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Tradimento

da un tradimento a una moglie ….

By 17 Febbraio 2024No Comments

Tutto cominciò per scherzo… lavoriamo da anni nella stessa azienda sanitaria e ci conosciamo da tempo.
Lei (Carlotta): una brunetta non molto alta, 160 cm, con delle bellissime e drittissime gambe, un culo da mordere, tette non grosse diciamo una buona terza, con due capezzoli duri e dritti che vogliono essere solo leccati, baciati e morsi, età meno di 40 anni. Capelli lunghi ondulati neri e due occhioni verdi da sballo.
Io (Gianni): alto 180 cm, fisico asciutto, senza pancia, molto curato nel vestire e nei modi, interessante, ancora piacente nonostante i 50 anni.
Ci si incontrava al bar o nei corridoi della nostra azienda, alcune volte in maniera formale ed furtiva ed altre invece più intensa, più complice, con battute a doppio senso a cui lei non rispondeva e abbassa i suoi occhioni verdi e maliziosi, mi piaceva da sempre e non si era mai creata l’occasione per essere da soli e metterle le mani addosso.
Improvvisamente lei viene trasferita in un’altra asl e per vari anni non ci siamo più visti, ognuno perso nella propria situazione familiare, io con moglie e tre figli e lei con marito e uno figlio.
Per anni senza sapere niente l’uno dell’altro.
Poi, improvvisamente, un pomeriggio ci incontriamo al bar, il rivederla mi ha subito creato felicità, allegria ed eccitazione, ho avuto un’erezione spaventosa!
Carlotta era seduta al bar con un tubino blu appena sopra il ginocchio, una bellissima camicia bianca di seta, le gambe accavallate e lasciate scoperte in bella vista dal camice non abbottonato.
Vedendomi anche lei è rimasta piacevolmente sorpresa, facendomi un sorriso a trentadue denti e poi mi ha guardato tutto soffermandosi sul gonfiore della mia patta.
Si è alzata e subito mi ha abbracciato o meglio si è buttata addosso e ho potuto sentire il suo profumo, le sue belle e gonfie tette su di me e lei ha sentito il mio cazzo, in tutto il suo splendore che non riuscivo a placare nei miei pantaloni.
Abbiamo preso un caffè insieme e parlato del nostro lavoro, di dove avesse trascorso gli ultimi anni, raccontandomi di lei e facendo un vago accenno al fatto che nel frattempo si era sposata che aveva un figlio e nel frattempo mi faceva vedere le cosce in maniera maliziosa, allungandosi la gonna che subito dopo risaliva e tirandosi il camice che poi scivolava sulla gonna, poi improvvisamente guardandomi negli e diventando seria, mi dice che con il marito le cose non vanno bene.
La mia erezione non cede nemmeno a questa notizia e continua dicendo che è uno stronzo e la tradisce!!!
Subito dopo mi sorride e mi chiede di raccontarmi…
Sono abbastanza vago, la guardo dritta negli occhi e le parlo del lavoro, in effetti le vorrei dire che ha voglia di riabbracciarla e baciarla, che non è cambiato nulla negli ultimi anni, che mi è sempre piaciuta ecc, lei mi guarda negli occhi, mi saluta baciandomi le guance e mi dice che deve andare assolutamente via, non può più stare lì a parlare con me e sparisce.
La guardo andar via e nonostante il camice vedo il suo culo ondeggiare voluttuosamente nell’aria sopra due gambe affusolate e un tacco 8 cm.
Pago e vado via, finché non è finito il turno non ho fatto altro che pensare a lei, alle sue labbra carnose, alle sue belle e sode tette, alle sue cosce mostratemi con grande classe e seduzione e ovviamente passavo da un’erezione ad un’altra e avevo voglia di toccarmi per lei, mi sarebbe piaciuto averla vicino e farle sentire e vedere come ero ancora eccitato.
La sera tornato a casa, mia moglie ha subito capito era stata una giornata dura, molto dura!!!…. Abbiamo cenato e subito ha messo a letto i bambini. Mi ha chiesto cosa avessi e non avendo risposta mi ha consigliato di andare a fare una doccia o meglio un bagno caldo, l’ho presa in parola e così ho fatto.
Mia moglie (Rosi) è ancora una bella donna siamo coetanei, non molto alta, 165 cm, bionda, magra, capelli corti a caschetto, con una quarta di tette, un po’ scese per via dei figli, con un bel culo tondo che lei mi concede poco, insomma, una che lo fa tirare ancora a parecchi maschi e che dice di non avermi mai tradito ma che sa perfettamente che io se posso la tradisco e la tradirò sempre.
L’acqua calda, la stanchezza, la voglia di Carlotta, mi hanno procurato una bellissima e dura erezione. Mi stavo dolcemente e senza fretta toccando e accarezzando quando mia moglie entra in bagno con un kimono bianco, in seta e con sotto solo un perizoma trasparente che lascia intuire ciò che c’era sotto, avvicinandosi lascia cadere per terra il kimono e mi si avvicina con fare da grande zoccolona ed mi inizia ad accarezzare e lavare le spalle, il petto, la pancia e a sfiorare i genitali, rendendosi subito conto della mia mostruosa erezione (20 cm di cazzo!!).
Questo la turba o meglio non pensava che io fossi già pronto…..
Dopo pochi minuti di questi teneri sfioramenti, la trascino nella vasca, la tiro verso di me e cerco subito di scoparla, perché la voglia di sborrare era già tanta ma lei no….
