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OrgiaRacconti di Dominazione

Noelle capitolo 18

By 3 Dicembre 2024No Comments

La caccia

Sto correndo. L’uomo mi ha appena scopata mentre ero attaccata a quella gogna. Poi, mentre i partecipanti tornavano al punto di partenza, gli uomini della sicurezza mi hanno liberata. Begli uomini… me ne sarei scopata un paio, soprattutto il biondino, quello gentile! E devo anche averglielo detto… Ma che cazzo sto pensando?? Adesso devo pensare a nascondermi. Deve essere quella roba che mi hanno offerto… ecco questa casa potrebbe andar bene….
Chissà perché quello mi ha scopata in vagina e non nel culo… ho fatto una fatica incredibile a nascondere gli orgasmi: quando mi hanno ceduto le gambe ho urlato, come se mi stesse facendo male. Ma quello non si fermava, andava avanti, sempre avanti, io mi dimenavo, spingevo verso di lui, gemevo… quelli intorno hanno iniziato a commentare: “guarda come gode” ” che troia” ” ehi è la tua fidanzatina?”…. a questo punto il tipo mi è uscito dalla passera per entrare con forza nel culo. Devastante! Il lubrificante che mi hanno messo all’inizio ormai era inesistente… eppure….. lo sentivo mio, possente, in quel momento era il mio padrone, il mio dio! Mi faceva male ma stavo godendo a sentirlo godere…. quando mi è venuto nel culo mi sono sentita …. come onorata…. certo che quella roba che mi han dato doveva essere proprio forte!
Entro nella casa. C’è solo un gancio in mezzo al soffitto con delle manette, se la trovano useranno quelle. Oh no, ci sono anche due frustini! Meglio uscire di qui, e alla svelta.. merda arriva qualcuno! Sento dei passi, sono vicini! Mi nascondo dietro una credenza marcia. Ho paura! …. si è fermato. Sono terrorizzata, cerco di appiattirmi tra la credenza e il muro…. se non avessi la pelle così bianca… se si affaccia mi vede sicuro…. aspetta…. adesso va via grazie a Dio! Ovviamente c’è una telecamera anche qua, ma dov’è? Eccola! Guardo la telecamera e mi immagino Vanessa dall’altra parte… non riesco a controllarmi e porto entrambe le mani tra le gambe. Mi masturbo con furia, senza neanche riuscire a trattenere i gemiti. Quando vengo faccio appena in tempo a portarmi una mano alla bocca per tapparmela, ma il grido, almeno in parte, esce lo stesso. Qualcuno deve aver sentito perchè sento di nuovo dei passi. Mi trascino di nuovo dietro la credenza, ma non posso impedire alla pipì di uscire, non è tanta ma si vede. Da dietro il mobile vede che è entrato qualcuno, si guarda intorno due secondi e poi esce. Ma sulla soglia si blocca! Si gira. Annusa…. 《urina!》 Si avvicina e mi vede! Sono nel panico, scatto verso la porta ma lui mi afferra i capelli e mi fa cadere pesantemente a terra, supina. Si sente la sirena, fortissima, l’uomo si siede a cavalcioni della mia pancia, in attesa che arrivino gli altri. Sto tremando di paura, continuo a ripetere terrorizzata: 《non farmi male, ti prego, non farmi male》 e nel frattempo lo accarezzo sulle gambe. Lui ha già il pene totalmente eretto e lo mette tra i miei seni, cominciando a muoversi piano. Allora mi prendo i seni e li stringo attorno al cazzo, e intanto inizio ad ansimare. Sono forse più eccitata di lui, quando iniziano ad arrivare gli altri concorrenti, facendo i complimenti all’uomo. Questo si ferma, si alza, mi prende per i capelli e mi tira su. Mi accosto al muro, con gli occhi bassi e le mani a proteggere il corpo, mentre lui si guarda intorno… trova il frustino, lo prende e lo prova due o tre volte in aria. Adesso dal terrore mi butto in ginocchio a baciare le scarpe dell’uomo, non smetto neanche quando lui inizia a colpirmi sui glutei. Poi, con cattiveria, l’uomo dirige il frustino tra i glutei, in modo che arrivi a colpirmi sulla vulva. Sobbalzo e urlo, mentre gli uomini ridono. Di nuovo, mi avvicino al muro a quattro zampe e mi ci appoggio, coprendomi il corpo con le braccia e le gambe. Gli uomini ridono ancora. 《Prendetela e appendetele le braccia al gancio》 fischi dagli altri uomini. Adesso sono dritta in piedi, appesa con le manette al gancio, uno straccio lurido in bocca; so che mi faranno male ma sono assurdamente eccitata. Mi sento tutti gli sguardi addosso, qualcuno ha il pene in mano e aspettano. Un sibilo e arriva la frustata, forte, dolorosa. E assurdamente mi sento aprirmi, la voglia sale. Il gioco delle frustate dura poco, l’uomo è più eccitato di me. Indica un altro 《tu davanti》 e subito dopo i due si sistemano, uno davanti a me e l’altro dietro.
