– Forza vai sotto il tavolo e fammi una pompa –
Al sentir di questo ordine,lei smise di pranzare e andò sotto il tavolo, mi aprì la cerniera e tolse dai miei boxer il mio cazzo e cominciò a succhiarlo, leccarlo, segarlo; intanto io mangiavo le patatine fritte, ultimo piatto del pranzo e intanto lei continuava a darsi da fare,succhiando a fondo il mio membro come piace a me, senza segarlo o senza che lo teneva in mano, arrivando fino alle palle. Succhiava velocemente e ogni tanto doveva fermarsi per respirare, ma a volte non glielo permettevo e le bloccavo la testa con la mano . Cominciò dopo a segarlo con le sue dolci mani, facendomi una delle sue solite segate divine. Dopo averlo succhiato , leccato e segato, arrivò il momento di liberarmi.
– Alzati – dissi con un tono di comando e lei lo eseguì.
Lo presi in mano e mi alzai. Cominciai a segarmi velocemente, e dopo una trentina di secondi venni sul piatto dove c’erano rimaste poche patatine
– Su ora mangia tutto troia, vediamo come te le gusti – le ordinai
Si inchinò a novanta cominciando a mangiare e a leccare il piatto sporco di sperma e intanto guardavo divertito la scena, finche non decisi di andare oltre; le spinsi la testa sul piatto , facendole sbattere la guancia, e infilai una mano nei suoi pantaloni, toccando il clitoride e cominciando a masturbarla, facendola ansimare.
– Ti piace essere trattata cosi? –
– Si padrone..- rispose ansimando a più non posso
Continuai cosi per qualche minuto, poi lei non resistette più e mi veni sulla mano.
La tolsi e la presi per i capelli e l’allungai sul tavolo e infilai la mano sporca dei suoi odori nella sua bocca, facendogliela succhiare; la succhiava di gusto, come sempre, cosa che mi fa eccitare tantissimo, facendomi ritornare su il mio pene.
– Dai che ora ci divertiamo, vero che ci divertiamo lurida cagna? –
– Certo, perché io sono la tua cagna e voglio che fai tutto quello che desideri su di me –
Al pronunciare di queste parole presi quelle due-tre patatine rimaste e piene di sperma e gliele infilai in bocca , e cominciò a mangiarle, ma dopo pochi secondi salii su di lei e le misi il mio cazzo nella bocca, mentre le bloccavo le mani e dopo pochi movimenti lo tolsi facendo quasi rigettare il cibo che aveva in bocca.
– Spogliati, subito e mettiti e in ginocchio a masturbarti –
Esegui i miei comandi e intanto io mi sedetti sulla sedia dove ero prima; si era inginocchiata davanti a me e si masturbava, e guardava desiderosa il mio cazzo
– Lo vuoi? Vuoi farti impalare o succhiarlo come prima? –
Fece un cenno con la testa, la presi per i capelli e poggiai il mio membro sulla sua guancia, cominciando a segarlo lentamente, mentre lei si masturbava sempre più lentamente. Ormai non resisteva più, aveva voglia di prenderlo tutto, ma prima di accontentarla volevo divertirmi un altro po’
– Fammi una sega amore, fino a farmi venire, che dopo devo andare a giocare a pallone –
Ci rimase male, la sua espressione non era felice, erano ben due settimane che non me la scopavo come si deve, solo seghe e pompini. D’altronde volevo divertirmi essendo il suo padrone e lei la mia schiava, anche se non la scopavo da tanto tempo.
Aumentò il ritmo dei suoi movimenti e dopo una decina di minuti mi fece venire, cosi tanto che il mio sperma andò sul pavimento.
