“Stamane, appena sveglia, pensavo a te con dei tatuaggi. Ti ho immaginato bella e decorata, sai con quei tatuaggi colorati sulle braccia, in vita, nelle spalle e la schiena” le ha detto Elena ancora sedute appena finito di fare colazione.
Lucrezia ha immediatamente replicato “Sì, qualche tatuaggio mi piacerebbe, sulla mia pelle bianca ha un effetto ben diverso dalla pelle scura dei ragazzi di Santa Lùcia. Vorrei proprio farne qualcuno ma ho paura del dolore”
“Ma no! Il dolore è cosa da poco. Ho tante mie colleghe di lavoro, assistenti di volo, ed anche maschi, che se l’hanno fatto e nessuno mi ha parlato di dolori. In molti mi hanno detto di leggeri pruriti ma niente di più. Se ne vorrai fare qualcuno per iniziare, ti consiglio Mario che ha il laboratorio nella via della movida. In molte sono andati da lui e si sono trovati bene ed ha fatto dei veri capolavori”
Lucrezia a quelle parole ha riflettuto un attimo e poi ha deciso “Sì, ne farò uno per iniziare. Lo voglio piccolo nell’inguine così solo chi è in intimità con me potrà vederlo”
“Bello! Concordo con te. Indossa il bikini dorato di Santa Lùcia quando ci vai. Mario è stato là e sa che è un segno di riconoscimento. Ti farà anche uno sconto sostanziale” ha concluso Elena.
Poi sono passati circa 15 giorni ma in Lucrezia il tarlo del tatuaggio era entrato e non era andato via ed un tatuaggio era qualcosa che aveva sempre desiderato
Quando si è avvicinata al laboratorio di Mario, Lucrezia era molto eccitata perché finalmente stava per farsi il mio primo tatuaggio. Era tardi quando è entrata e riteneva fosse una fortuna che fosse lontano dalle abitazioni dei familiari, quindi nessuno che conosceva l’avrebbe vista.
L’unica persona che lavorava quella sera era una ragazza carina con i capelli rosa e gli occhiali con la montatura ‘a corna’ scura. I suoi occhi erano profondi e penetranti e fin da subito ha sorriso a Lucrezia con le sue labbra dipinte di rosso. Era dietro il bancone nella reception e si è alzata per salutarla e discutere del tatuaggio. Quella ragazza, di nome Cristina, era alta circa un metro e ottanta, indossava una canotta rosa che teneva a malapena le sue tette gonfie e una minigonna nera a pieghe che era così corta da non coprire la parte superiore delle calze a righe nere e rosa.
“Posso aiutarla?” ha chiesto Cristina con un sorriso sulle labbra.
“Sì, vorrei farmi il mio primo tatuaggio. La mia amica Elena mi ha detto che un’artista di nome Cristina è la persona che avrei preferito lavorasse su di me” ha risposto.
“Beh, tesoro, sono io Cristina, l’hai trovata!” ha replicato accennando ad un inchino.
“Fantastico, è troppo tardi per farsi un tatuaggio?” ha chiesto Lucrezia e la sua interlocutrice ha alzato lo sguardo verso un orologio a parete ed ha visto che mancava un quarto d’ora alle dieci di notte, poi si è voltata di nuovo verso per dire “Beh normalmente chiudo alle dieci, ma dato che sei un’amica di Elena e questo è il tuo primo tatuaggio, farò un’eccezione, ma solo per te”
Cristina è andata verso la porta d’ingresso e l’ha chiusa a chiave in modo che nessun altro cliente potesse entrare nel negozio e le ha chiesto se sapesse cosa volesse. Lucrezia aveva già predisposto qualcosa, era un disegno su un pezzo di carta con una croce celtica ma la tatuatrice le ha dato solo uno sguardo fugace e le ha detto “Ora ti farò vere qualcosa di molto più bello”
Però Lucrezia in borsa aveva qualcos’altro, era un disegno di alcuni tralci di vite disegnati con una matita verde che avrebbe voluto sulle spalle e sulla schiena ma non aveva idea di quanto costasse fare un simile tatuaggio e se sulla sua schiena sarebbe stato possibile realizzarlo.
