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Tradimento

Odissea in famiglia cap 4

By 15 Giugno 2021No Comments

Odissea in famiglia  cap. 4
Il giorno dopo per fortuna era l’ultimo giorno lavorativo della settimana. Francesca non accusava più dolori o comunque non erano tali da darle fastidio e la giornata scorse normalmente. Aveva ripreso il suo normale comportamento ed anch’io dopo una notte insonne cercai di lasciarmi alle  spalle quanto avvenuto decidendo di non dirle nulla. La stessa cosa che a quanto pareva avesse deciso anche  lei .
La domenica andammo al mare alla nostra casetta. Furono due giorni sereni, i bimbi sempre coi nonni e noi stemmo sempre insieme e vicini.
Non ci eravamo confessati nulla , ma si vede che quanto era successo ci  spingeva a recuperare il  nostro affetto caso mai ve ne fosse stato bisogno.
Quella sera facemmo l’amore; fu ,se possibile, più intensa del solito la nostra partecipazione. Avevo paura che  la penetrazione con la mano le avesse allargato definitivamente la vagina, ma per fortuna non sentii nulla di diverso dal solito. Mi accolse calda e ricettiva e sentivo il mio membro ben sollecitato dallo sfregamento interno,
Mi piacque molto far l’amore con lei con una nuova intensità e con il desiderio di cancellare quanto avevo visto e la cazzata che avevo fatto “uscendo” con nostra nipote. Lei mi parve volesse assorbire facendo l’amore tutto di me e del nostro rapporto e non mi stupii quando presi dal nostro piacere e prossimi all’orgasmo mi disse: ti amo.
Il giorno dopo steso al sole sulla spiaggia rivedevo mentalmente , purtroppo, alcuni dei spiacevoli momenti vissuti. Facevo fatica a cancellarli del tutto. , ma ci stavo provando. Avevo il cazzo di Tom davanti gli occhi mentre la penetrava allargandole a dismisura l’ingresso della vagina e ricordavo che  mi ero stupidamente chiesto se gliel’avesse allargata per sempre che non potesse più sentire il mio cazzo sfregare contro le labbra vaginali. Per eliminare questo brutto pensiero /immagine ripensai alla notte precedente mentre facevo l’amore con mia moglie; a quanto fosse stato bello e completo. Mi ricordai di quanto avevo goduto mentre disteso su lei sentivo il suo caldo corpo e come le nostre lingue vogliose si succhiassero reciprocamente.
Avevo le sue lunghe gambe che avvolgevano le mie e sentivo il cazzo caldo nella sua figa che era bollente e piena di umori.
Nel momento in cui sentii quella scarica che ti percorre il pene che ti dice che stai venendo , come al solito, glielo dissi dandole il tempo per spostarsi favorendo l’uscita del cazzo.
Avvenne qualcosa che ormai non avveniva da quando era nato il  nostro secondo figlio.
La sentii stringermi a se mentre mi diceva vengo anch’io, vieni, vieni amore.
Sentii le sue gambe spostarsi sulla mia schiena artigliandomi  impedendomi di uscire da lei. Preso com’ero non pensai ad altro che godere in lei con lei. Le riempii la passera del mio seme. Fu stupendo.
Erano anni che non godevo così.
Ripensandoci: avrà voluto coprire la copula di Tom?
Non mi sentii tranquillo ; mi buttai in mare. Una bella nuotata fa sempre bene e la fatica allontana i cattivi pensieri. Ma anche mentre nuotavo faticavo a disconnettere, pensavo: ha goduto moltissimo quel giorno facendo cose con me mai fatto e che mai farà, riuscirà a dimenticare il piacere provato e a rinunciarvi se vi fosse ancora l’occasione?
Quella sera facemmo ancora l’amore e fu altrettanto bello solo che al momento della mia eiaculazione; quando conoscendomi si accorse che ero prossimo a venire si  sottrasse al mio uccello e lo prese in bocca dandomi le “ultime “spinte” perché riversassi lo sperma  nella sua bocca. Lo lasciò solo dopo che lo ebbe bevuto tutto.
