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Un’estate al mare

By 25 Maggio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ah, le ferie…le tanto sospirate ferie estive, sole, mare e sesso!
Per realizzare questi miei desideri decisi di coinvolgere nella mia settimana dedicata al piacere la mia stella Valentina, la mia adorata trombamica.
Ci accordammo per una bella vacanza in una localita’ trasgressiva e possibilmente fuori mano per poter combinare le nostre maialate in pace, cosi optammo per una localita’ marina piuttosto famosa nel centro italia nota per essere meta di naturisti e quindi probabilmente di persone vogliose come noi!
Partimmo con la promessa di raccontarci qualunque tipo di esperienza avessimo avuto, e se possibile di condividerne insieme il piu possibile, fantasticavamo di rapporti a 3, a 4, di scambi di coppia, di orge….
Alcune ore di viaggio e arrivammo al nostro albergo, carino, un po anonimo ma non era certo il lusso che cercavamo in questa vacanza assieme.
Il tempo di disfare le valige che Valentina girava gia’ nuda per la stanza dicendo che voleva andare a prendere il sole integrale domandandomi le le sue gambe erano belle o se le sue tette avrebbero sfigurato, cosi’ si infilo’ rapida il costume, un bikini piuttosto striminzito(le si vedeva praticamente tutto), e una volta preparata la borsa, si chiuse la porta alle spalle e spari’ in spiaggia.
Io ne aprofittai per una bella doccia ristoratrice, ero gia bel che pronto a buttarmi a letto per riposare quando dalla porta sul terrazzino senti’ un rumore.
Usci’ per vedere cosa fosse, sapendo di non trovare comunque nulla ti strano, e se non altro scopri’ la nostra vicina di stanza che si prendeva il sole nuda sul suo terrazzino.
Era completamente nuda, i pezzi del suo costume erano sparsi sulle piastrelle, lei non era affatto male, una di quelle 40enni che per tenersi in forma si massacrano in palestra e si fanno torturare a forza di massaggi tonificanti.
Era mora, con la pelle scura perche’ baciata dai raggi del sole, una 3a’ abbondante di seno a occhio e croce, e un piccolo ciuffetto di peli neri tra le cosce.
“Ciao” mi disse alzandosi in piedi,naturale come se farsi guardare nuda fosse la cosa piu normale del mondo
“ciao” le dissi “io sono E.”
“Io sono Cristina…bello avere un giovane come vicino”
“Grazie…ma non sono solo”
“Oh peccato…sei con la ragazza?”
“no, veramente &egrave un’amica un po particolare”
“anche voi in cerca di emozioni forti?” mi chiese Cristina.
“Mah…si se &egrave possibile”
“Beh allora…perche’ non vieni di qua a fare 2 chiacchiere?”
Ero un po sconvolto dalla spontaneita’ di Cristina verso di me, comunque accettai.
Pochi attimi ed eravamo sdraiati al sole.
Lei era di nuovo nuda e mi invito’ a fare altrettanto tanto “non avrai mica niente da nascondere?” mi disse, e cosi mi abbassai il costume dando sfogo alla mia erezione.
“appero’….fortunata la tua amica”mi disse Cristina”ma se lo gode solo lei un pezzo di carne cosi’?”
“no no, anzi….sono contento di usarlo il piu possibile”
“allora non ti dispiacera’ se ne aprofitto un po anche io”
“ma….se arriva tuo marito?!?!?!?!?!”
“tranquillo…siamo una coppia aperta…molto aperta…”
e con questa mi affero’ il cazzo.
“dai entriamo” mi disse, e mi fece sedere sul letto.
Si piazzo’ davanti a me, completamente nuda, carezzandosi la pelle, tra le cosce, la pancia, si prendeva in mano le tette e si leccava i capezzoli…”ti avviso”mi disse”mi piace essere maltrattata…”e si inginocchio’ tra le mie gambe.
Mi carezzava lenta la fava, scappellandola piano piano, voleva che la mia erezione fosse completa…”ora assaggiamo questo bell’attrezzo”mi disse, comincio a darmi delle ampie leccate lungo tutta l’asta…mi leccava e mi guardava sorridendomi maliziosa…ero incantato da come muoveva la lingua su e giu per il cazzo, da vera professionista del pompino.
Era stupenda, girava la lingua attorno alla cappella, per poi farla sparire nella sua bocca, facendo correre le labbra lungo tutta la mia asta.
“mmmh hai un buon sapore” mi disse masturbandomi…stava facendo di tutto per farmi eccitare come un cavallo…”ti piace porcona?”le dissi “mmh…si…lo voglio tutto” e se lo infilo’ tra le tette, strizzandosele…una spagnola perfetta, l’asta era avvolta dal seno della troia e la cappella era strizzata da quel ben di dio.
“leccami….leccami mi fai impazzire”mugolavo e Cristina senza tanti indugi ritorno’ a prendersi cura della mia asta con un pompino ancora piu appassionato di prima, facendosi sparire tutto il cazzo nella bocca, se lo ingoiava tutto, per poi risalire e giocare con la lingua sulla cappella.
Era indomabile, la tenevo per i capelli e lei si cacciava tutto in gola, faceva dei rumori di risucchio eccitantissimi…io mugolavo, ero senza respiro, Cristina era proprio porca e felice di esserlo.
Mi teneva per la base del cazzo e andava su e giu lungo la fava tenendo le labbra strette, a volte con la testa di lato, facendo scorrere la lingua lungo la mazza.
Non soddisfatta del lavoro mi afferro’ per la cappella struzzicandomela con le dita e mettendosi in bocca le palle, succhiandole e tirandole con la bocca fino a farmi male, era eccitantissima da guardare mentre lavorava di bocca e cercava nei miei occhi l’espressione di piacere violento che mi stava provocando.
“succhia vacca…mangiamelo….”le dicevo e piu ero osceno con lei e piu lei si eccitava…”toccati la fica” le dicevo e lei si alzo’ in piedi davanti a me toccandosi tra le cosce.
Era uno spettacolo, mentre si sditalinava e si stuzzicava i capezzoli mi presi il cazzo in mano e mi segai veloce mentre lei mi diceva “mmmh…porco…ti piace farti le seghe guardandomi? mi ecciti sai? maiale…ora hai goduto tu…ora tocca a me” e cosi dicendo si sedette sul mio uccello per impalarsi.
Il cazzo entro’ subito, Cristina aveva la fica fradicia. Un attimo per sistemarci comodi e subito la maiala si faceva scopare allegramente saltellando su e giu dal mio uccello, visto che nella posizione in cui eravamo le entrava fino alle palle.
I primi colpi furono lenti, poi improvvisamente le venne una foga impressionante, cominciando ad andare su e giu con vigore, mentre io, visto che mi dava la schiena, le torturavo i capezzoli.
Cercava di muoversi in modo da sentirlo il piu a fondo possibile, ondeggiava il bacino con un movimento sensualissimo.
“Lo senti troia?” le dicevo all’orecchio e lei “mmmh…fottimi…scopami cosi…mmh…sii…ancora…non fermarti…sbattimi ancora piu forte”.
Dopo alcuni colpi, Cristina si alzo’, si mise a pecora sul letto e mi disse allargandosi il culo con le mani “ora lo voglio nel buchino…”, le inumidi’ l’ano con i suoi umori e con la saliva e pian piano le puntai al culo la cappella.
Lentamente me la inculo, pian piano per non farle male, i primi colpi le fanno entrare meta’ del cazzo, poi con un colpo secco le sono dentro completamente, Cristina lancia un urlo che &egrave piu di piacere che di dolore, visto che sicuramente di cazzi nel buchino ne ha ricevuti parecchi.
Una volta entrato comincio un lento fuori e dentro dal suo culo, la troia ingorda si caccia 2 dita in fica e si sgrilletta come un’ indemoniata mentre la mia asta le allarga ulteriormente il buco del culo.
La stavo stantuffando tenendola per i fianchi, facendole sbattere addosso le palle da tanta foga ci mettevo….era un piacere entrare in quel buchino cosi accogliente e pieno di voglia di essere riempito.
Cominciavo ad essere stremato e soprattutto sentivo un fremito partire dalle palle….”sto per sborrare”le dico…”la voglio in bocca….” cosi’ mi sfilai dal suo retto, mi levai il preservativo mentre Cristina si era gia posizionata in ginocchio con il viso davanti alla mia cappella.
Pochi colpi di mano e parti’ il primo fiotto di sborra calda che colpi’ Cristina sulla bocca, colandole sul mento e sul seno “ne voglio ancora” mi disse, e si infilo’ la cappella in bocca massagiandomela con la lingua, il secondo schizzo, piu abbondante, le riempi’ la bocca…se lo ingoio’ tutto e con la lingua mi ripuli’ il cazzo.
Eravamo sfiniti, ma soddisfatti ed eccitati.
“Ci rivediamo?”le dissi reinfilandomi il costume?
“certo….magari tutti insieme, no?”

per commenti, consigli e suggerimenti…scrivete a xxx197979@yahoo.it
Ero steso sul letto, a riposo dopo la cavalcata con la mia vicina di stanza, quando, venni svegliato da Valentina che rientrava dalla spiaggia,con indosso il bikini striminzito e il pareo.
“ciao stella, com’e’ andata?”mi chiese “bene..ho conosciuto la nostra vicina…e tu in spiaggia?””bene…non immagini neanche cosa mi sia accaduto….ho conosciuto due ragazzi simpaticissimi”
“oh, che avete fatto di bello?” e lei”mmmh…speravo me lo domandassi….ero sul lungomare della spiaggia, a prendere il sole in topless, e mi si sono avvicinati due bei ragazzi, due bei mori muscolosi, mi hanno domandato se potevano prendere il sole accanto a me, e ho accettato subito…”
“Brava, hai fatto bene, e poi?” gia intuivo come fosse proseguito il racconto “beh, poi gli ho domandato dove avrei potuto prendere il sole nuda e loro mi hanno indicato una pineta poco lontana, cosi abbiamo preso le nostre cose e siamo andati in mezzo agli alberi. Appena ho steso l’asciugamano, mi sono levata la parte sotto del costume, e gli altri due ragazzi, Marco e Stefano, hanno fatto lo stesso, si sono calati i boxer e avevano gia i cazzi in tiro”
“mmmmh”le dissi”anche a me fai lo stesso effetto, e poi?com e’ andata?”
“beh”prosegui Valentina “siamo rimasti un po stesi nudi, ma quei ragazzi con quei corpi cosi sodi mi facevano bagnare, cosi facendo l’indifferente ho iniziato a toccarmi tra le cosce, prima solo sfiorandomi, poi con sempre piu velocita’, vedevo i 2 cazzi riprendere la posizione eretta, gonfi erano proprio grandi, con quelle cappelle grosse e rosse, cosi gli ho domandato se avevano voglia di divertirsi un po e li ho invitati a toccarmi.
Subito Stefano si &egrave impossessato delle mie tette, leccandole con delicatezza, aveva un modo di leccarmele che mi faceva impazzire, seguiva il contorno del capezzolo che ormai era turgido con la lingua per poi prenderselo tutto in bocca, Marco invece mi ha infilato subito la lingua in bocca e mi carezzava la passera”
“mmmh…bel pomeriggio” le dissi slacciandomi i pantaloni e tirando fuori il cazzo”e poi com’e’ andata?”
“ho detto a uno dei due che volevo il suo uccello in bocca, mi sono messa a pecora, e gli ho preso in bocca il cazzo, mentre l’altro mi sgrillettava la passera, mmmh…quello che avevo in bocca era stupendo, grosso e lungo, l’ho afferrato per la base, stuzzicandogli le palle con il pollice, e ho iniziato a pompare, prima solo sulla punta, poi ho tirato fuori la lingua e ho inizato a sbatterci la cappella sopra, mi sentivo una porca…era stupendo….
l’altro dietro mi faceva impazzire con la lingua e le dita nella fica e nel culo…Stevano mi teneva per la testa e mi pompava la bocca, cosi riuscivo a cacciarmelo fino alle tonsille…ero ingorda sai?” mi disse guardandomi mentre mi stavo segando ascoltando le sue parole.
“poi Marco ha pensato bene di penetrarmi, mi ha sputato sulla fica, e pian piano mi ha penetrata, ho avuto solo il tempo di voltarmi tenendo in mano il cazzo di Stefano che gia lo sentivo su fino all’utero….mugolavo come una cagna nonostante avessi la bocca piena del sesso di Stefano, mi tenevo aggrappata alla sua schiena e al suo culo per stare in equilibrio, avevamo una foga impressionante, mi sembrava di stare in un film porno…poi abbiamo cambiato posizione,
Marco si &egrave steso, io mi sono impalata sulla sua asta, non prime di essermi strusciata la cappella tra le labbra fradicie della fica, mentre Stefano stava in piedi per godersi lo spettacolo e sopratutto un mio pompino.
“Il ragazzo sotto mi aiutava nei movimenti sostenendomi il culo, mentre l’altro mi aveva gia cacciato il cazzo in bocca e mi strizzava le tette….mi sentivo sbattere le palle sull’inguine, sentivo l’asta correre fuori e dentro di me, era bella grossa, sentivo tutto, quando mi usciva me la strofinavo addosso e poi me la reinfilavo dentro.”
