…avevo il cellulare attaccato all’orecchio…
percepivo in sottofondo i rumori e le frasi di un amplesso violento mentre due voci mi commentavano avidamente quanto vedevano…
-“minchia! … guarda come la stanno sfondando per bene a questa vacca tettona”
-“e direi le piace pure…hey Boris come è la fica che stai fottendo?”
e in sottofondo
-“mmmhhh è fradicia…mmmhhhh ho difficoltà perchè il cazzone di Mohammed che le apre il culo è enorme e mi stringe sta fica burrosa…mmmhhh ma è proprio fradicia sta porca”
-“…che tettone ragazzi…dai Boris muoviti a venire così poi ti sostituisco a fotterla e le strizzo per bene quelle poppe…mmmmhhhh che sesso che mi fa sta troia….”
-“hey vacca ti piace nè il trattamento?….eheh non puoi certo rispondere con il cazzo in bocca….hey Paolo come lo ciuccia?”
e in sottofondo
-“aaahhhh succhia troia succhia…un piacere ragazzi questa è una pompinara da paura….aaaahhhhhh ….aaahhhhdaisu dai siiii….ti sborro in bocca puttana….agghhhhh siiii godoooo…”
-“minchia è già il terzo che le viene in bocca…dai che Giovanni è già pronto a metterglielo lui in bocca…guarda che le cola sperma dalla bocca…minchia che vacca”
-“Mohammed sta aumentando il ritmo…ma la sfonda così…e guarda come le strizza le tettone…gliele fa esplodere così…che bestia selvaggia….hey Mohammed non distruggerla
del tutto che poi ce la dobbiamo sbattere pure noi”
-“è una doppia da paura….guarda che roba…”
-“hey Giovanni toglielo un attimo dalla bocca che la facciamo sentire al suo uomo…ahahahah…si prendila per i capelli che avvicino il telefono, dai vacca di
quanto ti piace…dillo troia…”
e in sottofondo
-“aaaaahhhhh….aaaahhhhhh….mmmmhhhhh…..piano vi pregooooooo….aaaaaahhhhh…..mmmmmhhhhhh…..aaaaahhhhh……siiiiiii……pianooooo…..nnoooooo….siiiii….ggghhhhhh”
…ero allibito, chi erano, cosa ci faceva li la mia donna?
Ero fuori nel parcheggio del centro commerciale dove la stavo aspettando, eravamo andati insieme, poi una telefonata di lavoro mi aveva interrotto; le avevo detto di continuare da sola
e che la aspettavo alla macchina dovendo fare alcune telefonate di lavoro…in effetti erano passate quasi due ore…
-“Bastardiiii, lasciatela immediatamente, dove siete? Chiamo la polizia!”
-“Sta buono testa di minchia, ascoltami…anzi aspetta un attimo che è meglio se ti parlo col mio cazzo in bocca alla tua vacca…hey Giovanni fammi spazio un attimo anche a me, tu troia
ciuccia bene sta minchia…mmmhhhh mmmhhhh…brava così…che parlo ora al tuo uomo…senti un po’ testa di minchia pensaci bene che sai cosa devi fare, aspettiamo da te risposte e fatti,
prima è meglio è per la tua donna…intanto noi ce la fottiamo sino a che non risolvi la situazione che sai…se ci metti del tempo per noi va bene che una vaccona con due tettone così
è una rarità…hey Paolo vai a prendere degli strizzacapezzoli come si deve che stasera ci giochiamo per bene con sta troia…hey testa di minchia aspettiamo
tue notizie…si ciuccia così…ciuccia…
sai testa di minchia adesso è a sandwich tra Mohammed che la incula e Boris che la fotte in fica mentre ciuccia il mio cazzo alternandolo con quello di Giovanni…e qui c’è la fila…
ah la prossima volta evita di mandarla in giro vestita così….ahhhh ahhhhh…godoooooo…ti sborro in bocca vaccaaaaaa….aaaahhhhh….clic”
caduta la linea….
Richiamo immediatamente il numero ma da segnale di non raggiungibile…
Che cazzo faccio?
Cosa vogliono?
Ripenso vorticosamente a quel pomeriggio…
era sabato, decidiamo di andare al centro commerciale a fare spese, come ogni volta le chiedo di vestirsi sexy per me
(a me fanno impazzire quelle sue tettone e mi piace guardarla, esibirla, eccitarmi di lei; lei, Sabina, 35 anni, è una femmina che mi ispira sesso come non mai…formosissima un po’ sovrappeso e due tette da paura, almeno una sesta, un culo mmmhhhh che culo…)
sapendo che come sempre non lo avrebbe fatto…e invece, come rarissime altre volte, mi si veste in modo mozzafiato: un abito grigio aderentissimo che arriva poco sopra le ginocchia con una fila
di bottoni sul davanti..tirati quasi spasmodicamente da quelle tettone di cui sotto la stoffa del vestito si intravedevano i capezzoli…bottoni aperti sul petto che evidenziano
lo straordinario decollete…totalmente nuda sotto…si notava l’assenza di
mutandine sotto il tessuto che conformava il culo quasi come dei jeans aderentissimi…scarpe aperte con tacco basso legate alla caviglia, cavigliera, capelli sciolti, sguardo di fuoco…
Ricordo il mio uccello immediatamente marmoreo a questa visione…
Andiamo al centro commerciale, sono felice e eccitato, ma appena entrati mi squilla il cellulare…una grana di lavoro…devo uscire alla macchina dove dopo varie telefonate di lavoro,
poi mi rendo conto che sono passate quasi due ore, ricevo la telefonata da incubo…
Che cazzo faccio?
Cosa vogliono?
Diceva la voce che so cosa devo fare…ripenso a chi devo qualcosa o a chi ho fatto del torto…ma non mi viene in mente nulla…penso che questa sia una cosa da delinquenti e…ahhhh cazzo vuoi vedere che…
mi viene in mente che la settimana precedente che eravamo in vacanza avevamo avuto un alterco con degli uomini che le avevano fatto delle avances molto pesanti in un locale vicino Napoli
e poi il titolare del locale ci aveva invitato a sloggiare il prima possibile che quelli erano personaggi pericolosi e importanti nella camorra…
Si ma se fosse così cosa devo fare?
In quello squilla il cellulare, il numero è quello di prima…rispondo immediatamente
-“Hey testa di minchia, adesso la tua vaccona è ricoperta ovunque di sperma in particolare tra quelle tettone che sono ormai violacee per le strizzate che si sono prese…hey Luca
guarda Gennaro come se la ingroppa…miiiii e se la bacia limonandola a fondo…uehhh Gennaro ma saprà di sperma quella bocca con tutta a sborra che ha
ingurgitato…ma guarda come sballonzolano quelle tettone…se la chiava che è un piacere ….ah Gennaro è proprio un porco pervertito…hey, testa di minchia, dunque
quando vuoi preparaci gli atti per la cessione della tua azienda che potrebbe
pareggiare l’offesa che ci hai fatto…minchia Gennaro le sta venendo dentro…che sborrata ragazzi…dai Luca vai che tocca a te…e poi stasera continuiamo e le facciamo festa, abbiamo
invitato anche tutto il gruppo di Radovan…moh vado a incularmela un po’…ciao testa di minchia…ah dimenticavo che non ti conviene chiamare la polizia, abbiamo traccia delle tue operazioni estere…la guardia di finanza potrebbe gradire..ahahahah…clic”
caduta la linea…
Sono basito, sconvolto, che cazzo faccio?
Driiin driiin driiin
Risquilla il cellulare sempre dallo stesso numero
-“Hey testa di minchia fai pure con calma che questa qui fa un sesso da paura così ce la sbattiamo per più giorni, poi non la riconoscerai più ihihihih …ti mando una foto…clic”
caduta di nuovo la linea…
Dopo poco su whatsup dal numero di Sabina mi arriva una foto…c’è un negrone enorme sdraiato per terra, lei distesa di schiena sopra di lui inculata da lui mentre lui
la avvinghia per le tettone,
sopra di lei un bianco che la scopa in fica tirandola a se con le sue mani sulle spalle di lei, lei con la testa inclinata all’indietro mentre un terzo tipo la sta baciando in bocca
tenendo una mano sul collo di lei e l’altra dietro la nuca di lei…
Chiamo il cell di Sabina, squilla libero non risponde…
Chiamo il numero da cui mi hanno chiamato, non raggiungibile…
Che cazzo faccio?
Che cazzo faccio?
E’ sabato pomeriggio all’inizio di agosto, dove lo trovo il commercialista, l’avvocato per preparare i contratti?
BIP BIP
Su whatsup mi è arrivata un altra foto dal numero di Sabina:
lei distesa su un fianco, sdraiato dietro di lei un tipo avvinghiato ai suoi fianchi la sta inculando, si vedono in particolare le sue palle enormi appena fuori
dal culo della mia Sabina, un altro tipo piuttosto corpulento che con una mano le strizza la mammella mentre con la bocca gliela ciuccia avidamente e con l’altra mano
le sta infilando due o tre dita nella fica…la testa di Sabina non la vedo, coperta da un grande culo peloso di un maschio che evidentemente
la sta scopando in bocca…
Disperazione, ma allo stesso tempo non posso fare a meno di notare che mi sta diventando duro…
Telefono un po’ a tutti i miei riferimenti ma non risponde nessuno ne avvocato ne commercialista…mi viene da piangere…
Decido di correre a casa, dove ho internet per cercare su google dei facsimile di contratti di cessione e farmelo da solo…
Dopo circa un ora sono a casa di fronte al computer a cercare e costruire documenti.
Squilla il telefono, sempre quel numero, rispondo immediatamente
– “Hey testa di minchia, stai lavorando per noi, eh?”
– “Siamo di sabato in agosto non c’è nessuno, sto preparando io stesso i documenti ma ci vogliono alcuni dati da parte vostra, ci sono
una miriade di dettagli da definire, e poi ci vuole tempo per trovare un notaio”
– “Hey minchione, il grande capo arriva domani a trovare la tua femmina, ahahahah… quindi poi lunedi o martedi a seconda di come
si organizza col fottere la tua donna ti può incontrare per i dettagli…poi vedi tu con i tempi…dopo il notaio possiamo restituirtela…certo
che più passa il tempo più te la trasformiamo in vacca… ihihihihih… vediamo cosa rimarrà di lei, sai il grande capo è proprio un
gran porco pervertito…ti consiglio di muovere il culo testa di minchia… ora la tua donna si sta riprendendo dalla festicciola che le abbiamo fatto, minchia come ha goduto la vacca,
la stiamo
rimettendo in sesto per il festone che le abbiamo organizzato stasera con quelli di Radovan, sai sti slavi e albanesi sono feroci … vedrai ti chiameremo … minchione … clic”
caduta la linea…
Mi gira la testa, non riesco a fare nulla, a concentrarmi, tremo…passano le ore che ancora non riesco a concludere le bozze dei contratti, sarà ormai quasi mezzanotte, ed ecco che squilla
il cellulare, rispondo immediatamente e …
– “ahhhh ahhhhhh mmmmhhhh aaahhhhhh sciafff sciaffff sciaaffff siiiii siiiii oooooohhhhh mmmmmmhhhh”
inequivocabilmente la mia donna
– “vacca lo senti sto cazzo, eh lo senti sto cazzo, eh!!!”
– “siii siii lo sento…. aaahhhhh aghhhhh …..mmmmmmmhhhh siiiii cosììììì siiii cosìììì sbattimiiii siiii
forteeee siiii daiiiii oooohhhhhh”
– “sciaff sciaff sciafff …”
sento i suoni delle carni che sbattono
– “hey troia girati adesso che voglio vedere le tue tettone sballonzolare mentre ti sbatto …ahhh si così…cazzo quanto sei tettona, mo’ te le strizzo per bene sbattendoti sino a farti urlare vacca
che non sei altro …”
– “hey testa di minchia mi sto scopando tua moglie, la riscaldo per quello che sta per avvenire, rispondi alla richiesta di amicizia che hai avuto su skype minchione…vaccona mo’ ti sfondo…”
– “aahhhhh no cosììì nooo…miiii faaaaaiiiii maaaleeeee…noooo aghhhh noooo ahhhhh….clic”
caduta la linea
Mi giro verso il monitor, lancio skype… richiesta di amicizia da SabinaLaVaccaTettona … accetto …
compare il primo messaggio
– “Hey minchione qui ci sono un bel po’ di maschi che la tua femmina sta eccitando per bene … mo’ tra poco non riesco a controllarli più…ho quasi paura per la tua puttana… dai
dai che mo’ ti faccio videochiamata che godi anche tu…dai dai…”
Aspetto minuti per me interminabili … ma ecco…videocall da SabinaLaVaccaTettona … OK …non c’è audio ma c’è il video…un tuffo al cuore
Sabina è legata con delle corde a qualcosa in alto per piedi e mani … è sospesa nel vuoto con gambe e braccia ben divaricate in alto legate con grosse corde … è circondata da uomini nudi…
uno in piedi se la sta scopando forsennatamente mentre due stanno armeggiando con le sue tettone …vedo e non vedo il suo volto coperto da culi e cazzi che usano
la sua bocca… le stanno legando qualcosa sulle mammelle…strizzacapezzoli…l’immagine zooma ….miiiihhhh le fanno male così….sono strettissime ste pinze strizzacapezzoli…vedo ora che
stanno tirando le catene di metallo cui sono attaccate le pinze ….mamma mia …vedo le tettone che iniziano a essere tirate … tirate ….tirate sempre più….sembra vogliano attaccare le estremità
delle catene degli strizzacapezzoli a qualcosa in alto…ma hanno difficoltà…mamma mia quanto sono tirate quelle tettone…vedo Sabina che urla…e molti maschi stanno inizando a schiaffeggiarle
con forza le tettone i capezzoli sono così strettamente strizzati dalle pinze che nonostante le tettone siano tiratissime verso l’alto e, nonostante
i violenti ceffoni che riceve in continuazione sulle tettone, non si staccano…intanto vedo che il tipo che sta continuando a fotterla sembra sborrarle dentro….tira fuori l’uccello
ancora gocciolante di sborra e va a pulirselo strofinandolo sulla bocca urlante di lei, mentre viene immediatamente sostituito da un altro
nel fotterla e mentre continuano a schiaffeggiarle le tettone dilatate e tirate all’estremo…vedo gente che si masturba e poi le sborra sulle tettone che continuano a essere schiaffeggiate e tirate violentemente….
anche quello che la sta fottendo sborra, in parte in fica in parte sulla sua pancia…viene sostituito da un ciccione peloso, laido, grande e grosso e schifoso ma con un uccellone enorme…
che glielo infila seccamente d’un colpo tutto intero nel culo e inizia a incularla da paura…lo vedo urlare di piacere mentre la incula con foga inaudita facendo tendere ancora di più ad ogni suo colpo le tettone … e … improvvisamente si spegne il computer…
cazzo cazzo cazzo…armeggio per rimetterlo in sesto…dopo dieci minuti sono di nuovo operativo…lancio skype…l’utente SabinaLaVaccaTettona non è attivo…
cazzo cazzo cazzo…chiamo il cell di Sabina…squilla libero nessuna risposta
cazzo cazzo cazzo…chiamo il numero dal quale mi chiamano…non raggiungibile…dopo poco però mi arriva un sms da questo numero:
– “ci sentiamo domani, qui è selvaggio e bestiale e siamo solo all’inizio, la tua tettona ci sta facendo impazzire, ti lascio che mi lascio andare anch’io a soddisfare i miei più porci desideri con
la tua vacca da monta…minchia che tettone che ha…le stanno facendo di tutto…non puoi neanche immaginare…vado”
rimango basito, sconvolto, disperato …e … con una erezione da paura…
Che cazzo faccio?
Passo il resto della notte in un dormiveglia da incubo. Cosa posso fare per liberare la mia Sabina il prima possibile …ho la testa
che mi scoppia …
Driiin driiin driiiin, è il cellulare che squilla, cazzo devo essermi appisolato, sono già le 11 di mattina… è quel maledetto numero che chiama ….rispondo
– “Hey minchione ce ne hai messo a rispondere neh….e che eri in bagno a farti una sega pensando alla tua vacca e a quello che le stiamo facendo?”
– “Ho preparato tutte le carte, devono solo essere completate coi vostri dati, vi firmo in bianco subito, ve le porto dove volete ma liberatela subito, vi prego …”
– “Calma calma testa di minchia, il grande capo arriva oggi pomeriggio, domani o dopodomani ti contatta per le carte e vediamo …
nel frattempo questa splendida vaccona rimane qua…adesso è qui seduta sulle mie gambe mentre ti parlo, forse tra poco te la passo minchione … sai
ha avuto una notte impegnativa e abbiamo faticato a rimetterla in sesto, ma ci siamo riusciti, sai dobbiamo farla trovare in piena
forma al grande capo quando arriva. La abbiamo completamente ripulita, quasi scrostata direi ihihihihih, da tutto lo sperma che aveva ovunque… le ho fatto spalmare creme e
unguenti dai miei uomini su tutto il corpo e in particolare su quelle fantastiche tettone per disinfiammarle, e le abbiamo pulito anche
fica e culo e poi la abbiamo fatta dormire un po’…poi un ora fa circa la abbiamo svegliata, la abbiamo lavata di nuovo e di nuovo unguenti ovunque e direi che la tua vaccona
è tornata in splendida forma… abbiamo avuto problemi a vestirla ihihihih, sai il grande capo la vuole sempre in un certo modo, è un po’ maniaco e perverso, di per se è semplice,
jeans attillati e cortissimi e camicetta bianca corta all’ombelico
ma il problema sono le taglie perchè sta tettona formosa non ci sta dentro, ihihihih forse abbiamo preso delle taglie un po’ piccole per lei ihhihihih…
pensa che ogni volta che le dobbiamo
mettere la camicia uno di noi deve abbracciarla da dietro e schiacciare con tutta la sua forza le tettone della tua vacca mentre un altro abbottona i bottoni e nonostante questo si riesce
ad abbottonarli con difficoltà solo sino all’altezza di poco sotto i capezzoli e paiono dover saltare da un momento all’altro i bottoni abbottonati,
immaginati come è provocante vestita così la tua troia,
ha due tettone esposte in modo osceno… e al contatto col tessuto che ad ogni movimento gli sfrega i capezzoli si eccita la troia e non so se saltano prima i bottoni o i
capezzoli bucano il tessuto…
te la teniamo al caldo così suda anche un po e si vedono le chiazze di sudore della vacca…la camicetta è praticamente trasparente, ovviamente non c’è alcun reggiseno sotto…
minchia che vacca, sai che ho l’uccello durissimo? …
Mentre ti parlo, testa di minchia, le sto sfiorando il seno, la tua donna sussulta, minchia cosa le farei…e i jeans poi per infilarglieli che non entravano ci sono voluti tre dei
miei uomini…lei dice che gli stringono troppo la fica …sai che si vede la fica tanto sono aderenti?…
Secondo me la vacca è già bagnata…ovviamente niente slip…Le abbiamo anche messo una bellissima cavigliera con un piccolo ciondolo di un pene in erezione,
e una bellissima collana, questa con un grande ciondolo che le arriva sino all’incavo delle tettone, che rappresenta un
grande cazzone con le palle… E’ qui tutta profumata la tua vacca che trema mentre la accarezzo, purtroppo sino all’arrivo del grande capo non posso fottermela…
ma adesso te la passo testa di minchia…se la sentirai sussultare ogni tanto è per
le mie carezze e mentre parlerete le darò qualche leccatina dal collo sino alle orecchie… sfiorandole i seni enormi e appena appena titillando i capezzoli turgidi attraverso il tessuto
della camicetta…lei sta tremando minchione …
tieni troia digli quanto hai goduto sinora…”
– “Sabina amore mio, come stai? Ti amo, sto facendo di tutto per liberarti al più presto da quei porci, stai tranquilla”
– “Amo’ ho paura …mmmhhhhh…. mmmmhhhh…. amo'”
– “Vacca digli che hai goduto diglielo…”
– “Aaaaahhhh mi ha strizzato una tetta amo’…ahiaa….si ho goduto…”
– “Diglielo meglio vacca, digli quanto hai goduto..”
– “Aaaaggghhh ahhiiaaa nooooo non stringere cosi’ forte noooo ahhhhiii ti pregoooo meno forteeee ahhhh mmmmmmhhhh….amo’ ho goduto come una porca….mmmhhhh….non avevo mai
goduto cosììììì….ahhhhahhhhhhh….mmmmhhhh….pianooo ti pregooo…..amo’ muoviti fai presto… aaaaahhhhh”
– “Sabina, Sabina, lasciala porco subito…”
– “Hey testa di minchia facciamo le cose con calma, ti faccio mandare del materiale di quello che è avvenuto stanotte così puoi farti le pippe, poi arriva il grande capo e
deciderà lui come
e quando contattarti…ah dimenticavo Sabina digli le cose che non gli ho detto su cosa indossi per il grande capo ihihihih…”
– “…mmmmhhhh…. mmmgghhhh… aaaahhhh….. mmmmhhhhh …. amo’ … mmmmhhhh …ggghhhhh…mi hanno messo un vibratore doppio ….mmmmhhhh ….mmmmhhhh…me lo hanno
….mmmmhhh ….infilato in fica e nel culo…mmmhhhhh ggghhhhghhhh aaahhhh…e hanno un telecomando col quale….aaaahahhh mmmmmhhhh….lo azionano quando vogliono ….ooooohhhhh…
e ….e …mi stanno impedendo da stamattina ….mmmhhhh oooohhhhoohhhhohhh….nngggggghhh …di fare la ….ohhhhhoohhh…nggghhhhh…. pipì…clic”
Cade la linea… Mi viene da piangere, e … ho di nuovo il cazzo durissimo…
Che cazzo faccio?
Sono disperato, letteralmente disperato a sapere Sabina in mano a quei porci e dover aspettare aspettare aspettare…
vado su e giù continuamente per la stanza in attesa di qualcosa ripensando a tutta la situazione…e con ancora più disperazione
mi accorgo che l’uccello mi tira…la situazione è per certi versi carnalmente eccitante per me…cerco di fuggir questo pensiero…
Intorno alle 14 mi arriva messaggio su whatsup dal cellulare di Sabina:
– “Hey testa di minchia, queste sono le disposizioni appena ricevute dal grande capo in attesa del suo arrivo qui intorno alle 19
1) fatela bere quanto vuole, datele da mangiare tutta la frutta che vuole, solo frutta e continuate a non farle fare pipì
2) tenetela al caldo senza aria condizionata, che sudi e abbia sete così beve
3) eccitatela dolcemente, azionate il vibratore ma non fatela venire, interrompete prima che abbia l’orgasmo, mi raccomando!
4) deve essere sempre circondata da voi, mai lasciata sola
5) potete accarezzarla ovunque ma sempre solo sfiorandola, in particolare tettone e capezzoli
6) quando arriverò voglio che te, Cozza, e Gennaro siate al suo fianco e gli sfioriate e accarezziate tettone e capezzoli continuamente mentre le parlerò, e
voglio dietro di me tutto il resto della squadra a guardarla”
Intorno alle 14.30 mi arriva un altro messaggio, questa volta con una foto con didascalia “guarda la tua troia”. E’ vestita oscenamente, come me la avevano descritta questa mattina, e
intorno a lei degli uomini
che la sfiorano con le loro mani…è una foto così oscena con lei vestita in quel modo così prorompentemente sexy, in una situazione
così perversa…che non posso fare
a meno di toccarmi…toccarmi…è troppo…è troppo
La foto è di altissima qualità, si può zoomare…lei ha gli occhi socchiusi e la bocca aperta come se stesse sospirando…si vede
solo un capezzolo sotto la camicia, l’altro è coperto da una mano, e…non l’ho mai visto così turgido …sembra bucare la
camicia che non è altro, tanto è attillata, che una seconda pelle…
e le tettone quasi completamente scoperte, imperiose, la camicia copre a malapena le aureole dei capezzoloni…ed è osceno quel ciondolo a forma di cazzone con le palle
che le si infila nell’inizio dell’incavo delle tettone su quel decolletè completamente e volgarmente esposto.
E devo toccarmi…mentre piango mi tocco…
Che cazzo faccio se non aspettare?
Intorno alle 15 arriva altro messaggio con altra foto: lei è alla pecorina appoggiata ad un tavolo ricolmo di vassoi di frutta e dietro di lei
un uomo che con le mani le accarezza i mammelloni …con la sua patta attaccata al culo di Sabina…
Intorno alle 16 arriva altro messaggio, questa volta vocale
– “Hey minchione la vacca qui presente ci sta implorando di farla godere, non resiste più, ma non ti preoccupare che non la facciamo
venire! E poi le scappa la pipì…questa qui esplode…è tutta che trema…minchia che sesso che fa…
Piuttosto quasi sicuramente ti restituiremo una vacca tettona gravida…sin qui è stata usata come sborratoio e solo ieri ha ricevuto almeno
una quarantina di sborrate in fica…quando la riavrai ti conviene fotterla subito così avrai una piccolissima probabilità che il figlio possa esser tuo.
Mi eccita così tanto la tua vacca che forse sto iniziando a innamorarmi di lei, sai minchione? Spero di essere io il fortunato che la mette in cinta….
E continua a chiedere di essere sbattuta…mmmmhhhh la stiamo eccitando per bene per il grande capo!
Ciao testa di minchia, a dopo…e che capezzoli duri che ha adesso, minchia!”
Alle 17 circa altro messaggio vocale:
– “Hey testa di minchia, la tua mogliettina tettona qui presente è così eccitata che non occorre più che azioniamo il vibratore, le
basta camminare con questi vestiti così attillati che le si strofinano sul corpo per eccitarsi e fremere,
sempre con il cazzone in fica e il plug anale ben tenuti dentro da quei jeans attillatissimi…
Abbiamo chiesto autorizzazione al grande capo di portargliela al suo arrivo così la troia si eccita semplicemente camminando, in pubblico, oscenamente
esposta a tutti … i jeans sotto la fica che si vede ormai benissimo sono
totalmente bagnati e grondanti dei suoi umori, mamma mia che vacca che è…penso che il grande capo apprezzerà molto…mi spiace per te ahahahahah”
Sono disperato e eccitato allo stesso tempo, ma ho una informazione: forse la portano all’arrivo del cosiddetto grande capo.
Dove sarà il posto. Eravamo a Napoli quando ci fu il diverbio è plausibile che arrivi da Napoli. Come? O in treno o in aereo, quindi
è probabile che arrivi o all’aereoporto di Bergamo o a Linate, se in treno a Milano…apro internet di corsa per vedere gli orari di aerei e treni da Napoli e incrociare gli orari di arrivo:
C’è un treno da Napoli in arrivo a Milano alle 17.40 e un altro alle 18.43.
Come aerei non ce ne sono da Napoli nella fascia oraria 18/19…quindi probabilmente arriva col treno delle 17.40…ho mezz’ora di tempo ma mi ci vuole almeno un ora per arrivare
in stazione a Milano…
Decido di rischiare, magari il treno sarà in ritardo, senza pensarci due volte corro giù alla macchina e parto sgommando… mentre corro verso la stazione di Milano, per fortuna è agosto
e non c’è assolutamente traffico, forse ci metto di meno, penso “e se arriva in macchina? Fanculo, almeno ci ho provato”…
Sono quasi arrivato in stazione, sono le 17.50, che il cellulare fa “bip bip”, arrivato messaggio
– “Hey testa di minchia che cazzo stai andando a fare in stazione? Qui ti stavamo chiamando su skype per farti vedere la tua vaccona in diretta, e tu non ci sei”
“Cazzo, cazzo, cazzo” penso tra me e me, vuol dire che mi stanno pedinando, che sono sotto controllo.
