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Tradimento

La futura sposa del mio amico

By 9 Novembre 2021One Comment

Stanotte ho dormito molto male, continuavo a svegliarmi agitato con una particolare frenesia addosso. Avevo il cazzo quasi rigido con una voglia di scopare e di venire pazzesco: più di una volta l’ho preso in mano iniziando a segarmi per poi darmi dell’idiota ed interrompermi. Non era l’eccitazione a sconvolgermi, mi succede spesso, ma la fonte della mia eccitazione: Michela; la ragazza del mio amico, la fidanzata o meglio prossima sposa del mio amico Luca, settimana prossima si sposeranno ed io sarò testimone di nozze di Luca.
Luca è il mio più caro amico, quando cinque anni fa sono andato a vivere da solo approfittando di un investimento immobiliare dei miei genitori, un bel quadrilocale in città gli ho proposto di condividere l’appartamento con me, Disse che gli sarebbe piaciuto e da cinque anni viviamo sotto o stesso tetto. Ora abbiamo trenta anni e lui settimana prossima si sposa con Michela .
L’ha conosciuta con me tre anni fa in vacanza, fu un amore a prima vista. Adesso si sposano e so tutto di lei sia per le confidenze fattemi da Luca sia per il numeroso tempo trascorso insieme.
Lei vive in un paese abbastanza lontano da noi e veniva quasi tutti i fine settimana da noi e dormiva con Luca.
Il “convivere” me l’aveva fatta vedere numerose volte parzialmente vestita; ci sono due bagni, ma uno solo con la doccia e tutti preferivamo fare la doccia e più volte ci siamo incontrati nei pressi della stessa già pronti per farla e poi nel vivere insieme è naturale non essere sempre perfettamente “coperti”; senza dimenticare i week end insieme al mare . Lei sempre con Luca ed io con la “fidanzata “ di turno.
Luca oltre che essere in gamba è un bravissimo ragazzo e da quando ha conosciuto Michela, nonostante le tentazione nella nostra città ,è diventato monogamo mentre io non avendo ancora incontrato l’anima gemella ed essendo ”fortunato” in tutti i sensi mi affiancavo spesso a ragazze diverse
Con Michela avevo un buon rapporto. Giocavamo e scherzavamo come fratello e sorella e spesso mi prendeva in giro per le mie “fidanzate” e per quelle che ancora non lo erano. Parlavamo anche di cose personali e ciò mi faceva piacere; non riusciva a capire perché non riuscissi ad incontrare l’ anima gemella come era successo tra lei e luca.
Non sapevo rispondere a questo e mi limitavo a dirle che stavo facendo esperienza e che prima o poi anche io avrei trovato, come Luca, la mia Michela.
Nelle confidenze fattemi da Luca sapevo che per Michela era stato lui il primo uomo e pensavo che Michela sarebbe stata per lui la giusta compagna di vita.
Luca è un bel ragazzo e non faceva fatica ad incontrare “amiche” ed anche lui aveva fatto le sue “esperienze” che terminarono quando incontrò Michela; fu un colpo di fulmine e addio “esperienze”.
Le mie continuavano e spesso Michela aveva modo di conoscere le mie amiche soprattutto quando dormivano da me. La mattina ancora stravolti dalla maratona notturna ci incontravamo in cucina e aveva modo di vederle ed anche di conoscerle.
Non avevo meai pensato a Michela come partner sessuale non perché fosse una brutta ragazza anzi è molto bella. So anche la sue misure dal certificato agonistico: altezza un metro e sessantotto, perso 52 kg. Il resto lo metto io: tette con misura dalla terza alla quarta, un bel culo alto e sodo , toniche e affusolate gambe, capelli lunghi castano chiaro e occhi verdi.
Sarò scontato ma dei suoi attributi fisici quelli che preferivo erano le tette, avevo avuto l’occasione di vederle libere dal reggiseno, erano due meloni perfetti sormontati da capezzoli larghi e sporgenti, e devo anche dire che anche il culo non era male
E’ simpatica e intelligente forse un pò rigida per alcune cose, ma è una gran bella ragazza; ha tre anni meno di noi e hanno deciso di sposarsi visto che tutti e due hanno terminato gli studi ed hanno un lavoro. Mi dispiacerà non vederli più gironzolare in casa ma è la vita, si diventa adulti davvero.