“Bel lavoro, dovresti venire a lavorare per me!” ha detto Cristina studiando il grafico “Allora, dove dovrei metterlo sul tuo corpo?” ed avvicinandosi a Lucrezia per un momento ha disegnato uno spazio vuoto sulla sua pancia.
Lucrezia ha aggiunto che non voleva farsi fare il tatuaggio grande ma solo quella piccola croce al che Cristina eccitata l’ha incalzata con “Conosco un posto perfetto dove mettere l’inchiostro! Posso fartela sul pube! In questo modo le uniche persone che saprebbero che hai un tatuaggio siamo io, te e chiunque altro che abbia superato l’ultimo ostacolo! Non credi!”
A quella battuta banale entrambe hanno riso ben sapendo a cosa si riferissero quelle parole e Lucrezia ha immediatamente pensato che quello sarebbe stato un ottimo posto perché aveva ragione su chi avrebbe potuto ammirare il tatuaggio. Il pensiero era per coloro che l’avrebbero chiavata nel resort di Santa Lùcia ed anche pensato che lì ne avrebbe potuto farsene fare tanti altri con altri disegni e dovunque così come aveva detto Elena.
Cristina l’ha invitata ad andare in una delle stanze private che aveva nel negozio ed una volta dentro ha socchiuso la porta ed ha sistemato la sua postazione di lavoro. Dopo pochi minuti Cristina ha finito di sistemare la pistola per tatuaggi, ha messo inchiostro di diversi colori in piccoli contenitori di piccole dimensioni ed era pronta ad iniziare a lavorare sulla pelle.
“Okay tesoro, dovresti levarti i pantaloni e le mutandine e poi ti sdrai sulla schiena sul tavolo” ha detto indicando un tavolo imbottito al centro della stanza.
Essendo un po’ nervoso Lucrezia ha esitato un attimo a ripensare a che cosa si stava accingendo a farsi fare.
Cristina, percependo quanto il nervosismo, le ha sorriso e l’ha rassicurata che tutto sarebbe andato bene e che i tatuaggi non facevano così male come generalmente si diceva in giro.
“Non è il dolore che mi preoccupa… É solo che non ho mai avuto una donna così vicina al mio… Beh, mi ha capito, lo sai?” ha detto a voce bassa Lucrezia.
La tatuatrice ha sorriso ed ha detto: “Tesoro sai quanti, sai ne ho lavorato e che ora sono in giro? Vedrai che non è vero ciò che si dice. Rilassati e tutto andrà bene”
Quella replica ha tranquillizzato Lucrezia che si è sentita molto più tranquilla e mi sono tolto i pantaloni mostrando il bikini dorato.
“Ma che sorpresa! Non mi aspettavo di trovarmi davanti ad una ragazza che è del Club del Bikini Dorato! Poiché me lo hai fatto vedere, ho la certezza che hai conosciuto Baptiste e tutta la banda della zona del resort di Santa Lùcia dove ci si diverte molto e dove si resta anche incinte!”
“Oh, sì! È stato magnifico. Ci voglio tornare e restare lì” ha detto Lucrezia sciogliendosi sentendo, dopo quella affermazione di Cristina, una persona familiare a cui poteva chiedere tante cose e nell’ascoltare si è levata la mutandina dorata del bikini.
Mentre Cristina stava per iniziare il tatuaggio, le due si sono messe a parlare di quel particolare resort e così Lucrezia ha scoperto che anche Cristina aveva lasciato il suo ragazzo una volta rientrata in Italia. Ha anche detto che aveva conosciuto Elena in quel villaggio e che era una delle donne più attive contribuendo alla circuizione delle ragazze con cui spesso lesbicava.
