Per fortuna il vecchio è morto,certo ci sono voluti due anni di matrimonio per fargli venire l’infarto,ma finalmente ho la sua eredità.
E alla sua prima moglie e le sue figlie sono rimaste solo le briciole,certo non moriranno in miseria,ma i milioni di sterline sono tutti miei.
Compresa la tenuta nel Suffolk,col castello di famiglia nel bel mezzo della tenuta.
Solo che ora le cose devono cambiare,non ho certo intenzione di continuare a fare beneficenza senza ricavarne nulla in cambio.
Cominciando proprio dal convento che paga un affitto simbolico,visto che se c’è una razza che non sopporto sono le suore.
Quindi una delle prime cose che decido di fare è di aumentargli l’affitto,aggiungendo qualche zero,in pratica portandolo a quelle che sono le quotazioni di mercato.
La risposta non si fa attendere troppo,solo un paio di giorno,e mi ritrovo la superiora alla porta.
Mi viene annunciata da Laetitia,mia splendida governante e insaziabile amante.
L’ho incontrata a Parigi e subito mi ha sconvolta la mente con la sua prorompente bellezza.
E’ alta quasi un metro e ottanta,biondissima con in capelli raccolti in una coda,il suo seno abbondante sembra sfiorare la legge di gravità.
“Lady Victoria,la madre superiora del convento chiede di parlare con lei.”
“Falla accomodare nel salotto rosso,la farò aspettare un po’,voglio subito farle capire che non m’interessano le sue suppliche.”
Dopo una ventina di minuti mi reco da lei con una vestaglia di seta viola dalla quale escono prepotenti le mie lunghe gambe.
Anch’io non sono bassa,certo meno di Laetitia,i miei capelli neri a caschetto mi fanno sembrare subito un’icona sadomaso,il mio seno e il mio sedere sono una terza perfetta,e la completa depilazione mi rende ancora più sensuale,se ciò fosse possibile.
“Madre superiore,qual buon vento la porta da me.”
“Lady Victoria,prima vorrei farle le nostre più sentite condoglianze per la scomparsa di Lord George,se avesse bisogno di un conforto morale,ci ritenga a sua disposizione.”
“Non penso sia venuta qui solo per questo,o sbaglio ?”
Il tono è subito sarcastico oltre ogni misura,le odio queste suore che non fanno niente e vivono alle spalle degli altri.
“Abbiamo ricevuta la lettera del suo avvocato con il nuovo canone d’affitto.”
“Mi sembra normale quello che chiedo,fino a oggi avete pagato una miseria.”
“Ma Lord George…”
“Lord George è morto,me l’ha appena ricordato.”
“Che il Signore l’abbia in gloria,ma lui vedeva il nostro affitto come un modo per aiutarci.”
“Solo che io non ho nessuna intenzione di continuare ciò,ho altri progetti.”
“Ma Lady Victoria non può sbatterci in mezzo a una strada.”
Il suo modo di parlare è patetico,se cerca di aprirmi il cuore con le preghiere non ha ancora capito niente.
“Parliamoci chiaro,o pagate,o vi sfratto e al vostro posto ci metto un albergo,lo spazio c’è ed è più che sufficiente.”
“Lady Victoria la prego,cerchiamo un compromesso.”
Finalmente è arrivata a quello che volevo,mi alzo in piedi e mi metto dietro di lei.
“Certo un modo per farmi cambiare idea ci sarebbe,ma sta a lei decidere,in fondo è la superiora.”
“Qualsiasi cosa chieda sarà accontentata.”
“Voglio che ogni settimana mi mandi due suore,giovani e belle,per soddisfare le mie voglie più nascoste. Dovranno soddisfarmi come meglio credo,compresi giochi di puro sadismo,le porterete da me la sera e le riprenderete la mattina seguente.”
“Ma Lady Victoria,sono donne votate a nostro Signore !”
“Vorrà dire che per una notte saranno devote a me,vi do una settimana di tempo per pensarci,ora ho altro da fare,Laetitia vi condurrà all’uscita.”
Me ne vado lasciandola sola con la sua rabbia,o avrò i soldi o il divertimento assicurato per tutta la vita.
Dopo che la suora è uscita Laetitia mi viene vicino per chiedermi se ci sono novità.
“Cosa dice la mia amata Lady,le care sorelle pagheranno o si prostituiranno a lei ?”
“Non lo so,ma spero nella seconda ipotesi,sai come ci divertiremmo con quelle verginelle.”
“Certo che lo immagino,al solo pensiero mi bagno.”
“Trattieni le tue voglie per poco allora,o ci soddisfaranno loro o qualche altra disperata.”
Dopo sei giorni mi chiama la superiora,Laetitia mi passa la telefonata piena d’eccitazione e io le faccio accostare l’orecchio al telefono per farle sentire quello che mi dirà la suora.
“Lady Victoria,noi avremmo deciso.”
“Bene e per quale delle due soluzioni.”
“Stasera le porterò due nostre sorelle che si sono offerte volontarie,la prego solo di farcele riprendere sane.”
“Stia tranquilla,non ho intenzione di uccidere nessuna,vi aspetto alle otto e mi raccomando la puntualità.”
“Certo Lady Victoria,saremmo puntualissime.”
“Allora a stasera,i miei saluti superiora.”
Non la faccio neanche rispondere e tiro giù la cornetta.
Laetitia mi da subito un bacio pieno di passione che ricambio con lo stesso ardore.
“Mia cara vediamo di mantenere le forze per dopo,anche se entrambe abbiamo una voglia matta,non vedo perchè sprecare energie.”
“Certo Mylady,solo non ho resistito a baciarla.”
“Non importa,ora aiutami a preparare un ambiente adatto alle nostre ospite,hai già ripulito di sotto come ti avevo chiesto ?”
“Certo che si,ho anche portato tutto quello che ritenevo necessario,solo se vuole controllare di persona,ne sarei felice.”
“Allora andiamo,anche se sono sicura del tuo buon lavoro.”
In effetti ha preparato tutto come meglio non avrei potuto fare neanche io,tutto quello che ho comprato in un negozio specializzato è ben sistemato con ordine e cura,adesso mancano solo le due suore,ma la sera si avvicina sempre più.
Le mie vittime arrivano puntuali alle otto,le accompagna la superiora come da copione.
Laetitia mette un lungo soprabito sopra il suo ridottissimo due pezzi in lattice rosso per andare ad aprire la porta di casa.
“Lady Victoria vi sta spettando.”
La superiora a capo chino le saluta dicendo che pregherà tutta la notte per loro.
“Superiora,può tornare domani verso mezzogiorno a riprenderle,ma questo già lo sa.”
“Si,lo so.”
“Allora vada e voi due seguitemi,spero solo che incontrate i gusti di Mylady.”
Laetitia porta le due suorine da me che le attendo nei sotterranei.
Ho messo una vestaglia nera che mi arriva ai piedi per coprire il mio abbigliamento intimo,non vorrei spaventarle prima del tempo.
Quando arrivalo la mia amante le annuncia con fare maestoso.
“Ecco le due suore Mylady.”
“Bene,sembrano carine,i vostri nomi.”
“Siamo Suor Paula e Suor Ann,io sono Ann.”
Sono giovani ed entrambe carine,certo finchè non si spogliano è impossibile dare un giudizio coperte come sono da quelle assurde vesti.
“Io stasera per voi sono solo Mylady,non dimenticalo mai.”
“Certo Mylady.” mi rispondono come in coro.
“Allora iniziamo,cominciate a spogliarvi a vicenda,ma con calma e soprattutto sensualità,il destino del vostro convento dipende da voi ,mettetelo bene a mente.”
Le due suore iniziano a spogliarsi,ma per quanta buona volontà ci mettano,è uno spettacolo indecente. Quando alla fine rimangono nude si girano verso di me coprendosi il pube con entrambe le mani.
“Togliete subito le mani di li è mettetele dietro la schiena.”
Le due obbediscono arrossendo immediatamente.
Inizio a giragli intorno per guardarle meglio.
Ann è più insignificante,la classica biondina con un discreto corpicino,ma troppo piatta.
Paula invece è bella,molto mediterranea,con forme rotonde e generose,ma senza un filo di grasso.
Entrambe non si sono mai depilate,ma questo conta poco,però il pelo di Paula è ben curato,quasi fosse una sua civetteria tenerlo a posto.
“Così va meglio,ditemi siete entrambe vergini ?”
“Si Mylady,la castità è una prerogativa del nostro ordine religioso.”
“Interessante due belle verginelle,visto che siete le prime vi do la possibilità di scegliere la posizione di partenza,chi vuole la uno e chi la due.”
Si guardano interdette poi Paula mi risponde a bassa voce.
“Mylady per me va bene la uno.”
“Vedo che iniziate a capire,Laetitia porta Paula all’anello e legala li.”
Con lo sguardo già voglioso Laetitia prende Paula per un braccio e la porta sotto un grosso anello che pende dal soffitto,poi le lega le braccia in alto e le gambe a terra ben aperte.
Dopo prende Ann e la lega a pecora su un tavolo,le braccia in avanti e le gambe larghe,con lo sguardo rivolto alla sua compagna di sventura.
“Divina le due donne sono legate e pronte.”
“Grazie cara,ora possiamo toglierci ciò che ci copre.”
Quando tolgo la vestaglia le due sbigottiscono come se non credessero a ciò che vedono.
Per la serata mi sono messa tutta in nero,guipere in pelle,un piccolo perizoma anch’esso in pelle,calze e stivaletti con un bel tacco d’acciaio.
“Che dici amica mia,io inizierei con Paula,mi sembra la più coraggiosa.”
“Ogni suo desiderio è lecito,le prendo una frusta ?”
“Si dammi il gatto a nove code,quello rosso con le corde lunghe.”
Appena ho la frusta in mano mi avvicino a passo lento alla mia vittima.
Posso leggere il terrore nei suoi occhi,e cioè non fa che eccitarmi di più,quasi ce ne fosse bisogno.
Mi metto dietro di lei e inizio a colpirla.
I primi colpi sono d’assaggio,le fiorano giusto il sedere,sento quasi che si sta rilassando,ma il sogno dura poco.
Le do una frustata piena in mezzo alle chiappe e dai lei esce il primo urlo di dolore.
“Ah,pietà non così forte.”
La colpisco di nuovo,sempre nello stesso punto,ma con più forza ancora.
“Non ho capito come ti sei rivolta a me lurida suora.”
“Mylady la prego,non così forte,mi brucia la pelle.”
“E questo è solo l’inizio.”
La frusto su tutto il suo lato posteriore,schiena,culo e gambe diventano presto rosse sotto i colpi della frusta. Lei urla ogni volta che viene colpita,mentre Ann non crede a quello che vede.
