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Racconti di Dominazione

10 – Ti voglio

By 18 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho voglia di te

Entro nel palazzo di corsa, percorro l’androne e mi infilo nell’ascensore, il cuore in gola il sangue che pulsa nelle tempie, “Ti voglio, uff.. quest’ascensore è lentissimo, per fare tre piani ci mette un’eternità ed io non vedo l’ora di vedere il mio padrone. La prossima volta salgo a piedi”.
L’ascensore lentamente si ferma al piano e percorro quei pochi metri che mi dividono da lui.
Busso alla sua porta. Driin-Driiinn, silenzio, interminabile, poi da dietro la porta sento i suoi passi. Sono felice, c’è, lo posso abbracciare, posso stringermi a lui.
La porta si apre davanti a me, è lui, mi fissa “cosa ci fai qui?” mi dice con un pò di meraviglia nella voce.
“Ti voglio!” ribatto io ed entro. Ti tiro per un braccio e spingo la porta perché si chiuda.
Mi guardi esterefatto della mia intraprendenza, lascio sfilare il soprabito che cade a terra, mi stringo a te, ti bacio sulle labbra, i mie occhi nei tuoi, sei immobile, mi fissi senza fare alcun movimento.
Stavolta sono io che conduco il gioco e ti porto nella camera da letto.
“Oggi sei mio” ti dico con un sorriso malizioso, mi guardi sorridendo, ti spingo sul letto e tu ti lasci andare giù.
Mi siedo accanto a te e ti bacio ancora, le tue labbra mi attirano come miele, la mano che accarezza le guance, il sentire sotto i polpastrelli la barba incolta.
Lingue si intrecciano, sento salire un fuoco dentro di me, le tue mani iniziano acarezzarmi la schiena, “no!”, ti fermo, mi guardi interdetto ma oggi sono io che comando.
“Oggi sei mio”, prendo i foulard che avevo in borsa e lego prima un braccio, poi l’altro alla testiera del letto, mi lasci fare, solo un accenno di reazione quando stringo un pò troppo attorno ai tuoi polsi, “shhhhh!” ti redarguisco mettendo il dito indice sulla tua bocca
Sbottono la tua camica e scopro il tuo petto, le mie unghie segnano il tuo torace , non con forza, non vorrei farti male, altrimenti dopo ne pagerei le conseguenze, ne sono certa, ma quel tanto da vedere arrossare la pelle, mi soffermo sui capezzoli, li stuzzico un pò, si induriscono, li pizzico, un piccolo segno del piacere che ti sta prendedo, bocca che si spinge a baciarli, a succiarli, lingua che ci gioca, li titilla, inizia muoverti eccitato.
Sei ancora semi libero, non voglio che tu lo sia. Ma prima ti tolgo il pantalone ed i boxer, il tuo membro si sta già ingrossando ed ho una irrefrenabile voglia di prenderlo tra le labbra, debbo trattenermi, altri due foulard e lego pure le tue gambe.
“Ora si che sei mio”.
Mi fermo, “via le scarpe”, volano dall’altra parte della stanza,salgo sul letto, mi ammiri dal basso verso l’alto, ti domino stavolta. Puoi vedere le calze ed il reggicalze sotto la gonna corta.
Inizio un lento spogliarello, sbottono la camicetta, la lascio aperta per alcuni secondi mentre col piede ti massaggio il cazzo, lo voglio duro come piace a me.
La tolgo, tolgo anche la gonna, rimango in intimo mentre mi tocco, la mano negli slip a toccare il mio piacere mentre tu mi guardi, i miei occhi nei tuoi.
Le mie dita cercano il clitoride, lo trovano ed iniziano un piacevole massaggio, il calore tra le cosce aumenta sempre più, un dito corre lungo le labbra, sono bagnata.
Il tuo membro è quasi al massimo dell’eccitazione, lo vedo pulsare mentre mi masturbo.
mi spoglio completamente, solo le calze ed il reggicalze rimangono a coprire il mio corpo, scendo e mi siedo accanto a te, ti accarezzo, le mie mani sulle tue gambe, sul tuo torace, non dici una parola, mi guardi soltanto, non ti aspettavi che il gioco lo conducessi io.
Oggi voglio essere io la padrona, e tu sei il mio schiavo. mi piace accarezzare la tua pelle, sentire il profumo della tua pelle. Ti bacio, ti bacio sulle labbra, non puoi muoverti, non puoi rifiutare, le schiudi leggermente, ti lasci baciare, le nostre lingue si intrecciano, il mio seno che si appoggia a te, senti il suo calore, i capezzoli ritti, mi piace strusciare i capezzoli sul tuo corpo, come una gatta in calore. Scendo a baciarti sul collo, mi piace il tuo profumo di maschio, altri baci, con la lingua stuzzico i tuoi capezzoli, ti lecco, scendo verso il tuo ventre, mi avvicino alla fonte del tuo piacere e….

Laura

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