Dopo poco squilla il cellulare, è sempre quel numero maledetto, rispondo immediatamente
– “Hey testa di minchia, ti racconto cosa è successo: il capo è arrivato un po’ prima del previsto, e ha iniziato a lavorarsi la tua donna…sai la abbiamo legata, mani e piedi
perchè non si opponga, le abbiamo
tolto i jeans ma lasciato vibratore in fica e plug anale, io e Gennaro le accarezzavamo, sfiorandole continuamente, le tettone…come fremeva la tua donna…mmmmhhh …e il grande capo
le leccava il clitoride, mmmmhhhhh glielo torturava per bene con la lingua…avresti dovuto sentire come urlava di piacere la tua troia….minchia quanto godeva, si contorceva
selvaggiamente,
per fortuna che la avevamo legata…e poi esplode si esplode… avresti dovuto vedere che spruzzi…ahhhh quanto godeva …ha eruttato il suo piacere…squirting cazzo! non l’avevo
mai visto
…hey ma il grande capo ha continuato
a leccargli e mordergli il clitoride…
uheeee continuava e continuava…dovevi sentire come lei urlava bastaaaaaa bastaaaaa…lui continuava senza pietà, è un vero artista della leccata, penso potesse essere ora
un po’ doloroso per la tua vaccona….
minchia ha iniziato a venire di nuovo, di nuovo squassata da un orgasmo colossale, bestiale, animalesco…miiiiihhhhh che puttanone, hey ma il grande capo continuava ancora…lei gridava,
si divincola, ma non le veniva data pace…e noi sempre a sfrucugliarle tette e capezzoli, anzi capezzoloni, sempre durissimi, infiammati, …
hey testa di minchia ti stai eccitando? …ohohohohoh la vaccona non ha resistito più e gli è iniziata a esplodere la pisciata, la pisciata…non ce la fa a trattenerla, non ce la fa…
dovevi vedere come vibrava la vacca… come tremava… come urlava, come era squassata da piacere, dolore e vergogna, come esplodeva … miiiihhhh
come godeva, orgasmo e pisciata insieme…hey ma
ha imbrattato di piscio il grande capo…oooohhhhh e mo’ deve essere punita…ah si, ora la puniamo a dovere, bisogna educare questa lurida tettona…a dopo
minchione…clic”
e cade la linea.
Che cazzo faccio adesso?
Intanto rientro a casa che così se mi chiamano su skype ci sono…e mentre rientro a casa piangendo ho una erezione continua pensando a Sabina…
Appena arrivato a casa “bip bip bip” sul cellulare; iniziano ad arrivare immagini dal cellulare di Sabina, tutte hanno come didascalia “la punizione della vacca da monta tettona e pisciona”:
è legata ad attrezzi strani, probabilmente fatti per tortura, ha falli enormi in figa e in culo, la bocca è ripiena di un fallo di gomma chiuso da una cintura intorno alla sua nuca,
ad una tettona sul capezzolo c’è un enorme tiralatte azionato da un uomo nudo, col cazzo evidentemente in tiro, sull’altra tettona c’è attaccata al capezzolo una pinza che è manovrata da
un altro uomo tutto peloso venendo ruotata e tirata deformando in modo evidente il mammellone … in una altra foto si aggiungono altri due uomini, sempre nudi e visibilmente eccitati, che,
oltre a quei due della foto prima che le lavorano le tettone, gliele frustano… le foto sono di alta qualità e le tettone della mia Sabina sono evidentemente violacee…
in un altra foto è inginocchiata immobilizzata testa e mani in una specie di gogna e in bocca invece del fallo di gomma ha un cazzone vero dell’uomo tutto peloso di prima…ai seni che oscillano
verso il basso sono attaccate delle morse con dei pesi che le spingono ancor più verso il basso…alle sue spalle si vede un uomo enorme di colore che probabilmente o la scopa o la incula…
in un altra foto è sdraiata con la schiena sopra un uomo che la sta inculando, totalmente sdraiata su di lui mentre un altro uomo le tiene le braccia tirate indietro sopra la testa, un uomo, quello tutto peloso,
a croce rispetto a lei che se la sta scopando in bocca, un altro uomo a cavalcioni del suo petto che le tiene le tettone ben strette tra le mani e si sta facendo una spagnola da urlo, un altro che le tiene le
gambe in alto appoggiate sulle sue spalle che la scopa in fica…un quadro sconvolgente, 4 cazzoni che abusano di lei contemporaneamente…
in un’altra foto c’è lei con il corpo completamente ricoperto da teste e mani che zoomando la mordono, la leccano, la baciano, la palpano, la accarezzano, la schiaffeggiano…così tante e dense
che lei quasi non si vede e non riesco a capire con precisione quanti uomini sono…e immagino lei, le sue sensazioni…e ho una erezione intensissima, e contro la mia volontà, è più forte di me,
devo toccarmi, toccarmi, toccarmi guardando in continuazione quelle immagini della mia donna abusata, sino a che vengo abbondantemente e dolorosamente tra le mie mani…e il mio cazzo rimane duro,
tanto duro quanto sono disperato…
Driiin driiin, squilla il cellulare, rispondo immediatamente
– “Hey testa di minchia, hai visto che roba la tua tettona? E non ci crederai ma ha urlato dalla goduria, le è piaciuto, ha goduto come una vacca, incredibile!!! E ora Carmine, Mohammed e Giovanni stanno lavandola qui davanti a me, siamo nel bagno, rimettendola
in sesto, poi il rituale della vestizione, sai il grande capo la vuole sempre a quel modo ihihihih stavolta le stringerò io le tettone con tutta la mia forza mentre il grande capo
proverà ad abbottonarle la camicia…e la portiamo in un bel locale stanotte a far festa la vacca…ti chiameremo minchione cornuto…neh vacca da monta vuoi dire qualcosa al tuo cornutone testa di minchia? Aspetta un attimo che te la passo la troia”
– “Sabina Sabina”
– “Amo’ questi sono senza freni, aiutami, fai presto”
– “Si è vero siamo senza limiti vaccona, ihihihih, ma digli che hai goduto come non mai…diglielo dai troiona”
– “Lasciatela stare maledetti, lasciatela”
– “Ahhhhaiiiaaaaa, mi strizza i capezzoli…ahhhiiaaaaaa, siiii ho goduto amo’ ho goduto…”
– “Diglielo meglio tettona al tuo testa di minchia”
– “Ahhiiaaaaaa…siiii amo’ ho goduto come una vaccaaaaa ahhiiaaaaa in ahhhaaaaaaiaaaaahhhh calore….non… non ahhhaaahhhh più pianoooo ti prego più piano…avevo
mai provatooooo ahhhhhahhhh bastaaaaa bastaaaaa… un orgasmoooooo hoooo ahiiaaaaaaaa pisciatooooo venendoooo ahhhaaaaiaaaa…pianoooooo non strizzareee così forteeee ahiaaaa…ti pregoooo..
pisciatoooo tuttoooo il miooooo godereeee….maiiiii ahiaiaaaaaaa… fattooooo….godutooooo come una ahhiaaaaaa vacccaaaaaaa…ohhhhh siiiiiii…spruzzavooooo ovunqueeeee interminabileeeee….
ahhiiaaaaaa….pianoooo ti ti ahiaaaaaa pregoooooo…che vergognaaaaaaaa ahiaaaaa tuttiiii che ahiaaaaa guardavanoooo…ohoooooooo nooooo ti pregooo nooooo così nooooo….e ridevanooooo e
insultavanooo…ho godutooooo amoooo’ nooooo pianoooooo aahhhhhh mmmghhhhhh mmmmhhhhhh clic”
cade la linea…e mi rendo conto che ho l’uccello in erezione tra le mani…
Che cazzo faccio?
Passo la serata abbandonato sulla poltrona, esausto, il computer acceso davanti a me, il cellulare in mano, in attesa, in attesa…
Ho solo Sabina nella mente, con pensieri che cerco di nascondere anche a me stesso…
Manca poco a mezzanotte quando squilla il cellulare, è sempre quel maledetto numero, rispondo immediatamente,
sento un forte sottofondo di musica e, in primo piano, inequivocabili i gemiti e sospiri di un altrettanto inequivocabile
intenso rapporto sessuale … si sentono senza ombra di dubbio i suoni dello sbattimento di corpi tipici di una scopata. Rimango, senza parole, ad ascoltare
– “mmmhhh, ahhhhahhhhh, mmgghhhhhh, mmmghhhhhh…..siiiiii…pianoooo….siiii…pianoooo”
– “vacca che troia che è questa, senti come gode…ho il cazzo che le scivola dentro come in una piscina tanto è fradicia…è proprio un vaccone da monta questa puttana”
sento, insieme al suono evidente di un pompino sovrapposto alla scopata, la voce di un altro uomo
– “mmmmhhhhhh come lo ciuccia bene … e che tettone sode che ha senti un po’ strizzale anche tu…senti che roba, che ben di dio…
mmmhhhhh che bocca che ha sta femmina qua…mmmhhhh siii ciuccia ciuccialo così brava, brava…”
– “senti come ti fotto? sei porca sai….minchia quanto sei eccitante ….guarda che chiappe che c’ha…”
E’ chiarissimo il rumore di ceffoni sul sedere, forti e secchi, evidentemente entrambi schiaffeggiano il culo della mia Sabina, uno sicuramente mentre la fotte in fica e l’altro in bocca…
chissà se sono solo loro due, chissà chi sono…
– “è fantastico, senti come fotte sta troia…dai invertiamoci che voglio sentire anche io la sua bocca…mo’ me lo faccio lucidare per bene con la sua saliva”
– “si dai che muoio dalla voglia di sfondarla un po’ pure io…giriamoci, ue’ troia mo’ ti faccio sentire il mio cazzone fino in fondo, vedrai quanto mi piaci e quanto mi
ecciti…mo’ ti sfondo tettona da latte…”
Sento i rumori del cambio di posizione, in mezzo sempre i mugolii della mia donna…sembra assolutamente persa nel piacere della carne…
– “cazzo è bagnatissima e che fica stretta che ha…sembra mi faccia una pompa con la fica…mmmhhh che bello…”
– “lo senti il sapore della tua fica sul mio cazzo eh? quanto sei figa… sarai anche un po’ ciccia ma sei proprio un gran pezzo di fica…e hai due tettone da favola…
oh si come lo ciucci bene…siiii continua così che poi ti regalo una sborrata coi fiocchi….vacca, ma quanto sei vacca?…mmmhhhh oh siiii….Uehhhh Andrea come la fotti forte…
la spacchi in due…sento le sue tettone sbattere violentemente sulle palle…uehhhhh vedi di non spaccarmele ah ah ah ah ah ah ah… aspetta che le afferro con le mani così gliele
palpo per bene…mmmmhhhh ti piace neh troia?”
– “cazzo che bellooooo….mmmhhhh come ti fotto….troiaaaa….puttanaaaaa….agggghhhhhhhh…che bel buco del culo che hai…mo’ ti ci infilo il dito dentro…
sei piena di noi eh porcona… ti stiamo facendo allo spiedo come ‘na vera porcellona… ue’ guarda come sballonzolano le tue cicce… sei proprio una porcona eccitante sai…
mmmhhhh che bel culo che hai le senti le mie dita? Hey Paolo mi sa che sta vaccona ne vuole un po’ anche nel culo…minchia che duro che ce l’ho…”
– “dai usiamo quella sedia la, tu ti siedi sopra, lei la impaliamo sopra di te e io glielo schiaffo nel culo, neh vaccona che ne dici?”
– “bastardiiii nghhhh fate pianoooo vi pregoooo, mmmmhhhhh fottetemi, siiii mmmhhhh riempitemi nghhhhh di cazzoooo…oooohhhhh siiiiii cosììììì….pianoooo…ahhhhaaaahhhh mi sfondateeeee così … vi pregooooo pianoooo…siii
sono la vostra mmmmmhhhhh troiaaaaa … daiiii pianoooo mmmmhhhhh aaaaahhhhh mi apriteeeee nghhhhh in dueee…ohhh siiii strizzami le tette …. mmmhhhh non cosiiiii’ forteeeee ngghhhhh vi pregoooo mmmmhhhhhhh
… siiii …aaaahhhhh mi fai maleee aaahhhh …
siiiii il capezzolo siiii… dai mordimiii…ahhhh….noooo nooonn mmmhhhhh cosììì forteeee…aaaahhhhhh”
– “dai monta su… infilatelo dentro…ohhhhh siiii…cazzo quanto sei tanta….”
– “pianoooo mmmmhhhhh pianooo lo sento fino in gola….ahhhhh siiiii … ahhhhh….ahhhh pianoooo miii sfondiiii cosiiiii….pianoooo mmmmmhhhhh …”
– “piano voi due che mo’ arrivo io…Paolo rallenta che questa puttana sobbalza continuamente e non riesco a prenderle il culo…ecco si cosi’…hey tettona tra poco ti riempio il culo sai…
stai per essere infilzata da entrambi…ti facciamo ripiena ripiena ma te lo meriti proprio…non si incontra tutti i giorni una fica come te…”
– “piano, pianoooo pianooo nel culoooo….pianoooo non so se ci sta…e’ enorme…pianoooo ti prego….già ho la fica stracolma….pianooo non entra….
ahhhhhhh….pianooo ti prego….siiii è entrato un po’…pianoooo… fermati…stai fermo così che mi abituo…sputaci sopra…sputaci sopra…oh mio diooooo…
pianooo…oh mio dio ma quanto è grande?….ahhhhh pianooooo…ahhhh bastardiiii, bastardiiii….mmhhhhhh, mghhhhhhh ….pianoooo….nghhhh mmmhhhhhh ….bastardiiiii….siiiii”
Inequivocabilmente dai rumori col cavolo che vanno piano! Hanno iniziato a fotterla, doppiamente fotterla, con sempre maggior foga!
I suoni e i mugolii sono chiarissimi e dai suoi gemiti mi immagino chiarissimo il suo corpo incastrato tra quei due sconosciuti sussultare e fremere nel piacere.
– “gggghhhhhhh, cazzo Paolo ma quanto ce lo hai grosso che ho difficoltà a farmi spazio nel culo….cazzo ma quanto sei piena tettona….”
– “e tu Andrea? anche tu ce lo hai enorme…mi stai comprimendo all’inverosimile il mio cazzone in fica… cazzo che tettone sode che ha sta vacca dovresti sentire come premono sul mio
petto…dai fottiamola senza ritegno ..eh vaccona…che ne dici…ti sputo in bocca troia che non sei altro…siiii schuck…schuckkk…siiii eh puttana…siiii
tiragli i capelli a questa porca…. siiii senti come ti fottiamooo neh…puttana!”
I suoni e le frasi diventano sempre più animaleschi, evidentemente sono tutti e tre sempre più infoiati e presi dalla bestialità del rapporto.
– “aaaahhhhhhh godoooooo….troiaaaaa….ti sborrooooooo nel culoooooo….ahhhhhh godooooooooo….puttanaaaaa…..aaggghhhhhhhh”
– “vengooooooo…ti inondoooooo la ficaaaaa….sborrrooooooo, vengooooooo…..tettonaaaaaa……vaccaaaaaaaa…aaaaaaaaaaaahhhhhhh”
– “dillo troiaaaa che ti piaceeeee dillloooooo… ti strizzzzoooooo queste tettoneeee da vaccaaaaa da montaaaaa puttaanaaaa …troiaaaaaa …”
– “aaahhiaahaaaaa pianoooo ti pregoooo siiii aaaaghhhh mmmmmmhhhhhhh siiiiiii riempitemiiiiiiiii, riempitemiiiiii…..siiiiiii più forteeeeee…di piùùùùùùùùù….di piuuuuuuuuu’ mmmhgghhhhhhhh… nghhhhhggghhhhh…
sono la vostra troiaaaaaaa…siiiiiii”
Sento respiri affannosi…evidentemente sono distrutti…
– “che vacca eh”
– “chi l’avrebbe mai detto”
– “sei fantastica sai?”
– “beh io ho sborrato come non mai! guarda quanto sperma ti cola da figa e culo ah ah ah ah ah”
– “anche io sono venuto in quantità…non mi ricordavo di aver avuto orgasmi così intensi…sei proprio figa, non ho mai incontrato una donna così eccitante…ti meriti un gran bel bacio”
– “smack”
Chiari rumori di limonate…chissà con chi dei due starà slinguazzando…profondamente a giudicare dai suoni…
Ma mentre penso a questo si interrompe la comunicazione e mi rendo conto di essere al limite della sborrata tanto è stata eccitante la situazione.
Devo stare immobile per qualche minuto perchè altrimenti al minimo movimento, al minimo strofinio del mio cazzone con i boxer sborrerei senza ritegno. Guardo l’orologio: è mezzanotte e dieci.
Circa venti minuti dopo squilla di nuovo il cellulare. Sempre quel numero. Rispondo subito
e sento molto più nitido di prima il suono della musica
– “Hey testa di minchia, che femmina da sballo… dovresti vedere come balla attorno a quel palo… come è vestita e come si muove… certo che deve essere proprio vacca … mi eccita da impazzire…
ma dove cazzo la hai tirata fuori una bomba di sesso del genere? … dovresti vedere un negrone come le balla addosso, con la scusa del ballo le si struscia addosso. E gli amici del commercialista dovresti vedere come se
la stanno divorando con gli occhi.
Quella li sta eccitando da pazzi…”
– “Beh devi sapere che il notaio e il commercialista se la sono appena fottuta nello sgabuzzino… Ha ancora il loro sperma addosso perchè mica ha potuto farsi ‘na doccia. Si è solo provata a rimettere la camicetta
ma non è riuscita ad abbottonarsela ihihih … con quelle tettone ihhihihih … ha le tettone di fuori che sballonzolano mentre balla… Quando sono usciti da li, poco fa, le colava ancora sperma dalla fica e dal culo.
Pensa agli amici del commercialista che sono li e le stanno ballando tutti intorno…
pensa che voglia che hanno…non solo lei è straordinariamente eccitante ma gode pure come una vacca… azz! Testa di minchia guarda che il negrone ormai sta palpando la tua femmina ballando, senza ritegno… vado anche io la …
mi fa scoppiare il cazzo dalla voglia”
Sento un’altra voce li dire
– “vengo anche io, però nello sgabuzzino non ci stiamo tutti, possiamo portarla nell’ufficio della discoteca, prima mi sono fatto dare le chiavi dal boss”
– “cazzo, bravo pensi proprio a tutto, immagino che in cambio ti avrà chiesto di partecipare …miiiihhh guarda la come se la sta limonando quello la…ancora un po le risucchia i polmoni… minchia che sesso che fa…”
– “si, infatti il boss è già nel suo ufficio in attesa…ha detto non più di dieci persone…se Paolo e Andrea che se la sono già sbattuta rimangono fuori siamo sotto i 10. Guarda quanto è eccitante…mamma mia…
ormai l’hanno presa in mezzo e stanno perdendo ogni freno…mi fanno impazzire quelle tettone…andiamo forza che qui degenera rapidamente…quanto è fica….guarda la…clic”
Cade la linea…
Passano si e no 5 minuti che il cellulare squilla di nuovo, rispondo immediatamente, sempre più disperato e eccitato e sento voci confuse e vogliose
– “ho voglia di fotterti bellissima vacca da latte…senti che tette che hai…mi fai esplodere il cazzo dalla voglia…troia…ma adesso ti facciamo un bel servizio…”
– “senti che tette sode che ha…è una meraviglia, sentite anche voi….e ha i capezzoli durissimi…”
– “sciack sciack”:
– “ragazzi è già bagnata la troia, tra un po’ ti ci metto il mio cazzo li dentro…”
– “come lo succhi bene…mo’ ti fotto la bocca…vuoi sentire il mio sperma in bocca tettona da monta? Eh? Senti come è grande…tu lo ecciti…è già tutto bagnato…ahhh che bocca splendida che hai….sei proprio una gran vaccona….”
– “dai spostati che voglio farmelo ciucciare un po’ anche io…questa troia è veramente eccitante senti come mugola mentre tu glielo schiaffi in bocca, Andrei le strizza le tette e Boris la sta masturbando con la mano…
qui dietro c’è la fila…dai facci spazio anche a noi che vogliamo godercela la tettona…”
– “dai vacca impalati sopra di me, che voglio vedere per bene le tue tettone sballonzolare ad ogni colpo …”
– “dai infilati quel cazzone in fica…”
– “dai sbattiamola per bene a questa vacca …”
– “su sfondala…”
– “guarda che tette… fammele toccare…”
– “ciucciami il cazzo puttana che non sei altro…”
e così via per un tempo che mi sembra interminabile solo voci maschili arrapate e selvagge, qua e la in sottofondo mugolii di Sabina sormontati dalle grida volgari e oscene di quelle bestie …
– “mmmmhhhh, che voglia che ho del tuo culo, quanto mi piaci …. adesso te lo sto mettendo dentro tutto ne culo….lo sentiiii vaccaaaa tettonaaaa….minchia che culo stretto che haiiiiii…mi fai impazzireeeee…
mi piace da morire la tua carneeee …”
sento grida, sempre più scomposte
– “ti inculooooo troiaaaaa, senti come ti fottoooooo…vacca che non sei altro…”
– “aaaaahhhhhh pianooooo mi spacchiiiii il culooooooo cosìììì aaaahhggghhhhh,tropppooo forte mmmmhhhh nghhhh, pianooooo….bastardooooooo, mi faiiiiiiiiii maleeeee bastardoooooo, godoooooo, vengooooo, mi sfondiiiiiii……siiiiii
cosìììììììì… aaaahhhhhh”
– “adesso ti fottiamo noi, ti impaliamo con i nostri cazzi…sentirai che doppia da paura che ti facciamo, vacca da monta che non sei altro…”
– “bastaaaa…. mi fateeee maleeee… ahhhh ….non resistoooo aaaahhhhhhh”
– “fottila fottila la troia…daiiiii spingiiii…fottila fottila…”
– “mmmmhhhh nggghhhh pianooooo viiii pregooooo aaaahhhhhggghhhh …”
– “ti sfondo il culoooo vacccaaaa in caloreeeee….fammi afferrare quelle tettoneeeee vaccaaaaaa….che te le strizzoooooo….Lucaaaaa spostatiiiii un po'”
e mentre le frasi e i suoni sono ormai scomposti e gutturali in un assalto orgiastico sempre più bestiale alla mia Sabina tra i mugolii e le urla e gli epiteti più osceni sento
– “Hey testa di minchia, il grande capo dice che martedi mattina dal commercialista per tutti gli accordi e martedi pomeriggio dal notaio…loro sono già avvisati ihihihih … si sono già fottuti prima la tua troia e li vedo qui
col cazzo di nuovo in tiro ihihihih …
appena qui il gruppo sborra sulla tua donna penso proprio che se la fottono di nuovo… dicono che li eccita così tanto che vogliono sborrarle per bene in fica per ingravidarla … così dicono che le tettone le
diventeranno ancora più grandi
alla tua vacca… ihihihih ti veniamo a prendere martedi mattina testa di minchia…ihihihih … intanto la tua vacca sta grondando sperma da tutti i buchi mentre continuano a fottersela in tutti i modi…ihihihih …
mi sto proprio innamorando perdutamente
della tua vacca testa di minchia … ihihihih … clic”
E cade la linea….richiamo immediatamente ma mi da non raggiungibile…
Che cazzo posso fare se non aspettare martedi, dopodomani praticamente o meglio domani dato che siamo ormai nelle prime ore del lunedi?
Inizio a piangere a dirotto, disperato…col cazzo durissimo …
E’ martedi mattina, sono in macchina con degli sconosciuti che sono venuti a prendermi.
Mi stanno portando dal commercialista e dal notaio per gli atti della cessione d’azienda, e dove spero di riavere subito la mia
Sabina.
Mentre sono seduto dietro in mezzo a due che mi controllano, penso che i quattro qui in auto con me probabilmente si sono scopati
la mia donna…provo vergogna…
Quello al mio fianco è un nero piuttosto corpulento, chissà se è il Mohamed che si è fottuto più volte mia moglie…ovviamente non glielo
chiedo…il viaggio prosegue in silenzio sino a che non arriviamo a destinazione.
E’ un grattacielo con tutte le pareti a specchio, sicuramente ospita vari uffici.
Entriamo in ascensore, tutti e 5, vedo che selezionano il nono piano, l’ascensore sale.
Alla apertura delle porte c’è un signore che ci sta aspettando, sarà alto circa 1.75, un po’ sovrappeso e con la pancia prominente,
capelli folti, circa quarant’anni all’apparenza, con una camicia celeste in gran parte sbottonata che gli lascia scoperto il petto villoso,
e con uno sguardo penetrante e cattivo che mi guarda continuamente
fisso negli occhi mentre usciamo dall’ascensore
– “Buongiorno testa di minchia! Siamo arrivati eh…ieri abbiamo fatto riposare tutto il giorno la tua vaccona per farla riprendere…
ihihihih, sai era malridotta come puoi immaginare ihihihih … ma si è ripresa subito la troia, è proprio una grandissima vacca…
ha goduto così tanto con noi che non so proprio come farà a tornare con te minchione! ihihihih… comunque seguimi che il commercialista
ti sta aspettando”
Sono senza fiato, il cuore batte impazzito, sto sudando, riesco a balbettare
– “Sabina, dove è Sabina?”
– “He testa di minchia tra poco andiamo a prenderla e la portiamo qua ihihihih, agghindata sempre alla solita maniera ihihihih…il grande
capo, che vedrai al pomeriggio dal notaio, è proprio maniaco ihihihihih…vedrai che vacca è la tua tettona vestita così ihihihihih, cornutone!”
Non so cosa ribattere, lo seguo…
Passiamo per un corridoio con vari uffici ai lati, tutti con vetrate per vedere dentro, alcuni sono vuoti, immagino essendo agosto che siano in ferie; tra me e me penso che
deve essere grande questo studio commercialistico a giudicare dal numero di uffici.
Arriviamo a una sala riunioni piuttosto originale, è circolare e con le pareti completamente a vetro da cui si vedono fuori persone indaffarate che passano con carteggi sotto i bracci.
Al centro della sala un tavolo, molto grande circolare con le sedie e ai lati qua e la, appoggiati alle vetrate, dei divanetti semicircolari…
– “Hey testa di minchia siedita qui e aspetta” mi dice il tipo indicandomi uno di questi divanetti “che vado ad avvisare il commercialista che sei arrivato”
Mi siedo, lui esce, e mi rendo conto che la stanza è ben insonorizzata in quanto non sento le voci delle persone che girano, chiacchierando, all’esterno delle vetrate…
Dopo un po’ lo vedo tornare insieme a un uomo, abbastanza alto, sulla quarantina probabilmente il commercialista con camicia bianca sotto un completo blu,
e una signora, formosa e scollaciata, tra i 45 e i 50 anni, con una serie di faldoni in mano, probabilmente una segretaria.
La segretaria entra in sala riunioni richiudendosi la porta dietro mentre il tipo e quello che reputo il commercialista rimangono fuori a parlare, li vedo a circa un metro da me ma non sento nulla,
separato dalla vetrata.
La segretaria poggia i faldoni sul tavolone e mi rivolge la parola
– “Buongiorno Signor Antonio, io sono Roberta, venga qua che abbiamo un po’ di documenti da compilare e da definire, si accomodi pure qui” dice indicandomi una delle sedie intorno al tavolone.