Per farmi godere ancora di più Laetitia si mette al mio fianco e inizia a toccarmi la fica ormai grondante di piacere. Con le sue dita che mi sfiorano frustare quella donna è ancora più piacevole,i segni che le lascio uniti alle sue urla,anche se sempre più fievoli,mi donano sensazioni violente,come violento è quello che faccio.
Quando smette di urlare capisco che devo passare ad altro,il silenzio non mi piace.
Lascio la frusta a Laetitia e mi metto dietro Paula.
Le tocco la fica,è umida.
“Vedo che la frusta ti eccita,piccola puttane,sei bagnata come una cagna in calore.”
“La supplico Mylady,non mi frusti più.”
“Certo che non ti frusto più,adesso voglio qualcos’altro da te,voglio la tua verginità,Laetitia fissami lo strap-on nero quello da venti centimetri.”
Al solo vederlo le vengono i brividi,la mia aiutante è veloce nel fissarmelo e inizio a strusciare la cappella del fallo sulla fica della suora.
“Laetitia fai scendere un po’ le braccia,voglio scoparmela per bene questa troia.”
Non appena le scendono le braccia,si ritrova a novanta gradi,posizione ideale per essere sverginata.
“Se mi dirai che ti piace,sarò dolce,se invece sentirò solo urla ti sbatto come in fondo meriti,sono stata chiara ?”
“Si Mylady.”
“Bene vediamo allora quanto ti piace essere scopata da me.”
Inizio a penetrarla con calma,sento subito il sangue che le esce dall’imene ormai violato,ma non dice una sola parola.
Allora spingo di più fino a farle uscire un rantolio soffocato.
“Non ho capito bene zoccola se ti piace o no.”
“Si Mylady,mi piace.” mi risponde fra le lacrime
“Allora eccotelo tutto.”
Lo spingo fino in fondo dando un colpo secco e deciso,lei urla e io le do una manata sulle chiappe.
“Ma non ti piaceva troia.”
“Si Mylady mi piace.”
“Allora dimmi che vuoi essere scopata come una puttana.”
“Voglio che Mylady mi scopi come una puttana.”
Ormai le lacrime le coprono tutto il volto,dice quello che voglio solo per paura,ma ad un certo punto le sfugge un gemito di piacere. Faccio finta di nulla e continua a chiavarla con calma fino a che i suoi gemiti non sono costanti e ben udibili.
“Vedo che il cazzo ti piace,ora non fingi più.”
“Mm,si Mylady,mi scopi ancora,la prego,mi piace.”
“Sei solo una troia,lo sai vero ?”
“Si lo so,ma scopami.”
L’afferro ancora più saldamente per i fianchi e inizio a sbatterla per bene. Il cazzo di gomma entra e esce senza pausa,sotto il rumore dei nostri gemiti di piacere.
Lei viene più volte,ormai completamente aperta,e alla fine,anch’io raggiungo un nuovo orgasmo.
Quando tiro fuori il fallo è completamente ricoperto dai suoi umori e dal suo sangue verginale.
Avrei voglia di farglielo leccare,ma vedo Ann ancora in attesa della sua tortura personale.
“Laetitia tu pensi che Ann abbia mai fatto un pompino ?” chiedo alla mia amante con tono ilare.
“Non penso Mylady,però si può sempre verificare.”
“Hai ragione cara ora la metto alla prova.”
Le vado incontro fino ad avere la sua faccia a pochi centimetri dallo strap-on.
“Fammi vedere la tua abilità con la lingua,e non dirmi che non l’hai mai usata sulla fica di qualche tua sorella.”
Lei si avvicina e inizia a leccare con disgusto e questo non lo posso sopportare,è un affronto alla mia persona.
“Cara prendi un paddle,anzi prendi quello con le righe d’acciaio,questa zoccola ha bisogno di un aiuto per fare ciò che chiedo.”
“Obbedisco subito Divina.”
Laetitia prende il paddle e va dietro Ann,dopo aver dato un paio di colpi sul suo palmo per saggiarne la durezza,colpisce la suora prendendole in pieno tutto il culo.
“Ah,noo.”
“Ora la tappo io questa fogna e tu colpisci ancora,so che sai fare di meglio.”
Le afferro la testa per i capelli e le spingo il fallo in bocca mentre Laetitia la colpisce senza pietà.
Ad ogni colpo lei avanza con tutto il corpo,facendo in pratica un pompino quasi perfetto.
Ormai il fallo è lucido,come se fosse nuovo,non c’è più traccia dell’orgasmo di Paula,ne del suo sangue.
“Vedi cara,è solo una questione di buone maniere,se aiutata anche questa puttana sa fare un buon lavoro di bocca.”
“Lei ha ragione come sempre Mylady,mi dica solo quando fermarmi,anche se è molto piacevole battere un così bel culo.”
“Lo so,vediamo quanto resiste.”
Continuiamo così a scoparla in bocca e a batterle il culo fino a che non sviene.
“Penso che abbia ceduto,vedi di farla riprendere in fretta.”
“Una secchiata d’acqua penso possa bastare,Divina.”
Laetitia prende un secchio d’acqua gelata e lo svuota sulla testa di Ann che subito si riprende.
“Sei un po’ cattivella,ma voglio darti lo stesso una chance,quanto tieni alla tua verginità ?”
“Moltissimo Mylady,la prego non la prenda.”
“Non lo farò,stai tranquilla,però di sfonderò il culo come merita una puttana del tuo calibro. Cara cambiami lo strap-on,dammi quello più grosso,voglio aprirla per bene.”
La mia assistente è veloce come un fulmine,e poco dopo indosso ben legato uno strap-on da trentadue centimetri.
Ann inizia a urlare prima ancora che mi avvicini a lei.
“Noo,pietà,non quello.”
“Taci cagna,scommetto che alla fine godrai come quella troia della tua compagna.”
Prendo un po’ d’olio e lo spargo sul fallo fino a che non è ben lubrificato.
“Ora ci divertiamo,anche tu Laetitia,vieni qui per sollazzarmi con le tua bili dita.
“Certo Mylady,per me è un onore.”
Poggio la grossa cappella sullo sfintere e la faccio entrare dolcemente,ma il suo culo stretto la fa urlare fin da subito.
“No,non continui,tutto ma non questo.”
“Ormai è tardi troia,però posso farti soffrire di meno,eccotelo tutto.”
Lo spingo dentro facendomi aiutare da Laetitia che mi spinge il culo in avanti.
Il suo urlo non ha fine,mentre più di mezzo fallo le entra dentro tutto insieme.
Laetitia mi solletica il buchetto ed io,eccitata come una pazza,sfondo sempre più il culo della suora.
Le sue urla non fanno che accrescere il mio piacere,neanche la vista di un po’ di sangue mi ferma e la sodomizzo senza pietà. Per farle ancora più male la batto con le mani sul culo ormai viola e vengo con un orgasmo che mi lascia senza fiato.
Quando torno in me mi tolgo lo strap-on e mi sdraio nel letto li vicino.
“Cara,libera Paula e portala qui.
“Subito Divina.”
Appena liberata Paula barcolla,ma con l’aiuto della mia amante arriva ai piedi del letto.
“Anche se non meriti niente ti do due possibilità sei contenta ?”
“Certo Mylady.” mi risponde ancora sconvolta per quello che ha visto.
“Bene puoi passare la notte usando la tua miserabile lingua o fare la sua stessa fine,solo che sarà Laetitia a batterti e incularti.”
“Scelgo di leccare dove lei desidera Mylady.”
“Lo sapevo,inizia con la suola degli stivali,e mi raccomando,la lingua ben fuori.”
Per sua fortuna gli stivali sono nuovi di zecca,ma ci mette buona volontà e ben presto mi faccio leccare la fica. Laetitia nel frattempo ,si è sdraiata al mio fianco e mi bacia il seno dedicandosi con amore ai capezzoli.
Anche se la suora è inesperta,devo dire che la lingua la sa usare,probabilmente lesbica con qualche sua compagna per mettere un freno alle sue voglie.
Anche se gli orgasmi di diradano nel tempo la tengo sempre li fino a quando non sono stanca.
“Laetitia,libera l’altra troia e falla sdraiare sul tavolo.”
“Lo consideri già fatto,Divina.”
Come al solito è molto veloce,e la suora se pur con difficoltà,si trova sdraiata sul tavolo.
“Adesso mettile il culo in faccia,e tu schifosa leccaglielo bene,sennò non puoi immaginare cosa t’aspetti.”
Appena Laetitia gli è sopra lei comincia a leccarle il buchetto,mentre io la masturbo con amore.
“Oh Divina,il suo tocco è magico.”
“Ti sta leccando bene ?”
“Si la puttana è brava,ma non si fermi,lei sa come farmi godere.”
Andiamo avanti tutta la notte usando le suore come lingue per tutti i nostro orifizi,fino ad addormentarci quando spunta l’alba.
Al risveglio siamo ancora esauste,ma devo rendere le suore alla superiora.
“Vestitevi in fretta voi due,non ho più tempo da dedicarvi.”
Le due suore si rivestono il più velocemente possibile,dopodichè escono in attesa dell’auto con la superiora.
Le vediamo ripartire per il convento soddisfatte per la nottata.
“Divina pensa che la settimana prossima ci manderanno altre due suore ?”
“Lo spero mia cara,ma se così non fosse coi soldi che farò potremmo permetterci tutte le schiave che vorremo,quindi non disperare,lo sai con me non si ci annoia mai.” Con la superiora si era stabilito che fosse il giovedì la sera in cui mi portava la giovani suore per soddisfare le mie voglie più perverse.
Laetitia ogni volta sfogava anche lei il suo sadismo,non solo è molto brava nel legare nelle maniere più dolorose,ma è anche una fonte continua di idee nuove.
Mentre mi sta facendo il bagno inizia a stuzzicare la mia fantasia.
“Divina ho letto di un mastro artigiano in gradi di fare macchine molto originali.”
“Sentiamo cara,cosa costruisce quest’uomo.”
“Le dicevo che ho trovato un sito molto specializzato in rete dove ci sono le immagini di alcune sue creazioni,pensavo di fargliele vedere appena finito di lavarla.”
“Va bene,ma dammi qualche anticipazione,non essere avara di notizie.”
“Come desidera Mylady,allora ho visto una spanking machine molto bella e funzionale,picchia come nessuna di noi potrebbe fare.”
“Ma allora che gusto c’è se devo delegare a una macchina il battere una suora ?”
“Divina nessuna cosa può sostituirla,ma pensi ad un momento di stanchezza,o al vedere una di quelle suore provare dolore mentre mi prendo cura di lei.”
