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XXXtina 4 – le feste di Luca

By 31 Agosto 2023No Comments

Sei in barca, nella cabina accanto il padrone di casa scopa con altri ragazzi… e in barca si sente tutto.

Hai bevuto un po’ e gira una canna fra le tue amiche. ad un certo punto iniziate a ballare tra di voi, davanti a te c’é Veronica, capelli rossi ricci, occhi verdi, la tua migliore amica, vi sfiorate, vi strusciate felici, la testa ti gira e stai per cadere ma lei ti trattiene, avvicinandoti al suo corpo .
Vi abbracciate, lei sa di buono, un profumo dolce che nessun uomo avrà mai.
Le labbra si sfiorano in un bacino, poi un altro, poi uno più insistito, poi timidamente vi leccate le labbra.
E’ bello, è dolce, è eccitante.

Un tiro di sigaretta è il pretesto per baciarsi con la lingua, mentre vedi che anche le altre ragazze vi osservano, curiose, invidiose e le tue mani esplorano quel corpo così simile al tuo eppure diverso.
Nessun ragazzo ti aveva mai accarezzata così delicatamente, sui fianchi e sul seno, sotto l’abitino la figa è allagata, ma sia tu sia la tua amica avete paura ad andare oltre perché… sei un’adolescente, non hai idea di cosa sta succedendo e hai paura del giudizio degli altri.

Si perde il momento magico, si è fatto tardi vai in cabina con la tua amica, facendo finta di niente, fai una doccia quasi fredda, ma lo spazio è stretto e ogni sfioramento involontario fra i corpi è una scarica elettrica, uno schizzo di adrenalina.

Quando siete pronte per andare a letto un ultimo bacino sembra porre fine a quella pazza serata, spegni la luce, provi a dormire, non ci riesci, perché senti la figa che ancora cola, nonostante la doccia.

Ti giri nella cuccetta, nel buio, cercando di non pensarci, mentre senti la tua amica nel lettino accanto che a sua volta si gira e si rigira o forse è lo scricchiolio della barca.

Stai per prendere sonno, dopo lunghi minuti, quando senti un sospiro, e poi una specie di gemito provenire dal lettino della tua amica, non capisci, oppure hai troppa paura di farlo e resti immobile e silenziosa.
Forse l’hai immaginato e invece poco dopo un altro gemito, quasi un gridolino, di nuovo dal lettino della tua amica…

“Veronica, tutto bene? “le chiedi.
“Ssi..”. risponde con voce rotta, “solo non riesco a prendere sonno, tesoto…” e non hai mai sentito dire quella parola in modo più sincero e spaventoso.
“Anch’io non riesco a dormire” le confessi.
“Vuoi venire… qui da me?”

Hai il cuore in gola e una paura fottuta, nemmeno tu sai di cosa.

Ti alzi nel buio, solo una lama di luce entra dall’oblò, ma tanto basta, quando alzi il lenzuolo, vedi il bellissimo corpo tremante di Veronica con una mano infilata in mezzo alle cosce e la bocca socchiusa in attesa di un tuo bacio. prima timido, poi sempre più sfacciato.

Siete sole e nessuno vi può vedere o giudicare, cade ogni freno, le labbra si cercano e poi si spostano sul tuo collo e sui tuoi seni. “Ti amo da morire”, senti sussurrare all’orecchio.
e anche tu la ami e la desideri come non hai mai fatto prima in vita tua.

La tocchi febbrilmente, dappertutto, ma hai paura di rompere l’incantesimo con un ditalino maldestro.
Ti inizi a masturbare dolcemente mentre lei ti lecca i capezzoli.
Il letto è piccolo, la sete tanta.
Sarà una notte impossibile da dimenticare…
____

So che, a rigor di logica nulla avrebbe più dovuto sorprendermi, ma l’idea di Cristina adolescente impegnata in una relazione lesbo era più sconvolgente di quando mi aveva confessato che non potevamo andare al mare a Capalbio perché aveva ricevuto un foglio di via un paio di anni prima, perché…
Vabbè, tanto vale farlo dire direttamente a lei nel prossimo racconto.

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