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VIDEOAMATORE 2

By 12 Novembre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Lasciammo la casa stanchi e appagati, fu un momento molto delicato e di questo Anna era consapevole .

Benché la mia partecipazione fosse stata molto fattiva, non riuscivo a comprendere perché Anna non me ne avesse parlato, mantenendo un atteggiamento morigerato e casto quanto ipocrita. Stetti in silenzio e lei colse il mio mutamento di umore. Mentre con la macchina mi dirigevo verso la sua abitazione vedevo la sua faccia assumente un senso di mortificazione.

Cercò di rompere quel silenzio con uno splendido pompino: eccitata dall’idea di essere vista mi aveva tirato fuori il cazzo e con la lingua mi inumidì la cappella, fece scivolare l’asta in bocca e lentamente comincio a succhiarla.
Con molta difficoltà cercavo di guardare la strada, lenti mugolii uscivano dalla mia bocca. Vicino al semaforo un lungo schizzo le riempì la bocca ‘.accompagnato da un dolce

– ‘ti amo –

Mentre si ricomponeva parole dure uscirono dalla mia bocca:

– mi ami ‘ ma non mi hai parlato delle tue esigenze ‘.hai sempre mantenuto un contegno da educanda ‘

Sapevo di ferirla con queste parole ma era quello che volevo!
Arrivati davanti a casa scese dall’auto

– ‘. Non Sali? ‘Ti prego ‘

– Scusami ‘

Risposi

– Sono stanco. Ci sentiamo! ‘

Non la feci aprire neanche la bocca e la macchina saettò via. Dallo specchietto un viso terreo cercò di mandarmi un dolce saluto.

Per un lungo periodo mi allontanai da lei, i miei amici mi contattarono più volte ma con esito alquanto deludente., A nulla valse neanche una cena a casa di Cristina che mi vide al centro delle sue attenzioni:
Entrato in casa fui accolto festosamente, Cristina mi baciò con la lingua, la sua mano mi accarezzo un turgore impossibile da nascondere.
Vestita con un tubino nero, fu per me una gioia spogliarla lentamente e mentre le mia mani si introducevano in quella splendida fica ripiena di umori le nostre lingue si cercarono; lentamente la mia bocca scese sul seno mentre il marito la mordeva sul collo delicatamente

– ‘siii prendetemi sono la vostra troia ‘..-

Le nostre bocche scesero all’unisono verso il clitoride e verso il buco grinzoso, lentamente iniziammo a slinguarla bevendo la sua passione

– ‘siii vengo godoooooo mi fate morire ‘.siete dei porci ..-

Mi sedetti sul divano e la sollevai mettendole il cazzo nella fica, poco dopo anche il marito la penetro da dietro ‘.fu un godimento generale che culminò con una splendida sborrata sul viso.
Ci ricomponemmo e Cristina mi disse:

– Anna ti sta cercando disperatamente’-

– Lo so ‘

risposi

– ma &egrave ancora troppo presto ‘bastava che mi parlasse , che mi esternasse le sue esigenze ed io avrei capito”-

– Ti prego Adolfo, sta soffrendo, ha anche allontanato Mauro dalla sua vita , ha cambiato reparto ‘..-

Risposi duramente:

– può fare quello che vuole, non lo impedisco, ma un rapporto si basa anche sul confronto ‘. Benché sia stato piacevole non posso accettare che mi si nasconda il senso dell’accaduto ‘.-

Finimmo la cena e a notte inoltrata mi allontanai dai miei amici ”non mi avrebbero rivisto per molto tempo.

Dopo quella sera con i miei più cari amici mi rinchiusi ancora di più in me stesso.
Evitavo la gente, evitavo gli incontri. Anche Mauro cercò di contattarmi, forse più per riavvicinare Anna che l’aveva estromesso dalle sue cosce ..’involontariamente lo riteneva colpevole della sua rovina ma non si rendeva conto che l’unica colpevole era lei, con il suo atteggiamento da educanda e perbenista.
Una ipocrisia che non riuscivo ad accettare.
Sere dopo sentii suonare alla porta ‘..Anna !!
Un viso terreo si fece largo sulla porta:

– Posso entrare ? ‘

‘..Un breve silenzio ‘.

– prego”-

Entrò. Era bellissima:, un tubino nero, le gambe ricoperte da calze nere, la sua bellissima schiena nuda, due capezzoli irti come chiodi, uno splendido culo a mandolino ”tutto denunciava la mancanza di intimo’..!

-‘Come stai ..Adolfo? E’ molto tempo che non ci sentiamo’mi hai lasciata senza un perché ”. ”. Non puoi proprio perdonarmi ? ‘

”una voce astiosa diede la risposta:

– Non &egrave il tradimento carnale che ti devo perdonare, &egrave quello, ben più grave, morale ‘

.. un breve silenzio ‘

– Ma ‘ –

– niente ma. Quante volte ho cercato di portare una ventata di trasgressione, di novità, nel nostro rapporto ma tu non ne hai mai voluto parlare. Ti sei sempre trincerata dietro le tue paturnie perbeniste che poi si sono rivelate solo delle ignobili menzogne ‘..quale’. ‘

mi accorsi che il tono della mia voce si alterava,

– quale fiducia posso avere ancora su di te ?!!! ‘

Grosse lacrime rigarono il suo volto

– ‘..perdonami ‘.avevo paura di un tuo giudizio ‘..perdonami ‘.-

fui lapidario:

– Vattene !!!! ‘

Grossi singhiozzi uscirono dalla sua bocca, lentamente ed a capo chino, umiliata, si allontanò da quella porta.
Disperato passai la notte alla finestra a guardare un cielo sempre più cupo.