“Però,le tue parole non sono senza senso,finiamo qui e vediamo queste macchine.”
Finito il bagno non mi vesto neanche e andiamo subito a vedere questo sito.
Vi è un po’ di tutto,oltre al quella per lo spanking,ci sono diversi tipi di fucking machine e altre diavolerie.
Mi metto in contatto con l’artigiano,non facendo problemi per il prezzo ottengo una rapida consegna,giusto di giovedì pomeriggio e faccio sistemare le macchine nel mio dungeon privato.
Le due suore che arrivano alle otto non sono n granchè,sembrano due contadine,una è anche grassottella,il che mi mette subito di cattivo umore.
Una volta portate in basso le faccio spogliare fra loro come al solito e inizio a guardarle meglio.
La prima,Cynthia,è quella più in carne,con due grosse tette cadenti e un altrettanto grande culo.
La seconda,Laureen,è più slanciata,rossa di capelli e piena di lentiggini,mi colpisce per il suo pelo quasi arancione.
“Vedo che la bellezza inizia a scarseggiare nel convento.” dico loro guardandole da dietro.
“Mylady,abbiamo stabilito dei turni per venire qui,noi siamo le ultime”
“Bene,sapete le regole almeno ?”
“Certo Mylady,chi è già stata con lei ci ha detto tutto.”
“Allora vedrò di farvi raccontare qualcosa di nuovo,Laetitia lega la cicciona ai cavalletti e la rossa all’anello.”
La mia amante esegue veloce come sempre.
I cavalletti sono in realtà un appoggio fatto di ferro per legare la vittima piegata in avanti col culo ben il alto e le gambe dritte aperte al massimo,permettendo quindi ogni manovra possibile.
“Dimmi cara con chi iniziamo stasera ?”
“Se posso dirlo,Divina,partirei con la rossa,la sua fica mi eccita solo a guardarla.”
“Bene allora toccala,che aspetti.”
“Grazie della sua generosità,Mylady.”
Laetitia si avvicina a Laureen e inizia a toccarle la fica,masturbandola delicatamente.
Vuol farla eccitare per bene prima che io la frusti come deve.
Il gioco ha subito effetto e la suora non riesce a trattenere un piccolo gemito di piacere.
“Questa è già ben bagnata Mylady,si vede che al convento si tocca spesso,la troia.”
“Mm interessante,vorrà dire che apprezzerà meglio il fallo.”
“Non ho dubbi Mylady,è pronta per lei.”
“No,ho un’idea migliore,fottila tu,io mi dedicherò ad altro.”
“Oh Divina,grazie per l’onore che mi da,inizio subito.”
Mentre lei prende un grosso fallo in lattice io afferro un frustino da cavallerizzo e senza farmi vedere mi metto dietro Laureen.
Quando Laetitia inizia a penetrarla,la puttana geme di piacere,non riesce neanche un minimo a mascherare quanto le piaccia essere scopata.
“Senti come gode questa vacca,cara,bisognerà che le ricordi che il piacere è sofferenza.”
Senza aggiungere altro le do la prima sferzata sul culo,facendola urlare di dolore.
Con Laetitia troviamo subito il tempo giusto,ogni volta che colpisco la suora,lei la penetra fino in fondo in modo che il piacere di accoppi col dolore.
Ben presto il culo della suora è pieno dei righe rosse,prezioso lascito del frustino.
Entrambe ci tocchiamo facendo aumentare il nostro piacere,solo non abbiamo nessuna fretta di arrivare all’orgasmo e la punizione per Laureen è molto lunga.
Alla fine lascio il frustino per un cuneo anale che infilo senza tanti preamboli nello sfintere della sfigata di turno.
“Scommetto che ti piace anche questo,troia come sei non mi dire che sei vergine dietro.”
Lei non risponde,ormai non ha più voce,ma ha solo un sussulto prima di svenire del tutto.
“Divina devo svegliarla subito ?”
“Lascia stare,abbiamo di meglio da fare,voglio provare la spanking machine sul culo di quella grassona,chissà che bello spettacolo ci aspetta.”
“Provvedo subito Divina.”
Io mi sdraio sul letto,ho una bella visione di Cynthia,proprio di lato e Laetitia è rapida a posizionare la macchina dietro di lei.
“Mylady ecco il comando della macchina a lei l’onore di battezzarla.”
“Grazie cara,vieni vicino a me,ho voglia di godere e tu sei bravissima ad esaudire i miei desideri.”
“Farlo è sempre un onore,il solo vederla godere mi da un piacere irrinunciabile.”
Laetitia mi sfila gli slip e inizia a baciarmi la fica mentre faccio partire la macchina a bassa velocità.
Il paddle parte subito colpendo in pieno il culo della suora che inizia a lamentarsi e a chiedere pietà.
Non sa la vacca che ogni suo lamento,ogni sua richiesta di comprensione sono musica per le mie orecchie. E più Laetitia mi avvicina all’orgasmo,più faccio andare veloce la macchina fino a quando non raggiunge una velocità non raggiungibile da nessun essere umano.
Il suo culo sobbalza senza tregua,ormai è viola mentre il volto è coperto dalle lacrime.
Per suo fortuna raggiungo il massimo del piacere,sovrastando le sue urla con le mie,tanto è profondo l’orgasmo che ho.
A questo punto voglio vedere Laetitia godere,è meravigliosa quando si contorce sotto le mie mani e la mia bocca.
“Amore che ne dici di provare l’altra macchina ?”
“Provvedo subito Divina.”
Mentre lei cambia macchinario ho la solita idea per aumentare le sofferenza dell’occasionale schiava.
“Ma se non sbaglio,il fabbricante non aveva detto che si potevano cambiare i falli ?”
“Certo che si può fare,è un questione di un attimo.”
“Bene allora montane uno doppio,se dobbiamo inaugurare questa cosa,facciamolo almeno con stile.”
“Come lei meglio crede Divina,mi dia solo il tempo per il cambio.”
“Certo,fai pure con calma,non vorrei avere qualche spiacevole inconveniente.”
Laetitia in effetti ci mette del tempo,ma la capisco,è la prima volta che usiamo quella nuova macchina e vuole essere sicura che sia tutto a posto.
Finalmente finisce il montaggio di due grossi falli e li metti dietro alla suora.
“A lei l’onore Mylady.”
“Eccomi,vediamo come funziona.”
Far entrare i due cazzi finti insieme non è una cosa facile.
Cynthia è doppiamente vergine,urla a più non posso invocando pietà,e solo dopo un’abbondante lubrificazione riusciamo nell’impresa.
“Ora basta fissarla ed il gioco è fatto. Ecco il comando Divina.”
“Prendilo tu e inginocchiati sul letto,ma non a carponi,ti voglio col la schiena ben dritta.”
Laetitia subito non capisce,ma mi mette come le ho chiesto.
La raggiungo poco dopo,mettendomi alle sue spalle e iniziandole a toccarle un seno e la fica.
“Falla partire e godi mia cara,lascia che oltre alla visione di quella puttana sia io a darti il piacere che desideri.”
Lei fa partire la fucking machine e subito la suora riprende a urlare per il dolore.
Ma sotto le mie mani il piacere di Laetitia monta incontrollato e sale anche la velocità della macchina.
“Si mia Divina,mi faccia godere.”
“Certo mia cara,ma tu fai fottere quella troia.”
“Mm,si subito.”
La macchina aumenta sempre più la velocità come le mie dita che la masturbano senza tregua.
Ora ho le mani piene dei suoi umori che colano senza interruzione,i capezzoli sono tanto duri che sembrano voler bucare la mia mano,ma non è ancora al massimo.
Quando dopo averlo bagnato col suo piacere,le infilo il pollice nel culo,lei porta alla velocità massima la macchina e si piega in avanti per il piacere.
“Ah si,godo.”
“Lo so che ti piace,sei una piccola porca.”
“Sii,ancora,la prego.”
“Eccoti tre belle dita nella fica,così godi di più.”
“Ahh,vengoo.”
Il suo orgasmo è una furia,mi scivola via senza che me ne accorga per finire sdraiata a pancia sotto.
Prendo il comando e fermo la macchina,Cynthia,come una scema,mi ringrazia e io per risposta le sputo in faccia.
“Taci cagna,tanto fra un po’ rincomincia lo spettacolo.”
Laureen è ancora semi intontita da prima e non da segni di vita se non il respiro.
“Guarda questa ora ci penso io a svegliarla,Laetitia prendi la cassetta blu.”
Lei mi guarda con uno sguardo misto di compiacimento è felicita e prende subito quanto le ho chiesto. Dentro la cassetta c’è un semplice regolatore di corrente dal quale escono quattro cavi che finisco con dei piccoli morsetti. Una volta attaccato alla prese prendiamo ognuna un morsetto e lo mettiamo contemporaneamente sui capezzoli di Lauree,che si sveglia dal suo torpore.
Quando si rende conto di quello che ho in mente inizia subito a pregarmi di non andare avanti.
“Mylady la prego,farò tutto quello che vuole,ma questo no,la prego.”
Le faccio finire la frase e ridendo le do la prima scossa,di breve intensità e durata.
“Ahh,no,basta.”
“Come non mi supplichi più puttana,eccoti un’altra dose.”
Di nuovo giro il regolatore e lei si irrigidisce urlando a squarciagola.
Laetitia intanto ha preso un gatto a nove code e la frusta durante le interruzioni di corrente.
La batte ovunque tranne che sul seno per paura di far scivolare via i morsetti.
I suoi colpi sono precisi e violenti,e anche il pube è bersaglio della sua frusta.
Non contenta mi chiede un attimo di pausa,cosa che concedo curiosa di vedere cos’ha in mente.
Prende un fallo gonfiabile e senza tanti preamboli lo infila nella fica della suora,poi mi fa cenno di riprendere con la corrente. Ora ad ogni pausa non solo la frusta,ma gonfia il fallo che ben presto diventa di dimensioni gigantesche.
A questo punto ho voglia di romperla del tutto,mi alzo e con calma scelgo uno strap-on,alla fine decido di usarne uno col fallo in legno di belle dimensioni.
Mentre Laetitia continua a frustare la suora l’indosso stringendolo per bene,poi mi metto dietro a Laureen e inizio a incularla senza nessun rispetto.
“Prima il cazzo nella fica ti piaceva,vediamo se ti piace anche nel culo,puttana.”
Laetitia intanto le ha tolto i morsetti,e adesso anche le sue tette sono colpite a ripetizione.
La suora urla sempre,ma come al solito questo non fa che eccitarmi di più e la sodomizzo tirandole i capelli.
Certo che se queste due sono le ultime che avrò sverginato,di certo sono state le suore con le quali mi sto dando ai giochi più sadici e perversi.
