Silvia ha 21 anni e da poco si è diplomata parrucchiera.
Bionda , occhi verdi, alta 1.54 per 43 kg, una seconda di seno è un sedere a mandolino.
Trova lavoro subito in un parrucchiere per uomo adiacente a un grosso ipermercato.
Sono in 4 a lavorare lì, Marco il proprietario dell’attività, sua moglie Franca e Paulo un ragazzo sudamericano di 2-3 anni più grande.
Normalmente Silvia lavora in coppia con Franca ma quel giorno si era scambiata col marito perché doveva fare una visita medica.
Silvia era alla prima esperienza lavorativa e anche se il suo orario iniziava alle 14.00, alle 13.30 era già in negozio per essere cambiata e puntuale.
Marco era sempre in ritardo, ma quel giorno sapendo dell’impegno della moglie, arrivó alle 13.55.
Franca e Paulo salutarono e tornarono a casa.
Marco inizió a chiacchierare con Silvia per conoscerla un po’ meglio con le classiche frasi fatte su hobby, musica preferita ecc più per non avere il silenzio tra un cliente e l’altro che per reale interesse.
Il pomeriggio passó serenamente e verso le 19.15 arrivó Alessandro, quello che sarebbe stato l’ultimo cliente.
“Ciao Marco” disse il ragazzo :” come stai? Franca? I figli?”
Silvia notó che nonostante la giovane età sembrava di casa
“Tutto bene Ale, oggi Franca è a fare un controllo e mi tocca fare il pomeriggio, ti presento Silvia.” Disse il proprietario e squilló il cellulare dell’uomo che sottovoce aggiunse:” è il mio capo, finite le presentazioni voi” e si recò nel retrobottega.
“Piacere sono Ale” disse il ragazzo prendendo l’iniziativa
“Piacere sono Silvia, sono nuova qui ma spero di non deluderla” rispose lei.
“Sei molto giovane e carina” disse Ale:” sicuramente fidanzata una bella gnocca come te?”
Silvia era in imbarazzo e per sua fortuna rientró Marco.
“Sei sempre il solito Ale” rispose il proprietario:” anche se effettivamente non lo so nemmeno io questo dettaglio, aspetto la risposta e poi mi tocca eseguire la spesa dettata dal capo”
Silvia diventó rossa e disse:” attualmente single ma sto conoscendo un ragazzo e stasera ci esco per la seconda volta”
“Ottimo e buona fortuna” disse Marco :” a proposito Ale cosa devi fare?”
“Capelli e barba col rasoio elettrico, niente di complesso” rispose lui.
“Perfetto, ci pensa Silvia” rivolgendosi a lui e aggiunse:” Silvia, poi chiudi tu e Ale paga 15 è un nostro cliente da quando è bambino, io porto via la cassa. Tra 5 minuti chiudi l’ingresso ipermercato e quando avete finito, sistema e vai a casa senza problemi. “
“Va bene” rispose Lei.
“Ecco i 15” disse Ale:” così siamo a posto”
“Grazie Ale, così siamo a posto e scusa se devo scappare”
Silvia si mise a preparare la poltrona e fece accomodare Alessandro.
Iniziò a tagliare i capelli e le operazioni sembravano procedere normalmente finché Ale chiese: “come ti chiami?”
La ragazza rispose :” Silvia e ho 21 anni”
Chiacchierando del più e del meno disse che era quasi impegnata e altri dettagli della sua vita.
Poi fu il tempo della barba ma inavvertitamente presa dalle chiacchiere sbagliò la misura e anziché 10 mm fece 2 mm.
Ale aveva gli occhi chiusi e non si accorse di nulla inizialmente
Quando fu quasi alla fine il ragazzo apri gli occhi: “cosa hai fatto mi hai rasato?”
“Mi perdoni non ho fatto apposta” rispose nel panico la ragazza:” non volevo, mi sono persa nei discorsi”
“Ma che scusa è?” Disse lui :”è il tuo lavoro, vedi almeno di finire decentemente “
Silvia obbedì in silenzio.
Passarono ancora una decina di minuti e finì il lavoro.
“Ora chiudi e paghi il danno” disse Alessandro
La ragazza non ragionava per via del panico e delle ansie:” non so come fare, non ho soldi”
“Ora andiamo nel retro e un modo lo troviamo” ribattè il ragazzo:” e dirai di sì “
Andarono dietro e Ale le disse:” inginocchiati e succhiamelo”
Silvia si sentiva a disagio ma obbedì, iniziando lentamente a succhiarlo
Dopo una decina di minuti Ale le disse:” brava meriti un premio, ora ingoia”
Silvia non lo aveva mai fatto e cercó di allontanarsi ma al minimo movimento il ragazzo le tenne la testa e affondó nella gola, scaricando tutto dentro di lei.
