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Racconti EroticiTradimento

La prof universitaria – In Slovenia – Seconda parte

By 24 Agosto 2023No Comments

Salve a tutti.
Continua la nostra vacanza in Slovenia.

Siamo al sesto giorno e, per Sophie ed Alain, ultimo giorno di vacanze, domani partiranno per il ritorno in Francia.
La giornata trascorre tranquilla, senza episodi degni di nota.
Le signore che, ormai, sono diventate ottime amiche, non perdono un solo attimo per stare assieme, mentre Alain ed io facciamo da contorno.
Arriva l’ultima sera assieme e dopo cena, i due c’invitano al bar per un drink prima di lasciarci per la notte.
Mentre ci avviamo al bar vicino alla piscina, io, che seguo la compagnia, non posso che ammirare i didietro delle due che mi sculettano davanti.
Entrambe sono uno splendore!!
Sophie indossa un abito rosso che più che un vestito sembra un indumento intimo tanto la stoffa è leggera e trasparente; per tutta la sera ho avuto davanti agli occhi la danza dei suoi seni sodi ed i capezzoli sporgenti, liberi di muoversi sotto il vestito ed ora, da dietro posso ammirare la curva del suo didietro ondeggiante fasciata dal tessuto e mi sembra che sotto non porti nulla.
Cristina, invece, ha un mini abito azzurro, che fa risaltare la sua abbronzatura, anche lei rigorosamente senza reggiseno, e quando accavalla le gambe lascia intravedere sotto il tanga, anch’esso azzurro.
La serata continua tra chiacchiere, risate, balli e drinks, forse troppi drinks, almeno per Cristina.
È quasi mezzanotte ed io comincio ad essere un po’ stanco.
-“Cara,” – dico rivolgendomi a Cris – “vogliamo andare? Anche perché loro domani devono partire ed è meglio che riposino”.
-“Sì, hai ragione, anche se la serata è così piacevole che vorrei non finisse mai”.
Ci alziamo per congedarci da loro ed andare via, ma come Cristina si alza in piedi, comincia a barcollare.
-“Oddio mi gira la testa.” – dice con voce incerta – “Forse ho bevuto troppo”.
Subito io ed Alain ci precipitiamo a sostenerla.
-“Dai vieni che ti porto a letto” – dico prendendola per la vita.
Alain, dall’altra parte, si passa un suo braccio intorno al collo per aiutarmi e tenendola abbracciata dai due lati arriviamo al bungalow.
Arrivati al bungalow, accendo le luci e porto Cris in camera da letto, dove si sdraia a pancia sotto.
Mi giro per salutare i due e mi accorgo che entrambi stanno fissando qualcosa alle mie spalle.
Seguendo il loro sguardo mi giro e vedo che Cristina, la quale credo stia già dormendo, si è girata supina ed il vestitino le si è arrotolato sulle cosce mettendo in mostra il tanga trasparente, attraverso il quale s’intravedono le labbra della figa.
Saluto Sophie ed Alain, ringraziandoli della serata e con la promessa di rivederci l’indomani mattina per salutarci prima della loro partenza.
Partiti i due, vado in camera; spoglio Cris dell’abito e delle mutandine e la lascio nuda a dormire.
Io, invece, non ho sonno, infilo un paio di shorts e mi accomodo sulla sdraio in veranda, mi accendo la pipa e mi godo la fresca umidità della sera.
Dopo una ventina di minuti il sonno comincia ad arrivare e sto per alzarmi e rientrare quando vedo un ombra avvicinarsi al bungalow.
Quando arriva vicino, la luce della luna mi rivela che si tratta di Sophie.
Si è tolta il vestito ed indossa un copricostume bianco, sotto il quale, alla luce lunare, la posso indovinare nuda.
-“Ciao, che succede?” – le domando sorpreso.
-“Io no sonno… Passeggio…”.
-“Ed Alain?.
-“Lui no voglia… mi accompagni passeggiata su spiaggia?”.
-“Aspetta” – rispondo ancora più sorpreso.
Rientro, vado in camera; Cris dorme tranquilla, indosso una canottiera ed esco.
-“Andiamo”.
Lei non dice nulla, semplicemente mi prende la mano e s’incammina.
Mentre passeggiamo non parliamo.
Lei lascia la mia mano e passa il braccio attorno alla mia vita stringendosi a me.
Il calore del suo corpo, il profumo che emana, non tardano ad avere effetto su di me e comincio ad eccitarmi.
Passeggiando arriviamo al tratto di spiaggia nudista.
Continuando a camminare ci accorgiamo di non essere soli.
