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Vogliosa???!!!

By 7 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo racconto fa parte della mia vita reale e chi l’ha vissuta con me ancora desidera rivivverla

Vogliosa???!!! Questa, fu la prima domanda che feci nella finestra della chat’
Cosi mi proposi la prima volta sulla chat’. Una serata noiosa, senza nessuna possibilità di incontri. Fuori pioveva e faceva un gran freddo, chiuso nel mio studio, speravo di trovare una ragazza che aveva le mie stesse voglie. Non fu facile, ma ad un certo punto ricevetti la risposta: si anche io ho voglia ‘. Una strana sensazione mi pervase la mente, e cosi comincio il nostro dialogo.
Ma quella sera non successe nulla, iniziamo a parlare e scoprii che era una bella donna molto più grande di me, ma la trovai molto provocante e soprattutto eccitante. Dopo qualche ora di conversazione ci scambiamo i numeri di telefono, ripromettendoci di richiamarci entro poche ora. Cosi fu, ci sentimmo al cellulare e la sua voce era molto dolce, sembrava quella di una ragazzina entusiasta e curiosa di quello che stavamo vivendo insieme.
Le nostre telefonate e i nostri incontri in chat, divennero sempre più frequenti diventando veri e propri appuntamenti, con il mio linguaggio sempre molto curato e mai volgare, spesso la provocavo in chat e cercavo di eccitarla, spesso riuscivo nel mio intento, come mi diceva lei, poi confermato nei messaggi che mi inviava, dopo aver spento il pc.
I giorni passarono e cosi pure i mesi, mentre i nostri desideri aumentavano, le parole scritte e le voci al telefono, erano ormai insufficienti a soddisfare le nostre voglie e il desiderio di stare insieme realmente. Mentre cercavamo tutti i sistemi per renderci partecipi delle nostre emozioni e mostrare le nostre rispettive aspettative.
Fu lei, che un giorno mi chiese di farle da regalo per il suo compleanno ‘. Era disposta a pagarmi anche il viaggio per raggiungerla e cosi fece, dopo qualche giorno mi inviò i codici dei biglietti per arrivare da lei. Era la prima volta che una donna era tanto gentile con me. Si, avevo avuto già altre donne, ma mai nessuna prima di lei mi aveva fatto sentire cosi lusingato e cosi attratto dalle sue parole, dai suoi modi di fare, da quel desiderio di dividere insieme quei momenti. O forse era solo il desiderio di vedersi, scoprirsi finalmente, realmente oltre ad un monitor, oltre ad un telefono. Cosi, dopo lunghi preparativi e tante immaginazioni, create insieme, il giorno del nostro incontro arrivò.
La voglia di stare insieme, il desiderio, l’eccitazione era altissima. La notte prima, non riuscivo a prendere sonno, era altissima l’agitazione per il nostro primo incontro. Ricordo ancora il viaggio Fino all’aeroporto e l’attesa per la partenza del volo. Ma ora mai era solo questione di minuti e tutto sarebbe divenuto realtà. Ogni nostra fantasia, ogni nostro desiderio si stava per realizzare.
Finalmente, dopo un volo tranquillo in quella giornata di mezza primavera, giunsi da lei, usci dall’aeroporto accendendo subito il telefono e ancora per poco quello strumento che tanto ci aveva fatto sognare e desiderare ci porto l’uno incontro all’altra.
La vidi da lontano, era come l’avevo sempre immaginata e come da tempo la desideravo. La donna, che ogni uomo, spera almeno una volta di incontrare nella sua vita, solo 500 metri ci separavano, mi avvicinavo a lei deciso e molto agitato, ma allo stesso tempo eccitato e felice di essere finalmente giunto da lei. Una volta d’avanti a lei, ci abbracciamo e ci baciamo dolcemente, come sempre avevamo immaginato, nessun particolare era diverso dalle nostre fantasie. Le nostre labbra da prima si sfiorarono e poi divennero sempre più passionali e desiderose, sino a dischiudersi e a iniziare a cercarci con le lingue prima timidamente, poi sempre più decisi e disinvolti. Ci staccammo non so dopo quanto tempo e ci dirigemmo verso la sua auto, che stava a pochi metri da noi. Salimmo mentre le nostre mani continuavano a cercarsi. Ricordo ancora come era vestita, con una gonna nera e una camicia, che metteva in risalto il suo ancora perfetto seno.
