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Cuckold, livello 1 B: leccare, leccare, leccare.

By 4 Agosto 20232 Comments

Sono ancora stordito dall’emozione e dall’eccitazione di questa prima volta da cuckold, mentre aspetto che Giada torni. La aspetto sdraiato sul letto, col pisello ancora fuori dai jeans, le sue mutandine che le ho riempito con la mia sborra sono vicino a me. Non vedo l’ora che la mia mogliettina troia torni da me dopo essersi scopata il suo amichetto.

Ecco che sento finalmente il rumore della serratura, è arrivata. Sento i suoi passi avvicinarsi, la vedo finalmente entrare in camera.

Si avvicina e si siede accanto a me, con un sorriso malizioso che non vedevo da secoli, non mi bacia ma mi prende una mano. La guardo bene: si intravede qualche chiazza di sperma sulla sua generosa scollatura, anche se ormai è già abbastanza secco: sono invece ben più evidenti gli schizzi sul suo vestito rosso aderente, più umidi.

Io: “Come è stato?” chiedo io frastornato, mentre allungo una mano tra le sue cosce…

Lei: “Strano, eccitante, pensavo a te qua tutto solo a segarti sulle mie mutandine, ad arraparti mentre ci ascoltavi trombare al telefono… Ho goduto, ho goduto a farmi scopare da un altro, a farmi sbattere così…”

Io: “Io sono letteralmente impazzito. Ho riempito di sperma le tue mutandine che mi avevi lasciato.” Le dico mentre con la mano cerco di toccarle la fica umida.

Lei mi blocca la mano, allontanandola. Non protesto. Le porgo le mutande sborrate. Lei le prende e le appoggia di nuovo sul letto.

Lei: “Sei stato bravo, porcellino…”

Mi chiede di spogliarmi, lo faccio.

Lei: “Mi vuoi?”

Io: “Vieni qui, ho una voglia matta di leccarti ogni centimetro di pelle.”

Lei: “Eccomi, lo sai, lo vedi… non ho pulito via neanche una goccia. Tutta per te…”.

Io sono seduto sul bordo del letto, lei mi si mette su a cavalcioni. Poggio la mia testa sul suo morbido e generoso seno, sento l’odore della sua pelle, quel leggero sentore di qualcosa che non appartiene a lei: inizio a leccare avidamente ogni traccia di sperma sulla sua scollatura, percorro ogni centimetro di pelle con le labbra e con la lingua pulendola con cura. Le sue mani stringono a sé la mia testa, affogata tra le sue grandi tette. Il sapore dello sperma è leggero, si confonde con quello più sapido della sua pelle, con quel leggero sentore di sudorazione che si avverte quando affondo tra i due seni gonfi che si schiacciano a vicenda.

Scendo sul vestito, a cercare di succhiare quelle tracce di sperma più consistenti che lo macchiano tutt’intorno alla scollatura. Il vestito è pieno di schizzi, chissà che grande sborrata che è stata.
Nel frattempo lei rimane in silenzio, mi stringe e inizia a muovere lentamente il bacino sul mio.

Con le mani le tiro fuori il capezzolo sinistro e scopro finalmente un piccolo accumulo di sperma ancora bagnato nella coppa del reggiseno: ci infilo la lingua per assaporarlo bene, lo prendo tutto, avidamente, poi le succhio con altrettanto gusto il capezzolo, anch’esso sporco di sperma. Si inturgidisce subito tra le mie labbra e la mia lingua.

Ripeto lo stesso lavoretto al seno destro, mentre lei inizia ad ansimare ed eccitarsi visibilmente…

Lei: “Ti piace il suo sapore?”

Io: “Sì, vorrei sentirlo meglio…”

Lei: “Vieni qui, baciami…”

Abbandono il suo seno e la bacio in bocca, un lungo bacio, sento un sapore molto più forte, adesso. Lei inizia a toccarmi il cazzo con le mani, ma non mi lascia respirare: il bacio è lungo e lei vuole assicurarsi che io senta con la mia bocca tutto lo sperma che è passato nella sua.
Intanto, mentre lei mi sega con le mani, io inizio a toccarle la fica umida.
Mi stacco dalle sue labbra e inizio a baciarle il resto del volto, ripulendo tutte le tracce di sperma che riesco a trovare sul suo viso.

Lei mi ferma, si sdraia sul letto a gambe larghe, mostrandomi i suoi collant neri strappati, da cui fa capolino la sua fica umida.
Lei: “Me l’ha scopata un altro, lo sai… e me l’ha pure scopata per bene, forte e veloce come piace a me. Il cazzo di un altro uomo è appena stato qui dentro, amore, la sua pelle e il suo sudore dentro di me, le sue palle mi sbattevano qua in mezzo. Vieni a leccarmela. Fammi vedere quanto mi adori.”

Io: “Voglio assaporarla tutta.”

Mi abbasso fra le sue gambe, lei mi spinge la testa a sé con la mano, io le infilo la lingua dentro e lecco tutto, clitoride, labbra, entro ed esco. Io godo perversamente nel leccare la sua fica scopata da un altro, lei ansima e geme, mentre inizia a contorcersi dal piacere.

Io: “Non ne posso più, voglio scoparti. Voglio scoparti questa fica bagnata e aperta. Ho un cazzo di marmo che vuole esploderti dentro.”

Lei: “E allora entra, scopami, scopami dove un altro mi ha già scopata… sei il secondo, oggi. La mia fica non è più solo tua.”

Impazzisco: mi faccio avanti ed entro con un colpo secco e profondo, inizio a scoparla con foga, mi sbatto mia moglie sempre più forte, spingendo il mio cazzo più in fondo possibile ad ogni colpo. La faccio urlare sempre più forte mentre la scopo, sono un cavallo imbizzarrito che si dimena tra le sue gambe, lei si avvinghia a me, mi stringe con le unghie, urla ancora, urlo anche io e in pochi altri colpi vengo copiosamente dentro di lei. La riempio di sborra calda. Non potevo durare molto, ero troppo eccitato, avevo troppa voglia di riempirla, di sfondarla più forte di quanto il suo amico abbia potuto fare, di farla urlare di più… o almeno lo spero.

Rimango per un po’ dentro di lei mentre i nostri respiri tornano a ritmi più normali. Lei si ricorda delle sue mutandine su cui mi ero segato. Le prende.

Lei: “Quasi dimenticavo… fammi sentire che sapore hai tu…” dice lei mentre lecca quel che rimane del mio sperma sulle sue mutandine di pizzo.

Dopo averle ripulite per bene, le poggia sul mio cazzo ormai moscio.

È la prima volta che Giada assapora il mio sperma, la prima volta che lo ingoia.

Io: “Chi ti piace di più?”

Lei: “Non te lo dico!”

Io: “Oggi hai ingoiato per la prima volta…”

Lei: “Sì, e non ho iniziato neanche con te… tu sei solo il secondo, tesoro.”

Io: “Che p… sì, sono addirittura il secondo…”

Lei: “Anche per te è stata la prima volta, comunque.”

Ha ragione, anche per me. È la prima volta che mangio sborra. Fino a un’ora fa, non ci avrei neanche… pensato… eppure è stato così automatico. Basta così poco per diventare un cuckold?

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