Aveva cominciato a farmi pompini con l’ingoio non appena da sposati. Diceva che ero suo ed anche il mio seme era suo e quindi poteva ingoiarlo.
Riprendemmo a lavorare, con mio disappunto il mercoledì Tom venne con un amico al ristorante.
Cercai di stare lontano da lui, ma fu lui che a fine pranzo venne da me, anzi da noi, proprio nel momento in cui stavo sbrigando “un ordine” con mia moglie.
Fu educato e gentile, non faceva proprio pensare a quanto fosse successo.
Ci disse che il sabato prossimo sarebbe tornato a casa sua e ci voleva ringraziare per le attenzioni che avevamo avuto per lui
Mi strinse la mano e diede un bacio a mia moglie sulla guancia raccomandandole di proseguire nella ricerca di libri antichi e se ne avesse trovati di nuovi glieli avrebbe fatti pervenire.
Si allontanò. Lo guardai uscire con l’amico dal ristorante.
Proprio un bel ragazzo, uomo si potrebbe dire. Un fisico importante, quasi scultoreo e il portamento sicuro di chi sa che può avere molto di quello che vuole
Osservai mia moglie: lo stava guardando anche lei e quando si accorse che stavo seguendo il suo sguardo lo distolse dalla figura di Tom che si allontanava e disse: è stato gentile e tornò alle sue occupazioni.
Pensai: speriamo sia finita.
Il venerdì mattina  stavo conversando per problemi di lavoro nel nostro ufficio con mia moglie quando uno dei nostri dipendenti ci raggiunse . Aveva un pacchetto in mano. Lo diede a mia moglie dicendo che lo aveva consegnato un giovane per lei.
Mia moglie scartò il pacco, conteneva un libro antico ed era accompagnato da un biglietto che mi fece leggere.
Era di Tom , la ringraziava delle piacevoli conversazioni avute nel nostro ristorante e che a ricordo di quei interessanti momenti le lasciava in dono per ricordo quel libro.
Gentile dissi, non potevo dire altro, ma sentii la pressione alzarsi. Dovetti con uno sforzo controllarmi.
Qualche secondo dopo vidi mia moglie guardare il telefono. Doveva esserle arrivato un messaggio
Lesse qualcosa sbiancando in volto e mise subito via il cellulare.
Chiesi tutto ok? Mi rispose con un sorriso: si, bene un piccolo giramento di testa.
Riprendemmo a parlare di lavoro e in chiusura le chiesi se pranzavamo insieme dopo il servizio ristorante. Mi disse si ma che dovevamo fare in fretta che aveva un appuntamento fuori con….. un nostro fornitore e sarebbe stata via un paio d’ore.
Nulla di strano se non vi fosse stato l’episodio di poco prima che mi insospettì.
Dopo, quando lei si allontanò, chiamai il fornitore con una scusa e poiché non mi disse del programmato incontro con mia moglie arguii che mia moglie non mi avesse detto alla vertà
Preso da un flash, dopo pranzo, mente lei si preparava ad uscire la anticipai. Mi recai all’ appartamento del misfatto in auto ponendomi in un luogo defilato. Era passato poco tempo quando vidi mia  moglie arrivare al palazzo, quasi in contemporanea vidi Tom arrivare sorridendo.
Un freddo saluto di lei e iniziarono a parlare. Mia moglie era agitata, lui no. Lei gli mostrò il cellulare. Lui guardò e fece un passo indietro come colpito da quello che aveva visto. Lei insisteva mentre lui con il capo e la voce diceva non è vero no. La scena durò anche troppo perché alcuni passanti si girarono a guardare cosa stesse succedendo tra loro. Forse per non dare spettacolo ai passanti entrarono nel portone.
