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Escort per sole donne

By 6 Febbraio 2025Febbraio 22nd, 2025No Comments

L’esperienza di Martedì sera è stata completamente differente da tutte le altre. L’avevo scelta sul portale dedicato alle escort per sole donne e da allora avevo contato ogni singolo minuto che mi separava da quell’incontro.
Era la prima volta che sceglievo di incontrare una professionista, ero molto nervosa ma allo stesso tempo eccitata.
Le telefonai appena raggiunto il luogo dell’appuntamento. Era un noto hotel della città dove non ero mai stata prima. Mi disse che mi stava aspettando, di raggiungerla nella stanza all’ultimo piano numero 720, la porta era aperta.

Mentre entravo nella camera, il cuore mi batteva forte, lei, una presenza che sembrava uscita da un sogno. Bellissima, con uno sguardo che prometteva dolcezza e complicità, era lì solo per me.
Il tempo si è fermato in quella stanza, avvolta da un’atmosfera calda e accogliente. Ogni suo gesto era delicato, ogni parola una carezza. Non era solo fisicità, ma un’intesa che andava oltre, un dialogo silenzioso di sguardi e sorrisi. Mi ha fatto sentire desiderata, in un modo che non avevo mai provato prima.

Mi ha guidata con dolcezza, trasformando la mia insicurezza in curiosità, il mio imbarazzo in desiderio. Mi ha fatto indossare dei collant, il tessuto sottile che scivolava sulla pelle, e un vestito di paillettes blu che luccicava ad ogni mio movimento. Quel vestito non era solo un abito, era un’armatura che mi rendeva audace, una promessa di ciò che stava per accadere.

Dopo avermi fatto indossare quel vestito di paillettes blu, che sembrava catturare ogni frammento di luce nella stanza, è successo qualcosa che ha cambiato tutto. Lei, con una dolcezza che mi ha lasciato senza fiato, mi ha sollevato delicatamente il mento. I nostri sguardi si sono incrociati, e poi le sue labbra hanno trovato le mie.
Cavolo, come baciava bene. Era un bacio che parlava di esperienza e passione, ma anche di una cura infinita. Era più alta di me, e mentre ci abbandonavamo a quel momento, sentivo il profumo dei suoi capelli biondi, un aroma delicato che mi avvolgeva come un’aura. Era un profumo che resterà per sempre legato a quella serata, a lei.

Poi mi ha presa per mano e mi ha condotta davanti a uno specchio. Si è posizionata dietro di me, le sue mani leggere sulle mie spalle, e ha iniziato a toccarmi. La sua voce era calda, rassicurante, mentre mi diceva quanto fossi bella, quanto meritasse di essere celebrata quella serata. Le sue parole erano come carezze, e io… io ho iniziato a bagnarmi. Non era solo eccitazione fisica, era qualcosa di più profondo: la sensazione di essere vista, desiderata, adorata.

In quel momento, sapevo che sarebbe stata una serata indimenticabile. Lei non era solo una donna bellissima, era un’artista del piacere, capace di trasformare ogni istante in un ricordo indelebile. E io ero lì, pronta a lasciarmi guidare in questo viaggio di scoperta e di piacere.

Davanti allo specchio, il mondo sembrava essersi ridotto a noi due. Le sue mani, così sicure e delicate, hanno iniziato a esplorare il mio corpo, partendo dal mio seno. Ogni tocco era una promessa, ogni carezza un frammento di piacere che mi faceva perdere il controllo. Ero in estasi, completamente avvolta dal momento, dalla sua magnifica presenza, dalle sue mani che sembravano conoscere ogni curva del mio corpo meglio di me.
Poi, le sue mani hanno iniziato a scendere, lentamente, verso le mie parti intime. Ricordo ancora il brivido che mi ha attraversato quando mi ha sussurrato: “Mi piace toccarti quando sei così bagnata.” Le sue parole erano come una scossa elettrica, un misto di vergogna e piacere che mi faceva sentire viva, desiderata, completamente sua in quel momento.