“stavamo godendo tantissimo, era stupendo, Stefano mi infilava le dita in bocca, le leccavo avida, poi ha smesso di scoparmi la bocca, voleva che comandassi io sul suo uccello, cosi mentre mi facevo sbattere da Marco ho preso a masturbare Stefano, veloce, con foga, facendomi sbattere la cappella sul viso…sulle labbra….per poi reinfilarmela in bocca per sentire tutto il gusto del suo uccello, era stupendo, gli leccavo tutto dalla base alla punta, per poi prendermi in bocca i coglioni piendi di sborra pronta per essere bevuta
“mmmh…..e poi?”le dissi smanettandomi”abbiam cambiato posizione, volevo anche sentire il cazzo dell’altro dentro di me, cosi mi sono sdraiata a tre quarti, stefano mi stava dietro e mi ha infilato la fava tra le cosce mentre io ho preso a sbocchinare Marco, Stefano aveva molta piu foga nel fottermi, mi saltellavano le tette mentre mi pompava, mentre andavo su e giu con la lingua lungo l’asta di Marco, gli davo ampie leccate, dovevi sentire come godeva eccitato mentre lo toccavo sul petto, sulle cosce.
mi piaceva come mi fotteva, e sopratutto mi piaceva leccare quella cappella come fosse una pallina di gelato, la avvolgevo con la lingua, per poi farla sparire in bocca, non gli lasciavo tregua, come del resto stava facenco quello che mi fotteva la passera…
poi abbiamo cambiato ancora, mi hanno fatto rimettere a pecora, Marco stava sdraiato davanti a me, mentre Stefano in ginocchio dietro. Al primo ho subito iniziato a succhiare le palle, mentre l’altro senza tanti problemi ha ripreso ad impalarmi la passera, in questa posizione mi era piu pratico prenderlo in bocca, riuscivo cacciarmelo giu fino in gola senza problemi, infatti dai complimenti che mi facevano i due mentre li sbocchinavo devono avere aprezzato parecchio.
“ormai i due erano cotti pronti per schizzare, infatti mi ono sfilata, messa in ginocchio e li ho fatti masturbare davanti alla mia faccia…pochi colpi di mano e sono esplosii in uno schizzo denso e gustoso che mi ha lavato il viso e le tette”
pure io stavo per schizzare ormai al racconto di Valentina, infatti dopo pochi attimi sono venuto, in bocca a Valentina, che aveva anvora voglia di sborra.

per commenti, suggerimenti o quello che volete… xxx197979@yahoo.it Dopo quel primo giorno molto infuocato la nostra vacanza sembrava avere preso un binario piu tradizionale…
dico sembrava perche’al terzo giorno incrociai Cristina la nostra vicina di stanza nei corridoi dell’albergo e mi disse”Ciao piccolo, sai, ho parlato di te a mio marito e…abbiamo deciso che vorremmo uscire a cena con te e la tua amica..spero non vi dispiaccia…se vi va potremmo farlo gia stasera….che ne dici?”
Le rispondo che per me andava bene, che volevo comunque avere la conferma di Valentina, ma che comunque prima di sera le avrei fatto sapere se si o no.
Valentina non sembrava entusiasta, avrebbe preferito la discoteca, comunque accetto’, cosi ci trovammo a cena io con Valentina e Cristina con il marito Carlo.
Erano una bella coppia, persone piuttosto distinte, ben tenuti, bei fisici, lui comunque elegante, la moglie vestita un po da zoccola ma comunque nella norma visto il posto in cui passavamo le ferie, io mi sentivo un po un pezzente in pantaloni corti e maglietta, Valentina invece aveva dei pantaloni cosi mini che potevano essere scambiate per culotte, tant’e’ che tutti i maschi degni di essere chiamati tali si voltavano a guardarla.
La serata trascorreva bene, si Carlo e Cristina si rivelavano persone alla mano, si parlava del piu e del meno, finche’ inevitabilmente usci l’argomento sesso.
“allora anceh voi siete qui per trasgredire”disse Carlo”noi amiamo vivere liberamente la nostra sessualita'” immaginavo dove volesse andare a parare, ma invece con mia grande sorpresa dopo un giro di parole ci disse”mi piacerebbe riprendere voi due e mia moglie mentre scopate”.
“per me va bene”dissi, anche Valentina dopo un attimo di riflessione (quella con la cinepresa era un’esperienza nuova anche per lei) accetto’, disse che “fare la troia davanti agli altri mi fa impazzire”.
“Beh….allora possiamo andare a prepararci” disse Cristina, ci alzammo, pagammo e andammo verso l’albergo.
Doccia rapida, cambiato vestito e boxer, mentre Valentina sfoggiava un vestitino aderentissimo e cortissimo nero, niente reggiseno e perizoma.
All’ora stabilita ci presentammo alla camera dei nostri vicini, venne Carlo ad aprirci, ci rassicuro’ sul fatto che il nostro video non sarebbe stato messo in giro, Cristina usci’ dal bagno con indosso un baby doll trasparente, aveva la fica rasata di fresco, un corpo tonico, bello e profumato.
Si avvicino’ prima a me, carezzandomi il viso, poi si volto’ verso Valentina, le stampo’ un bacio sulle labbra dicendole “io e te stasera ci divertiamo….”
“bene dai…iniziamo” disse Carlo”preparatevi” fece spogliare Valentina e la fece mettere in ginocchio sul letto, accese la telecamera e subito Cristina si avvicino’ alla mia amica porca.
Subito si stuzzicarono le lingue tra loro, Valentina gia si stava toccando tra le cosce, poi Cristina le diede alcune leccate sui capezzoli.
Era stranissima come cosa, Cristina guidava il gioco, io ero in piedi vestito in fondo al letto e dopo aver conosciuto il sapore della pelle di Valentina venne da me, a passi lenti e guardando il marito guardone che riprendeva.
Mi carezzava lenta sopra i jeans, sentivo gia l’erezione salire, mi abbasso’ prima i pantaloni e poi i boxer, si volto’ verso Valentina che contiunava a sditalinarsi, si lecco’ le labbra e si inginocchio’ davanti a me.
Subito mi prese in bocca la cappella, non avevo ancora l’erezione sviluppata completamente, alcuni colpi di lingua e gia il cazzo aveva gia preso la lunghezza giusta. Mi puntava le mani alla base del cazzo e ci scorreva con la bocca su e giu, lungo tutti i 17cm, per poi segarmi mentre succhiava le palle, lo faceva molto molto lentamente e molto dolcemente.
Carlo riprendeva sia la moglie che si esibiva in una pompa magistrale sia Valentina che si toccava lentamente le tette mugolando mentre ci guardava.Era visibilmente eccitata.
Cristina dovette essersene accorta perche si stacco’ dalla mia asta e le disse”ne vuoi un po anche tu?” si rialzo’ mi prese per la fava e mi accompagno’ verso la bocca di Valentina.
Valentina continuava magistralmente il lavoro di bocca iniziato da Cristina, avevo gia ricevuto due pompini e ancora non ero riuscito a sfilarmi i pantaloni…mentre la mia piccola maiala continuava il suo lento lavoro di bocca io e Cristina la carezzavamo, le tiravamo i capezzoli, ci scambiavamo colpi di lingua.
Carlo intanto si era abbassato i pantaloni, aveva un cazzo piuttosto grosso, ma non sembrava voler partecipare, anzi ad un certo punto diede istruzioni alla moglie di leccare la fica a Valentina, la quale non esito’ a metersi a cavalcioni sul viso di Cristina.
Godevo come un porco, Valentina succhiava come una dea, faceva dei rumori osceni con la bocca ogni volta che la cappella le usciva dalla bocca, mugolava e sbavava sulla mia asta, mentre quella vacca di Cristina si dava da fare a mangiarle la passera e il marito la incitava visibilmente eccitato a continuare a leccare la fica cosi, a infilarle dentro le dita o a divaricarle le labbra.
Immagino quanto stesse godendo la mia piccola, visto che ogni leccata che riceveva tra la fica e il buco del culo corrispondeva a una succhiata piu vorace sulla cappella…ora faceva colare saliva sull’asta, recuperandola con le dita e con la lingua, non aveva piu inibizioni,era proprio una vacca in calore.
“Dai togliti i pantaloni”mi fece Cristina sfilandosi da sotto Valentina”che ti mangiamo il cazzo insieme”ed entrambe le troie decisero di farmi godere con le loro lingue…le sentivo avvinghiarsi alla cappella, scorrere giu fino ai coglioni e risalire per poi far sparire la punta nelle loro bocche avide di cazzo.
Peccato che subito Valentina si sia sfilata per riempirmi la bocca con la lingua lasciando a Cristina il compito di spompinarmi.
Cristina si ingoiava letteralmente tutto…mi teneva per le cosce e per il culo ficcandosi ogni centimetro di pelle in gola, solleticandomi le palle con la lingua…io volevo che continuassero la pompa insieme, infatti invitai Valentina ad unirsi all’ altra troia….ora una, la troia giovane faceva scorrere lenta la bocca sul cazzo mentre la troia esperta mi passava la lingua tra le palle, le avvolgeva con la sua saliva calda.
Cristina non era soddisfatta di carezzarmi solo le palle, mi prese in mano il cazzo e se lo ricaccio’ in bocca, diede alcune pompate e lo ripasso’ a Valentina per poi ricongiungere le loro lingue nel succhiarmi il cazzo.
Ero estasiato da tanta porcaggine…non avevo neanche fiato di parlare…ansimavo e dicevo solamente “mmmh…brave….mmmhm”.
Cristina che continuava a condurre il tutto si accorse che se avessero continuato cosi in poco tempo avrei schizzato…quindi prese Valentina e la fece sdraiare come un cagnolino in cerca di coccole e si tuffo’ tra le sue cosce.
Era stupendo vedere la mia Valentina che godeva come una cagna sotto i colpi di lingua di Cristina…che la leccava inesorabilmente tra le grandi labbra…le dava degli ampi colpi di lingua dal buco del culo fino alla fessura….
“dammi il cazzo in bocca….”ansimo’Valentina e carponi mi avvicinai a lei, che mi affero’ per la fava e mugolando se la reinfilo’ per l’ennesima eccitantissima volta…Cristina sorrideva eccitata mentre alternava la lingua e le dita dentro la sua amichetta…”guarda che &egrave bagnata…mmhm…che ti aspetta….”mi disse…
Si sentiva solo il nostro ansimare, i rumori di risucchio e Carlo che si masturbava con la videocamera in mano…nessuno riusciva a parlare, l’eccitazione del momento era troppa per essere sprecata con le parole.
“succhiamolo insieme” Propose stavolta Valentina. Cristina non se lo fece ripetere e porto’ la sua bocca dalla fica di Valentina alla mia cappella rossa e grossa…le due troie si scambiavano leccate porche e goduriose, Valentina teneva in mano il cazzo e lo infilava prima nella sua bocca poi in quella della sua compagna di pompe la quale ora non usava piu la delicatezza dell’inizio scopata ma mettendoci una foga piacevolmente dolorosa…aveva tanta foga che faceva sputava e sbavava sul cazzo facendo colare tutto sulle tette di Valentina.
Le tette di valentina….quando Cristina le vide cosi bagnate di sudore e saliva lascio’ il dominio del cazzo alla mia amichetta e ando’ a giocare con i suoi capezzoli turgidi….le strizzava le tette, ci infilava la lingua in mezzo…
Valentina sembrava aprezzare la cosa perche’ prese a sbattersi la cappella sul viso e sulla lingua…mi faceva impazzire questa cosa…
Improvvisamente la Troia piu anziana si sfilo, fece girare a pecora Valentina e sedendosi su una sedia a gambe ben spalancate ci disse”dai…fatemi vedere come scopate…”.
Cominciai a strofinare il cazzo su e giu nella fessura del culo di Valentina che continuava a mugolare, mi fermai e le puntai la cappella tra le grandi labbra, tenendola per i fianchi cominciai a pomparla, lentamente ma senza darle tregua, colpi secchi che facevano sbattere le palle sulla fica.
Al primo colpo Valentina caccio’ un urlo di piacere, man mano che continuavo a scoparla ansimava sempre piu forte gridando oscenita’ tipo “mmmh…siii…fottimi…siiii…cosi….ancora….aprimi la fica….”
Dopo alcuni minuti di pompate Cristina si fece di nuovo avanti, sfilo’ il cazzo dalla fica e se lo infilo’ in bocca per gustarsi gli umori e i sapori della sorca della sua nuova amichetta…mi spompinava e lo ricacciava nella fica tenendomi per la base del cazzo…Carlo era eccitatissimo, si avvicinava con la videocamera per riprendere ogni particolare osceno…ci incitava a essere piu maiali possibile…e su carezzava la mazza.
Cristina ordino’ a Valentina di girarsi a pancia su, nella posizione classica del missionario, io le tenevo le gambe ben spalancate e Carlo si posiziono’ dietro di noi per poter riprendere tutta la penetrazione mentre la moglie si dedicava a leccare i piedi della mia amichetta infoiata.
Alcune pompate dopo Cristina mi ordino “mettilo tra le tette…dai metti il cazzo tra le tette”…”mmhm..siii..”le risposi mentre appoggiavo la fava tra le bocce umide di Valentina.