– Brava amore, le tue seghe sono fantastiche, ora lecca per terra che io vado a prepararmi –
Tornato la sera , trovai lei che guardava la tv, uno dei soliti programmi che piace a lei. Mi sedetti di fianco a lei, e le raccontai della partita. Vedendo però che era annoiata, la presi per le spalle e la buttai sul divano ,decisi di cacciarmi dai miei pantaloncini da calcetto, il mio cazzo e lei senza farmi parlare cominciò a succhiarlo, e leccare la punta. Intanto io mi spogliavo e buttavo i vestiti per terra e feci spogliare lei. E mi misi in piedi sul divano con lei sotto di me che succhiava
– Non fare più niente tu, ora ci penso io a sottometterti troia –
Le presi la testa e cominciai a scoparle la bocca con violenza, mentre lei si aggrappava alle natiche , dalla sua bocca tanta saliva che colava sul suo minuscolo corpo. Trattenni tutto il mio cazzo nella sua bocca, e la feci quasi soffocare. Quando lo tolsi lei tossiva forte e sputava saliva, la presi e la girai a pecorina sul bracciolo del divano, con le gambe a larghe a farle strusciare la figa sulla parte dura.
In un solo colpo infilai il mio cazzo nel suo culo, a forza, e lei strillò quasi fortemente.
– Era da tanto che non lo prendevi , ora fatti scopare come la cagna che sei, perché tu sei solo mia, la mia cagna, la mia troia! – dissi a voce alta
Cominciai ad incularla senza pietà, afferrandola alle spalle e poi ai capelli, facendola urlare. Nonostante le scopate fatte, il suo buco non si era ancora abituato al mio cazzo. Poco dopo cambiai buco e lo misi nella sua fighetta gia bagnata come uan fontana, e infilai un dito nel suo culo, mentre con l’alta mano tiravo un capezzolo. Tolsi il dito da dietro e lo infilai nella sua bocca,mentre la martellavo fino in fondo. Tolsi il cazzo dopo cinque minuti ininterrotti e allargai il buco della sua figa con le dita e infilai la lingua, mentre lei ormai era persa e mordeva il copri divano. Poi passai al culo e feci le stessa cosa. Ormai lei gemeva, ansimava, era in mio potere, come tutte le volte. Dopo che venne andai a sedermi sul mobile e allargai le gambe
– Dai vieni a leccarmi il culo, e a segarmi il cazzo –
Arrivò in ginocchio, a quattro zampe e pian piano arrivò al buco. Prese il mio cazzo e cominciò a segarlo lentalemente, mentre leccava senza sosta il culo e quella parte tra il buco e le palle, sditalinandomi anche, velocemente, fino a farmi godere ancora di più.
Quando stavo per venire, le diedi una spinta e la mandai giù sul pavimento, mi ci sedetti sopra e le piazzai le palle nella bocca, mentre infilavo due dita nella sua figa fradicia.
Tolsi il cazzo e cominciai a far passare il cazzo tra le tette, morbide e calde, e lei abbraccio tette e cazzo per reggere e io aumentai il ritmo finchè non venni e le sborrai sulla faccia e sulla gola. La sborra colava sul pavimento, ma il mio cazzo non era ancora giù, dovevo venire ancora. La portai davanti ad uno specchio , prendendola per i capelli mentre lei gattonava, e le tappai il naso e infilai il mio bel cazzo nella sua bocca e la scopavo, mentre lei mi sditalinava il culo. Venni dopo alcuni colpi nella sua bocca, facendole ingoiare tutto. Tolsi il cazzo e siccome era tutto bagnato di sperma lo strusciai sul vetro, e poi baciai la mia ragazza e con aria dolce le dissi
– Ora lecca il vetro e poi vieni in doccia, che andiamo al ristorante, te lo sei meritato amore mio, anzi, troia mia –



Buongiorno, ti ringrazio perché così capisco che c'era qualcun altro oltre me che lo ricordava. Io lo posso scrivere fino…
Ciao, questo racconto l'avevo trovato bellissimo purtroppo rimasto in sospeso, mi fa' molto piacere che tu abbia continuato l'opera in…
Grazie, apprezzo sinceramente ogni parere
Molto ma molto eccitante …
Ti ringrazio, sono felice che ti sia piaciuto 😄