Mi precipitai dietro loro. Erano nel primo cortile ed il loro non era parlare , ma una vera e propria discussione. Lui le teneva una mano sul gomito e la invitò a prendere l’ascensore. Sentii: andiamo su che ci spieghiamo, qui non si può, ci vedono e sentono tutti. Entrarono nell’ascensore, cosa che lei fece apparentemente di malavoglia. Appena l’ascensore partì mi precipitai alle scale che salii ad una velocità folle per le mie capacità, mi fermai con il fiatone al pianerottolo inferiore a cui sarebbero arrivati loro. Li anticipai di qualche istante. Aspettai che uscissero dall’ ascensore e prendessero il corridoio poi salii al pianerottolo. Ebbi un attimo di scoramento mentre allungavo la mano per aprire la porta che portava al angusta stanzetta. E se  fosse stata chiusa a chiave come è normale che fosse?
Girai la maniglia. Era aperta.
Un colpo di fortuna o..?
Poi seppi che da Adele che non fu fortuna.
La stanza era buia e riuscii a trovare e ad accendere la fioca lampadina che malamente la illuminava. Era ancora tutto come la volta precedente con la sedia sfondata nella stessa posizione come l’avevo lasciata. Con ansia cercai il telecomando che permetteva di  sollevare la finta copertura che copriva lo specchio magico. Lo  trovai e  premetti più tasti alla ricerca di quello giusto. Il telo si alzò proprio mentre loro entravano nell’ appartamento.
Appena dentro mia moglie lo aggredì verbalmente, almeno suppongo. Li vedevo, ma non li sentivo. Non avevo ancora trovato il modo di attivare l’impianto audio ricevente.
Ero concentrato nel vedere cosa accadesse nell’appartamento, mi sembrava di assistere a un vecchio film muto dove segui i personaggi ed i loro movimenti e da questi e da questi elabori quello che potrebbero dirsi.
Mio moglie era incazzata nero e continuava a mostrargli lo schema del cellulare. Lui con la testa e le braccia diceva no non è vero non sono stato io. Era talmente teso nel proclamare i suoi no da sembrarmi persino convincente. Ma cosa c’era su quello schermo? Mi immaginai qualche scena porno che era stata ripresa la volta precedente che era stata inviata a mia moglie  per costringerla a recarsi li.
Mi venne in mente una cosa. In mia  presenza mia moglie aveva dato il numero del suo cell quando Tom era venuto a salutarci e quel messaggio le era arrivato mentre Tom si era appena allontanato da noi e aveva le mani occupate da un poster che mia moglie, per ricambiare il suo regalo, gli aveva fatto. Allora non era stato lui ad inviargli il messaggio. Chi era stato? Immaginai chi fosse stato, o meglio stata.
Anche mia moglie parve colpita dalla risolutezza con cui si “difendeva” Tom e pian piano si calmò.
Tom si avvicinò a lei, proprio quando finalmente riuscii ad attivare l’audio e potei sentire cosa si sarebbero detti.
Tom : non avrei mai fatto una cosa del genere . Si, tu mi piaci tanto, tantissimo e non posso dimenticare quello che è avvenuto tra noi, anzi avrei voluto che accadesse ancora, ma non farei mai questo per rivederti.
Sembrò che mia moglie stesse aspettando che le dicesse per chetarsi e farsi avvicinare. Poi Tom le fece una carezza sulla guancia mentre le spostava delicatamente i capelli indietro e avvicinava il viso a quello di lei. La bacia e lei dopo un attimo ricambia. Le lingue attorcigliate e i corpi stretti.
La volta scorsa potevo attribuire il suo cedere all’eccitante questa volta no, non aveva bevuto nulla. Fu la frenesia a spogliarli e a farli trovare nudi sul letto. Non è Francesca, ma è una assatanata di sesso quella donna che vedo
distendersi sul letto aprire impudicamente le gambe e tirare a se quell’uomo che la sovrasta. Lui non ebbe bisogna di far nulla perché fu lei ad impugnare il suo svettante  cazzo e guidarlo alla vagina che sembrava schiusa ad aspettarlo.