Cristina le teneva strette mentre avvolgevano il cazzo che si scappellava in quella fessura morbida…”tira fuori la lingua”le disse, cosicche ogni mia spinta portasse la punta del cazzo a sbattere contro la lingua di quella cagna di valentina…la quale aprofittava per toccare Cristina in ogni centimetro del suo corpo….
Io ero eccitato come un porco mentre pompavo tra le tette, sentivo l’asta scorrere sui capezzoli di Valentina, sparire tre le sue bocce cosi abbondanti e finire in un colpo di lingua.
“voglio leccarti la fica”disse mugolando Valentina…”Ok….vieni”rispose l’altra andando a sedersi sulla spalliera del letto, che in realta’ era uno spazio dove solitamente si ospitano le lampade o i giornali e ora accoglieva il suo bellissimo culo.
Ora la scena era questa: Cristina a gambe spalancate che si masturbava mentre si faceva leccare la sorca da Valentina, la quale messa a pecora si faceva pompare da me…muovendo la lingua come una cagnetta assetata su e giu per la fica.
“si dai…mmmh…scopala..”mi incitava Cristina…”leccami la figa…mmmh…cosi”diceva a Valentina tenendole la testa mentre si faceva penetrare con la lingua….”guarda com’e’ gonfia” le diceva…
Io mi sfilai per dare tregua alla mia cagnetta valentina, la quale ando’ subito a leccare i capezzoli di Cristina…”dai lecca li…ahhh…”le diceva mentre si faceva insalivare per bene le tette..”si cosi…cosi..con la lingua….”poi scese giu lungo il corpo di Cristina per poi riprendere a leccarla tra le gambe…
“siete fantastici” ci diceva Carlo…”mettiti sotto”mi disse Cristina…e fece mettere a smorzacandela Valentina…”si…cosi….cosi ti lecco le palle”mi disse, e con la mano guido’ il cazzo dentro Valentina.
La stavo impalando lenta, leggermente piegata in avanti cosi potevo anche infilarmi in bocca le tette, sentivo valentina andare su e giu per l’asta, dalla cappella fino alle palle, ma cominciavo ad essere stremato e un po faticavo a mantenere l’erezione.
Cristina che nel frattempo mi carezzava le palle se ne accorse, lo tiro’ fuori dalla fica di Valentina e mi disse “te lo succhio un pochino” e si ingoio’ tutto facendo dei rumori di risucchio oscenamente eccitanti…
“ti piace come te lo succhia?””mmmmh…si…..”l’erezione aveva ripreso vigore nella bocca di Cristina ed era pronto per tornare a penetrare la fica di Valentina….bellissimo sentire la mano della troia sposata piena di saliva che mi tirava le palle, ci sputava sopra, le avvolgeva con la lingua…mi faceva morire, tant’e’ che avevo preso a stantuffare Valentina in modo molto veloce e violento tenendole ben larghe li chiappe per agevolare il lavoro di mano e di bocca di Cristina.
“dai…falla godere…”mi disse Cristina sfilandosi, ci lascio’ per alcuni attimi presi dalla foga della nostra chiavata, per poi tornare dopo poco a riprendere il suo show lesbo con Valentina, scambiandosi ampie leccate sulle tette e sulle lingue, il tutto mentre io continuavo ad essere montato.
Valentina si sfilo’con uno schiocco della fica, e subito l’altra si fece sotto con un sorriso malizioso per ingoiarmi il cazzo…valentina si era messa in parte, anche se in realta’ continuava a sditalinarsi come una cagna in calore mentre osservava quanto stavo godendo mentre l’altra mi pompava il cazzo come un’idrovora…fece partire un fiotto denso di saliva che colo’ dalla punta dell’asta alle palle..lo ricevetti con un mugolio disperato di piacere…
Le due troie si guardavano sorridendosi eccitate e compiaciute, guardavano la videocamera roteando le lingue, Cristina me lo succhiava come una disperata, andava su e giu con la testa veloce, si girava di lato e me lo leccava in tutta la sua lunghezza…
“dai vieni che lo facciamo impazzire ora”disse Cristina…e riposizionarono le bocche sul cazzo…lei su e giu per l’asta, Valentina mi leccava la base invece, i suoi colpi di lingua erano stupendi…non so chi delle due mi afferrava per le palle e me le stuzzicava con le dita…ero estasiato….godevo come un porco per tutto quello che stava accadendo…due troie fighe che mi facevano godere come un matto, che si contendevano il sapore del mio uccello a colpi di lingua e di mano…
Si alternarono un paio di volte nella posizione per succhiarmelo, Cristina mi teneva per la base e decideva chi doveva leccare…richiamai Valentina a me, volevo darle la lingua in bocca, volevo toccarle le tette, e sopratutto volevo che quella vacca di Cristina continuasse la pompa da sola…ci metteva eun’impegno e un’intensita’ unica…mi tirava giu la pelle del cazzo che sembrava me la volesse strappare…e poi..cosa per me eccitantissima..continuava a sputarci sopra e a fare rumori osceni con la bocca…poi prese a masturbarmi veloce veloce, “guarda qui….&egrave gia pronto…”disse a Valentina…”leccalo…leccalo veloce”, e l’altra senza farselo ripetere si esibi’ nell’ennesimo pompino della serata.
Mi segava e mi sbocchinava veloce, seguendo le istruzioni di Cristina…era proprio una maestra del sesso…”dai mettilo in figa” e ritornammo a smorzacandela….il cazzo affondava senza problemi dentro quella fessura ormai dilatata e sopratutto fradicia di liquidi vaginali e saliva…dopo pochi colpi un orgasmo fece tremare il corpo di valentina che prese a gridare come un’ossessa…con gran piacere dei nostri due amici, ma non era ancora sazia, forse anche perche Cristina continuava a passare la lingua e le dita tra le mie palle e la sua fregna andando su fino al buchetto del culo.
“dai vieni che beviamo tutto…”….in effetti non mancava molto…appena dissi che stavo per sborrare mi fecero mettere in piedi e loro in ginocchio a bocche spalancate e lingue di fuori in attesa del mio spruzzo caldo e denso…mi menai il cazzo veloce, tra un grido e l’altro di piacere, dieci forse quindici colpi di mano, parti’ un fiotto di sborra con gran piacere delle due troie che se lo fecero colare sul viso….un getto solo ma abbondante e molto apprezzato dalle due cagne che si ripulivano lo schizzo con la lingua…
Carlo aveva ripreso tutto, dall’inizio alla fine…io mi abbandonai sul letto, sfinito con il cazzo quasi dolorante e la cappella viola mentre Valentina e Cristina continuavano a scambiarsi baci al sapore di sborra.

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Il mattino dopo l’incredibile serata con i nostri vicini di stanza mi svegliai presto, avevo voglia di stare in relax da solo e scesi giu in spiaggia, lasciai Valentina che ancora dormiva, se avesse avuto bisogno di me avrebbe tranquillamente potuto cercarmi sul cellulare.
Valentina invece rimase a letto..era sfinita, si sveglio a mattina inoltrata, ando’ sotto la doccia, aveva bisogno di rinfrescarsi e ristorare la pelle dopo la stupenda chiavata della sera precedente.
Lascio’ scorrere l’acqua gelida sulla sua pelle, si insapono’ dai piedi per poi risalire sulle caviglie, le cosce, soffermandosi sulla fica, masturbandosi anche un po con un dito, e poi su su fino al suo seno stupendo.
Aveva appena finito di sciaquarsi quando bussarono insistentemente alla porta, lei grido’ che era sotto la doccia e che aveva bisogno di un minuto per vestirsi. Indosso’ un paio di mutandine e una camicetta ed andro’ ad aprire.
Chi aveva bussato era Carlo, il nostro vicino, con in mano un enorme mazzo di fiori e un suo amico, un certo Sandro, persona distinta e curata tanto quanto sandro.
“oh ciao Valentina…volevo ringraziarvi per ieri sera e…ti ho portato un pensierino…ma sei sola?” “eh si…E. &egrave uscito presto, non so quando rientra” “oh peccato..volevo fargli conoscere Sandro, un mio grande amico””beh…mica dovete stare sulla porta no? entrate cosi metto i fiori nell’acqua!”
“ti avevo detto che era figa…”disse Carlo a Sandro, e lui”si..che belle tette”…mentre finiva la frase Valentina riapparve dal bagno con i fiori nel vaso…”ecco, vi piaciono cosi?” disse e cominciarono a parlare, anche Sandro era nel giro degli scambi di coppia e orge, sentendo questo a Valentina si illuminarono gli occhi…”e a te cosa piace di questo posto?” “beh…”fece lei languida”il mare…la spiaggia…la trasgressione..e sopratutto il sesso”…e mentre lo diceva comincio’ a carezzare la patta dei suoi amici.
Si slaccio’ i bottoni della camicetta mentre gli altri due sfoderavano i loro attrezzi, Carlo era ben messo, non meno di 18 e piuttosto largo, l’altro era impressionante, una fava che ciondolava dai pantaloni in attesa di essere rizzata.
Subito Valentina si accovaccio e afferro’ i due cazzi, cercando subito di ingozzarsi con quello di Sandro, gli dava veloci leccate sulla punta, alternandole a gustose pompate, Carlo voleva la sua parte e cercava di voltare la testa di valentina verso la punta della sua fava, la quale lo accontento’ subito facendo sparire la cappella tra le labbra…li fissava negli occhi mentre con la lingua giocava con le punte dei loro attrezzi pulsanti.
All’inizio lo faceva lenta, ansimando e sospirando, mentre poi prese le misure comincio’ un gioco di bocca sempre piu veloce, lasciando sconcertati i due uomini per la voglia di cazzo della ragazza.
Le erano uscite le tette dalla camicetta, cosa che mando’ in delirio Carlo e Sandro, che senza farsi troppo pregare subito si dedicarono a tirale i capezzoli che ormai erano turgidi e dritti…
“ahhh…scopami la bocca”disse a Sandro che la prese per la testa e le diede alcuni colpi secchi in bocca…sembrava insaziabile, passava veloce da un cazzo all’altro, quello che non prendeva in bocca lo masturbava con la mano libera cingendolo con due dita, in un delirio di mugolii di piacere.
“ho voglia…mmmh…”disse lei alzandosi, Carlo la butto’ sul letto, le sollevo’ una gamba e senza troppi preamboli si prese in mano il cazzo e lo punto’ lungo la fessura della fica, si strofino’ un po sulla passera e con un colpo secco le entro’ dentro, tanto era fradicia di umori, Sandro invece riprese a sbattergli la fava in bocca, era veramente enorme, glie la sbatteva giu fino alle tonsille, la faceva uscire dalle sue labbra solo per guardare la mazza di Carlo che le entrava e usciva velocemente dalla passera.
Piu Carlo la pompava in figa piu Valentina succhiava vorace la mazza di Sandro, aveva sempre la bocca piena, non poteva neanche parlare, a volte lanciava un mugolio di perverso piacere, sopratutto quando riusciva a toccarsi la fica…continuarono cosi per diversi minuti, i due uomini non si erano neanche spogliati dalla foga che ci avevano messo, poi Valentina decise di cambiare posizione, si alzo’ in piedi, si appoggio’ al comodino piegata a 90, aspettando che uno dei due riprendesse a sfondarla.
Questa volta il piacevole compito fu di Sandro, che era riuscito a levarsi solo i pantaloni e non vedeva l’ora di entrare nella calda fica bagnata di Valentina.
Carlo invece era completamente nudo, si posiziono’ davanti a Valentina, le infilo’ la lingua in bocca, ma a lei non bastava tant’e’ che si riprese subito il cazzo, aiutandosi con la mano per eccitare il piu possibile quello stallone da monta.
Lei era come una cagna in calore, da dietro la pompavano facendole sbattere le palle sull’inguine, da davanti aveva una mazza che leccava con dedizione e troiaggine, tenendosela in bocca, lavorandosela con la lingua, tirando la pelle all’inverosimile…non era neanche piu appoggiata al mobile, si teneva duro al cazzo di Carlo.
Sandro volle cambiare posizione, una cosa nuova per Valentina. La fece sdraiare a pancia sotto sul letto con le gambe ben divaricate, si mise a cavalcioni su di lei e aiutandosi con la mano le rientro’ in figa. Cosi sembrava che la spaccasse in due andava su e giu fino alle palle, Valentina urlava di piacere, fino al momento in cui dall’altra parte del letto non spunto’ Carlo menandosi la fava con la ferma intenzione di essere spompinato.
Aveva la cappella rossa rossa a forza di bocchini, mentre l’altro da dietro continuava a sfondarle la fica senza fare troppi complimenti.
“sto scomoda cosi” disse Valentina voltandosi a pancia su, mentre gli altri due neanche la stavano a sentire, la lasciarono solo girare e ripresero a pomparla con una foga incredibile, uno sempre in bocca e uno sempre in figa…andarono avanti cosi per altri lunghi e piacevoli minuti, poi il cazzo in figa calo’ il ritmo della pompata, si porto’ all’altezza del buchino posteriore e con un po di fatica si inseri’ nel culo, entrando subito fino a meta’ poi pian piano fino in fondo, mentre Carlo usando una posizione da vero esperto riusci a portarsi a cavalcioni del viso di Valentina, la quale si caccio’ in bocca per l’ennesima volta l’enorme pezzo di carne…sembrava soffocare, faceva dei rumori di risucchio bestiali.