Lo specchio rifletteva ogni nostro movimento, ogni espressione del mio viso mentre mi abbandonavo a quelle sensazioni. Lei era lì, dietro di me, una presenza forte e rassicurante che mi guidava in questo viaggio di piacere. E io… io mi lasciavo andare, completamente, sapendo che quella serata sarebbe rimasta per sempre incisa nella mia memoria.

Non affondò le sue dita dentro di me, ma invece mi girò dolcemente, facendomi guardare direttamente nei suoi occhi. Le sue mani si spostarono dal mio corpo al mio viso, accarezzandomi con una tenerezza che mi fece sciogliere ancora di più. Sentivo le sue dita tra i miei capelli, come a tessere una trama di desiderio e complicità.
Poi, senza preavviso, scattò un altro bacio. Lunghissimo, intenso, profondo. Era come se il tempo si fosse fermato, e tutto ciò che esisteva eravamo noi due, avvolte in quel momento di pura connessione. le sue labbra sembravano conoscere ogni segreto del mio corpo, ogni desiderio che non osavo esprimere.
In quel bacio c’era tutto: la dolcezza delle sue carezze, la passione dei nostri corpi che si cercavano, la promessa di una serata che stava diventando sempre più magica. Mi lasciavo trasportare, completamente persa in lei, in noi, in quel momento che sembrava non dover finire mai.

“Toccami se vuoi”, mi sussurrò tra un respiro e l’altro, la sua voce un misto di invito e di complicità. Ero troppo timida, paralizzata da un misto di eccitazione e insicurezza, e non riuscii a muovermi. Ma lei, con una dolcezza che mi fece sentire al sicuro, mi prese le mani e le condusse sotto il suo vestito, fino alle sue parti intime.
Il contatto con la sua pelle mi fece tremare. Era un momento di intimità profonda, di scoperta reciproca, ero completamente persa in quelle sensazioni nuove e travolgenti. La mia eccitazione cresceva con ogni secondo, con ogni respiro che ci univa.
Niente al confronto con le mie precedenti esperienze con amiche o conoscenti occasionali, LEI era di un altro pianeta.

Poi, con un gesto sicuro ma delicato, mi condusse sul letto. Mi fece stendere di schiena, mi abbandonai completamente a lei, fiduciosa e desiderosa di ciò che stava per accadere. Il suo sguardo era rassicurante, pieno di promesse.

Mi guardava maliziosa e sorridente, i suoi occhi brillavano di desiderio e di complicità. Ero paralizzata dall’emozione, incapace di muovermi, completamente avvolta da quella sensazione di attesa e di piacere e completamente stordita dalla sua bellezza e carisma. Si stese accanto a me, il suo corpo caldo e sicuro contro il mio.
Mise un ginocchio tra le mie cosce, un gesto che mi fece trasalire per l’intensità. Con delicatezza, mi spostò una ciocca di capelli dal viso, come se volesse vedermi meglio, come se volesse che io vedessi meglio lei. Sentivo il suo corpo premuto contro il mio, ogni respiro si sincronizzava con il mio.
Dopo alcune carezze, che sembravano accendere ogni centimetro della mia pelle, iniziò a baciarmi di nuovo. Era un bacio diverso, più profondo, più intimo, come se volesse portarmi ancora più vicino a lei. Ed io mi lasciavo andare, completamente persa in quel momento, in quelle sensazioni, in lei.

Ero immobile, completamente avvolta da un misto di eccitazione e timidezza, mentre le sue mani iniziavano ad accarezzare tutto il mio corpo. Ogni tocco era una scoperta, ogni carezza un frammento di piacere che mi faceva perdere il controllo. Le sue mani sembravano conoscere ogni curva, ogni linea del mio corpo, come se avessero una mappa segreta che solo loro potevano seguire.
Ero completamente passiva ed abbandonata alla sua iniziativa, sentivo dita scivolare sulla mia pelle, accendendo un fuoco che si diffondeva ovunque, un’esperienza nuova, travolgente, che mi faceva sentire viva, desiderata, completamente sua in quel momento.