Nonostante il forte dolore delle frustate, sono talmente eccitata che non riesco a tenere ferme le gambe, si muovono da sole, come due bisce. Eppure so benissimo che uno dei due sta per rompermi ulteriormente l’ano, mi farà piangere dal dolore, e tutto davanti a una quindicina di sconosciuti. Ecco mi ha preso i fianchi, mi tira indietro il bacino, lo appoggia….
MMMNGGH! Il dolore è tremendo, sono senza fiato, vorrei sputare fuori lo straccio ma l’uomo dà un’altra spinta, e poi un altra e un altra! Sono sollevata dal terreno, cerco di allargare le gambe ma le sento pesantissime. E adesso arriva l’altro uomo, mi prende sotto le ginocchia e mi tira su, in modo da farmi apoggiare alla sua cappella. Nonostante il dolore al culo, mugolo e ansimo per fargli capire che lo voglio dentro e l’uomo improvvisamente mi lascia le gambe. L’orgasmo è tanto inaspettato quanto violento! Urlo nello straccio, tremo, allaccio le gambe a quello davanti. Il tizio dietro sceglie questo momento per riprendere a spingere e lo stesso quello davanti, vengo travolta da dolore e piacere contemporaneamente…..
Quando quelli della sicurezza mi staccano dal gancio, cado direttamente sul pavimento e, carponi, corro a rifugiarmi in un angolo, ho ancora gli spasmi degli orgasmi e voglio disperatamente stare sola. I due uomini sono andati avanti un bel pò, piangevo e urlavo dal dolore, ma allo stesso tempo ero squassata dagli orgasmi. Alla fine mi sono venuti dentro ma non me ne sono neanche accorta.
Non mi muovo neanche quando i ragazzi mi tirano su di peso, e mi rimettono il saio. Quando mi lasciano mi accascio e riprendo a masturbarmi. 《Guarda che tra pochi minuti parte il primo!》 Ma non rispondo, continuo a sfregare sul clitoride…. nel momento esatto dell’orgasmo, vengo investita da un secchio di acqua gelida! Annaspo senz’aria per pochi secondi ma torno in me. Mi alzo, devo spostarmi da qui….. solo che adesso il saio è fradicio, sarà facile seguire le mie tracce… me lo tolgo e lo lascio lì, mi avvio su per il paese. Sono stanca morta. Sporca di sangue, di sperma, di saliva, di urina, di sudore… e sì, anche di fango. Ho escoriazioni su tutto il corpo, frustate, i seni pieni di lividi e l’ano è…… Dio, è come avere una pietra incandescente infilata nel culo! Però sento la vagina che si contrae ancora e la voglia non è diminuita, la sto solo tenendo a bada. Guardo in ogni casa: gogne, cavalletti, croci…. continuo a salire. Non so da quanto è iniziato il gioco. Saranno passate tre? Quattro? Cinque ore? Non ne ho idea! Quante volte sono stata presa? Oltre le ultime due…. altre quattro, cinque… ho la mente confusa. Mi inginocchio dietro una roccia per riposare. Ho freddo. Ho sonno. Ho voglia. Una voglia fortissima. Penso di lasciarmi prendere, per farmi fottere. Ma ho troppa paura, sono terrorizzata da quei sadici.