“voglio i vostri cazzi dentro”..grido’ Valentina …e Sandro si sdraio’ con il suo enorme coso in mano, lei si piazzo’ a smorzacandela sopra e si piego’ in avanti per agevolare Carlo, il quale divarico’ le chiappe della cagna e ando’ a puntare il cazzo sul buchino.
Visto che era gia’ bello dilatato non fece molta fatica ad entrare…”ahahhhhh siiiii…chiavatemi….siii”gridava Valentina mentre gli altri due si muovevano a ritmo dentro di lei. Era stupendo vedere quanto impegno ci metteva per far godere i due maschi che agevolmente facevano un continuo dentro e fuori dal suo culo e dalla sua fica.
Carlo le stava letteralmente rompendo il culo con la sua fava, la stantuffava senza sosta, Valentina urlava di piacere, si sentiva piena, appagata, i due cazzi erano grossi ed esperti, e in piu Sandro le stava massacrando le tette a forza di leccate e morsi.
Un violento orgasmo la squasso’, lancio’ un urlo che probabilmente sentirono 3 stanze piu in la, ma non le interessava, le bastava essere dominatrice su quei due cazzi.
Fece uscire Carlo dal suo culo e si sfilo’ dalla fava di Sandro, lei avrebbe voluto smettere, farli schizzare e poi basta, era esausta…li prese in mano entrambi, dando dei colpi di lingua decisi, ma la fava di Sandro ancora non ne aveva abbastanza e obbligo’ Valentina a mettersi a pecora per riprendere a darglielo nella fica ormai dilatata sotto i colpi delle due mazze.
Il buon Carlo invece voleva ancora essere spompinato, e segandosi si avvicino ancora alla bocca di Valentina che era ormai sfinita ma evidentemente le piaceva quel farsi martellare da quei due cazzoni. Mentre lo prendeva in figa andava su e giu per il grosso cazzo con tutta la bocca e aiutandosi con la mano, riusciva a cacciarselo dentro fino alle tonsille…
I due cominciavano a cedere, “sborratemi addosso” ordino’ valentina, e Carlo si sfilo’ dalla bocca e prese a menarsi il cazzo come un forsennato mentre Sandro continuava a pomparla violentemente in figa, ovviamente non duro’ ancora molto, pochi colpi dopo era a fianco di Carlo a segarsi davanti al viso di valentina che sdraiata sul letto attendeva i fiotti caldi.
Il primo a venire fu Sandro, che le schizzo’ sul viso e sui capelli, mentre l’altro che continuava a menarselo si avvicino’ al viso di lei che lo attendeva a bocca aperta, schizzando ovunque… sui capelli…sul viso…sulle tette…andando poi a far pulire con la lingua la punta della sua mazza ancora colante..era eccitantissima con il viso pieno di sborra mentre massaggiava lentametne i due grossi cazzi….
Si abbandonarono tutti e tre esausti a letto, poi ansimando Sandro disse “grazie…&egrave stato stupendo….se vi interessa…uno di questi giorni possiamo fare un’uscita in barca…puo venire anche il suo amico…saremo un po di persone…”

per commenti, critiche, idee, suggerimenti…scrivete a xxx197979@yahoo.it Quando rientrai in stanza era ormai pomeriggio inoltrato, Valentina era a letto che riposava, notai i fiori, mi disse che era venuto Carlo e un amico a portarli e che ci avevano invitati in barca.
Immaginai cosa era successo tra loro tre per essere stati invitati, del resto noi con loro a parte il sesso non avevamo nulla a che vedere, cmq mi mostrai felice.
“ti va di uscire Vale?””no…a dire il vero preferirei rimanere un po qui con te…&egrave da quando siamo arrivati che non riusciamo a stare un po da soli…”
“ok” le dissi “mi faccio la doccia e sono tutto tuo” e levandomi maglietta e pantaloni andai verso il bagno.
20 minuti dopo ero pronto, indossai boxer e pantaloncini rientrai in camera dove Valentina mi aspettava e sopratutto si era preparata per la “serata tra noi”: stava seduta sulla sedia a gambe larghe indossando un perizoma a rete con i bordi rosa e una specie di maglietta anch’essa a rete rosa, ovviamente senza reggiseno.
“oh, sei pronto cucciolo? dai su, vieni qui, siediti al mio posto che ora giochiamo un po…siediti e non fare nulla…faccio tutto io”
Avevo gli occhi sgrnati, non l’avevo mai vista con quegli indumenti e le davano un’aria da pornostar allucinante, si era truccata pesante, era oscena…come sa che piace a me.
Comunque obbedii, andai a sedermi…lei subito maliziosa si piego’ a 90 davanti al mio viso, facendo scorrere un dito lento tra le chiappe soffermandosi in particolare all’altezza del buchino…poi sempre piegata si scosto’ il perizoma…”guarda…ti piace vero la mia patatina vero?”mi disse sfiorandosela con l’indice e avvicinandosi fino a mettermela quasi in faccia.
“mmmmh…stupenda…mi si rizza gia il cazzo…””guarda…ti piace come mi sfioro il buchino?”poi con l’altra mano se la mise tra le gambe per carezzarsi la fica, partiva dal buco del culo per scorrere tra le grandi labbra…per poi divaricarsele…
“ti piaccio cosi porca vero?”mi diceva e con dei movimenti sensualissimi comincio’ a muovere il bacino abbassandosi leggermente le mutandine…mentre se le abbasasava si leccava le dita e se le passava tra le gambe…mi esplodevano i pantaloni ma non volevo ancora toglierli, volevo godermi appieno quello spettacolo erotico.
Le mutandine volarono giu, Valentina si sedette sul bordo del letto a gambe spalancate, toccandosi dolcemente”non mi dici niente? non ti piaccio piu?” mi stuzzicava passandosi la lingua sulle labbra…”guarda” e si slargava la fica con due dita passandoci in mezzo il terzo…”vieni…vieni da me..voglio il cazzo..”, cosi mi avvicinai, la lasciai aprire i pantaloncini e sfoderare la fava.
Lentamente se lo prese in bocca, con un mio gran mugolio di piacere…era un pompino lento, dolcissimo, si prendeva in bocca meta’ cazzo e lo lasciava scorrere fino alla cappella…io la tenevo per i capelli e lei ogni volta che le usciva dalla bocca la fava faceva uscire un fiotto di saliva denso e colante.
Me lo stava proprio massaggiando, la guardavo eccitatissimo, ci girava intorno con la lingua, sputava sulla cappella per poi spalmare il tutto con la mano, perche&egrave nel frattempo usava movimenti piu decisi, accompagnando la pompa con la mano.
Le sfilai la maglietta liberandole le tettone sode e lei sembro’ gradire tant’e’ che dopo altri due colpi di bocca sul cazzo me lo alzo’ e si dedico’ alle palle…le stuzzicava con la punta della lingua, ci girava intorno per poi infilarci la lingua in mezzo e percorrere tutta la lunghezza dell’asta, e sputare nuovamente sulla cappella…sa quanto mi ecciti questa cosa…e lo fa in continuazione.
“mmmh…brava…mi fai morire…”le dicevo denendole la nuca e dandole il ritmo della pompa…”mmmh…ahhh…mhmhm”mugolava lei con la bocca piena…
un ultimo sputo sul cazzo e poi “ora ti ho fatto godere…ora tocca a te scoparmi…” e mi fece sdraiare sul letto e dandomi la schiena si panto’ la cappella tra le gambe…appoggiando i piedi sulle mie ginocchia cosi’ che potesse sentire meglio il cazzo che entrava.
“mmmhmm… si….scopami…scopamii”mi diceva mentre la stantuffavo con veloci movimenti del bacino…ad ogni mio movimento le sue tette saltellavano su e giu…ora era lei che dava il ritmo..era praticametne seduta con un cazzo nella pancia e saltellava allegramente toccandosi le tette, i capezzoli e a volte la fica…
“voglio leccartela…”le gridai, lei subito si sollevo’ e mi mise il bacino in faccia, le potevo leccare entrambi i buchini, sia la figa che il culo, ero sotto di lei, le passavo la lingua ovunque, dove ci fosse un buco cercavo di riempirlo, volevo gustarmi la sua passera profumata di ventenne ingorda di cazzo.
Da come si muoveva mentre aveva la mia lingua dentro doveva essere abbastanza eccitata, era tutto un fremito..”lo voglio in bocca ancora..”diceva, e si inginocchio’ fece colare un rivolo di saliva e riprese a spompinarmi..era veramente brava nelle pompe, ora cercava di infilarsi in bocca quanto piu ne riusciva…mollando la presa solo per tornare a leccare i coglioni.
“voglio stare sotto” mi ordino’ con voce da gattina, si sdraio’ sul letto e mi prese la testa tra le mani per portarla vicino alla sua fica per farsela lecare ancora…ingorda…risali’ con la lingua fino alle tette e poi alla sua bocca, presi le sue gambe, me le appoggiai alle spalle e ripresi a scoparla, al ritmo che volevo io stavolta…la stantuffavo a ritmo regolare mentre lei gridava di scoparla, di non smettere…abbaiava come una cagna in calore…
Da quella posizione invece mi portai con la fava alla sua bocca, in modo d poterla scopare anche la, subito prese a fare rumori forti con la bocca, un risucchio osceno per poi riprendere a fotterla nella posizione precedente…ancora leccate al cazzo e di nuovo in figa, ma non con le gambe sulle spalle…a gambe divaricate tenendola ferma per le tette…la faceva impazzire che le strizzassi o le tirassi i capezzoli.
Alternavamo le pompate in figa a momenti in cui mi succhiava il cazzo come un’indemoniata…mi baciava la cappella colando bava, implorandomi di fotterla.
Ci esibimmo un uno splendido smorzacandela, muovendoci sincronizzati per dare e ricevere piu piacere possibile…io cercavo di pomparle la fica il piu velocemente possibile e lei sembrava gradire molto dalle urla e dalle oscenita’ che mi diceva…rallentammo il ritmo, Valentina scese, mi impugno’ il cazzo e giu ancora bocchini..stavolta era feroce…si aiutava con la mano all’inizio, poi tenendomi per le palle lavoro’ solo di labbra e lingua.
Di nuovo a smorzacandela, se possibile piu infoiati di prima…eravamo due porci senza vergogna…
Le ordinai di voltarsi che volevo il suo culo, lei si giro’ a pecora e sditalinandosi mi invito’ a entrare dentro di lei pe l’ennesima volta.
Feci colare saliva tra le chiappe, la spalmai con la punta del cazzo e le puntai la cappella al buchino….un colpo secco ed ero entrato…ma non completamente….un’altra spinta ed ero completamente nel culo di Valentina.
Tenedola per i fianchi cominciai a stantuffarla…prima lentametne…poi sempre piu veloce mentre lei si favoriva l’orgasmo sgrillettandosi veloce e troia….dopo alcune pompate un fremito mi parti dalla base del cazzo…
Ormai ero cotto e pronto per spruzzare tutto il mio liquido…Valentina se ne accorse, mi fece sfilare…”lo voglio addosso”…e con pochi colpi di mano cominciai a sborrare bianco e denso, tutto addosso a lei, sul mento, sul viso, tra le tette…
Valentina mi riprese in bocca il cazzo…voleva ripulirlo da tutta la sborra…ma bastarono pochi colpi di lingua che schizzai di nuovo, stavolta in bocca…con sua gioia…che se la bevve tutta, raccogliendo con le dita quella sbrodolata sul suo corpo…

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Il mattino dopo, ormai era gia’ il quinto giorno di vacanze, ci preparammo per la famosa uscita in barca.
D’accordo con Carlo e Cristina, alle 9 ci saremmo trovati per raggiungere il molo dove avrebbe dovuto aspettarci Sandro e compagna piu un altra coppia.
Gia immaginavo che tipo di viaggio sarebbe stato…sicuramente mi sarei trovato in mezzo a un’orgia, visti i partecipanti alla gita, comunque arrivati al molo raggiungemmo una barca piuttosto lussuosa, non saprei dire se fosse realmente di Sandro o se l’avesse noleggiata, comunque era di quelle con cabine, cucinino eccetera…
Arrivo’ subito Sandro in shorts a salutarci, bacio’ la mano di Cristina e di Valentina e ci presento’ alla moglie…avra’ avuto almeno 15 anni meno di lui, era piu o meno sulla trentina e non pareva essere italiana, aveva un forte accento di qualche parte del mondo che non sapevo individuare,si chiamava nicole, in piu gia imbarcati c’erano altri due uomini e una donna.
Subito vennero a presentarsi…erano una coppia piu un amico, il marito Antonio, la moglie Sonia e il terzo, un amico un certo Valerio.
“Forza forza salite” ci esortava Sandro, “salpiamo che abbiamo un sacco di cose da fare e da vedere!” e salimmo.
Ritirata l’ancora e lasciati gli ormeggi partimmo, usciti dal molo navigammo un bel po, un’oretta circa e quando fummo lontani da faticare a vedere la costa Sandro ributto’ le ancore.
Nel frattempo io facevo amicizia con Cristina e Nicole, la prima per l’occasione sfoggiava un bichini col reggiseno a triangolo e perizoma a fantasia floreale, l’altra invece un costumino azzurro molto ridotto, mi confessarono che in realta’ amavano prendere il sole nude ma per evitare di sconvolgere i bagnanti si sarebbero spogliate in seguito.