Mi avevano detto che avrebbero voluto subito un figlio e poi un altro ancora e Luca mi aveva riferito che lei non prendeva la pillola per convinzione cattolica e non usavano il preservativo perché non piaceva e quindi coito interrotto che nel loro caso aveva funzionato sino a quel momento molto bene.
Diceva :ormai ci sposiamo, come dire se dovesse succedere qualcosa adesso anticiperebbe solo il nostro desiderio di essere genitori.
Ed ecco il fatto che mi ha sconvolto la vita.
Da qualche settimana frequentavo Laura. Una bella ragazza, determinata e con molte qualità ed anche a letto non scherzava .
Mi era piaciuta a prima vista e finimmo, già la prima sera del nostro incontro, a letto, fu molto bello. Aveva fatto le sue esperienze, come me, e le utilizzava bene.
Non mi sono mai formalizzato su queste cose, ritengo che una coppia possa durare bene se fa le cose senza portarsi dietro rimpianti e dico sempre che è meglio fare “esperienze “prima del matrimonio che dopo. Chi ha orecchie per intendere intenda.
Per me il matrimonio è un passo su cui non si scherza, ci arriverò convinto che la donna che mi accompagnerà all’altare sia quella l giusta proprio grazie anche alle “esperienze” avute.
La verginità? Un mito dei tempi antichi.
Laura e Michela entrarono subito in sintonia. Stessa età, altrettanto belle e ciò contribuì che non ci fosse gelosia tra loro e avevano molti gusti in comune; in breve divennero amiche e trascorrevano molto tempo insieme.
Laura ed io oltre a fare sesso parlavamo di noi e di tutto e fra tutto rientrava anche l’imminente matrimonio e tra le tante cose mi disse: sai che Michela è stata solo con Luca?
Le dissi che lo sapevo; la vedevo dubbiosa e seppi che con Michela erano tornate su questo argomento più volte.
Mi disse che Michela cominciava a porsi qualche domanda. L’idea dell’esperienza?
Dissi che non capivo e vennero a galla le stesse riflessioni che facevo anch’io. (Provare il giusto prima di scegliere definitivamente).
E adesso fatta la doverosa premessa.
Con gli amici e le amiche ci vedevamo di frequente; spesso la sera andavamo in un bel bar della nostra città.
Quella sera Luca non c’era perché era in una breve trasferta di due giorni .
Michela che ormai da un paio di mesi conviveva nel nostro appartamento con Luca quella sera uscì con Laura e me ed insieme raggiungemmo gli amici. Non mi ricordo cosa si festeggiava ma bevemmo abbastanza ed eravamo euforici . Era quasi mezzanotte che Laura si disse stanca, il giorno dopo aveva una giornata molto impegnativa allora la accompagnai a casa sua ; ero sulla strada di casa mia che mi giunse una telefonata di Piero, mi diceva che erano ancora al bar e che era venuta voglia di andare in discoteca e se volevo andare anche io. Non aveva tanta voglia, ma quando mi disse anche che Michela sarebbe andata con loro pensai che sarebbe stato meglio che andassi anch’ io se non altro potevo riportarla a casa.
Li raggiunsi e andammo in discoteca. Quella sera Michela era come sempre molto carina e quella leggera gonnellina e la camicetta chiare aperta davanti che lasciava intravedere un pezzo di reggiseno bianco di pizzo la valorizzavano.