Durante il tratto di strada, verso la nostra alcova, continuai ad accarezzare la sua gamba, sulle calze autoreggenti che indossava, sfiorandola dolcemente e salendo ogni tanto verso la fonte di piacere che tanto avevo desiderato, nel contempo ci scambiavamo spesso dolci baci, che si facevano sempre più passionali e vogliosi ‘.
Provavo forti brividi, ogni volta che la sua mano saliva lungo la mia gamba, sino a sfiorare sui pantaloni il culmine del mio piacere, che era ben visibile, anche attraverso i vestiti che lo ricoprivano ‘. Arrivammo finalmente a destinazione, aveva preparato tutto, come era nei nostri desideri, nelle nostre fantasie, nei nostri sogni che ogni notte ci confessavamo al telefono, sino a trovare una forte eccitazione nella stessa fantasia.
La stanza era splendida, un bagno all’ingresso e una letto in ferro battuto tutto era perfetto e molto elegante. Tutto circondato da un giardino ben curato. Portammo dentro i nostri bagagli e dopo aver chiuso la porta ci baciamo dolcemente nel piccolo corridoio che ci separava dal letto.
Ricordo ancora, come se fosse ora, come mi sedetti sul letto e lei in piedi d’avanti a me, la abbracciai stringendola, mentre il mio viso arrivava giusto al suo seno. Lentamente con le dita, le slacciai la camicetta e bottone dopo bottone risalii, dalla sua vita sino al suo decolt&egrave, per poi farla scivolare via lungo le sue braccia. Sfiorai i suoi seni con le dita e poi li baciai tenendoli sempre coperti dallo splendido reggiseno, in pizzo bianco, che indossava, nonostante non più giovanissima, aveva un corpo splendido da far invidia a molte ragazze, molto più giovani di lei. Accarezzai e baciai ancora a lungo quel corpo, sentendo il suo profumo e il suo calore sul mio viso, sulle mie labbra, mentre i suoi occhi erano colmi di piacere. Lentamente, poi e sempre molto dolcemente, sganciai il bottone della gonna sfiorando il bordo del suo perizoma , facendola scivolare piano lungo le sue gambe, per apprezzare ogni singolo centimetro, di quel corpo ancora splendido, che lentamente si svelava ai miei occhi.
Una volta a terra, le sfilai lentamente le calze autoreggenti che indossava, prima la destro poi la sinistra, senza permetterle di far nulla se non baciarmi ogni tanto. E sfiorarmi ogni tanto, dove il mio desiderio mostrava tutto la voglia che avevo di lei. Baciai a lungo quel corpo, senza nessuna fretta, prima di scoprire finalmente i suoi seni, in tutto il loro splendore, ricordo ancora i capezzoli duri e i seni sodi, che riempirono i miei occhi e che dopo piccoli baci e tante dolci leccate arrivai a prendere nella mia bocca, sfiorando dolcemente con la lingua quelle splendide aureole, succhiando e leccando i capezzoli turgidi e pieni di desiderio per me. Solo per me.
Poi, iniziai a scendere lento lungo il suo ventre, sempre con piccoli baci e dolci carezze, mentre la mia bocca scendeva, le mie dita, continuavano a torturare dolcemente i suoi seni, mentre le si mordeva le labbra, ormai carica di desiderio ‘ Fu allora, che lentamente posai le mie labbra sul suo perizoma, anch’esso di pizzo bianco e iniziai a sentire forte il suo profumo, sfiorai allungo con la lingua i bordi del perizoma, prima sul bordo destro poi su quello sinistro per poi risalire, cercando di insinuare la mia lingua sul bordo superiore, sino a che lo sfilai lentamente con le dita lungo i fianchi, mentre la mia lingua percorreva, lentamente ogni centimetro che si svelava a me.
Ora mai completamente nuda, provai per la prima volta la fonte del mio desiderio, che sino a quell’istante, era stata solo fantasia e che in quel momento divenne realtà. Fu lei poi a farmi alzare e spogliarmi lentamente, liberandomi dalla camicia e dai pantaloni, anche se molto più velocemente di come avevo fatto io, per via del desiderio che le avevo provocato. Ma provocandomi forti brividi lungo tutto il corpo, ogni volta che le sue mani carezzavano la mia schiena e si avvicinavano al mio desiderio di lei. Non potevamo resistere ancora a lungo, quando lei chinatasi ai miei piedi, fece scivolare i boxer a terra, prendendo tra le labbra, molto dolcemente, il mio membro lucido per lei.
Ricordo ancora che fu lei a farmi distendere nel letto, e tenendomi le mani mi blocco, accompagnando i nostri desideri finalmente nel piacere tanto desiderato.

Attendo un Vostro parere su libero74_n@hotmail.com

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