Mi siedo e lei inizia a illustrarmi i termini del passaggio di quote e a farmi tutta una serie di domande sul bilancio dell’azienda.
Intanto fuori sia il commercialista che il tipo sono al telefono; rispondo distrattamente alle domande della segretaria
essendo completamente perso nei miei pensieri su Sabina…
Dopo un po’, finite le loro telefonate, entrano anche loro in sala riunioni
– “Hey testa di minchia, ti presento il commercialista Dott. Paolo, …, Paolo ecco qui il cornutone”
– “Buongiorno Sig. Antonio e complimenti per quella gran baldracca di sua moglie, me la sono già scopata e me la riscoperei ben volentieri. Sa cosa ho trovato
straordinario, al di la del fatto che sua moglie eccita in modo incredibile? Che le è stato fatto letteralmente di tutto, anche molto brutalmente, e lei godeva, aveva ogni tanto di quegli orgasmi
sconvolgenti…quando me la sono scopata la prima volta insieme al notaio che conoscerà al pomeriggio era tutta bagnata…e ce la fottevamo in due quella vacca tettona di sua moglie,
comunque veniamo a noi adesso e non perdiamo tempo”
Rimango sorpreso che la segretaria ascolta tutto ciò senza battere ciglio, ma intanto il commercialista continua
– “…dunque lei Antonio Rossi cederà integralmente le sue quote al qui presente Federico Vaccaro, detto Cozza per gli amici ahahahahah, al valore nominale…ora dobbiamo fare degli aggiustamenti
al bilancio infrannuale per giustificare una valutazione nominale, qui con la mia assistente vediamo di peggiorare le poste in passività…”
La segretaria riprende a farmi domande sulle poste di bilancio, mentre il commercialista e Cozza si disinteressano completamente e chiacchierano tra loro
– “Ma Cozza quando arriva la vacca?”
– “Ormai in una decina di minuti dovrebbe esser qua…ah scaricati questa app sul cellulare, ti do login e password, così puoi azionare quando e come vuoi il vibratore che ha in fica,
glielo hanno posizionato poco fa prima di portarla qua, il plug anale invece non è gestibile da remoto…ricordati anche che, come ci hai chiesto, da ieri
non le stiamo facendo fare la pipi…penso sia elettrica la tettona”
– “L’avete vestita sempre come vuole il capo?”
– “Eh si ihihihihih, ci hanno fornito un set di 10 pantaloncini jeans e 10 camicette bianche, ihihihih”
– “Mi immagino la troia come gode camminando con quei jeans così aderenti che le si strofinano sulla fica e le tengono ben conficcati vibratore e plug…infatti ha sempre i capezzoloni in tiro
e non solo per il loro strofinarsi col tessuto della camicia, ahahahah, devo ancora capire come cazzo fate a metterle addosso una camicia così piccola…la rende ancora
più esplosiva di quello che già è con quelle tettone!”
– “Eh si, ecco adesso è installata la app sul tuo telefono, eccoti le credenziali,…dai fai la prova…dovrebbe ormai essere quasi qui o stanno parcheggiando l’auto o è in ascensore…
ecco si ora hai attivato il vibratore… li regoli la velocità, ecco ora sei al minimo, si trascini col dito e aumenta, ecco si così è il massimo, ihihihih si starà contercendo in
mezzo ai miei uomini adesso ihihihihih … si rallenta sennò si sentono le sue urla per il palazzo ihihihihih, ecco così è media velocità … e così lo spegni … ok …”
– “Cozza spettacolare, mi piace interromperle la vibrazione prima che goda, tenerla sulla corda in uno stato di perenne eccitazione la troia … aspetta che provo a fare tutto da solo …
riacceso al minimo … ecco … ora aumento piano piano al massimo … oooohhhhh me la immagino la tettona che si contorce … spento adesso … bene bene … chi la ha la app?”
– “Io e il grande capo, e adesso anche tu, siamo in tre che lo azioniamo a distanza, se lo sta usando un altro quando entri nella app vedi i valori ma non riesci a modificarli”
– “Ah sai che ieri, giornata in cui la abbiamo dovuta lasciare completamente a riposo, siamo andati a prendere in farmacia un test di fertilità ed è risultata essere proprio in
questi giorni nel pieno della ovulazione … se non la abbiamo già ingravidata ci manca molto poco … ihihihihih”
– “a me mi ha eccitato cosi’ tanto che quando le ho sborrato dentro sono venuto come una fontana, mi facevano persino male le palle dopo per quanto avevo sborrato, e
penso che sia stato così per tutti …”
Tremo nel sentire tutto questo, ho una sensazione quasi di nausea, mi gira la testa, ho anche una erezione, senso di vergogna … Roberta la segretaria mi richiama all’ordine
– “Signor Antonio, Signor Antonio, mi sente? Non si distragga per quella vacca di sua moglie, vediamo di finire la definizione del bilancio … su Signor Antonio non ci manca ancora molto”
Cozza si gira verso di me e dice
– “Hey testa di minchia, se non ti muovi qui salta tutto e ci teniamo la tettona un altra decina di giorni ihihihih, beh non mi dispiacerebbe proprio ihihihih, tu Paolo che ne dici?”
– “Beh dico che qualcuno sta azionando il vibratore, ahahahah”
Alzo lo sguardo e nel corridoio che porta alla sala riunioni dove sono è comparsa Sabina, tenuta per le braccia da due energumeni che le impediscono di toccarsi in mezzo alle gambe,
si sta contorcendo, non sento cosa dice immagino stia implorando di godere o qualcosa del genere, è letteralmente sessualmente esplosiva costretta in quegli abiti, in particolare le
tettone attirano sguardi e desideri, è tutta bagnata, sudata … ho una erezione imponente … dietro di lei vedo altri uomini, il commercialista si gira verso di me e mi dice
– “Aspetti qui e continui con Roberta il lavoro che non abbiamo tempo da perdere, se vuole guardi pure dal vetro ma non si deconcentri se vuole rivedere presto quello troiona di sua
moglie … vieni Cozza andiamo ad accoglierla”
e lui e Cozza escono dalla sala riunioni lasciando però la porta aperta, così posso sentire quello che viene detto.
Vedo che Sabina respira affannosamente ma ha smesso di contorcersi, evidentemente è stato fermato il vibratore … sento Cozza dire
– “Ciro e Carmine andate dentro e tenete d’occhio il testa di minchia che non faccia cazzate, benarrivata mia splendida vacca da monta, mi sono mancate queste tue tettone!”
e nel dire questo lo vedo palpare brutalmente le mammelle di mia moglie che sussulta e ansima senza dire nulla …
Paolo il commercialista interviene
– “Continui ad andare in giro vestita così, ma non ti vergogni? Perchè devi far tirare l’uccello a tutti, sei proprio una troia, puttana!” e le rifila uno schiaffone sulle tettone e poi
ancora e ancora sempre gridandole “puttana, puttana” ad ogni schiaffone sulle tettone.
– “Inginocchiati puttana che voglio scoparti queste tettone, anzi vieni dentro che te le scopo davanti a quel cornuto di tuo marito che è li dentro”
sto male, è tutto confuso, per un attimo che dura non so quanto è tutto ovattato … vedo e sento in modo confuso
lacrime sul volto di Sabina che cerca di evitare il mio sguardo
il commercialista seduto su una sedia col cazzone in tiro, la cappella lucida e Sabina inginocchiata tra le sue gambe che stringe con le sue mani le proprie tettone e
gliele strofina su e giù, su e giù, su e giù sul cazzo che diventa se possibile sempre più grande e duro
il commercialista che mentre riceve questa spagnola da estasi mi dice
– “cornuto, cosa ha da guardare?, risponda a Roberta!”
Roberta che mi dice
– “Signor Antonio, che bellissime e eccitanti tettone che ha la sua signora e come le stringe forte sul quel cazzone meraviglioso…mmmmhhhh, ma ora guardi qui le carte, mi risponda”
Cozza che dice
– “testa di minchia lavora che alla tua vacca ci pensiamo noi”
Vedo Paolo il commercialista eccitato dalla spagnola sontuosa che sta ricevendo armeggiare col suo cellulare
– “ah tettona si continua così…stringi di più si si così che belle tettone che hai…si si così…non ti fermare, guai a te se ti fermi … si così …”
vedo che Sabina inizia a mugolare sempre stringendo le sue tettone su quel cazzo e andando su e giù, su e giù … inizia a ansimare e mugolare, un po alla volta a muovere sempre
di più anche il bacino inginocchiata … è evidente che il commercialista ha azionato il vibratore … lo vedo col dito sul cellulare … sta giocando con lei … Sabina ansima e mugola in modo
sempre più inconsulto e forte … ha difficoltà evidenti a coordinare il tenersi le tettone strette con le mani e andare su e giù su quel cazzone …
– “vacca guai a te se godi continua a fottermi con le tue tettone, puttana, puttana… sto per sborrare … oh mio dio quanto godo … Roberta prendimelo in bocca tutto, tutto”
Vedo Roberta che prende il cazzone in bocca del commercialista che inizia a eruttarle fiotti e fiotti di sperma in bocca sussultando rumorosamente … sino a placarsi esausto sulla sedia …
Roberta non ha inghiottito, ha la bocca ricolma di sborra, prende Sabina per la nuca e inizia a baciarla, Sabina non si oppone, si limonano profondamente e le trasferisce in bocca tutta
la sborra del commercialista, e continua continua a limonarsela, vedo Sabina in difficolta di respirazione che mentre viene limonata profondamente da Roberta deve ingoiare tutto lo
sperma che lei le travasa in bocca … sento il commercialista dire
– “ah tettona pulisci del mio sperma con la tua lingua tutta la bocca di Roberta, ogni singola goccia della mia sborra devi prenderla tu dalla bocca di Roberta, lecca lecca vacca tettona …”
e Cozza che nel frattempo ha estratto il suo uccellone e si sta masturbando
– “Paolo stupendo, anche io allora adesso vengo in bocca a Roberta e poi la tettona si ciuccia tutta la mia sborra … Roberta vieni qui a ciucciarmi il cazzo ah si così leccami un po’ le palle
prima…”
Intanto Paolo con l’uccello ormai moscio non se lo rimette dentro ma con l’uccello di fuori dei pantaloni mi dice
– “cornuto, ora Roberta è impegnata continuiamo io e te col bilancio, e non ti toccare cornuto …”
si mi stavo toccando con grande vergogna non me ne ero neanche reso conto…intanto sento Sabina dire
– “vi prego mi scappa la pipì, stò male, non riesco più a trattenerla, stò per farmela addosso…”
e Paolo
– “tettona da monta, guai a te se ti pisci addosso, pensa a leccare tutto lo sperma di Cozza dalla bocca di Roberta che mi sembra che Cozza stia per sborrare … e guai a te se godi …
puttana … ora ti riaziono il vibratore … guai a te se godi e se pisci … troia …”
e lo vedo riarmeggiare col cellulare, intanto Cozza ha sborrato in bocca a Roberta, vedo Sabina che si contorce, suda, mugola e urla sino a che Roberta con la bocca ripiena della
sborra di Cozza non incolla la propria bocca a quella di Sabina …
e mi rendo conto di essermi sborrato nelle mutande …
– “Ma vergognati coglione che ti sei sborrato addosso a veder tua moglie troia, ma guarda un po’, hey puttana guarda che il tuo maritino ha provato piacere ed è venuto per bene”
dice Paolo il commercialista vedendo tra le mie gambe gli evidenti segni di quello che era avvenuto, e continua
– “Dai Roberta, sbottonagli i pantaloni a questo cornuto e ripuliscilo per bene di tutto lo sperma, e tu, puttana, aiutala a pulire il cazzo di tuo marito”
Sento le mani di Roberta che armeggiano sulla mia patta, delicatamente mi tira giù pantaloni e mutande, sono tutto imbrattato del mio liquido seminale, sento il calore delle sue mani che
toccano il mio pisello moscio, inizio a sentire il suo respiro, la sua bocca, la sua lingua li tutto intorno che inizia a leccare lo sperma…
vedo Sabina, la mia Sabina che sempre controcendosi e ansimando per il vibratore azionato dal commercialista, si avvicina e inizia a leccare anch’essa…Roberta e Sabina
che si contendono ogni centimetro del mio pube, del mio cazzo, delle mie palle, leccando il mio sperma, baciandosi tra loro e limonando colla mia cappella in mezzo…mi torna subito duro…
quanto è porca la mia Sabina, non la avevo mai vista così…
– “Roberta adesso basta così, mi sembra ben ripulito il cornutone, guarda guarda che gli è tornato duro, adesso riprendete a lavorare…tu vacca invece vieni qua, mettiti qui in ginocchio,
ma che belle poppe che hai, stai buona qui e fai godere con le tue tettone quelli che vengono”
dice il commercialista e alzandosi si protende dalla porta e urla
– “Hey gente, chi vuole una spagnola coi fiocchi da una vacca tettona venga qua, Cozza avvisa anche i tuoi uomini…e tu troia non implorare di farti godere o pisciare, guai a te
se godi o pisci mentre fai godere i vari maschi che si stanno già mettendo in fila … puttana!”
e riprende a giocare col cellulare azionando il vibratore dentro Sabina che inizia letteralmente a muggire…non so dire se dal piacere o dalla sofferenza, mentre Roberta riprende a tartassarmi di
domande sul bilancio … e il primo cazzo di una lunga serie si infila tra le mammelle di Sabina con lei che, ansimando, mugolando, contorcendosi, inizia a lavorarselo andando su e giù, su e giù, stringendolo
forte con quelle tettone …
Sono stordito, confuso, vergognoso, seduto col cazzo in tiro senza pantaloni e mutande che cerco di rispondere alle domande sul bilancio di Roberta,
mentre intorno a me a turno vari maschi arrapati si fottono le tettone di mia moglie, insultandola e apprezzandola con frasi oscene, mia moglie in ginocchio
che mugola e soffre per il vibratore che il commercialista aziona e spegne, aziona e spegne, azina e spegne tenendola sempre sul filo dell’orgasmo
mentre ormai non riesce quasi più a trattenere la pipì … sino a che mentre Roberta mi sta chiedendo degli ammortamenti in ricerca e un giovane collaboratore del commercialista
le sta allegramente scopando le tettone Sabina non resiste più e con un urlo selvaggio gode come non la ho mai vista godere, iniziando a tremare con convulsioni e spruzzando attraverso i jeans
rumorosamente umori di piacere mischiati alla pipì che irrefrenabile viene eruttata ininterrottamente…nel far questo stringe ancor di più le mammellone intorno al cazzo
del giovane che eccitato dall’orgasmo selvaggio della mia donna inizia a sborrarle tra le tettone urlando anche lui, mentre tutti i maschi intorno la insultano oscenamente …
Esausta Sabina sta per accasciarsi nella pozza di liquido sotto di lei ma Paolo il commercialista la afferra per i capelli e le infila in bocca il suo cazzone, si era ovviamente come tutti,
strarieccitato, e inizia a fotterla in bocca sputandole in faccia e urlandole
– “Vacca zozza ti avevo detto di non venire e non pisciare … sarai punita per questo tettona di merda, vero Cozza?”
– “Eh si vaccona, dopo dal notaio conoscerai la tua punizione, vacca da monta, dai fottila in bocca, fottila così Paolo, si così più forte…e tu minchione che hai da guardare?
lavora con Roberta cornuto…”
– “Ormai questa ha goduto e pisciato ho voglia di incularmela …”
dice Paolo che la gira alla pecorina, la fa appoggiare a una sedia, con difficolta le sfila i jeans aderentissimi
compare uno spettacolo della natura con la fica dilatata da un vibratore enorme e una specie di coda di cavallo che fuoriesce dal culo, Cozza la tira ed esce un plug anale di notevoli
dimensioni, cazzo, penso tra me e me, come faceva la mia Sabina a contenere nel culo una bestia del genere!
Intanto Paolo le estrae dalla fica anche il vibratore e col cazzo ancora umido e bagnato dalla saliva della bocca di mia moglie glielo infila nel culo senza ritegno tutto d’un colpo
facendo sussultare Sabina che emette un urlo
– “Aaaahhhh … noooooooo … faiii maleeeeee cosììììì … vai pianoooooo … ti pregooooo”
ma il commercialista con rabbia non ascolta e inizia a fottersela nel culo con foga selvaggia urlandole continuamente
– “Puttana, vacca, tettona, troia, godiiiiii, bastardaaaaa ….”
Vengo colpito da un ceffone violento, sono sorpreso è Roberta che mi dice
– “Fottuto cornuto rispondi qui alle mie domande, altrimenti puniamo ancora di più quella vacca da monta della tua donna, dai cornuto rispondi!”
Sconvolto mi faccio forza e rispondo alle sue domande mentre mi rendo conto che Sabina inizia a emettere quelli che sembrano essere mugolii di piacere mentre Paolo continua a
incularsela ferocemente senza pausa…
– “mmmhhhhhh siiiiii cosìììììì ti piace il mio cazzone in culo e troia? Te lo spacco questo bel culo vacca che non sei altro…senti come ti stantuffo…senti come ti faccio sbattere
le tettone sulla sediea eh vacca…le avrai già tutte viola per i colpi che prendono…minchia che femmina che sei…ti sfondo vaccaaaaaa si ti sfondooooo ahhhhhhhh siiiii
godooooooo… ti sborrroooooooo in culoooooooo…..tuttooooooo…siiiiiiiii ahhhhhhhhhh …sborrrooooooo in culooooooo vaccaaaaaaaaa …puttanaaaaaaa …”
– “mmmhhhh quanto ho goduto, dai Cozza portiamola di la che a turno se la inculano tutti, vieni vacca da monta andiamo…”
e vedo Paolo e Cozza che la prendono da sotto le ascelle e la trascinano fuori portandola in un altra stanza dove non riesco a vederla … ma sento i suoni osceni di tutte le inculate …
che durano per almeno altri 40 minuti sino a che non finisco con Roberta che infine mi dice
– “Bene abbiamo finito, mi segua che la porto in una sala di attesa mentre preparo la documentazione sulla base di quello che ci siamo detti, venga…no non si rimetta mutande e pantaloni,
venga così, così vediamo quanto è cornuto fino in fondo, venga”
Vergognoso la seguo e passiamo a fianco della stanza dove c’è la mia Sabina, per un attimo la vedo, è a quattro zampe inculata forsennatamente da un tipo, un altro davanti a lei seduto su una sedia
che se la scopa in bocca mentre le pastrugna bestialmente le tettone, e lei che continua a muggire…che stia godendo? …in disparte vedo altri due uomini che si stanno masturbando aspettando il loro turno… e non riesco a trattenere l’ennesima erezione che provoca un sorriso beffardo a Roberta …
Arriviamo in una piccola stanza
– “Si sieda e aspetti”
mi dice Roberta uscendo e chiudendosi dietro la porta …
Mi siedo col cazzo ancora duro … sono disperato … non posso fare altro che aspettare … e inizio a piangere …
Dopo parecchio tempo, almeno tre ore secondo me, è tornata Roberta che mi ha ridato i pantaloni e poi portato in un altro piano del palazzo dove ha gli uffici il notaio.
Mi fa accomodare in una molto grande sala riunioni dove ci sono già alcune persone che non mi badano per niente.
– “Si sieda qua e aspetti”
mi dice prima di andarsene.
Di fronte a me due uomini in piedi che stanno parlando di qualcosa di fronte a loro. Mi sporgo leggermente di lato per guardare e c’è una sedia
dove al centro della seduta emerge un grande fallo inclinato di circa 60 gradi verso di noi. Il fallo per quanto molto grande sembra riprodurre un fallo vero con anche tutte le venature.
Uno dei due uomini dice all’altro:
– “Con questo telecomando lo manovri; ha 4 movimenti diversi con ciascuno di questi 4 tasti: il classico vibratore, leggermente destra-sinistra, da 60 a 80 gradi, e ruota completamente su
se stesso -dicono che questo faccia letteralmente andare fuori di testa le donne- . Puoi usarli anche tutti e 4 contemporaneamente e con velocità diverse a seconda di quanto ruoti ciascun
pulsante. Ah il fallo è riscaldato, circa 37 gradi. Infine quest’ultimo tasto: il cazzo eiacula come uno vero; vedi li sotto la sedia? C’è un contenitore che puoi riempire del liquido che
vuoi, se vuoi riscaldato anch’esso a 37 gradi, e ogni volta che premi qui il cazzone sborra un po’di quel liquido…puoi metterne sino a un litro…e sai cosa ci abbiamo messo adesso? E’ da questa mattina
che abbiamo incaricato Radovan e i suoi di raccogliere sperma…non so quanti delinquenti abbiano fatto masturbare ma ci hanno portato poco fa quasi mezzo litro di sperma…che abbiamo già messo
la sotto allungandolo con un po di olio particolare per mantenere il tutto abbastanza liquido…eh eh la vacca sarà riempita a dovere,
magari rimane anche in cinta non si sa di chi ih ih ih”
Nel mentre iniziano ad arrivare varie persone che si accomodano intorno al tavolone della sala riunioni; nessuno mi bada.
Infine arriva un gruppo di persone tra le quali riconosco Roberta, Paolo il commercialista e Cozza. Roberta e Cozza si siedono vicino a me.
Le sedie intorno al tavolo sono tutte occupate, staccata da esso in un angolo della stanza rimane, isolata, la sedia con il grande fallo; il telecomando di cui parlavano prima
i due uomini, ora anch’essi seduti intorno al tavolo, lo vedo di fronte a Paolo il commercialista.
Si alza in piedi l’uomo in giacca e cravatta seduto a capotavola e inizia a parlare, mentre Roberta mi sussurra all’orecchio: “E’ il notaio”
– “Siamo qui riuniti per la cessione delle quote societarie del qui presente Antonio Rossi al qui presente Federico Vaccaro. Al termine dell’atto di cessione dovrebbe essere restituita
ad Antonio Rossi la sua moglie, che tutti qui ci siamo già scopata più volte, ma poichè la vacca in questione con due tettone da paura questa mattina ha disobbedito pisciando e godendo come
una cagna in calore, sarà punita dandola in uso a Radovan e ai suoi per una settimana, dopodichè le sarà permesso di tornare a casa da Antonio Rossi, e lei Antonio Rossi non osi
aprire bocca altrimenti sarà anche peggio.”
Molti dei presenti mi guardano sogghignando.
– “Dato che Radovan e i suoi sono notoriamente molto violenti, depravati e bestiali, Cozza starà con loro per in qualche modo garantire il rientro della vacca da monta. Ora, dato che a noi non dispiace
certo far eccitare per bene quelle bestie di Radovan, li facciamo entrare qui così assistono alla stesura dell’atto ah ah ah ah ah, prima di portarsi via la tettona in calore già ben infoiati…avanti…”
Si apre una porta ed entrano una decina di veramente brutti ceffi, sporchi e puzzolenti, qualcuno con cicatrici sul volto, brutti quasi osceni che si piazzano in piedi in due gruppetti ai lati della sedia
col cazzone.
Sono pervaso dal terrore all’idea della mia Sabina in quelle mani, sudori freddi addosso e brividi …
– “Adesso per cominciare manca solo la troia”
e continua guardandomi dritto negli occhi
– “La tua mogliettina, pezzo di merda, aveva e ha proprio bisogno di cazzo e noi la abbiamo fatta godere come non aveva mai goduto…è una vera e propria vacca da monta
la tua mogliettina…ihihihihih…e il mio cazzo si è già ben servito di lei…”
Si apre un’altra porta ed ecco la mia Sabina, trascinata a forza dentro la stanza da due energumeni che la tengono per le braccia. La vedo terrorizzata negli occhi, ha solamente una camicia
bianca addosso totalmente sbottonata e le sue tettone prorompono volgarmente sballonzolando mentre viene trascinata nella stanza, al collo ha un collare in cuoio pieno di anelli di metallo,
cosiccome ad entrambi i polsi…è tutta sudata, sporca di sperma ovunque, puzza di
sesso oscenamente, persino i suoi capelli sono tutti impiastricciati di sborra…ma nonostante tutto questo le sue carni, i suoi occhi, lei, fa un sesso, emana un sesso, che fa
emergere un brusio nella sala e arrapa in modo evidente molti maschi presenti, basta sentire i commenti che vengono pronunciati…sento le lacrime che scendono lungo il mio viso mentre viene
fatta inginocchiare di fronte alla sedia del fallo.
Il notaio le dice:
– “Vacca, tra poco sarai penetrata da quel cazzone enorme, ti consiglio per la tua salute di insalivarlo per bene prima, dai vaccona facci vedere come lo ciucci e lo bagni così poi
scivola meglio…”
La vedo con difficoltà per le dimensioni infilarselo in bocca e iniziare a ciucciarselo su e giù su e giù…viene incitata oscenamente dai presenti
in particolare quelli di Radovan che le sono li intorno.
Ogni tanto rifiata, lasciando il cazzone libero e leccando solo la cappella come se fosse un cazzo vero, e mi accorgo che il cazzone è sempre più
bagnato della saliva della mia Sabina..
Lo sta ancora ciucciando su e giù quando sento il notaio dire a Paolo il commercialista:
– “Beh Paolo, dalle una piccola mano a inumidirlo…piccola piccola eh che non sprechiamo quel ben di dio che può ingravidare la vacca…”
e vedo Paolo premere un pulsante sul telecomando, quello dello sborramento…vedo Sabina sussultare e strabuzzare gli occhi…e liquido biancastro colarle dalla bocca lungo
il cazzone…
I due energumeni che erano rimasti al suo fianco la tirano su per le ascelle mentre uno dei due le dice:
– “vieni su che adesso ti impaliamo”
la sollevano di peso, la girano verso di noi, e la posizionano a gambe spalancate sulla punta del cazzone…sento Sabina urlare
– “nooo fermiiii è troppo grandeeee….non entraaaa…ahhhhhh”
ma loro, incuranti delle sue urla, la spingono piano piano sempre più giù…
Sabina continua a urlare e cercare di divincolarsi ma questi suoi movimenti non fanno altro che favorire la penetrazione…tra l’altro essendo il cazzone non a 90 gradi ma a circa 60,
Sabina
deve curvare il proprio corpo mettendo ancora più in prorompenza le proprie eccitanti tettone…
Il notaio si alza e le va di fronte e, guardandola dritta negli occhi, appoggia le proprie mani sulle sue spalle e con forza spinge giù, facendola penetrare completamente dall’enorme cazzone…
Vedo Sabina spalancare la bocca ma non riesce ad emettere alcun suono perchè il notaio la afferra per la nuca e tirandola a se inizia a limonarla selvaggiamente…
vedo Sabina tremare e vibrare mentre viene baciata profondamente dal notaio anche perchè noto con la coda dell’occhio che Paolo il commercialista ha iniziato ad armeggiare coi pulsanti
che fanno muovere il cazzone..
I due energumeni, sempre mentre il notaio continua a limonarla senza sosta, le tirano su le braccia e li vedo agganciare gli anelli
dei polsi agli anelli dietro al collo bloccandole in questo modo le braccia dietro alla testa
e esponendo quindi ancor di più le tettone.