Solo il pensare questo doveva farmi riflettere. In discoteca Rodolfo offri spumante a gogo per festeggiare il suo compleanno e le bottiglie consumate si accatastarono sui tavolini. Lei andò a ballare e mi ritrovai a guardarla per come ballava e si muoveva; avevo occhi solo per lei. Più passava il tempo e più mi rendevo conto di quanto fosse attraente ed eccitante per come ballando muoveva la gonnellina che ondeggiando faceva vedere l’inizio della curva dei glutei e come i sui svolazzanti capelli le dessero un’aria di travolgente fanciulla. . Aveva addosso gli sguardi di numerosi altri ragazzi che la guardavano e commentavano, doveva essere un po’ ubriaca perché non si rendeva conto di essere nelle mire di alcuni che si accalcavano addosso a lei. Non so cosa mi mosse , mentre ballava si stava appoggiando ad un ragazzo che non era della nostra compagnia e sono andato da lei. Ridendo, per finta, le chiesi cosa stesse facendo. Era chiaro il mio messaggio? Mi rispose che ballava e si stava divertendo. Aveva capito? Le dissi: allora balla con me, mi conosci e non corri il rischio che qualcuno ti veda ballare con degli sconosciuti e lo dica a Luca. Lei sembrò comprendere , mi disse : hai ragione e è così iniziammo a ballare l’ uno di fronte l’altro scherzando un po’. Mentre ballavamo continuavamo , vista la calca, a sfiorarci e toccarci . Ad ogni sfioro sentivo il calore che il suo corpo emanava è più mi avvicinavo più lo sentivo. Era calda , eccitata ed io lo percepivo ad un certo punto le misi le mani sui fianchi e la girai tirandola a me. Avevo il suo culo contro di me e mi ritrovai il pene rigido appoggiato su lei. Non poteva non sentirlo . Un po’ mi preoccupai della sua possibile negativa reazione , ma con mia sorpresa la sentii incollare il culo al mio bacino e muoverlo sul mio cazzo. Furono lunghi secondi e senza riflettere mi avvinai al suo collo e lo sfiorai con le labbra mentre una mano era poggiata sul suo fianco. Fui un po’ incosciente , c’erano tanti nostri amici che avrebbero potuto vederci
La sentii partecipe , mi dissi basta. Mi staccai e tornai a sedermi. Lei rimase quasi stupita del mio andar via, Dopo breve mi raggiunse ed io le dissi che sarei andato a casa che ero stanco. Era vero volevo andare a casa per non fare altre cazzate ;le dissi che poteva tornare con gli altri. Disse: vengo con te. Salutammo gli amici ed il tragitto per tornare a casa ci vide molto silenziosi. Ritengo che ambedue pensassimo alla discoteca
A casa andò subito in bagno; le donne e la pipi. Io andai in cucina, avevo sete e soprattutto volevo stordirmi per non pensare. Presi del vino bianco al fresco e me lo versai. Mi raggiunse che lo stavo bevendo e mi rimproverò: bevi da solo, che amico sei ? Impacciato mi alzai presi un bicchiere e riempito glielo porsi. Vidi portarlo alla sue morbide labbra. Eravamo vicini, troppo vicini . Mi avvicinai di più e le nostre labbra si incontrarono ci baciammo per un tempo che mi sembrò infinito. Le se labbra erano morbide, non pensavo. Sentii la sua bocca aprirsi, le bocche si sovrapposero , le lingue si toccarono in un lungo appassionato bacio
Stavamo tradendo i nostri partners.
Ero schiacciato contro lei e le mie mani andarono su quel culo che avevo spesso ammirato. Da quel momento fu un seguito di azioni ed emozioni.
La sua schiena era contro la tavola , mi piegai ed infilai il capo sotto la sua gonnellina. C’era un profumo forte che non seppi decifrare. La sua passera era di fronte la mia bocca. La appoggiai sul monte di venere e premetti più volte, poi con le dita spostai lateralmente la mutandina e mi apparve il pelo morbido della passera. Poco dopo la mia lingua era nella sua passera. Mi interruppi solo per calarle le mutandine a terra e per essere più comodo le allargai le gambe e poi la mangiai. La sentivo godere e son sicuro che venne . Poi mi alzai e la baciai passandole i suoi umori.
Fu lei che volle ricambiare. Fu lei, mentre ci baciavamo, a slacciarmi i pantaloni e farne uscire il pene che spingeva rigido quasi a farmi male, e poi piegarsi per prenderlo tra le labbra. Era inesperta ma si impegnava e mi portò quasi all’orgasmo a cui rinunciai perché volevo di più. Si stava realizzando il sogno di quella notte.
La feci rialzare , girare ed appoggiare alla tavola.
