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Racconti di Dominazione

Questa é la mia proposta. ( Cap. 1)

By 6 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

QUESTA E’ LA MIA PROPOSTA’.
(Cap. 1 )

Il ‘Golden Gate’, sulla Costa Azzurra, a Cap Ferrat, è uno dei migliori locali, dove oltre che per il Ristorante, il Bar frequentato dalla elitè dei vacanzieri, ed una vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo, è dotato di un privè che è accessibile solo a clienti assidui, presentati da altri clienti, ma soprattutto pieni di ‘grana’ e con la voglia di divertirsi.

Questo complesso è sito su una roccia con la discesa a mare privata, una spiaggia riservata, ed un giardino a varie terrazze con piante di limoni, mandarini ed aranceti che emanano un profumo che si sente fin dalla strada che da Montecarlo porta Nizza.

Il proprietario è il Conte Bruno Cortesi che ha ereditato una immensa fortuna dopo la morte della madre che aveva sposato, un emiro Arabo che era morto durante uno dei frequenti attentati terroristici.

Quella sera, il conte Bruno, era al Bar del ‘Golden Gate’ con alcuni amici e con le inseparabili guardie del corpo e stava ammirando delle splendide donne che ballavano lascivamente nel locale e di volta in volta scendevano le ripide scalette interne per andare al Privè a finire la serata.

Anche Bruno scese la scaletta del Privè e guardando l’orologio si rese conto che quella visita avveniva quasi sempre alle due in punto quando riteneva che l’atmosfera dentro era ormai molto calda.

All’ingresso fu accolto con raffinata cordialità dalla splendida Marzia che fungeva da direttrice del locale, ma la sua vera mansione era quella di fare in modo che i clienti fossero a proprio agio e che la compagnia delle donne fosse sempre all’altezza della fama del locale.

Come al solito chiese se ci fossero novità e Marzia, con uno splendido sorriso, le disse che nel locale c’era una comitiva italiana che era stata presentata dal Concierge dell’Hotel de Paris di Montecarlo e tra di loro c’era una donna veramente notevole, ed al sorriso interrogativo di Bruno lo spinse leggermente verso l’ingresso del Privè e le disse:

‘Vedi quella con i capelli corvini fino alle spalle e con il vestito nero con un abbondante decolté, a parte delle splendide gambe ed un culo da favola, ha uno sguardo che mi ha colpito, ma non ho saputo capire che voleva comunicarmi, ma ha qualcosa di molto attraente”

Bruno le strinse il braccio e le diede un bacio sulla guancia, poi si addentrò nel locale e si sedette sulla prima poltrona libera; subito un cameriere si avvicinò e gli portò una bottiglia di champagne versandone una abbondante dose nel bicchiere ghiacciato che era comparso all’improvviso.
La donna indicata da Marzia stava ballando un ballo sudamericano proprio a pochi metri da lui e dimenava il corpo in maniera provocante e lasciva, il cavaliere che era perso nella sua scollatura, cercava di attirarla a se, ma la donna ridendo e continuando a ballare faceva in modo di eccitarlo, ma non si concedeva all’abbraccio o almeno non ancora. Finalmente la donna cedette ed il suo corpo aderì alla perfezione su quello dell’uomo che dalle smorfie del viso doveva aver sentito come una scossa’..nei coglioni.

All’improvviso si voltò e Bruno vide il suo sguardo!

Aveva ragione Marzia, era qualcosa di affascinante e di conturbante nello stesso momento, due occhi verdi emanavano una luce indefinita ed il suo sorriso smagliante la rendeva veramente unica; iniziò nuovamente a dimenarsi da sola e la sensazione che dava era di offerta, di libertà, di sensualità esasperante; eppure aveva qualcosa di nascosto che la malizia di Marzia aveva notato, ma non aveva capito.

Cercò, con malcelato interesse, di capire che cosa la rendeva così attraente e le sorrise leggermente mentre incrociava il suo sguardo; mentre stava per alzarsi per presentarsi, una mano gli si poggiò sul braccio e si sentì dire:

‘ E’ notevole non è vero?’

Si girò ed incrociò lo sguardo di Franco Sorini, amico da una vita e complice di tante avventure.

