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se qualcuno avesse qualche idea su cosa far fare nelle prossime partite alle servette, si faccia sentire! Per i partecipanti, i soprannomi e le regole del gioco, rimando al primo racconto.
cerco inoltre e come sempre una donna scrittrice con cui impostare un racconto “a due mani”, se ci fosse qualcuna interessata…potremmo parlarne!
A. da le carte, con un sorrisetto perfido.
La mano la perde, malamente, il dentista, che tenta un bluff imbarazzante contro D.
FIORI abbassa la testa, avrà capito che il pollo del tavolo è il suo padrone e che stasera verrà usata e abusata in tutti i suoi buchi: sarà una lunga serata per lei e se ne sta rendendo conto.
“bene bene bene” A. gongola sfregandosi le mani “iniziamo ad allargare qualche buchetto, vero?”
Chiama QUADRI, a cui da un dildo di dimensioni abbastanza notevoli, fa mettere FIORI a pecorina ed ordina: “la nostra servetta succhia il cazzo al vincitore, ma la servetta QUADRI inizierà ad allargarle il buchetto del culo, che ne dite?”
Ovviamente, tutti noi altri giocatori siamo entusiasti, anche lo stesso dentista che dimostra di non aver capito le strategie del gioco.
“che coglione” mi sussurra CUORI, la mia fida F. alla quale sto tastando le tette, guardando però lascivamente PICCHE che osserva le mie manovre con fare sornione.
D. si mette davanti a FIORI, che apre la bocca rassegnata ed inizia a succhiare il cazzo bello grande del padrone, che mettendole le mani dietro la testa guida di fatto le danze, dettando il tempo ed i movimenti del pompino.
“sborratoio” ordina A. “prepara il culo”.
Sborratoio solerte ubbidisce: si accuccia davanti al culo delle rumena, prima lo lecca tutto poi lo massaggia con l’olio, inserendo qualche dito per vedere se entra bene, poi passa l’olio sul dildo e lo da a QUADRI.
“brava sborratoio” elogia A. “adesso vediamo cosa sa fare la nostra QUADRI”.
La cubana non se lo fa ripetere ed infila di prepotenza il dildo nel culo di FIORI, che vorrebbe forse urlare ma, ovviamente, avendo la bocca riempita dal cazzo del vincitore, tutto quello che emette è un gorgoglio.
Se la lavorano per un bel po’, poi A. controlla il buco del culo della rumena e, giudicandolo aperto secondo i suoi desideri, dice che può bastare.
“sborratoio, pulisci tutto” ordina A.
Sborratoio prima lecca e pulisce per bene il dildo, poi si dedica al culetto della rumena, lavorandoselo con la lingua.
“brava sborratoio” elogia A.
Nel giro di qualche mano, tutte le servette hanno avuto il culetto aperto dal dildo: la rumena, ma era prevedibile, è stata aperta per altre 2 volte, una da P. ed una dall’imprenditore, la mia CUORI dall’imprenditore e PICCHE dal sottoscritto, che ha preteso di variare la posizione.
Abbiamo messo un bel dildo sul pavimento e, mentre con l’aiuto di CUORI la stilista faceva su e giù dal suo culo, con la bocca un po’ mi succhiava per bene il cazzo, un po’ veniva scopata: qualche colpo, non troppo violento, se lo è preso, per tastare il terreno, ma devo riconoscere che PICCHE non ha avuto contraccolpi ed ha accolto la scopata in gola con tranquillità e professionalità.
La sollevo dal dildo che era di fatto tutto dentro al culo e, con la complicità di A., osservo il buco che si è formato.
“niente male la stilista, vero?” esclama A.
Io annuisco, in effetti sul culetto della stilista è dipinto una O perfetta e grande abbastanza da metterci due dita senza problemi, e riesco anche a sussurrare a PICCHE “la prossima volta ti faccio cavalcare sul mio cazzo” prima che A. la mandi al suo posto.
PICCHE mi guarda un po’ stupefatta, forse non aspettandosi un mio commento, ma poi si passa la lingua sulle labbra, mentre il suo padrone non si è accorto di nulla: ottimo, un piccolo tassello in un disegno più grande, come la storia avrà modo di insegnare.