Li vedo tirar fuori delle corde da sotto la sedia, le legano le caviglie alle gambe della sedia e poi, mentre lei continua a vibrare con tutto il corpo,
sento il commercialista sogghignare mentre varia velocità e movimenti del cazzone,
vedo che iniziano a stringerle le basi delle tettone con due corde…la sento sospirare e mugolare nonostante la sua bocca sia sempre preda della bocca del notaio che ormai con tutte e
due le mani la stringe a se per la nuca…le tettone si gonfiano a dismisura e diventano violacee strette dalle due corde…sembrano scoppiare…lacrime solcano il volto di Sabina
mentre il commercialista
continua a giocare con velcità e movimenti…finalmente i due energumeni cessano di aumentare all’inverosimile la stretta, bloccano le corde così come sono e
iniziano a schiaffeggiare violentemente
i mammelloni violacei della mia Sabina…è selvaggio…si sentono i tentativi di urla di Sabina,
attutiti dalla bocca del notaio che continua a respirarla baciandola se possibile con ancora più voracità…
i due energumeni continuano senza sosta a schiaffeggiare brutalmente le tettone…quando due di Radovan infilano le loro mani tra quelle carni e iniziano a strizzarle
e torcerle i capezzoli…
non capisco perchè ma il risultato osceno è che i capezzoli diventano turgidi come mai li avevo visti in vita mia…è una scena terribile, terribile e eccitante oltre ogni limite…
sento, respiro, l’eccitazione
scomposta dei maschi presenti…sento Cozza al mio fianco gridare
– “avanti con la mungitrice adesso”
Il notaio si stacca dalla bocca di Sabina, che continua a essere scopata dal cazzone, schiaffeggiata sui mammelloni violacei e tirata e torta sui capezzoli…Sabina mugola cercando
di respirare
riprendendo aria…vedo da destra arrivare due trascinando un macchinario…non faccio in tempo a capire che già le stanno attaccando due tubi,
due specie di ventose sulle aureole…hanno acceso
la macchina, che inizia a tremare e rumoreggiare…vedo le tettone aspirate…i capezzoli che se possibile crescono e si inturgidiscon ancor di più…
Sabina che inizia urlare, ma subito le sue urla di dolore si tramutano in muggiti e mugolii tra il dolore e il piacere perchè vedo che il commercialista ha aumentato tutte le velocità
e ha azionato anche la rotazione su se stesso del cazzone…Sabina si contorce, è squassata da orgasmi interminabili…urla oscene e scomposte di tutti i maschi presenti…e…il notaio
rientrato al suo posto mentre continua ad avvenire questo, inizia a leggere l’atto di vendita…vedo il commercialista che come un forsennato inizia a premere istericamente sul pulsante
dello sborramento…mentre viene letto l’atto di vendita…
E’ ormai passato più di un mese da quando Sabina è tornata a casa dopo la settimana passata nelle mani di Radovan e soci.
Io non ho ancora mai avuto la forza di chiederle cosa fosse accaduto, lei non ha mai affrontato l’argomento.
Sicuramente il nostro rapporto è diverso, non capisco però come, solo sensazioni…probabilmente dovremmo parlare.
Sabina è cambiata, ancora non riesce a scopare con me ma mi fa dei pompini da paura…con bocca, lingua, mani e tettone…è diversa…completamente
concentrata sul mio piacere…
Anche la nostra vita quotidiana è del tutto cambiata; io ho perso azienda e lavoro, Sabina, che prima era casalinga,
fortunatamente ha trovato subito un lavoro presso un piccolo call center dove ha iniziato da una settimana e fa un po’ di tutto, da telefonista a segretaria…
e si è fatta anticipare parte della prima mensilità.
Io sto ancora cercando un lavoro.
Tutti i giorni la accompagno al lavoro con la nostra unica macchina scassata che da anni non usavamo più (le auto aziendali che avevamo in uso sono tornate all’azienda non più mia) e poi
a fine turno vado a riprenderla.
Oggi ha fatto il turno dalle 9 alle 17 e sono nel parcheggio ad aspettare che esca.
Eccola la in lontananza che esce dal portone…mamma mia quanto è provocante, quanto è sexy…mi fa tremare la carne, vibrare di passione corpo e anima…ma ogni volta
ripenso a quello che è avvenuto,
non riesco a scacciare i pensieri, e sento un vuoto allo stomaco come se fossi sulle montagne russe e mi viene il cazzo durissimo come mai…mi viene da piangere e allo stesso
tempo sento una eccitazione che non ho mai avuto, fin dentro le viscere…
E’ un settembre molto caldo, stranamente in questi giorni sembra ancora piena estate, e Sabina deve vestirsi leggera e non può in alcun modo nascondere il proprio corpo esplosivo, sempre
a malapena costretto in abiti attillati, con quelle tette così grandi.
Ecco sta arrivando all’auto, mi sorride, occhi meravigliosi, tettone prorompenti, carni che non chiedono altro che di essere possedute selvaggiamente…ingoio la saliva…e aprendole
la porta le dico
– “Ciao amore”
– “Ciao Antonio”
– “Tutto bene?”
– “Eh importanti novità oggi”
– “Racconta”
– “Il titolare ci ha convocato tutti e ci ha detto che a sorpresa ha ricevuto improvvisamente una proposta di acquisizione immediata della azienda da parte di un grosso gruppo,
con un valore importante e superiore ad ogni sua aspettativa. Non ha potuto dire di no, dice che gli hanno detto che non solo salvaguarderanno tutti i posti di lavoro
attuali ma faranno anche crescere di molto l’azienda con tutte le sinergie col loro gruppo. Dice che per noi lavoratori è una grossa opportunità e soprattutto vi è più
sicurezza del posto di lavoro nel futuro. Lui rimane come responsabile della produzione ma non è più proprietario. Domani arrivano i nuovi manager a prendere possesso e si
presenteranno. Dice che domani dobbiamo essere al lavoro molto tirati per fare bella figura. Io sono appena arrivata chissà che ruoli mi daranno o se magari mi licenziano subito…”
– “Figurati, tu sei bravissima, prima di licenziare te ce ne vuole, amore mio”
– “Anche il capo mi ha detto lo stesso concetto, di non preoccuparmi che anzi la nuova proprietà gli è sembrata molto interessata al mio profilo…”
Per un attimo un presentimento che mi stringe lo stomaco…
A letto prima di addormentarsi Sabina inizia ad accarezzarmi le palle, lentamente, stringendole ogni tanto appena appena con la mano mentre con l’altra molto lentamente va su e giù
lungo il mio cazzo.
Va avanti così a lungo sempre lentamente…quando mi sente vicino a venire interrompe, allontana le mani e avvicina il viso alle mie palle e inizia con la punta della lingua a leccarle,
sempre molto lentamente e con grande voluttà…la sento ansimare, quasi provi piacere fisico a leccarmi le palle…poi dopo un po’ con la lingua inizia a salire dalle palle su
lungo l’asta sino
alla punta della cappella, già tutta bagnata, e poi, sempre al rallentatore, di nuovo giù dalla cappella sino alle palle e poi ancora più giù sino a leccarmi il buco del culo,
e poi su di nuovo
e poi giù di nuovo…quando sente il mio orgasmo avvicinarsi di colpo avvolge il mio cazzo con la bocca e inizia a ciucciarlo avidamente ma lentamente mentre con le mani torna a
massaggiarmi
le palle…su e giù, su e giù, con le tettone appoggiate sulla mia pancia…sborro sborro sborro….e lei continua lentamente a ciucciarmi il cazzo mentre le riempio la bocca di sborra,
con
le labbra serrate sul mio cazzo che vanno su e giù mentre la sua lingua si arrotola, continuamente e lentamente, intorno alla mia cappella respirando e assaporando ogni goccia del mio
sperma…
Non riesco ad addormentarmi, lei dorme al mio fianco, la guardo, l’ammiro, un parte del labbro e della guancia ancora sporche di un rivolo di sperma che le è colato dalla bocca.
Una bomba di sesso, vedo i grandi seni muoversi ritmicamente e sensualmente col suo respiro.
E non riesco a non pensare ai nuovi suoi capi che domani la vedranno e si ecciteranno di lei…sento lancinanti fitte di gelosia…sento lancinanti fitte di eccitazione selvaggia…
ho il cazzo durissimo…sono sconvolto…
Il giorno dopo l’accompagno come sempre al lavoro lei è molto elegante con un tailleur bianco sopra un top celeste, scarpe col tacco…una collanina intorno al collo e una catenina
intorno alla caviglia…bellissima, sensualissima…penso che neanche il tailleur riesce a mascherare le sue forme prorompenti…
Passo la giornata confuso senza riuscire a fare nulla con il continuo pensiero su Sabina e strane e continue sensazioni di gelosia/eccitazione; ad un certo punto, quasi senza accorgermene,
mi ritrovo, vergognandomi, a masturbarmi ripensando a quello che le avevano fatto quando me la avevano rapita …
Si avvicinano le 17, mi preparo e corro a prenderla. Arrivo 10 minuti prima e aspetto, con ansia, che esca.
Aspetto un bel po’, almeno 40 minuti, è l’ultima ad uscire.
Mentre cammina verso di me, eccitante come sempre, mi rendo conto che le sue tettone sballonzolano più del dovuto…come …come se fosse senza reggiseno…fitta alla stomaco…
Arriva all’auto ed è evidentemente senza reggiseno; nel chinarsi per entrare intravedo sotto la giacca del tailleur i capezzoli decisamente turgidi che tendono, quasi a volerlo bucare,
il top attillatissimo e in trasparenza si intravedono le aureole completamente appiccicate al tesissimo tessuto del top dilatato da quelle morbide tettone.
– “Ma amore sei senza reggiseno?”
– “Si”
– “Come mai?”
e facendomi forza aggiungo
– “già sei eccitatante di tuo così, se poi ti togli pure il reggiseno…”
– “Non ho molta voglia di parlarne, comunque il mio nuovo capo dice che al lavoro non devo mai più portare reggiseni e me lo ha fatto togliere; idem per le mutandine”
– “Ma…ma è assurdo …non si può…ma come…”
– “Ha detto che se non accettavo, nessun problema, ero immediatamente licenziata; ecco …ho pensato che in questo momento non possiamo permetterci di non avere neanche il
mio stipendio”
– “Ma …ma…è inaccettabile…ma…”
– “Mi ha anche dato da subito un aumento di stipendio a duemila circa netti al mese, dice per le responsabilità più importanti che avrò all’interno dell’azienda a causa della
sua crescita dimensionale…ha rispecificato che se non ero d’accordo potevo licenziarmi immediatamente…ma ora andiamo prima che chiudano i negozi che devo comprarmi dei vestiti…corri
subito al centro commerciale…”
– “Come dei vestiti? Adesso? Perchè?”
– “Dai muoviti, parti che ti dico per strada”
Metto in moto e parto dirigendomi al centro commerciale
– “Dunque il mio capo dice che da domani tutti in azienda devono avere una tenuta aziendale: gli uomini ad esempio tutti in completo nero, camicia bianca, cravatta e scarpe nere…
io dovrò essere sino a che sono belle giornate con soltanto un top come quello che porto adesso, il colore posso variarlo, meglio se chiaro dice o più trasparente possibile,
e degli short jeans o in sostituzione una gonna corta jeans, meglio se con i bottoni. Tutti questi devono essere molto attillati, della misura appena giusta o meglio se una misura
in meno di quello che andrebbe bene, così dice. Il top deve essere esattamente come questo cioè le spalle devono essere completamente scoperte, sempre; e se a malapena copre l’ombelico
meglio dice, e più il seno è scoperto meglio è … Top così ne ho vari perchè me ne hai fatti comprare molti che ti piaccio proprio così, jeans o gonne corti praticamente nulla
e devo prendere qualcosa, se non troviamo nulla per domani ho solo i jeans corti quelli tutti rovinati e sdruciti…”
– “Ma e tutto questo senza reggiseno e mutandine?”
– “Si”
– “Ma come si è permesso? E tu non hai detto nulla?”
– “Ci ha radunato tutti insieme i nuovi, a me mi ha messo con i nuovi dato che era solo una settimana che ero li,
c’erano anche una ventina di persone nuove che inizieranno domani, e ha parlato davanti a tutti per tutti … quando ha detto di me mi sono così vergognata e non sapevo cosa dire, li
in pubblico in mezzo agli sconosciuti, avrei voluto sparire … poi con tono molto autoritario mi ha chiamato nel suo ufficio e li dove eravamo solo io e lui mi ha ribadito come dovevo
vestirmi, che se volevo potevo licenziarmi immediatamente e poi senza darmi tempo di rispondere è passato ad elencarmi le mie nuove funzioni,
in pratica divento da subito la responsabile amministrativa con tre persone sotto di me, aumento immediato di stipendio e prospettive di carriera … ero senza parole non sapevo che dire …
in realtà non ho detto nulla … mi vergognavo e sentivo umiliata ma allo stesso tempo pensavo a me e a noi che di quei soldi abbiamo bisogno così come di quelle prospettive…
poi mi ha messo davanti il nuovo contratto e la lettera di licenziamento e mi ha detto seccamente di firmare uno dei due e che dopo la pausa pranzo
dovevo già essere senza reggiseno e mutandine.”
– “Ma vestita così fai sesso selvaggio! Sei oscena! Non è possibile…No no no…”
– “Infatti dice che devo sempre tenere un tailleur pronto in ufficio e in alcune occasioni con persone esterne, clienti o altri, devo mettermelo così la giacca copre il seno e
la gonna normale al posto dei minishort o minigonna jeans … ma che mi avviserà lui quando ci sono queste occasioni …”
– “Ma ma, ti ha fatto avances? E’ stato volgare?”
– “No assolutamente, solo molto deciso, breve, sembrava non interessato a me … se non professionalmente, ha parlato a lungo delle mie nuove funzioni e responsabilità”
– “Ma chi è?”
– “Non lo so, non si è presentato, ha solo detto – io d’ora in poi sono il vostro capo -, ho visto sul suo biglietto da visita che c’è scritto Antonio Rastello,
ma io e tutti gli altri lo chiamiamo capo e basta…Da domani poi la parte amministrativa e direzionale si trasferisce in nuovi uffici in via Portello,
sai dove c’è il palazzo nuovo tutto a vetri, perchè non ci stiamo tutti nella vecchia sede, e quindi domani avrò un ufficio nuovo…intanto li saremo una ventina a quanto ho capito…”
– “Ma vestita così non va bene, perchè perchè?”
Vuoto allo stomaco mentre intanto siamo arrivati al centro commerciale…
Mentre lei gira per i vari negozi non posso fare a meno di pensare a quello che provocherà, a quello che potrebbe accadere, mi viene da vomitare e … ho il cazzo durissimo…
La mattina dopo la accompagno al nuovo ufficio.
Lei ha unicamente top bianco aderentissimo, una corta striscia che va da poco sopra i capezzoli all’ombelico, tesa all’estremo da quelle magnifiche tettone,
e una minigonna jeans con una fila di 4 bottoni davanti … anch’essa molto stretta e aderente che le disegna perfettamente come una seconda pelle il bellissimo culo …
stamattina si è anche completamente depilata perchè anche questo rientrava negli ordini del suo nuovo capo … non è possibile …
Ho la bocca secca, sensazioni di malessere, gelosia incontenibile e … il cazzo durissimo … non riesco a parlare … anche lei è silenziosa, tesa, percepisco il suo animo tremare,
vedo goccioline di sudore lungo il suo corpo, il suo petto … ci salutiamo in silenzio … scende … va …
La vedo entrare … rimango pietrificato in macchina, nel parcheggio … che cazzo faccio?
Passo la mattina li intorno, non riesco ad allontanarmi, trattengo a malapena la mia voglia di entrare dentro e portarla via …
decido di andare a pranzo nella pizzeria a fianco dei suoi nuovi uffici,
magari scende a pranzare li e posso parlarle …
Ho appena ordinato una margherita, non ho fame ma qualcosa devo pur ordinare per stare qui dentro, che una quindicina, forse più, di uomini in completo nero, camicia bianca e cravatta,
in gruppetti di due o tre entrano a breve distanza l’uno dall’altro … sono evidentemente colleghi di Sabina, di cui però non vi è traccia … noto che non c’è nessuna donna con loro …
Si mettono tutti insieme unendo più tavoli tranne 3 che si mettono da soli in un tavolo vicino al mio.
E non posso fare a meno di ascoltare i loro discorsi:
– “Eh, hai visto che vacca”
– “Minchia che tettone da paura che c’ha, sta vacca porta almeno una sesta, e i capezzoli, avete visto come li ha grossi e duri”
– “Quando ci spiegava che cazzo dovevamo fare non c’ho capito nulla, guardavo solo quelle zinne, quella latteria ambulante”
– “Si minchia non c’ho capito un cazzo, ho capito solamente che questa me la devo fottere”
– “Si e come cazzo te la fotti? Questa è anche sposata, hai visto che ha la fede”
– “Si sposata con un gran cornutone, questa se va in giro vestita così è una gran troia … chissà quanti cazzi l’hanno già sfondata”
– “Una grande vacca si ma avete sentito come parla, questa è di classe mica va con bestie come noi. Mica puoi dirle hey usciamo stasera che devo prosciugarmi la pompa.”
– “State a sentire a me, questa puttana va fottuta con forza, non stiamo a perder tempo in chiacchiere, che poi noi le chiacchiere non le sappiamo fare … la prendiamo e ce la
sbattiamo come minchia vogliamo …”
– “Eh, la fai facile tu, e se il capo poi si incazza?”
– “Eh minchia ma cosa si incazza? Se la fa venire vestita così un motivo ci sarà, no? E poi quando il mio capozona l’altro giorno mi ha chiamato per mandarmi qua mi ha detto – Gennaro,
sei tu quello che ti piacciono le tettone formose non è vero? – e mi ritrovo proprio con una vacca da mungere … minchia io questa me la sbatto sino a ridurla a brandelli
… minchia i nostri capi secondo me che minchia possono volere se non che ce la sbattiamo? A te Ciro chi ti piacciono? E a te Ivan?”
– “Ora che ci penso anche il mio capo mi chiese una cosa del genere … cazzo”
– “Vedete allora che c’è una volontà … noi questa ce la sbattiamo a nostro piacimento senza chiedere nulla a nessuno”
– “E il capo?”
– “Beh lo facciamo quando non c’è, ci inventiamo na scusa, del lavoro fuori orario che ci siamo solo noi e la vacca e la sfondiamo per bene …”
– “Mi piace il tuo piano, per me ok”
– “Anche per me, e cosa farei a quelle tettone”
– “Si mentre tu le distruggi le tettone io le spacco il culo alla vacca”
– “ihihih minchia parliamo bene di lei, è la nostra capoufficio … ihihihih”
– “ahahaha, na mucca per capoufficio, ahahahah … Signora capo ufficio, mi permette di mungerla un attimo? ahahahah”
– “aggià chiavà a zoccola”
– “Secondo me il capo se la sbatte prima di noi, avete visto come se la guardava oggi?”
– “Beh io ho visto, voi dovevate ancora arrivare, come le ha strizzato le poppe con la scusa di verificare se aveva il reggiseno … ihihih si vedeva benissimo che la troia non lo aveva
…lei è diventata tutta rossa ma non ha detto nulla e lo ha lasciato fare, e mi è sembrato pure che i capezzoli siano diventati capezzoloni dopo …
e poi le ha infilato la mano in mezzo alle gambe per vedere se teneva le mutadine …
eheheh la ha tenuta un po’ li … e lei stava immobile e ogni tanto sussultava … poi l’ha tolta e si è fatto leccare le dita infilandogliele una ad una in bocca e le ha detto – brava!-“
– “Vuoi vedere che se la sta chiavando proprio adesso? Mica sono scesi a mangiare …”
A sentire questo non resisto più, basta, che vadano affanculo i soldi, ora entro e me la porto via la mia donna, mi sembra un incubo.
Mi alzo, lascio la margherita che non ho neanche toccato, ho lo stomaco chiuso, pago, corro fuori ed entro nell’azienda.
Alla reception c’è un ragazzo di colore, sempre in completo nero, camicia bianca e cravatta, che mi dice:
– “Desidera?”
– “Sono Antonio Rossi il marito di Sabina Vaccarezza, devo urgentemente parlare con lei”
– “Attenda un attimo, prego”
Alza la cornetta e lo sento dire
– “C’è qui il marito della segretaria,…bene…”
Mette giù e mi dice:
– “Attenda un attimo, ora vengono a prenderla e la accompagnano di sopra”
Dopo poco si apre la porta dell’ascensore ed escono due tizi, vestiti sempre come tutti gli altri; vengono verso di me e il più anziano dei due mi dice:
– “E’ lei il marito?”
– “Si, sono io”
– “Venga, ci segua”
Entriamo in ascensore, quarto piano, usciamo, mi accompagnano in una sala riunioni dove ci sono due signori che stanno discutendo tra loro seduti; uno dei due non è vestito come
tutti gli altri ma con dei pantaloni beige ed una polo azzurra. Avrà almeno 50 anni, grassoccio, molto peloso, un po’ sudaticcio vedendo le chiazze sulla polo, stempiato;
mi squadra, guardandomi dritto negli occhi, e dice ad alta voce con chiaro accento napoletano:
– “Dunque lei è il cornuto, il fortunato marito della vacca popputa, che cazzo vuole?”
Rimango completamente basito. Con difficoltà, a bassa voce e inghiottendo la saliva rispondo
– “Non le permetto di parlare così, chi si crede di essere. Voglio vedere immediatamente mia moglie”
– “Ah non mi devo permettere…però…ma lo sa, cornutone, che quando ho accarezzato le poppe di quella vacca i capezzoli si sono tutti inturgiditi? E lo sa che era tutta bagnata?
Non è che a quella troia di sua moglie tutto questo piace? Eh cornutone? Ah non mi devo permettere…Ciro porta qua la vacca da monta”
Nel mentre diceva questo si era alzato in piedi e si era avvicinato a me.
Stavo per ribattere quando, in modo del tutto inatteso per me, mi sputa in faccia e mi colpisce violentemente sulla bocca con un cazzotto…cado a terra e vengo colpito sul fianco da
un calcione…mi toglie il fiato, non riesco a respirare…sento il sapore del sangue in bocca…
– “Rimani li a terra cornutone se non vuoi prenderne altre che ora arriva la tua mucca, anzi la tua ex mucca perchè adesso la facciamo diventare la nostra mucca”
Con gli occhi velati dal dolore la vedo trascinata nella stanza da due uomini, vestita così oscenamente e provocante, con i mammelloni sobbalzanti
Appena i nostri occhi si incrociano li vedo lucidi, sto per dire qualcosa ma vengo colpito da un calcio alla pancia che nuovamente mi toglie il respiro.
Sabina inizia a urlare
– “Noooooo fermiiiii”
– “Zitta, taci baldracca”
sento dire dall’uomo grassoccio che evidentemente sembra il capo.
Lo vedo che guarda Sabina senza pudore, accarezzandone con lo
sguardo le forme procaci.
– “Qui si pensava di ammazzare di botte il tuo cornutone, ma se vuoi potremmo anche non farlo, penso che tu sappia cosa voglio dire. Vero?”
Sabina sussulta e arrossisce, mi guarda con le lacrime agli occhi, e poi abbassa lo sguardo.
Il capo rimane ad attendere la risposta continuando ad osservarla in modo evidentemente volgare.
– “Sai cosa voglio dire, vacca tettona?”
e mi rifila un altro calcione nello stomaco, che mi fa piegare in due.
– “Si”
mormora infine la mia Sabina.
Il capo sorride, fa un cenno ai due che mi avevano accompagnato i quali mi tirano su per le braccia e mi trascinano ad una sedia
– “Tu cornutone siediti li’, da bravo. E fai silenzio. Non ti vogliamo
sentire fiatare”.
Oltre al capo grassoccio gli altri 4 uomini presenti sembrano tutti fra i venticinque e i trentacinque anni, uno alto e longilineo, gli altri con spalle larghe e muscolosi.
Il piu’ grosso mi si avvicina, estrae un paio di manette e me le mette ai polsi, bloccandomi così le braccia dietro lo schienale della sedia.
Sussulto, ma rimango in silenzio con la bocca che mi fa sempre più male.
Ora tutti si girano verso Sabina; è oscenamente sexy con quel corpo prorompente a malapena coperto da top e gonna.
La vedo chinare il capo, tremando.
– “Scommetto che hai una gran voglia di farci vedere
quanto sei vacca”
dice il capo, con un sorriso
crudele.
Vedo che Sabina annuisce, tremando.
Mi sento il cuore in gola, e la sensazione peggiora quando
vedo gli uomini avvicinarsi a Sabina. Uno di loro le dice:
– “Sei una splendida baldracca, una baldracca da pompini,
vero tesoruccio?”
– “S… si, signore”
mormora la mia donna, con le lacrime agli occhi.
L’uomo sorride e brutalmente la afferra per le tettone.
– “Sei una
baldracca abituata a essere vacca, vero tettona da monta?”
– “hhhhh s… si, signore hhhhhhh”
risponde ancora Sabina, arrossendo violentemente e soffocando i propri sospiri mentre l’uomo continua a strizzarle brutalmente le tettone quasi a mungerla.
Osservo la scena, incapace di comprendere le emozioni che mi
sconvolgono.
Vedo un altro uomo che le afferra le mammelle, fissandola negli occhi, e le strizza insieme all’altro, affondando la punta
delle dita nella carne morbida di Sabina.
– “Minchia che tettone che hai… quanto mi ecciti puttana…”
dice, poi all’improvviso
le mollano i mammelloni e iniziano a colpirli con violenti ceffoni,
facendoli ballare oscenamente.
Sabina geme di dolore, chiudendo
gli occhi.
– “ahhhahhiaaahhhh … aaahhhhhiaaaahhh … no … noooo … ahhhaaahhiaaaahhh … più …ahhhhhh …pianooo … per … ahhhahhhhiaahahhh … favoreee …”
– “Eh no vacca, apri quegli occhioni e guardaci fissi negli occhi, guardaci mentre abusiamo di te, vacca! E taci!”
Vedo Sabina che sussulta, riapre gli occhi fissando i due uomini che continuano a prenderle a ceffoni le tettone.
– “Ti piace venire picchiata, vero, vacca da sborra?”
Mentre Sabina suo malgrado risponde di si, uno dei due le prende il seno destro con una mano, strizzandolo per
far sporgere il capezzolo il più possibile attraverso il
leggero tessuto del top, e poi colpirlo con una violenta pacca.
Sabina geme, mugolando, ancora, e gli uomini sorridono.
– “Sei molto eccitante
quando gemi di dolore, non vediamo l’ora di sentire che
versi fai con un grosso cazzone piantato nella fica”
dice l’uomo mentre l’altro faceva la stessa cosa col capezzolo sinistro.
Uno le abbassa il top esponendo le tettone mentre l’altro le alza la gonna sulla pancia evidenziando che non ha nulla sotto e esponendo la sua figa depilata alla vista di tutti.
– “Ma guarda questa troia come va in giro, pronta per essere scopata…sentiamo se sei già bagnata vacca da monta”
le dice mentre le infila la mano tra le gambe.
– “Ma ti stai già bagnando vacca da sborra che non sei altro”
le dice estraendo la mano dal mezzo delle gambe e infilandogli le dita in bocca…
– “Lecca, lecca la tua sborra, che tra poco ti chiaviamo per bene lurida troia…hey senti, senti anche tu come è bagnata sta troia”
L’altro allora le mette pure lui una mano fra le cosce mentre il primo le toglie le dita dalla bocca e mette entrambe le mani sul culo di Sabina, palpandole le chiappe con gusto
– “Eh vacca le senti le dita che ti sto infilando in fica?”
Vedo la mano dell’uomo che si muove tra le cosce di Sabina.