Lei non vuole e inizia a toccarmi in maniera sempre più intensa, aiutata dal sapone e dell’acqua mi scappella ben bene sino in fondo e poi risale lentamente sino a sopra il glande per poi scendere di nuovo sino in fondo e risalire, inizia lentamente e dolcemente a graffiare con le sue lunghe unghie color nero le mie palle.
Ho voglia di infilarle almeno due dita nella fica ma non è possibile ha lasciato il perizoma e mi sussurra, questa sera comando io!
Io sarò la tua padrona e tu il mio dolce schiavo e dovrai solo ubbidire!!!!!….
Nella mia testa c’è Carlotta per cui chiudo gli occhi e aspetto.
Continua questa lenta ed eccitantissima sega, non ricordo fosse così brava, i suoi capezzoli sono duri e lei mi dice di morderli, di leccarli e di farle male, diventano durissimi e lunghi.
Mi fa mettere dritto nella vasca, è una Jacuzzi con idromassaggio e si scosta il perizoma per strusciarsi la cappella gonfissima sulle labbra, la voglia di penetrarla e in due botte di sborrare è pazzesca, ho voglia e tanta, lei deve averlo capito perché è sempre più lenta e attenta.
Le labbra della sua figa si dischiudono per strusciare contro la mia cappella ma se forzo lei mi stringe il cazzo e lo allontana, la sento che è tutta bagnata e mi tocca sempre con grande fermezza e dolcezza il cazzo.
Ora si gira e se lo sbatte con forza tra le chiappe, la voglio chiavare, glielo voglio mettere dentro e sborrare ma niente.
Nel frattempo ha svuotato la vasca e inizia a farmi un pompino, mi guarda con aria da troiona e mi lecca solo la cappella, la mordicchia facendomi male no no mi piace e come…
Poi lo lecca tutto arrivando alle palle e risale e poi di nuovo mi lecca tutto il canale da dove esce la sborra, risale e se lo infila tutto in bocca e se lo spinge tutto giù in gola, sempre più in fondo e io le dico che è una brava pompinara che nessuno è così brava come lei, lo sbava tutto e gli da dei colpetti con la lingua energici e che mi procurano un grande piacere.
Lei allora prende due dita e si inizia a chiavare, ansima con il cazzo in bocca e le due dita in figa, il rumore della sua figa bagnata e chiavata dalle dita è sempre più forte e l’odore acre dei suoi umori sempre più intenso, finalmente tira il cazzo fuori dalla sua bocca pieno di saliva, mi guarda negli occhi e mi ordina di incularla.
Cerco qualcosa per lubrificarle il culo, lei lo capisce e mi dice ti ho fatto un pompino da gola profonda ed ora mi devi inculare, ora!
Il mio cuore e la mia voglia sono a mille non sto capendo nulla, solo che la voglio inculare, che le voglio far riuscire il cazzo dalla bocca!
Si mette a pecorina e si apre bene bene il culo, lo lecco un po’ e poi le entro, piano piano, in maniera dolce e non forzando ma lei ruota il bacino indietro e si autoincula.
Mi impone di essere profondo e lento perché non si farà mai più inculare da me, perché il culo non si dà a tutti e vuole conservare nella sua mente questo piacere profondo.
Inizio con dolcezza a penetrarla sempre di più, il lavoro con la bocca che mi ha fatto prima sta dando i suoi risultati, entra ed esce con grande goduria da parte di entrambi e quando sono tutto dentro sei lo spinge ancora più in fondo.
Ad un certo punto mi dice basta non lo voglio più! anzi no mi metto sotto e tu mi inculi perché voglio vedere la tua faccia quando mi fai il culo. Si gira e inizio a penetrarla, lei mi ferma e mi chiede se avessi di paura, di cosa le chiedo? E lei, ti ho detto di inculami, non di giocare, voglio vedere se mi fai godere! Mi provoca, mi umilia e allora inizio a pomparla come un toro, ancora, più forte fammelo sentire, dopo quattro o cinque botte, il suo culo cede e lei inizia a gridare: cazzo, cazzo, non è possibile mi stai facendo godere, cazzo, cazzo continua sono tutta allargata e lo sento sino in bocca, dai continua così bravo, hai un cazzo superbo ma io sono stata brava, ti ho fatto una pompa che mai nessuna ti ha fatto e ti farà.
Mette due dita nella figa ed inizia a ruotarle nella sua vagina che si allarga e sembra gonfiarsi di piacere ed io continuo ad entrare ed uscire dal suo culo, alzo la testa e vedo il suo viso stravolto dal piacere che le procuro e si procura.
Continua come una vera troia a infilarsi le dita nella figa e mi istiga a chiavarla sempre più profondamente.
Hai gli occhi di un pazzo mi fa e io le rispondo tu invece di una grande troia a cui sto facendo il culo e subito mi dice sì ma non ti illudere è per l’ultima volta perché questa è l’ultima volta che te lo do.
Sentivo la figa che si contraeva sempre più e suoi umori fuoriuscire da lei sino a quando in preda ad uno spasmo ha iniziato a contrarre i muscoli dell’ano a succhiare sempre più dentro il mio cazzo, l’ho sentita urlare e godere, stava venendo dal culo e dopo pochi secondi le ho sborrato una quantità enorme di dolce e caldo seme bianco nel culo.
E le sono crollato addosso, ero esausto e soddisfatto ma lei ha avuto un guizzo si è alzata e mi ha fatto leccare la sborra che le stava uscendo dal culo slabbrato e i suoi umori vaginali.
Poi si è piegata sul mio cazzo e l’ha ripulito tutto.
Io ero semplicemente estasiato, contento, soddisfatto ed esausto di quella stupenda donna che avevo fatto godere come mai nella sua vita.
Ha riempito la vasca un’altra volta e ci siamo coccolati per una mezz’ora e …..

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