“bene bene” annuncia A. col suo solito accento nazista “ora è arrivato il momento che le servette dimostrino come sanno usare la loro fighetta…dalla prossima mano, si inizia a scopare! Il gioco si fa duro e solo chi ce l’ha duro può giocare”
Risate ed applausi, ma A. che tenta di fare la spiritosa è davvero poco credibile.
Incredibilmente, la mano successiva viene persa da D. e vinta da S. e sarà quindi la cubanita ad essere per prima sverginata, se così si può dire.
A batte le mani contenta.
“finalmente FIORI si riposa ed il dentista si diverte” esclama tutta felice.
Organizza la posizione, classica: la cubana a 90 gradi, a leccare la figa della rumena davanti e a prendersi il cazzo del dentista da dietro; il dentista tutto felice si accomoda, FIORI si mette davanti a gambe aperte con la fighetta vogliosa che accoglie le sapienti leccate della cubana. Tutto quasi perfetto, non fosse che il dentista dopo un paio di volte viene e versa tutto il suo liquido dentro alla figa della cubana, che sogghigna verso il suo padrone: mi accorgo dello sguardo e rifletto sul fatto che il mio amico D. ha scelto proprio bene, questa è una troiona capace di farti venire in tre secondi se non presti la giusta attenzione.
Il dentista non si scompone ed è anzi felice, mentre la rumena scuote impercettibilmente la testa: QUADRI ha solo assaggiato la sua fighetta, non le ha nemmeno dato tempo di godersi un po’ la leccata perché quell’idiota del suo padrone non si è trattenuto, e lo spettro di una serata incubo per lei si fa sempre più strada nella sua testa.
“sborratoio, pulisci tutto” ordina A.
Sborratoio, sempre accompagnata dal Fido Marito, esegue, si porte dietro la figa della cubana e la pulisce, con lingua e bocca, della sborra del dentista: lecce ed ingoia finchè A. non è soddisfatta e non la manda a posto.
Poi la mano successiva vinco io contro D.
La cubana mi guarda sogghignante, forse crede di farmi venire a tempo di record come il dentista, ma si dovrà ricredere.
Seguendo le indicazioni di A., la mettiamo stesa di schiena a gambe larghe sul divano, la figa bene in vista ed aperta davanti a me, un cuscino sotto la testa in modo che possa vedere bene cosa le sta per capitare, lo sguardo sornione che accoglie CUORI che va posizionarsi a gambe larghe davanti alla sua faccia, la sua figa in bella mostra pronta per essere leccata.
“sborratoio” ordino “prepara un po’ il terreno”.
Sborratoio diligente arriva, me lo prende in bocca per farmelo diventare ancora più duro, poi lecca la figa della cubana per scaldarla e farla bagnare un po’: non ne avevo bisogno né io né lei, ma era un atto necessario per dimostrare alla servetta chi aveva il controllo della situazione.
Inizio a scoparle normalmente, mettendomi in ginocchio davanti a lei e infilando il cazzo dentro la sua figa, contemporaneamente la mia dolce CUORI si accomoda sulla sua faccia, in modo che la cubana sia costretta a leccare la sua figa.
Sento la cubana muoversi in maniera divina, la troietta è veramente calda e sa come scopare, ma non ha capito con chi ha a che fare e dovrà quindi insegnarglielo: ordino a sborratoio di tenere una gamba bene aperta e CUORI, che ha capito le mie intenzioni, si toglie dalla faccia della cubana e ne tiene aperta l’altra: CUADRI ha le gambe oscenamente spalancate davanti a me e, con la testa appoggiata sul cuscino, vedo tutto quello che sta capitando, ovvero che metto una gamba sul divano, incastrandola con la sua, lasciando l’altra ad altezza pavimento, di modo che il mio cazzo scenda in verticale sulla sua figa grondante umori.
Inizio a scoparla con forza e senza pietà, ogni colpo più potente del primo, senza fermarmi e senza dare segni di cedimento: la cubana mugugna, vorrebbe venire ma si trattiene, e non solo riceve e sopporta i colpi, ma a sua volta si muove in modo da meglio riceverli. È veramente una professionista del sesso, niente da dire, D. ha scelto benissimo ed è una giocatrice pericolosa: chi non ha ancora capito che le servette sono importanti tanto quanto i giocatori, non ha capito nulla della partita di poker.
“fammi assaggiare la mia servetta” dico mentre Sborratoio pulisce i nostri sessi leccando avidamente i nostri umori, prendendole la faccia e mettendole la lingua in bocca.