Sabina mugola sospira, socchiude gli occhi…riceve una violentissima improvvisa strizzata di tette dall’altro uomo che la fa emettere un grido di dolore
– “hey puttana, tieni gli occhi aperti e guardaci negli occhi, guardaci, guarda come godiamo di te, non chiudere quegli occhi da vacca in calore”
E continuando a strizzarle violentemente le tette, mentre l’altro continua a muovere ritmicamente la mano tra le sue cosce, le avvicina le labbra alle sue e inizia a baciarla
profondamente, sento il suono delle lingue che si intrecciano, delle salive inghiottite, la bacia oscenamente proprio oscenamente, vedo Sabina che mugola nella sua bocca…vedo anche
bava che cola dalle labbra appiccicate dei due…
Gli altri tre uomini stanno intorno a guardare facendo commenti osceni sulla mia donna, e toccandosi e accarezzandosi le loro patte dei pantaloni.
Quindi i due che si stanno ingrumando la mia Sabina si staccano e si slacciano i pantaloni, li tirano giù ed impallidisco vedendo i loro membri grossi, gonfi, eccitati.
Non riesco a non notare che sono molto più grossi del mio, che sento, con vergogna, essere ben duro.
La fanno inginocchiare, uno dei due le sputa e sbava in mezzo alle tettone e ci infila in mezzo il suo cazzone iniziando a scoparla lentamente tra le mammelle tenendogliele
strette sull’uccello con le sue manone mentre l’altro le
avvicina il membro alla bocca dicendole:
– “leccamelo, leccamelo tutto, bagnalo con la tua saliva e poi ciucciamelo…preparalo bene che dopo deve fotterti, troia…ahhhh mmmhhhh siii cosììì…da brava…siii”
Mentre la usano, così, davanti a me, altri due sono usciti e rientrano portando a braccia un divanetto rosso che mettono al centro della stanza
– “Così ce la scopiamo meglio”
– “Hey vacca vieni a sederti qua, dai lasciatela un attimo che qui state più comodi”
La fanno alzare, entrambi, uno alla volta se la limonano per bene, quasi a toglierle il respiro e poi la fanno sedere al centro del divano sedendosi al suo fianco con
i loro membri ben eretti e tutti lucidi…
– “Dai vacca masturbaci un po’, facci vedere come usi quelle mani di vacca”
Mentre lei inizia ad accarezzare i due membri, loro le spalancano le cosce e iniziano a toccarla nel modo più osceno proprio di fronte a me.
Vedo le loro mani strizzarle i seni, infilarsi in mezzo alle gambe, tra le chiappe … poi vedo il più giovane dei due
infilarle due dita nella vagina aperta ed esposta mentre l’altro le palpa ancora i seni e le tira i capezzoli uno per uno… mentre le
mani di Sabina vanno su e giu’ su quei grossi membri…
Il capo, ciccione, si gira verso di me, mi guarda e sorride con scherno e soddisfazione
– “vedi che troia che è la tua vacca? tranquillo che la sfondiamo e riempiamo per bene e la facciamo contenta … cornuto …”
Il più anziano dei due che la stanno pastrugnando lo vedo cercare fra le cosce di Sabina, lei solleva un po’ il bacino per permettergli di toccarle l’ano.
Il gemito di Sabina mi fa capire le ha infilato un dito nel culo, mentre
l’altro ha cambiato la mano con la quale le pastrugna la fica, e le accarezza il volto con l’altra mano tutta bagnata e poi le mette le dita in bocca.
I due continuano a toccare Sabina ovunque, mentre lei continua con difficoltà ad accarezzare i loro membri con le mani.
Cerco di distogliere lo sguardo ma non ci riesco, sono ipnotizzato, sto sudando, mi sento esplodere, sono eccitato, sono sconvolto, rabbia, eccitazione, vergogna…mentre
vedo Sabina sussultare, ansimare mentre le dita di quelle manone le penetrano culo e fica, senza alcuna delicatezza…sembrano giocare tra loro i due uomini con
le dita dentro il culo e la fica della mia Sabina, muovendole e torcendole per sentire quelle dell’altro nell’altro canale… Sabina, sussulta, mugola, è inequivocabile che sta provando
piacere, la vedo rallentare la masturbazione dei due cazzoni … evidentemente rischia di perdere il controllo …
Uno degli uomini che guarda intanto si è tirato fuori l’uccello, anche questo grosso e gonfio, e ha iniziato a masturbarsi guardando la scena e rivolgendosi a me mi dice:
– “questa baldracca e’ molto eccitante, seduta cosi’ con la fica aperta, non ti perderai lo spettacolo di questa zoccola
con il mio cazzo in bocca.”
Detto questo le si avvicina e la afferra per i capelli.
– “Inginocchiati davanti a me, puttana, e fai il tuo dovere”
Sabina scende dal divanetto, ancora mugolando per le dita che la seguono dentro il suo corpo nel movimento, e gli si inginocchia di fronte.
Ora la vedo solo di schiena, le splendide chiappe nude tra le due mani che continuano a violarle culo e fica.
L’uomo davanti la prende di nuovo per i capelli e le spinge la testa verso il proprio membro.
Sabina dischiude le labbra. Il grosso membro dell’uomo le riempie la bocca. Lui la
spinge giu’ finche’ il suo glande gonfio non è contro la gola di Sabina. Quindi lascia che lei lo ciucci.
Vedo Sabina che inizia a far
scivolare le sue invitanti labbra lungo l’asta turgida dell’uomo.
– “Ti piace avere il cazzo di un vero uomo in bocca, vero baldracca?”
Sabina mugolando col cazzone in bocca, suo malgrado, risponde di si
Gli altri due intanto si staccano e uno dei due si siede al fianco di lei e inizia a pastrugnarle le tettone che sballonzolano verso il pavimento mentre l’altro si piazza dietro di lei,
ostruendomi la vista, intuisco che struscia il proprio membro sulla vagina e fra le natiche di Sabina.
– “Oh oh,”
dice fissandomi il capo che nel frattempo anche lui si è tirato fuori un uccellone e se lo sta masturbando,
– “credo che la tua donna ne stia per prendere uno bello grosso su per la fica”
Sento infatti Sabina gemere mentre il tipo glielo spinge dentro brutalmente. L’uomo inizia a fottere Sabina da dietro mentre
lei continua a far scorrere mugolando le labbra sul membro dell’altro uomo. La sento diventare sempre piu’ affannata
man mano che l’altro uomo si spinge sempre piu’ a fondo nella sua
fica, strappandole gemiti di dolore e piacere. La sta montando proprio con forza e vigore, sembra volerle entrare tutto dentro.
Intanto il terzo uomo continua a palparle e strizzarle brutalmente le tettone, ogni tanto afferra i capezzoli duri e turgidi come mai li ho visti e li tira verso il basso
sino a strofinarglieli sul pavimento…
Sento Sabina muggire col cazzone in bocca, impalata forsennatamente, muggire di dolore e piacere mentre viene abusata bestialmente…
– “Eh godi troia eh?, senti che bei cazzoni…poi ci siamo anche noi…”
– “Che vacca che è questa qua…minchia che sesso che mi fa…che carni…che vacca…senti come ti fotto troia…mmmmhhhhhhh….”
– “Hey cornutone questa qua non te la restituiamo più come prima, guarda come te la fottiamo….che tettone per la madonna…strizzagliele per bene Carmelo, strizzagliele falle male
a sta vacca, falle uscire il latte…”
– “Ciuccia ciuccia ciucciaaaa ….cosìììì siiii…continua…siiii minchia che bella bocca che c’hai…”
Intanto vedo il ciccione che sfila la cintura dai pantaloni, si avvicina dal lato ancora libero di Sabina
Quello che se la sta scopando in bocca si accorge del movimento, prende Sabina per i capelli e la stacca dal suo cazzone
– “Vacca, ora te lo rimetto in bocca e voglio sentirti ringraziare mentre lo ciucci per quello che Antonio ora ti fa con la cinghia … ogni cinghiata un grazie, vacca che non sei altro”
E glielo risbatte in bocca proprio mentre il capo, Antonio, piegata in due la cinghia, le da una secca frustata sulle chiappe … vedo il sussulto di Sabina, sento il suo gemito sul
cazzone che ha in bocca, mentre l’altro continua fotterla da dietro e quell’altro a strizzarle brutalmente le tettone … e sento quello che sembra essere un “grazie” provenire dalla
sua bocca piena di cazzo.
E continuano così con scudisciate secche, ritmate, sulle chiappe mentre continua ad essere abusata … vedo la schiena rigata di sudore di quello che se la sta fottendo in fica davanti a me, il suo
culo che si muove avanti e indietro con possenza mentre si chiava in fica la mia Sabina, vedo il grassoccio alla sua sinistra che la prende a cinghiate,
l’altro alla sua destra piegato sul
fianco di Sabina che le tortura le tettone, intuisco dai mugolii e dai suoni osceni quello davanti a lei che se la scopa in bocca…ho il cazzo che mi esplode a vedere la mia
Sabina impalata a quel modo…
Il tempo mi sembra interminabile mentre continuano a prendere Sabina in quel modo; ogni schiocco della cintura è seguito da un “grazie” soffocato e mugolato…
A un certo punto vedo che Antonio smette di scudisciarla, deve avere il culo tutto violaceo e dolorante penso…
Anche l’uomo che la scopa si stacca da lei e vedo quello davanti a lei che le prende la testa e la spinge lentamente piu’ giu’ di
quanto Sabina fosse scesa in precedenza.
– “Brava, così, mmmmhhhh, fatti scopare la gola, vacca”
Antonio le infila invece l’indice e il medio nella vagina aperta e spalancata davanti a me, e il pollice nell’ano; poi continua ad
alternare la penetrazione con le dita, le frustate con la cinghia, e violente pacche col palmo aperto, mentre l’altro uomo al suo fianco inizia a schiaffeggiare
i seni sballonzolanti, ridendo sguaiatamente.
L’uomo che ancora non ha partecipato allo stupro della mia ragazza, che si sta masturbando il suo cazzone osservando la scena, dice:
– “Hey ragazzi, secondo me il cornuto qui è eccitato a vedere la sua vacca in calore, facciamolo partecipare così ci divertiamo di più…”
– “Ottima idea…hey vacca che ne dici di far divertire anche il tuo uomo?”
Quello che se la sta scopando in bocca l’afferra per i capelli staccandola dal suo cazzone e brutalmente la trascina carponi verso di me
– “Struscia quelle grasse poppe sull’uccello del tuo fidanzatino, cagna, subito e guardalo negli occhi al tuo cornuto…”
Sabina, suo malgrado, inizia a strofinare i seni sulla mia patta … già ero mio malgrado eccitato dalla scena a cui avevo
assistito sinora … sento se possibile la mia erezione crescere ulteriormente al contatto con quella
carne abbondante e morbida. E lei stessa sente inequivocabilmente la mia erezione contro le sue tettone, erezione talmente intensa e violenta da essere quasi dolorosa.
Sento i capezzoloni di lei, turgidi, strofinarsi sulla mia cappella attraverso il tessuto dei pantaloni…sento il capo dire
– “Più forte, più forte, vacca strofina le tue zinne sul cazzone del tuo cornuto più forte, più forte, fallo impazzire fallo impazzire, vacca tettona che non sei altro”
Sto quasi per venire quando il capo la afferra per i cappelli e la tira su, la sento ansimare, è tutta sudata. I suoi grossi seni penzolano davanti a me, i capezzoli sono eretti come
mai li ho visti…
Quello che la aveva scopata in bocca le prende le mani e la costringe ad appoggiarli ai braccioli della sedia dove sono legato.
Sono tutti che ridono.
Ho il volto di Sabina a pochissimi centimetri dal mio, sento il suo odore, il suo respiro, vedo gli occhi umidi di lacrime. Qualcuno le da una sonora sculacciata.
– “Adesso guardala come gode scopata da un bel cazzone, cornutone, guarda come gode la vacca”
Vedo le lacrime che bagnano gli occhi di Sabina mentre mi fissa a pochissimi centimetri da me, quasi ci tocchiamo con il naso…stringe leggermente le palpebre,
dischiudendo le labbra e lasciandosi andare a un debole gemito, quando il tipo dietro di lei inizia a far scivolare il
proprio membro nella sua vagina.
Stringo i denti, vede le lacrime
che riempiono gli occhi di Sabina, mentre l’uomo che ha iniziato a montarla fa un -aaahhhh… – di soddisfazione, spingendo a fondo.
La afferra per le chiappe, e inizia a pomparla con violenza, spingendolo ogni volta piu’ a fondo, bruscamente.
Le tettone si Sabina oscillano strusciando sulla mia patta e sbattendo sulla mia
pancia, sul mio petto e nonostante le lacrime che bagnano i suoi occhi
non posso non percepire, nell’espressione di Sabina e nei suoi mugolii, il piacere che quel grosso membro le procura.
– “Neh cornuto, il mio collega la sta fottendo per bene, alle cagne piace prenderlo da dietro in questo
modo … guarda adesso ti facciamo vedere come le piace essere chiavata anche in bocca a sta troia … guarda bene cornuto …”
Le avvicina il membro al viso, a pochissima distanza da me
– “Ciuccialo, puttana, e fallo in modo da mostrarci quanto
ti piace essere riempita di cazzo. Dai un bello spettacolo al tuo cornutone e guardalo sempre negli occhi mentre me lo ciucci … dai su …”
Sabina senza smettere di guardarmi negli occhi, prende il membro
grosso e nodoso dell’uomo in bocca. Comincia a succhiarlo,
pompando avidamente con la bocca, emettendo gemiti che sono
inequivocabilmente di piacere.
Mi rendo conto, è evidente, che qualcosa di questa situazione, del fatto di venire degradata assieme al suo
uomo, sembra scatenare sensazioni profondissime dentro di
lei … sensazioni di piacere. Mi rendo conto dal rumore di quello che la stantuffa che la sua fica sta
letteralmente colando attorno a quel grosso pene che la prende senza
pieta’. Ormai la vedo dominata dal piacere … succhia il
grosso cazzo dell’uomo con gusto, leccandolo vistosamente,
prendendolo tanto piu’ a fondo quanto piu’ il mio sguardo è
incollato alla sua bocca.
“Cosa ne pensi del mio cazzo, vaccona, eh? … mmmhhhh, mmmmhhhhh, bravaaa cosììì siiii ciuccia … mmmhhhh … Dì
al tuo fidanzatino cornutone se ti piace e se vuoi bere la mia sborra … mmmmhhhhh siiiii … mmmmhhhhh siiii … ciuccia si … dai cosììì … siiii …”
La sento, la vedo, vibrare mentre fottuta a fondo da quello dietro risponde mugolando sul cazzone in bocca a pochi centimetri dal mio volto
– “oooohhhhh … si … signore … mi piace … ooohhhhh … il suo
meraviglioso … siiii … grosso cazzo … mmmmhhhhhh … oooohhhhhh … voglio bere la sua mmmhhhhh … sborra…
signore … la voglio in gola e in faccia … ooohhhhh siiiii … voglioooo … ooohhhhh … cazzo … oooohhhhh ….”
L’uomo sorride soddisfatto, e prende a scoparle la bocca con foga.
Un altro si avvicina sull’altro lato, si piazza davanti a lei
– “Due cazzi per la tua bocca ingorda! Succhia vacca!”
Sabina inizia ad alternare fra i due membri, sotto i miei occhi. Sento gli odori del sesso, di cazzo, di sudore, sento i rumori del sesso … mi irrigidisco cercando di non essere
toccato da quei cazzi che si stanno fottendo in bocca la mia Sabina a ormai pochi millimetri dal mio viso … continuo a sentire le tettone di Sabina strofinarsi e sbattere su di me…
-“Hey secondo me il cornuto è più che eccitato…Vacca infila la mano nella patta del tuo cornuto e senti com’è…”
-“mmmhhh si signore…mmmhhh”
con difficoltà Sabina mi slaccia i pantaloni, sento la sua mano infilarsi dentro e afferrare il mio cazzo…sussulto…inizia lentamente ad andare su e giù…
– “Allora vacca da monta come è il cazzo del tuo cornutone eh?”
– “Mmmmmhhhh signore è grande e bagnato…”
– “Ti piace eh?”
– “Mmmmhhhh siii, mmmhhhh…”
Cerco invano di sottrarmi a quste carezze, ma è impossibile; sono legato e non posso provare a muovermi di nulla altrimenti col viso colpisco i due cazzoni che si stanno fottendo
in bocca la mia Sabina…Sento la sua mano che
pompa il mio cazzo, sempre guardandomi fisso negli occhi, e prima ancora che possa rendermene
conto, sborro urlando e insozzando di sperma le mani e le tettone di Sabina…una sborrata di una intensità mai avuta in vita mia, talmente intensa da essere dolorosissima…
– “Hey vacca il cornutone e’ venuto, hai visto che piace anche a lui? Ehehehe”
– “Bene, baldracca da sborra, ora puliscilo con le tettone”
Quelli che la fottevano in bocca si staccano per lasciarla libera di pulirmi con le sue mammelle…solo quello dietro di lei continua a scoparla senza ritegno e lei a sussultare ad
ogni colpo…mi abbassa i pantaloni e i boxer sino a metà coscia e inizia, con difficoltà per le statuffate di quello che la sta chiavando,
a strofinare i suoi seni nudi, enormi, morbidi sul mio pube, sul mio membro ormai flaccido raccogliendo ogni
goccia di sperma…e…e…non può che tornarmi di nuovo duro…
Non appena ha finito il capo riprende a fotterla in bocca e quello dietro di lei vedo che ansima sempre di più e aumenta se possibile ulteriormente il ritmo…sta per venire…
– “ahhhhh godoooooo … sborrroooooo … vaccaaaaa … ahhhhh siiiii … vengoooooo … sborroooooo … ahhhhhhhhh … ti riempioooo tuttaaaa … nghgghghhhhhhggghhhhh … vaccaaaaaaa …”
Evidentemente le ha sborrato in fica, ho visto gli occhi di Sabina davanti a me strabuzzare durante l’orgasmo, probabilmente ha sentito dentro di se gli spruzzi dell’uomo
che sembra aver goduto
come una bestia … lo vedo completamente sudato staccarsi esausto da lei e dire:
– “Che vacca ragazzi, mai fatta una scopata così, le ho sborrato dentro anche l’anima …”
Interviene il capo
– “Le baldracche come te amano essere sottomesse da un bel cazzone nel culo, vero?”
dice, spostandosi dietro di lei e appoggiando il glande all’ano di Sabina, mentre un altro lo aveva sostituito a scoparle la bocca.
– “Rispondi senza smettere di succhiare troia!”
dice quello che la sta scopando in bocca, trattenendole
il capo.
– “Digli che lo vuoi in culo, vacca!”
– “Mmmmmhhhhh si … mmmhhhh … signore … mmmhhhh”
dice lei, tenendo il membro dell’uomo in bocca e leccandolo mentre si sforza di parlare in modo
intelleggibile quasi attaccata al mio viso
– “mmmhhhhh … la … mmmhhhh … prego … mmmmhhhhh … me … mmmhhhhh … lo … mmmmhhhhh metta … mmmhhhh nel … mmmmhhhhh culo … mmmmhhhhh …”
Lo vedo sorridere, afferra Sabina per le natiche,
lo vedo spingere con forza nell’ano della mia donna.
Vedo e sento Sabina gemere di
dolore mentre viene presa in quel modo animalesco.
Intanto l’altro le toglie il cazzone dalla bocca e tirandoselo su,
le offre lo scroto da leccare. Ne sento gli odori mentre Sabina inizia a leccarlo mentre il suo capo la
sodomizza selvaggiamente. E mentre Sabina gli lecca lo scroto,
l’uomo le sbatte il membro sul viso. Dopo un po’ torna a infilarglielo in bocca e a fotterla … è evidente che sta per venire anche lui … la prende per la testa
e la tiene ferma per scoparle la bocca più a fondo, alterna diversi ritmi, la prende sempre più velocemente, vedo Sabina quasi soffocare mentre mi guarda …
sino a giungere al punto di non ritorno …
Urlando glielo sfila dalla bocca, le punta il viso e sempre urlando inizia a eiaculare una grande quantità di sperma, scaricando abbondanti getti di sborra
sulla guancia, sul naso e persino sugli occhi della mia Sabina. Quindi glielo rimette in bocca, costringendola a pulirlo per
bene mentre lo sperma le cola giu’ lungo il viso.
Il capo dietro che continua a stantuffarle l’ano è visibilmente eccitato dalla sborrata in faccia appena avvenuta, lo vedo prendere Sabina per i fianchi
e accellerare all’inverosimile l’inculata … lo sento ansimare senza ritegno, sfila il cazzone dal culo di Sabina, si piazza davanti a lei e al mio volto,
il suo collega libera la bocca di Sabina che glielo sta ancora ripulendo, e lui prende subito il suo posto,
fottendogliela con vigore. Inizia a rumoreggiare suoni inconsulti, a tremare, tenendola ben stretta per la testa col suo cazzone completamente infilato
nella bocca di Sabina … le sta sborrando tutto in bocca grugnendo come un animale…Sabina ha dei conati, vorrebbe tossire ma lui continua
a tenerla ferma per la testa scopandola a fondo mentre le sborra abbondatemente in gola … finalmente si placa e si accascia su una sedia liberando la bocca della mia Sabina che
inizia a tossire sconvolta.
E’ grondante di sperma, viso, tette, sperma le cola dalle labbra … ma non c’è pausa … nel frattempo uno degli uomini si è disteso sul divano, col cazzone ben in tiro … c’è l’ha
proprio lungo il più lungo tra tutti i presenti, saranno almeno 22 centimetri …
– “dai datemi sta vacca sopra di me”
Vedo due prenderla per le braccia e portarla sopra di lui, impalandola sul suo cazzone … la spingono giù per le spalle per farlo infilare tutto …
Sabina inizia a gridare ma non se ne fregano per nulla e continuano a spingerla giù … incredibile è entrato tutto … il tipo inizia a fotterla spingendola,
facendola saltare verso l’alto,
e poi ricade impalandosi totalmente, su e giù … le mammellone oscillano oscenamente … il tipo continua a fotterla freneticamente … Sabina ansima, urla, muggisce … a
un certo punto il tipo che la fotte le afferra le tettone e mentre la fotte inizia a pastrugnargliele senza ritegno, bestialmente …
– “Vaccaaaaa … quanto sei ficaaaa … ahhhhh … lo senti il mio cazzzooooo … lo sentiiiii … vacccaaaaaa? Lo sentiiii … come ti sfondo … tettona da sborraaaaa?”
– “Siiii nghhhhhhh….siiii….mi piaceeeeee il tuo cazzzoooooo…..mmmmggggghhhhhh…siiiiii sfondamiiiiiii….fammmiiiii…mmmmhhhhh…. maleeeeeee siiii strizzamiiiiii….siiii ….
nnnghhhhhh…..aahhhhh”
– “Dai giù con la schiena vacca … pianoooo rallenta un attimo Ciro …rallenta un attimo che glielo metto nel culo … fermi li un attimo … dai vacca giù con la schiena …
eh le senti le sue poppe
schiacciate sul petto ehhh? … ecco piano ora te lo schiaffo in culo … siii … siii … cosiiii … siiii … vaiiiii … vacca!”
E’ schiacciata tra i due a sandwich … fottuta in fica e in culo forsennatamente … vedo le sue tettone schiacciate sul petto di quello sotto
anche perchè quello sopra di lei che la incula
la fotte spingendola con forza giù con le mani sulla sua schiena … sembrano esplodere quelle tettone sono proprio tante …
– “He cornutone, hai visto come si fottono la tua donna? Minchia quanto è vacca”
In quello Sabina inizia a godere ininterrotamente … non credevo fosse possibile … è squassata da orgasmi continui … trema, vibra, urla … mentre i due continuano
a chiavarsela senza sosta …
Quello sotto di lei la afferra per la nuca e la tira a se mentre lei urla, e inizia a baciarla, limonarla … lei gli urla i suoi orgasmi in bocca mentre lui e l’altro continuano a
fottersela … a un certo punto li vedo entrambi iniziare a non gestire più il ritmo … aumentano … aumentano … viene prima sussultando quello che la sta inculando …
lo vedo irrigidirsi
immobile nella eiaculazione nel culo di lei … interminabile … quello sotto continua per un po a scoparla selvaggiamente mentre l’altro è immobile col cazzone ancora
piantato nel culo si Sabina …
continua a limonarlo assorbendo nella propria bocca tutte le urla di piacere di Sabina … e inizia a godere anche lui sborrandole dentro, senza staccare la bocca da quella di Sabina
urlandosi entrambi il proprio piacere, il proprio orgasmo bestiale in bocca …
Si sfilano lentamente, tutti sudatissimi e impregnati di umori e odori di sesso … c’è un attimo di silenzio … io legato alla sedia con i pantaloni abbassati e una poderosa erezione …
indescrivibili le mie sensazioni …
Vedo il capo che si avvicina a Sabina, distesa e ancora sussultante sul divano, abbracciata ancora agli ultimi due che se la sono fottuta in doppia … la fa sedere tra i due …
le prende dolcemente il mento sollevandolo verso il suo volto, le si avvicina pare voglia baciarla ma all’improvviso inizia a sputarle abbondante saliva su tutto il volto
– “Vacca da monta, tettona da sborra, questo è stato solo l’inizio … ci divertiremo per bene con te, e non fare storie se vuoi evitare che facciamo troppo del male al tuo cornutone …
dai ragazzi venite tutti qui … e ripuliamo questa vacca”
Vedo che la tirano giù dal divano, la fanno inginocchiare a terra, si mettono intorno a lei e iniziano a pisciarle addosso … e, mentre le pisciano addosso, il capo dice
– “Hey cornutone, il mio capo avrà forse una proposta di lavoro anche per te … sai forse lo conosci il Cozza … ahahahah”
scoppiando in una fragorosa risata e continuando la sua interminabile pisciata…
– “Domattina vieni qui con la tua, anzi la nostra, vacca a fare un colloquio … ahahahah”
E ora che cazzo faccio?
Sono seduto nell’ufficio del capo di Sabina, lei su una scrivania a fianco sta lavorando al computer, sempre vestita, come le è stato ordinato, in modo osceno.
In altre scrivanie nella stanza i tre uomini che avevo visto ieri a pranzo al bar; tutti intenti a lavorare.
Ho un occhio nero, il labbro gonfio e la bocca ancora dolorante per il pestaggio di ieri.
Davanti a me il capo grassoccio e sudaticcio con la stessa polo di ieri.
– “Dunque Antonio, sono contento che abbia accettato di venire ad ascoltare la nostra proposta. Sempre meglio di essere pestato a sangue eh? ihihihihih. Vede, il mio capo che lei ben
conosce, Cozza, ha insistito per non farla fuori e proporle quello che le sto per proporre; secondo me il buon Cozza così si eccita di più ihihihih. Dunque lei dovrebbe occuparsi
della sorveglianza, in pratica deve stare in reception e oltre a chiedere i documenti e verificare gli ospiti deve osservare sui monitor della videosorveglianza quello che accade e
avvisare o chiamare la sicurezza in caso di anomalie o tentativi di intrusione o altro. Chiaro? Il compenso è basso, le diamo mille euro al mese, ma è sicuramente compensato dal fatto
che può tenere sotto controllo la sua vacca, ihihihih … e inoltre risparmia in benzina perchè oltre a portare al lavoro la sua tettona viene anche lei … è libero
di non accettare eh, ma la sua baldracca è così tanto innamorata di lei che ci ha implorato di farle questa offerta invece di ammazzarla di botte, le suggerisco di accettare per
l’amore che la sua vacca ha per lei ihihihihih, accetta?”