La mia amante molla la frusta e prende a masturbare la fica della schiava con fallo gonfio.
Mentre la stupriamo di baciamo a lungo come lesbiche qualsiasi,giocando con le lingue e scambiandoci piccoli morsi sulle labbra.
Solo che a forza di scopare queste due o di vederlo fare ho voglia anch’io di riempirmi la fica e molliamo Laureen per sdraiarci sul letto e masturbarci con due vibratori a vicenda.
Laetitia come sempre è bravissima a farmi godere,alterna movimenti lenti a quelli veloci,fermandosi ogni tanto per bere dalla mano i miei umori. Anch’io faccio lo stesso con lei,il suo dolce sapore mi porta in breve ad un nuovo orgasmo e finiamo col ritrovarci esauste,ma felici.
Quando mi porta una sigaretta già accesa capisco che per lei la nottata non è ancora finita,ma in fondo non voglio smettere neanch’io.
“Dimmi amore,hai in mente qualcosa per la cicciona o continuiamo con la rossa.”
“Se posso dare un consiglio,Divina,legherei la grassa ai tre anelli.”
“Mi sembra una buona idea,procedi pure,io ti raggiungo dopo.”
“Vado immediatamente Mylady.”
Laetitia scioglie Cynthia che prova una resistenza,ma un pugno nello stomaco,la porta subito a più miti consigli. Quindi le lega le ami sopra la testa ad un anello,e le caviglie ad altri due.
Inizia a sollevarla da terra e nello stesso tempo ad aprirle le gambe,fino a che queste non sono spalancate del tutto. Questa posizione è già di per se molto dolorosa,ma non è certo vedendola immobile che provo piacere.
“Penso che a questa puttana un po’ corrente farà bene,non lo pensi anche tu cara.”
“Certo Divina,provvedo subito.”
Laetitia porta la cassetta e si prepara a mettere i morsetti.
“Aspetta,ho un’idea migliore.”
Prendo un fallo metallico e attacco li un morsetto,poi l’infilo nel culo della cicciona.
“Dalle una piccola scossa per prova.”
La scossa è poco intensa e di breve durata,ma l’effetto è bellissimo.
Cynthia apre le gambe come se volesse fare una spaccata in aria urlando a più non posso.
“Ora ti faccio urlare io troia schifosa.”
Prendo la frusta che prima usava Laetitia e la colpisco in pieno sulla fica,la suora urla di nuovo,ma questa volta di meno.
“Per me le piace,dalle un’altra scossettina,ma più lunga.”
Come prima si immobilizza per aria e la colpisco nuovamente mentre urla.
Ad ogni mia richiesta Laetitia manda una scossa alla quale segue subito una frustata.
Continuiamo a lungo a torturarla così,dandoci più volte il cambio per non stancarci troppo.
Le grosse tette e l’interno delle cosce sono ormai viola quando smettiamo per tirarla già e pisciarle addosso a ripetizione.
Mentre io la alzo per i capelli,Laetitia slega Laureen e la porta vicino alla sua consorella.
“Non vedi che è sporca di piscio,tira fuori la lingua e leccala.” le urla vicino all’orecchio.
Laureen inizia a pulirla leccandole il piscio mentre noi le deridiamo,poi prendiamo un tubo dell’acqua e le laviamo per bene entrambe.
“Adesso che siete in condizioni decenti potete inginocchiarvi e leccarmi davanti e dietro,brutte troie.”
Le due suore si mettono per terra e lentamente iniziano a fare quello che ho ordinato loro,ma Laetitia non è contenta e le sprona alla sua maniera. Prende un frustino e le batte sulla schiena finchè le loro lingue non diventano ben vive,e io inizio a godere.
Per stare più comoda mi sdraio sul letto,mi metto di fianco in modo che loro possano leccarmi più facilmente.
Andiamo avanti così tutta la notte,io e Laetitia ci avvicendiamo sul letto fino ad essere esauste dagli orgasmi.
Quando ci svegliamo la superiora è già fuori per riprendere le suore e le lasciamo andare anche se malvolentieri.
“Scusi Divina la domanda,ma se queste erano le ultime due,la prossima settimana chi ci manda ?”
“Non lo so,forse verranno le prime due che abbiamo torturato,in ogni caso non penso ci mancherà la compagnia per molto tempo.”
Non lo sapevo,ma i giochetti con le suore erano finiti,ma altri più eccitanti avrebbero preso il loro posto.
Quando giovedì mattina mi chiama la superiora sento al telefono la sua preoccupazione,ma trattengo la gioia sapendola sicuramente nei guai.
‘Mylady per stasera ci sarebbe un piccolo problema.’
‘Mi dica superiora,sicuramente nulla di grave spero.’
‘Per stasera c’è solo una sorella disponibile,Suor Paula.’
‘Capisco,ma i nostri accordi erano ben precisi,almeno a me pare così.’
‘Certo Mylady,ma lei capisca le mie sorelle…’
‘Senta superiora,facciamo così,lei domani mi manda Suor Paula che resterà con me finchè lo vorrà,le assicuro che in qualsiasi momento sarà libera di andare via.’
‘Va bene,ma per dopo…’
‘Troveremo certamente un nuovo accordo.’
‘Però Mylady prima devo sentire la sorella,lei capisce che non posso decidere per lei.’
‘Se per domani alle due non la vedo vorrà dire che non l’ha convinta,non c’è neanche bisogno che mi chiami,ora devo andare,a presto superiora.’
Tiro giù il telefono con un ghigno.
Ho talmente maltrattato quelle suore da terrorizzarle,soprattutto le ultime due devono aver raccontato il loro supplizio,e ora solo una vuole tornare.
Non so se pensare che sia una pazza o una donna dall’estremo coraggio,di certo domani la mia domanda avrà una risposta.
E’ venerdì e sono le due.
Puntuale arriva la macchina dal convento e lascia la giovane suora davanti all’entrata.
Laetitia la va a prendere per portarla nella mia camera da letto dove l’attendo sdraiata sul letto con indosso solo una vestaglia.
Suor Paula me la ricordo bene,è stata la prima ad entrare nel mio dungeon.
Ha provato piacere ad essere scopata da me e non l’hanno spaventata i racconti delle altre con le quali sono stata meno clemente.
‘Laetitia lasciaci da sole voglio fare quattro chiacchiere con lei in privato.’
‘Esco subito Divina.’
Appena lei esce mi alzo e inizio a girare intorno alla suora.
‘Allora sei l’unica ad essere tornata,o hai coraggio o sei folle.’
‘Forse entrambe le cose Mylady.’
‘Sai che puoi andartene in qualsiasi momento.’
‘Certo Mylady,ma non lo farò.’
‘Per non lasciare nei guai le tue sorelle ?’
‘Si Mylady.’
‘Senti povera schiocca,potrei torturarti con una tale violenza che non resisteresti più di cinque minuti,e questo lo sai benissimo,quindi non mentirmi mai più.’
‘Ma io non dico bugie,io…’
‘Tu hai goduto e lo vuoi ancora vero ?’
‘Io si,cioè no..’
Inizia a balbettare mentre l’incalzo con domande sempre più oscene,fino a farla crollare.
Si butta in ginocchio davanti a me bloccandomi i piedi con le mani.
‘Mylady la prego,è vero mi è piaciuto quando mi ha fatto sua,sono venuta solo per poter riprovare quelle sensazioni,ma non mi torturi,ho troppa paura.’
Si mette a piangere portandosi le mani in faccia come per coprire la sua vergogna.
‘Alzati Paula e stammi a sentire,ti farò questo discorso solo una volta,dopo potrai restare o andartene,dipende solo da te.’
‘Mi dica tutto Mylady.’ mi risponde dopo essersi alzata.
‘Tu puoi rimanere qui,ma non come schiava,ma come mia amante,allo stesso livello di Laetitia che ben conosci. Io provvederò a tutti i tuoi bisogni,mi prenderò cura di te per tutto,sarai libera d’uscire,ma solo dopo avermelo chiesto e avrai tutto il mio amore che tanto cerchi.
In cambio domani lascerai l’ordine,dirai alla superiora che hai trovato una nuova madre,e tornerai qui al castello da me. Ora devi decidere tu.’
Non faccio in tempo a dirle quanto tempo ha che mi risponde subito.
‘Accetto Mylady,non ho dubbi,voglio essere sua per sempre.’
‘Non sai quanto si felice per questa scelta,ora iniziamo a provvedere a te.’
Prendo il campanello e poco dopo entra Laetitia.
‘La mia Divina mi cerca ?’
‘Allora Laetitia,Paula sarà la tua nuova sorella,ne sei felice ?’
‘Certo Divina,lo sa è tanto che speravo me ne trovasse una.’
‘Bene,allora dalle dei vestiti e portala in città. Voglio che sia curata dalla miglior estetista,depilata a dovere,e sai cosa intendo,vestita per essere degna di cenare con noi e comprale un minimo di guardaroba per questi primi giorni,la settimana prossima andremo a Londra e li la scelta è certo maggiore.’
‘Provvedo subito Divina,Paula seguimi.’
Le vedo uscire felici,Laetitia da tempo mi chiedeva senza farlo trapelare troppo,una compagna di giochi,non che io non le basti,solo qualcuna che ricambi più di me il piacere che sa donare.
Quando tornano è ora di cena,ma il cambiamento di Paula è qualcosa a cui difficilmente si tende a credere. Ha un taglio di capelli moderno che le slancia il viso,un trucco leggero,ma che esalta i suoi lineamenti. Anche l’abito che indossa,se pur molto semplice,mette in risalto le sue forme rendendola sensuale e conturbante.
Ma la sorpresa più bella deve ancora venire.
Nonostante le mie voglie ceniamo con calma e passiamo un po’ di tempo in una sala a chiacchierare di quello che hanno fatto in città. Sono entrambe di vena,anche se Paula usa un tono che lascia trapelare la sua sudditanza,e descrivono ogni loro passo con dovizia di particolari,il racconto della ceretta è poi un misto fra un racconto del terrore e una commedia comica,tanta era la sua paura prima di farla.
Alla fine è Laetitia a chiedere congedo,mentre la bacio per salutarla,la ringrazio per quello che ha fatto e per essere così disponibile verso Paula.
‘Mia Divina,questo è un ordine che aspettavo da tempo,lei lo sa anche se non l’ho mai detto.’
‘Grazie lo stesso mia cara,ora va,domani ci sarà da divertirsi con le suore.’
‘Solo le ho preparato una sorpresa,spero che gradisca quando la scopre,ora vado e vi lascio sole.’
Si allontana sculettando lasciandomi una curiosità che maschero a fatica.