‘Ciao Franco, come stai?? Che piacere rivederti”

Si salutarono calorosamente e poi Franco riprese il discorso di prima:

‘ E’ una donna molto affascinante, ha qualcosa di magnetico nello sguardo, ma ha un corpo che ti ammalia alla vista, poco fa sono stato dentro alle stanze e l’ho trovata avvinghiata al suo uomo che la mostrava nuda a tutti gli altri, ebbene le altre coppie che stavano scopando lì vicino si sono fermate ad ammirare questa donna che come le altre metteva in mostra il suo corpo,ma lo faceva con una sensualità ed una libertà che lasciava tutti di stucco; ha un fisico perfetto e la curva delle chiappe si staglia in maniera poderosa su una paio di gambe veramente eccezionale”

‘E chi è questo miracolo della natura?’ chiese ridendo Bruno.

‘Il concierge dell’Hotel de Paris mi ha detto che è una comitiva di Milano che viene quasi ogni mese in Costa Azzurra, e tutte le donne sono particolarmente libere sia in questo locale,ma anche nelle loro stanze dell’Albergo, scambiandosi i mariti o i loro uomini con estrema facilità, ma quello che lo ha colpito è questa donna, si chiama Mara, che si concede con tanta lussuria e libertà, ma sembra che lo faccia veramente per il suo piacere’

Si sedettero al tavolo di Bruno e continuarono a parlare di tante altre cose, ma lo sguardo del conte ormai era perso tra le gambe sempre più scoperte della bella italiana e più di una volta incrociò il suo sguardo e gli sembrò che sorridesse al suo.

La serata volse al termine e Bruno si avviò verso casa che ormai albeggiava.

Aveva negli occhi lo sguardo di quella splendida femmina, ma soprattutto nel cervello un qualcosa che le frullava e che stava mettendo a fuoco; forse aveva capito a che cosa era dovuto quel magnetismo del suo sguardo e che cosa voleva comunicare agli altri quando la guardavano, forse’..forse.

La mattina del giorno seguente, verso le 12, un cameriere bussò alla stanza n’ 612 dell’Hotel de Paris, aveva con se una fascio di rose gigantesco ed una bottiglia di Dom Perignon corredata con dei mignon della famosa petit patisserie dell’Albergo.

Dopo qualche minuto la porta della stanza si aprì e Mara, ancora in accappatoio, sgranò gli occhi a quella vista e chiese al fattorino:

”Ma per chi sono??’

”Per la Sig.ra Mara, stanza 612 e qui c’è il biglietto’

Ancora sorpresa, Mara ritirò il tutto e dopo aver dato una mancia al ragazzo si rivolse al marito:

”Aldo evidentemente ho fatto colpo su qualche’.. arabo!!’

Mentre il marito ammirava tutta quella roba, Mara aprì il biglietto e lesse ad alta voce:

‘Per la più bella ed intrigante del ‘Golden Gate’, sarei felice, onorato ed oltremodo devoto se questa sera potrei avere Lei e suo marito miei ospiti per cena alle 21.

Passerà il mio autista dall’Albergo per quell’ora.

Firmato: Conte Bruno Cortesi”

Si guardarono e risero di gusto, si baciarono con voluttà ed anche se rifiutarono all’inizio di accettare l’invito non potettero non apprezzare l’originalità del gesto.

Mentre si stavano preparando per uscire, Aldo disse:

‘Per curiosità voglio domandare al Concierge se conosce questo Conte”Cortesi’

Prese il telefono e formato il numero del Concierge, si presentò e chiese:
‘In via del tutto riservata vorrei chiederle se conosce un certo Conte Cortesi, abbiamo avuto un invito a cena ma noi non lo conosciamo”

Sentì dall’altra parte del filo una leggera risata e si sentì rispondere:

‘Il Conte Cortesi è una delle persone più in vista del Principato, è proprietario tra l’altro di Alberghi qui ed a Nizza, è una famoso finanziere ed è anche il proprietario del locale dove avete passato la serata ieri sera: il ‘Golden Gate’. Come affidabilità è fuori discussione.”

