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Volo galeotto p3: il nuovo arrivo

By 24 Marzo 2025No Comments

Per chi vuole leggere l’episodio precedente lo trova

Esco dalla doccia, nemmeno il tempo di asciugarmi che Monica mi chiama.
“Luca, c’è da andare a prendere Nicholas all’aeroporto”.
“Chi è Nicholas?” le rispondo
“Un altro nostro amico con cui mi diverto quando sono a Barcellona”
Se mai ce ne fossero stati i dubbi svaniscono, quelli nuovi sono circa il numero di cazzi che mia moglie prende quando è in trasferta, per ora sono tre ma ce ne saranno altri?
Mentre mi dice chi è Nicholas il pensiero va a lei pompata da tre uccelli che le riempiono ogni buco ed il mio amichetto di sotto si sveglia mentre sto andando in camera a vestirmi.
Monica è distesa nuda sul letto, di fianco a lei Mirco e stanno chiacchierando mentre Flaminio è in cucina che sta bevendo qualcosa.
E’ Mirco ad accorgersi della mia erezione.
“Il cornuto sembra contento che ti vedrà con un uccello in più a disposizione!”.
“Non avevo dubbi, secondo me se organizzassi una gang bang con 10 cazzi lo sarebbe ancora di più” replica Monica ridendo mentre Mirco si unisce a lei e le palpeggia un seno distrattamente.
E’ la realtà, devo conviverci, vedere mia moglie prender altri cazzi mi eccita e mi fa avere erezioni incredibili per numero ed intensità.
Flaminio entra in camera e dice: “Nicholas è uno steward della mia stessa compagnia, vai a prenderlo al terminal A, fatti trovare là entro mezz’ora, il suo volo è partito in orario e dovrebbe atterrare a breve, non preoccuparti che Monica non si annoierà nel frattempo e ti faremo anche una bella videochiamata così quando puoi, mentre aspetti, ti puoi godere il tutto senza perdere nemmeno un attimo”.
L’idea mi fa salire l’erezione ai massimi, sono proprio un gran becco ma non riesco a vedere un aspetto negativo, non vedo l’ora di vedere Monica ripiena dei tre cazzi.
Mi vesto e Monica mi dice: “mettiti il giubbotto rosso, ho detto a Nicholas che ti avrebbe riconosciuto da quello”.
Ormai sono vestito, prendo il giubbotto dall’armadio e vado. Arrivo al garage e sento squillare il telefono, è una videochiamata da un numero che non conosco ma rispondo. Compare in primo piano il faccione di Mirco, si sposta dalla telecamera ed inquadra Monica con in bocca la cappella di Flaminio il cui cazzo è ancora barzotto. Il mio che si era un po’ calmato torna a farsi vivo prepotentemente. Metto il telefono sul supporto sul cruscotto e faccio manovra uscendo dal garage buttando un occhio di tanto in tanto allo schermo. Mirco si è unito a Flaminio intanto e Monica li sta segando e spompinando alternativamente.
Devo stare attento a non distrarmi troppo.
Al semaforo ovviamente approfitto per guardare lo schermo e non mi accorgo che mi ha affiancato uno scooter.
“Guarda che vacca” sento dire, sullo scooter due ragazzetti adolescenti stanno guardando lo schermo del mio telefonino e le prodezze di Monica.
Diventa verde e riparto ma il semaforo successivo è ancora rosso, i due si affiancano di nuovo ed ancora guardano dentro.
“Hai ragione” dice l’altro, proprio una femmina da monta, poi si rivolge a me: “come si chiama questo film che me lo voglio scaricare?”.
Mi salva il semaforo, riparto spegnendo momentaneamente lo schermo. Fortunatamente i semafori successivi sono verdi ed arrivo all’aeroporto non senza però essermi immaginato Monica che fa da nave scuola ai due ragazzetti ed il pensiero mi eccita.
Parcheggio nella zona di soste brevi vicino al terminal, sta uscendo un po’ di gente e vedo una testa che spunta dalla folla, l’uomo in uniforme da steward è un colosso d’ebano, passa i due metri ed è un fascio di muscoli. Appena mi vede mi fa un cenno con la mano e mi chiede “sei Luca?”.
Gli rispondo positivamente e stringo la mano che mi porge, anzi sarebbe meglio dire che la mia mano scompare nella sua per fortuna non stringe tanto.
“Accendi il telefono” mi dice imperiosamente Nicholas. “Voglio vedere quella zoccola di Monica, Mirco mi ha detto che sono in videochiamata con te”.
Obbedisco meccanicamente, metto il telefono nel supporto e mi avvio.
Nicholas saluta i tre dall’altra parte ricambiato solo dai due uomini, Monica ha la bocca sempre impegnata anche se riesco a vedere un cenno con la mano.
“Sei fortunato ad avere a disposizione una femmina come Monica. Me la sono chiavata solo 3 volte ma sono tutte nella top ten delle donne che ho scopato e sono molte più di cento”.
Dovrei essere orgoglioso della cosa? Sono dubbioso. La presenza di Nicholas che guarda Monica alle prese con i cazzi di Flaminio e Mirco mi distrae e poi devo guardare il traffico che si è molto intensificato.
Mirco invece traffica con il mio telefono e dopo poco Monica è sul display da 12” dell’auto e nelle casse.
Sembra quasi un film porno fra i gemiti e i grugniti dei tre dall’latra parte.
Arriviamo a casa mia parcheggio e Mirco non molla il telefono. Entriamo e solo allora l’uomo spegne il cellulare ed inizia a spogliarsi.
“Vi abbiamo aspettato per sborrare ma non ce la facevo più”.
Monica è piantata a cavalcioni su Flaminio mentre Mirco è davanti a lei, si da due segate e riempie di crema Monica sul viso e sulle tette.