Il cazzo entrò come sprofondasse nel miele. Viso a viso, si baciano con passione. Lei allarga le gambe ancor più per accoglierlo meglio e le porta a cingere i suoi fianchi. Poi comincia la nota e antica danza dell’amore.
Francesca impazzisce per quel membro e quell’uomo che la sta scopando. Anzi, non è solo una scopata. E’ posseduta e dominata da lui. I suoi movimenti dicono chiaramente quanto lo desideri e lo vuole forte dentro di lei.
Gli mette le mani intorno alla testa per portarlo alla sua e baciarlo passione. Lui se la gode. Il suo bacino si muove lento e ritmato. Lei lo accarezza dietro il collo e sulle guance. Lo bacia come bacia me quando facciamo l’amore. Le sue gambe sono completamente aperte. Anche questo è un messaggio dei corpi, sta dicendo che si è concessa totalmente che è tutta sua
Lui le accarezza le tette. Ha i capezzoli turgidi sembrano dicano: prendimi e la bocca di Tom li accontenta prima l’uno e poi l’alto vengono succhiati come da un poppante e mia moglie gli tiene le mani tra i capelli mentre emette suoni di piacere
C’è passione in quell’amplesso. L’intensità delle sue penetrazioni aumenta. Cerca di farle sempre più profonde. Arrivato in fondo si ferma e spinge con il bacino come per trovare ulteriore spazio in figa.
I loro respiri si fondono, ognuno nella bocca dell’altro. Lui la fa godere roteando il bacino, col cazzo piantato fino in fondo e Francesca inizia a ansimare rumorosamente e : godo, godo. Cazzo , è bellissimo. Lo stringe a se con le gambe con l caviglie annodate dietro la sua schiena. Le sue mani lo stringono per le spalle chiamandolo a sé..
Tom l’ha sentita godere, ma non rallenta. La guarda negli occhi . E’ uno sguardo d’amore come la invitasse a godere ancor più .
Dice: quando godi sei bellissima Francesca. Mi piace vederti venire. Lei: si, si, continuo a venire. E’ pazzesco. Tu e il tuo cazzo mi fate morire.
Lui: anche la tua fica è un paradiso e  mi piace sborrarti dentro. Sto per venire dentro di nuovo, posso?
Francesca non può rispondere ha un evidente orgasmo. Ancora più forte ed esplosivo dei precedenti se fosse disponibile.
Lui dice: sto venendo. Francesca stavolta non prova neanche a far finta di fermarlo, a dirgli : no, non venire in me..
Gli tiene stretti i glutei, assecondando il suo movimento col suo bacino. Gli va incontro aiutandolo nella sua penetrazione
Lui ora va molto veloce cercando l’’orgasmo prossimo.
Fu quello il momento magico , il momento che raggiunse l’apice di quel coito. Un aahhh prolungato uscì dalle labbra di mia moglie mentre Tom aveva interrotto suoi movimenti rimanendo con il cazzo conficcato nella figa. Francesca ha  sentito quanto grosso fosse diventato e sa che lo sperma sta correndo per entrare e gli prende con  la mano i suoi gonfi coglioni . Glieli spreme dolcemente, più una profonda ampia carezza che altro.
Ad alta voce gli dice : sborra, vienimi dentro. (se c’ era danno era già fatto) voglio sentire quanto è caldo.
Parve che Tom aspettasse quelle parole per venire. Sembrò volesse far entrare in vagina anche le palle tanto a fondo spinse aiutandosi con il bacino costringendo le gambe di mia moglie a sciogliersi dalla sua schiena  e aprirsi a v verso l’alto.
Erano venuti ed insieme si lasciarono andare distesi  sul letto volto al soffitto boccheggiando alla ricerca del normale respiro.
Passarono lunghi secondi di silenzio. Mia moglie a cosce aperte si stava riprendendo e portò la mano in mezzo le gambe toccando la vagina. La trovo bagnata come c’era da aspettarsi; il seme di Tom era ancora presente, ma muovendo le dita si accorse che queste venivano impiastricciate molto. Si rivolse a Tom portandogli in vista quella mano: ma quanta ne fai? ( intendeva di sperma).
