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tania e il sesso

By 8 Ottobre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao sono Tania ,ho 22 anni, mi presento, sono alta poco più di un metro e sessanta, capelli lisci neri, occhi castani, fisico minuto ma con una terza di seno e quello che i miei amici definiscono il mio punto forte il mio sederino’ a mandolino, così si dice. Ormai da qualche tempo ho lasciato il mio ultimo ragazzo e, per così dire, mi godo la vita. Frequento il terzo anno di giurisprudenza. Da noi, all’università, ci sono molti studenti di colore, ma io sono sempre stata piuttosto scontrosa con loro, e a volte anche sgarbata, non perché sia razzista, ma in fondo sono molto timida e mi imbarazzano un po, soprattutto quando penso a quello che si dice di loro e delle loro dimensioni’.. quindi, quando il prof di diritto ci ha assegnato un compito di gruppo, e a me sono toccati Marco e Najib, uno studente senegalese, non ero molto felice.
Ma alla fine l’esame era molto importante e ho accettato il gruppo di lavoro. Dopo un paio di incontri in facoltà, Marco, che già avevo conosciuto tempo prima, e sapevo non essere uno studente modello ha abbandonato il gruppo di lavoro, dopodichè restavamo solo in due… Premetto che Najib era un ragazzo di ventotto anni, alto circa un metro e ottanta, muscoloso, in buona linea ma con la carnagione tipica del suo paese e cioè nera come il carbone, era comunque riuscito a mettermi a mio agio con la sua simpatia e quindi in parte avevo superato i miei pregiudizi.
Dopo qualche volta che ci incontravamo in biblioteca mi ha invitato a casa sua a studiare e ho accettato tranquillamente l’invito, non nascondo che quel ragazzo mi incuriosiva e forse inconsciamente mi attraeva, ma mi spaventava sempre il grosso bozzo che si vedeva dalla tuta da ginnastica, e un paio di volte l’avevo visto aumentare proprio quando mi guardava, comunque accettai l’invito e il gioco poteva essere interessante.
Viveva in un piccolo appartamentino nel centro storico, zona abitata per lo più da gente di colore. Per la giornata di studio ho scelto comunque un abbigliamento abbastanza casual con dei pinocchietti di jeans che comunque lasciavano scoperti i miei polpacci snelli ed essendo a vita bassa lasciavano intravedere leggermente il perizomino nero, canottierina bianca e sandaletti biachi col tacco non troppo alto, non volevo essere assolutamente fraintesa, ma mi è sempre piaciuto farmi guardare dagli uomini.
La casa di Najib non era il massimo, vecchia e disordinata, con alle pareti le immagini della sua terra e quell’inconfondibile odore che caratterizza le persone di colore, comunque iniziamo a studiare e dopo un po ho notato il suo sguardo sul mio seno e ho iniziato a vedere di nuovo quel bozzo che aumentava, lui era vestito solo con dei calzoncini corti e una magliettina multicolore smanicata. Dopo un po che studiavamo ho abbassato lo sguardo e ho visto qualcosa che usciva dalla parte sinistra del su pantaloncino, era il suo cazzo, era mostruoso e se non lo avessi visto coi miei occhi non ci avrei mai creduto. Quando ho sgranato gli occhi lui mi ha sorriso e mi ha abbracciato forte, sentivo ora l’odore forte della sua pelle, non c’ero abituata ma ero percorsa da un brivido forte, ha cominciato a baciarmi il collo coi suoi labbroni carnosi e mi ha sussurrato nell’orecchio: cosa guardi tania, non ci sta più nei pantaloni. Continuava a in salivarmi il collo e io non riuscivo a dire niente ed ero ferma che accettavo i suoi baci, mi ha preso la mano e la portata sul suo pisellone, e si è abbassato il pantaloncino. Era veramente gigante, riuscivo a malapena a cingerlo con la mano ed era nero nero con la cappella ancora più larga e violacea dall’erezione. Non ho mai pensato alle dimensioni di un pene ma questo era incredibile per me, ho iniziato ad accarezzarlo timidamente e Najib mentre mi accarezzava i capelli e il viso mi ha accompagnato verso il suo uccello e mi ha sussurrato di aprire bene la bocca, entrava a malapena la cappella, mi sono sentita soffocare, allora ho tirato fuori la cappella e ho iniziato a leccare bene dalla cappella fino alla base e alle palle, najb intanto mi aveva sollevato la canottiera e il reggiseno e strizzava forte i capezzoli che avevano preso bene forma e mi sussurrava parole non troppo dolci, infatti ero così concentrata sul suo cazzo che non mi ero accorta che mi stava dando della puttana snob e continuava avanti troia, succhialo bene, scommetto che non ne hai mai visti di così grossi.-