Aldo ringraziò e riferì tutto alla moglie che rimase particolarmente colpita.

”Evidentemente ci ha visti al privè e poiché è il proprietario è stato facile risalire al nome ed all’Albergo; ma chi può essere??’

‘Evidentemente qualcuno che hai stregato con il tuo culo che ondeggiava sulla pista da ballo, oppure qualcuno che ti ha vista al privè mentre scopavamo ed eri nuda.’

‘Fa sempre piacere ‘ rispose sorridendo Mara ‘ essere apprezzate per il proprio aspetto, ma questo invito nasconde qualcosa di più profondo’

‘Ti vorrà scopare’ ‘ le rispose il marito.

‘Troppo banale ‘ ribatté Mara – se voleva avere un approccio, ed ieri sera era al Club, bastava che si fosse avvicinato, si presentava, ci offriva da bere e tentava la sua carta: quest’uomo mi ha visto, e gli è balenato qualcosa nel cervello per fare un invito del genere; è poi se mi vuole scopare perché invitare anche il marito, e non tentare solo con me, tanto mi ha visto all’opera al Privé”

”Può essere brutto e vecchio come la pece e non ha il coraggio di presentarsi da solo? No, c’è qualcosa che non quadra!’

‘Mica vorrai andare alla cena?’ ‘ chiese Aldo curioso.

‘Credo proprio di si, la cosa mi intriga; e bravo il nostro Conte è riuscito nel suo intento di stuzzicare la nostra curiosità e ci avrà al suo tavolo”

Si baciarono e scesero al Bar dell’Hotel a salutare i loro amici, promettendosi di non dire nulla di questo invito.

Il Conte Cortesi fu fortunato perché con un giro di telefonate in Italia riuscì a sapere molto della coppia Moroni; lei aveva un negozio di abbigliamento femminile insieme ad una socia e lui era istruttore di Tennis ad un circolo di Milano, abitavano in una palazzina decorosa dalle parti di San Siro, tutto nella norma e senza grossi squilli di tromba.
Avevano una BMW serie 3, e le gite che facevano quasi ogni mese a Montecarlo erano offerte da una nota casa di abbigliamento femminile che premiava così le migliori venditrici dei loro articoli.

Nulla a carico, solite cose.

Come al solito incaricò la governante di organizzare una cena al terzo piano della sua villa sulla costa e invitò per la sera alla 21,00 la sua zia prediletta, sorella della povera mamma, a prendere un aperitivo, ma non a pranzare perché aveva degli ospiti italiani con i quali doveva parlare di cose noiose.

Predispose che i camerieri a servire fossero due, un uomo per la signora ed una donna per il marito ed aspettò la sera.

Anche Mara ed il marito si prepararono all’invito a cena con molta cura e cercarono di tenere a freno l’impazienza andando al Casinò per una puntata alle Slot Machine.

Alle 20,45 la Rolls Royce del Conte Cortesi era parcheggiata davanti all’Hotel de Paris.

Alle 20,50 il Signor e la Signora Moroni attraversarono la hall dell’Hotel de Paris per poi salire sull’auto che attendeva davanti all’Albergo.

Nel salire in auto Mara aprì il leggero soprabito nero che aveva indossato ed agli occhi dell’autista comparve una vertiginosa mini nera che copriva delle splendide gambe inguainate in un paio di calze velatissime, color carne, che davano la sensazione che le cosce della donna fossero nude.

Arrivarono in una decina di minuti alla residenza del Conte che distava poche centinaia di metri dalla sede del Golden Gate, entrarono nel vialetto della villa e l’auto parcheggiò davanti alla scalinata di ingresso dove erano attese dal Conte in persona elegante nel suo completo color lavagna che ne slanciava la figura.

Restarono piacevolmente sorpresi dalla figura snella e giovanile del Conte e dopo i convenevoli di presentazione si accomodarono nella Villa.