Lui sorridendo: abbastanza per metterti incinta.
Lei: stronzo, ma era più un dire che un‘offesa.
Pochi minuti di rilassamento e Tom :mi fai provare un ultima volta il tuo culetto?
Lei non parla ,ma si gira mostrandogli il suo perfetto, agognato, culo.
Lui dice bellissimo, ma non sono ancora pronto. Mia moglie capisce e si gira si gira, e si inginocchia davanti al suo cazzo.
Brava, succhiamelo un po’. Ma non esagerare perchè voglio mettertelo nel culo e e abbiamo poco tempo.
Mia moglie gli accarezza i coglioni e si mette subito la grossa cappella in bocca. La succhia con forza. Le sue labbra si tendono come una ventosa quando si cerca di strapparla via. Poi tira in dietro la testa, fino a far uscire il cazzo fuori con uno schiocco.
Lo lecca sotto l’asta. Strusciandosi quella bella mazza sulla faccia. Lecca le palle, poi con la lingua risale l’asta per riaccogliere di nuovo il suo glande in bocca. Stavolta si spinge il cazzo in gola, finchè  riesce. Tom la tiene per la nuca e glielo spinge un altro po’ più in fondo. Francesca  si divincola. Così la fa strozzare. Lei agita la mano e Tom lo ritira rientrando con meno impeto.
Continua per un po’ il movimento avanti e dietro con la bocca, poi  la fa alzare. La fa appoggiare le mani sul bordo del letto e piegare il busto. Le dice: allarga le gambe, abbassati un poco. Adesso il culo era all’altezza giusto per il suo cazzo.
Infila un dito nel foro anale che lo accoglie  facilmente, allora ne mette un secondo ed infine un terzo. Il trattamento avuto una settimana prima dal suo cazzo aveva lasciato il segno, l’anello anale aveva ceduto ed era pronto a ricevere cazzi di dimensioni anche superiori al normale
Le dice: è ancora aperto non sentirai male, non c è bisogno nemmeno del lubrificante e le dà uno schiaffo a mano aperta su una chiappa e poi un altro ancora e un altro mia moglie dice che fai? Mi fai male.
Lui . te lo voglio scaldare un po’ , sentirai più piacere. Se vuoi muovilo pure.
Non se fosse mia moglie a muovere il culo certo è che ad ogni schiaffo il suo culo si muoveva. Glielo fece diventare sufficientemente rosso prima di dirle: adesso sei pronta come voglio io.
Poggiò il cazzo e spinse. Un flop diede il benvenuto a quel cazzo che raggiunse tranquillamente il fondo del tunnel senza che mia moglie avesse particolari fastidi
Lo senti le chiese?
Lei: come faccio a non sentirlo , sembra che me lo stai aprendo. Ha gli occhi socchiusi , pare ci sta prendendo gusto a prenderlo nel culo.
Lui capisce che quell’atto le piace e ci gioca
Dillo che ti piace prenderlo nel culo. Dillo
E diedi alcune penetrazioni  violente.
‘Ahiiii così mi fai male davvero.
Allora dillo che ti piace.
Si mi piace, contento?
No, devo chiedermi di mettertelo per favore nel culo e tirò indietro il cazzo rimanendo solo con un pò di glande dentro per impedire che l’ano si richiudesse
Solo qualche attimo poi mia moglie: per favore me lo metti nel culo.
Le disse: brava cosi mi piace ,adesso ti faccio gridare e  la pompò davvero. Per farsi sentire di più e meglio godere del possesso del suo corpo da dietro la inculava tenendola con una mano per una tetta mentre l’altra l’aveva piazzata sul culo, Le stringeva la morbida tetta come fosse una spugna ogni volta che glielo spingeva dentro. A mia moglie doveva piacere molto essere trattata così perché continuava a gemere e dire: si,si.