– “… Accetto”
– “Molto bene”
dice e, indicando un piccolo pacco sulla sua scrivania, aggiunge:
– “Questo è un regalo di Cozza per la sua signora, sa domani Cozza viene qua e gli piacerebbe che lei lo indossasse per lui. Lo do in consegna a lei, mi raccomando che Cozza ci tiene.
Bene, ora ha qualche domanda?”
– “Non mi viene in mente nulla adesso”
– “Bene allora inizia domattina, venga pure insieme alla sua femmina. Ora ho una piccola esigenza da soddisfare, mi raccomando non si agiti ihihihih”
Si alza, mi passa a fianco dandomi una pacca sulla spalla, sento che puzza di sudore come un caprone.
– “Venga, si alzi”
Indica nella stanza un divanetto, è lo stesso divanetto rosso dove ieri hanno stuprato la mia Sabina.
– “Si sieda, si accomodi li nell’angolo”
Mi siedo in silenzio, intimorito, e lui si accomoda al centro al mio fianco appiccicato a me schiacciandomi sul bordo, si mette a braccia aperte sullo schienale del divano,
con il braccio dietro di me apppoggiato sulla mia
spalla ad abbracciarmi, sento il puzzo della sua ascella … è una persona fisicamente ripugnante
– “Su, coraggio”
mi dice, stringendomi a lui, con un tono di voce sarcastico
– “Stia li buono e non si agiti. Hey tettona alzati e vieni qua”
Ho un sussulto, un tuffo al cuore, vedo Sabina che si alza senza dire nulla, ha gli occhi umidi ma è spaventosamente provocante vestita a quel modo, i capezzoli sembrano dover bucare
da un momento all’altro il sottile tessuto del top rosa che indossa, teso all’inverosimile da quelle tettone … avanza verso di noi, le sue carni, le sue forme sballonzolano
mentre cammina con fatica per gli alti tacchi a spillo che ha
– “Vieni, siediti qui a fianco”
le dice indicandole il posto al suo fianco libero sul divanetto … è stretto e quindi per sedersi si deve appiccicare anch’essa a lui che ancora più quindi preme su di me spingendomi
nell’angolo del divanetto.
– “Baciami, leccami, sono tutto sudato, lecca il mio sudore dappertutto bella vacca, accarezzami, fammi godere … vieni qua”
e mentre le dice questo porta la sua mano dietro la sua testa e la porta a se delicatamente sino a far toccare le rispettive labbra e … iniziano a baciarsi …
sento, vedo, percepisco Sabina che si limona il viscido, sento lo schiocco, volgare, delle loro lingue e delle loro salive che si intrecciano …
vanno avanti un bel po’, ho il tumulto dentro, mi manca il fiato, non riesco quasi a respirare
vedo le mani di Sabina che scorrono lungo il suo corpo, sulla sua polo sudaticcia …
poi lui stacca la mano dalla testa della mia donna e la appoggia sulla sua spalla, una mano sulla mia spalla e una sulla spalla di Sabina, e reclina leggermente la testa all’indietro
con gli occhi socchiusi, e Sabina inizia a ciucciargli le labbra, poi a leccargliele con voluttà e poi piano piano scende baciandogli e leccandogli il mento il collo e poi torna su
baciandolo e leccandolo su tutto il viso, in continuazione qui al mio fianco … è tanto disgustoso, tanto mortificante quanto eccitante come lo bacia e lo lecca mentre le sue mani
continuano ad accarezzargli il corpo …
non posso fare a meno di guardare, Sabina di fianco con le tettone schiacciate sul fianco di lui che gli lecca le orecchie … voluttuosamente … sento i loro respiri affannosi,
lui per il piacere, ogni tanto mugola e sospira, lei per le contorsioni dei movimenti …
poi, dopo essersi dedicata a lungo al suo volto la vedo scendere con la bocca sul suo petto e poi sulle sue ascelle puzzolenti che bacia e lecca, bacia e lecca sulla
polo con visibilissimi gli aloni e le macchie di sudore … è sconvolgente …
intanto i tre che lavoravano nell’ufficio hanno smesso le loro attività e ci guardano, con sorrisi beffardi e occhi eccitati …
la mano di Sabina va sulla patta dell’uomo e dopo un po’ di massaggi la vedo aprirgli la zip dei pantaloni, la mano infilarsi dentro e muoversi lentamente …
sento i sussulti nel corpo dell’uomo
appiccicato a me, immagino le sue sensazioni … sto male e sono eccitato … cosa succede … non capisco nulla … sudo sudo … ho i brividi …
intanto Sabina è completamente avvinghiata a lui, le poppe schiacciate sul corpo dell’uomo mentre bacia e lecca la sua ascella, con la mano ha tirato fuori l’uccello di lui, è gonfio,
grosso, duro, puzza di piscio, è sporco, e con la mano delicatamente va su e giù, scappellando la cappella turgida … poi scende con la bocca a baciare appena appena la punta del glande …
la vedo tirare fuori la lingua e appena appena leccarlo, quello stesso cazzone che ieri aveva abusato di lei totalmente e poi le aveva pisciato addosso … e inizia a ciuccarlo mentre
la mano ritorna dentro la zip ad accarezzargli le palle mentre lo ciuccia, lo ciuccia, su e giù, su e giù … sto male … ho la bocca secca …
lui inizia ad ansimare … e a parlare, ansimando …
– “Che servizio! Fantastico … aaaahhh … siiii …. siii ciuccialo così da brava … oooohhhhh siii siiii cosììì … hey voi poi dopo potete fare di lei quello che volete …”
e stringendomi forte sulla spalla
– “He cornutone hai visto che roba la tua vacca? Ci volevamo noi per fare questo tu mica eri capace … Guarda come me lo ciuccia la tua vacca eh cornutone … scommetto
che a te non lo ha mai ciucciato così eh … noi si che la sappiamo eccitare a questa scrofa in calore … eh ti piace pure a te…mi
sa che sei tutto eccitato pure tu eh … che schifo che fai cornutone … ahhh siiii siiii ciuccia così brava …”
Intanto gli altri tre portano le loro sedie davanti al divanetto e si siedono a guardare a mezzo metro da noi.
Li vedo che si accarezzano le patte, la scena è molto oscena, volgare, eccitante …
– “Adesso fammi sentire le tue poppe, vacca”
con le mani le alza la testa staccandola dal suo cazzone che riemerge dalla bocca di Sabina svettante, durissimo e tutto bagnato della saliva della mia donna,
le abbassa il top facendo saltare fuori le tettone, mamma mia come sono turgidi quei capezzoli … è eccitata, come è possibile …
Sabina scende dal divanetto, si inginocchia davanti a lui in mezzo alle sue gambe, si afferra i pesanti seni, li alza e li piazza sul suo cazzone e inizia a fargli su e giù, su e giù,
su e giù, una spagnola eccitantissima, esplosiva … e mentre lo scopa con le sue tettone ogni tanto ci sputa in mezzo per far scivolare ancora meglio il cazzone dell’uomo …
Sento le voci, le frasi, i commenti osceni di tutti
– “mmmhhhh siiii cosiii … mmmmhhhhh siiii che tettone da vacca meravigliose che hai … mmmmhhhhh siiiii cosììììì … mamma mia che vacca che sei … mmmhhhhhh che zinne …
vai dai vai cosiiii oooohhhh siiii …”
Gli altri 3 hanno tutti tirato fuori i loro membri e si stanno tutti masturbando … fa caldo … sono tutto sudato, sono in acqua …
– “Hai visto come lo scopa con le tettone? Voglio anch’io dopo … Hey capo ti sta scorticando l’uccello eh”
– “Guarda che troia, secondo me questa è proprio porca, per me è tutta bagnata la vacca”
– “Hey cornuto guarda che facciamo alla tua donna, ti eccita eh? Porco maiale!”
Intanto il capo la afferra per i capezzoli, li stringe molto forte, tanto da far emettere grida di dolore alla mia Sabina, e, tenendole le tettone per i capezzoli inizia a muoverle
lui, su e giù, sul suo cazzone … prima piano e poi sempre più forte … è tutto bagnato di saliva, sudore, umori che escono dalla punta della cappella e quindi per
non farsi sfuggire di mano i capezzoli deve stringerli sempre di più man mano che si scopa le tettone più vorticosamente …
– “Siiii vacca mi piace cosììì … siiii … minchia che tettone che hai … siiii … mmmhhhhhh … siiiii … daiiii … vacca …”
– “Dai capo, dai, spaccale quelle tettone da vacca da sborra, distruggile, dai capo dai …”
intanto due di quelli dietro si sono alzati e si inginocchiano dietro di lei …
le alzano la minigonna jeans arrotolandogliela sulla pancia e iniziano ad armeggiare con le mani dietro di lei … vedo
dei sussulti di Sabina che si sovrappongono a quelli dovuti alla brutale strizzata di capezzoli che sta avendo … emette anche imporvvisamente dei mugolii, evidentemente la stanno
anche penetrando con le dita …
– “Miiii senti quanto è fradicia questa qua … ti piace eh, ti piace eh troia? Dai vacca diccelo che ti piace”
– “Mmmmhhhhh siii mi piaceee … ma fate pianooo per favoreee … mmmhhhh pianooo … ahhhiah … mmmmhhh siiiii … miii … mmmmmhhh … piaceee …”
– “Che culo stretto che hai, aspetta che ci metto un altro dito che te lo allargo un po’, che te lo preparo per il mio cazzone puttana che non sei altro”
– “No no, ti pregoooo noooo … mmmhhhh … noooo ahiiaahhh ahiiaaaahhh … noooo… oooohhhhhhhh …”
– “Hey capo, il tuo cazzo tra le tette la eccita a questa vacca, è fradicia, falle più male, stringile di più quei capezzoli … ti piace eh che ti fotto con le dita, eh vacca?”
– “Ahhhh … ahhhiaaahhhh … pianoooo vi … mmmhhhhh oooohhhhhh … vi … ooohhhhh … pregoooo … oooohhhhh …”
– “Minchia quanto mi fanno godere le poppone di tua moglie, eh cornutone … dai vacca riprendile in mano tu le tue tettone e continua tu a scoparmi l’uccello”
Le molla i capezzoloni e torna ad allargare le braccia sul divano appoggiandone una sulla mia spalla, Sabina riprende possesso delle sue tettone e stringendosele con le mani
continua ad andare su e giù, su e giù sul cazzone pulsante del tipo appiccicato a me … la sento ansimare sempre di più per le penetrazioni continue con le dita di
quelli dietro di lei, in fica e in culo … vedo il cazzone del ciccione viscido e puzzolente scomparire in quella massa di carne e poi ricomparire prorompente, scomparire e ricomparire …
sento la sua mano stringermi la spalla sempre più forte, ansimare sempre più forte, il suo orgasmo, il suo coito sta per arrivare … mi fa male da quanto mi stringe la spalla …
– “Vaccaaaaa…siiiii….vengooooo…sissiiiiii…aaahhhhhhhh…godoooooo, sborroooooo…vacccaaaaaa…”
fiotti di sborra sgorgano tra le tettone di Sabina colpendola sotto al mento, inondandole il collo e il petto di sperma.
– “Ahhhaaaahhhhhh che vacca che sei, quanto mi hai fatto sborrare … hey cornutone hai visto quanto mi fa godere tua moglie? … brava … ma adesso bisogna far godere sta vacca da monta …”
– “Ci pensiamo noi capo”
– “Hey vacca lo vuoi un po’ di cazzo adesso eh lo vuoi?”
le dice prendendola per sotto il mento e sollevandole il viso guardandola fissa negli occhi
– “Neh, vuoi essere riempita di cazzo eh?”
– “Si signore, si voglio essere riempita di cazzo, per favore riempitemi di cazzo”
Sorridono beffardi, il capo le sputa in volto più volte infradiciandole il viso…
– “Dai Gennaro vieni qua al mio posto”
Il viscido si sposta tutto a destra sull’altro bordo del divanetto, respiro un attimo,
ma quello che si chiama Gennaro, si alza dalla sedia e viene subito a sedersi a fianco di me rischiacciandomi nell’angolo … ha il cazzone ben svettante
tutto turgido, molto largo, se lo masturba lentamente …
– “Dai vacca impalati qui sopra che mo’ ti faccio godere”
I due dietro aiutano Sabina ad alzarsi, si posiziona sopra di lui, una gamba su di me, siamo strettissimi, sento gli odori di sesso e sudore mentre lei si impala su di lui sedendosi sul
suo cazzone che la penetra sino in fondo … Sabina inizia ad ansimare, a mugolare mentre va su e giù, su e giù, su e giù
facendo quasi uscire del tutto il cazzone per poi ricadere su di lui riinfilandoselo tutto
in fica, su e giù, su e giù, su e giù … sento i colpi secchi delle chiappe di Sabina sulle cosce di Gennaro ogni volta che lei va giù sino in fondo,
sento gli “sciack sciack” dovuti a tutti i liquidi della loro
eccitazione … intanto uno da dietro le ha appoggiato il cazzo tra le natiche e se lo fa masturbare dalle chiappe di lei, mentre lei va su e giù scopandosi il cazzone di Gennaro, e
abbracciandola da dietro, il suo petto peloso appiccicato sulla schiena di Sabina, le afferra le tettone sballonzolanti e inizia a palparle, stringerle, strizzarle senza ritegno …
– “Mmmmmmhhhhh che poppe che hai … mmmmhhhhhh senti come te le strizzo?”
– “Sei proprio una maiala, stai a farmelo tornare duro”
– “Ahooo, questa tra poco gode, guarda come fotte”
– “Ti piace eh, ti piace troia”
Sabina porta la testa all’indietro, appoggiandola sulla spalla di quello che l’abbraccia da dietro pastrugnandole le tettone, mentre continua ad andare su e giù, su e giù impalandosi
sul cazzone di quello al mio fianco … che ansima e emette suoni gutturali, incitandola oscenamente a continuare … quello che abbraccia Sabina continua a manipolarle brutalmente
le tettone e la bacia sull’orecchio, sul viso, la lecca oscenamente …vedo che le lascia anche rivoli di saliva sul volto, le sussurra oscenità nell’orecchio che non posso non
ascoltare essendo tutti vicinissimi a me, incastrato nell’angolo del divanetto …
intanto anche il terzo uomo si è unito al groppo e bacia Sabina sull’altro lato del viso, anche lui dicendole oscenità nell’orecchio …
Sabina mugola … ansima … freme … è tutta sudata e continua ad andare su e giù, su e giù, su e giù, sempre più velocemente per quanto ostacolata da tutti quegli uomini che le
si aggrovigliano addosso … l’aria è satura di odore di sesso …
– “Mmmmmmhhhhh che vacca che sei …. dai Gennaro togliti di li, falla fottere un po’ a me che non resisto più”
Gennaro non ne vuole sapere di smettere di fotterla, sembra star per venire, allora l’altro che le sta leccando l’orecchio la spinge un pò verso di me per cercare di staccarla
dall’impalamento sul cazzone di Gennaro … col risultato che lei rotola sul fianco e quello che dietro di lei la teneva avvinghiata per le tettone,
e con il membro che veniva strofinato tra le chiappe di lei, cade anch’esso rotolando addosso a me …
Gennaro rimane seduto al mio fianco col cazzone per aria … si alza e si mette a cavalcioni dello schienale del divanetto …
il tipo che ha spinto si mette al suo posto distendendosi un po’ in diagonale, la muovono un po’ per sistemarla meglio, e glielo schiaffa in fica iniziando a fotterla …
sono completamente sommerso da quello che è avvinghiato alla sua schiena e continua a pastrugnarle le tette … non vedo niente … sento solo i movimenti …
– “Mo ti fotto in culo troia …”
Lo sento armeggiare, evidentemente sta posizionando il suo membro sul culo della mia Sabina … inizio a sentire il movimento ritmico … evidentemente la sta inculando …
Sento solo mugolii di Sabina perchè con la coda dell’occhio vedo che intanto Gennaro le ha infilato il cazzone in bocca … è penetrata in tutti i buchi, addosso a me c’è quello
pesante che se la sta inculando … sono schiacciato dai movimenti dell’inculata …
– “mmmmmhhhhh … minchia che culo stretto che ha … o sei tu Ciro che le sfondi la fica con la tua mazza? MMmmmhhhhh quanto mi eccita sta vaccona …”
– “inculala e taci … che anche in fica qui è stretta, ma quanto le stai aprendo il culo Ivan? … Dai dacci dentro, sfondala … Eh godi vacca eh? Senti come ti sfondiamo puttana
che non sei altro …”
– “ahhhhhaaahhh nnghhhgghhhhghhhh … mmmmhhhhh …. nghhhhhhh … siiii … nghhhhh …”
– “la vacca non riesce a rispondere col mio cazzone in gola ragazzi, ma sta godendo … oooohhhhh, sentite come freme la tettona … mi sta godendo sul cazzo … oooohhhhh …
dai dai siiii … sfondatela così che questa godeeee … siiii siiii … mmmmhhhh mo’ ti sborro in gola vacca … siii … oohhhh oohhhhh oohhhh siiii vengoooo
sborrooooo oooohhhhh sborrrooooooo …”
Non vedo nulla sommerso da quel grumo di carni che addosso a me si fottono la mia Sabina … la sento iniziare a tossire mentre gode urlando come mai l’ho sentita…
– “ahhhhhh cough coff ahhhhhhhh cough coff ahhhhhh siiiii piùùùù forteeee ahhhhhhhhahhhhh ahhhhhaahahhhhhhhhhahhhh ahhhhaaahhhhhhh”
non riesco a respirare che quello addosso a me che se la incula ancora più forsennatamente mi sta sfondando pancia e costato … sino a che lo sento tremare, sussultare e tremare come
se dovesse esplodere e mentre riesco a riprendere fiato per respirare sento
– “vaccaaaaa ti sborrrooooo in culooooo vaccaaaaaa …”
– “ahhhhhhahhhhhhhhhh siiiiiii sfondami siiiiii ahhhhhhahhhhh ahhhhahhhhh siiiiiii”
Anche l’altro sta venendo evidentemente perchè sento
– “siii siii siii ti ingravidoooo troiaaaaa ti sborrrooooo in ficaaaaaa siiii vacccaaaaaa puttanaaaaaa putttanaaaaaa vengoooooooo”
– “ahhhhhhahhhhh siiiiiiii daiiiii siiiiii sentoooooo la sborrraaaaaaaa siiiiii sentooooo siiiiii la tuaaaaa sborraaaaaaaa … siiiii chiavamiiiiii siiii sborrraaaaaaaamiiiii … ohhhhhhh”
Non capisco più niente, sono in trance, ciò addosso quello che le è venuto in culo, forse col suo cazzone ancora dentro la mia Sabina, e Sabina stessa … quello che la scopava in fica si è
staccato e al suo posto, sopra Sabina c’è il capo che se la sta divorando … le palpa strizza lecca morde le tettone fradice in modo bestiale e inconsulto …
sento Sabina con la testa reclinata sulla mia spalla, sull’altra spalla ho la testa di quello che se la è inculata, urlare
– “nooooo nnooooo ahiaaaiiiaaaaa mi faiiii maleeeee … nooooo non mordereeeeee cosìììì forteeeee ahhhhhhhh … pianoooooo mi faiiiii … ahhhhhhhiahhhh … maleeee …
nnooo noooo non cosììììì forteeeee … ahhiaaaaaahhhhaaaa …”
– “te e sbrano, te le schiaccio queste tettone da vacca, troiaaaaa …”
e continua brutalmente a violentarle senza ritegno le tettone mentre Sabina continua a urlare … finalmente a un certo punto smette e si piazza davanti a lei col suo cazzone
che svetta maestoso …
– “Guarda guarda qui vacca quanto mi ecciti … ora ti prendo e ti sborro dentro …”
e glielo schiaffa in fica iniziando a pomparla come una bestia … di nuovo soffoco perchè Sabina è schiacciata su di me da quelle spinte bestiali … temo che veramente
la spacchi in due da quanto è infoiato e da come la fotte brutalmente … si aggrappa alle sue tettone mente la chiava selvaggiamente … Sabina urla, urla di dolore misto a sconvolgimento
e eccitazione per la chiavata più brutale che abbia mai visto … sento che sto quasi per svenire per la mancanza d’aria, quando il capo con suoni gutturali e bestiali si blocca inarcando
la sua schiena in alto e strizzando con tutta la sua forza le tettone di Sabina, chiaramente sborrandole in fica tutta la sua sborra …
Quell’altro sdraiato su di me, quello che se la era inculata, dice
– “Hai visto come facciamo godere la tettona, cornutone? Ahhhh quanto mi piace questa qua … hai visto come la trattiamo? ehhhh e siamo ancora gentili … hey puttana la prossima
volta saremo più cattivi ihihihihih …”
Intanto il capo ha estratto il suo cazzo sgocciolante di sborra e umori della fregna di Sabina e lo ha portato al suo viso, ne posso sentire gli odori di sesso
– “Dai vacca adesso ripuliscimelo per bene, lucido lo voglio”
e glielo infila in bocca, Sabina inizia a leccarlo …
e mentre Sabina glielo sta ripulendo si rivolge a me, seccamente
– “Cornuto, che cazzo fai ancora qua? Fuori dai coglioni, vattene e torna domani … e non dimenticarti il pacchettino per Cozza ihihihih …
Via, fuori dai coglioni che ora ci riprendiamo
tutti un attimo e prima di rimandarti a casa la vacca penso che ce la sbattiamo per bene di nuovo … tu aspettala giù nel parcheggio e se farà un po’ tardi non ti preoccupare che a
lei badiamo noi ihihihihih … vero vacconzolona bella? Ti piace puttana in calore?”
mentre le da una improvvisa e dolorosa strizzata ai capezzoli
– “Aaahhhiaaaa … mmmmhhhh si … aaahhiaaaahhh … si mmmmhhhhh signore …”
– “Fuori dai coglioni cornuto! Vattene immediatamente! E domani qui in perfetto orario! Altrimenti alla tua vacca facciamo ben di peggio! Fuori!”
Con difficoltà mi divincolo da quel grumo di corpi, mi sento lercio, e confusamente, mi sento male, esco dalla stanza … e ora che cazzo faccio?
Sono in macchina, lercio, umiliato, sto male … sto aspettando Sabina, siamo ben oltre le 18 ma lei deve ancora uscire … sul suo sedile al mio fianco c’è il pacchetto per lei …
decido di aprirlo per vedere cosa contiene.
Apro.
Ci sono tre sottilissime strisce di tessuto giallo, sembrano, si lo sono, unite tra loro in un unico punto, no anzi in due punti come se una striscia si divide in due e poi si riunisce …
è una striscia unica che a un certo punto si divide in due e dopo un po si riuniscono di nuovo in una … non capisco … lo alzo con le mani davanti a me e finalmente capisco … un
brivido lungo la schiena … sono due sottilissime linee di tessuto, sembra elasticizzato, che si chiudono dietro al collo, scendono lungo i seni per congiungersi all’altezza del pube
in una unica striscia che passa, sottilissima tra fica e natica per poi tornare su lungo la schiena sino al collo dove si divide in due … ma ma … ho brividi di freddo …
sembra così piccola che pur elasticizzata come fa a stare sulla mia Sabina? E poi le strisce sono così sottili che come fanno a coprire i capezzoli? Le aureole delle mammelle
di Sabina sono più larghe di quelle strisce di tessuto … ma c’è ancora qualcosa nel pacchetto … due pinzette, sembrano due strizzacapezzoli … ma non sono quelli classici da sexy shop,
li provo sul dito e stringono molto forte, mi fanno male al dito, sembrano quelli che si mettono ai bordi delle tovaglie all’aperto per non farle portare via dal vento, presa molto forte
e all’estremità hanno una piccolissima cordicella metallica con attaccata una sferetta però piuttosto pesante nonostante le piccole dimensioni e che suona tintinnando se mossa …
c’è anche una lettera …
la apro, leggo:
“Amore mio, mi sei mancata in queste settimane, ma come vedi non mi sono dimenticato di te e anzi ho lavorato per te.
Il vestitino è un mio regalo. E’ un po’ piccolo, fatti aiutare a mettertelo dal tuo cornutone. Si lo so che è difficile far stare le strisce sui capezzoli, eh si sono sottili, poi le tue
tettone si muovono e si sfilano, poi poichè sei una vacca i tuoi capezzoli si ecciteranno e diventeranno belli grossi facendo scivolare via il tessuto e tu non puoi mica andare in giro
con le tettone sballonzolanti di fuori? No non puoi, allora vedi ci sono quei due strizzacapezzoli: sono sicuro che sei già eccitata di tuo, altrimenti fatteli strofinare un po’ dal
tuo cornutone, ecco e fissi il tessuto ai capezzoli con le pinzette così non si stacca. Vedrai sarai bellissima vestita così per me con quei due ciondoli che ti pendono da quelle tettone
da latte che ti ritrovi. Ah si, ovviamente devi essere completamente depilata. Rispondo già alla domanda che ti viene in mente: si, lo so che ti vergogni a venire al lavoro vestita così,
ma pazienza.
Ti autorizzo soltanto durante il viaggio mentre il tuo cornutone ti porta qui a metterti se vuoi qualcosa sopra, quello che vuoi, ma appena entrerai in azienda devi togliertelo immediatamente.
A domani, un bacio dal tuo Cozza e una grande strizzata di tette che ti fai dare per conto mio dal tuo cornutone”
Impallidisco. Rabbia, vergogna, incredulità … ma … per un attimo immagino Sabina così e … mi accorgo che ho il cazzo durissimo e la mano sulla patta … mi gira la testa ed ecco che
compare Sabina, oscenamente vestita cammina verso me, verso l’auto, con le tettone sballonzolanti senza freno sotto il top attillato … è scomposta, spettinata, col trucco rovinato
sul viso e man mano che si avvicina vedo che top e gonna, gli unici abiti che indossa, sono pieni di macchie … entra in auto … puzza di sperma, è impregnata di odore di sborra
– “dai metti in moto, andiamo a casa che ho bisogno di farmi una doccia”
Non riesco a dire nulla, nulla … come un automa metto in moto e parto … col cazzo durissimo …
La mattina dopo mentre stiamo tentando, con difficoltà, di mettere quella specie di abito … è talmente piccolo che la sottilissima stoffa le si infila in mezzo alle grandi labbra
e le fa male, deve addirittura tenere il capo un po’ inclinato in avanti per cercare di alleggerire la pressione sulla fica … è completamente nuda, soltanto con queste striscioline gialle
che non fanno altro che evidenziare ancor di più le sue curve prorompenti … i capezzoli sono turgidissimi e non ho problemi a impinzarli sul tessuto con gli strizzacapezzoli, che strappano
un “ahiaaa” a Sabina per ciascuna mammella … è oscena, è arrapante, è … indescrivibilmente vacca …
– “Amore basta non possiamo continuare così, guarda come sei ridotta a dover andare in giro, sei violentata in continuazione, basta! Andiamo alla polizia e denunciamo tutto”
– “Questo è nulla Antonio, io sono stata una settimana con quelli di Radovan, questo è nulla e non voglio tornarci da Radovan … questi sono capaci di tutto …”
– “Ma lo diciamo alla polizia e ci proteggeranno”
– “Non mi fido, non mi fido, dai dammi un soprabito che non posso andare in giro così e andiamo al lavoro, non facciamo arrabbiare Cozza che se si arrabbia è pericoloso”
Entriamo nel palazzo, appena entrati Sabina si toglie il soprabito e … è oscenamente esposta, oscenamente provocante … din din din le fanno gli strizzacapezzoli mentre oscillano i
mammelloni mentre lei cammina verso l’ascensore … sento gli insulti più volgari che le vengono rivolti dagli impiegati che si trovano a passare … vengo preso per un braccio
– “Ma cosa si imbambola a guardare quel puttanone della sua donna, venga qua che le facciamo vedere come deve lavorare. Vede questi sono tutti i monitor, se ci clicchi sopra col dito in
quel display c’è ingrandimento di quello che ha cliccato. In queste cuffie sente l’audio ambientale della telecamera di cui sta vedendo l’ingrandimento. Se arriva una telefonata automaticamente
l’audio ambientale viene sostituito dall’audio del centralino e quando finisce la telefonata ritorna automaticamente l’audio ambientale. Questo è il microfono per parlare.”