Con un gesto lento e deliberato, mi tolse la spallina del vestito, scoprendomi il seno. Il suo sguardo pieno di desiderio, sentivo il cuore battere forte mentre avvicinava il viso. Poi, le sue labbra toccarono il mio capezzolo, un bacio delicato che si trasformò in una succhiata lenta e avvolgente. Un brivido mi attraversò tutto il corpo, e un gemito mi sfuggì dalle labbra.
Nel frattempo, il suo ginocchio premeva forte sulle mie parti intime, aumentando la pressione con un ritmo che mi faceva perdere il controllo. Ogni movimento era una nuova onda di piacere, ogni tocco un passo più vicino all’estasi. Iniziai a gemere, incapace di trattenere le emozioni che mi travolgevano.
Alternava baci ai capezzoli ed alla mia bocca, un gioco di labbra che mi faceva perdere il senso del tempo. Ogni suo tocco era una nuova scoperta, ogni bacio un frammento di piacere che mi faceva desiderare di più. Poi, spostò il ginocchio e alzò il mio vestito fino alla pancia, rivelando i collant ormai bagnatissimi all’altezza delle parti intime.

Le sue dita iniziarono a toccarmi il clitoride, ancora coperto dal tessuto umido dei collant, ma il contatto era sufficiente per farmi trasalire. Era un tocco leggero, ma preciso, che accendeva un fuoco dentro di me. Sentivo il piacere crescere con ogni movimento, con ogni carezza, e sapevo che stavo per raggiungere l’apice.

Mi lasciai andare completamente, abbandonandomi a quelle sensazioni che mi travolgevano. Allargai il più possibile le gambe e spostai il viso a destra, verso lo specchio, guardandomi mentre la donna sopra di me iniziava a darmi piacere. Era uno spettacolo surreale, vedere me stessa in quel momento di totale abbandono

Ogni suo movimento era una nuova onda di piacere, ogni tocco un passo più vicino all’estasi. Sentivo il suo respiro caldo sulla pelle, le sue mani esperte che mi guidavano verso il piacere, ed io mi lasciai trasportare, completamente persa in quelle sensazioni.

Raggiunsi il primo orgasmo della serata in un turbine di sensazioni che mi travolsero completamente. La sua lingua danzava sui miei capezzoli, alternando dolcezza e intensità, mentre le sue dita, esperte e sicure, continuavano a muoversi tra le mie parti intime. Era un’onda di piacere che cresceva con ogni secondo, con ogni tocco, fino a esplodere in un momento di pura estasi.
Le mie mani stringevano forte le lenzuola del letto, come se cercassero un appiglio per trattenermi durante l’orgasmo. Era un momento di totale abbandono, di pura connessione con il mio corpo e con lei. Sentivo ogni fibra del mio essere vibrare di piacere, ogni mio respiro si sincronizzava con il suo, ogni battito del cuore sembrava rimbombare nella stanza.

Salì sopra di me, le sue parti intime a contatto con la mia coscia, iniziò a spogliarsi con una lentezza che aumentava il desiderio.
Togliendosi la giacca e la camicetta, rivelò un corpo che sembrava scolpito per il piacere. Poi fu la volta del reggiseno, liberando davanti a me il suo meraviglioso seno. Lo portò lentamente verso di me, verso la mia bocca, e con un sussurro mi disse di leccarlo.
Lo feci per alcuni minuti, completamente persa nella bellezza di quella donna, nella sua sensualità, nella sua audacia. Era una magnifica creatura, troppo bella per essere reale, eppure lì, con me, in quel momento di pura intimità.
Si sollevò, inarcando la testa all’indietro, e spinse forte la sua fica contro la mia coscia. Iniziò a strusciarla con un ritmo che aumentava sempre di più, fino a raggiungere l’orgasmo. Era uno spettacolo di pura passione, di desiderio che si trasformava in piacere, e io ero lì, completamente avvolta da quella magia.