Lucrezia si era distesa sul tavolo come richiesto da Cristina ed ha aspettato eccitata a farsi il tatuaggio.
Cristina ha indossato un paio di guanti di gomma ed ha iniziato a lavorare su di lei spiegandole tutto quello che stava facendo e perché lo stava facendo. Per prima cosa ha usato il sapone per pulire l’area su cui stava per lavorare, il che è stata una sensazione strana ma piacevole che ha mandato i brividi a correre nel per tutto il corpo di Lucrezia figa compresa che si è bagnata un po’.
Dopo aver pulito il punto, con un rasoio ha rasato il monticello di venere già liscio e ha posizionato uno stencil sul sito che stava per tatuare, quindi aveva circoscritto l’area dove mettere l’inchiostro. Il contatto con lo stencil ha fatto sentire i brividi nuovamente a Lucrezia che, a partire dalla figa, si sono irradiati in tutto il corpo.
“Ok tesoro! Ho bisogno che scivoli fino al bordo del tavolo e allarghi le gambe per farmi vedere meglio la zona” ha chiesto Cristina e l’altra ha eseguito quello che le era stato detto mentre la tatuatrice si era seduta su uno sgabello tra le gambe aperte.
“Così va bene! Sentirai una piccola puntura di spillo” ha detto quando è iniziato il ronzio della pistola per tatuaggi.
All’inizio la sensazione è stata di bruciore poco dopo Lucrezia ha apprezzato il misto di dolore e vibrazioni dovuti alla pistola e quel mix ha stimolato fortemente il clitoride creando una buona eccitazione.
Mentre Cristina lavorava al tatuaggio, hanno parlato di ogni genere di cose e molto dell’isola caraibica ed ancora una volta Lucrezia ha manifestato la sua volontà di tornarci e restare lì. Alla tatuatrice non ha detto di Ennio e quindi ha dato l’impressione che non fosse sentimentalmente legata a nessuno, mentre Cristina ha detto di avere nostalgia di quel posto ma che non aveva motivi per tornarci. Ha detto inoltre che in quell’isola aveva passato poco più di un mese perché è stato lì che ha imparato a tatuare avendo avuto come maestro un tatuatore americano che l’ha introdotta nella modellazione. Esauriti gli argomenti legati al resort hanno fatto conversazione di argomenti vari. Cristina si è anche levata la camicetta per mostrare il tatuaggio in stile giapponese che le copriva tutto il braccio sinistro e poi ha chiesto se poteva levarsi il top mentre lavorava dicendo che così si sentiva più sexy ed ha aggiunto che così non si sarebbe sporcata la maglietta di inchiostro.
Mentre lavorava ulteriormente sul tatuaggio con il reggiseno bianco allacciato, Cristina ha chiesto “Ti stai vedendo qualcuno?”
A Lucrezia è venuto da dire una bugia “No. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che sono uscita con appuntamento”
“Dici veramente? Una ragazza sexy come te non resta molto da sola? Avrei pensato che un ragazzo sicuramente ha fatto più di un pensierino su di te!” ha detto incredula.
Lucrezia ha replicato “Beh! Che cosa vuoi che ti dica? La maggior parte dei ragazzi che incontro sono dei maiali. Devo essere io che li faccio arrapare. Loro vogliono solo una scopata veloce o sono così pieni di sé che penso preferirebbero fare sesso con se stessi, per non parlare di sapere come compiacere una donna”
Subito dopo Cristina le fa “Va bene! Qui abbiamo finito!” posando la pistola per tatuaggi sul tavolo accanto a lei e porgendo uno specchietto in modo che Lucrezia potesse vedere il tatuaggio finito.
“Wow, sembra fantastico!” ha esclamato eccitata ed entusiasta.