‘Voglio sperare di non essere stato troppo presuntuoso nel fare questo invito senza prima essermi presentato ‘ esordì il Conte ‘ ma a mia giustificazione c’è il poco tempo a disposizione dall’averVi osservato al Golden Gate e nel dover partire per un viaggio di lavoro che non so per quanto tempo mi terrà fuori Montecarlo”

Poi tenendo Aldo per un braccio e facendo avanzare Mara con un cenno della mano verso la lunga scalinata che portava al piano superiore continuò:

‘Ma avervi visto e desiderare di conoscerVi meglio è stato tutt’uno e non ho resistito all’invito e nell’aver accettato mi avete fatto l’uomo più felice del mondo”

‘La sua gentilezza è pari alla curiosità che ha suscitato in noi per un invito alquanto insolito, ma che alla luce della sua conoscenza è oltremodo gradito ‘ rispose Mara ‘ e vogliamo sperare che la conoscenza diretta sia migliore di quella che ha avuto modo di vedere al Golden Gate”

‘Dalla sua risposta ho la conferma che oltre alla bellezza ed all’avvenenza c’è una raffinata arguzia di cui non avevo minimamente dubitato’

Arrivarono al salone dove era già preparata la tavola e Mara aveva gli occhi pieni di incredulità per lo sfarzo e l’eleganza che notava in ogni angolo della casa, ma anche per la raffinata accoglienza che le era stata riservata, come ad una persona che si conosce da tanto tempo.

Intanto si era tolto il leggero soprabito ed era apparsa in tutta la sua sensualità ed avvenenza mostrando al Conte il suo corpo fantastico fasciato da una mini nera con spacchetti laterali e con una camicetta alla ‘zarina’ con una abbondante scollatura che metteva in risalto un seno di una terza abbondante e sodo che faceva capolino ogni volta che si girava o si chinava.

Si sedettero in poltrona per un aperitivo ed il Conte disse:

‘Vorrei avere il piacere di poterci parlare come se ci conoscessimo da tempo, quindi togliamo questo distacco e diamoci del tu: io mi chiamo Bruno e sarei onorato di chiamarVi Mara e Aldo.”

Aldo sorrise e per la prima volta da quando era entrato in quella casa parlò direttamente a Bruno:

‘Sono lieto di tutto questo e ti devo dire che le tue sorprese non finiscono mai, ma siccome non credo alla favole, ci puoi dire che sta accadendo??’

Mara intervenne subito :

‘Non è che non ci faccia piacere la tua spontaneità e la tua proposta di amicizia, ma devi convenire che per un uomo del tuo ceto e della tua posizione è alquanto strano un interessamento ad una coppia che ha visto una sera per qualche minuto in discoteca??”

‘Avete perfettamente ragione, ma il mio modo di vedere le cose, pensarle e metterle in atto è talmente veloce che a volte non mi rendo conto che può suscitare meraviglia; Vi chiedo scusa e partiamo dall’inizio’

‘Allora Vi ho visto, ho meglio ho visto Mara ieri sera per la prima volta al Golden Gate, ma poiché ero alla ricerca di qualcosa a cui sto pensando da tempo, avendoti vista e pensare alla realizzazione di questo progetto è stato talmente veloce ed immediato che non ho avuto l’opportunità di metabolizzare con calma la cosa e quindi di programmare la Vostra conoscenza e quindi di avere la vostra amicizia.
Aggiungete a tutto questo che tra poco, diciamo tra tre ore devo partire con il mio Jet per l’Arabia Saudita ed avrete il quadro della situazione forse più chiaro.

Non ho il tempo per fare le cose normali, e me ne scuso con Voi anche perché vedo che sto tradendo un poco la vostra curiosità e rischio di rovinare tutto.

Allora facciamo una cosa, ceniamo che è tutto pronto e poi dopo che ci siamo conosciuti meglio Vi illustrerò la mia idea”

Mara ed Aldo che avevano seguito in religioso silenzio il parlare di Bruno restarono un poco sorpresi perché volevano che continuasse a parlare, ma intanto Bruno si era alzato e prendendo Mara per un braccio l’aveva accompagnata al tavolo indicando ad Aldo il posto dove sedersi.

La cena andò avanti in perfetta sintonia, parlarono di tante cose, ma su di loro aleggiava questo mistero su quello che era l’idea di Bruno quando aveva visto Mara.