Appena il suo corpo si placò dagli spasmi dell’orgasmo, si spostò davanti a me. Con movimenti lenti e sensuali, iniziò a provocare un piccolo buco nei collant. Non avevo mai provato un’eccitazione così intensa, data dai collant e dal vestito blu sollevato fino alla pancia. Il mix di queste due cose era veramente eccitante, un contrasto di sensualità, desiderio ed eleganza che mi faceva perdere il controllo.

Il buco venne allargato sapientemente, fino a mettere allo scoperto le mie parti intime. Il suo viso vicinissimo alla mia fica, la lingua iniziò a danzare sul mio clitoride, provocandomi intensi spasmi di piacere che non riuscivo più a controllare. Era un’onda di sensazioni che mi travolgeva per l’ennesima volta.

La scena, vista sempre nello specchio, era surreale. Vedevo me stessa, completamente abbandonata al piacere provocato da quella magnifica creatura. Vedevo la passione con cui la donna mi leccava, sentivo la lingua sul clitoride e le dita dentro di me, stavo per esplodere una seconda volta ritrovandomi ancora a stringere le lenzuola e gemendo di piacere come non avevo mai fatto prima.

L’orgasmo mi colpì come un tornado, il corpo fuori controllo mentre sfogavo l’apice del piacere inarcando la schiena. La donna mi trattenne a se usando entrambe le mani mentre continuava a leccarmi per tutta la durata dell’orgasmo.

L’atmosfera era carica di intimità e complicità, mentre il mio corpo si acquietava dagli spasmi dell’orgasmo , la escort, con un sorriso gentile e rassicurante, mi guarda negli occhi e mi chiede se desidero provare qualcosa di nuovo, suggerendo l’uso di uno strap-on. Sebbene in imbarazzo, accetto con un misto di curiosità e desiderio.

Lei si alza con grazia e si dirige verso un cassetto, da cui estrae lo strap-on. Con movimenti lenti e sicuri, lo indossa, fissandolo con cura. La sua presenza è rassicurante, e il modo in cui mi guarda mi mette a mio agio. Non ho mai provato una penetrazione e sono piuttosto nervosa.

Mi guarda con un sorriso malizioso, i suoi occhi brillano di desiderio. “Allora? Proviamo?”

Il cuore mi batte forte, sento un brivido di eccitazione attraversarmi. “Sì… voglio provare,” rispondo, la voce un po’ tremante ma piena di aspettativa.

Lei si avvicina, il suo respiro caldo sulla mia pelle. “Sei sicura? Voglio che ti senta a tuo agio, che ti piaccia ogni momento.”
“Lo sono,” sussurro, sentendo il calore del suo corpo così vicino al mio. “Voglio sentirti, voglio provare tutto con te.”

Lei sorride, soddisfatta della mia risposta. “Allora lasciati andare, e fidati di me.”
Mi guarda negli occhi, la sua mano accarezza dolcemente il mio fianco. “Sei pronta?”

“Siii,” rispondo, il desiderio che cresce dentro di me. “Fammi sentire tutto.”

Apro le gambe, più che posso, pronta a riceverla, il cuore batte forte, il desiderio che cresce dentro di me mentre sento la pressione dello strap-on che si fa lentamente strada. Lei si muove con cura, i suoi occhi fissi nei miei, attenta a ogni mia reazione. Ogni piccolo movimento è calcolato, delicato, ma carico di intenzionalità. Sento lo strap-on scorrere fra le mie labbra, prima di iniziare la penetrazione.

I suoi movimenti diventano più decisi, ma sempre attenti, sempre rispettosi del mio ritmo. Lo strap-on si fa largo piano piano, la sensazione di pienezza che cresce dentro di me, un misto di eccitazione e di abbandono. “Sei bellissima,” mi sussurra, i suoi occhi pieni di ammirazione e di desiderio.
Mi lascio andare completamente, abbandonandomi al piacere, alla sensazione di essere così connessa con lei. Ogni movimento, ogni respiro, ogni sguardo è pieno di desiderio e di passione, creando un’atmosfera indimenticabile e intensa.

Si muove con lentezza, lasciando che lo strap-on si faccia strada dentro di me, la sensazione di pienezza che cresce con ogni movimento. I suoi occhi sono fissi nei miei, pieni di desiderio e di attenzione, mentre mi sussurra parole dolci e rassicuranti.