Mi sembra di scorgere un leggerissimo chiarore all’orizzonte, forse l’alba non è lontana. Devo resistere ancora uno poco. Perché sono terrorizzata all’idea di essere presa? Ovvio, so che mi faranno male, tanto male. Ma allora perché se ripenso a quello che mi hanno fatto mi sale un sorriso e le mani si muovono da sole? Possibile che sia solo la droga? O sono io che sta impazzendo? O forse…. forse è arrivato il momento di smetterla con le scuse, forse è questo che sono, un animale, una depravata…. per fortuna Jezabel m’ha lasciata prima di vedermi ridotta così…. aspetta! Jez non mi ha lasciata! Sono stata io a licenziarla e mandarla via! Come piangeva…. ma in ogni caso meglio così, non avrei sopp… un rumore! Dei passi proprio dietro di me! Mi appiattisco al suolo senza un suono. È sempre più vicino, mi è addosso….. no, è passato, va dritto. Come ha fatto a non vedermi, bianca come sono? Resto così per parecchi minuti, finché non sento più nessun suono, a parte il battito del mio cuore a mille. Come ho fatto a non sentirlo arrivare? Devo concentrarmi, non posso permettermi di pensare ad altro che alla caccia! Mi infilo in una casa, c’è un tavolo che nasconde un angolo, posso infilarmi lì dietro. Ho freddo, sono stanca, ho male ovunque. E voglio godere! Voglio sentire delle mani che percorrono il mio corpo, voglio baciare, voglio essere penetrata con dolcezza… con calma… voglio sentire delle dita che mi sfiorano… voglio… ecco sì… le mie dita… così… piano, delicata, lentamente… solo piacere senza dolore… Cazzo c’è qualcuno! Entra, è vicino, si ferma. Aspetta è quello che ce l’ha piccolo! Alla presentazione mi ha sborrato addosso. Non mi staccava gli occhi dalle tette! Luisa ha detto che è meglio non farsi prendere da questo tipo. Devo stare immobile… aspetta cosa fa? Sta annusando e si dirige verso di me… che odore senti porco? Sperma? Urina? Sangue? Con un solo movimento ribalta il tavolo! Non lo facevo così forte…. mi fissa con un ghigno! quello sguardo… ho paura di lui, 《no, vattene, ho paura》 Sono appiattita contro l’angolo, cerco di farmi piccola ma lui mi afferra per i capelli e tira violentemente. Mi ritrovo sdraiata a terra, ma lui, sempre tirando per i capelli, mi trascina fuori da quella casa per portarmi in un’altra. Non riesco a rialzarmi col risultato di trovarmi seni, pancia e ginocchia scorticate. L’uomo mi solleva di peso e mi lascia cadere di schiena su un tavolaccio malandato, che scricchiola sotto il mio peso. Prima degli altri concorrenti arrivano quelli della sicurezza, visibilmente nervosi, il tipo gli sembra un pò sovreccitato…. lui li guarda e sorride. Con calma prende delle manette che sono appese al muro, e con quelle mi lega le mani sotto il tavolo; poi mi prende per le gambe e mi tira fino a farmi sporgere i glutei dal bordo del tavolo, appoggio i piedi a terra, ma la posizione è molto scomoda. Poi l’uomo mette una mano sulla mia pancia e mi tiene ferma, non fa altro. Il biondino della sicurezza interviene: 《senti, vacci piano ok?》 ma lui non risponde. Quando arrivano i concorrenti lui li scorre con lo sguardo e ne sceglie uno: 《tu! Prendila per le caviglie》 e intanto lui sale sul tavolo e si mette a cavallo del mio stomaco. Il tavolo dondola e scricchiola ma resiste. 《adesso vediamo se sei una strega o no…》 e mi sputa in faccia. Sono terrorizzata, questo sta prendendo troppo sul serio questo gioco! L’uomo si gira verso il compagno: 《scopala, ma piano, vedremo se si rivolge alla lussuria o al dolore!》 Gli uomini della sicurezza si avvicinano, tesissimi. A questo punto mi risuonano in testa le parole di Juditta “Cazzo Noelle, non capisci che ti stai infilando in un giro di merda?”