Lei stessa aveva cercato di stuzzicarlo per sapere di più ed erano finiti per parlare di produttori in cerca di attrici, o di vallette per dei programmi televisivi, di case discografiche e di film con trame particolari che avevano come tema l’immagine di una donna che suscita interesse ad un uomo che non aveva mai conosciuto.

‘E del film con Demi Moore, ‘Proposta Indecente’ che mi dici Bruno potrebbe essere adatto a quello che avevi pensato ‘ disse Mara ridendo e scosciandosi ancora di più.

‘Ti devo dire ‘ rispose serio Bruno ‘ che non sei andata troppo lontana anche se la mia idea è diversa, molto diversa.”

La conversazione stava prendendo la giusta piega, pensò Mara e facendo segno ad Aldo di non intervenire proseguì:

‘Diversa in meglio o in peggio?’

‘Dipende dai punti di vista, se guardi la situazione dalla parte della coppia o dalla parte dei rispettivi caratteri. Ognuno di noi ha dentro di se un qualcosa che non riesce ad esprimere sia perché siamo in una società che ci pone dei limiti e sia perché si rifiuta di accettarsi per come si è davvero.

In poche parole, in quel film Redford ha fatto una proposta indecente per passare una notte con una donna che non aveva conosciuto, ma che era rimasto incantato per il suo sguardo ed il suo aspetto, ma soprattutto mette a nudo un rapporto che si credeva consolidato ed invece alla prima tentazione non lo è più.”

‘Non capisco ancora ‘ rispose Mara ‘ dove sta la diversità dei punti di vista?’

‘Demi Moore, secondo il mio parere va con Redford non solo per i soldi che in quel momento le servivano; ma va con Redford perché il suo sguardo al negozio di abbigliamento, quando lui la scopre a rubare i cioccolatini, è una offerta totale di disponibilità, di apertura, quasi di sottomissione come a dire : io rubo e tu mi vedi, ma non dirai niente perché io posso fare questo ed altro”

‘ Lo sguardo di Demi Moore è l’offerta che una donna ogni giorno fa ad un uomo, e la disponibilità ad essere posseduta che una donna sente di dire ad un uomo, è la prostituzione che la donna si sente di offrire per essere al centro dell’attenzione in quanto sa che l’uomo non ne può fare a meno, è la vittoria della donna sull’altro sesso che anche se la possiede, proprio come atto sessuale, né è schiavo e succube; dipende solo dal carattere della donna.

E’ ovvio che tutto questo è insito nella donna, ma la morale, la convenienza, le regole di comportamento fanno in modo che questo non succeda; ma quando un uomo in una donna vede tutto questo nello sguardo allora ”’.”

‘Allora???- chiese Mara ‘ continua ti prego che forse sto incominciando a capire la tua spiegazione”’del film!’

‘Io dico che quando un uomo vede nello sguardo di una donna quello che Redford, nella sua posizione, ha visto nello sguardo di Demi Moore non si può e non si deve fermare alla ‘Proposta indecente’ !!!’

Un silenzio gelido cadde nella stanza, e come per incanto apparve il suo cameriere che porgendogli il telefono annunciò una telefonata urgente per lui.

Bruno si alzò e si scusò con gli ospiti:

‘Un momento solo, per favore’

La telefonata era una scusa per farli parlare liberamente, tanto lui avrebbe sentito e visto dall’altra stanza.

‘Ma tu hai capito che vuole questo??” ‘ chiese Aldo alla moglie.

‘Una cosa sono certa, gli ho sconvolto l’anima e sta cercando di dirmi qualcosa, ma non ci riesce. Forse mi vuole invitare con lui in questo viaggio e non ha il coraggio, ma se lo trova ed io cercherò di farglielo trovare, se mi offre 50.000 euro ci vado di corsa e mi faccio sbattere per tutta la durata del viaggio’

‘Ma sei matta ‘ rispose Aldo ‘ senza troppa convinzione, ed il negozio, ed i tuoi, ed io???’

‘Non fare lo stupido, scherzavo ma se mi fa una Proposta Indecente’..ci penso!!’