“Sei bellissima così,” mi dice, la voce bassa e suadente. “Rilassati, lasciati andare.”

Mi abbandono completamente, sentendo il calore del suo corpo così vicino al mio, le sue braccia che mi avvolgono in un abbraccio intimo e protettivo. Lo strap-on è ora completamente dentro di me, provo un misto di eccitazione e di abbandono.

Lei inizia a muoversi con un ritmo lento e sensuale, ogni movimento scandito dal nostro respiro sincronizzato. Le sue mani mi accarezzano dolcemente, i suoi occhi fissi nei miei, attenti a ogni mia reazione. “Come ti senti?” mi chiede, la voce piena di desiderio.
“Bene,” rispondo, la voce tremante ma piena di piacere. “Non fermarti.”

Lei annuisce, i suoi movimenti diventano più decisi, ma sempre attenti, sempre rispettosi del mio ritmo. Lo strap-on si muove dentro di me, mentre la piccola appendice striscia sul mio clitoride ogni volta che la escort affonda il colpo dentro di me. Le sue braccia mi avvolgono, il nostro respiro che si fonde in un unico ritmo, creando un’atmosfera di intimità e di connessione profonda.
Mi lascio andare completamente, abbandonandomi al piacere, alla sensazione di essere in suo possesso.

Mi sento girare dolcemente sul fianco, il suo tocco fermo ma delicato mi guida. Il letto cede leggermente sotto il suo peso mentre si avvicina, il calore del suo corpo che si posa contro la mia schiena. Sento il suo respiro caldo sul mio collo, un brivido mi percorre mentre mi sussurra: “Voglio vederti da qui.”

La sua mano scivola lungo il mio fianco, un gesto che mi fa sentire desiderata, protetta. Poi, con lentezza, sento la pressione dello strap-on. Il momento è carico di attesa, il silenzio rotto solo dal nostro respiro sincronizzato. “Sei pronta?” chiede, la voce bassa, quasi un sussurro che mi fa vibrare dentro.
Annuisco, incapace di parlare, il cuore che batte forte mentre lei inizia a penetrarmi. Lo strap-on si fa strada con una lentezza che mi fa fremere, ogni millimetro che avanza amplifica la mia eccitazione. Le sue mani mi tengono salda, una sulla mia gola, l’altra che scivola dolcemente verso la mia intimità. Le sue dita mi toccano con precisione, un movimento circolare e delicato che mi fa gemere di piacere.
“Così va bene?” mi chiede, la voce roca, carica di desiderio
.
“Continua,” riesco a rispondere, la voce spezzata dal piacere. “Non fermarti…”

Lei obbedisce, i suoi movimenti diventano più fluidi, più profondi, ma sempre attenti, sempre in sintonia con me. La sua mano continua a lavorare su di me, alternando pressione e delicatezza, mentre lo strap-on mi riempie in un ritmo che mi fa perdere il controllo. Sento il mio corpo rispondere, ogni fibra tesa verso quel piacere che cresce, inarrestabile.
Le nostre voci si mescolano, sussurri e gemiti che riempiono la stanza. Lei si china su di me, i suoi capelli mi sfiorano la schiena, le labbra che toccano la mia spalla in un bacio leggero. “Sei incredibile,” mi dice, la voce piena di ammirazione.
Mi lascio trasportare, completamente abbandonata a lei, al piacere che ci unisce. Esplodo per la terza volta, in un vortice di piacere intensissimo e mai provato prima.
Mi giro cercando la sua bocca, voglio baciarla. Mi sfila il membro e dopo avermi fatta girare ancora sulla schiena mi concede ancora la sua bocca.

Vorrei proseguire all’infinito ma purtroppo il tempo è terminato e devo tornare bruscamente alla realtà.

Mancano pochi minuti ma lei non è fiscale e rimaniamo sedute nel letto a parlare bevendo un bicchiere di vino fissando un nuovo appuntamento.

stemmy75@gmail.com

Max

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