Da quella posizione Silvia non ebbe scelta e ingoió.
“Bene ora puliscilo bene e spogliati “ le ordinó Alessandro:” non abbiamo ancora finito”
“Ma ma ma come” balbettó la ragazza:” cosa devo fare ancora”
“Lo scoprirai tra poco” rispose con tono imperativo lui:” togliti i vestiti”
Silvia nel panico si mise in intimo e Alessandro la fece girare di schiena e le slacció il reggiseno, togliendolo, poco dopo la fece appoggiare alla scrivania coi gomiti e le abbassó il tanga, lasciandola nuda a 90.
La ragazza sembrava rassegnata e lui le appoggiò il pene sull’ingresso della figa e spinse.
Silvia non si oppose e lo lasció entrare.
Alessandro iniziò a scoparla e dopo una quindicina di minuti, vedendo un tubetto di crema e inizió a spalmarlo sul buchetto posteriore.
Silvia si irrigidì al contatto con la crema fredda e disse:” cosa fai? Lì no per favore, non l’ho mai fatto”
“Bhe tra poco proverai e ci divertiremo un sacco” rispose lui e dopo essere uscito dalla figa, lo appoggió sul buchetto posteriore.
Silvia bloccata tra il tavolo e il cazzo, sentì solamente il buco cedere lentamente, finché in poco tempo senti le palle di Ale appoggiarsi al suo sedere e capì che nel suo intestino c’erano oltre 25 cm di carne.
Dopo un minimo di adattamento, alessandro iniziò a scoparle il sedere come se fosse davanti, strappandole un urlo secco.
“Zitta” disse lui:” o aumentò il ritmo e ti sfondo”
Silvia inizió a piangere per il male ma non osava dire nulla e nemmeno reagire, attendeva che l’atto finisse il prima possibile.
Davanti a lei aveva un orologio e osservava la lancetta dei minuti girare
Dopo oltre mezz’ora, sentì una strana sensazione dentro il sedere ma non osava dire nulla e poco dopo il ritmo dí Alessandro diminuì.
Probabilmente il ragazzo era venuto e Silvia sentiva una minima riduzione del cazzo dí Ale
“Un attimo di pausa e riprendo” disse lui:” così vengo per la terza volta”
Silvia disse:” non sei soddisfatto?”
“E quando mi ricapita un culetto come il tuo” disse Ale:” dai alla fine ti piace anche ormai”
“Insomma ho il culo rotto e mi fa male e tu vuoi rincominciare “ disse lei” a me non piace proprio prenderlo nel sedere”
“Ora sentilo che si riprende” commentó il ragazzo “ e godi mia cara rottainculo”
Silvia sentì il sedere allargarsi e poco dopo sentì Ale entrare e uscire nuovamente in una scopata rapidissima.
Silvia rimase con la bocca e gli occhi spalancati come se facendo così il buchetto si aprisse di più nelle sue idee.
L’inculata durò oltre mezz’ora e terminò con l’ennesima inondazione interna.
Silvia sentì lentamente sfilarsi Alessandro che disse:” se vuoi arrotondare oltre a fare questo lavoro, contattami e ci divertiremo, puoi sempre diventare la mia amichetta di giochi”
Silvia si accasciò sulle ginocchia, erano le 21.30 circa e vide Alessandro rivestirsi.
Con le ultime forze si rialzó, tirandosi su sfruttando il tavolo.
Ale disse:” Bhe visto che sei così, vorrei fare una foto ricordo a tuo culetto non più vergine”.
In modo meccanico Silvia appoggió il petto alla scrivania e con le mani divaricó le natiche e attese lo scatto.
Poi si rivestì lentamente col sedere dolorante .
Poco dopo uscirono e chiuse il negozio.
Quando Silvia era sola a fare chiusura, scriveva ad Alessandro che passava per seviziare il culo della ragazza che si era trasformata nella sua schiavetta.
Non vedo l'ora di leggere il tuo racconto. Se è al livello dell'ultimo che hai pubblicato sarà ottimo.
Felice che ti sia piaciuto. É il rifacimento di un mio vecchio racconto, usato per sperimentare uno stile di scrittura…
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