Valentina invece si tratteneva con gli altri, non so di cosa parlassero, ero troppo preso a immaginare di strappare via i costumi alle mie amiche porche.
Una volta ancorati, Nicole propose di scendere a bere qualcosa sottocoperta, Crisitina ando’ a dire qualcosa a Carlo che annui’ e tutti e tre ci avviammo verso la cabina.
Quando fummo in camera Cristina disse…”in realta’…non abbiamo sete..abbiamo voglia di giocare…” e stampo’ un bacio in bocca a Nicole, la quale si sdraio’ su un divanetto a gambe larghe, si scosto’ le mutandine e invito’ Cristina a leccarla.
Cristina si posiziono’ a pochi millimetri dalla fica di Nicole, le stuzzicava la fica con la lingua, solo con la punta pero’, leccatine leggere, cercando di guardare le mie espressioni mentre lo faceva…
In quel momento entro’ Carlo…come al solito munito di telecamera…entro’ silenzioso, disse di continuare tranquilli ceh lui ci avrebbe solo filmati mente scopavamo.
Nicole aveva un’espressione beata mentre si allargava le grandi labbra per aiutare la lingua di Cristina, Carlo le diceva di levarsi il reggiseno e mostrare le tette e toccarsele, poi rivolgendosi a me”ti piacciono eh?..sono proprio porche insieme”…
“ti piace farti leccare eh Nicole?””mmh..si…”rispose sorridendo maliziosa”…D’altra parte Cristina era una maga con la lingua, si inumidiva le dita, le passava sulla passera dell’amica con un movimento circolare e riprendeva a leccarla
“riprendi questa bella passera”ordino Cristina slargando le labbra di Nicole, mostrando per bene il suo fiore…”ora ci caccio dentro tutta la lingua”…Carlo riprendeva senza sosta, tiro’ giu le mutandine della moglie per poter riprendere la sua fica peraltro impeccabilmente rasata.
Cristina si alzo’, si sfilo’completamente le mutandine, me le lancio’e io me le annusai.Nel frattempo avevano cambiato posizione…era Nicole che leccava la fica di Cristina..”oh…si si..scopami con la lingua….si…”e Nicole letteralmente gliela mangiava, niente piu leccatine di punta ma vere e proprie ciucciate di figa…”ahhhhmmmh…voglio un bel cazzo in bocca…”diceva..”vieni..dammi il cazzo in bocca” e rapidamente mi spogliai del tutto e mi avvicinai al suo viso.
“uh…che bel cazzo…”mi disse languida, lo affero’ e comincio’ una lenta pompa, prima leccando solamente la cappella, poi appoggiandosi alle mie gambe un movimento lungo tutta l’asta…
“mmh…buono il cazzo…”Carlo era a fianco a me che riprendeva la pompa…”ti piace il cazzo giovane?” “mmmh…siii…adoro il cazzo…”…e riprese a succhiare accompagnandosi con la mano…”ingoiamelo tutto ti prego…”ormai non avevo piu inibizioni…e Cristina cerco’ di farsene entrare in gola piu fava possibile, poi Carlo si sposto’ su Nicole che non aveva dato un attimo di tregua alla fica della moglie, le stava leccando l’inguine…
“dai mangiamocelo insieme”propose Cristina, e subito avevo le due troie in ginocchio davanti a me, si sfilarono le poche cose che avevano ancora addosso e ripresero a sbocchinare…Nicole se prese il cazzo in bocca e Cristina le palle, la prima succhiava con una certa foga, con mio immenso piacere, l’altra mi baciava e dava colpetti di lingua sulle palle, dicendo “mmmmh…quanto sono troia…mmmh…” e comincio’ a risalire dalle palle alla punta, cosicche ora succhiava la cappella come una pallina di gelato, mentre l’altra mi consumava la base della fava.
Fecero una delle cose piu eccitanti ed arrapanti che mi fossero mai capitate di vedere: entrambe con le labbra sulla cappella che si baciavano e slinguavano! “mmhmmmh siii..continuate…cosi…troie…” il tutto sotto l’occhio vigile della telecamera di Carlo il quale riprendeva cisibilmente compiaciuto.
Mi sfilai dal pompino, mi sdraiai sul divanetto, feci mettere Cristina a cavalcioni sul mio viso, a 69, mentre Nicole poteva insistere a spompinare.
Cristina sbavava come una cagna sul mio uccello, sentivo che sputava e raccoglieva con la lingua, io dietro di lei le slargavo la fica il piu possibile con le dita e ci infilavo le dita dentro, la lingua e le dita, mentre Nicole mi faceva sentire quanto fosse piacevole il piercing che portava sulla lingua, sull’asta e sui coglioni.
La fica che stavo mangiando grondava di umori, cercavo di berne il piu possibile, le cacciavo dentro tutta la lingua, Cristina gridava di scoparla, tra un gemito e l’altro mi dava del porco e del maiale,e andava a riempirsi la bocca con il cazzo o con la lingua di nicole.
Cristina prese l’iniziativa di cambiare posizione, si inverti’ con Nicole,si sedette sul mio inguine e si pianto’ in figa la fava, i primi colpi se ne prendeva circa meta’ ma appena la fica divento’ dilatata abbastanza per accoglierlo tutto comincio’ un veloce su e giu dalla cappella alla base.
Nel frattempo avevo la fica di Nicole sulla faccia, la succhiavo e lei ondeggiava tutto il bacino in un movimento sensualissimo…”leccami anche il buchino” mi diceva e ovviamente l’accontentai, prima bagnadolo bene, poi piantandole dentro un dito…lei apprezzo’ cacciando un gemito di piacere….
Cambiammo ancora posizione. Nicole voleva la sua dose di carne e si mise a smorzacandela, dandomi pero’ le spalle, cosi potevo vederle bene il culo.
Cristina l’aiuto’ a girarsi agevolmente e a infilarle il cazzo in figa, sorrideva mentre l’altra si faceva impalare gridando in maniera bestiale…nonappena il cazzo scvolo’ fuori dalla fessura di Nicole subito Cristina lo afferro’, gli diede due pompate di bocca e si tuffo’ di bocca sulla passera di quella zoccola della sua amica, la quale non appena sentito il contatto con la lingua comincio’ ad urlare che adorava la lingua sulla fica, e che voleva essere scopata con la bocca.
Feci stendere Cristina e mettere Nicole a pecora.
Ora Nicole mangiava la fica della sua amica mentre io la fottevo a novanta…era tutto un gemere, tutto un dirsi oscenita’, il cazzo ormai la penetrava come un coltello caldo entra nel burro, e a rendere il tutto ancora piu eccitante era il fatto che Nicole insisteva a stuzzicarsi il buco del culo con il dito.
Cominciavo ad essere un po spompato, erano indomabili a letto…mi sfilai da Nicole, mi tirai due colpi di mano veloci per far ripartire l’erezione, tirai a me Cristina, le sollevai una gamba e presi a stantuffarla a fondo, lento ma tutto dentro.
Nicole che non voleva essere da mento si mise a cavalcioni del viso di Cristina per farsi leccare nuovamente.
Dalla mia posizione potevo vedere come Cristina leccava la fica di Nicole, era stupendo, le dava ampissime leccate che partivano dal buco del culo, per poi darle dei velocissimi colpi tra le grandi labbra, magari aiutandosi con le dita, mentre l’altra zoccola insisteva a torturarsi il buchino.
Sollevai completamente le gambe di Cristina fino a farmele appoggiare sulle spalle, ormai erano gli ultimi colpi, le strofinai la cappella sulla fessura e gliela piantai dentro ancora, stavolta senza dolcezza, ma dandole colpi veloci e intensi, Nicole invece era scesa dal divano per lasciarci piu comodi, e stava a fianco della sua amica sgrillettendosi, facendosi leccare le tette o mettendosi la lingua in bocca.
“devo sborrare….ahhha…sto per sborrare”gridai, subito le due si misero in ginocchio, “non masturbarti…finiamo noi”mi dissero le due, e presomi per il cazzo a turno se lo ficcavano in bocca….erano le ultime succhiate, Cristina e Denise si avvicinarono tra loro tirando fuori le lingue da cagne, e una delle due prese a segarmi velocissima…
“ahh…mmmh….ahhh…siii..”dicevo, e parti’ il fiotto caldo che ando’ a schizzare il mento di Denise e a colare sulla lingua di Cristina…ebbi altri due sussulti dal cazzo, usci’ poca altra sborra.
Nicole e Cristina guardarono la telecamera, si baciarono…e si spalmarono lo schizzo sul viso…”ti &egrave piaciuto?” mi domandarono?

Per critiche, commenti, idee…scrivete a xxx197979@yahoo.it Mentre io me la godevo con Crisitna, Nicole e Carlo, piu e meno 3 metri sopra le nostre teste anche Valentina si dava allegramente da fare.
Sonia e Valerio si erano tuffati in acqua per un bagno rinfrescante, lasciando la mia giovane e porca amica da sola con Sandro e Antonio, il qualesi fece subito intraprendentre..”E cosi siamo rimasti soli…”le disse,”se nessuno si vuole tuffare…allora?”le rispose lei.
“Abbiamo due possibilita’:una di queste &egrave tuffarci e fare una bella nuotata…”le propose avvicinandosi”e l’altra quale sarebbe?”le domando’ ridendo…”beh…questa…”e si calo’ i boxer sfoderando un buon cazzo eretto.
Valentina se lo prese subito in bocca, tanto per far capire ad Antonio che non scherzava quando si trattava di divertirsi…meglio se con due maschi… Sandro intanto le abbasso’ le spalline del vestitino, facendo uscire le tette con un sobbalzo.
Lei si era impossessata della mazza di Antonio, la stava letteralmente massacrando, si teneva alle cosce dell’uomo andando su e giu con la testa come un’indemoniata, addirittura cercando di mandare giu in un sol colpo tutta l’asta, provocandosi quasi il vomito.
Sandro tanto per eccitarla ancora la sgrillettava, mentre lei si schiaffeggiava il viso e la lingua con la cappella dell’altro…mai vista una foga del genere davanti a un cazzo…tant’e’ che anche Sandro non resistette a lungo alla voglia di farselo succhiare.
Si alzo in piedi, si sfilo’ il costume, si sego’ rapido, solo due colpi per raggiungere la completa erezione e subito si porto’ con l’asta davanti al viso di Valentia, la quale sputandosi sulle mani in maniera molto volgare, affero’ la mazza e se la caccio’ in gola.
Visto che i due uomini le stavano ai lati del viso e per non scontentare nessuno dei due, Valentina prese a spompinarli a turno, a piena bocca, mentre con la mano cercava di segarli.
Qando Antonio la prese per i capelli e se la porto’ sull’asta lei cerco’ di infilarsi di nuovo in gola tutta la fava…erano almeno 21/22 cm di carne eretta.
“che pompini…mmmh..”mugolava Antonio, e il fatto di ricevere complimenti dav ancora piu voracita’ alla bocca di valentina, che prese a sbavare e a sputare sulle cappelle, lasciando colare lunghi fili di saliva.
“avete dei cazzi stupendi” gli diceva tra una pompata e l’altra…”e anche le palle…belle grosse” si complimentava tastandole e succhiandole.
Non voleva lasciargli tregua, voleva averli entrambi dentro, tant’e’ che provo’ a infilarsi in bocca entrambi i cazzi, con grandi mugolii da parte di Sandro e Antonio…
“succhi il cazzo come una vera puttana”le dicevano…”succhia troia”…cerco’ di ficcarsi tutto dentro ancora una volta la fava di Sandro, restavano esclusi solo pochi centimetri…lo fece uscire dalla bocca, si sfilo’ il vestitino, fece sdraiare Antonio, il meno dotato dei due e si sedette sul suo cazzo, impalandosi.
Antonio la sosteneva per aiutarla ad avere un movimento piu ampio in maniera da infilarle in figa quanto piu cazzo possibile. Anche Sandro aiutava Valentina a stare in equilibrio, guadagnandosi una sega intensa e veloce, condita dalle parole oscene che Valentina continuava a urlare.
“che cazzo aspetti?dammelo in bocca…”grido’ a Sandro una volta trovata una posizione piu agevole.
Da sotto antonio la pompava come un disperato, le palle le sbattevano sul culo mentre lei succhiava l’altro cazzo.
Ora era il turno di Sandro di scoparla, si misero sul pavimento della barca, lui e Valentina stesi a 3/4, lei con una gamba sollevata che si sgrillettava e si faceva pompare allegramente la passera mentre Antonio fermo immobile lasciava che Valentina facesse il suo lavoro di bocca, andando su e giu con le labbra lungo tutta l’asta oppure tirando fuori la lingua e dando ampie leccate sia alla base che alla cappella.
Sandro dopo alcune pompate violente, comincio’ a rallentare, dando a Valentina la possibilita’ di sentire per bene il dolce su e giu nella sua passera.
In realta’ Sandro rallento’ il ritmo perche voleva incularsela, struscio’ la cappella rossa e bagnata dagli umori di Valentina e la strofino’ sul suo buchetto. Al secondo tentativo il culo non oppose piu resistenza e Sandro comincio’ a penetrarlo.
Valentina appena si senti’ invadere il buchino da quell’arnese grosso e gonfio emise un gemito di piacere…”fai piano ti prego…””zitta vacca” le rispose e prese a stantuffarla, mentre Antonio le tenne ferma la testa e prese a scoparle la bocca.