Lui le disse: non avere vergogna , lasciati andare, godi e di quello che senti
Lei, dopo qualche secondo si lasciò andare esternando cosa provava.( Mai fatto con me).: spingi, è bellissimo quello che sento, mi sento massaggiare dentro, mi si stira e mi dà  delle sensazioni strane ma bellissime.
Godo. Voglio sentirti venire nel mio culo. Non uscire ,vieni dentro.
Io vedevo quel cazzo che si muoveva slargandole il canale in largo ed in lungo
Lei :che bello. Spingi fino a fondo che godo.
Intanto con una mano si stava martellando la clitoride.
Giunse ad un orgasmo che le fece fuggire grida gutturali  incontrollati.
Poi esaurito il suo piacere gli disse: adesso vieni anche tu, riempimi il culo. Non ce la faccio più , mi stai distruggendo
Lui: si, ci sono. Rallentò i movimenti della penetrazione .Adesso lo  muoveva  lentamente, si voleva sicuramente assaporare quel momento in cui sarebbe stato il primo a riempire di sperma quel fantastico culo
Francesca era ancora coperta da un piacevole languore e aspettava il suo sperma.
Era ancora eccitata e voleva sentirlo tanto che lo esortò con parole a me sconosciute. Stai godendo, ti piace il mio culo?
Non fermarti; lo  sento dentro duro che si muove
Lu: ti inculo, ti riempio e guardò il soffitto prima  di dare tre/ quattro velocissimi profondi colpi di cazzo e poi fermarsi in fondo al canale e scaricare tutto il suo sperma in lei.
Finita la nebbia del piacere  si allungò su lei dandole un tenero  bacio sulla nuca. Era stravolto anche lui.
Era stata sborrata nel culo per la prima volta. A dispetto di quello che aveva detto Adele non ero stato io il primo a venirle nel culo.
Poi cadono sul letto e rimangono incastrati con il cazzo di Tom nel suo culo. Solo quando il pene si ritira si stacca da lei.
Tom: guarda curioso il suo sperma uscire dal foro, poi si stende al suo fianco  e mia moglie si rifugia tra le sue braccia. Sono  soddisfatti e satolli di sesso.
Parlano del loro hobby e di altre stronzate; era solo un modo per riprendersi dopo il sesso sfrenato avuto. Nulla di interessante sino a che Tom le dice: hai un corpo fantastico e fai l’amore in modo divino.
Lei : anche tu non scherzi e  penso che tu sappia bene quanti piaci; vedo al ristorante le altre signore che ti mettono gli occhi addosso e che ti proverebbero volentieri.
Tom: a anche per te è lo stesso. Pensi non veda gli altri. Se potessero ti scoperebbero sui tavoli.
Lei ride in modo civettuolo: non dire così
Lui si muove e struscia il pene, ormai a riposo, sul basso ventre di mia moglie.
Lei : ma non sei stanco?
Lui: si , ma con te ricomincerai sempre
Lei: ma dai , ma intanto guarda in basso per vedere se il pene dà segni di risveglio e poi si rivolge a lui. Vero, anche per me vale.
Lui: ma tuo marito?
Lei: non confondere il sesso con l’amore di una vita; lui l’amo ,è il padre dei miei figli e un padre/ marito eccezionale. Non potrei vivere senza di lui
Tom: allora non ti soddisfa a letto?
Lei: neanche questo è bravo in tutto
Lui :e allora?
Cosa vuoi ti dica, che sono innamorata di te? No. E’ successo quello che è successo mi hai fatto tornare giovane e libera ed essere trasgressiva per una volta, ma so che te  ne andrai e tornerò alla mia felice normalità
Lui: ah, capisco. Poi sorridendo :visto quello che pensi di me, che sono un po’ il tuo toyboy allora ti chiedo io una cosa per me
Se ci vedremo ancora mi prometti di mettere quelle cosettine che voi donne mettete per fare impazzire i vostri uomini?
Lei: cosa intendi?