“Sono felice che ti piaccia. Lascia che ti pulisca” ha proposto Cristina prendendo un asciugamano inumidito e spruzzando anche una nebbia fresca di alcol denaturato sulla figa per pulirla delicatamente e con meticolosità rimuovendo l’inchiostro dal monte di venere ed anche dalla figa assicurandosi che non ci fosse ancora inchiostro nelle pieghe delle grandi labbra. Lucrezia sentiva il respiro caldo di Cristina nel lavare il clitoride gonfio e le sue dita che aprivano le labbra della figa mentre la puliva.
Lucrezia ignorava che quella era un’opera di seduzione lenta ed inesorabile da parte di Cristina.
Mentre la puliva, piccoli brividi scuotevano quel corpo di ragazza facendole indurire i capezzoli ed eccitandola con le operazioni di pulizia delle parti più erogene. La figa, diventata leggermente e piacevolmente dolorante, ha cominciato a farle perdere la cognizione delle azioni e del tempo ma Lucrezia ha avuto la sensazione che Cristina sapesse cosa le stesse facendo.
“Beh, dall’aspetto del pasticcio che stai facendo quaggiù, posso dire che è passato molto tempo da quando qualcuno ti ha fatto godere. Non è sicuramente qualcuno di Santa Lùcia perché è passato molto tempo, quindi deve essere stato qualcun altro” e con tono maligno e con il sorriso sulle labbra ha proseguito “oppure è stata qualcun’altra, vero?”
Intanto Cristina aveva posato l’asciugamano sul tavolo ma ha continuato a tracciare il contorno del buco culo con un dito solleticandolo facendolo muovere come se fosse una rosa animata.
Più eccitata che imbarazzata, Lucrezia l’ha guardata negli occhi e le ha detto “È passato un po’ di tempo…”
Cristina le ha sorrisa di rimando ed ha fatto scivolare le dita sul clitoride ben eretto e gonfio.
“Forse dovrei farti qualcosa di speciale. Se andrai sull’isola potrai sbizzarrirti e scopare con tanti bei maschi. Mi raccomando, fatti ingravidare. È bellissimo essere ingravidata davanti ad altre persone. Fidati, sono tutti amici. Ti faranno sentire sempre una regina” ha detto Cristina.
La situazione stava precipitando piacevolmente verso un accoppiamento lesbico ed in un attimo di lucidità Lucrezia ha chiesto “Cosa sarebbe quello?” mentre un piccolo sussulto le è uscito dalle mie labbra poiché la tatuatrice stava usando le dita sul clitoride.
“È difficile da spiegare, dovrei solo mostrartelo” ha risposto e poi Lucrezia ha visto la testa di Cristina abbassarsi tra le gambe verso la figa bagnatissima. Il respiro caldo è stata la prima cosa che ha sentito e poi le sue morbide labbra carnose che hanno sfiorato le grandi labbra sensibili della figa.
Cristina le ha baciate dolcemente prendendosi del tempo per stuzzicare il clitoride e poi, senza preavviso, con la punta della sua lingua calda e soda è corsa dal fondo della fessura verso l’alto dove l’attendeva il clitoride gonfio.
“Oh cazzo!” è stata l’esclamazione mugolata da Lucrezia mentre le sue gambe si allargavano maggiormente per offrirsi a quella bocca calda.
Mentre Cristina leccava il clitoride pulsante, ha spinto un dito dentro Lucrezia e l’ha fatta spostare per poter accarezzare meglio il punto G. trovato quel punto Lucrezia è andata in paradiso ed ha spinto la figa in modo che coprisse la faccia di Cristina.
“Cazzo sì!!! Mangiami la figa!” ha urlato stimolata dalle dita e da quella lingua talentuosa.
I gemiti di Cristina sono stati smorzati dalla fessura in fiamme ed i suoi gemiti hanno provocato vibrazioni che hanno solleticato il clitoride e mandato brividi ovunque.