E poi tutte le istruzioni su come passare le chiamate …
Rimango li in reception, dopo un 10 minuti in cui arrivano vari impiegati, tutti maschi e tutti vestiti allo stesso modo, completo scuro, camicia bianca e cravatta, non arriva più nessuno.
Sono solo. In una delle telecamere vedo Sabina, oscenamente esposta seduta alla sua scrivania che lavora al computer; gli altri tre impiegati dell’ufficio la guardano
dalle loro scrivanie … ci clicco sopra, sull’altro display mi compare immagine ingrandita e nelle cuffie sento l’audio
– “hey vacca, ti è piaciuto ieri eh? Sai che ti ho sfondato il culo per bene”
– “vedo che se già eccitata tettona, che capezzoloni che hai”
– “mmmmmhhhh ti chiaverei sul posto ma bisogna prima aspettare che arrivino i boss, sei fortunata altrimenti ti faremmo già passare un brutto quarto d’ora, puttana!”
e così via, commenti molto volgari cui Sabina non risponde.
La scrivania del capo è vuota.
Nel mentre vedo arrivare da fuori due persone che si avvicinano, entrano nella reception, le riconosco entrambe,
uno è il capo di Sabina vestito sempre allo stesso modo come ieri con la polo sporca puzzolente
e sudaticcia, mi chiedo se non si cambia e lava mai, e l’altro è Cozza in jeans e camicia bianca quasi completamente sbottonata, è abbottonata solo dall’ombelico in giù,
con pancione e petto villoso ben in evidenza. Il capo di Sabina porta con se una borsa molto voluminosa … Cozza incrocia il mio sguardo e con un ghigno beffardo viene al mio bancone
– “Oh ecco qua il testa di minchia, Rastello lo hai messo alla reception?”
– “Eh si, così può vedere quanto è vacca la sua signora, come ce la impaliamo e come la facciamo godere a quella troia”
– “Ottima idea, bravo Rastello. A proposito di questo, caro il mio testa di minchia sai che sono sorpreso che la tettona stia ancora con te? Ormai dopo tutti i cazzi veri che ha assaggiato
che se ne fa di un testa di minchia come te? Mah. Comunque caro il mio testa di minchia, dammi un consiglio. Ho deciso di marchiare la tua signora, si come con i capi di bestiame veri e
la marchieremo proprio come si fa con il bestiame; ho già deciso il marchio che è -vacca da monta- ma sono ancora indeciso dove, se su una tettona, sulla spalla o sul culo o sulla schiena,
tu, testa di minchia, dove suggerisci?”
Balbetto
– “Ma, ma, no, non, ma, non si può, ma”
– “Non ti preoccupare testa di minchia, che la vacca è vacca veramente, vedrai come godrà… Ora vado a salutarla che mi è mancata molto, sai penso di essermi innamorato di lei, testa
di minchia, ciao, anzi no, chiamala e falla venire qui ad accogliermi così poi ci accompagna lei su e me la ammiro con quei campanacci su quelle tettone da sborra che si ritrova, è
proprio una vera mucca da latte, dai chiamala subito”
Vorrei scomparire, vorrei picchiarlo, penso di chiamare appena posso la polizia …
– “Sa, Sabina ci sono qui delle persone per te, puoi scendere?”
Nel display la vedo che si alza, è oscena, mentre va alla porta i suoi colleghi sono in piedi, la apostrofano volgarmente e le danno sonore pacche sulle chiappe completamente esposte,
completamente nude, sento chiaramente in cuffia il din din din degli strizzacapezzoli
– “tettona, dove vai? Stai andando a farti chiavare?”
– “mmmmhhhh vacca resta qua, dai, dove vai?, fammmi toccare quelle belle tettone che hai”
– “torna eh, torna, che anche noi abbiamo cazzo e sborra per te, ma guarda che gnocca che sei …”
La vedo sui monitor entrare in corridoio, anche li apostrofata da chi passa, entrare in ascensore.
Eccola davanti a me che appare all’apertura delle porte, è uno schianto, sesso allo stato puro, mi fa male da quanto ce l’ho duro.
– “Ma guarda quanto è bella”
esclama Cozza, andando verso di lei … sento il din din din degli strizzacapezzoli mentre anche lei va verso di lui
guardandolo dritto negli occhi … lui le mette le mani sui fianchi, dolcemente la tira a se, le tettone di lei
schiacciate sul suo petto, e iniziano a baciarsi, lentamente all’inizio, come due innamorati, sempre più
appassionatamente … a lungo, continuano a limonarsi come due innamorati che da tanto tempo non si vedono …
vampate di gelosia mi scuotono … intanto le mani di Cozza la cingono per la schiena, abbracciandola a se sempre
più stretta … poi scendono giù e accarezzano prima, poi palpano, poi afferrano quelle meravigliose natiche di Sabina …
sempre continuando a baciarsi in bocca voluttuosamente, ormai oscenamente …
– “Ehm Ehm, Cozza non vorrai mica fotterti la scrofa qui in reception”
dice il capoufficio di Sabina, al che Cozza, finalmente staccando le labbra un attimo dalla bocca lussuriosa della mia donna, dice
– “Sai Rastello, la mia carne è innamorata della carne di questa vacca da monta, ogni cellula della mia pelle, delle mie viscere, del
mio cervello è totalmente infoiata da questa vacca in calore, e la voglio, la voglio adesso … “
– “Beh ti capisco, qui ce la siamo fottuta alla grande in questi giorni e non è mai abbastanza … guarda quei
divanetti nell’angolo, li puoi chiavarti la tettona con comodità”
– “Si ottima idea, vieni anche tu che ce la fottiamo insieme, questa è così tanta che un cazzo solo è troppo poco per lei ihihihih, vero vaccona? Vero?
Diccelo di cosa hai voglia, diccelo, guarda come ti sei oscenamente vestita per provocarci, diccelo!”
– “Tu mi ecciti, baciami ti prego, leccami, sfondami, sono tutta bagnata, Cozza prendimi fammi quello che vuoi
sono la tua vacca da monta baciami ti prego”
– “Vieni qua troia”
con dolcezza Cozza la prende per i fianchi e la porta su uno dei divanetti, mentre il capoufficio si sta togliendo i pantaloni, non indossa mutande
ed il suo cazzone zozzo è già svettante.
Sabina è distesa sul divanetto a schiena in giù, respira affanosamente, la conosco la vedo eccitata …
Cozza si posiziona con la testa tra le sue gambe
– “Ora ti assaggio, quanto mi sei mancata, fatti mangiare questa fica succulenta, mmmmhhhhhh quanto sbrodola”
e inizia a leccarla e baciarla, lentamente e passionalmente, facendo sussultare Sabina ad ogni profonda leccata …
intanto Rastello si è posizionato col culo a cavallo del volto di Sabina e sta puntando la sua nerchia tra le tettone …
inizio a sentire din din din al ritmo col quale Rastello inizia a fottersi i mammelloni di Sabina tenendogliele ben strette
con le sue manone e strusciando nell’andare avanti e indietro le proprie palle e il proprio culo sul viso della mia donna …
din din din … din din din … din din din …
e in mezzo i mugolii di piacere dell’uomo e i sospiri di Sabina leccata sempre più avidamente da Cozza
– “mmmmhhhh dai tira fuori per bene quella lingua di vacca, leccami le palle e il culo, lecca lecca puliscimelo, vacca mmmmhhhhh che tette che hai mmmmhhhhhh”
Cozza si alza col cazzone enorme, tutto eccitato
– “Dai lasciami a me queste tettone da latte”
Rastello si fa leggermente indietro e continua a strusciarsi palle e culo sul viso di Sabina mentre Cozza si siede sulla pancia di lei e inizia a scoparla tra le tettone
mentre con una mano dietro di lui la penetra in fica
– “mmmmhhhh quanto mi fa godere questa vacca”
– “ridammi le tette da fottere dai”
Cozza scende più giù e infila il proprio cazzone in fica a Sabina con un colpo secco e profondo, poi lo tira fuori e lo reinfila tutto dentro di nuovo con un colpo secco e profondo
poi lo ritira fuori, struscia la capella sul clitoride e poi lo rimette tutto dentro, lo ritira fuori e ristruscia sul clitoride, va avanti così per un po’ sino a che lo rimette tutto dentro
e inizia pompare selvaggiamente la mia Sabina mentre intanto Rastello se la sta rifottendo tra le tette tenendole strette con le sue manone come dovesse mungerle …
Cozza continua fotterla con posenza, intanto Rastello si è disteso al fianco di lei e le ha infilato il cazzo in bocca e se lo fa ciucciare, con difficoltà perchè Sabina è squassata dalle
spinte della chiavata di Cozza …
– “Dai ora fammela fottere a me questa vacca che le hai allargato per bene la fica”
Cozza si stacca finalmente e si siede, Sabina si gira mettendosi con le tettone sulla coscia di Cozza e inizia a ciucciarli l’enorme uccello …
Rastello ora si trova non più la bocca di Sabina ma la sua
fica dalle parti della sua nerchia e non ci pensa un attimo che inizia a fotterla selvaggiamente …
Sabina ha difficoltà a tenere in bocca il cazzone di Cozza a causa delle violenti spinte di Rastello, le sue
tettone sballonzolano paurosamente sbattendo sulla coscia di Cozza sino a che Rastello ne afferra una con le mani palpandola senza ritegno mentre continua a … fotterla
– “mmmmhhhhh è troppo eccitante sta troia, ora rifammela fottere a me, dai mollala Rastello, fammela fottere”
Rastello si alza, fa alzare Sabina prendendola su per le ascelle e la piazza sul cazzone di Cozza … Sabina si impala li sopra e inizia ad andare su e giù, su e giù, forsennatamente
– “minchia quanto è fradicia sta vacca, stai godendo eh vacca”
Intanto Rastello in piedi davanti a lei le ha afferrato entrambe le tettone pastrugnandole mentre le ha infilato il cazzo in bocca …
Sabina si scopa Cozza mentre con una mano anche masturba Rastello mentre lo ciuccia, anche Cozza le afferra le tettone,
4 mani che le sconvolgono gli enormi seni … Sabina è infoiatissima … Rastello le stacca il cazzone dalla bocca e glielo infila tra le tettone, che vanno su e giù
per il movimento di Sabina che si sta fottendo impalata il cazzone di Cozza, sino a che Rastello non resiste più e ululando il proprio orgasmo le inizia a sborrare tra le tettone …
è così eccitante la scena che sto per sborrare anche io … Sabina urla di piacere è squassata da un orgasmo bestiale mentre continua a fottersi Cozza che sconvolto da tale orgasmo non
resiste più e le sborra in fica anche l’anima … aggrappato alle sue tettone ricoperte dello sperma di Rastello … mi sono sborrato nei pantaloni …
Sabina è impalata alla pecorina tra due uomini che se la stanno fottendo in fica e in bocca. Le tettone fuoriescono dal vestito in latex nero e
sballonzolano avanti e indietro al ritmo della scopata …
Guardo nel monitor la mia Sabina che viene fottuta da Cozza e da quello che credo essere un cliente.
Ripenso a questa mattina quando l’ho dovuta aiutare a mettersi l’abito che Cozza le aveva ordinato di mettere:
una aderentissima tuta in latex nera con una cerniera davanti e con una larga fessura aperta in corrispondenza di culo e fica;
ricordo che le stava strettissima e la cerniera ero riuscito a tirarla su solo fino all’inizio delle tettone perchè di più era impossibile.
Vedo Cozza che se la sta scopando in bocca e con le sue manone le afferra i mammelloni sballonzolanti e glieli pastrugna senza ritegno mentre l’altro uomo
continua a fottersela poderosamente senza pausa tenendola avvinghiata per i fianchi.
Nelle cuffie sento i suoni, i rumori del sesso, i mugolii della mia donna, le oscenità dei due maschi, i respiri affannosi, i risucchi del pompino che Sabina sta facendo a Cozza,
i colpi tra le chiappe del mio amore e il bacino del maschio che se la sta fottendo da dietro.
La conosco la mia Sabina, e sta inequivocabilmente provando piacere, le piace essere presa brutalmente.
Intanto il maschio dietro di lei, mentre continua a fotterla energicamente, ha fatto scivolare le sue manone dai fianchi alle chiappe di lei allargondogliele ben bene e iniziando con
i due pollici, prima uno e poi l’altro, uno alla volta, a penetrarle l’ano sputandoci anche sopra … vedo Sabina sussultare a questa penetrazione …
– “Baldracca ti faccio anche il culo, ma guarda che culo stretto che ti ritrovi, ora te lo sistemo per bene tettona … mmmhhhhh … sei tutta bagnata troia, senti come è
vacca questa qua, Cozza questa ha la figa che è un lago bollente … mmmmmhhhhh che vacca …”
– “Aprila per bene che poi ci schiaffo dentro anche il mio cazzone, ho voglia di sborrarle in culo a sta troia … sii siii cosìììì continua a ciucciarmelo così puttana … mmmmhhhh ahhhh
sssiiiii siiii cosìììì … ti piace eh? Senti come ti strizzo le tettone vacca da monta che non sei altro … ti faccio male eh vacca? Ti piace eh? Ciuccialo ciuccialo dai … mmmmhhh”
Sabina risponde mugolando sul suo cazzo
– “mmmmhhhhhh siiiii mmmmhhhhh siiiii”
Intanto il maschio dietro di lei ha iniziato a infilarle nel culo entrambi i pollici e non più uno alla volta, mentre continua a scoparsela.
Vedo Sabina che si lamenta un po’ di questa penetrazione anale ma, completamente bloccata tra i due maschi, impalata in fica e in bocca, non può far nulla se non mugolare.
– “Mmmhhhhh che vacca da sballo sta qua, oh Cozza le sto allargando il culo”
– “Dai vieni qui al posto mio che questa qua mi sta facendo venire … ohhhhh … ma voglio sborrarle nel culo … ooohhhh siiii cosìììì siiiii ciuccia cosìììì vacca siii che bocca che hai …”
– “Ok vengo li e me la sbatto tra quelle tettone che stai martoriando Cozza”
Vedo i due che danno un attimo di respiro alla mia Sabina alzandosi per invertire le posizioni.
– “Dai vacca rimani li che ora ti fotto per bene il culo, hai voglia eh?”
– “Ha voglia si, guarda come mi ha sbrodolato il cazzo sta troia, gode come una troia sta tettona, oh guarda qua che belle tettone, adesso mentre Cozza ti incula tu mi scopi questo
mio bel cazzone già fradicio di te con quelle tue belle tettone, mamma mia quanto sei vacca, hai voglia eh?”
Mentre le dice questo, sedendosi sulla poltrona davanti a lei, la prende per il mento fissandola dritta negli occhi a pochissimi centimetri dal suo volto, le sputa in faccia e le dice
– “Dai cagna dimmi quanta voglia hai”
– “Siii ho voglia del tuo cazzo, ho voglia del tuo cazzoooo, dammelo dammelo …”
e, mentre Cozza armeggia dietro di lei, si prende le tettone con le mani e le fa cadere sul cazzone del maschio che sparisce in quella massa di carne, inizia a fare su e giù, su
e giù, in una spagnola eccitantissima … ogni tanto si vede la cappella bagnatissima del cazzo fuoriuscire da quelle tettone strette attorno a lui dalle mani di lei … lui intanto
con le sua mani ha iniziato a strizzarle, dolorosamente perchè la sento mugolare, i capezzoli turgidi, è proprio eccitata la mia Sabina … è proprio eccitante la mia Sabina.
Intanto Cozza le ha allargato le chiappe con le mani e ha avvicinato la cappella del suo cazzone al buco del culo della mia donna e piano piano sta spingendo per penetrarla analmente.
– “Mmmhhhhh Vincenzo anche se glielo avevi allargato è tornato stretto sto buco di culo … mi piace stretto … mmmhhhhh si sta entrando un po’ alla volta … mmmmhhhh lo senti vacca
che entra?”
– “aaaahhhhhhihhhaaaa pianooo pianooo per favoreee aaahhhhh pianooooo ahhhhhhiiihhaaaa pianoooo ti pregoooo pianoooo”
– “Sentila la vacca che chiede di andare piano, dai Cozza sfondale per bene il culo, altro che piano … dai ora ti strizzo ancora di più questi capezzoli vaccona! E continua a fottermi
con queste tue belle tettone dai non ti fermare vacca che non sei altro … oooohhhhh siii cosiiiii …”
– “Ahhhiaaaaaahhhhh ahiiiiaaaaaahhhaaaaa non cosìììì forteee che mi faiii maleeeeee ahiiaaaaaaa”
– “Taci vacca, che ti mungo come cazzo voglio, scopa vacca scopami con queste tettone da vacca … oooohhhh ohhhhhh siiiii cosììììì … dai Cozza sfondala sfondalaaaa”
– “Mmmmmmhhhhh che stretto che è sto culo … mmmmhhhhhh ma ti piace vacca da sborra che non sei altro, senti qui come sei fradicia … mmmmhhhh”
Cozza, mentre ha iniziato a pomparla nel culo vigorosamente, con una mano le sta pastrugnando la fica depilata ed è evidentemente fradicia, la mia Sabina sta godendo …
Cozza aumenta il ritmo, Sabina ha difficoltà a continuare la spagnola al maschio seduto davanti a lei per i sobbalzi violenti dovuti all’inculata brutale che sta subendo …
– “Ooohhhh siii che mi piace cosìììì, siiii, ti sfondo il culo puttanaaaaa, lo sentiiii? Ti piaceee eeehhhh?”
– “Ahhhhaaaihaaaa siiii cosìììì siiii sfondami tuttaaaaa siiiii, padrone, sfondamiiiiii oooohhhhhhhh ngghhhhhhh ooohhhhhhh … aaahhhhhaaaaa ahhhiiiiaaaaahhh siiiii sbattimiii siiii più
forteeeee aaaahhhhhh”
– “Vacca vaccaaaaa vaccaaaaa ooohhhhhhhh”
– “Daiiiii cosìììì che tettone da vacca che hai, siiiiii cosììììì siiiii oooohhhhhhh daiii siiiii ahhhhh che sborrooooo ti sborroooo tuttaaaaa siiiii aaaahhhhhh vengoooooo!”
E il maschio inizia a sborrarle in mezzo alle tettone, schizzi dappertutto, sul collo, sul mento, sta sborrando che sembra un idrante … le tette sono ricolme di sperma …
– “Ciucciaglielo per bene, ripuliscilo per bene vacca, con la lingua troia”
dice Cozza mentre continua a fotterle animosamente il culo …
Vedo Cozza che si piega in due, tremando, poggiandosi sulla schiena di Sabina e afferrandole le tettone zozze di sborra stringendole con tutta la sua forza, le sta sborrando nelle viscere …
– “Sborro amore, sborro amore … ti amooooo vaccaaaaaa … sborroooooo”
A sentire questo impazzisco, non capisco più nulla … bastaaaaaaa … chiamo la polizia … digito il 113 e confusamente urlo che stanno violentando mia moglie …
Sono nell’auto della polizia, seguiamo l’altra auto della polizia dove dentro c’è Sabina.
Arriviamo al commissariato. Vedo Sabina scendere, oscenamente sexy, tra le braccia di due poliziotti che la trascinano dentro, tra me e me penso che sembra quasi trattata
da delinquente.
Quelli con me mi portano in una stanzetta con una piccola scrivania e iniziano a interrogarmi
– “Dunque lei dice che stavano violentando sua moglie”
– “Si”
– “Beh gli altri testimoni parlano invece di una vacca in calore, e a vederla, non è che si può dargli torto. Sa che rischia una denuncia per diffamazione?”
– “Ma, ma cosa dite, chiedete a lei che è stata costretta”
– “Stia zitto, che tutte le testimonianze, a parte la sua, dicono che la tettona è una vacca in calore e lei è un cornuto. Comunque adesso andiamo a fare il confronto
direttamente con la troia, venga ci segua e stia zitto a meno che non le vengano fatte domande”
Sono sbalordito e confuso.
Vengo portato attraverso vari corridoi, poi giù per delle scale che sembrano portare ad uno scantinato, piuttosto buio, un corridoio con delle porte chiuse ai lati. Si fermano davanti a una
di queste porte, vedo un filo di luce passare da sotto la porta, sento dei gemiti dentro, dei colpi e dei gemiti.
Improvvisamente il poliziotto alle mie spalle mi afferra le braccia e me le porta dietro alla schiena
– “Stai fermo coglione”
mi dice l’altro poliziotto, e vengo ammanettato
– “Zitto coglione, parla solo se ti vengono fatte domande”
Bussano alla porta
– “Chi è?”
– “Siamo noi, abbiamo portato il cornuto”
La porta viene aperta, per un attimo rimango abbagliato dalla luce improvvisa, vengo spinto dentro.
E’ una cantina maleodorante, piena di sedie e tavolacci, ci sono in tutto 5 poliziotti in divisa dentro, tutti piuttosto corpulenti, fa caldo, umido.
Uno di essi si gira verso di me e con un ghigno mi dice, indicando alle mie spalle
– “Stiamo interrogando la tettona, vediamo cosa confessa, tu stai zitto cornuto merdoso”
Vengo spinto verso una parete dove passano dei tubi e vengo fatto girare e ammanettato ad uno di questi tubi e vedo … vedo sull’altro lato della stanza, di fronte a me
Sabina, completamente nuda, con le braccia alzate in alto, i polsi ammanettati e legati a un tubo che passa sul soffitto, la testa chiusa in una specie di maschera antigas
da cui escono solo mugolii, sembra di vetro o plastica ma è tutta appannata, le caviglie sono legate con delle corde a due travi che dal pavimento vanno al soffitto costringendo le
gambe ad essere divaricate. Ma ciò che più impressiona sono le sue tettone: gliele hanno legate alla base con delle corde strettissime e i mammelloni sembrano esplodere e sono
violacei, durissimi, le aureole non le ho mai viste così enormemente dilatate.
Uno dei poliziotti ha la camicia della divisa sbottonata e con un bastone di bambù la colpisce ritmicamente sui mammelloni strappandole ad ogni colpo dei mugolii, probabilmente
sono urla di dolore che si trasformano in mugolii attraverso quella specie di maschera, e mentre continua a colpirla seccamente sulle tettone le dice
– “Allora vacca, cosa ci racconti, ti piace eh? Ah poverina, non puoi parlare, hai la bocca bloccata, dai che dopo che ci siamo divertiti un po’ ti lasciamo confessare
che sei una troia in calore”
E continua a colpirla senza pietà sulle tettone gonfissime.
Si avvicina un altro poliziotto, con la divisa tutta sudata, e inizia ad accarezzarle col palmo delle mani i capezzoli mentre l’altro continua a bastonarle il sopra delle tettone …
dopo un po’ di questo trattamento i capezzoli si inturgidiscono in modo innaturale, le tettone sembrano dover esplodere da un momento all’altro. Il poliziotto gli afferra i capezzoloni
tra le dita e li stringe, li torce e li tira verso di se … vedo Sabina sussultare e tremare e emettere mugolii ininterrotti e ancora pù forti attraverso quella specie di maschera
– “Dai Luigi dammi gli attrezzi che le distruggiamo queste tettone, che a sta vacca le piace, eh ti piace vacca eh ti piace? Senti come mugoli tettona in calore, senti come ti sto trattando
i capezzoloni, che grandi che li hai eh, ti stai eccitando troia eh …”
e nel dire questo sta tirando a se in modo innaturale e abnorme i capezzoloni della mia Sabina deformandole le tettone già deformate dalle corde strettissime mentre l’altro poliziotto
continua a percuoterle col bambù senza pausa … Sabina muggisce continuamente … intanto un altro poliziotto prende da un tavolaccio pieno di aggeggi strani una sbarra di ferro cui sono
attaccate due morsettiere enormi … si avvicina a Sabina … il poliziotto lascia un capezzolone dalle mani e l’altro ci attacca una morsettiera, Sabina muggisce come mai …
fanno lo stesso anche all’altro capezzolone … Sabina muggisce, muggisce deve essere dolorosissimo … il poliziotto che la fustigava col bambù smette, prende dal tavolaccio una catena,
la avvolge intorno alla sbarra di ferro cui sono collegate le morsettiere, e la tira verso l’alto in modo inverosimile andando ad attaccarla ad un tubo che passa sul soffitto … le tettone
sono innaturalmente deformate con i capezzoloni tirati verso l’alto, ruotati di 90 gradi rispetto alla loro posizione naturale … è osceno … muggiti forsennati di Sabina … ho
l’impressione e il terrore che da un momento all’altro i capezzoli si stacchino dalle tettone … muggiti …
– “Secondo me sta troia gode …”
dice uno dei poliziotti accarezzandole la fica con la mano … tutti i 5 poliziotti sono intorno a lei e le accarezzano il corpo, le toccano le tettone oscenamente deformate con commenti
osceni
– “Dai mettiamole in fica qualcosa che questa vuole godere”
Vedo uno dei poliziotti che dal tavolaccio prende un grande fallo, è un vibratore perchè lo sento ronzare, e inizia a strofinarglielo sul clitoride inginocchiandosi davanti a lei.
– “Hey Mario questa mi ha eccitato, spostati che le schiaffo in fica un cazzo vero … dai che me la scopo in piedi così le facciamo sballonzolare un po’ queste tettone … vediamo un po’ …”
Lo vedo aprirsi la patta dei pantaloni, tirare fuori un uccellone già turgido, la prende per i fianchi, si china un po’ sulle ginocchia e … glielo sbatte dentro … inizia a montarla su e giù
su e giù su e giù … Sabina mugola sempre di più ininterrottamente perche il movimeno del tipo che la fotte le fa oscillare il corpo, le tettone che vengono se possibile ancora più
dolorosamente tirate dalle morsettiere
– “Mmmmmmhhhhh ma la troia è un lago ragazzi … ma questa è proprio in calore … mmmmhhhhh che bella fica che hai … mmmmhhhhh ti piaceeee ehhhh vaccaaaa … mmmmhhhhhh”
Mentre continua a fottersela tenendola ben stretta per i fianchi altri due poliziotti iniziano ad attaccare ai mammelloni deformati delle mollette, dappertutto … Sabina mugola
emettendo suoni lancinanti …
– “Mmmmmhhhhh vaccaaaaa godooooooo sborrrroooooo siiiiiii”
Il poliziotto si blocca, irrigidito, le sta sborrando in fica … ancora qualche sussulto … estrae il cazzone … si vede la sborra colare dalla fica di Sabina
– “Mmmmmhhhh che sborrata ragazzi, questa ha una fica da paura”
– “Dai spostati adesso che me la lavoro un po’ io”
Dice il poliziotto più grosso di tutti.
