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MAX

Mammamia che spettacolo, zia Anna! È sdraiata sul lettino con un bikini fiorato di quelli col reggiseno a triangoli, che portano le giovanissime, ma lei è quasi sui cinquanta e le sta divinamente. Riempie perfettamente i triangoli del reggiseno, ha un bel seno pieno, sarà una 3^ abbondante, forse una 4^. La saluto, mi chino per un bacetto sulla guancia, tento di darlo il più vicino alla bocca, lei mi prende le guance fra le mani e contraccambia. Profuma, siamo in spiaggia e lei si è messa il profumo. Mi piacciono le donne profumate, raffinate, sempre in ordine, la trasandatezza non la sopporto e zia Anna è tutto fuorchè una donna sciatta, anzi è la quintessenza della ricercatezza, sempre elegante e curata; non sembra proprio la sorella di mamma.

Prima che mi torni di nuovo duro, bisogna che vada a fare un bagno ed una nuotata. “vado un po’ a nuotare, vieni con me a fare il bagno?” le chiedo, ma dice che preferisce restare a prendere il sole. Nuotata rinfrescante e distraente dai pensieri peccaminosi.

Risalgo sulla spiaggia; cazzo, ora è sdraiata di schiena, senza reggiseno con lo slippino fra le chiappe e le gambe allargate. Non posso farne a meno, la fisso in mezzo alle gambe, penso alla sua figa succulenta coperta da un sottilissimo strato di tessuto che si stringe e si infila in mezzo alle natiche. È perfetta, una pelle liscissima abbronzata, appena un accenno di cellulite sul retro delle cosce, ma chissenefrega è lo stesso un gran pezzo di figa, considerata soprattutto l’età. Sarà sicuramente depilata perfettamente là sotto e il cervello mi riparte in pensieri sconci. Le strapperei le mutande coi denti e me la scoperei lì sul lettino! Il cazzo si sta indurendo, porca miseria! Mi sdraio a pancia sotto sul lettino. Il pensiero di noi due soli per una settimana è come un tarlo che non se ne vuole andare, il pensiero che è lì sdraiata di fianco a me seminuda col tanga infraculo che li fa impazzire tutti, mi fa risalire il sangue al cervello e l’eccitazione.

Dopo qualche minuto, cercando di pensare al nuoto, agli impegni universitari futuri, ai termosifoni di casa, a tutto pur di cercare di farlo ridiscendere, zia solleva leggermente il capo e mi dice: “Max, mi metteresti un po’ di crema sulla schiena?” Cazzo, ma mi vuoi proprio far morire!!!

(continua)

per commenti narciso.a@outlook.it

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