti per i capelli e per il perizoma, ti prendo per i polsi e li lego alla sbarra dove mi alleno… tu ti lasci fare tutto ovviamente. Appena finito di legarti alla sbarra torno a tirare il pizzo nel culo e sotto le palle… Ti senti tagliare in due… il dolore è tremendo ma non hai il tempo di riprenderti che te li sfilo mentre ti mordo così forte i capezzoli che credo saresti svenuto. Ti tappo la bocca col perizoma che ti ho appena tolto di dosso assicurandotelo quasi in gola con una calza di nylon che ti lego dietro la nuca… proprio come un bavaglio… “Adesso te la faccio pagare per quello che hai fatto stronzetto. Ora le prendi di santa ragione”, … Non hai mai sentito quel tono nella mia voce ti stai preoccupando, cerchi di svincolarti , ma nonostante tutti i tuoi sforzi non ci riesci, ti ho legato come un salame e per di più puoi urlare quanto vuoi, se ci riesci, tanto non si sente quasi nulla… e se anche non fosse imbavagliato come sei adesso non ti sentirebbe nessuno… Ti prendo a schiaffi, poi traffico con la mia borsa finché non trovo quello che cercavo, lo muovo nell’aria, senti un fruscio a te conosciuto e comprendi che quello che ho preso dalla borsa è un frustino, di quelli che si usano per frustare i cavalli. “Hai fatto il bastardo” ti colpisco sul petto, assestando colpi sempre più forti… sui capezzoli… stai piangendo di sicuro delle lacrime che scendono… ma sei bendato ed io non posso vederle… sussulti di piacere quando ti accarezzo con la mano… continuo con il frustino… senti la punta scorrere prima lungo il tuo pene moscetto poi tra le natiche… ricomincio a frustarti il culo e ti ordino di aprire le gambe… non so se resisterai ad una scudisciata su quelle carni non abituate… Mi senti uscire dalla stanza, per ritornare poco dopo… con una bottiglia che ti passo sul petto, insistendo sui capezzoli… che a contatto con quel freddo diventarono ancora più sensibili, ti infilo la mano tra le cosce, il tuo cazzetto si sta ingrossando… scendo con la bocca e lo lecco… gemi di piacere. Senti il rumore della bottiglia che si apre… ti inondo le ferite con l’aceto… il contenuto della bottiglia… Gridi urla mute, ti ripeto “apri le gambe”… lo fai , non ho pietà. ti frusto un numero infinito di volte, impazzisci…, ti colpisco sulle palle e sul pene che perde la sua eccitazione… sul solco del culo… impazzisci di dolore …. Ti tolgo dalla sbarra e ti butto sul tavolo. Ti metto un dito nel culo… poi un altro… poi un altro… e li allontano uno dall’altro… mentre erano dentro… li unisco di nuovo e li spingo ancora più a fondo… li ruoto e li spingo dentro… Ti slego le braccia e le lego alle gambe del tavolo… la schiena , le natiche e il buco del tuo culo è completamente esposto… ti frusto senza pietà, piangi di vero dolore… Quando riprendi conoscenza senti le mie mani che ti stanno ungendo il buco con un olio… Senti che mi allontano, apro il frigo, senti che cerco, poi un’esclamazione “Questa andrà benissimo” cerchi di ricordare cosa ci poteva essere nel frigo che “…andrà benissimo” mi senti vicina, senti che appoggio sul tuo fondo schiena una cosa fredda e ti ritorna in mente cosa c’era nel frigo, un cetriolo grosso e lungo, sei terrorizzato.

( continua )

 

http://iraccontidilucille.blogspot.it/

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