“mmmh,….bello…”mugolava lei non appena Sandro riusci’ aincularsela del tutto…”aprimi il culo” lo implorava…”ora vedrai cosa ti facciamo”…le rispose Antonio.
Questi si sdraio’, fece mettere sopra di se Valentina, glielo pianto’in figa e subito da dietro arrivo’ Sandro, le divarico’ le chiappe, le sputo’ nel buchino e le posiziono’ la cappella nell’ano.
Pian piano entro’tra, le grida di dolore misto a piacere di Valentina. Erano cazzi piuttosto grossi. Ora comunque erano una cosa sola che cercava di muoversi in maniera sincronizzata per trarne il massimo piacere.
“ti piace…ti piace il cazzo” le domandavano mentre la stantuffavano senza sosta…”piu a fondo..lo voglio di piu in culo”implorava lei, e Sandro cerco’ di mettersi in maniera da riuscire a infilarne dentro il piu possibile.
Sentendolo piu a fondo nel culo Valentina prese a gridare che era una troia, che voleva sempre piu cazzo..era proprio infoiata!
“siii…scopatemi…sii..cosi…scopatemi come porci..”gridava mentre le sfondavano entrambi i buchi.
Sandro da dietro si sfilo’, era prossimo all’orgasmo, Valentina non voleva perderne neanceh una goccia, fece alzare entrambi e si inginocchio’ tra loro.
Prese in mano i due membri eretti e comincio’ a segarli insieme, voleva cercare di farli sborrare in contemporanea.
“sborro…sborro”grido’ Antonio, e Valentina si volto’ a bocca aperta verso la sua fava aspettando lo schizzo e lasciando Sandro a segarsi da solo.
Il primo le schizzo’ addosso quasi subito, le lascio’ un fiotto colante lungo il viso e le tette, poi si volto’ verso Sandro, che si segava velocissimo.
“mmmh..ora ti sborro in bocca…mmmh…ahhhh”ansimava…pochi colpi di mano dopo comincio’ a rallentare il ritmo, appoggio’ la punta alla lingua di Valentina e attese l’uscita dello sperma caldo, che le colo’ dalla bocca.
Diede le ultime ciucciate alle cappelle, per raccogliere le ultime gocce dell’adorata sborra e per ripulire i cazzi…
“Beh?era meglio fare il bagno?”gli domando ridendo… Il giorno dopo l’incredibile maratona sessuale della barca, pensai che sarebbe stato carino ringraziare i miei nuovi amici Cristina e Carlo, quindi mi svegliai di buon ora e dopo una bella doccia rinfrescante me ne usci a cercare un pensierino lasciando Valentina ancora addormentata.
Pensai che un bel mazzo di fiori per lei e una bottiglia di qualche liquore particolare avrebbero potuto essere adatti all’occasione, quindi prima cercai una bottiglieria e poi una fioreria, dopodiche’ con i due regali ritornai all’albergo, e andai a bussare alla porta dei nostri vicini.
“si?chi &egrave?” grido’ Cristina…”sono E.”le risposi.
Appena apri’ la porta e vide i fiori mi abbraccio’ calorosamente…”ma sei matto?per cosa sono questi bei fiori?”
“eh, per la bellissima giornata” di ieri le risposi”anzi, ho qui una cosetta anche per Carlo”
“oh, che tenero sei stato…Carlo non c’e’, &egrave uscito ma rientra tra poco, anzi se intanto vuoi farmi compagnia..su su entra non farti pregare.”
Aveva i capelli biondi raccolti in una lunga coda, una canottierina intima corta azzurra con un bel fiocco davanti che le cascava sul seno e un paio di mutandine abbinate.
Dopo aver appoggiato i due regali Cristina si con un salto si butto’ sul letto.
“allora?Vi divertite qui?&egrave la vacanza che vi aspettavate?”mi fece giocando con l’orlo della canottierina…
“Certo, &egrave stupendo…e poi il fatto di avere conosciuto voi rende il tutto ancora piu bello e divertente, non credi?”
“oh certo, mi sono divertita molto con voi, con la telecamera…Carlo vuole assolutamente invitarvi da noi una volta tornati a casa”disse mentre con le dita si carezzava le caviglie, i polpacci e poi su fino alle cosce..
“wow…addirittura? beh, bene, non vedo l’ora e penso che Valentina ne sara’ entusiasta” guardarla muoversi languida come una gatta mi provoco’ un erezione, avevo i pantaloncini gonfi sul davanti, anche se non facevo nulla per nasconderlo…
“mmmh…si ottimo…”disse allargando le gambe e sfiorandosi la passera…”sai, mi piace quanto sei porco…e da quanto vedo…la cosa piace…”
“sei molto bella…e vestita cosi sei eccitantissima”
“trovi?ti piacciono le mie tette?”mi disse alzandosi la magliettina…non aveva un filo di grasso, la pancia tonica e sopratutto due tette da impazzire, tonde e sode.
“o forse ti piace di piu il mio culo?”fece voltandosi e mettendosi a 90…
Carezzandosi la fessura tra le chiappe mugolava che adorava “quando un bel cazzo le apriva il culo e la fica…”
“dimmi piccolo porco, cosa ne pensi del mio corpo?dimmi le cose piu oscene che pensi ora di me” mi fece mentre era passata a toccarsi la fica…
“sei una porca…una gran troia ingorda di uccelli””mmmh..bravo…mi piace quando mi dici cosi..”e io”te lo pianterei in gola fino alle palle….” e mentre la riempivo dioscenita’ Cristina fece scivolare le sottili spalline della canottiera esibendo le sue grosse bocce tonde.
“guarda che belle tette…ti piace guardarmi menre mi tocco eh?porco…ho voglia di sborra…voglio berne…ho voglia di un bel cazzo grosso in bocca….che cosa fai ancora li vestito? vieni nel lettone a giocare con me….”
Detto fatto, via scarpe, maglietta e giu i pantaloni, avevo un’erezione paurosa, mi faceva quasi male, e comunque Cristina evidentemente apprezzo’ visto la faccia che fece appena mi vide nudo.
Mi fiondai su di lei con un salto, e presi a palparla ovunque, culo, fica, cosce, risalendo poi fino alle tettone ancora imprigionate dalla maglietta.
“come sei voglioso piccolo” mi sussuro’Cristina”mmmh…ti scopare in tutti i buchi”risposi alzandole la maglietta e ficcandomi in bocca una tetta.
Le stavo succhiando i capezzoli, li carezzavo con la lingua per poi ciucciarli come un bambino tentando di mettermene in bocca quanto piu possibile, quando ad un certo momento, sentimmo la chiave girare nella serratura…era Carlo il marito di Cristina.
“Sono tornato Cris….ehi ma che cazzo combinate voi due???”
“oddio &egrave finita…ora gli scopo la moglie e mi uccide” pensai
Cristina invece era tranquillissima, “ma Carlo, stamattina &egrave venuto E. a portarci un pensierino per ringraziarci di ieri allora io….”
Nel frattempo io che avevo il cuore che batteva a mille cercai di scusarmi e di trovare un metodo per uscire da quella situazione terribile e invece…Carlo ci disse…”no no continuate pure…continuate quello che stavate facendo…”
Visto che ancora ero in preda al panico Cristina mi afferro’ la fava, due o tre colpi di mano per ridare forza all’erezione e subito inizio’ un lento e sensuale pompino.
Fissando suo marito, mi diede un bacio alla cappella rossa e pulsante, la avvolse con la lingua per inumidirla per bene e infine prese un lento su e giu lungo tutta l’asta.
Cristina stava messa a pecora mentre mi spompinava appassionata “Carlo..adoro succhiargli il cazzo…ha un gusto fantastico…”disse al marito reinfilandosi la mazza in gola fino alle tonsille…io le tenevo la testa, le davo il ritmo della pompata per permettere di infilarsi in gola tutto il cazzo.
“ti piace guardare mentre succhio i cazzi eh? quanto sono troia…”diceva rivolta al marito…e poi a me”forza…ripeti a Carlo cosa mi dicevi prima..” e io”che sei una vacca ingorda di cazzi…succhia….mmmh…”
Ormai non avevamo alcun ritegno, Cristina voleva essere oscena, una vera porca, e voleva essere trattata come tale.
Mi fece colare un fiotto abbondante di saliva calda e schiumosa, avevo il cazzo fradicio, Cristina me la spalmo’ sull’asta e sulle palle, fin quasi al buco del culo.
“amore che aspetti? tira fuori il cazzo…”disse al marito il quale, subito’ si avvicino’ al bordo del letto e si abbasso’ i pantaloni, tirando fuori una mazza bella grossa.
Cosi Cristina cercando di stare in equilibrio a 4 zampe si infilo’ in bocca il cazzo del marito tenendo in mano il mio e tentando di farmi una sega.
Visto che la posizione era scomoda mi misi dietro al culo di Cristina, e mentre questa spompinava come una cagna in calore il cazzo ormai eretto di Carlo, io le scostai le mutandine infilado la faccia tra le chiappe.
Davanti lei era tutto un mugolare, ondeggiare su e giu per l’asta notevole di carlo e sputargli sulla cappella, sbavava come un cagnolino rabbioso.Aveva saliva anche tra le cosce e sui coglioni.
Dal canto mio invece mi davo da fare con lingua e dita: prima cosa le passai la lingua dalla fica fino al buco del culo, percorrendo e bagnando tutta la fessura tra le chiappe, seconda cosa presi a sditalinarla come un forsennato.
Aveva la fica rasata e gonfia di piacere, profumatissima e gustosa da leccare, tant’e’ che tenendole ben larghe le chiappe alternavo ampie leccate a momenti in cui cercavo di insinuare tra le grandi labbra quanta piu lingua mi era possibile.
La vacca mugolava, ansimava”dimmi che sono troia…” tra una ciucciata e l’altra, e il marito giu a ricoprirla di insulti e oscenita’.
“oddio…oddio…scopatemi…voglio cazzo…voglio cazzoooo”ci grido’.
Me lo presi in mano, mi segai qualche secondo e portai la cappella alla fessura grondante di Cristina.
Carlo si sfilo’ dalla bocca della moglie, le diede un bacio appassionato, attese i miei primi colpi nella passera di lei e tenendola per i capelli glielo reinfilo’ in bocca, obbligandola a un ennesimo stupendo pompino.
Penetrai Cristina con un colpo secco, tanto era gia un lago. Subito caccio’ un grido appena lo senti entrare fino all’utero. Alcuni secondi rimasi cosi’,dentro di lei, poi presi a pomparla lento, regolare…aumentando pian piano la velocita’ e cercando di far scorrere il cazzo in tutta la sua lunghezza nella fica di Cristina.
Cercando di seguire il ritmo e la velocita che le davo io stantuffandole la fica, cristina pompava il cazzo di carlo, facendolo sparire in gola e accompagnando il movimento della testa con la mano.
Penso rimanemmo cosi in quella posizione per dieci minuti buoni, poi Carlo volle cambiare, entrambi ci sfilammo da Cristina, la facemmo girare con il culo rivolto verso il marito in piedi ai bordi del letto mentre io pronto a farmelo ciucciare ancora in ginocchio davanti al viso della troia.
Cristina subito mi diede una lappata alla fava che parti’ dalle palle e arrivo’ alla punta della cappella.
Carlo invece le pianto’ subito e senza molta delicatezza tutto il bastone nella passera, e tenendola per i fianchi la pompava ad un ritmo forsennato facendola gridare come un indemoniata.
Vista la foga di Carlo, Cristina non riusciva a succhiarmelo bene, mi ordino’ di sdraiarmi e io prontamente obbedi’.
Mi afferro’ il cazzo segandomi veloce e si appoggio’ con il viso tra le mie cosce, cercando con la lingua le palle, carezzandole, avvolgendole e andando a stuzzicarmi anche il buco del culo.
Carlo stava scopando Cristina in maniera implacabile, veloce, le faceva sbattere le palle addosso, tant’e’ che lei spesso si sfilava da me per gridare oscenita’ tipo”mmmh…fottetemi cosi…mmmh…siiii..ancora…voglio la sborra…siete due maiali…” e io dovevo prenderla per la testa e reinfilarle la fava in bocca.
Altri minuti cosi, poi improvvisamente Cristina si alzo’, “dove vai?”le feci io?”ora si cambia…non ammosciatevi i cazzi…”e mentre noi, io sdraiato a letto e Carlo in piedi, ci menavamo il cazzo, lei si sfilo’ le mutandine azzurre che ancora indossava, se le porto’ alla bocca, le assaggio’e le butto’ addosso al marito.
La vacca mi sali’ cavalcioni, mi sputo’ sul cazzo spalmando ben bene la saliva e si infilo’ la mia cappella in fica.
Ondeggiava il bacino in maniera eccitantissima, ansimava, godeva come una troia ingorda e appoggiandosi al muro dietro il letto prese a cavalcarmi.
“e tu che cazzo fai?pensi di stare li a menartelo mentre noi fottiamo?”mugolo’ al marito, il quale senza farselo ripetere si avvicino’ a noi in ginocchio pronto per fare ancora sesso orale.