L’uomo in piedi mi prende per le caviglie e se le appoggia sopra le spalle, con la testa in mezzo, tenendole con una mano. Poi strofina il pene eretto contro le grandi labbra e il clitoride: sono sempre più terrorizzata ma la sensazione là sotto è fantastica! Non riesco a trattenere un sorriso e ansimo, allargo più che posso le ginocchia, muovo il bacino per sentire di più… guardo negli occhi l’ometto sopra di me leccandomi le labbra, voglio indurlo a scoparmi i seni. 《Meretrice!》 e mi molla uno schiaffone che mi gira la faccia. Adesso sto piangendo ma piano piano il piacere torna ad aumentare; stavolta cerco di nasconderlo, o almeno di non provocare il pazzo. 《avanti, penetrala, che aspetti!》 e improvvisamente sento l’uomo che entra, con facilità ma lentamente, fino in fondo. Ho un sospiro profondo, poi sento il pene che mi scopa muoversi, lento, regolare… non riesco a trattenere dei gemiti, mi rendo conto che sto per esplodere, voglio esplodere, chiudo gli occhi e … un dolore improvviso e fortissimo me li fa riaprire di colpo! Il pazzo si è messo a torcermi i capezzoli con ferocia, incitando l’altro a scoparmi più veloce 《avanti, più forte, guardala come gode!》 e intanto mi sta martoriando i seni. Sono di nuovo presa tra le due sensazioni opposte di piacere e dolore e una amplifica l’altra e viceversa. Non mi rendo neanche conto che nel frattempo il cazzetto del pazzo è diventato duro, senza peraltro crescere sostanzialmente. Adesso mentre mi torce, schiaffeggia e graffia i seni, si muove su di me strofinando il pene sul mio petto, mentre l’altro uomo mi scopa senza sosta. Sto per perdere il controllo, lo so, non voglio, ma non posso farci niente… ed ecco che con un urlo roco iniziano gli orgasmi, mentre stringo involontariamente le gambe per le contrazioni. Il pazzo urla: 《è una femmina di Satana!》 e tenendomi per i capelli mi infila il cazzo tra le tette e le scopa. Viene dopo pochi secondi, uno spruzzo di sperma abnorme che mi finisce in faccia, mentre l’altro continua, frenetico, ancora per qualche minuto.
L’unico suono che si sente sono i miei miagolii esausti e lo scricchiolio del tavolo. I partecipanti sono già andati via ma io continuo a muovermi e godere. Per farmi scendere il biondino della sicurezza mi deve prendere in braccio e mi ci aggrappo, tremante. Non voglio lasciarlo, non posso lasciarlo, morirei se lo lasciassi. Voglio fare l’amore con lui adesso, glielo dico, ma non ne ho la forza. Gli spasmi non accennano a finire, le gambe sono rigide e strettissime. Lui mi appoggia a terra e mi forza le braccia per aprirle, mentre io continuo a mormorare 《no no no no no no…..》 senza fine.
Dopo alcuni minuti mi sono calmata abbastanza da potermi alzare in ginocchio, riesco a non infilarmi le mani tra le gambe. Sento quelli della sicurezza parlare tra loro: 《questa è una ninfomane!》 《il tipo era pazzo, ma lei è peggio!》 《lasciala stare, è esausta!》 《prendi un altro secchio d’acqua》
So che devo muovermi ma non ho forza. Arriva il secchio… 《no no no no no mi alzo per favore mi alzo vi prego》 lasciano il secchio lì vicino a me mentre uno parla per radio. Il biondo mi si accuccia a fianco: 《non possiamo aiutarti ma abbiamo fermato la nuova partenza di 15 minuti. Saranno aggiunti alla fine. Ti ho portato una spugna, sciacquati, riprenditi. Non manca molto, cerca di stare nascosta, in totale è poco più di mezz’ora》 《Sei bello biondino!… voglio fare l’amore con te!》 il biondo si alza in fretta e si sposta. 《Hai 15 minuti poi partono》 e se ne vanno.