Cosi girata le sbottonai la camicetta e l’aiutai a toglierla e poi le sganciai il reggiseno. Portai le mani avanti per sentire il calore e la pienezza dei suoi seni.
Si teneva alta con le mani poggiate ai bordi, ripiegai la gonnellina in alto e il mio cazzo entrò come un missile nel miele, era bagnata calda e ricettiva; mi accolse ed avvolse il calore di un vulcano. Avevo le mani suoi fianchi per ancorarmi bene; non vedevo più il mio cazzo che era stato ricoperto dalla gonnellina ma scivolava dentro e fuori , godevo e godevamo . Lei gemeva ed io silenzioso godevo.
La testa alta le permetteva di girarsi e le succhiavo la lingua, la baciavo. La sentii godere, lo disse che veniva ed io avevo il cazzo durissimo e mi stava montando la voglia di lasciarmi andare. Avevo le prime avvisaglie, dei brividi mi arrivavano alla nuca ed il piacere stava circondando il mio cervello.
Spostai le mani dai fianchi alle tette . Ne presi una per mano, erano grandi, morbide, burrose e calde come le avevo immaginate: non riuscivo a contenerle nelle mani ma potevo stringerle e stava arrivando il mio momento. Sentivo l’orgasmo prossimo.
Non so come potei dirle: muovi il culo, vienimi incontro ,fammi sentire come la tua figa mi vuole. Avevo scatenato l’ inferno e se fino a quel momento potevo dire che fossi io a scoparla adesso scopavamo in due. Muoveva il culo indietro ad incontrare il cazzo e lo faceva anche sussultare inebriandomi di piacere. Non potevo più resistere.
Strinsi forte le tette e dopo un ultima penetrazioni mi piantai in fondo. Sentii e penso lo sentì anche lei il mio sperma inondarle la passera ed addentrarsi in lei noncuranti del pericolo che stavamo correndo.
Scaricai tutto quello che avevo accumulato per poi stravolto poggiarmi su lei ; la feci girare e ci scambiammo un tenero bacio.
Ciò completò il nostro peccato. Eravamo coscienti di quello che avevamo fatto.
Non fini cosi , quella notte continuò la nostra ” esperienza” senza limiti e se Luca fu il primo a cogliere la sua verginità fui io il primo ad avere la verginità del suo culo.
Come ebbi la verginità del suo culo?
Intanto sapevo che era lì ancora vergine perché Luca mi aveva confidato di averci provato , ma che lei l’aveva rifiutato. Cosa le aveva fatto cambiare idea? Poi lo saprete.
Certo è che non volle negarsi alcuna “esperienza”
Quella notte ed il giorno successivo e l’altra notte ancora completammo la nostra “esperienza”.
A Laura il mattino dopo dissi che sarei partito per una breve, improvvisa, trasferta.
Trascorremmo 48 ore a letto, intervallati dalle naturali necessità e rimanemmo quasi sempre nudi.
Luca e Laura ci chiamarono più volte al cellulare parlammo separatamente con loro e non si accorsero di nulla.
Come ebbi la verginità del suo culo?
Intanto sapevo che lì fosse ancora vergine perché Luca mi aveva confidato di averci provato , ma che lei l ‘aveva rifiutato. Cosa le aveva fatto cambiare idea? Poi lo saprete.
Dopo un rigenerante riposo riprendemmo a carezzarci ed in breve ero pronto e pure lei era desiderosa.
Ci toccavamo ed in particolare la toccavo dietro soffermandomi tra lo spacco tra i glutei. La feci girare e con lingua e dita mi occupai delle sue due fessure , ma agii soprattutto sul suo ano. La lingua si dedicava alla passera facendola godere e grazie a questa accettò inconsciamente che un mio dito entrasse un po’ nel culo. Fece un sobbalzo nel sentire l’intruso , ma poi si rilassò accettandolo.
Era per me il momento di cogliere la sua verginità e glielo proposi con garbo: mi piacerebbe provare a far l’amore con il tuo bellissimo culo. Sai è fantastico, forse non l’hai notato ma molti te lo guardano . Non chiedermi come io sappia che sarebbe la prima volta. Posso provare?