Quando esce Paula si avvicina a me e mi chiede quali disposizioni ho per lei.
‘La prima è molto semplice,spogliati,ma molto lentamente.’
‘Subito Mylady,spero solo d’essere all’altezza delle sue aspettative.’
Inizia a spogliarsi come se ci fosse una musica in sottofondo,nonostante sia inesperta è sensuale nei movimenti.
Si toglie prima la camicetta e poi la gonna che lascia cadere a terra,quindi si avvicina a me.
‘Mi perdoni divina,ma non sono pratica di reggiseni,posso chiederle di sganciarlo dietro ?’
‘Certo voltati.’
Lei si gira e le sgancio il reggiseno che trattiene davanti con le mani.
Quando torna con il viso verso di me lo lascia cadere e capisco subito la sorpresa di cui parlava Laetitia.
Paula si è fatta il piercing sui capezzoli,da dove scendono due cerchi dorati.
L’afferro per quelli e la porto ancora più vicina a me.
‘Ora fammi godere,voglio vedere quanto sei brava con la lingua.’
Lei si inginocchia ai miei piedi e inizia a baciarli,in segno di sottomissione.
La lascio fare,è sempre piacevole sentire una calda bocca sulle mie nobili estremità,ma da lei voglio ben altro.
‘Togliti tutto,ora.’ le ordino decisa.
Lei si alza e si toglie gli slip,peraltro molto ridotti.
‘Ora girati su te stessa lentamente finchè non ti dico di fermarti.’
Paula obbedisce e inizia a mostrarsi davanti e dietro.
Anche se molto diversa da Laetitia è una gran bella donna,in carne al punto giusto,ma è soprattutto il suo seno a colpirmi.
E’ grande,ma non esagerato,sodo e alto,e poi quei piercing lo rende unico in tutti i sensi.
‘Paula vieni con me,andiamo nelle mie stanze,così saremo più comode.’
‘Certo Mylady.’
Mi segue come un docile cagnolino,a pochi passi da me con lo sguardo basso.
Una volta nella mi camera da letto mi faccio aiutare a togliermi il vestito,rimanendo in intimo e calze ovviamente nere.
‘Paula toglimi anche le mutandine,ma senza usare le mani,solo la bocca.’
‘Subito mia Divina.’
Si abbassa e li sfila prendendoli per i lati e sfilandone un po’ per volta cambiando il lembo da tirare.
Una volta che sono caduti per terra alzo i piedi per farli togliere del tutto appoggiandomi sulla sua testa,poi con tono sensuale le chiedo se le piace la mia bellissima fica.
‘E’ la più bella che abbia mai vista Mylady,così curata e dalle forme e dimensioni perfette.’
‘Allora baciala,ma con passione.’
‘Grazie per concedermi questo onore mia nobile Padrona.’
Dopo i primi tocchi di labbra mi stendo sul letto e lei subito mi viene dietro.
‘Fammi vedere come sei brava con la lingua,voglio godere.’
Paula si inginocchia in mezzo alle mie gambe,aprendole leggermente con grazia per poter operare meglio.
Inizia a leccarmi le grandi labbra,la punta della sua lingua passa in ogni anfratto dei miei due petali facendomi bagnare. Poi inizia a prenderle in bocca,succhiandoli dolcemente fino a farle aprire del tutto,quindi beve il mio piacere che ormai scorre copioso.
Non avrei miglior ordine da darle che quello di continuare così,ma non c’è bisogno che parli,la cagnetta sa che questo è l’esame finale per entrare definitivamente nelle mie grazie.
Posso solo far scivolare in alto il reggiseno per giocare coi miei turgidi capezzoli per eccitarmi di più.
Lei intanto mi lecca lo spacco con passione fino a prendere in bocca il clito e giocarci con la lingua che lo martella con piccoli tocchi.
Il primo orgasmo mi coglie quasi all’improvviso,Paula non smette di leccarmi,e io godo come merito.
Per farle capire che non ha finito le schiaccio la testa contro il mio sesso e la incito a non smettere finchè non lo chiederò io.
L’ex suora aveva già dato dimostrazione della sua bravura nel nostro primo incontro,e ora che si sente più libera,non può che fare meglio,facendomi passare da un orgasmo al seguente,senza fermarsi mai.
Solo quando mi sento soddisfatta la spingo via.
‘Per ora basta,ora se non ricordo male tu hai il culo vergine.’
‘Non sbaglia Mylady,ma non posso che chiederle umilmente di togliermi questo peso come lei meglio crede.’
‘Certo Paula,solo che vorrei che anche tu godessi,quindi ti permetto di masturbarti mentre ti sodomizzo,anzi mettiti a carponi e inizia subito,fammi vedere come ti doni piacere da sola.’
‘Grazie Divina,la sua gentilezza nei miei riguardi è eccessiva,ma se lei vuole mi masturbo subito.’
Lei si mette come da me richiesto e inizia a toccarsi con foga inaspettata,ma quello che le cola sulle cosce tradisce la sua eccitazioni,ma la lascio fare,in fondo mi sta regalando un bello spettacolo.
Scelgo lo strap-on con cura,alla fine decido per uno che ha il fallo composto da una serie di sfere di buon diametro peraltro crescente,ben separate fra loro,l’ideale per un rapporto anale.
Non essendo una schiava,ma la mia seconda amante,lo ungo per non farle troppo male,poi lo indosso stringendolo bene e mi metto dietro di lei.
Paula ormai si masturba con due dita che entrano e escono in continuazione.
‘Sei pronta ?’
‘Si Mylady,mi sfondi,non resisto più all’attesa.’
Faccio entrare la prima sfera,lei s’irrigidisce giusto per un attimo,poi riprende a lavorarsi da sola con le dita ed io continuo a penetrarla.
Quando anche l’ultima sfera è entrata dentro si lascia andare ad un urlo,un misto di dolore e piacere,ma che sa anche di liberazione.
Scoparla nel culo mi dona piacere,godo nel sentirla gemere mentre mi chiede di sbatterla il più possibile. Durante il rapporto le nostre fiche s’incrociano e i suoi umori mi bagnano,eccitandomi in maniera indescrivibile e spingendomi ad andare ancora più forte.
La sodomizzo a lungo senza che lei mi chieda mai di smettere,però alla fine ho di nuovo voglia di attenzioni.
La butto in avanti ormai paga di quello che ho fatto e mi tolgo lo strap-on per prendere un fallo con quale soddisfare la mia fica.
Poi mi sdraio di fianco e inizio a dare un po’ di pace al mio sesso voglioso riempendolo di gomma.
Non faccio in tempo a chiamarla che lei è già dietro di me intenta a leccarmi il buchetto.
‘Brava Paula,lecca il culo della tua Signora,penso che io e te andremo d’accordo a lungo se continui così.’
‘Il suo piacere è il mio primo desiderio Mylady,volevo essere sua dal primo giorno che l’ho incontrata.’
Andiamo avanti tutta la notte,appagando le mie voglie e scoprendo quanto sotto l’abito da suora si nascondeva una porca in calore.
Alla fine ci addormentiamo insieme e solo quando mi risveglio scopro che ha dormito con la testa in mezzo alle mie gambe.
Però oggi è un giorno importante,potrò cacciare le suore dal convento,ma ho anche altre idee e quindi è meglio che chiami Laetitia e mi prepari per il lieto evento.
E’ passato quasi un anno da quando le suore hanno lasciato il convento e ho potuto realizzare un mio sogno.
Al suo posto è nato un hotel molto particolare,il più grande dungeon di tutto il Regno Unito,e forse del mondo,dove,chi se lo può permettere,può sfogare i suoi peggiori istinti contro gli schiavi di cui dispongo.
Trovare schiave e schiavi,giovani e di bell’aspetto,non è stato difficile,ho pescato nei bassifondi di Londra,e dove non ha potuto la promessa di facili guadagni,ha provveduto la frusta e la tortura.
Anche Laetitia e Paula mi hanno aiutata nell’opera di “convincimento”,ma soprattutto quest’ultima si è dimostrata una sadica di prima grandezza. Non si è mai limitata al solo frustare spesso a sangue,le sue vittime,ma le ha sodomizzate con ogni cosa trovasse,in special modo con oggetti non lisci. Il suo giocattolo preferito è un manganello rivestito in cuoio e dotato di borchie metalliche,che usa sempre con estrema violenza,facendo urlare chi le capiti sotto per la gioia delle mie orecchie.
Ma anche ricchi aristocratici,magari accompagnati dalle loro signore,hanno voluto provare il fascino della sottomissione,a questi poveri pazzi provvediamo nel mio castello,e anche se può sembrare strano,la lista d’attesa è molto lunga.
Un bel giorno Paula,che ha anche le funzioni di mia segretaria,mi viene incontro non trattenendo la sua eccitazione.
“Divina,ho una notizia che spero le faccia piacere,lo sceicco Faith ha chiesto un appuntamento per parlare con lei di persona.”
“Ho sentito parlare di quest’uomo,ma non capisco cosa voglia da me,a quanto so ha un harem in piena regola.”
“Si Divina,e il suo sadismo è quasi leggendario,come la sua generosità del resto.”
“E quando verrà a trovarmi ?”
“Fra tre giorni Divina,alle quattro del pomeriggio.”
“Va bene ora dimmi dov’è Laetitia ho bisogno di lei.”
“Il biblioteca Divina,sta facendo alcune ricerche sulle torture dell’Inquisizione spagnola.”
“Bene Paula,conferma pure l’appuntamento con lo sceicco e continua con le tue mansioni.”
Mi dirigo verso la biblioteca,Laetitia è molto brava a scovare qualsiasi informazione su internet e so già che non mi deluderà.
La trovo intenta al computer e come mi vede si alza in segno di rispetto.
“Mylady,stavo venendo da lei,ho trovato alcune cose interessanti.”
“Si ma le vedremo dopo,ora voglio sapere tutto sullo sceicco Faith.”
“Veramente Mylady di recente è più saltato agli onori della cronaca il figlio Assad.”
“E perchè,lo sai che non mi occupo di gossip.”
“Certo una Signora come lei ha ben altri pensieri,quindi cercherò d’essere concisa. Questo giovane ha avuto una breve relazione con la cantante Britney,coprendola di gioielli,solo che lei un giorno ha dichiarato a tutti i tabloid che lui,ecco non è molto dotato sotto quell’aspetto,lei mi capisce.”
“Oh Laetitia,certo che capisco,e ora comprendo anche altre cose,non penso d’aver bisogno d’altre informazioni. Per quanto riguarda le tue ricerche fammi dei disegni e poi vedremo il da farsi.”
Lascio Laetitia al suo lavoro e vado a fare un giro per vedere se qualche futura schiava ha bisogno delle mie cure,ma la mia testa è già altrove.