Nel chiarore della luna vediamo che ci sono diverse coppie, a volte trii, sdraiate sulla sabbia, alcune allacciate che, sicuramente, stanno limonando o, forse, anche facendo sesso.
Noi stiamo passeggiando sul bagnasciuga cercando di non disturbare gli altri.
Ad un certo punto intravediamo davanti a noi una coppia; avvicinandoci vediamo che sono una donna, piuttosto matura e bene in carne ed un ragazzo che, sistemato tra le sue gambe, la sta scopando alla grande.
Ci fermiamo a guardarli affascinati e, almeno io, eccitati dallo spettacolo.
Il ragazzo si stacca da lei e le dice qualcosa; la donna si alza si gira e si mette carponi, con le grosse tette dondolanti.
Girandosi ci vede e ci sorride.
Lui si posiziona dietro e riprende a scoparla a pecorina.
Ad ogni spinta le grosse mammelle della donna ondeggiano in maniera oscena ed eccitante, mentre lei mugola di piacere.
Sophie si stacca da me e mi si mette davanti, cominciando a strofinare le sue chiappe sulla mia erezione ormai durissima.
In un attimo, da dietro le sfilo il copricostume e le afferro i seni grossi e sodi con i capezzoli già erti e durissimi e comincio a leccarle un orecchio.
Per niente sorpresa del mio gesto improvviso comincia a mugolare di piacere.
Con una mano scendo e l’infilo tra le sue cosce; trovo la figa e le labbra già bagnate dall’eccitazione; come immaginavo non porta mutandine!!
Lei si gira e m’infila la lingua in bocca e mi strappa letteralmente la maglietta di dosso e mentre mi mordicchia i capezzoli, mi abbassa lo shorts; il mio cazzo, durissimo, fuoriesce scattando verso l’alto.
Alla vista del mio cazzo svettante ha un’esclamazione di gioia, lo prende dolcemente in mano e comincia a leccarmi il glande, lo bacia, lo succhia e in un attimo se lo infila tutto in bocca, mentre con le mani mi carezza i coglioni.
Mi sta facendo un pompino con i fiocchi, come la più porca delle troie, ed io sento che sto già per venire.
La stacco dal mio cazzo e la butto sulla sabbia fresca della notte.
Lei spalanca le gambe e mi mostra la figa con le grandi labbra luccicanti di umori.
Mi fiondo sulla figa e comincio a leccare quelle labbra come un affamato.
Le sue gambe mi cingono la testa e mi spingono contro il sesso ed io in risposta affondo la lingua all’interno.
La sua figa è completamente fradicia del suo copioso nettare e della mia saliva.
Mi sciolgo dall’abbraccio delle sue cosce, mi sollevo e comincio a passare il glande tra quelle grandi labbra bagnate.
Sto per penetrarla ma lei mi blocca, si mette seduta, apre la piccola borsetta da spiaggia e ne estrae una bustina.
-“Questo.” – dice strappandola con i denti ed estraendo un preservativo.
-“Cazzo,” – penso – “gira attrezzata”.
Me lo infila e lo distende con le labbra inumidendolo, poi si ridistende sulla sabbia.
-“Vieni.” – m’invita, carezzandosi i seni e spalancando le cosce.
Mi getto su di lei ed il cazzo trova subito la strada e s’infila interamente nella vagina.
Inizio a scoparla vigorosamente; i suoi mugolii si trasformano in urla di piacere, ci muoviamo all’unisono come un corpo solo, un unico corpo che gode.
E lei gode.
-“Ooohh oui, ouiii…Je viens… Oui comme ça… Au fond… Je viennnnss…”.
Mi fermo, affondato in lei, lasciandole godere appieno l’orgasmo.
Quando sento che i suoi tremiti cominciano a scemare, riprendo a pomparla.
-“Aspetta.” – e con le mani mi stacca da lei.
Si gira e si mette carponi.
-“Così… Come lei.” – mi dice indicando la donna vicina a noi, che continua a sobbalzare sotto le spinte del ragazzo – “Je l’adore”.
Mi posiziono dietro di lei ed affondo, di nuovo, nella sua figa fradicia.
Dopo poco la sento partire ancora per le vette del piacere.
Mi chino sulla sua schiena e, con una mano scendo a titillarle il bottoncino, mentre con l’altra, le afferro un seno e stringo il capezzolo, durissimo, tra le dita.
Le mie carezze sortiscono l’effetto voluto e la sento tremare e partire per un nuovo orgasmo.
Ma ormai sono arrivato anch’io, pochi affondi e, vengo, riempiendo il preservativo di sborra affondo il viso tra i suoi capelli e mugolando, le mordo il collo.
Passato il climax ci stacchiamo e ci rovesciamo di schiena sulla sabbia.