Effettivamente era vero. Sentivo quel grosso arnese crescere e diventare di marmo, poi mi ha preso di peso e mi ha portato sul suo letto che puzzava di sudore e dopo essersi tolto la maglietta in un attimo ha fatto volare i miei sandali e mi ha sfilato i pinocchietti, il perizoma, la canottiera e il reggiseno. Poi mi ha detto: Adesso mi fai vedere come sono brave le puttanelle bianche,
io ora ero sbigottita e terrorizzata, mi sembrava piuttosto deciso, così ho preferito non contraddirlo, e ho ripreso il suo cazzo in bocca. Intanto lui cercava di abbassarmi il perizoma e siccome non riusciva a farlo scendere e io non m staccavo dal suo cazzo l’ha strappato e me l’ha mostrato sorridendo. Ero un po spaventata. poi mi ha spinto sul materasso e mi stava leccando fica e culetto con la sua lingua grande e devo dire che cominciavo ad essere eccitata…..sentivo il mio liquido misto alla sua saliva che mi colava sulle cosce e lui me lo spalmava sul ciuffetto nero, iniziavo a mugolare dal piacere e ad un certo punto si è staccato, mi ha guardato negli occhi, ha poggiato la cappellona sul mio ciuffo di peli e ha detto ti faccio provare il tuo primo cazzo nero, mi son brillati gli occhi e lui ha appoggiato la cappella sull’apertura della mia passerina, non capivo come sarebbe entrato e ho iniziato a urlare piano tesoro, piano ti prego, mi ha stretto la mano e stava entrando senza forzare, dopo tutto era dolce ma il dolore era tanto, lo sentivo fino alle tonsille ed era entrato solo a metà e mi sussurava, tranquilla tesoro voglio solo godere e farti godere! aveva iniziato a muoversi più veloce e per me era un misto di brividi di piacere e grande dolore, è arrivato il primo orgasmo che mi ha scosso tutta e mi ha fatto urlare e mi ha dovuto tappare la bocca per non farmi sentire dai vicini, ma dopo un pò è arrivato anche il sangue, la mia patatina era abituata a cazzi normali e dopo quel trattamento ha ceduto…
Najib non si è fermato e a continuato a pompare più a fondo fino a entrare tutto e ora mi schiacciava, era sopra di me e mi diceva lo vedi che è entrato tutto, lo vedi piccola tania che sei diventata una grande troia. Saremo andati avanti più di un’ora e mezza, ho contato tre orgasmi e lui non veniva, lo stavo ormai pregando di venire ma lui continuava era come un toro e io non ce la facevo più. Dalla posizione del missionario mi aveva girato alla pecorina, poi di fianco, e in altre posizioni strane, mi muoveva come se fossi una piuma con la sua forza, ero tutta imbrattata di sangue e liquido vaginale…..
Alla fine ha accelerato all’inverosimile e dopo il mio ennesimo orgasmo lo ha tirato fuori e mi ha acchiappato la testa, sembrava stesse eruttando un vulcano, ho preso in bocca i primi schizzi e sono riuscita a ingoiarli, era la seconda volta che bevevo la sborra ma non volevo deludere un uomo che mi ha dato tanto piacere, poi a continuato a venire sulle guance, sulla fronte e sui capelli……me l’ha spalmata come se fosse gel per capelli e me li sentivo appiccicosi…le cose che mi avevano fatto sempre schifo solo a sentire mi stavano eccitando come una cagna….
ci siamo distesi abbracciati e riposati un po…dopo ha suonato il suo telefonino, era l’amico di najib che chiedeva se avevano finito di studiare e se poteva tornare a casa, lui gli ha chiesto mezz’ora ancora.
mi ha ripulito lui stesso le cosce e la figa dal sangue col cotone e l’acqua ossigenata, ero un po lacerata e avevo la vulva aperta all’inverosimile, l’aveva strappato ma per qualche giorno ho dovuto evitare il perizoma e usare gli slip….per il momento mi sono infilata i pantaloni senza mutande, la canottiera e i sandali e ci siamo dati un lungo bacio…..uscivo da quella casa felice e soddisfatta, struccata e con i capelli ancora appiccicati dalla sborra….
questo è il mio primo racconto, lo pubblico con l’account di un mio amico, gradirei commenti e suggerimenti a taniapasserina@yahoo.it

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