Lucrezia era così eccitata da Cristina che in quel momento che non le sarebbe importato se fosse stata osservata, nemmeno dagli miei amici oppure anche dai colleghi. No molto dopo si è seduta sul tavolo, ha avvolto le gambe intorno alla schiena di Cristina attirandola più vicino a sé ed ha afferrato la nuca per guidarla verso i punti in cui voleva fosse leccata.
“Oh Gesù mio!!” ha urlato mentre il suo corpo si è messo a tremare ed ha sentito l’orgasmo arrivare sulla lingua di Cristina. Quando Lucrezia è venuta, dalla figa è sgorgato un fiume di umori ed ha spruzzato ovunque quasi annegando la povera Cristina che si è ritrovata con la faccia coperta dai dolci succhi appiccicosi.
Lucrezia ha visto il suo nettare caldo gocciolare dal mento sul suo petto.
Cristina si è alzata dallo sgabello su cui era seduta e si è levata la gonna e le mutandine nere che indossava, ha baciato il corpo della cliente spingendola co delicatezza affinché si stendesse sul tavolo imbottito.
Una volta che ha avuto da Lucrezia ciò che desiderava, si è girata dopo essersi messa sopra in modo che la sua figa completamente depilata fosse a un soffio dalla bocca aperta di Lucrezia la cui lingua si è allungata andando ad allargare le pieghe bagnate della sua fessura. Quella figa era dolce e muschiata ed era piacevole leccare e bere i succhi che uscivano da lei.
Cristina non era rimasta inerme ed aveva iniziato a toccarle il buco del culo con il suo dito medio mentre parlava del clitoride di Lucrezia impregnato e cosparso di umori. In quei momenti Lucrezia avrebbe voluto farla sditalinare mentre le mangiava la figa ma non le è stato possibile perché è venuta per la seconda volta quella notte. Stavolta ha spruzzato così forte nella sua bocca che non le ha dato modo di sondare l’ano con un dito che avrebbe voluto allargare.
La pioggia dorata è stata così tanta che è finita sul pavimento.
“Merda! Sto per venire!” ha urlato Cristina mentre Lucrezia le mangiava la figa, e per godere maggiormente l’ha pressata sulle labbra muovendosi sopra.
Lucrezia ha sentito quella figa diventare sempre più bagnata ed i fluidi colare sul suo mento mentre Cristina iniziava a tremare per il suo incipiente orgasmo. Infatti non molto dopo ha gridato ancora una volta ed ha iniziato a spargere sul viso i suoi profumati succhi dolci e appiccicosi.
Quando le due giovani sono venute, hanno tremato per diversi secondi fino a quando Cristina si è girata e così siamo si faccia a faccia e mi ha baciato profondamente.
Mentre si baciavano, Cristina ha messo una delle sue gambe tra quelle dell’ altra in modo che le fighe calde si toccassero l’una con l’altra ed ha iniziato a dondolare i fianchi contro l’altra fessura ancora gocciolante ed ha detto sottovoce “questa posizione me l’hanno insegnata nel Club. Quella mattina avevo solo il reggiseno, lo slip era sparito ma ne è valsa la pena perché ho imparato come godere e diventare una lesbica convinta”
Subito dopo ha spinto forte in modo che i clitoridi si toccassero ed loro umori mischiati insieme li ha fatti scivolare facilmente. La morbidezza delle pieghe della figa liscia di Cristina, con la durezza del suo clitoride gonfio che sfregava contro il clitoride di Lucrezia, ha fatto sentire quest’ultima come una sporca escort lesbica.
Ho afferrato il suo culo stretto e l’ho aiutata a scoparmi più forte mentre incontravo le sue spinte con le mie. La sua figa calda e appiccicosa diventava sempre più bagnata ad ogni colpo dei suoi fianchi, così come il mio buco del cazzo fradicio.