-“Ç’a été merveilleux” – sospira guardando la luna.
-“Tu as été merveilleuse” – le faccio eco.
Si gira guardandomi sorpresa.
-“Ma tu parli francese!!” – fa nella stessa lingua.
-“Beh, un po’” – dico, modesto, continuando col francese.
-“E perché tutti questi giorni hai fatto finta di non capire?”.
-“Così potevo sentire ciò che dicevate senza dare nell’occhio” – rispondo sorridendole.
-“AAhh, sei proprio un cochon !!” – e si mette a ridere.
-“Vieni torniamo” – dice alzandosi e tendendomi la mano.
Ci rinfiliamo i vestiti e c’incamminiamo, tenendoci per mano, verso i bungalows.
Giunti al suo, apre la porta.
-“Entra”.
-“E tuo marito?” – dico interdetto.
-“Vieni, lui non c’è”.
Oltre che interdetto, ora sono anche sorpreso!!
-“Ma non aveva detto che non aveva voglia di uscire?” – penso, comunque la seguo all’interno.
Non mi lascia il tempo di entrare che mi prende la mano e mi porta in camera da letto.
Con una spinta mi fa distendere, poi lentamente si sfila il copricostume, s’inginocchia, mi toglie gli shorts e comincia a lavorare di lingua sul cazzo, leccate voraci insaziabili e poi se lo infila tutto in bocca ed inizia fare su e giù.
Il mio cazzo è ancora moscio dopo la venuta di prima, ma ci pensa lei a rianimarlo, mettendoselo tra i seni, facendomi una spagnola e continuando a succhiarlo per bene.
Stretto tra i suoi grossi e sodi seni, il mio pene ridiventa duro.
È fantastica, ci sa fare come una puttana!!
Ora il pensiero di dove sia Alain non mi sfiora più!!
Quando il cazzo ha ripreso vigore, sale sul letto e si mette in posizione di 69, sbattendomi sul viso la figa bollente.
Mi metto d’impegno a leccarla e il suo nettare cola copioso dalla la figa aperta dai miei colpi di lingua; le mordicchio la clitoride facendola urlare di piacere; inizia a tremare e sento che è prossima all’orgasmo.
Si solleva staccandosi dalla mia lingua, si gira e tutta da sola si infila il cazzo nella figa, trascurando, questa volta, il preservativo.
Comincia a cavalcarmi dimenandosi su e giù ed io annebbiato dal piacere che sta per sopraggiungere, sento il cazzo che entra ed esce dalla sua figa bollente, ed i suoi seni danzano davanti ai miei occhi.
A piene mani li afferro e affondo il viso tra essi, poi comincio a leccarli ed a ciucciare gli enormi capezzoli scuri.
Lei continua a cavalcarmi come impazzita, insaziabile del mio cazzo ed alla fine urliamo insieme il nostro piacere, mentre i fiotti caldi del mio sperma le inondano la figa.
Con il cazzo ancora infilato in lei e i suoi seni che mi avvolgono il viso la stringo a me e ci baciamo furiosamente, incrociando le nostre lingue e mordendoci le labbra a vicenda.
Ci appisoliamo così, stretti uno all’altra.
Quando mi sveglio, un tenue chiarore penetra le imposte.
Sophie giace accanto a me, addormentata.
Silenziosamente recupero i miei abiti ed esco dirigendomi verso il mio bungalow.
Quando sono a metà strada, vedo Alain che esce dal mio bungalow!!
-“Bonjour” – mi dice sorridendo quando c’incrociamo.
-“Bonjour” – rispondo automaticamente e stupidamente.
Entro e mi dirigo subito alla camera da letto.
Cristina è addormentata scompostamente, le gambe spalancate e un odore di sesso aleggia nell’aria.
Non voglio svegliarla per chiederle cosa è successo, anche se non ci vuole molto per capirlo, quindi mi spoglio e mi stendo accanto a lei.
Ci svegliamo che è quasi mezzogiorno.
Quando usciamo troviamo un foglietto sotto la porta.
È dei nostri amici, che sono già partiti.
Poche righe per dirci come sono stati felici di conoscerci e come sono stati bene insieme a noi, in fondo i loro numeri di telefono e il loro indirizzo.
Dopo aver mangiato qualcosa, andiamo a sdraiarci sotto l’ombrellone.
-“Allora, vuoi dirmi cosa è successo stanotte con Alain?” – domando.
-“E tu cosa hai fatto con Sophie?” – ribatte.
-“D’accordo comincio io” – ed inizio a raccontarle gli avvenimenti della notte precedente.
-“E questo è tutto”.
Lei si gira sorridendo verso di me.
-“Certo che quei due ci hanno proprio accalappiato ed intrigato”.
Sono completamente d’accordo ed annuisco.
-“Ora, però, tocca a te”.
-“Ok” – ed inizia a raccontare.

