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TEUTOBURGO

By 3 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

TEUTOBURGO

Quante fiate ‘l mondo ha plorato
per quei leoni morti nella tetra radura?
Di magno coraggio ch’ancor oggi dura
e Roma con gloria ha onorato.

In seno a lo destino andò Varo l’amato
quel giorno,in pace e baldanza sicura
verso la fine sua più d’altre sì oscura,
co’a fianco ‘l barbaro di gloria malato

e senza cor per li piccoli fiori immortali
ancor co ‘l riso sereno e non sbocciati.
E infin la giaciono ‘n eterno dimenticati,
senza per essi preghiere né onori leali.

Paura,quante fiate vi colse oh Generali?
Vergogna,sol quel dì vi colse impreparati
dopo che ‘l barbaro v’ha travolti e gabbati
annientando li cor vostri forti e marziali.

Romani,gagliardi e senza paur’alcuna
nei millenni andaste,’l mondo conquistando
e solo a la gran ombra l’atto nefando
vi fece plorar e risplender come la luna

nel mondo fin ad oggi. In quest’ora bruna
che ‘l mondo rammenta voi plorando,
li barbari e ciascun omo fin a noi cantando
si china innanzi alla selva ch’in cor &egrave ‘n cuna.

La selva grida per esto rosso vello
lasciato in terra per l’amara sorte
che li dei vollero esser di quell’omo bello.

Plora mondo innanzi a ‘l Magn’ omo forte,
che perì per Roma suo patrio ostello
e visse ‘n etterno battendo la gran morte.

( Dedicata ai Romani caduti nella battaglia di Teutoburgo,battaglia che distrusse la XVII,XVIII e XIV legione nel 9.d.C. )

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