Il mattino dopo decisi di dare una svolta alla mia vita: avrei guardato al futuro con un volto diverso.
Mentre andavo a fare colazione ricevetti una telefonata da Cristiano ed Elisabetta, mi dissero che Anna era distrutta e piangeva disperatamente , si era data malata a lavoro, ad un nuovo approccio di Mauro aveva risposto violentemente e Mauro aveva ricevuto un formidabile ceffone sul viso ‘che lo aveva lasciato basito ed incapace di reagire ‘.

Quella sera mi recai in un famoso locale della città dove incontrai Silvana: ‘.bellissima: un seno portentoso, un culo favoloso . Ballammo e, complice qualche drink, decidemmo di passare il resto della notte a casa mia. Fu stupefacente: un lento strip mi espose un corpo meraviglioso che fu sommerso dai mie baci: scesi lungo il collo, le mie mani salivano lentamente lungo due splendide cosce ,un antro bollente accolse le mie dita che diedero vita ad una lenta tortura

.’.mmmmm’si accarezzami ‘

le nostre lingue si cercavano, un turbinio di scontri. Limonammo come due ragazzini.
Le sue mani artigliarono il mio cazzo, desideroso dopo una lunga astinenza. Lentamente caddi in ginocchio ed iniziai a leccare la sua fica introducendo la mia lingua e facendola girare come un vortice

– ‘Porco ..mi fai morire ‘-

un tremito lungo accompagnato da un fremito annunciò il suo primo orgasmo.
Mi rivoltò sul letto, fece uscire il cazzo dai pantaloni e cominciò un lento pompino: ‘la sua lingua si avviluppava intorno alla mia cappella, scendeva lungo l’asta poi ‘..mi cavalcò.: Fu una lunga galoppata piena di sospiri e parole mormorate fino all’esplosione finale di un lungo orgasmo .
La sera fini trovandoci accoccolati ai piedi del letto dove parlammo della nostre vite; non so perché non dissi nulla di Anna, dissi solo che era un infermiera.
Anche Silvana era infermiera, bisex, esibizionista ‘..fu molto sincera, quella sincerità che mi mancava.
Il giorno dopo mi trovò nel mio ufficio dove ricetti una telefonata di Cristiano ed Elisabetta: richiedevano la mia presenza professionale. Alla mia reticenza si affannarono a confermarmi che Mauro e la moglie non sarebbero stati presenti che anzi li avevano cancellati dalla loro cerchia di amici.
Accettai affermando che anche io avevo una sorpresa.
Raccolsi la mia attrezzatura ed invitai Silvana all’incontro. Spiegai che questi miei amici erano esibizionisti come lei e che, per una sera, volevo provare ad essere dalla parte avversa
Silvana ne fu entusiasta. Allegramente, con lei cosi sexy, ci recammo a casa dei miei amici.
Cristiano mi aprì la porta e rimase silenzioso guadando la splendida donna al mio fianco

– ‘Ciao questa &egrave Silvana ‘non ci fai entrare ? ‘

– ‘Certo, accomodati ‘-

Entrai nella stanza ed un grido:

– Anna ! ‘

– Silvana !-

Cristiano aveva organizzato questo incontro dove aveva invitato anche Anna per tentare un riavvicinamento.
Anna era disperata, non faceva che piangere’..’ Silvana era la sua nuova dirigente.

– Non credevo che fosse questa Anna la tua ragazza cosi perbenista ‘

Quelle parole erano una sferzata sul viso di Anna che arrossi

– ”Cosi perbenista con un uomo splendido come te ‘che spreco ‘.-

Anna non replicava in silenzio ascoltava la sua discesa nel baratro, Cristiano ed Elisabetta non osavano replicare.
In modo cattivo sottolineai:

– magari al momento giusto e con la persona giusta ha gettato nell’immondizia il suo perbenismo , peccato che non sono stato avvisato ! ‘

– ..Già ‘

disse Silvana.

– Mauro ”ci ha provato anche con me ‘..ma non ho voluto ”troppo scontato ‘

Sapevo che la stavo facendo morire di dolore.

– Adesso la nostra perbenista mi farà il favore di riprendermi con Silvana ‘per oggi voglio provare anche io la ripresa! ‘

Un silenzio mortale scese nella stanza,, nessuno parlò!
Presi la macchina e la portai ad Anna ingiungendole di iniziare la ripresa. Calde lacrime scendevano dai suoi occhi ‘.sapeva che doveva vivere fino in fondo la sua umiliazione

– ”Iniziamo ! ‘

Mi avvicinai a Silvana iniziai a baciarla profondamente, le mani risalivano sul suo corpo artigliavano i seni. Presi a succhiare i suoi capezzoli. lentamente la sua bocca scese alla zip che apri, fece scendere la cerniera e la sua bocca artigliò il mio cazzo iniziando uno splendido pompino.
Passo la lingua sulla mia cappella, la bocca artigliò il frenulo ”..un urlo ed un pianto dirotto:

– Basta ! Basta ! Perdonami , perdonami mai piu’.ti giuro mai più ‘

Un urlo tremendo che mi fece rabbrividire. Singhiozzi, urla disperate, la mia macchina in terra !

– Perdonami ti prego Adolfo ”-

Mi tornarono in mente quelle parole: E’ più forte chi perdona che chi scappa ‘mi alzai,

– Basta! Hai pagato abbastanza, torniamo a casa”’.. –

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