Cristina

Sono sdraiata supina, ho la testa confusa a causa dell’alcool e il mio corpo sembra galleggiare nel letto.
Nonostante la spossatezza non riesco a prendere un sonno profondo, sono in un dormiveglia che è come un limbo ovattato, quando sento una mano che mi sfiora la gamba.
-“Mauro sei tu?” – chiedo.
Nessuna risposta.
Vorrei aprire gli occhi e vedere chi è, ma la mancanza di forze e di volontà provocate dall’alcool me l’impediscono.
Le mani, ora, sono diventate due; una continua a risalire la gamba, la coscia ed arriva al pube, l’altra si posa su un seno e comincia ad accarezzarlo sfiorando il capezzolo.
Un corpo si sdraia accanto a me.
È la volta di due labbra che circondano l’altro capezzolo e lo leccano, lo succhiano, mentre la mano in basso ha trovato la clitoride, la titilla dolcemente ed io, nonostante la sbronza, comincio ad eccitarmi!!
-“Ma chi è?” – domando ancora ad occhi chiusi.
Ancora silenzio.
Le labbra lasciano il capezzolo e scendono lungo il corpo, si soffermano in alcuni punti deponendo caldi baci, la lingua entra nel mio ombelico e lecca i bordi attorno al piercing, poi ricomincia a scendere e quando arriva alla clitoride, assolutamente contro la mia volontà, ho un sussulto di desiderio.
Le mani scendono alle ginocchia e mi allargano le cosce senza trovare resistenza.
Sento le labbra percorrere il mio sesso e di nuovo non posso contenere un brivido di piacere quando arriva all’altezza del bottoncino.
Inizia a stringerlo piano tra le labbra, lo mordicchia con i denti, lo lecca.
La lingua ora discende lungo le labbra e trovata l’entrata della vagina s’infila dentro.
Adesso non riesco più a trattenere i gemiti di piacere, che cerco di soffocare contro il cuscino, mentre la figa si allaga dei miei umori e della sua saliva.
Sprofondo in un universo buio di godimento nel quale spero di restare il più a lungo possibile, ma a un certo punto sento l’orgasmo arrivare inesorabile.
-“Ooohhh… Uuuhhhmmm…”.
I miei fianchi si sollevano ed il mio sesso spinge forte contro le labbra e la lingua che lo penetra, mentre con le mani stringo il cuscino contro il viso, soffocando il grido di godimento.
Mi lascio andare sul letto; sono sempre ad occhi chiusi ed ora, alla spossatezza iniziale, si è aggiunto il languore del dopo orgasmo; vorrei riposare, dormire.
Ma non ne ho il tempo.
Le mani mi afferrano i fianchi e li sollevano, mentre qualcosa di grosso e duro si appoggia all’ingresso della mia figa.
Lo sento spingere e, visto che sono bagnatissima, scivolare dentro, senza sforzo, per una lunghezza che sembra interminabile.
La sensazione che provo sulle pareti della vagina, mi fa capire che ha il preservativo.
La penetrazione mi riporta alla lucidità; ora capisco chi è!!
È Alain!!
Lo intuisco dalla lunghezza e grossezza del membro che mi penetra!!
Lui si adagia sul mio corpo e prende a scoparmi lentamente, facendomi sentire tutta la potenza del suo cazzo e baciandomi il collo.
Vorrei dire qualcosa, fare qualcosa, forse vorrei respingerlo, ma le sensazioni che quel cazzo enorme mi trasmette mi provocano un enorme piacere.
Sollevo le gambe ed i miei fianchi cominciano ad assumere un ritmo che asseconda il suo e più lo assecondo, più sento il piacere dilagare nel ventre.