Va bene, va bene, devo alzarmi! Ma come…. Prendo l’acqua con la spugna e me la passo sul petto, la pancia e le gambe. È gelida e in più mi fa bruciare le escoriazioni, ma mi sveglia bene. Mi sciacquo anche la faccia e mi alzo. Esco dalla casa e inizio a scendere verso i partecipanti, più veloce che riesco. Appena sento il fischio della partenza, esco dalla strada e continuo a scendere passando sul lato del paese. È pieno di cespugli, anche rovi. Mi graffio le gambe e i fianchi ma se mi va bene…. eccoli! Mi appiattisco in un cespuglio. Passano, uno, due quattro…. no, ce n’è ancora uno! Quando sono sicura che siano passati tutti mi alzo e riprendo a scendere, arrivo proprio in fondo al paese e mi infilo in una delle ultime case. C’è uno stanzino, mi nascondo lì dentro. …. qui ci sono già stata….. ma certo è dove sono stata presa la prima volta, ero nascosta proprio in questo stanzino. Il primo a partire m’ha trovata subito, mi ha presa per i capelli e trascinata nella stanza. Mentre aspettava gli altri, ha cominciato a farsi una sega davanti alla mia faccia. Io ho aperto subito la bocca ma l’uomo mi ha dato una sberla, poi mi ha sfilato il saio e mi ha fatta mettere a pecora. Mi sentivo il battito del cuore nelle orecchie, sapevo che mi avrebbero presa subito nel culo e cercavo di calmarmi e di dilatarmi bene. Quando sono arrivati gli altri, l’uomo ne ha scelto uno: 《tu, facciamo una maiala allo spiedo!》 l’altro ha capito al volo, si è posizionato davanti al mio viso e, prendendomi per i capelli, ha avvicinato la faccia al suo pene mezzo mollo. Io ho iniziato subito a baciarlo e a leccarlo, ma l’uomo me lo ha infilato a forza in bocca. Facevo del mio meglio quando sento quello dietro che me lo appoggia all’ano e spinge forte. Il lubrificante che mi avevano messo funzionava ancora e quindi è entrato abbastanza facilmente, era doloroso ma sopportabile. I due sono andati avanti a fottermi per un pò, poi si sono scambiati di posto. È venuto prima quello in bocca, riempiendomela, ma l’uomo non ha preteso che ingoiassi, e subito dopo, l’altro mi è uscito dal culo e mi ha sborrato sulla schiena.
Ripensando a quei due, riprendo a masturbarmi, prima piano, sovrapensiero, poi sempre più decisa. Non riesco più a controllarmi, mi sono praticamente infilata una mano dentro, ansimo e gemo forte. Quando sento la campana di fine caccia, riesco a fermarmi a mala pena, ma sento come una scossa continua alla vagina, voglio godere, aspetto con ansia l’arrivo dei giocatori.
So che con le nuove regole possono montarmi tutti, sono terrorizzata ed impaziente allo stesso tempo.
Vengo condotta all’inizio dell’arena, sull’erba, dove è stato allestito un cerchio di candele di cinque metri di diametro. Nel centro c’è un anello infisso nel terreno a cui è attaccata una catena che finisce con un collare. Nient’altro; sono completamente nuda, mi viene messo il collare, la catena è abbastanza lunga da permettermi di stare in piedi. I 15 giocatori entreranno uno alla volta ogni 5 minuti, al suono di un fischietto, senza limiti di tempo, ognuno resta finché non è venuto.
Sono al centro, li guardo tutti, sono eccitata come mai prima d’ora: sola, nuda, senza poter scappare, circondata da 15 uomini che vogliono scoparmi…. non riesco a star ferma, mi sfioro tutto il corpo, mugolo piano. Voglio eccitarli anche se non ce n’è bisogno, hanno tutti il pene in mano in attesa del fischio.
Ecco parte il primo, mi butta subito giù a 4 zampe e mi penetra rapido nel culo, urlo dal dolore, lui mi scopa veloce, come un coniglio, vuole finire prima dell’arrivo del secondo. Sono senza fiato dal dolore, mi sto spalancando più che posso, quando mi ritrovo un pene eretto di fronte alla faccia. Non apro le labbra perché non sto pensando ad altro che al mio dolore fisico, allora l’uomo mi tira una sberla per convincermi. Mi riscuoto e spalanco la bocca, e lui me lo spinge direttamente in gola! Cerco di ritirarmi ma ormai lui mi ha presa per i capelli e, immobilizzata, mi scopa in gola. Non respiro, con le mani un pò mi aggrappo all’uomo e un pò lo spingo via ma inutilmente. I due continuano così, senza sosta; vengono insieme, quando suona il fischio, mi ritrovo bocca e culo inondati di