Mentre mi montava, perche quello Cristina stava facendo, mi stava cavalcando come un indemoniata, il marito che le stava dando cazzo in bocca, la prendeva a schiaffoni sul culo. Io da sotto mi godevo le tette gonfie di Cristina che mirimbalzavano addosso, cercando di leccarle i grossi e turgidi capezzoli.
“lo voglio anche in culo…Carlo aprimi il culo…”gridava Cristina, cosi’ Carlo prese un barattolo di crema per le mani, si spalmo’ per bene tutto il cazzo e il buco del culo di lei, si mise in posizione e pian piano affondo’ nel suo deretano.
Ora noi tre eravamo una cosa sola, che cercava di muoverci in maniera armonica per dare tutto il piacere alla nostra donna…solo che carlo ci metteva troppa foga e due o tre volte scivolo’ fuori con disappunto di Cristina, ma una volta preso il ritmo la stantuffammo in maniera egregia, aveva entrambi i buchi pieni di cazzo…
Ci muovevamo all’unisono, era stupendo sentire le oscenita’ che ci gridava Cristina menre le sfondavamo culo e fica, sembrava insaziabile.
Cristina ci fesce uscire dal suo corpo, ci prese per il cazzo e ci fece mettere vicini sul letto…pochi colpi di lingua sulle cappelle e tornammo alla posizione iniziale: io in ginocchio davanti a lei con il cazzo ben duro e Carlo dietro pronto a rientrarle nel culo.
Ormai mancava poco all’orgasmo, era stata una scopata cosi intensa che era un miracolo non avessimo gia sborrato.
Carlo le stantuffava l’ano con colpi secchi e decisi, senza delicatezza tanto ormai aveva il buco del culo talmente dilatato che ci si poteva entrare senza alcuna fatica, io invece mi stavo segando davanti alla bocca di Cristina schiaffeggiandole la lingua con la cappella.
L’orgasmo per Cristina arrivo’ forte come un uragano mentre Carlo se la inculava senza tregua…comincio’ ad ansimare e a gridare come un’indemoniata.
Nonostante le grida di sua moglie Carlo continuava a sfondarle l’ano, ormai lo aveva larghissimo.
L’uomo era in un bagno di sudore, ansimava, fremeva…”ahh…mmmh…sborro…sborro…” e venne in culo a Cristina, le riempi’ l’ano di sperma caldo che le colava tra le cosce e che Cristina prontamente andava a raccogliere con le dita per gustarselo, e anche dopo essere venuto, Carlo insaziabile prese a menarsi il cazzo mentre guardava la moglie che cercava di farmi schizzare.
Non ci volle molto perche mentre Carlo riempiva di sborra il culo di Cristina io avevo continuato a segarmi.
“sborrami in bocca piccolo…ti prego” mi disse mettendosi a bocca spalancata sopra la cappella mentre mi masturbavo veloce. Subito parti’ un primo schizzo non molto intenso a dire il vero…infatti Cristina, forse non ancora soddisfatta, mi afferro’ il cazzo, menandomelo per pochi secondi, forse massimo dieci tenendosi la cappella in bocca e strizzandomi l’asta come un limone per far uscire dai coglioni fino all’ultima goccia di sborra.
Il secondo fiotto piu deciso e abbondante le fini’ dritto in gola, colandole dai lati della bocca.
Ero spompato, mi si era gia ammosciato il cazzo, Cristina si stava sditalinando, si passo’ le dita sulla passera fradicia e fece gustare a me e a Carlo il suo gusto dolcissimo…ci alzammo, ci salutammo e ci demmo appuntamento per la sera…

per critiche, commenti, suggerimenti scrivete a xxx197979@yahoo.it Quando tornai in stanza, dopo aver fatto una passeggiata per riprendermi, trovai Valentina stesa a letto alle prese con la lettura.
“Buongiorno, da dove arrivi?””ciao stella, sono andato a ringraziare Cristina e Carlo per ieri e poi sono uscito a fare una passeggiata”
“uffa…e mi hai lasciata qui tutta sola…non si fa cosi….e se svegliandomi avessi avuto certe voglie…cosa facevo?”mi fece in tono scherzoso…
“beh…non sono qui per renderti felice?”le risposi.
Visto la giornata non proprio estiva Valentina aveva deciso di corpirsi:lasciato in valigia costume e pareo aveva optato per una camicetta bianca corta che le lasciava scoperto il pancino e una gonnellina a fantasia scozzese anche’essa piuttosto striminzita.
Dato che era semisdraiata e la gonna era poco piu di un fazzoletto intravidi che portava un perizoma nero che le scompariva in mezzo al culo.
Sembrava una studentessa da film porno vestita cosi, con i capelli neri raccolti e gli occhiali da lettura.
“ti va di uscire a fare due passi?”le domandai
“no…non mi va molto preferisco restare qui a leggere…&egrave una storia molto interessante sai?”
“che storia &egrave?”
“oh”inizio’ a sfiorarsi con le dita la gonna…”parla di una ragazza che…”giu fino alle cosce…”ha una gran voglia di scopare ma il suo ragazzo…”si sfioro’ la passera”preferisce andare a fare le passeggiate…”
“che racconto interessante…e poi come prosegue?”
“beh…”alzo’ una gamba passandosi le dita sulle mutandine”lei fa la gatta finche’ lui non cede…”ormai se le era sfilate e si carezzava la fica e il culo”…e tira fuori il suo bel cazzo e si scopa la ragazza…non &egrave male no?”mi disse avvicinandosi al bordo del lettone,
“no… no..sembra proprio un bel libro…chissa’ come va a finire..”
“te lo dico dopo…”mi apri’ i pantaloni e languida si lecco’ le labbra alla visione del mio uccello.
“ti voglio porco…”mi disse baciandomi la pelle del cazzo non ancora scappellato…
“tutto quello che la mia maialina desidera…”e delicatamente mi prese in mano le palle e inizio’ un lento e intenso su e giu lungo la mia asta.
Mi fissava mentre mi succhiava, mugolava come una cagnetta…la mia erezione le si stava gonfiando in bocca, con quei movimenti lenti e ritmati mi stava facendo morire…stuzzicandomi anche con la lingua e i denti il cazzo.
“mmmh…adoro il cazzo…”mi diceva mentre roteava la lingua sulla cappella…”mettilo tutto dentro Vale..”e si spinse con le labbra fino alla base della fava, le colava saliva dai lati della bocca, se la raccoglieva e me la spalmava sulle palle che continuava a stuzzicare.
Si appoggio con entrambe le mani alle mie cosce affondando il viso sul mio bacino per poi riprendersi il bastone di carne in mano per masturbarlo e leccarlo.
“mmmh…stupendo…brava….”ansimavo…lei con la bocca faceva dei rumori di risucchio osceni sopratutto quando limonava con la cappella…
“succhia pompinara…cosi…cosiii..”Lei sentiva l’eccitazione crescermi e prese a sbattersi la cappella sulle labbra e le guance…per poi riprendere a succhiare con piu vigore di prima.
Ogni volta che Valentina tirava fuori la cappella dalla bocca le usciva un filo di bava densa che colava dalla sua lingua…
“tira fuori le tette”le ordinai, lei rapida si slaccio’ la camicetta , non indossava reggiseno e aveva i capezzoli turgidi.
“mmmh…si…sbattimelo in faccia….”mi disse, e la schiaffeggiai a colpi di cappella sulla lingua…
“succhia ancora come una porca”la imploravo, e lei tenendomi per i coglioni ricomincio’ la pompa.
Mi teneva le palle in mano e me le stuzzicava con un dito, me le solleticava.
“forza, levati la gonna…”e lei languidamente si raccolse la saliva che le colava dai lati della bocca, si sfioro’ le tette e si slaccio’ il gonnellino.
Nel frattempo anche io ero nudo e mi ero sistemato sul letto, spogliato e con il bastone eretto.
“e ora cosa succede nel tuo libro?””che lei prende il cazzo in bocca…e si infila le dita nella passera…” e afferratomi per la base della fava se lo riprese in bocca, solo la cappella, dandole dei colpi di lingua veloci e decise, mentre con l’altra mano, si slargo’ le labbra della fica comincio’ a massaggiarsi lenta.
“ora hai goduto tu…ora tocca a me…”, sputo’ sulla cappella, spalmo’ la saliva e si sedette a cavalcioni sul mio inguine, a gambe spalancate in modo da farmi vedere mentre mi cavalcava.
Il cazzo entro’ subito dentro quella passera fradicia di umori, dopo i primi colpi Valentina, che dava un ritmo lento alla cavalcata, si slargo’ la fica con le dita per leccarne gli umori.
“oooh…siii…mmmh…bello…scopami…”miagolava mentre le tettone le saltellavano a ritmo.
“scendi…e sdraiati” le ordinai. Valentina esegui, si stese sul letto e io mi portai all’altezza della fica. Le sbattei la cappella sull’inguine, e senza troppa delicatezza le piantai l’uccello in figa, con un colpo secco e deciso.
“ooh…mmmh…scopami scopami cosi come una troia…sono una cagna” mi disse dopo i primi colpi di mazza.
“ti piace il cazzo eh? vacca che non sei altra…”le gridai…”oh..si si…siii trattami da puttana…”la tenevo per il collo per non cadere da quanta foga ci stavo mettendo nel fotterla.
“vieni qua cagna, alza le gambe” e le feci appoggiare le gambe sulle mie spalle cosi da penetrarla piu a fondo.
A ogni colpo di cazzo sentivo le palle sbatterle sul culo mentre Valentina in delirio gridava e si tirava i capezzoli.
Rallentai il ritmo, le lasciai mezza fava piantata dentro, feci colare la saliva tra la fica e il cazzo e ripresi con la stessa foga di prima.
Dopo alcuni minuti a un ritmo forsennato mi sfilai da Valentina, e mi portai con la cappella alla sua bocca per farla riposare un po con un bel pompino.
Ansimava, mentre leccava la punta del cazzo le assestai uno schiaffo sul culo. “ooh..si…ancora….”mi imploro'”ti piace eh troia?”…e giu’ un’altra manata sulle chiappe. Aveva tutto il segno rosso.
Tenendola per i capelli la obbligai a ficcarsi in gola tutta l’asta, sembrava soffocasse, le arrivava alle tonsille, con l’altra mano la palpavo ovunque…
“stenditi di nuovo che ti apro la figa” e tornammo nella posizione precedente, tenendola per le tette le pompavo la passera. Valentina era tutta rossa in viso, schiumava saliva come un cane rabbioso e implorava di continuare a fotterla cosi.
“dammelo in bocca…voglio sborra…”mugolo’, mi sfilai veloce e mi portai ai piedi del letto, in piedi, mentre lei mi prese in mano il cazzo, e comincio’ una sega velocissima seguito da una pompa altrettanto intensa.
“sei bello resistente oggi eh…porco…””zitta troia, pensa a farmi venire…mettiti a pecora”.Aveva un culo fantastico, sodo.
si mise a 90 con le gambe leggermente aperte, con le dita si sfiorava la passera mentre io le appoggiavo la cappella alla fessurina.Con un colpo solo le ero di nuovo dentro, pompandole la fica le tenevo divaricate le chiappe cosi da poter guardare e massaggiare con il pollice quel suo buchino stretto.
Questo la faceva dare di matto…”inculami ti prego…mettimelo in culo…daiiiii…”.Mi infilai un preservativo, le infilai prima un dito umido dei suoi umori, poi le puntai la punta della fava. Spingendo piano entrai, una sensazione stupenda…penetrai fino a meta’, poi con un colpo secco le fui dentro fino alle palle.
Valentina caccio’ un grido di dolore….dolore che dopo le prime pompate si trasforma in piacere. La pompai prima lentamente poi con maggiore forza…godeva come una cagna mentre le stantuffavo il culo.
Ero vicinissimo all’orgasmo…”sto per sborrare Vale” le dissi, le usci dall’ano, mi levai il preservativo e lasciai che Valentina finisse con la bocca il lavoro.
“sborrami..voglio essere imbrattata…”mi sussurro’ mentre pompava con la bocca l’asta, succhiava come un’idrovora, faceva scomparire la fava tutta dentro la bocca.
“piu forte…succhia piu veloce che sborro” la implorai, e prese a segarmi e leccarmi la punta con una foga da indemoniata mentre le toccavo il culo e le tette.
Le montai a cavalcioni per scoparle la bocca, cercando di tenerle la testa ferma le pompai la gola…ormai ero sfatto…mancava poco allo schizzo, mi presi in mano il cazzo e mentre valentina sotto di me si contorceva di piacere giocando con le sue tette, mi menai il cazzo veloce come un forsennato.
Mi fremevano le palle, ero rosso in viso, gridavo e ansimavo, mentre Valentina mugolava “sborra…forza…vienimi addosso…ti prego…”
Mi posizionai proprio sul suo viso, la sborrata arrivo’ puntuale e le colo’ sugli occhiali da porno studentessa, sui capelli e sul mento…
Valentina rise maliziosa, mi prese in mano il cazzo, lo lecco’ per recuperare tutta la sborra fino all’ultima goccia.
“sai…”mi disse..”il libro finiva proprio cosi'” e ancora tutta bagnata di sborra mi diede un bacio appassionato.

per critiche, commenti, idee scrivete a xxx197979@yahoo.it Ultima sera della nostra splendida vacanza, ero dimagrito di tre chili in una settimana a forza di scopare in ogni attimo disponibile.