Lui : dai non far finta di non capire: quelle mutandine trasparenti e i reggiseni che fanno vedere.. e i reggicalze. Non farmi entrare nei particolari, lo so che hai capito
Lei con un sorriso: sei proprio un maialino. Se ci vedremo ancora, chissà…
Tom sorride contento e poi le dice: voglio provocarti: cosa ne dici se portassi in questo letto un amico che stravede per te? E’ un bel ragazzo e un cazzo forse più grosso del mio. E poi con  due uomini  godresti di più…
Lei: non se ne parla; sei proprio un ragazzo. Lui si accorse che per  il momento non era d’accordo.
Lui: peccato, sono convinto ti piacerebbe e si alza.
Lei lo guarda allontanarsi rimirando con evidente piacere quel fisico statuario( con enfasi potrei dire da bronzo di Riace, ma un pisello vero lungo anche se mollo) che la fa sentire sodisfatta ,sazia di sesso e attiva come una meretrice.
Fa un sospiro di soddisfazione e si mette seduta sul letto . Il suo sguardo cade sulla zona intima e poi con la mano si tocca la passera e poi dietro l’ano. Sta controllando che tutto sia a posto o sta pensando alle attenzioni che hanno avuto?
Volevo vedere come finiva
Prima Tom e poi Francesca andarono in bagno e dopo essersi rinfrescati si rivestirono. A differenza della volta precedente Tom non aveva fretta e mia moglie era rilassata. Si rivestirono; lei gonna morbida svasata e camicetta, lui jeans e camicia
Si guardarono insieme allo specchio, verificando di essere in ordine, a mezzo metro da me. Poi mia moglie: vado prima io. Non si sa mai…
Tom: si hai ragione, ma prima dammi un ultimo bacio.
Fu un bacio da amanti e non da ricattatore e ricattata.
Fu un lungo bacio mentre la mano di Tom era sul culo di mia moglie e lo palpava a nano aperta.
Interrompendo il bacio le disse: devi proprio andare? Non abbiamo un po’ di tempo per.. ?
Mia moglie gli sorrise lusingata, piacerebbe anche a me e gli passò la mano sulla mano su quel cazzo che le aveva dato tante soddisfazioni, ma devo proprio andare.
Facevo molta fatica a riconoscerla.
Lui: sicura? E mentre lo diceva la fece ruotare e girare verso lo specchio.
Lei cosa fai? Non posso. Mi metti in disordine.
Lui non l’ ascoltava più. Le mise la mano sulla schiena invitandola ad appoggiarsi sul tavolo. Poi si slacciò i pantaloni calandoli quanto bastava per fare uscire l’uccello dagli slip. Notai che l’uccello stava dando segni di risveglio
Lei :no, di è tardi e poi .. ,ma non lo diceva in modo convincente.
Tom le alzò la gonna sulla schiena e spostò di lato i leggeri  slip. Strusciò il cazzo sulle sue accoglienti chiappe perchè diventasse sufficientemente duro.
Piazzò il cazzo sulla passera tenendo con le dita gli slip spostati  lasciando libero il foro d’ingresso principale, appena la vagina lo sentì premere  si aprì accogliente accompagnato da un siii di mia moglie..
La teneva per i fianchi per non sgualcirle la camicetta, ma pompava come una trivella.
Non c’era nulla dire, sapeva come far sesso. Ripensavo alle diverse posizioni che durante le scopate aveva adottata . Tutte posizioni che davano a mia moglie piacere costringendola anche psicologicamente a rendersi disponibile ed aprirsi come una affamata di sesso.
Era come vedere dei video porno, ma li sono attrici che si industriano di  dare stimoli allo spettatore
Mia moglie aveva la bocca aperta e faceva smorfie evidenti allo specchio
Le piaceva un casino, ma gli disse: fai in fretta per favore, è tardi, non posso..