Con lo sceicco non ci sono stati problemi per il nostro incontro.
Come d’accordi presi,si presenta con il suo segretario personale e una guardia del corpo,il resto del suo personale l’aspetterà fuori dal tenuta.
Non è certo una persona di bell’aspetto,è si alto,ma grasso e pelato,con una barba curata che ne esalta la durezza del volto.
E’ il suo segretario a presentarlo,e dopo i convenevoli di rito,ci accomodiamo nel mio studio per discutere.
“Lady Victoria lo sceicco Faith ha una richiesta per lei.”
“Mi dica segretario,vedrò di fare il possibile per sua Altezza.”
“Come lei forse sa il figlio Assad è stato vittima di malelingue scatenate da una cantante di poco conto in cerca di celebrità.”
“Purtroppo queste ragazzette sono sempre in cerca di popolarità,anche a discapito di nobili giovani.”
“Vedo che lei è già al corrente della spiacevole situazione,quindi arriverò subito al punto. Lei è riconosciuta come la più grande donna d’Inghilterra per le sue stanze segrete,il mio Signore vorrebbe prenderle in affitto per alcuni giorni,ovviamente dietro un lauto compenso.”
“Segretario non intendo offendere sua Altezza parlando di vile denaro,però lei capisce che non posso non sapere cosa succede fra le mie mura.”
Lo sceicco si alza in piedi e parla al posto del suo segretario.
“Voglio portare qui Britney e insegnarle cosa vuol dire insultare mio figlio !”
“E posso chiederle Altezza come intende portare qui questa sgualdrina ?”
“Venerdì prossimo terrà il suo ultimo concerto,alla fine di questo i miei uomini la rapiranno per portarla qui,le darò tanto oro quanto pesa questa puttana senza onore,solo per restare solo con lei fino a lunedì mattina,poi le mie guardie la lasceranno lontano da qui.”
“Sceicco Faith,approvo totalmente il suo desiderio di vendetta,solo vorrei farle notare,che da solo è difficile dare la giusta punizione a questo essere immondo.”
“Ma con me ci sarà Moad,la mia guardia del corpo personale,è l’uomo che vede dietro di me,la mia ombra.”
“Sceicco Faith,mi permetta di farle una mia proposta che non vuole mancare di rispetto ne a lei ne a Moad. Io rinuncio a quello che lei mi ha generosamente offerto,per poter partecipare insieme alle mie due ancelle alla punizione di chi ha disonorato ingiustamente la sua famiglia.”
“Mi faccia capire Lady Victoria,lei rinuncia a più di cinquanta kili d’oro per aiutarmi nella mia vendetta ?”
“E’ così sceicco,per me è già un grande onore vederla all’opera,la sua crudeltà è leggenda,ma sono sicura che non avrà nulla da dire sul nostro operato.”
“E se rifiutassi la sua proposta ?”
“Dovrebbe cercare un altro posto dove consumare i suoi propositi,ovviamente questa discussione non avrebbe mai avuto luogo,ma non penso che sua Altezza voglia ripiegare su una seconda scelta,lo ha fatto dire lei,che questo è il miglior dungeon d’Inghilterra.”
“Lady Victoria,lei non è solo una bella donna,ma è anche molto decisa e di certo non a corto di valide argomentazioni,quindi accetto la sua proposta,restiamo d’accordo che quando tutto sarà finto,la mia gratitudine verso di lei sarà pari ai servizi resi.”
“Sono sicura sceicco Faith che la sua gratitudine sarà generosa come lo è d’abitudine,il suo segretario resterà in contatto con la mia ancella per i dettagli,se lo desidera le mostro i sotterranei.”
“Non ce n’è bisogno Lady Victoria,di sicuro saranno all’altezza della situazione,inoltre devo tornare a Londra per sistemare alcune questioni,quindi a malincuore mi tocca lasciarla.”
“Capisco Altezza,gli affari di stato vanno seguiti da chi ne è capace,mi permetta allora di accompagnarla fino alla sua macchina,questo non me lo può negare.”
“Certo che no,anzi le offro il mio braccio.”
Durante il tragitto dallo studio alla macchina parliamo di arte,è strano come un uomo che voglia vedere scorrere il sangue,quasi si commuova davanti a un bel quadro.
Il pomeriggio di venerdì congedo il personale di servizio,e tutte e tre ci prepariamo per ricevere degnamente i miei ospiti. Con cura scelgo uno body in pelle nera che esalti le mie forme e degli stivali alti sopra il ginocchio. Le mia ancelle invece indossano un reggiseno che lascia fuori le loro tette e degli slip entrambi rossi e stivaletti neri.
Indossiamo tutte delle mascherine per non farci riconoscere,c’è già un accordo sui nomi da usare,si sa la prudenza non è mai troppa.
Quando arriva lo sceicco con la sua guardia del corpo Britney è ancora intontita dai narcotici,tanto meglio così,le mie ancelle faranno meno fatica a spogliarla e legarla con le braccia sopra la testa ad un anello posto al centro della stanza principale del dungeon.
Quando siamo tutti pronti Paula tira un secchio d’acqua gelata sul volto della puttanella che si riprende quasi subito.
“Chi siete ? Dove sono ? Liberatemi subito,non sapete chi sono.”
Uno schiaffo di Faith la fa zittire immediatamente.
“Certo che so chi sei lurida puttana,è giunto il momento in cui tu paghi le tue colpe.”
“Ma chi sei tu ? E per cosa dovrei pagare.”
“Tu hai disonorata la mia famiglia e ora pagherai per ciò.”
“Sei il padre di quello sfigato di un arabo ! Voglio proprio vedere di cosa sei capace.”
Faith sembra esplodere dalla rabbia,ma è solo un attimo,prende una frusta in cuoio,sarà almeno tre metri,e si piazza ad un paio da lei.
“Ora vedrai di cosa sono capace.”
La frusta sibila un paio di volte nell’aria,poi si abbatte con tutta la sua forza sul corpo di Britney,che urla di dolore.
“Cosa fai pazzo,non sono una tua vacca.”
Lui però sembra non ascoltarla e ripete l’operazione,questa volta con ancora più forza.
La donna si alza sulle punte dei piedi continuando ad urlare per il dolore,ma Faith continua come se quella fosse una musica divina.
Dopo che la colpisce lui tira la frusta per lasciare un segno ancora maggiore e in breve il corpo di Britney è ricoperto di strisce rosse.
Non urla neanche più,geme sommessamente,e solo il fatto di essere legata la fa rimanere in piedi. Lo sceicco sembra non badare ai colpi,è di una costanza incredibile nel frustarla fino a che il primo sangue non inizia a fare la sua comparsa. Solo allora lascia la frusta a Moad e dopo un paio di ceffoni torna a parlare.
“Ora ti romperò il tuo culo di merda,così capirai che cos’è il vero cazzo.”
Lei non dice niente mentre Paula la libera solo per legarla ad un tavolo col culo per aria.
Faith si mette subito dietro e,dopo essersi appena bagnato la cappella con un po’ di saliva,punta questa sul buco di Britney.
La penetra con inaudita violenza,facendo riprendere per quanto possibile,nonostante abbia un pene più che notevole lo fa entrare tutto con due soli colpi,sfondandole lo sfintere.
“Ahh no,non così,no,ti prego.”
“Taci cagna,questo è solo l’inizio.”
Lei riprende a urlare,il nuovo dolore le ha ridato forza,ma Faith per risposta le prende a schiaffi le natiche,mentre continua a incularla senza pietà.
Le sue bordate sono poderose e solo il fatto che il tavolo è ben fissato al pavimento impedisce ai due di muoversi per la stanza. Le urla in arabo frasi incomprensibili,ma di certo non sono complimenti.
Per sua fortuna l’eccitazione non lo fa durare a lungo,e le viene dentro riempendola di sperma.
Laetitia lo raccoglie per quel che può su un piattino e lo porta davanti alla bocca della troia.
“Bevi puttana,o lo fai con le buone o con le cattive decidi tu.”
Visto che ha non risposte,la prende a schiaffi tendola per i capelli.
“Bevo,bevo,ma finiscila.”
“Vedo che hai capito ora lecca.”
Con quel poco di energie che le rimangono tira fuori la lingua e inizia a leccarle il piattino,fino a pulirlo completamente.
“Brava troia,ora passiamo a qualcosa di più serio.”
Anche se non riesce a reagire le ancelle chiedono aiuto a Moad per metterla in un nuova posizione,sempre legata con le braccia in alto,ma questa volta anche le gambe sono legate al soffitto.
Inutile dire che sono ben aperte ed è Paula la prossima a dedicarsi a lei.
“Ora vediamo quanto sei sfondata puttana.” le dice piano.
Una delle caratteristiche di Paula è che non urla mai,parla sempre col giusto tono,facendo spesso gelare le vene delle sue vittime.
Prende due grossi vibratori in gomma,saranno più di trenta centimetri e senza tante premesse l’infila nella fica e nel culo di Britney.
“Vedo che entrano senza problemi,chissà da quanti ti sei fatta sfondare per arrivare a cantare.”
“Sei invidiosa del mio successo ?”
Dopo tanto ha ripreso a parlare,ma non poteva dire cosa più sbagliata. Anche se avrebbe chiesto pietà non sarebbe cambiato niente,ma sfidare una Mistress è degno del suo piccolo cervello.
Paula accende i vibratori portandoli subito al massimo e la vittima non può che gemere di dolore,anche se forse un pochino gode. Ma il suo piacere sparisce quando la mia ancella inizia a frustarla in pieno sesso con un sottile,ma implacabile frustino da cavallerizza.
“No li no,non puoi farmi questo.”
“Perchè puttana,hai paura che dopo non ti chiaverà più nessuno.”
Ad ogni colpo segue un urlo,la bravura di Paula è quella di colpire sempre fra le cosce,senza lasciare grandi segni,ma un infinito bruciore.
Per quanto cerchi di muoversi per non farsi colpire sempre nello stesso punto,l’ex suora è implacabile fino a portarla quasi allo svenimento.
Solo allora si ferma,ma solo per aggiungere un’ulteriore tortura.
Paula infatti prende alcune piccole mollette,molto forti che inizia a mettere sulle grandi labbra di Britney,nonostante queste siano martoriate dalle sue frustate.
La puttana urla come non mai ogni volta che una molletta viene mollata sul suo sesso,stringendolo come in una morsa,ma non sa che il peggio deve ancora venire.
Una volta finito e controllato con calma che sia tutto come aveva deciso,Paula si allontana un poco e le intima l’immobilità più totale.
“Ora te le toglierò,ma con la frusta,se ti muovi,la molletta non parte tu prendi un colpo in più.”