Per festeggiare io e Valentina uscimmo a cena con Cristina e Carlo, era anche doveroso salutarli degnamente dopo la bella settimana che avevamo trascorso insieme.
Puntammo per un posto non troppo turistico, abbastanza elegante, per l’occasione sfoggiavo la camicia nuova, mentre Valentina portava una magliettina scura senza maniche, molto scollata e una gonnellina bianca abbastanza corta ma non tanto da fare scandalo.
Ci incontrammo con l’altra coppia nella reception dell’albergo, lui elegante come sempre, lei uno spettacolo, fasciata da un vestito nero con le spalline che le avvolgeva morbido tutte le forme e completato da dei sandali a tacco alto.
Al locale le ragazze facevano voltare la maggior parte dei maschi presenti, tirate e truccate com’erano erano impossibili da non notare.
Trascorremmo una piacevolissima serata a chiacchierare su progetti, idee, auto, viaggi…senza sfiorare minimamente il sesso…insomma proprio una bella cena.
Prima di coricarci per l’ultimo saluto decidemmo di passare un po di tempo tutti e quattro a bordo piscina, tanto nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, era una bella serata, calda e all’aperto si stava bene.
Ci apropriammo di tre sdraio, le disponemmo a semicerchio e io e Carlo riattaccammo a parlare di auto.
Cristina e Valentina all’inizio parteciparono alla discussione, poi pian piano limitarono i loro interventi fino a estraniarsi completamente dalla conversazione di noi uomini.
Dopo un bel po che discutevamo se fosse meglio la comodita della Saab o le prestazioni della BMW, notai con la coda dell’occhio che Cristina bisbigliava qualcosa all’orecchio della mia Valentina, la quale rispose con un bellissimo sorriso e con gli occhi illuminati.
“Vediamo se questo vi interessa di piu delle vostre noiose macchine” ci sfido’ cristina, mentre gia cingeva per la vita Valentina
“che cosa?”…non avevo neanche finito di formulare la domanda che gia Valentina si era abbassata le spalline della maglietta e offriva le tette alla bocca di Cristina.
Leccandole l’areola Cristina ci guardava sorridendo, io e Carlo eravamo senza parole davanti alla porcaggine delle nostre compagne.
“guarda…guardale…”mi diceva Carlo mentre le due ragazze si baciavano tenendosi il viso tra le mani, leccandosi le labbra e infilandosi la lingua in bocca.
Cristina con una mossa rapida sfilo’ le mutandine a valentina, la fece sdraiare, “beh…se non piace a voi…me la lecco io…”ci fece con aria di sfida, e tenendole le cosce ben spalancate nella nostra direzione, le sfioro’ la fessurina con le dita prima e con la lingua poi.
“mmh…che buon sapore ha la tua fichetta”sussurro’ Cristina.
Valentina invece sembrava molto divertita dalla situazione, mentre a me e sicuramente anche a Carlo stavano esplodendo i pantaloni dall’erezione.
Per essere piu efficace nella leccata di passera Cristina si inginocchio affondando la bocca tra le cosce di Valentina, e chinandosi il vestitino le sali’ fino al culo, evidenziando il fatto che al posto delle mutandine aveva solo uno spago nero che le spariva tra le chiappe.
Ora Valentina non rideva piu, la risata si era ormai trasformata in un mugolare eccitato,che emetteva a ritmo con le leccate di passera che subiva.
Carlo si apri’ i pantaloni sfoderando un cazzo gia bello duro e scappellato. Prese a menarselo lento guardando le due maiale che si leccavano.
Appena Cristina si accorse del marito con l’asta di fuori fece lo fece sedere tra lei e Valentina.
La prima gli infilo’ la lingua in bocca, l’altra sorpresa da quell’erezione impressionante prese ad accarezzarlo in tutta la sua lunghezza, dalla punta alla base, facendolo ondeggiare come l’asta di una bandiera.
“mmmmh…leccalmi Valentina…”ansimo’ Carlo, mentre Cristina aveva fatto scivolare le spalline del vestito lasciando uscire le sue stupende bocce riempiendo con i capezzoli la bocca del marito.
Io li guardavo in attesa del mio turno, li guardavo eccitato come un porco, sperando che anche qualcun altro vedesse quanto stavamo godendo.
Valentina aveva preso il ritmo della pompata, ritmicamente andava su e giu lungo il cazzo di Carlo accompagnando il movimento della testa con la mano.
Non ne potevo piu, tirai fuori il cazzo e presi a menarmelo, Cristina aveva preso il controllo del pompino su Carlo, tenendolo per le palle cercava di infilarsi in gola quanto piu uccello riusciva, con le labbra gli sfiorava i coglioni.
Valentina mi vide in piedi con l’uccello in mano mi invito’ subito a unirmi al trio, e stando seduta sulla sdraio a cosce spalancate mi faceva roteare la lingua sulla cappella, avvolgendola per poi farla sparire in bocca. Tenendosi appoggiata la cappella alla lingua mi menava il cazzo come una forsennata, mentre a fianco di noi Carlo era gia’ nudo e Cristina con il vestito calato fino alla vita sbavava sulla sua cappella come una cagna.
Mi spogliai nudo anche io, giu i jeans e via la camicia, feci sdraiare valentina e tenendole sollevate le gambe le stuzzicavo la fessurina con la punta della lingua, prima delicatamente e oi con piu vigore, cercando di inserirmi tra le sue grandi labbra con quanta piu lingua possibile.
Cristina invece proseguiva nella sua pompa ringhiando rabbiosa e colando bava dai lati della bocca. La guardavo mentre Carlo la teneva per i capelli e lei si riempiva la bocca con i suoi coglioni.
“voglio altro cazzo” ci disse oscena valentina, cosi Carlo e Cristina si urnirono alla nostra chiavata.Io stavo sdraiato, Valentina si era posizionata a pecora davanti a me e Carlo senza perdere tempo le punto’ il suo arnese tra le labbra della fica.
Cristina invece inginocchiata con il culo all’aria si contendeva la mia cappella con Valentina.
Iniziammo a scopare cosi, tutti insieme, con me che sgrillettavo il culo e la fica di Cristina, anche se la foga che Carlo ci metteva nello stantuffare la fica di Valentina a momenti ci faceva cadere dalla sdraio.
Cercammo di restare il piu possibile in quella posizione, ma l’equilibrio precario ci costrinse a dividerci. Io su Cristina, anche se &egrave meglio dire il contrario perche’prese a massaggiarmi i coglioni leccandomi il buco del culo, e Carlo con quel suo enorme uccello eretto aveva ripreso a sfondare la fica di Valentina, che urlava nonostante si infilasse le dita in bocca per soffocare le grida di piacere. La pompava cosi forte che a ogni colpo si sentiva lo schiocco dell’inguine di Carlo sul culo di Valentina.
“leccami la passera, forza….”mi ordino’Cristina, la feci voltare con decisione, la feci sdraiare e mi buttai con il viso in quella fica grondante e vogliosa.
Valentina nel frattempo urlava come una matta, si slargava la fica con le dita, mentre le tettone le ballonzolavano su e giu sotto i colpi dell’implacabile cazzo di Carlo.
Io mi davo da fare di bocca sulla fica di Cristina, rasata e umidissima, e sopratutto molto molto larga. Mi teneva per i capelli con una mano e con l’altra si stuzzicava i capezzoli.
Carlo si era fatto piu porco ancora, teneva una gamba di quella troia di Valentina sulla spalla e la pompava con piu forza di prima.”oh…merda…scopami cosi Carlo….sfondami……sbattimiiii…”lo implorava.
“ora devi scoparmi piccolo….ho voglia e devi farmi gridare come una cagna…” mi disse la bionda Cristina, mi sdraiai, e lei dandomi la schiena si mise a cavalcioni.
Il cazzo entro’ senza difficolta’ tanto aveva la fica bagnata, io tenevo Cristina per i fianchi per aiutarla nel movimento mentre si impalava con tutta la mia asta.
Al nostro fianco Carlo faceva scorrere fuori e dentro dalla fica di valentina, che si era sdraiata a pancia su, la sua fava enorme e dura, dalla punta fino alla base…dopo alcuni colpi pero’ rallento’ nettamente il ritmo delle pompate, forse voleva cambiare posizione e subito Valentina gli disse…”beh? sei stanco?vuoi andare a dormire forse?” e l’uomo riprese a sfondarla con ritrovato vigore.
Dopo alcune pompate con quella forza pero’ fu costretto a riprender fiato, fece alzare Valentina, si sdraio’ e la fece sedere a smorzacandela, a cavalcioni sul suo inguine.
Valentina ondeggiava il bacino su quel manico di carne per poterne sentire quanto piu possibile, mentre carlo le mordeva e tirava i capezzoli turgidi ed eretti.
Anche io e Cristina avevamo cambiato posizione: l’avevo fatta mettere a 90 con le gambe leggermente aperte, e tenendola per i fianchi, dopo averle strofinato ben bene la cappella sulla fessutra, inizai a pomparla nella mia posizione preferita.
Dopo alcuni minuti Carlo si sfilo’ da Valentina e si uni’ a noi, tenendosi l’uccello alla base cerco’ di infilarlo in bocca alla moglie. Lei subito felice a bocca spalancata tiro’ fuori la lingua e mentre la montavo da dietro torturava la punta dell’uccello del suo uomo.
Valentina intanto si era messa in disparte a sgrillettarsi e a ripigliare un po di fiato, stavamo scopando intensamente, senza alcun freno inibitore.
“che fai la? forza vieni qua e succhiamelo” le dissi ansimando sfilandomi da Cristina.
Subito valentina si inginocchio’ davanti alla mia fava, me la prese in mano e mi masturbo’ veloce, piena di voglia.
Anche Cristina stava inginocchiata sul cazzo del marito. Avrebbe meritato farsi una sega solo guardandola spompinare: dava ampie leccate alla cappella, se la infilava in bocca e quando le usciva faceva colare un filo di saliva, che subito andava a recuperare con la lingua.
“dai Cristina, succhiagli il cazzo anche tu”ordino’ Carlo. Io mi sedetti, Valentina inginocchiata davanti che mi smanettava e succhiava come una indemoniata, tutta rossa in viso, Cristina a pecora che leccava quel po di uccello che Valentina lasciava libero e Carlo che la pompava in figa alla pecorina.
Valentina si alzo’, e, come in precedenza aveva fatto Cristina, dandomi le spalle si impalo’ sul mio uccello. Subito prese a fare un veloce su e giu sulla mia asta, carlo le dava da succhiare due dita in bocca, mentre Cristina venne a cercare la mia lingua con la sua.
Era stupendo, essere cosi vicini e cosi eccitati.
Poi ognuno prese la sua troia e, stese a pancia su, riprendemmo a scoparle in figa senza sosta.
Probabilmente avevamo svegliato meta’ albergo con le nostre grida, ma ce ne sbattevamo, avevamo troppo da fare in quel momento.
Sia Cristina che Valentina gridavano come ossesse mentre le impalavamo con in sotri uccelli gonfi, mentre le infilavamo in figa le nostre cappelle rosse e pulsanti.
“guarda cosa faccio ora”disse Cristina facendo scendere il suo uomo, e con le dita prese a dilatarsi la fica, pian piano, fino a farci entrare quattro dita fino almeno alla meta’ della loro lunghezza….si stava scopando con la mano…le entrava senza la minima difficolta’.
Non avevo mai visto fare una cosa del genere dal vero, rimasi stupito, ma non per questo mi fermai dall’impalare Valentina, anche lei sbalordita da quello che faceva Cristina con la massima naturalezza.
Mentre Carlo e Cristina giocavano con le mani nella fica dilatata di lei, io avevo ripreso a farmi spompinare da Valentina, tenendole la testa le feci infilare in gola tutta l’asta, fino a farla quasi vomitare da quanto a fondo l’aveva in bocca. Le davo respiro solo per farmi succhiare le palle o per schiaffeggiarla con la cappella.
I nostri due amici invece si erano messi a 69, con lui sopra e lei sotto, ma a parte i mugolii non capivo bene cosa stessero combinando, anche perche’ Valentina stava dando il meglio di se con il sesso orale.
Stavo per sborrare, ma volevo farlo insieme a carlo, per inondare le nostre due troie insieme, quindi cercai di far rallentare Valentina.
Pochi minuti dopo anche Carlo doveva essere al limite, guardandomi mi sorrise e mi fece capire di essere al limite.
Ci sedemmo con le nostre cagne in ginocchio davanti a noi, pronte per dare le ultime pompate di mano e di bocca per poi bersi tutta la sborra.
Pochi colpi e il primo a schizzare sul viso di Valentina fui io, mi parti’ un fiotto denso che ando’ a finire meta’ sul pavimetno e meta’ sul suo viso, me lo presi in mano per menarmelo per fare in modo che dai coglioni uscisse ogni goccia di liquido.
Cristina invece segava carlo come un’indemoniata tenendosi la cappella appoggiata sulla lingua. Quando lo schizzo usci’lei era gia pronta per prenderselo in bocca e non sprecarne neanche un goccia.
Carlo aveva sborrato talmente tanto che il liquido stava colando dai lati della bocca di sua moglie.
Valentina invece aveva il viso inzaccherato di sperma, a entrambe colava sborra dal mento fin sulle tette.
La maniera migliore per salutare una coppia di buoni amici

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