La pompò più forte che poteva e mia moglie  disse :oooh vengo, fu per lei un orgasmo imprevisto, ma se lo godette e lui pochi istanti dopo venne dichiarandolo. Rimase con la pancia poggiata sul culo di mia moglie e il pene dentro il bagnato fodero.
Non mi preoccupai che le fosse venuto dentro per l’ennesima volta. O era già incinta o….
Poi si tirò indi portandosi a spasso gli umori suoi e di lei.
Facendola girare e per la prima volta da quando erano iniziati i loro rapporti le diede un ordine : puliscilo con la bocca.
Notai negli occhi di mia moglie la  sorpresa, ma non disse nulla. Si piegò sul suo cazzo ,lo prese in bocca e con bocca e lingua lo ripulì dei succhi che lo rivestivano, quando lo ritenne pulito gli alzò gli slip mettendolo a posto e poi gli alzò e chiuse i pantaloni come una perfetta geisha.
Lui sorridente : hai visto? Abbiamo fatto in fretta.
Lei gli disse si, ma mi hai “sporcata” dentro e fuori. Lui prese uno scottex che era su tavolo e le disse: puoi usare questo..
Mia moglie se lo passò tra le gambe per asciugarsi del seme che era uscito dalla passera e che stava scivolando in giù.
Sembrava una puttana dopo un frettoloso incontro in strada
Non fini di lamentarsi: hai visto cosa hai fatto? Mi hai riempito la passera  e non ho tempo per rifarmi la doccia.
E lui: non farla . sarà bello per me pensare che sei al lavoro e ti porti dentro il mio seme e piacerà anche a te. Ricordati piuttosto quando sarai a casa di lavartela subito, non vorrei tuo marito sentisse qualcosa che non dovrebbe esserci. La prese e la baciò nuovamente.
Mia moglie divertita: sei proprio un ragazzo
Lui si staccò e disse: ti faccio fare con calma ,vado. La  prossima volta che vengo allora  ti chiamo. Era una domanda?
Mia moglie si stava resettando slip, gonna e camicetta guardandosi allo specchio e rispose: certo, avvisami che mi organizzo. Un attimo dopo come pensando al futuro: meglio se non passi al ristorante se verrai, non vorrei creare sospetti, concluse la frase così senza specificare a chi.
Si era infatuata di Tom, Quel bel ragazzo o  quel cazzo o ambedue l’avevano catturata .
Ciao e Tom usci
Dopo alcuni minuti mia moglie usci. Attesi un po’ dando il tempo che si allontanassero. Poi uscii anch’io e tornai direttamente a casa. Non volevo vedere per un pò la faccia di mia moglie.
Francesca mi chiamò al cellulare chiedendomi dove fossi. Le dissi che ero tornato a casa che dovevo recuperare dei documenti. Alla sera tornai al ristorante; facemmo finta di nulla.
Quella sera stessa mi giunse un wats up da Adele. Hai visto?
(avevo ragione era stata lei ad orchestrare il tutto e a prevedere la mia reazione/comportamento). Seguiva a mo di avvertimento/minaccia un funereo scritto: come già detto mi servono dei soldini e tua moglie mi aiuterà. Nei prossimi tempi la farò “divertire”
con dei mie fidati conoscenti desiderosi di “provare ? il suo corpo e disponibili a pagare molto.
Questo spada di Damocle si eclissò velocemente quando Francesca
pochi giorni dopo lamentò un ritardo nelle mestruazioni; lei che le aveva sempre puntuali. Una settimana dopo fece il test di gravidanza e poi quelli di conferma. Era incinta. Era stato Tom nel giorno dell’ovulazione o io due giorni dopo? Razionalmente era più facile fosse stato Tom.
Lei non volle dire.., io non potevo dire… e salutammo con soddisfazione questo imprevisto evento che fece felici i nostri figli e tutta la famiglia allargata che mettemmo a conoscenza al nostro primo incontro.
Tutti avevano sorrisi di felicitazione, solo Adele non sorrideva , ma rideva; noi sapevamo come fosse successo.
Fu una maternità come le altre, tranquilla e serena.

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