La frustata è secca e precisa e la prima molletta vola via,mentre Britney urla a squarciagola.
“No,ti supplico,basta,non con quella.”
Non fa quasi in tempo a finire che un altro colpo si abbatte sulla sua fica liberandola di nuovo.
Però adesso è in preda quasi alle convulsioni a Paula fatica a prendere bene la mira,quindi a volte la colpisce senza togliere nessuna molletta,ma solo portando ancora dolore e bruciore.
Ci vogliono quasi trenta colpi perchè la sua fica sia riempita solo del vibratore.
“Se vuoi rincomincio lercia schifosa.”
“No ti prego,farò tutto quello che volete,ma non mi fate più male.”
“Puoi pregare finchè vuoi,sarai libera solo quando ci stancheremo di te.”
Nel frattempo Laetitia si avvicina a me e noto che Moad sta parlando a bassa voce con Faith.
“Divina io e Moad avremmo un idea,solo che non possiamo metterla in atto che insieme,quindi le chiedo il permesso di poter operare con lui.”
“Laetitia sono proprio curiosa di vedere cosa avete in mente,hai quindi il mio permesso.”
Mi bacia sulla guancia per ringraziarmi,e dopo uno sguardo d’intesa con Moad,prende una morsa per il seno. Non so come si siano messi d’accordo,forse ero troppo presa a gustarmi Paula col suo frustino,ma sembra quasi che si conoscano da tempo,anche se so che è impossibile.
Si vanno a mettere ai due fianchi di Britney,che subito non capisce cosa le stia succedendo.
In effetti la morsa è composta da due aste di legno che si stringono con dei morsetti,sembrerebbe quasi un oggetto innocuo per chi non lo conoscesse.
Con calma iniziano a stringere fino a che le tette della puttana non iniziano a diventare più scure.
A quel punto vanno ancora più piano facendola urlare di nuovo mentre le mammelle sono sempre più gonfie e di colore viola.
Non paghi prendono due morse per i capezzoli e ognuno ne stringe uno in un delirio di urla e preghiere di compassione.
Quando hanno finito il seno di Britney è quasi irreale,gonfio all’inverosimile,nero e coi capezzoli ridotti al minimo spessore.
Laetitia allora prende una canna di bambù e inizia a picchiarla sulle palme dei piedi.
Il dolore che prova dev’essere molto forte perchè starnazza come un’oca impazzita.
Quando Moad si avvicina a lei prevedo con facilità nuove urla.
L’uomo,già di suo ben dotato,si è infilato una specie di preservativo di pelle ricoperto di borchie,che si è poi legato dietro la schiena.
“Ora ti spacco troia.”
La puttana non replica neanche,ha giusto un breve momento di piacere quando le sfila il vibratore dalla fica,per subito tornare all’inferno quando inizia a scoparla.
Laetitia intanto ha lasciato la canna per prendere due gatti a nove code in modo da poterla colpire su entrambi i piedi.
Come inizia Britney ha dei violenti sussulti che fanno sembrare che sia lei a scopare Moad e non il contrario.
Lui allora la prende a schiaffi con molta forza fino a farle schizzare un po’ di sangue dalla bocca.
Non avendo in pratica eccitazione dal suo pene la scopa a lungo mentre Laetitia non da scampo ai suoi piedi. Solo quando questi sono ormai quasi insensibili si sposta verso il seno di Britney,le toglie i morsetti dai capezzoli facendosi ringraziare,per poi farsi maledire quando inizia a colpirla sul petto con entrambi i gatti.
Vanno avanti così per più di un’ora,alla fine lui si sfila il cappuccio e masturbandosi le sborra in faccia.
Finalmente è mia.
Tutta la violenza che ho visto mi ha portato al massimo dell’eccitazione e non posso di certo essere la più clemente con quella lurida cagna.
Moad la libera di tutto per rimetterla sul tavolo a pancia sotto,lei ormai è troppo provata per cercare di opporre un minimo di resistenza.
La osservo con calma,il suo corpo è segnato dalle frustate prese,il seno è nero,la fica viola,non mi resta che il suo lercio culo.
Solo che il batterla non mi è sufficiente,anche se può essere un buon antipasto.
Prendo un paddle nuovo di zecca,la superficie della pala è ricoperta di piccolissimi aculei d’acciaio,la lunghezza giusta per non fare uscire troppo sangue.
“Dovresti essere onorata,è la prima volta che uso quest’attrezzo.”
In un momento d’orgoglio,l’ultimo,mi risponde con un ghigno.
“Vai a fanculo puttana.”
La colpisco con tutta la forza che ho non una,ma più volte senza darle il tempo di finire di urlare per la palata ricevuta.
“Allora chi è la puttana fra noi due ?”
“Io,io sono la puttana,ma fermati.”
“Ora ti faccio vedere come tratto una come te.”
Come se mi avesse letto nel pensiero,Paula si avvicina con una frusta rigida larga un paio di pollici.
L’afferrò dandole il paddle e ricomincio a colpirla velocemente,prendendo ben di mira gli stessi due punti del culo.
Mi fermo solo quando non reagisce più per darle il colpo di grazia.
“Lo so che sei sfondata,ma questo soddisferà le tue sporche voglie,solo per sempre.”
Davanti a queste parole alza la testa e si gira.
“Cosa mi vuoi fare,basta vi prego,lasciatemi e non dirò niente lo giuro.”
“E cosa vorresti dire che quattro persone mascherate e un ricco sceicco ti hanno torturata per giorni ? E chi ti crederebbe puttana e falsa come sei.”
La lascio un attimo nei suoi pensieri,in fondo non le ho detto chela verità,poi mi rivolgo verso Laetitia.
“Portami il palo e il martello.”
“Subito Signora.”
Quello del palo e il martello è uno dei miei supplizi preferiti in assoluto.
Il palo è lungo circa un metro,con una punta come quella di una matita,solo senza spigoli vivi,mentre il martello è una mazza il legno molto leggero,ma robusto.
Prima di piazzare l’asta contro il suo buco del culo,Laetitia la unge con dell’olio,non per pietà,ma per farne entrare dentro il più possibile.
Una volta finito fa entrare la punta nell’ano.
“Inizi pure Signora.”
“Con grande gioia.”
Le prime martellate sull’altro capo dell’asta servono più a prendere bene le misure che altro,ma poi inizio a picchiare con forza sempre maggiore fino a riempirla con un terzo del bastone.
Lei inutile dirlo urla,per quanto avvezza al cazzo nessuno ha la rigidità del semplice legno,ne sua la capacità di penetrazione.
Ormai sarebbe inutile continuare a picchiare,di più non ne può entrare,quindi glielo lascio dentro e inizio a far dondolare quello che le esce dal culo. Questa è di certo una tortura maggiore perchè muove le viscere in maniera incontrollabile,ma per non farle mancare niente riprendo una frusta e rincomincio a batterla sul culo.
Mi fermo solo quando esausta e lei ormai semi svenuta.
“Potremmo anche andarci a riposare e riprendere domani,che ne pensa Altezza.”
“E lasciarla così ?”
“No ci certo,la terremo in forma con una spanking machine,ne ho una apposita che colpisce tutto un corpo eretto.”
“Sapevo di non trovarla impreparata,tu legala ad un anello.”
Mentre Moad esegue l’ordine,Paula e Laetitia prendono la macchina e la posizionano in modo che tutte e dieci le canne possano colpire la cagna.
Una volta sistemato tutto,faccio partire il marchingegno per assicurarmi del suo funzionamento.
In effetti è una macchina meravigliosa,le canne colpiscono davanti e dietro,dalle spalle alle ginocchia.
“Bene Altezza,la farò svegliare quando vuole.”
“Non c’è bisogno,il mio assistente è più che sufficiente,comunque la ringrazio,direi di rivederci fra sette ore.”
“Sta bene,prego la faccio accompagnare alle sue stanze.”
Ci allontaniamo dal dungeon soddisfatti di come finora Britney abbia pagato la sua stupidità,di certo domani non le mancherà il dolore.
Quando mi sveglio la mattina seguente,Laetitia e Paula hanno già preparato la colazione per tutti.
Arriviamo in sala da pranzo praticamente assieme a Faith e Moad e ci mettiamo d’accordo sui nuovi supplizi da infliggere a Britney.
Di certo si rendono necessarie alcune sessioni di pura umiliazione,senza trascurare punizioni corporali e il dovuto sfogo sessuale dei due uomini.
Finito di mangiare scendiamo nel dungeon.
Britney è ancora ben appesa con dieci evidenti strisce sul corpo.
La spanking machine ha lavorato tutta la notte non solo non facendola dormire,ma colpendola senza una sequenza precisa e quindi senza darle il tempo di prepararsi ai colpi.
Come la vede a Faith brillano gli occhi.
“Allora puttana fatto buon riposo?”
“Vi prego lasciatemi andare,non dirò nulla lo giuro.”
Appena Paula e Laetitia spengono per spostare la macchina,Faith colpisce ripetutamente con schiaffi la sua vittima.
“Vedo che non hai capito niente,tu non puoi chiedere nulla,solo subire.”
“Sei un pazzo bastardo !”
“Vedo che non hai dimenticato le buone maniere,slegatela.”
Moad la libera velocemente e Faith la porta su un materasso li vicino tirandola per i capelli.
Appena arrivati al centro del materasso la butta a pancia all’aria e le salta subito sopra.
“Una puttana come te ha bisogno di cazzo dal mattino.”
Per quanto lei provi ad apporsi,lui la violenta sotto i nostri occhi.
Faith è un vero sadico,nel senso più puro della parola,gode dei suoi lamenti e delle sue suppliche che invece di fermarlo,gli danno ancora più forza.
Quando vede che il cazzo di Moad è ben in tiro lo invita ad unirsi a lui.
“Vieni anche tu,per questa troia due cazzi sono una buona colazione.”
Moad prende il suo posto salendole sopra e scopandola violentemente,ma l’idea dello sceicco era certo un’altra.
“Girala amico mio,il suo culo è vuoto se non sbaglio.”
La guardia del corpo prende Britney come se fosse una bambola di gomma e si mette sotto di lei,lasciando il capo libero al suo signore,il quale non si fa attendere troppo e incula la troia con la solita violenza.
La forse ex cantante ha capito che chiedere pietà non serve a nulla,e ormai sottomessa si lascia scopare dai due uomini.
Non dico che goda,ma non soffre più come prima,si fa sborrare in bocca da tutte e due senza opporre nessuna resistenza,il che vuol dire che bisogna cambiare sistema.
Faith e Moad la lasciano sul materasso e allora mia avvicino a lei con un frustino in mano.