Senza attendere risposta ripresi a leccarle la figa, ma adesso le muovevo il dito nel canale.
Fece un ooh e notai che incavò la testa sul lenzuolo per me fu il premesso a proseguire
Qualche remora però deve averla perché sollevò e girò il capo per chiedermi : mi fai male?
Dissi con un pò di ipocrisia : no, per la verità sentirai un pò di male, ma passa subito , però fai quello che ti dico.
Però aspetta un attimo. Mi alzai e andai in bagno dove presi del gel lubrificante che avevo già usato molte volte con le mie fidanzate per lo stesso scopo.
Tornai al letto, era ferma nella posizione in cui l’avevo lasciata. Mi sono dedicato con attenzione al suo culo che sembrava mi parlasse desideroso di me. Avevo dinanzi i miei occhi le labbra della figa e il chiuso occhiello dell’ ano. Ho passato il gel intorno e sull’ano poi con un dito ho iniziato a penetrarla. Favorito dal gel ho avuto poca difficoltà ad entrare a fondo con un dito e dopo breve ho inserito l’altro dito. In quel momento le ho chiesto di masturbarsi per “coprire” un eventuale dolore e per distrarsi.
Michela ha mosso un po’ il culo , non so se per il fastidio o per effetto della sua masturbazione . Era arrivato il momento. Ho poggiato il cazzo sull’ano e ho spinto premendo.
Il mio cazzo si è fatto strada nel vergine culo, ha fatto un piccolo grido, ma non è scappata alla penetrazione, non ha detto no. Ho proseguito l’entrata fino a che le mie palle mi hanno impedito di avanzare.
Era paradisiaco sentire la stretta del suo ano sul mio cazzo e soprattutto era fantastico sapere che ero nel culo di Michela aggiungendoci anche il piacere di sapere di essere il primo a visitarlo.
Rimasi immobile chiedendole se sentisse male. Disse : un pò. Con circospezione iniziai ad incularla, mi muovevo lentamente pronto a fermarmi ogni qual volta accennasse ad un dolore. Passarono dei minuti poi non la sentii più lamentarsi, Il suo culo aveva accolto il mio cazzo e allora passai alla fase due. Le raccomandai di continuare a masturbarsi e la inculai davvero, così come si fa un’inculata.
Avanti e indietro senza strappi. Arrivo in fondo e poi torno indietro con un movimento continuo.
Mi accorgo che Michela non soffre piu e voglio abituarla ad essere inculata
Lo tiro fuori tutto e aspetto quell’attimo che l’ ano si richiuda per poi forzarlo ed entrare .
Le chiedo se tutto va bene e se posso continuare?
Lei dice: si, continua
E ho continuato in quel modo sino a quando ho sentito che ormai l’ano non faceva la minima resistenza a farmi entrare. L’avevo deflorata e con la giusta manutenzione non avrebbe più sofferto a prenderlo nel culo.
L’importante è che lo facesse presto anche con Luca.
Continuai ad incularla con movimenti lungi e profondi.
Sono uscito un ‘ultima volta per vedere il foro che avevo creato . Sono rientrato e mi sono avviato verso la fine come piace a me coinvolgendo la mia partner di turno anche se mancava ancora qualcosa.
Le ho detto: toccami le palle e poi il cazzo. Voglio che sentano con mano il cazzo che le sta inculando , mi fa sentire importante. Mi sono fermato piantato nel suo culo.
Ho sentito la sua mano toccarmi le palle e poi risalire fino al punto in cui sente che il mio cazzo è dentro il suo culo come a sincerarsi che davvero lo sta prendendo nel culo.
Glielo confermo : si è nel culo , torna a masturbarti e poi mi dirai quando stai per venire. Attendo che la mano di lei torni alla vagina a masturbarsi e riprendo ad incularla. Dopo un pò, come di consueto faccio, le faccio cambiare posizione. Voglio che abbia la consapevolezza di avere e volere un cazzo nel culo.
Esco da lei e mi metto di schiena sul letto e la invito a sedersi su me impalandosi con il culo sul mio cazzo. Nessuna donna a quel punto si è mai rifiutato di farlo.