sborra! Mi escono da dentro, sono a 4 zampe che cerco di respirare, mi cola sperma dall’ano, dalla bocca e dal naso, quando arriva il prossimo, che mi prende di nuovo da dietro, ma stavolta in vagina. L’uomo ha un pene di tutto rispetto e ho un orgasmo quasi immediato, irrigidisco le gambe e le alzo, poi cado di fianco. Allora il tipo mi gira supina, mi allarga le cosce e mi scopa alla missionaria: lo abbraccio stretto e godo, il mondo scompare ed esistiamo solo io, l’uomo che mi scopa e i miei orgasmi…. ma poi suona il fischio arriva un altro concorrente. È il pazzo, quello fissato con le mie tette, non mi accorgo di niente finché questo inizia a urlare con una vocetta stridula: 《è mia, è mia, togliti tocca a me, il petto, togliti, il petto, la strega, io, tocca a me….》 L’angelo che mi sta scopando si scoccia, si ferma e si alza. Adesso apro gli occhi e mi ritrovo il pazzo seduto sul mio petto, che mi afferra i seni con le unghie, li stritola intorno al proprio cazzettino, e intanto muove il bacino per scoparmi. Urlo dal dolore e colpisco come posso l’uomo sopra di me, ma questo continua, per fortuna dopo pochi minuti mi spruzza in faccia una quantità spropositata di sperma e deve alzarsi. Mi guardo intorno e vedo l’angelo. Quando questo si riposiziona sopra di me, gli sorrido e mi spalanco ma l’uomo adesso mi entra nel culo, violentemente, guardandomi fissa negli occhi. Non me l’aspettavo, non riesco a dilatarmi e il dolore è tremendo, mi sento tradita dal mio angelo. Inizio a piangere piano, picchiandolo sulle cosce, ma c’è il fischio e ne arriva un altro, che si inginocchia vicino alla mia testa e mi appoggia il cazzo sulle labbra. Io, nonostante il dolore al culo, mi metto a baciare e leccare il nuovo pene, intanto l’altro aumenta il ritmo, urlo dal dolore ma finalmente quello viene. Io da sdraiata, continuo a lavorarmi il cazzo con la bocca e con le mani, e questo mi sborra in faccia prima ancora che suoni il fischio. Ho qualche momento per riprendermi, ansimando mi giro carponi, vorrei alzarmi ma non ce la faccio: resto così, a respirare. Fischio. Arriva uno, camminando. Mi passa il pene sulla faccia, lo bacio e lo lecco. Poi lui si sdraia per terra e mi dice: 《vieni a cavallo zoccola》 Lo guardo, il pene già eretto, gli occhi chiusi e le mani dietro la schiena. Mi decido, lo raggiungo gattonando e gli salgo a cavallo, con il pene tra la vagina e l’ano. 《Dove….》 lui apre gli occhi, mi guarda alcuni secondi e 《voglio vedere come godi》 …. gli faccio un grandissimo sorriso, mi appoggio sul glande e poi scendo giù, lentamente, voglio assaporarlo tutto! Sospiro di piacere, torno su e poi giù. Mi fermo e muovo il bacino, avanti e indietro, prima lentamente ma poi perdo il controllo e mi muovo frenetica, le mani sull’erba sopra le spalle dell’uomo. Ansimo, gemo e mugolo, gli prendo le mani e me le appoggio sui seni, lui prende a stropicciarmeli, mi fa male ma non troppo… e perdo la testa, ululando cavalco come una furia, non mi rende neanche più conto che sto avendo orgasmi, sto scavando fuori tutto il mio piacere….. suona il fischio, ma me ne accorgo solo quando il nuovo concorrente mi penetra nel culo, con forza, dolorosamente, ma per me è una manna, continuo a muovermi e urlare… finché arriva un terzo e mi infila il cazzo in bocca! Non mi sono mai trovata in questa situazione, tutti i miei buchi penetrati, dolore e godimento estremi… perdo veramente la testa, vado in black out, da questo momento non ricordo più niente.
Mi ricordo vagamente di essere sdraiata, disfatta e dolorante sull’erba. Mi fanno alzare ma non riesco a camminare, e praticamente mi portano in braccio fino alla stanza della vestizione, vengo adagiata sul lettino e arrivano le ragazze a prendersi cura di me. Stavolta le telecamere non riprendono e le ragazze non fanno niente di sexy, si dedicano solo a pulirmi e soprattutto a medicarmi. Sono estremamente delicate e mi godo queste coccole, finché mi addormento.
Quando apro gli occhi sono in una camera, con Maruska a fianco del letto. 《Hai fame? Sete? Vuoi qualcosa?》 premurosa. 《Brucia, Maruska, un sacco!》 《Shssss tranquilla Noelle riposati》

Marcellaeselene

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