“Dai, scopami più forte, troia!” ha gridato Cristina a Lucrezia che si muoveva come una posseduta avvicinandosi a sbrodare nuovamente perché ha scoperto che il parlare in quel modo l’ha davvero eccitata. Lei ha reclinato all’indietro la testa ed ha mugolato ad alta voce a causa dell’orgasmo che stava crescendo in lei.
Con Cristina sopra di lei, strofinando i clitoridi all’unisono, Cristina l’ha spinta oltre il limite. Era da quando aveva scopato con Baptiste che non godeva così tanto. A Lucrezia piaceva farsi vedere nuda ed anche accoppiata sessualmente con qualcuno, la sua figa tremava ed uscivano dei piccoli spruzzi. Anche alla sua amante momentanea uscivano dei piccoli getti biondi che colavano sul tavolo e sulle cosce dell’altra.
“Ti farai scopare anche nel culo se andrai a santa Lùcia?” le ha chiesto Cristina.
“Sì, mi hanno già inculato e i è piaciuto tanto. Ho fatto anche il sandwich ed è stato fantastico. Come posso rinunciare a quei cazzi, me lo dici? Ho sempre in testa quei meravigliosi momenti. Mi sono innamorata di Baptiste e quando ci vediamo su Skype mi sciolgo. Al solo vederlo mi eccito enormemente e mi sgrilletto furiosamente. Lui mi aspetta lì ed io gli ho detto, ma non ce n’era bisogno, di scoparsi chi gli pare. Il tatuaggio me lo sono fatto per essere più bella ai suoi occhi ed anche a quelli degli altri ragazzi. Non vedo l’ora di farmi scopare da tutti”
“Cazzo, cazzo, cazzo … cazzooooo!!” sono state le uniche parole di Cristina ha detto mentre iniziava a venire. Mentre veniva ha baciato Lucrezia mordendole il collo lasciandole un bel segno classico del succhiotto ed ha tremato in modo incontrollabile, durante il top della fase orgasmica è anche caduta a terra ancora tremante.
Lucrezia è scesa giù dal tavolo e l’ha tenuta stretta a sé accarezzandole dolcemente il corpo.
Cristina si è ripresa ed ha ricambiato il bacio dolcemente sulle labbra e poi ha chiesto “Spero che ti sia piaciuto lo speciale fuori programma? Non è certo quello che troverai a Santa Lùcia ma è solo un piccolo assaggio”
Lucrezia ha sorriso “Mi è piaciuto molto e vorrò vedere quali altri speciali fuori programma hai” ed ha poi ridacchiato per la battuta che aveva fatto.
Cristina è stata brava ed ha mantenuto la parola data e quella sera ha dato molti i tipi di “speciali”.
Due mesi da quella notte Lucrezia ha lasciato il suo lavoro ed ho iniziato una nuova carriera come modella fetish, specializzandosi in tatuaggi erotici che si faceva anche sul suo corpo sfruttando le idee che le dava la sua amante Elena la quale l’ha convinta che così avrebbe potuto portare sull’isola qualcosa di nuovo e di eccitante che sicuramente molti uomini e soprattutto donne avrebbero utilizzato. Inoltre ha scoperto che poteva fare più soldi ed ha avuto modo di vedere Cristina due o tre volte a settimana per farsi i nuovi tatuaggi o rinfrescare uno dei tatuaggi più vecchi.
Ad ogni incontro seguono gli speciali di Cristina che inventa per lei con la collaborazione di Mario il quale l’aiuta con il “lavoro”
La partenza per santa Lùcia è solo slittata ma non abbandonata.
Di Ennio lei ormai sa poco perché vive con la sua trans di cui è innamoratissimo e presto uscirà con lei vestito da donna.
Grazie Rebis
Bellissima storia, molto realistica
Pisellina… fantastico! Un buon mix di Femdom e umiliazione
Storia molto intrigante. Per favore, continua! :)
In tutte le volte in cui Maria ordina a Serena di spogliarsi, Serena rimane sempre anche a piedi nudi oppure…