Se ne stava lì, immobile in punta di piedi. Confusa, irrequieta, ansimante.
La sua pelle trasudava.
Aspettava.
Si, aspettava quella concentrazione di piacere, emanata.
Aspettava.
Respirava profondamente, assorta nel reprimere il dolore e le confortevoli ferite.
Aspettava.
E nel contempo cercava di non godere.
Aspettava.
Lottando con se stessa in pensieri vaghi, lievi e inutili che le amalgamavano la mente.
Aspettava.
E guardava un punto vuoto nella stanza: offuscato, piacevole, tormentato.
Aspettava.
Infastidita dall’attesa, dall’angosciante ripetersi, dall’ignoto avvilente.
Aspettava.
E non domandava e né chiedeva.
Aspettava e lottava
magister1972@yahoo.it



Ciao, questo racconto l'avevo trovato bellissimo purtroppo rimasto in sospeso, mi fa' molto piacere che tu abbia continuato l'opera in…
Grazie, apprezzo sinceramente ogni parere
Molto ma molto eccitante …
Ti ringrazio, sono felice che ti sia piaciuto 😄
Magnifica continuazione del racconto: una delle due moglie è ormai andata: si è resa conto di aver buttato via i…