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Racconti CuckoldRacconti di Dominazione

Una mattina per caso mio figlio….

By 30 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Roberto, non sono più giovane, coniugato con Maria ed ho due figli, Elena che vive da sola, e Francesco, di recente separato.

Da quando Francesco si è separato è tornato a vivere con noi ed ha un po’ sconvolto il tran-tran che con mia moglie avevamo instaurato.

Un giorno, rientrando in casa dopo aver accompagnato mia moglie al lavoro, ho trovato Francesco che usciva dalla doccia coperto soltanto da un asciugamano legato in vita; sedutosi in poltrona per guardarsi la tv mi chiede se gli posso portare il caffè perchè non ha ancora fatto colazione, la cosa non mi dispiace perchè ne avevo voglia anch’io e faccio quanto richiesto, prendo poi la sua tazzina e mi dirigo in salotto; lo spettacolo che mi si presentò mi fece rimanere di stucco, l’asciugamano che copriva Francesco si era aperto sedendosi e mostrava un cazzo degno di un pornoattore.

Non avevo mai visto uno spettacolo simile, neppure in qualche filmino che mi era capitato tra le mani,e con mia grande sorpresa anzichè riprenderlo perchè si ricomponesse mi avvicinai a lui senza poter distogliere lo sguardo dal suo cazzo.

Egli si accorse della cosa e mentre sorseggiava il caffè guardandomi mi apostrofò: “Che guardi, non hai mai visto un cazzo? Ti piace vero? Perchè non me lo tocchi?” io come inebetito non seppi fare altro che allungare una mano e stringerlo; sensazione meravigliosa, il cazzo cominciò ad indurirsi e le sue dimensioni si mostrarono in tutto il loro splendore.

Francesco mi strinse il polso ed iniziò a masturbarsi con la mia mano, fu la cosa che mi fece scattare, avvicinai il viso al cazzo e lo baciai.

“Leccalo vecchio porco!” urlò Francesco ed io lo feci; leccai l’asta dal glande fino alle palle, succhiai lo scroto ed infine presi il glande in bocca; aveva un sapore dolciastro misto al gusto di bagnoschiuma, Francesco mi prese per la nuca e mi spinse il cazzo in bocca: ” Succhialo bene” io cominciai ad andare su e giù, il cazzo si ingrossava sempre più e quando fu alla massima erezione Francesco me lo cacciò prepotentemente in gola e cominciò a pompare come se scopasse.

Quasi non respiravo, il cazzo mi era arrivato fino alle tonsille, avevo anche una sensazioe di vomito ma la cosa mi piaceva; ebbi un’erezione tale che il cazzo mi faceva male nelle mutande cos’ lo estrassi e cominciai a masturbarmi, devo ammettere che per me la masturbazione è sempre stato un rito piacevole e di frequente attuazione.

Dopo un po’ che mi penetrava la gola sentii che Francesco, come me stava del sborrare, feci per ritrarmi ma lui mi trattenne la testa e mi inondò la gola di sbrodo in quantità che neppure un cavallo ne fa tanto; fui costretto ad ingollarlo tutto per non soffocare e la cosa mi piacque per il gusto dolceamaro che aveva, in contemporanea venni anch’io e lo sbrodo mi schizzò per terra.

“Vecchio porco lecca anche il tuo o quella troia di tua moglie ti prende a calci” . Rimasi sorpreso da come si era espresso nei confronti della madre, ma preso dal raptus leccai tutto il pavimento e lo feci lucido.

“Ora vieni con me al bagno a farmi il bidet e non pensare che sia finita qui, se non vuoi che racconti tutto alla troia devi fare quello che voglio io”

Mi sentii perso per il suo ricatto ma obbedii come un cagnolino.

Lo lavai accuratamente scappellandogli in glande poi lo asciugai e baciai di nuovo quel totem che mi aveva incantato.

Eravamo intenti a ricomporci quando sentimmo aprire la porta, era mia moglie di ritorno, ci rassettammo e fingemmo che non fosse successo nulla, “Avete una strana espressione voi due” disse Maria guardandoci negli occhi “state complottando qualcosa e me lo volete nascondere?” “No mamma” disse francesco con voce dolce “ci siamo solo gustati il caffè guardando la TV, poi sai che io per te non ho segreti, nessun segreto!”

Maria lo guardò con occhi furbi poi si rivolse verso di me sempre con quello sguardo inquisitorio e fece un risolino, rimasi di ghiaccio e forse addirittura arrossii, ma lei si girò ed andò verso la camera per cambiarsi; guardai Francesco con aria di un cane bastonato e lui di rimando “Si vedrà nel prossimo futuro, ma sta tutto in te”

Mi sentii terrorizzato per quello che poteva aspettarmi, ma questa è un’altra storia

 

continua

 

 

 

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