Bastano pochi affondi ed il mio corpo, ricettivo dopo il primo orgasmo, parte per un secondo.
-“Sììì… continua cosììì… sto venendo… godo ancoraaa…” – urlo, questa volta a piena gola.
-“Oui… Ouiiii… Je viens… Moi aussiiii…”.
Le pulsazioni del suo cazzo che gode dentro di me accentuano le sensazioni del mio orgasmo, portandomi al parossismo e godo, godo fin quasi a svenire.
Ha goduto, ma lo sento ancora duro dentro di me!!
Da qualche altra spinta e, poi, lentamente scivola fuori e si sdraia accanto a me accarezzandomi.
Mi giro dandogli le spalle.
Lui si attacca alla mia schiena, sistemando il randello, ancora rigido, tra le mie natiche.
Questa volta sento la sua pelle calda sulla mia; si è tolto il preservativo.
Passa un braccio attorno al mio fianco e s’impossessa di un seno, accarezzandolo e stringendo il capezzolo tra le dita, mentre sfrega il cazzo contro il mio culo.
-“Ha ancora voglia; quest’uomo è una macchina per il sesso!!” – penso.
Sono perfettamente sveglia e lucida, ora; i fumi dell’alcool sono svaniti.
La sua mano scende alla coscia e mi fa sollevare la gamba, poi prende il cazzo e punta contro la mia rosetta.
-“No, ti prego.” – esclamo in francese, ritraendomi impaurita – “Sei troppo grosso, mi lacererai”.
Lui mi bacia le spalle e dirige la cappella all’ingresso della figa.
-“Oddio.” – penso – “Ancora!!”.
Sono ancora molto bagnata e gli basta una spinta per penetrarmi a fondo.
-“Aaaggghhh” – mugolo, sentendomi invadere il ventre.
Comincia a pomparmi con dolcezza, ricominciando ad accarezzarmi il seno.
Nonostante sia stanca, sento il piacere rimontare nel ventre e mi posiziono per accoglierlo meglio.
Resto immobile, mentre lui mi pompa da dietro, godendomi le sensazioni che mi procura.
Accelera via via i movimenti e sento che, incredibilmente, sto volando verso il terzo orgasmo.
Quando la sua mano scende dal seno alla clitoride e l’accarezza, il piacere mi sommerge.
I suoi movimenti, dietro, diventano frenetici.
Il suo pube urta schioccando contro le natiche e la borsa dei testicoli mi sbatte contro le cosce ad ogni affondo.
Affonda completamente e si ferma; s’irrigidisce, sento il cazzo pulsare e getti di sperma bollente si diffondo dentro di me allagandomi.
Il suo orgasmo scatena il mio.
-“Ooohhh sììì… ti sentooo… Ooohhh come ti sento… godooo…” – urlo, mentre il piacere travolge il mio corpo e avvolge il cervello.
Sfinita mi accascio sul letto e mi addormento immediatamente.

Finito il racconto, Cristina mi guarda attentamente attendendo le mie reazioni.
Non dico nulla, ma mi alzo e mi chino a baciarla appassionatamente.
Lei risponde al bacio ed allunga la mano a stringere la mia erezione sotto al costume.
Eh sì, il suo racconto mi ha eccitato!!
-“Credo che tra l’avventura con Andrea (vedi “Il regalo di compleanno”) e questa con Sophie ed Alain, abbiamo avuto un’estate piena” – mi sussurra sulle labbra.
-“Sono pienamente d’accordo” – dico accarezzandola sulla guancia.

Seguiranno altre storie.

I commenti e i suggerimenti sono ben accetti, scrivetemi pure a miziomoro@gmail.com

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