Le stacca le morsettiere, di colpo le tettone ricadono giù, sono completamente viola … i capezzoli enormi, enormi …
Una ad una le stacca tutte le mollette. Poi si mette alle sue spalle, tra lei e il muro e abbracciandola da dietro con le sue manone inizia ad accarezzarle le tettone … ogni tanto
le stringe facendo muggire di dolore Sabina …
– “Mmmmmhhhhh che dure che sono, ma possiamo renderle ancora più dure … che dici troia se stringiamo ancora di più le corde?”
Vedo Sabina fare forsennatamente di no con la testa, mentre lui continua a palparle da dietro le tettone gonfie all’inverosimile con sempre maggiore brutalità … muggiti di Sabina …
– “Dai Luigi stringi un po’ di più quelle corde, ti dico io quanto mentre la palpo a questa vacca”
Quello che si chiama Luigi lo vedo avvicinarsi davanti a lei e armeggiare sulle corde alla base delle tettone … Sabina inizia a muggire come mai aveva fatto sinora mentre il tipo
che la abbraccia da dietro i mammelloni a piene mani dice
– “Bene così, ancora un po’ Luigi, dai stringi ancora un po’…mmmmhhhhh, dai ancora un po’ … mmmmhhhh … ancora un po’ dai … ti spacchiamo queste tettone vacca in calore …
dai ancora un po’ … oh si così è perfetto perfetto … ok così … oh si così”
Luigi si allontana, il tipo la accarezza voluttuosamente da dietro ancora per un po’ … poi si stacca e dice
– “Scudisciatele per bene quelle belle tettone, mentre preparo gli attrezzi”
Immediatamente due dei poliziotti iniziano a colpirle le tettone, i capezzoloni, con i bambù … Sabina muggisce, sussulta nonostante sia legata sembra dover strappare le corde per i
sussulti ad ogni colpo che riceve … le tettone sono gonfie all’inverosimile, completamente viola, le aureole gigantesche i capezzoloni enormi e continuano a venir frustati con forza
dai due poliziotti … L’energumeno intanto è sul tavolo con i vari attrezzi che armeggia.
Vedo che apre un grande barattolo e lo rovescia sul tavolaccio, una miriade di puntine da disegno colorate.
Poi prende dei cerchi di plastica grandi come il palmo della mano … gli toglie una specie di coperchio e rimane un cerchio pieno di fori … nei fori infila le puntine da disegno e
poi rimette il coperchio ottenendo un cerchio liscio su un lato e con una quindicina di puntine dall’altro … ne fa un altro così … ho un brivido intuendo cosa vuole fare … poi prende
del nastro adesivo … si avvicina a Sabina che sta continuando a mugolare, muggire, sussultare sotto i colpi continui e ininterrotti sui suoi mammelloni …
– “Spostatevi adesso”
dice agli altri due poliziotti … per un attimo Sabina ha un momento di pausa … intanto uno dei poliziotti si è seduto su una sedia a guardare e si sta masturbando lentamente.
L’energumeno le sfiora con le dita la pelle delle tettone, Sabina ha un sussulto, deve essere sensibilissima e dolorosissimo solo lo sfiorare … inizia a sfiorarle appena appena i capezzoli e
Sabina sussulta, sussulta …poi prende uno dei cerchi con le puntine inizia a sfiorarle il capezzolo e l’aureola con le puntine … sfiora, sfiora … ogni tanto spinge un po’ … muggiti
di Sabina … inizia a premergli il cerchio sull’aureola, muggiti selvaggi di Sabina, preme, lentamente preme, è sconvolgente … poi prende il nastro adesivo e fissa il cerchio con le
puntine sopra all’aureola con due nastri di adesivo sulle tettone a croce, tirando per bene il nastro … Sabina sembra perdere il controllo … poi fa lo stesso con l’altra tettona e l’altro
cerchio. Immagino le puntine che penetrano la carne delle tettone di Sabina che continua a muggire forsennatamente …
Il poliziotto energumeno ha fatto tutto questo con estrema delicatezza e dolcezza rispetto al trattamento sin qui subito dalla mia donna … a questo punto ritorna alla sue spalle, tra
Sabina e il muro e con le sue manone la abbraccia da dietro afferrandole i mammelloni, e inizia a stringerla a se, lentamente, lentamente ma con forza sempre maggiore, senza pietà …
le puntine stanno penetrando le tettone della mia Sabina, lui stringe stringe le tettone gonfie all’inverosimile, bucandole a fondo con le puntine, piango mentre Sabina muggisce, e mi
rendo conto di avere il cazzone durissimo, sono eccitato … il poliziotto energumeno mentre la stringe sempre più a se con i mammelloni che non si capisce come
non siano ancora esplosi e bucati dalle puntine da disegno, inizia a baciarla e leccarla sul collo mentre Sabina mugola e muggisce senza tregua … poi la molla
– “Vacca mi hai eccitato, ora ti inculo”
dice, si tira giù i pantaloni, si china un po’ dietro di lei e armeggia un po’ … immagino stia cercando di infilarle il cazzone in culo …
– “Luigi vieni qui e allargale il culo”
Vedo il poliziotto che si chiama Luigi avvicinarsi davanti a lei, inginocchiarsi e abbracciarla prendendole le chiappe con le mani e allargandogliele … sento l’energumeno sospirare,
evidentemente sta iniziando a penetrarla in culo …
– “Mmmmmhhhhh ecco si, ecco si … troia lo senti il mio cazzo nel culo? Lo senti?”
Sabina mugola, l’energumeno inizia a muoversi ritmicamente su e giù su e giù la sta inculando, e mentre la incula la riabbraccia le riafferra le tettone, muggito selvaggio di Sabina…
questa volta la stringe a se senza ritegno, non capisco come sia possibile, se la incula selvaggiamente stringendola brutalmente e bestialmente per le tettone gonfie all’inverosimile per la
legatura e bucandole con le puntine da disegno schiacciate tra le sue manone e i mammelloni … il poliziotto che si masturbava sborra tra le sue mani … l’energumeno continua a fotterla
sempre più violentemente in mezzo ai muggiti di Sabina sino a che lo vedo irrigidirsi nell’orgasmo mentre si scarica le palle nel culo della mia Sabina emettendo suomi gutturali di piacere …
– “Ahhhhhhh che sborrata ragazzi, questa è una vacca da monta da sogno, minchia che culo stretto che c’ha sta lurida tettona”
e sfilando il suo cazzo ancora gocciolante dal culo della mia femmina dice
– “Dai è tutta vostra ragazzi, spaccatela e poi vediamo se confessa”
Mentre lui si allontana esausto e si siede su una sedia col cazzo a penzoloni, i due poliziotti che ancora non avevano sborrato si avvicinano a lei.
Sabina ha un attimo di pausa, la vedo respirare affannosamente, quasi a riprendere fiato.
Uno dei due lo vedo prendere il bambù, si posiziona al suo fianco e … szack un colpo secco sulle natiche di Sabina, szack, szack, colpi secchi e regolari sulle chiappe della mia donna …
Sabina sussulta e mugola ad ogni colpo.
L’altro poliziotto intanto si mette davanti a lei, vedo la sua schiena, la sua divisa completamente impregnata di sudore, e inizia a toglierle, meglio strapparle, i cerotti che tenevano
attaccati i cerchi con le puntine ai suoi seni, rimangono le aureole coperte e infilzate dai cerchi … poi afferra i cerchi e li estrae … ecco ricomparire i capezzoli e le aureole …
si vedono i segni dei buchi nella carne ma con mia grande sorpresa non c’è sangue, le tettone sono completamente violacee e livide, le sfiora pian piano con le sue mani facendo muggire la
mia Sabina mentre l’altro continua imperterrito a, szack, szack, szack, martoriarle le chiappe col bambù.
Poi inizia a slegare le corde che le stringono inverosimilmente le tettone … ci mette un po’ di tempo, fa tutto molto lentamente sino a liberarle completamente le tettone che riprendono
all’incirca la loro forma normale cadendo un po’ verso il basso … si vedono chiaramente i segnacci alla base delle mammelle delle corde che sino a un attimo prima le hanno strette in
modo bestiale …
Il poliziotto le prende con entrambe le mani una tettona alla base e inizia a massaggiarla dalla base sino al capezzolo … più che massaggiarla sembra stia impastando la pasta …
sembra quasi le voglia allungare, lo fa con vigore, Sabina mugola e muggisce, deve essere doloroso … poi all’improvviso mentre con una mano sorregge il mammellone da sotto stacca l’altra
mano e la colpisce sonoramente sopra la tettona con un ceffone, sussulto e muggito immediato di Sabina, e via con un altro ceffone violento sulla parte superiore della tettona, e ancora, ancora
almeno una ventina di ceffoni violenti a squassare la tettona … poi smette per un attimo, sembra un momento di pausa ma l’altro poliziotto continua imperterrito a dare scudisciate
regolari sulle chiappe … ecco che inizia con lo stesso lavoro sull’altra tettona, Sabina continua a muggire, le tettone trattate così sono ancora più gonfie del normale … quello che
le sta torturando la tetta dice
– “Questa ho voglia di fottermela alla pecorina, dai sleghiamola”
Sabina ha finalmente una vera pausa, respira affannosamente, mentre i due iniziano a slegarla completamente … è libera, nel girarsi un po’ vedo le natiche della mia Sabina completamente livide
per le scudisciate … uno dei due armeggia su quella specie di maschera antigas e gliela toglie, compare il volto bellissimo e sfinito della mia Sabina, gli occhi pieni di lacrime
e il viso solcato di pianto, il trucco completamente sfatto, in bocca ha una pallina rossa tra i denti legata da una corda che le corre dietro la nuca, della bava le cola dai fianchi della
bocca …
Uno dei due poliziotti la accarezza dappertutto sussurrandole apprezzamenti osceni. E’ evidente che i mammelloni di Sabina devono essere molto doloranti perchè ogni volta che vengono
accarezzati, anche dolcemente o anche solo sfiorati scatenano muggiti e contorsioni in Sabina, e non sempre sono solo sfiorati o dolcemente accarezzati! Stessa cosa avviene al solo
contatto con le natiche che vengono spesso schiaffeggiate dal poliziotto con sghignazzate e commenti osceni di tutti.
L’altro poliziotto, si avvicina al tavolaccio con tutti gli attrezzi, ci pensa un po’ su e poi prende due grandi scatole di plastica bianca, devono essere abbastanza pesanti da quello che vedo
e contengono qualcosa di metallico perchè sento tutto un tintinnio … dice, rivolgendosi ai tre poliziotti che hanno già sborrato e che stanno assistendo alla scena
– “spostatemi qui al centro quel tavolo”
indicandone uno nella stanza di legno chiaro, piuttosto stretto e senza nulla sopra.
Lo prendono e lo posizionano col lato corto proprio davanti a me.
Il poliziotto prende le due grandi scatole e ne rovescia il contenuto su di esso: centinaia di puntine da disegno di tutti i tipi ricoprono il tavolo, alcune cadono per terra, il tavolo
è quasi completamente ricoperto dalle puntine …
– “Hey vacca vieni qua”
L’altro poliziotto che se la stava palpando la porta li tra lui e il tavolo, poi si posiziona davanti a lei, Sabina è a sandwich in mezzo ai due poliziotti in divisa, entrambi si tirano
giù completamente i pantaloni facendo emergere due cazzoni già ben in tiro e ben eccitati, quello dietro di lei di dimensioni considerevoli, le portano le mani dietro la schiena e la
ammanettano, poi quello dietro di lei le slaccia la corda che le tiene legata la pallina in bocca
– “Hey vacca, ora ti libero la bocca che dobbiamo usarla”
il tipo davanti a lei non appena lei sputa la pallina e prova a respirare a pieni polmoni attacca la sua bocca a quella di Sabina e inizia a limonarla, sembra quasi una ventosa a
sentire i rumori delle lingue e delle salive, la sta respirando … intanto l’altro dietro di lei armeggia col suo cazzone piazzandolo e strofinandolo tra le chiappe di Sabina …
– “Dai fammela scopare adesso, e tu vacca ciucciagli l’uccello mentre ti sbatto, fallo godere vacca”
Il poliziotto smette di limonarla e fa il giro del tavolo posizionandosi dietro di esso col cazzo svettante, il poliziotto dietro di lei la spinge sulla schiena per farla chinare a
90 gradi e fottersela alla pecorina, ma in questo le sue tettone vanno a finire proprio sopra il tavolo pieno di puntine … Sabina sussulta, emette un urlo e fa uno sforzo per tenersi su
ma il poliziotto davanti a lei oltre il tavolo le afferra la nuca e le spinge la testa sul suo uccellone infilandoglielo senza ritegno in bocca e iniziando a pomparla lasciandola senza fiato,
quello dietro di lei la spinge giù sulla schiena e le tettone si schiacciano sul tavolo, infilzandosi in decine di puntine, e inizia a fottersela da dietro con foga al punto che il
tavolo sobbalza e le tettone di Sabina, schiacciate sul tavolo dal loro peso e dalla pressione delle manone del poliziotto sulla sua schiena,
si muovono strusciando su di esso avanti e indietro continuando a infilzarsi in puntine continuamente, è selvaggio e brutale il
tutto, Sabina vorrebbe urlare ma ha il cazzone dell’altro in bocca e si sentono solo muggiti intorno al cazzo del poliziotto che se la scopa in bocca, muggiti che hanno il solo
effetto di eccitare ancora di più quelle bestie … e anche il mio cazzone è durissimo …
– “Vacca troia sei tutta bagnata, sei fradicia, puttana tettona ti piace ehhhh?”
– “Siiii cosììì che bocca che haiiii, siiiii siiii”
– “GGGHHHHHHHHHHHHH MMMGGGNNNGGHHHHHHHHH AAHHHHHHNNGGGGGHHHHH”
– “Eh puttana tettona ti piace quello che ti stiamo facendo alle tue tettone da sborra eh eh?
– “NNNNGHHHHHHHH MMMMGGGGNNNGGGGGHHHHHHAAAAAHH AHHHNNNGGGHHHHANNNGGGHHHH”
– “Mmmmhhhhhh quanto è calda e che culo che ha”
E quello che se la sta fottendo da dietro inizia a schiaffeggiarle il culo mentre se la scopa, deve essere dolorosissimo, Sabina sussulta e muggisce e il tipo che le ficca il
cazzo in bocca deve afferrrarla per la nuca per impedirle di lasciare il suo cazzo … le tettone ormai sono impregnate di puntine da tutte le parti e continuano a strusciare
selvaggiamente e brutalmente su quel tavolaccio ricoperto di puntine da disegno di tutti i tipi …
Intanto anche gli altri tre poliziotti si sono avvicinati a vedere da vicino, uno si è inginocchiato, all’altro lato del tavolo rispetto a me, per vedere meglio quello che accade
a quelle tettone e, eccitatissimo da quello che vede, il porco inizia a masturbarsi, hanno evidentemente di nuovo tutti i cazzi in tiro
– “Mmmmhhhhhhh siii siiii cosìììììì sentiii come ti fotttoooooo vaccaaaaa siiiiii mi faiiiii godereeeeee siiiii tettonaaaaa siiiii”
il poliziotto la pompa con così tanta foga, ha perso ogni controllo, evidentemente sta per sborrarle dentro, è una bestia, un animale da quanto la fotte brutalmente al punto
che si rovescia il tavolo mentre le sborra in fica urlando
– “Vaccaaaaaaaa sborrroooooooo ti mettoooo in cintaaaaaaa vacccaaaaaaa sborrrooooooo”
Sabina finisce in ginocchio per terra, il poliziotto col cazzone ancora gocciolante di sborra dietro di lei la tira per i capelli, le sue tettone sono davanti a me ricoperte di
puntine da disegno che le si sono infilzate ovunque, non ho tempo di osservarle il volto che l’altro poliziotto le si piazza davanti e le reinfila il cazzone in bocca …
quello dietro di lei continua a tirarla per i capelli all’indietro mentre quello davanti se la scopa in bocca come se la scopasse in fica … è violento, osceno brutale … ma uno
dei poliziotti osservandomi dice
– “Hey guardate il cornutone, è eccitato”
– “Hey vacca da latte, guarda il tuo cornutone come si eccita a vederti così, dai fallo godere”
– “Troia, adesso allora molla il mio cazzo e prendi quello del cornutone, che voglio sborrarti in fica anche io, voglio ingravidarti anche io vacca da monta che non sei altro”
Si sposta, uno dei poliziotti mi tira giù i pantaloni, è tutto così confuso, sono sempre con le mani ammanettate dietro alla mia schiena legate a un tubo … Sabina, la
mia Sabina, viene spinta verso di me, è oscena con le sue tettone martoriate infilzate da decine e decine di puntine da disegno, il viso rigato da lacrime ma è solo un attimo
in cui i nostri sguardi si incontrano perchè viene subito spinta giù
– “Troia, ciuccia il cazzo al tuo cornutone, ciuccialo e senti quanto si è eccitato a vederti trattata così, bel pezzo di merda che ti sei presa come maritino”
– “Vacca di uomini come noi avevi bisogno, di cazzi veri”
Intanto il poliziotto si è posizionato dietro di lei e dai sussulti che sento della sua bocca sul mio cazzo è evidente oltre a quello che vedo che ha iniziato a pomparla furiosamente
– “Ti piace eh essere trattata così eh vacca? Minchia quanto sei fradicia, hey questa qua è proprio una cagna in calore ragazzi”
Sento le sue tettone sballonzolare alle spinte selvagge di quello che se la sta fottendo, le sento sbattere sulle mie cosce, sulle mie palle mentre me lo ciuccia voracemente,
sento il freddo e il metallo delle puntine infilzate nelle sue tettone che mi colpiscono … intanto uno dei poliziotti si è posizionato sotto di lei e le sta
attaccando qualcosa ai capezzoloni, sembrano dei morsetti con dei grandi pesi attaccati, che tintinnano come campanacci nelle oscillazioni brutali di quelle tettone
– “Ahahahah sentite la vacca con i campanacci … una vera vacca da mungere, una vera vacca da latte”
La cosa è così brutale, così eccitante che non resisto e inizio a sborrare, vergognandomi, in bocca alla mia Sabina … lei continua a ciucciarmelo come una ventosa, sento la sua lingua
passare voluttuosamente sulla mia cappella leccando ogni goccia del mio sperma che continua a fuoriuscire dentro la sua bocca, poi si stacca e vedo rivoli del mio sperma che le
colano dai lati della bocca … ora ha la bocca libera e inizia a mugolare, non è indifferente alle penetrazioni profonde e brutali del poliziotto che se la sta fottendo alla
pecorina senza alcun ritegno, tenendola stretta per i fianchi … le tettone oscillano vorticosamente, tintinnio continuo dei campanacci attaccati ai capezzoloni …
– “Vaccaaa vaccaaaa senti come ti fotto? Lo senti il mio cazzoneeee? Vaccaaaaa”
– “Mmmmhhhhh ahhhhhhh mmmhhhhhh siiiiii mmmhhhhhh”
– “Ti piace eh? Dimmi che ti piace vacca”
– “Siiii mmmmhhhhh siiiiii mmmhhhhhhhh, ancoraaaaa siiiiiii, mmmmhhhhhhh mmmmhhhhhhh oooohhhhhh”
– “Lo senti cornutone quanto è vacca eh? Ora te la ingravido per bene oh siii oooohhhh siiiiiii ohhhhh siiiiii vengoooooooo ti riempioooo tuttaaaaaa ooooohhhhhhhh”
Lo vedo incurvarsi e irrigidirsi mentre le sborra dentro anche l’anima …
Gli altri tre poliziotti sono li con i cazzi in tiro che si masturbano …
– “Dai che vogliamo usarla di nuovo, che dite se le scopiamo le tettone da mungere? Ohh si”
– “Dai libera il cornutone, hey cornutone ora ti inginocchi davanti a lei e le togli tutte le puntine da disegno da quelle tettone da mungere che poi ce le scopiamo, dai muoviti”
Sento uno che mi libera le mani dalle manette, vengo spinto a terra davanti a lei, davanti a quelle martoriate enormi tettone violacee
– “Dai muoviti cornuto, muoviti che se aspetti ancora un po’ mi sborro tra le mani e voglio sborrarle tra le tettone”
Inizio una a una a estrarre le puntine, alcune sono appena infilate altre sono proprio infilate completamente, alcune sono corte altre sono lunghe, vedo i buchi che rimangono,
stranamente non c’è sangue, a molte estrazioni le tettone sobbalzano e i campanacci tintinnano, Sabina soffre, la sento emettere gridolini di dolore ogni tanto …
– “Muoviti muoviti muoviti”
– “Ohhhh non resisto più”
Vedo uno dei tre poliziotti che si avvicina a Sabina, la afferra per la nuca, le schiaffa il cazzone in bocca, fa un due tre spinte e inizia a sborrarle in bocca insultandola
oscenamente …
– “Dai muoviti cornuto”
mi sento colpire sulla schiena da qualcosa, mi stanno picchiando con i bambù … accellero le operazioni di estrazione delle puntine, prima facevo attenzione a non farle male,
ora non più mi sbrigo, finisco, non appena finisco vengo spinto per terra su un lato e immediatamente un bestione si posiziona davanti a lei inginocchiata, le afferra le tettone
doloranti, ci schiaffa in mezzo il suo cazzone straordinariamente eccitato e inizia a fottersela tra le tette selvaggiamente mentre Sabina mugola e muggisce per il dolore
della violenta presa di quelle tettone martoriate … ci vuole poco perchè il poliziotto le sborri tra le tette e sul collo tutta la sua sborra … viene immediatamente
sostituito dall’altro che se possibile le fotte le tettone ancora più brutalmente in mezzo a un delirio di tintinnii dei campanacci urla oscene, insulti volgari di tutti
alla mia Sabina, muggiti di dolore, sino a sborrare anche lui in mezzo a quei mammelloni …
Siamo tutti distrutti, sudati, nell’aria c’è puzza di sudore, puzza di maschio, puzza di sesso, Sabina è oscena, ricoperta ovunque di sborra, con le tettone martoriate, violacee,
il culo livido …
Il poliziotto energumeno lo vedo prendere un telefono
– “Si qui siamo pronti, potete venire per l’interrogatorio”
dice a qualcuno dall’altra parte del filo
– “Adesso scendono per l’interrogatorio, prepariamo la vacca”
Uno dei poliziotti mi prende e mi riammanetta al tubo.
Tre poliziotti si mettono ad armeggiare su un grande tavolaccio. Ci rovesciano sopra molti contenitori di puntine da disegno ricoprendolo completamente.
Poi piazzano vicino alle due estremità del tavolo delle specie di gogne, poi senza dire nulla vanno dalla mia Sabina, la afferrano per le ascelle e per i piedi e la
portano verso il tavolo, vedo Sabina che urla e si divincola ma non c’è nulla da fare. Le gogne sono molto più alte del piano del tavolo e Sabina viene legata per i piedi
ad una gogna e per i polsi con le braccia allungate oltre la testa all’altra gogna. E’ a pancia all’ingiù sospesa sopra il tavolaccio … le tettone sballonzolano in basso
sfiorando il piano del tavolo, toccando appena appena le punte delle puntine da disegno … con mio grande terrore vedo due poliziotti posizionarsi a fianco di ciascuna gogna
e prendere in mano una specie di manopola che non avevo notato prima, evidentemente girandola si può alzare o abbassare il livello della gogna, il livello di dove è legata
Sabina.
Il poliziotto energumeno attacca qualcosa alla presa della corrente, è uno strano oggetto su un tavolo vicino, sembra quasi un grande accendisigari di forma rettangolare, poi prende
un rettangolo di metallo che non vedo bene e lo mette dentro quella specie di accendisigari …
In quello si apre la porta ed entrano altri due poliziotti insieme a Cozza …
Uno dei due si posiziona ghignando davanti a Sabina sedendosi su una sedia proprio di fronte a lei, il suo viso e quasi attaccato a quello di Sabina, la guarda la osserva
sempre ghignando e all’improvviso le sputa in faccia e poi le dice
– “Allora, qui pare proprio che ci sia una vacca da monta, una vacca in calore, una tettona da mungere che ha portato ad ingiuste accuse al Cozza qui presente da parte
di quel cornutone la”
indicando me
– “Allora come la mettiamo? Lei cara vacca ha goduto? Dica la verità altrimenti potrebbe essere accusata di falsa testimonianza”
La guarda dritta negli occhi e ripete la domanda
– “Allora ha goduto?”
Balbettando Sabina risponde
– “SSSSSi”
– “Bene”
dice lui
– “Ma dobbiamo accertarci che lei dica la verità”
e fa un cenno agli altri, che iniziano a girare le manopole, Sabina inizia ad abbassarsi, le tettone iniziano a schiacciarsi sul tavolo infilzandosi…
– “Nooooo noooooo nooooo”
– “Stia zitta vacca, abbassate tutto”
Sabina urla ma non serve a nulla e viene abbassata sino ad essere completamente distesa a pancia all’ingiù sul tavolaccio ricoperto di puntine,
le più martoriate sono le tettone schiacciate dallo stesso peso di Sabina … vedo che Sabina cerca di mantenere sollevate alcune parti del corpo
ma proprio per evitare questo i due poliziotti che hanno abbassato le gogne iniziano ad allontanarle dal tavolo, stirando e sdraiando completamente il corpo di Sabina sul tavolaccio.
– “Bene vacca, penso che così sia più a suo agio, allora mi dica: a lei piace essere fottuta dal qui presente Cozza?”
– “Nggghhhhhhh”
– “Risponda o si o no”
– “SSSSSSi Nghhhhhhhh”
– “Oh bene bene, dunque le accuse sono infondate e il cornutone laggiù ha commesso un reato, che dice vacca da monta chiudiamo un occhio per quel cornutone o
gli facciamo passare dei guai?”
– “Nnnngghhhh chiudiamo nnnghhhhhh occhio nnnnghhhhhh”
– “Beh la sua opinione è importante ma chi deve decidere è la parte lesa, cioè Cozza, lei Cozza cosa dice?”
– “Amore mio, sei la mia vacca, dimmelo che sei la mia vacca, dimmelo davanti a tutti amore mio”
– “Nnnghhhhhh Cozza sono nnnghhhhhh la tua nnnghhhhhhh vacca siiiii ngghhhhh”
– “Molto bene direi che si può chiudere un occhio”
dice Cozza, e aggiunge
– “La vacca da monta è mia quindi adesso la marchio, e il cornutone la sarà libero. Amore mio adesso ti marchio definitivamente”
Lo vedo abbassarsi al suo volto piangente e darle un bacio sulle labbra. Poi prende la pallina rossa di prima e gliela mette dolcemente tra i denti
legandogliela poi stretta dietro la nuca, lo vedo prendere con le mani Sabina dolcemente per le guance e sollevarle la testa che è sospesa nel vuoto,
il resto del corpo è sdraiato sul tavolaccio di puntine, e baciarla ripetutamente sulla fronte … fa un segno al poliziotto energumeno che estrae dalla
specie di accendisigari la tavoletta di metallo … nell’andare verso Sabina passa davanti a me e vedo che è un timbro incandescente con scritto sopra
VACCA DA MONTA
e mentre Cozza tiene la testa di Sabina tra le sue mani baciandola sulla fronte l’energumeno le spinge il timbro incandescente sulla natica marchiandola per
sempre VACCA DA MONTA tra i muggiti e sussulti selvaggi della mia Sabina, e gli epiteti osceni dei poliziotti …
Mi piacerebbe conoscerla questa Sabina…