Per me è un ulteriore piacere vederla sedersi su me e guidarsi il mio cazzo sull’ano per poi scendere prendendolo tutto.
Mi piacer guardare le espressioni del suo viso. Mi piace stringerle le sue belle tette con le mani, così come mi piace vederla muovere con voglia il culo sul mio cazzo.
Le dico: devi fare tu, muoviti come vuoi, come più ti piace.
Mi piace insegnare, Luca ne sarà felice, spero.
Le piace, lo vedo , ansima ,senza che le dica nulla, senza suggerimenti, si porta la mano alla vagina e si sditalina.
La lascio continuare e la interrompo solo quando dice che sta sto venendo.
No voglio venire anch’io con lei, ma non mi piace quella posizione. La fermo e la faccio mettere alla pecorina e non più solo prona. La voglio con il culo alta desiderosa di farsi penetrare come una vogliosa cagna; ognuno ha i suoi desideri. .Da dietro le stringo la tette una per mano, è stupendo quello che provo. La monto e la esorto a masturbarsi ancora mentre il mio cazzo ha definitivamente conquistato il suo culo. Attendo il suo avviso di piacere prima di lasciarmi andare e godere con lei. Sento che sto venendo e la voglio partecipe per quanto possibile.
Le dico: ecco, arrivo ,senti. Finalmente il suo culo per la prima volta viene visitato dallo sperma, il mio. Rimango appoggiato su lei sino a che il mio uccello sgonfio esce poi mi distendo al suo fianco.
Le ho chiesto se le fosse piaciuto, se avesse male.
Mi rispose che andava tutto bene. Ebbi l’ardire di chiederle se l’avrebbe fatto ancora (era sottinteso con luca).
Mi disse: forse si.
Ci alzammo e singolarmente andammo a lavarci. Fu una lunga pausa prima di tornare a letto e ricominciare l’ ”esperienza”.
Impegnammo tutto il tempo che avemmo a disposizione. Ormai avevamo superato le barriere e le venni in figa più volte e visitai spesso il suo splendido culo,
Il suo corpo per me ed il mio per lei non ebbe più segreti.
Ebbi il piacere di un pompino con ingoio e di una bella spagnola. Il 69 ci accompagnò più volte. Non ci facemmo mancare nulla.
Ci ripromettemmo nel durante che quello sarebbe stati il nostro unico incontro. Mi confessò che era a stata Laura a spingerla ad una esperienza con un’altra persona che non fosse Luca. Le aveva capire la necessità di “esperienza” prima del matrimonio. Non era previsto, ma non era dispiaciuta di averla fatta con me: primo perché come ragazzo le piacevo molto e poi perché che fossi il migliore amico di Luca le dava la sicurezza che tutto sarebbe rimasto tra noi.
Aveva fatto la sua” esperienza” e adesso sentiva di potersi sposarsi tranquilla e felice della sua scelta. Non le chiesi il perché.
Se posso aggiungere qualcosa di mio durante quelle ore provò con piacere delle cose che con Luca non aveva mai fatto e ciò aveva allargato i suoi orizzonti sessuali e le avrebbe sicuramente replicate con Luca con l’accortezza che non si rendesse conto che per lei non fosse la prima volta
Partorì un bel maschietto prima dei canonici nove mesi , lo chiamarono Alberto, come me.
Mi chiesi e spesso mi chiedo se potesse essere opera mia. Guardo Alberto e cerco di vedere se abbia dei tratti somiglianti ai miei, ma onestamente non riesco a vederne. Oggi hanno due figli.
Due anni dopo mi sono sposato anche io e sapete con chi? Con Laura. Non le ho mai detto di quella “esperienza” con Michela di cui fu lei la incosciente responsabile e complice.. Abbiamo due figli e dal matrimonio sono monogamo e continuiamo a vederci con Michela e Luca facendo tante cose insieme(vacanze ed uscite)e quando in spiaggia la vedo in costume e le guardo con discrezione il suo bel culo ho dei piacevolissimi ricordi.
Non abbiamo mai parlato Michela ed io di quei giorni , ma penso che se volesse fare ancora una nuova “esperienza” forse potrei essere disponibile, ma solo per lei.

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