Intanto era entrato il cameriere con un vassoio e due bicchieri con un liquore che il Conte li pregava di gustare.
In quel momento rientrò Bruno e sollevando il suo bicchiere li invitò a provarlo e chiese al cameriere di far preparare la macchina all’autista che tra poco doveva andare a prendere delle persone a Montecarlo che lo dovevano accompagnare nel suo viaggio.

Intanto il liquore che Bruno aveva fatto assaggiare ad Aldo e Mara altro non era che un potente stimolante sessuale che faceva venire una eccitazione crescente, ma anche un inibitore di aggressività, proprio quello che ci voleva per finire il suo discorso.

Anche Mara aveva qualcosa in serbo e facendosi cadere inavvertitamente un pò di liquore sulle gambe e cercando di asciugare le calze con una mano si procurò un buco nelle calze che rapidamente si allargò.

”Che sbadata ‘ disse ‘ non ho neanche un ricambio’

E con la stessa velocità di come si era macchiata, si alzò dalla poltrona e con malizia esasperata si sollevò la mini di quel poco per togliersi i collante e restare a cosce nude!

”Voglio sperare che non scambierai questo gesto con una offerta di prostituzione,”’oppure è proprio questo che hai visto in me???”

Aldo aveva gli occhi sbarrati, ma ormai il liquore incominciava a fare il suo effetto e Mara era partita.

Bruno allora si avvicinò, le prese per le braccia e guardandola fissa negli occhi la invitò a sedersi ed iniziò a parlare:

‘Bene vedo che siamo arrivati al nocciolo finale, allora se non avete nulla in contrario, questa è la mia proposta. Ma Vi prego di non rispondermi nulla, non fate domande, non reagite, non siate immediati nella reazione, avrete del tempo per pensarci e credo che ne varrà la pena, ma solo se ho la vostra promessa che dopo che avrò parlato ci saluteremo e ci sentiremo solo al mio ritorno, tra una decina di giorni, Vi esporrò il mio piano. A proposito Vi lascio il mio biglietto con un numero privato che troverete libero solo dopo che sono rientrato. Allora?????’

‘Hai la mia parola ‘ disse Mara ‘ niente commenti e solo una stretta di mano’

‘Va bene ‘ sorrise Bruno ‘ allora ascoltatemi: stavo da tempo alla ricerca di una donna dalle particolari caratteristiche che mi potesse essere utile in diverse situazione del mio lavoro; ma la persona che cercavo doveva avere una particolare predisposizione alla perversione ed al sesso che la potevano mettere al di sopra di tutte le altre. Né ho trovate molte, tante, ma quello che ho visto nello sguardo di Mara quella sera quando ballava al Golden Gate era quello che cercavo.

Era lo sguardo di una donna che ha dentro il fuoco della passione, che sa di potersi far desiderare da tanti e di poter ottenere tutto con il suo corpo, sa di poter essere al centro dell’attenzione e di coagulare il piacere del mondo e di offrire qualcosa di insolito e inusuale : il suo cervello.

Mara quando fotte o quando fotterà non lo farà solo con la fica, ma lo farà con il suo cervello e l’uomo che avrà la ventura di essere posseduto da lei saprà che cosa significa una vera donna e sarà disposto ad offrire tutto pur di averla per se e per gli altri.

In poche parole tu sei una grandissima fica Mara e sei puttana dentro.

Sei ninfomane come nessuna ed appena prenderai conoscenza di questo stato dimostrerai appieno come sei porca ed aperta e che razza di troia puoi diventare.

Io ti metto a disposizione per sei mesi di prova:
– Una carta di credito mensile di 60.000 euro che puoi spendere in qualsiasi negozio o banca del Principato.

– Un appartamento arredato con una governante, ed un autista che ti accompagnerà dove vorrai.

– Alla fine del semestre che compirai nella tua nuova attività, ti verrà riconosciuto un compenso extra di altri 100.000 euro.

Per tutto questo dovrei fare la puttana per me, obbedirai solo a quello che ti chiederò di fare, ma stai certa di una cosa : niente fruste, maltrattamenti o percosse, mai!

Ora Vi saluto e ci sentiamo al mio ritorno”

Si girò ed uscì dalla stanza. (continua)

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