Assaggio il sesso di CUORI sulla lingua della cubana, poi la lascio andare: mentre torna al suo posto, lo sguardo che mi lancia assieme a D. è di pura sfida.
“bene bene, qua ci divertiamo” penso.
Nelle mani successive PICCHE viene scopata dal dentista prima e poi da D., che non volendo essere da meno se la chiava in maniere brutale, mentre la cubana la lavora di bocca col dildo: PICCHE torna a posto abbastanza scossa, frastornata dall’attività sessuale cui è stata sottoposta e, intuisco, temendo di non poter ricambiare il favore, non fidandosi delle capacità di giocatore prima e di chiavatore poi del proprio padrone.
Intravedo una possibilità e decido di sacrificare la dolce CUORI alla mia intuizione.
Perdo appositamente una partita con l’imprenditore, facendo finta di cadere nel suo bluff.
L’imprenditore e PICCHE sono contenti, prima di disporsi come A. comanda metto due dita nella figa di CUORI e me la avvicino.
“dì a PICCHE che questo è un mio omaggio, tu lecca bene la sua figa e fatti scopare un po’ dall’imprenditore, non farlo venire subito mi raccomando”.
CUORI annuisce e quindi esegue, l’imprenditore se la scopa su un fianco, a gambe aperte di modo che sia bene visibile la sua figa ed il cazzo che entra ed esce, i colpi tentano di essere forti e duri ma si comprende che non regge il confronto con me ed il mio amico D., CUORI sembra quasi annoiarsi ma, diligente all’ordine ricevuto, si lascia scopare facendo finta che T. se la stia scopando di brutto; nel mentre, approfitta della figa di PICCHE, che stesa davanti a lei le lascia aperto il suo gioiello: CUORI prima la lecca per bene, esplorandola in ogni anfratto coon la lingua, poi la succhia ed inizia a mangiarsela, accompagnando il lavoro con un dito che entra ed esce dal culetto di PICCHE.
Prima che A. decreti il termine della sessione, vedo CUORI scambiare qualche parola con PICCHE, che mi guada di sottottecchi e si va a sedere: il messaggio è stato inoltrato, vediamo cosa succede ora.
Dopo un paio di mani abbastanza insignificanti che generano solo qualche pompino, la serata prende la prima vera svolta.
I piatti erano ancora abbastanza equilibrati, il dentista e l’imprenditore erano sotto di qualche migliaio di euro nei confronti miei e di D., ma tutto sommato eravamo ancora tutti in partita: ma il dentista vuole strafare e, senza nessun senso logico né pratico, in una mano in cui eravamo ancora tutti in partita, dichiara “all in” e mette tutto quello che ha, circa 7000 euro, nel piatto.
Restiamo tutti un po’ basiti da questa mossa e stavo per lasciar perdere, come hanno fatto prima di me D. e T., ho un bel tris ma non avrebbe tanto senso proseguire ora, quando vedo una espressione di puro terrore nello sguardo della rumena: dura un solo istante, ma è sufficiente.
Guardo CUORI che annuisce, segno che lo ha visto anche lei, e decido di rischiare.
“vedo”, mi limito a dire aggiungendo i 7000 euro necessari.
Il dentista mi guarda con odio puro prima, poi guarda la rumena con terrore, infine finge indifferenza, ma non può fare nulla: idiota è e idiota rimane, per non saper giocare e per non avere il controllo della sua servetta.
Cala un coppia di re e resta immobile.
Faccio vedere il mio tris, mi prendo il piatto e guardo A.
“bene bene bene” dice questa “se T. vuole continuare a giocare, deve mettere altri soldi amici miei! Ma in ogni caso, la punizione sessuale non si discute, all in è stato fatto è all in sarà! È tempo di iniziare ad usare i vostri bei culetti servette mie, e questo è un piatto perfetto!”
La rumena abbassa lo sguardo, l’imprenditore mette mano al portafoglio mentre io e gli altri 2 giocatori ci massaggiamo il cazzo, pregustando quello che succederà di lì a poco.
Quanto vorrei che il live action di disney fosse più simile a questo racconto! Scherzi a parte: divertente, interessante, bel…
grazie amore
Non credo di aver avuto il paicere, ma grazie intanto della lettura.
Leggendo i tuoi racconti continua a venirmi in mente Potter Fesso dei Gem Boi
grammaticalmente pessimo........