Monica è su di giri e sta per avere un orgasmo ma quando vede l’uccello barzotto di Nicholas trilla di gioia come un bambino la mattina di Natale davanti all’albero ed ai pacchi dei doni.
L’uccello di Nicholas è inclassificabile. Se quello di Flaminio mi sembrava enorme questo è il Moby Dick dei cazzi. Nei molti porno che ho visto fatico a ricordarne uno in cui ci fosse un uccello più grosso e non è nemmeno tutto in tiro.
Nicholas avvicina la nerchia alla bocca di Monica che ci si butta a capofitto lappando la cappella e poi prendendola in bocca, oltre non riesce da andare.
Flaminio vedendo quell’enorme cazzo leccato si eccita a dismisura e comincia a venire aggrappandosi alle poppe di mia moglie strizzandole i capezzoli rendendo l’orgasmo di Monica un mix di piacere e dolore.
Monica urla tutto il suo godimento, io ho di nuovo il cazzo duro e finalmente anche l’uccello di Nicholas è completamente eretto.
Monica ha la figa piena della sborra di Flaminio ed il volto e le tette di quella di Mirco, ha appena goduto e ci mette un minuto prima di richiamarmi con l’indice.
“Vieni qua e gustati le loro sborrate”. Quindi mi prende per i capelli e mi trascina il volto sul suo seno trovando peraltro una inesistente resistenza. Lecco con avidità il seme di Mirco ed il cazzo mi esplode per l’eccitazione poi, una volta ripulita abbastanza, Monica spinge la mia testa fra le sue cosce ed ancora ripulisco il rivolo che esce. Poi Monica si ferma, si appoggia al divano a cosce larghe e dice: “Nicholas è il tuo turno, squarciami”.
L’uomo le si avvicina, si inginocchia e piega la schiena è troppo alto non è comodo per riempirla, Monica se ne accorge e mi dice di passarle due cuscini. Ora è più sollevata e Nicholas inizia a strofinare la sua cappella sulle grandi labbra della mia signora. Poi spinge un pochino ed inizia ad entrare. Vedo una mezza smorfia di sofferenza sul volto di Monica che però resiste e gli dice “fai piano ma entra tutto”.
Nicholas è paziente e lo vedo affondare un centimetro alla volta. I 30cm abbondanti di cazzo sono quasi tutti dentro. “Fermati mi stai toccando il collo dell’utero” implora Monica. Nicholas si ritrae per 20 centimetri buoni poi affonda in un colpo solo tutto il cazzo che aveva estratto. Monica resta senza fiato
Ma non protesta e Nicholas ripete l’operazione più volte incrementando il ritmo. Il tutto si protrae per circa 5 minuti poi Nicholas estrae il cazzo e dice a Monica di mettersi a pecora.
“Una vacca così va montata come fanno i tori con le loro femmine”.
Le si mette dietro, appoggia la cappella che viene risucchiata dal movimento di bacino di mia moglie che ne accoglie circa metà.
L’altra metà la spinge dentro l’uomo aggrappandosi ai fianchi di Monica e poi inizia un forsennato pompaggio che vede mia moglie ululare il suo godimento. Non ho contato gli orgasmi che Monica ha avuto da quando siamo usciti dal negozio di scarpe ma credo che passino la decina. Io per farla godere così tante volte ci metto un mese se non di più. Capisco perché si faccia montare da questo tris di maschi quando va in trasferta. Nicholas è prossimo a venire, si aggrappa alle tette di Monica e le scarica nelle viscere una serie di spruzzi che non riesco a contare. Poi esce lasciando mia moglie stremata con la figa sbidonata e gocciolante sperma di Flaminio e Nicholas.
“Sei sempre il top” ribadisce Nicholas ed aggiunge “fai assaggiare al cornuto anche la mia di sborra”.
Monica mezza tramortita mi fa segno di avvicinarmi. “puoi segarti se vuoi, scopare non sentiresti nulla, ci vorranno giorni prima che mi torni praticabile ma ne valeva la pena”. Non vedevo l’ora sborro in meno di un minuto, i miei schizzi le finiscono sulla coscia e sui piedi.
“Ora pulisci” mi dice mia moglie che si sta riprendendo. “inizia dalla tua sborrata”.
Le lecco via gli schizzi fatti su piedi e coscia poi mi avvicino alla sua passera. E’ una caverna, lecco tutto quello che è colato e sento Monica dirmi “fammi assaggiare” mi avvicino a lei e la bacio passandole lo sperma che ho in bocca. Mi indica di tornare fra le sue cosce cosa che faccio con piacere, Allungo un dito dentro di lei ed aiutato dalle contrazioni pelviche esce un altro rivoletto che mi affretto a ripulire. Monica dice che basta così e si alza, si toglie le scarpe da vacca che ha tenuto per tutto il temo delle scopate e si avvia in doccia spogliandosi lungo il percorso. “Raccogli tutto e mettilo nel cesto della biancheria” sono le parole che pronuncia mentre entra nel bagno.
Raccolgo i vestiti lasciati come le moliche di Pollicino ed entro nel bagno e faccio quando mi ha chiesto.
Di là i tre amanti di mia moglie si sono messi sul divano, hanno acceso la tv e stanno guardando una partita.
“portaci qualcosa da bere” mi dice Flaminio che dei tre sembra quello che guida la banda.
“Cosa volete?” domando.
“Birra” mi viene risposto “ed anche qualche snack sai abbiamo speso un sacco di energie” aggiunge Mirco ridendo seguito a ruota dagli altri.
Flaminio mi informa che il giorno dopo ripartiranno ognuno col suo volo ma di non preoccuparmi che torneranno presto e che comunque prima di andare daranno un’altra bella ripassata a Monica.

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