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Racconti Trans

violenza

By 15 Maggio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Era una sera d’estate, la voglia era tanta ed avevo deciso di andare in uno di quei locali dove si possono incontrare bei trans con i quali avere una avventura, entrai, non c’erano molte persone, forse perché non era ancora molto tardi, mi misi al bancone, ordinai un cocktail.
Dopo un pochino partì una musica sexy, apparve una bellissima trans che salì sul cubo e iniziò a dimenarsi sensualmente al ritmo di quella bellissima e coinvolgente musica, era molto sexy, pian piano si tolse i vestiti, rimase in reggiseno, reggicalze e perizoma, il tutto rigorosamente nero aveva una quarta misura abbondante, si tolse anche il reggiseno spuntarono due capezzoli, belli e appuntiti, si abbassò il fondoschiena e i presenti iniziarono a palparla tutta, infilando soldi nel suo perizoma, era uno spettacolo stupendo, un altro trans salì sul cubo e iniziò a ballare una sorta di lambada molto sensuale insieme al primo trans, si muovevano a tempo e con molta coordinazione, poi improvvisamente dal perizoma di uno dei due uscì svettante un bel cazzone duro e lucido, l’altro non perse tempo, in un lampo si abbassò ed iniziò a succhiarlo voracemente, era come un segnale, tutti iniziarono a baciarsi e a toccarsi, un’orgia senza limiti stava iniziando, chi si baciava infilandosi in bocca un palmo di lingua, chi si lanciava in 69 sfrenati, chi leccava culetti, io non conoscevo nessuno e me ne stavo un po’ in disparte ad osservare la scena, improvvisamente un bel trans mi prese e mi apostrofò ‘qui tutti devono partecipare non sono ammessi guardoni caro mio’ così dicendo mi afferrò per i capelli e mi fece inginocchiare, ficcandomi in bocca il suo bel cazzo, non mi piaceva molto il suo modo di fare e cercai di ribellarmi, ma fui immobilizzato da un altro che mi bloccò le mani quindi fui costretto ad imboccare il cazzo e iniziare a ciucciarlo, pian piano ci presi gusto e naturalmente il desiderio prese il sopravvento, mi spogliarono e l’altro iniziò a leccarmi il buco del culo, dopo qualche minuto di quel trattamento, quello che stavo spompinando mi aggirò alle spalle e appoggiando il suo arnese al mio buchetto mi penetrò, mi lasciai uscire un grido venni immediatamente raggiunto da uno schiaffo in pieno viso che mi fece immediatamente tacere, il dolore era forte ma non insopportabile, prese a muoversi dentro di me sempre più forte, l’altro nel frattempo mi aveva messo le sue chiappe davanti al viso ordinandomi di leccargli il buchetto, non volevo farlo ma quello che mi sodomizzava iniziò a schiaffeggiarmi con forza le chiappe ordinandomi di leccare, iniziai così a far scorrere la mia linguetta sul suo ano, lo sentivo mugolare dal piacere, glielo leccavo tutto poi con la linguetta percorrevo tutto lo spazio tra il buchetto e i coglioni gonfi e turgidi, facendolo vibrare di piacere, dopo un po’ chiamò un altro amico e si fece inculare ad un palmo dai miei occhi, ero eccitatissimo, nel frattempo il primo continuava a fottermi sempre più forte fin quando esplose in una violenta sborrata che mi riempì tutto il culetto, dopo qualche istante si sfilò e senza neanche avere il tempo di riprendermi sentii un altro durissimo cazzo entrare nel mio sfintere, era più grosso del precedente, non sapevo neanche a chi appartenesse, ma non me ne curavo assolutamente, ero tutto preso dal piacere che continuava e aumentava, esplosi anche io nel mio orgasmo schizzando tutto sul pavimento, quello che aveva appena goduto dentro di me mi porse davanti alle labbra il suo arnese ordinandomi di ripulirglielo tutto, cosa che feci con molta cura, ero proprio una grande troia, un altro poi mi prese con violenza da dietro e senza soluzione di continuità sentivo cazzi che entravano ed uscivano da me, il buchetto del culo era grondante di sborra, mi colava sulle gambe, di tanto in tanto qualcuno ripuliva il tutto con la sua linguetta avida, altri mi sborravano sul viso e in bocca ero in pieno oblio erotico, mi sembrava di vivere su di una nuvola, ad un certo punto, riconobbi il primo trans, quello che si era per primo esibito sul cubo, si piazzò davanti a me e mi sbattè dritto in gola il suo cazzone di 26 cm. quasi soffocandomi, ‘lecca troia, ti piace eh, sei capitato proprio in un bel localino stasera, ti sei meritato il mio cazzo e la mia sborra, dovrai berla tutta senza sprecarne una sola goccia altrimenti ti farò frustare senza pieta!’ dopo un po’ che lo slinguazzavo tutto, si sdraiò per terra e mi fece autoimpalare sul suo cazzone, mentre entrava mi dilaniava il culetto, ma la sborra in esso contenuta lo faceva scivolare pian piano senza troppi ostacoli, fin quando fu tutto dentro di me, iniziai a fare su è giù dapprima pian piano poi sempre più velocemente, il godimento aumentava, mi sentivo pieno fino alla pancia, godevo come un maiale ad un certo punto raggiungi l’orgasmo mentre venivo un altro trans si chinò a bere tutta la mia crema d’amore senza farne sprecare neanche una goccia, continuavo ad andare su e giù come impazzito, fin quando il trans mi fece sfilare, venne davanti alla mia bocca mi ficcò di prepotenza in bocca il cazzo che io ripulivo degli umori che aveva raccolto nel mio culetto quando venne con uno schizzo caldissimo nella mia gola, facevo fatica ad inghiottire il tutto ma non ne feci sprecare neanche una goccia.
‘Bravo’ mi disse, ‘sei stato bravo ma io sono un cattivo ragazzo e soprattutto non mantengo la parola’ mi disse il trans, io ero ancora inebetito e non avevo ben compreso a cosa alludesse ma dopo un istante capii, venni infatti colpito sulle chiappe da un colpo di frusta, i colpi si susseguivano, sulle chiappe e sulla schiena non capivo più niente, ad un certo punto sentii un dolore violento sui capezzoli, mi avevano messo delle mollette legate da una catenella e tiravano il dolore era forte ma nonostante ciò provavo anche un po’ di godimento, mi tirarono costringendomi a camminare carponi per tutto il pavimento come un cagnolino, improvvisamente tutto cessò.
Rimasi come stordito a terra, mi tolsi le catenelle facendo attenzione perché i capezzoli erano tutti rossi e infuocati e mi dolevano disperatamente, mi rivestii, il contatto della camicia sui capezzoli mi provocava fitte dolorose ma eccitanti, mi rivestii completamente e tornai a casa tutto rotto indolenzito e farcito di sborra come un bignè, ma era stato al centro di una esperienza fantastica.

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