“Vedo che farti scopare ti piace,vediamo se trovi lo stesso piacere a soddisfare me,leccami gli stivali troia.”
“Cosa ?”
Le do subito una frustata molto forte sul culo.
“Hai capito puttana,leccali.”
“Ma tu sei pazza !”
“Come preferisci,legatela al tavolo.”
Le mie assistenti con l’aiuto di Moad la legano a pancia all’aria,con le gambe aperte al massimo al tavolo da tortura.
“Vediamo se dopo sarai più accondiscendente.”
Prendo un gatto a nove code abbastanza robusto e inizio a colpirla sul tutto il corpo.
I miei bersagli preferiti sono però il seno e la fica che non tardano a cambiare colore.
Il sottofondo musicale è dato dalle sue urla,più forti quando la frusta si abbatte sul suo sesso.
“Basta leccherò tutto ciò che vuoi,ma finiscila.”
Le do uno schiaffo in pieno viso con tutta la forza che ho.
“Certo che farai tutto ciò che voglio,solo quando lo vorrò io.”
“Ti prego,non frustarmi più.”
“Mi hai convinta,non ti colpirò più.”
Quando vedo che nei suoi occhi si è accesa la speranza che tutto finisca,le do il colpo finale,ma senza usare nulla.
“Voi due frustatela finchè non siete stanche.”
“Noo”
Laetitia e Paula si scagliano su di lei con tutta la violenza di cui sono capaci.
La colpiscono con tutti i tipi di fruste che possiedo senza darle un attimo di tregua.
Prendono di mira soprattutto le tette e l’interno delle gambe fino a farli tornare viola.
Ad un certo punto Britney sviene per il dolore,ma Paula la fa riprendere subito gettandole in faccia un secchio d’acqua gelata.
“Basta vi prego,non resisto più.
“Vedremo se hai capito la lezione.” intervengo fermando le due aguzzine.
Poi mi avvicino a Paula che subito dopo scompare.
“Ora troia che non sei altro ti metterò alla prova,se non ubbidisci ti frusterò fino a toglierti la carne.”
“Farò tutto quello che vuoi,ma non picchiatemi più.
“Sono quasi sicura che tu abbia capito,ora basta aspettare il tuo pranzo.”
Dopo qualche minuto Paula torna con un vassoio chiuso da un coperchio.
Faccio slegare Britney che cade a terra ormai senza forze.
Laetitia le porta una ciotola d’acqua che lei beve come una perfetta cagna,senza neanche provare ad usarla come un bicchiere.
Poi è Paula ad avvicinarle il vassoio.
“Togli il coperchio puttana e mangia tutto.”
Britney alza il coperchio,nel vassoio ci sono le feci ancora calde della mia ancella.
A quel punto la puttana rimane ferma non sapendo che fare.
“Allora vuoi mangiare o preferisci la frusta ?”
Si avvicina a quel piatto ancora titubante,ma quando vedo che col viso è ormai sopra ad esso ce la spingo contro schiacciandole la testa con lo stivale.
“Mangia troia in fondo anche tu sei solo una merda.”
Oramai è con la faccia dentro le feci di Paula,ma questo non mi basta.
Le tolgo il piede dalla testa e la colpisco con un calcio su un fianco togliendole quel poco di fiato che le è rimasto,poi prendendola per i capelli la spingo di nuovo nella merda questa volta con la bocca per aperta fino a non quasi respirare più.
Quando la lascio cade su un fianco ormai completamente stremata.
Lo sceicco si avvicina a me e bassa voce mi chiede cosa possa subire ancora la nostra vittima.
“Ho una tortura molto particolare,in realtà non l’ho ancora provata con nessuna,ma penso sia il momento d’inaugurarla,ho però bisogno dell’aiuto di tutti.”
“E dopo come sarà ridotta ?”
“Proverà dolore anche a pisciare o a stare solo seduta per molto tempo.
“Allora iniziamo,Moad aiuta subito la Miss.”
“Ma prima diamole una lavata,non vorrei mi sporcasse tutti gli attrezzi,ancelle prendete l’idro pulitrice e datele una sistemata.”
Laetitia e Paula obbediscono subito e dopo pochi minuti Britney non ha più addosso nessun segno del suo pasto.
Le mie due assistenti prendono quindi la quasi ex cantante con l’aiuto di Moad la legano con le mani dietro la schiena,poi legano i piedi ed infine le estremità degli altri fra di loro.
Quindi Moad inizia a sollevarla da terra grazie ad una carrucola mentre le mie ancelle sistemano sotto di lei il nuovo strumento di tortura.
In realtà è un semplice cavalletto molto robusto col l’asse trasversale a triangolo e il bordo superiore ben affilato.
L’uomo la fa scendere fino a che la sua fica non sia a contatto con l’asse,quindi fissa bene le funi per non farla calare ulteriormente.
“Prendete ora il dildo e il plug gonfiabile e attappate i buchi della puttana.”
Mentre Laetitia le infila il dildo sgonfio nella fica,Paula fa lo stesso col plug mettendolo in fondo al suo culo.
“Ora lurida troia ti spiegherò cosa succede,inizieremo a frustarti,ma anche a gonfiare quello che hai dentro tanto per farti godere un po’ di più. Però il bello non è questo,come ti muoverai la tua lercia fica sbatterà sul bordo tagliente di questo trave tagliandotela in ogni maniera,spero d’essere stata abbastanza chiara vero puttana ?”
“Voi siete dei pazzi finirete tutti in galera.”
“Certo puttana come no ! Denunciami pure come la donna pazza che ti ha aperta in due,intanto goditi questo.”
Prendo una grossa frusta e la colpisco in piena schiena,lei si muove e così inizia a tagliarsi la fica.
Però i compagni non vogliono rimanere solo a guardare e la frustano con tutto quello che trovano,comprese cinghie e canne di bambù.
Laetitia e Paula inoltre iniziano a gonfiare il dildo e il plug fino a portarli alle loro massime dimensioni,ben superiori a quelle di un maschio superdotato.
Ogni tanto Britney sviene,ma Moad provvede subito a svegliarla gettandole addosso secchiate d’acqua gelida e colpendola con forti schiaffi in faccia.
Ci fermiamo solo dopo alcune ore quando ormai le sue ferite non ci permettono più di andare avanti.
Moad allora la solleva e Faith subito ne approfitta le riempire la sua fica di sale grosso facendola urlare come una pazza.
“Prendete un cavalletto largo non ho ancora finito.”
Mentre Paula toglie quello usato per la tortura,Laetitia ne prende uno simile a quelli che si usano in ginnastica,Quando Moad la fa scendere le libero i piedi per poi farli fissare alle gambe del cavalletto stesso.
“La fica non la puoi più usare,quindi ti romperò il tuo lercio culo.”
Britney ormai non dice più nulla,troppo stremata dal dolore e dalla fatica,ma sono sicura che la sentirò di nuovo urlare per bene.
“Ancelle la fucking machine.”
Come sempre sono veloci nell’ubbidire e in poco tempo la macchina è dietro la troia.
“Non penso che questo cazzo di gomma sia sufficiente,più che un buco del culo hai uno scarico di fogna.”
Prendo una mazza da baseball e con l’aiuto di Moad la fisso sull’asta della macchina,quindi la faccio entrare nel culo di Britney dalla parte più larga. Quando è dentro accendo il macchinario al minimo,anche per regolare meglio altezza e inclinazione della mazza.
Solo quando sono soddisfatta del risultato inizio ad alzare la velocità fino a portarla in breve al massimo.
Ora Britney urla di nuovo,la durezza e la dimensione della mazza le stanno aprendo il culo come merita mentre noi ci gustiamo lo spettacolo.
La lasciamo così anche quando andiamo a fare un piccolo breakfast per nutrirci,al nostro ritorno il suo buco è ormai totalmente aperto come quello di una vacca.
“Sceicco se lei ha altre disposizioni sarà soddisfatto al meglio,ma credo che non possa subire più nulla se non con grossi rischi.”
In realtà per me potrebbe anche morire li sotto,ma non mi piacciono i cadaveri e poi voglio mostrarla al mondo per come è ridotta.
“Certo Mylady,penso che l’onore della mia famiglia sia stato adeguatamente vendicato.”
Mentre Moad,Laetitia e Paula la liberano,Faith chiama i suoi uomini per farla portare via.
Quando arrivano la prendono e la caricano in un furgone che poi abbandonano in una strada di periferia,non prima di averla fotografata nel suo misero stato.
Poi avvisano diversi giornali che subito piombano come falchi sul mezzo ancora prima che arrivino i soccorsi,le foto del corpo della cantante ricoperto di ferite e tagli vengono pubblicate su tutte le prime pagine dei quotidiani,mentre lei denuncia di essere stata vittima di una banda di psicopatici.
Lo sceicco e il suo aiutante ci lasciano poco dopo,Faith mi ringrazia a lungo per il mio aiuto e mi promette che si farà vivo quanto prima.
Dopo qualche giorno mi chiama il suo segretario personale,dice che deve consegnarmi un regalo dello sceicco e mi chiede il permesso di entrare nella mia tenuta con un furgone blindato.
Quando arriva lo ricevo come merita,lui è servile come sempre,ma di questo poco m’importa.
“Mylady le porto i saluti dello sceicco Faith.”
“La ringrazio segretario e ricambi i saluti al mio grande amico.”
“Lo sceicco le vorrebbe donare questa cassa finemente intarsiata dai nostri migliori artigiani.”
In realtà è un oggetto un po’ troppo vistoso per i mie gusti,ma non posso certo rifiutare.
“Accetto volentieri il regalo,anzi voglio chiederle se posso affidare a lei un mio dono per sua altezza.”
“Certo Mylady,lo consegnerò di persona.”
Avevo già fatto preparare una frusta col manico intarsiato dentro una custodia di pelle,Paula capisce subito che deve prenderla e consegnarla al segretario.
“Mylady purtroppo il tempo è tiranno e devo andare,ma spero d’incontrarla di nuovo.”
“Anch’io segretario e mi raccomando mi saluti lo sceicco e suo figlio.”
Quando se ne va con Laetitia e Paula ci avviciniamo alla cassa.
“Paula aprila,vediamo il vero regalo.”
“Subito Divina.”
Come si alza il coperchio vedo il pagamento rifiutato per l’affitto del dungeon,cinquanta kili d’oro massiccio in lingotti.
“Certo il contenitore non sarà il massimo,ma il contenuto si,ora andiamo a divertirci,ho voglia di festeggiare.”
Complimenti per la facile lettura e presa diretta
ciao cara,ho letto attentamente il tuo racconto ad alto contenuto erotico, e debbo dirti, per quanto possa sembrare raro, che…
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?